Mission: Impossible - Rogue Nation, la recensione senza spoiler
Ma sarà poi vero che in quella scena lì di Mission: Impossible - Rogue Nation (aka Mission Impossible 5), nei primi minuti del film, Tommasino Cruise l'hanno appeso a un aereo in decollo con venticinque chili di vinavil e un paio di mollette dei panni, come lascia a intendere il trailer attorno a cui hanno costruito praticamente tutta la campagna promozionale del film? La risposta è: pare di sì, ma chissene. La vera domanda è infatti: dopo diciannove anni e cinque film, la saga di Mission: Impossible, tum-tum-tum-tum-tum-tum-tum-tum-parapààà, avrà ancora benzina nei botti e fiato negli inseguimenti? La risposta è: pare di sì [...]
Quel che basta della trama: la IMF, Impossible Mission Force, chiude i battenti, perché Occhio di Falco (Jeremy Renner) è stato pwnato da Alec Baldwin della CIA, figurimmè. Contemporaneamente, Tom Cruise ha grossi casini col Sindacato, in quanto quest’ultimo è molto più agguerrito di una CISL qualsiasi. Fine di quel minimo di trama che serve, il resto son botti, inseguimenti, tripli giochi, Cruise che fa il figo e il giuvinotto della cumpa.
Coproduzione sinoamericana, ché i soldi ce li ha messi anche l'ebay cinese, diretta e sceneggiata da Christopher McQuarrie (autore degli screenplay di altri film con Cruise, tra cui il divertente Edge of Tomorrow, e soprattutto de I soliti sospetti), Mission: Impossible - Rogue Nation è una montagna russa di due ore e un quarto che fa il suo, mettendo in scena la parata di sboronate, numeri da circo e soluzioni risolte all'ultima frazione di secondo che ci si aspetta da questa serie.
Già, perché prima che la saga di 007 venisse salvata dalle paludi di Macheduemaroniinglesi ingaggiando un muratore bergamasco cazzuto al posto dell’uomo delle brioche, la serie Mission: Impossible ne ha rappresentato per qualche anno un surrogato sotto steroidi. La versione figa, iper-action ed esageratissima, la spy-story con gli stunt impossibili che le missioni possibili di JamesBondo (tutta quella roba del ghiaccio, #santocielo) non volevano o potevano più essere. Con meno inglesitudine e wannabe Sean Connery e più robe divertenti, di quelle che uno rovescia il popcorn sulla nuca di chi gli sta seduto davanti dicendo Ma pensa teeeh. Passano gli anni, se ne vanno (a fare altro) i De Palma e i John Woo, e Tom Cruise non fa più il freeclimber sulle note di Iko Iko, ma la serie va avanti e, dicono, migliora invecchiando, come il vino o la Bellucci. Sarà vero?
Beh, di certo ti ha divertito più questo quinto capitolo che il terzo, e siamo lì lì con il quarto M:I, Protocollo Fantasma, quello di Brad Bird. Ci sta Cruise, nella sua caccia in giro per il mondo a una Carmen Sandiego più pericolosa e a un malvagio geometra del catasto chiamato Solomon Lane, e ci sta il resto della banda. Ving Rhames, l'unico a bordo insieme a Tommaso per tutti e cinque i film, Renner e Simon Pegg, spalla comica di un certo livello portata a bordo da J.J. Jona Jameson Abrams per il suo M:I (il terzo) e rimasto nel giro insieme allo stesso Abrams, produttore degli ultimi due capitoli. Aperta parentesi: da un po’ di anni a questa parte, Pegg e Abrams li trovi dappertutto: nei nuovi Star Trek, nel nuovo Star Wars, ovunque. Probabilmente un altro pochino e ti cicciano pure in qualche fiction di canalecinquo. Ma comunque, Pegg ti sta bene sempre. Chiusa parentesi.
Ci sta pure la femme fatale triplogiochista, ovvio, Ilsa Faust (la svedese Rebecca Ferguson), che all'inizio sembra molto fatale ma magari non così gnocca, diciamo su una scala da Thandie Newton a Maggie Q, ma son gusti, eh. E coi numeri che tira fuori anch'ella, la signorina Faust funziona benone come spia medaglia d'oro olimpica di vattiafidare.
Lol per il product placement grezzo di Halo 5 e risatissime per Solomon Lane, non solo per la faccia da dipendente comunale scojonato e quindi potenzialmente serial killer, ma per il nome, che fa tanto Solomon Kane (il personaggio di Robert E. Howard finito, oltre che al cinema, nei fumetti Marvel). Che bel nome, Solomon Kane. Provate a gridarlo. Soprattutto, provate a gridarlo al posto del "Sotomayor" di Aldo, Giovanni e Giacomo se ci fate lo scherzone a qualcuno. Solomooooon Kaaaane.
E insomma, se vi piacciono i film in cui il protagonista sembra proprio che stavolta non ce la faccia, e invece poi ce la fa, così lo spettatore può riscivolare dalla punta del seggiolino alla consueta posizione svaccata, se vi garbano le pellicole in cui le pistole col silenziatore fanno pfff e gli sgherri villanzonici russi muoiono a decine ed Ethan Hunt ne sa sempre una più del diavolo e di sicuro di Alec Baldwin, se insomma vi gusta tutta questa roba qui, buon divertimento. Se no, beh, no. D'altronde, oh, è Mission: Impossible, tum-tum-tum-tum-tum-tum-tum-tum-parapààà.
Mission: Impossible - Rogue Nation
Recensito da: DocManhattan Data: Aug 20 2015
Voto:
"Alieni amicici di scientològi, salvatemiiih!" |
Coproduzione sinoamericana, ché i soldi ce li ha messi anche l'ebay cinese, diretta e sceneggiata da Christopher McQuarrie (autore degli screenplay di altri film con Cruise, tra cui il divertente Edge of Tomorrow, e soprattutto de I soliti sospetti), Mission: Impossible - Rogue Nation è una montagna russa di due ore e un quarto che fa il suo, mettendo in scena la parata di sboronate, numeri da circo e soluzioni risolte all'ultima frazione di secondo che ci si aspetta da questa serie.
Già, perché prima che la saga di 007 venisse salvata dalle paludi di Macheduemaroniinglesi ingaggiando un muratore bergamasco cazzuto al posto dell’uomo delle brioche, la serie Mission: Impossible ne ha rappresentato per qualche anno un surrogato sotto steroidi. La versione figa, iper-action ed esageratissima, la spy-story con gli stunt impossibili che le missioni possibili di JamesBondo (tutta quella roba del ghiaccio, #santocielo) non volevano o potevano più essere. Con meno inglesitudine e wannabe Sean Connery e più robe divertenti, di quelle che uno rovescia il popcorn sulla nuca di chi gli sta seduto davanti dicendo Ma pensa teeeh. Passano gli anni, se ne vanno (a fare altro) i De Palma e i John Woo, e Tom Cruise non fa più il freeclimber sulle note di Iko Iko, ma la serie va avanti e, dicono, migliora invecchiando, come il vino o la Bellucci. Sarà vero?
Beh, di certo ti ha divertito più questo quinto capitolo che il terzo, e siamo lì lì con il quarto M:I, Protocollo Fantasma, quello di Brad Bird. Ci sta Cruise, nella sua caccia in giro per il mondo a una Carmen Sandiego più pericolosa e a un malvagio geometra del catasto chiamato Solomon Lane, e ci sta il resto della banda. Ving Rhames, l'unico a bordo insieme a Tommaso per tutti e cinque i film, Renner e Simon Pegg, spalla comica di un certo livello portata a bordo da J.J. Jona Jameson Abrams per il suo M:I (il terzo) e rimasto nel giro insieme allo stesso Abrams, produttore degli ultimi due capitoli. Aperta parentesi: da un po’ di anni a questa parte, Pegg e Abrams li trovi dappertutto: nei nuovi Star Trek, nel nuovo Star Wars, ovunque. Probabilmente un altro pochino e ti cicciano pure in qualche fiction di canalecinquo. Ma comunque, Pegg ti sta bene sempre. Chiusa parentesi.
Ci sta pure la femme fatale triplogiochista, ovvio, Ilsa Faust (la svedese Rebecca Ferguson), che all'inizio sembra molto fatale ma magari non così gnocca, diciamo su una scala da Thandie Newton a Maggie Q, ma son gusti, eh. E coi numeri che tira fuori anch'ella, la signorina Faust funziona benone come spia medaglia d'oro olimpica di vattiafidare.
Lol per il product placement grezzo di Halo 5 e risatissime per Solomon Lane, non solo per la faccia da dipendente comunale scojonato e quindi potenzialmente serial killer, ma per il nome, che fa tanto Solomon Kane (il personaggio di Robert E. Howard finito, oltre che al cinema, nei fumetti Marvel). Che bel nome, Solomon Kane. Provate a gridarlo. Soprattutto, provate a gridarlo al posto del "Sotomayor" di Aldo, Giovanni e Giacomo se ci fate lo scherzone a qualcuno. Solomooooon Kaaaane.
E insomma, se vi piacciono i film in cui il protagonista sembra proprio che stavolta non ce la faccia, e invece poi ce la fa, così lo spettatore può riscivolare dalla punta del seggiolino alla consueta posizione svaccata, se vi garbano le pellicole in cui le pistole col silenziatore fanno pfff e gli sgherri villanzonici russi muoiono a decine ed Ethan Hunt ne sa sempre una più del diavolo e di sicuro di Alec Baldwin, se insomma vi gusta tutta questa roba qui, buon divertimento. Se no, beh, no. D'altronde, oh, è Mission: Impossible, tum-tum-tum-tum-tum-tum-tum-tum-parapààà.
Mission: Impossible - Rogue Nation
Recensito da: DocManhattan Data: Aug 20 2015
Voto:
Non sono mai stato un grande fan delle avventure di Ethan Hunt e cumpa, l'unica cosa per cui sarò sempre grato a M:I. è l'infortunio di Dougray Scott sul set del secondo che ci ha dato Hugh Jackman come Wolverine.
RispondiEliminaSulla Bellucci che migliora invecchiando si potrebbe aprire un ampio dibabttito, ma, oh, i gusti sono gusti.
io lo vojo vedè proprio per quello che rappresenta. Una colossale gigantesca opera di effetti speciali e basta.
RispondiEliminaa proposito della Bellucci: un dozziliardo di post fa ci avevi accennato detto che l'avevi conosciuta telefonicamente ma il perchè e il percome non ce lo hai mai raccontato... rimediare ora fa brutto? :D
RispondiEliminaPer farla breve:
Elimina12 o 13 anni fa, lavoravo per una rivista di cinema e dovevamo intervistare la Bellucci. Chiamo l'agente e mi dice che è alle Hawaii per girare quel film con Bruce Willis (L'Ultima Alba?). Si fa dare il numero e un orario e mi assicura che mi avrebbe fatto chiamare da Monica. Io mi dico Seee, ciao, e invece quella sera, all'orario concordato, la Bellucci mi chiama sul cellulare, per fissare l'intervista telefonica per il giorno dopo. Ora, siccome all'epoca vivevo ancora con i miei, entra in casa mia madre, comincia a dirmi qualcosa dall'altra stanza, io la zittisco con un gesto. Quando finisco di parlare mi dice Mbè, chi era di così importante? Io le dico "La Bellucci. Dalle Hawaii. Per fissare un appuntamento". Non m'ha creduto. Strano, vero? :D
ahahahahahhahahah oddio!
Eliminaroba da rimanere barzotto a vita :D
Vabbè con la didascalia "Alieni amicici di scientològi, salvatemiiih" sono rotolata!
RispondiEliminaChe bello di vede pure questo :)
RispondiEliminaPer chi aspettasse il film dell'attacco dei giganti live posso dire dimenticabilissimo, oltre che completamente rivisto ( pessima mikasa, Levi non ci sta, sostituito da un fesso col baffetto col carisma di un comodino)
Fighi solo alcuni giganti e la resa di un paio di scene, sorvolando un po sulla cg
"pessima mikasa, Levi non ci sta"
EliminaBocciato. Come Giachetti, proprio.
A quando la rece di Operazione UNCLE?
RispondiEliminavisto ieri in lingua originale e mooolto meglio di quello che mi aspettavo! che poi è il mio stesso commento ad Ant Man della settimana scorsa ma oh! che ci devo fare ? e comunque a me Rebecca Ferguson è sembrata una gnocca totale, se non fosse che in ogni scena difficile c'era una body double diversa; quella muscolosa per gli stunt, quella tettonica per quando (MICRO SPOILER) si toglie la maglietta. (FINE MICRO SPOILER) ;)
RispondiEliminaSto pensando seriamente di farmi una maratona e poi andare al cinema. Mi sta mettendo molto hype
RispondiEliminaNon sono un grande fan della serie ma com'è come non è li ho visti tutti anche se l'unico che mi è veramente piaciuto è stato il secondo. Ma in questa calura un bel film pim pum boom crasch ci sta proprio bene anche se io Simon Pegg non lo reggo proprio e spero che ad ogni film della serie lasci.Ma nel relax ci passiamo sopra...
RispondiEliminaLi ho visti tutti pure io e Simon Pegg penso sia il Jolly della serie,ha fatto in modo che i film non si prendessero mai troppo sul serio, ma sò gusti.
EliminaPS, Maggie Q é una fuoriscala, che batterebbe la Presidentessa, ma sò gusti anche quelli.
Chiedo una cosa forse fuori tema ma, perché quasi tutti i film durano oltre le due ore??? Negli anni 80 ci si faceva tutto in 80/90 minuti, e venivano cmq bene (vedi Bttf)...
RispondiEliminaLo so, sono all'antica 😩
ma... ma... è Paolo Bonolis, altro che Solomone!!!
RispondiEliminaMi è balzato al cervello istantly !!
EliminaE' lui o è suo cuggino .
Doc, a quando la recenZione di The Gift?
RispondiEliminaMI5 visto in lingua originale e confermo il parere dell'esimio: trama risibile (ad ogni film è sempre l'ultima missione per l'IMF) e botti a tutto spiano.
Però son botti divertenti.
Se si avvicina allo scorso episodio allora tanta roba
RispondiEliminanon penso.
Eliminalì ci aveva messo molto di suo Brad Bird che, ricordando i suoi trascorsi nei Simpson, aveva decostruito tutta l'epica ammorbante dei film seriosi di spionaggio... vedi la scena "MISSIONE ANNULLATA!" con tanto di sfottimento di Tommaso Missile da parte di Ving Rhames per l'epic facepalm xD
un po' (asshai) OT:
RispondiEliminaDato che si parlava di JJ Abrams versione prezzemolo, beh, sto leggendo il suo libro - S.
Per chi non lo conoscesse, e' una meraviglia! Dalla serie come ti creo un libro di carta che batte tutti gli ebook del mondo!
Vidi anche io l'ultimo MI al cinematografò, e mi divertii un sacco. Si va a caciara anche uno di questi giorni, è chiaro
RispondiEliminaI primi due erano godibili pur avendo due registi molto diversi. Il 3 e il 4 li ho trovati delle sboronate per accontentare l'ego abnorme di Tom Cruise. Questo lo vedo più in linea con gli ultimi due...
RispondiEliminaA me Solomon Lane sembra tanto il fratello cattivo di Bonolis.. Comunque il film mi è piaciuto parecchia, a differenza degli ultimi due che ho trovato tremendi
RispondiEliminaecco cos'era quella senzazione da deja vù
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