So 90s: mode, manie e tormentoni degli anni 90 (parte 5)
Quinto appuntamento con So 90s, enciclopedia di ringere a fascicoli digitali su mode, manie e tormentoni degli anni 90 (i link alle parti precedenti li trovate in fondo al post). Siete pronti? Sicuri? Si va? E soprattutto, what is love? [...]
Ti sarebbero presto scivolati fuori dal cuore, gli U2, per piazzarsi un po' sullo stomaco. Ma a metà anni 90 no, erano ancora una delle tue band preferite, nonostante quel pifferaio magico di Brian Eno li stesse trascinando sempre più nelle lande del pop, abbandonando le radici fieramente rockettare del gruppo. I tempi dello strepitoso War e di The Joshua Three, ma anche di The Unforgettable Fire erano lontani, e alle soglie degli anni 90 si era iniziata (a.D. 1988) la sperimentazione piena di contaminazioni di questo-e-quello. Che poi è la ragione per cui non sei mai stato un grande fan di Ruttle and Hum. Ma Acthung Baby nel 1991 ti andava benissimo. L'electropop dei tempi di Bono in versione The Fly, la cassettina consumata, la sensazione fortissima che si stesse vivendo l'apice del complessino di Paul David Hewson e compagni, prima che ci si spingesse troppo in là con Zooropa (1993). Il tempo di fartelo piacere solo un minimo insindacabile Zooropa, appunto, perché di un minimo si trattava, di andarli a vedere dal vivo a Roma per lo Zoo TV Tour, e l'amore era finito. E per come tutti gli amori finiti, tendi a guardarti indietro pochissimo: oggi, degli U2, riascolti volentieri solo War. Tutto il resto è no, ja.
Ci sono delle cose fortemente legate al tempo che le partorisce, e spesso i telefilm fanno parte della categoria. Difficile considerare X-Files come qualcosa di slegato dagli anni 90: le avventure del volpinho Fox Mulder e della MILF in fieri Dana Scully erano figlie di quel modo nuovo di pensare le serie TV che iniziava a farsi largo sui palinsesti dell'epoca. Non c'erano ancora i social network per spoilerare le robe e venire perciò odiati dall'umanità intera, ma X-Files era comunque argomento di conversazione in ogni cumpa nerd che (non) si rispettasse. Al di là dei suoi limiti, era da principio una serie divertente, annacquata sul lungo dal suo stesso successo, dalla necessità di trascinare fino alle Calende degli omini Grigi la trama orizzontale, già non esattamente solidissima di suo. Nove stagioni, eh, mica fischiett. Di X-Files registravi tutte le puntate su VHS, catalogandole poi con cura. Una roba che in vita tua hai fatto solo per le prime stagioni dei Simpson. Non hai mai visto i film di X-Files, e non intendi farlo. Non sai però cosa pensare di questa nuova miniserie di sei episodi in arrivo il prossimo gennaio. Vorresti tanto poterti limitare a un
ma temi la fortissima mimmata. Non sono più gli anni 90. Ah, ti piacerebbe anche in un qualche futuro riguardare qualcuno dei primi episodi e parlarne qui sull'Antro. Magari in una prossima vita.
Dicevi nel sondaggismo sull'arrivo dell'Internet, settimane fa, del tuo 1997: lo sbarco in casa Manhattan 0 di un sudatissimo Pentium II, la scheda acceleratrice di default - una pezzenterrima Matrox - presto gettata alle capre digitali per soppiantarla con una Voodoo 2. Era figo tutto, di queste schede video 3dfx: il nome, l'aura di badassitudine, la meraviglia che ti portavano nei giochi. Costavano quanto una console, ma la grafica che ti tiravano fuori dal PiCchio col picchio che te la davano una PSone o un Nintendo 64. Ci sarebbe quella triste, triste storia della Voodoo Banshee che è arrivata dopo, ma quella è materia per un altro post, tipo.
Quando parli degli autori italiani a cui sei più legato, e che ti hanno in qualche modo influenzato nelle robe che scrivi, sin da quando le scrivi, il nome di Enrico Brizzi da Bologna c'è sempre. Solo che a differenza di Aldo Nove, Ammaniti e Benni, Enrico Brizzi non te lo sei perso per strada. Ne hai seguito l'evoluzione come narratore, dal vissuto liceale con cui - giovanissimo - fece il botto (Jack Frusciante è uscito dal gruppo) alla violenza pulp di Bastogne, dal bellissimo Elogio di Oscar Firmian e del suo impeccabile stile (1999) ai libri un po' autobiografici e un po' no delle sue scarpinate a piedi (Nessuno lo saprà, Il pellegrino dalle braccia d'inchiostro), fino alla spassosa ucronia della saga di Lorenzo Pellegrini, partita da L'inattesa piega degli eventi. Ah, non sarai mai grato abbastanza al Bri(z)zi per averti fatto scoprire il povero Pier Vittorio Tondelli.
Anche qui, c'è stato un prima e un dopo nella storia della televisione. Un prima e un dopo che Pamela Denise Anderson oscurasse la TV pomeridiana del pianeta con due enormi globi di silicone. Il fenomeno Pamela Anderson degenererà presto dall'Ammazzaquantètopa al Chedupalle, e il tritacarne dello showbiz avrebbe puntato presto i riflettori su altre tope e cantantucole un po' cesse, ma è difficile dimenticare le prime volte che la bagnina improbabile C.J. Parker usciva dall'acqua, con i capelli bagnati, nel suo costumino intero rossozozza, dopo aver appena salvato un qualche pirla che stava annegando in venti centimetri d'acqua. A modo suo, anche il filmino casalinguo con Tommy Lee, uno dei primi a scivolare sull'Internet, ha fatto epoca. E poi è citata in talmente tanti fumetti di Leo Ortolani che è difficile tenerne il conto. Cioè, son robe che in curriculum valgono più di una comparsata nel film di Borat.
Hai spiegato tante volte perché i primi due Wipeout abbiano un posto di rilievo nella tua classifica personale dei giochi più belli della storia dell'umanità. In questa sede vuoi sottolineare come il primo Wipeout, quanto e forse anche più di Tekken, non essendo una conversione da sala giochi, abbia rappresentato uno stacco netto rispetto ai videogiochi visti fino a quel momento. Quella grafica, quella musica, quell'adrenalina, quel connubio quasi perfetto (a disintegrare il quasi ci penserà poco dopo WipEout 2097) davano corpo a un nuovo miracolo videogiochistico, a una nuova razza di invasori con la ferma intenzione di fagocitarsi sere e pomeriggi e a volte pure mattine di un popolo di studenti fancazzisti. Ricordi pochissime volte in cui il filmato di un gioco ti abbia ipnotizzato in quel modo. Ricordi quel video visto in TV di questa nuova console in arrivo, la PlayStation (non ancora pleistéscio), ricordi di esser rimasto senza parole. No, "ipnotizzato" non rende: "sconvolto", meglio "sconvolto".
Chiudiamo con un momento triste, tuo e di tutti quelli che hanno lasciato un pezzo del loro amore per la F1 su quella curva del Tamburello, quel primo maggio del 1994. La tensione nella voce dei cronisti, mentre in pochi secondi tutti realizzarono quanto grave fosse la situazione. Non sei uno di quelli che hanno iniziato a seguire uno sport perché si portava in famiglia. Tuo padre è sempre stato un appassionato solo di ciclismo. Ma il Circus era uno spettacolo troppo grande, colorato e larger than life per non azzeccarsici davanti da rEgazzino. Cioè, anche senza contare Ken Falco e Grand Prix il Supercampionissimo. Senna e la sua McLaren formavano una macchina da guerra (tre titoli tra l'88 e il '91), un'accoppiata vincente, un mito dello sport in divenire. Quel pomeriggio del '94, in compagnia di un magone enorme, pensavi a questo brasiliano di 34 anni che non c'era più, perché s'era deciso che lo spettacolo dovesse continuare, perché un po' di rispetto per la morte del povero Ratzenberger il giorno prima non era venuto in mente a nessuno, se non a posteriori, quando eran buoni tutti. Pensavi a come dovesse essere la vita di un uomo a 34 anni, da persona adulta. Non il campione, la persona che c'era dietro. Ora che di anni nei hai quasi quaranta, riguardi quelle foto di Senna sempre pensieroso e ti sembra un ragazzino.
NELLE PUNTATE PRECEDENTI DI SO 90S:
Parte 1
Parte 2
Parte 3
Parte 4
Ti sarebbero presto scivolati fuori dal cuore, gli U2, per piazzarsi un po' sullo stomaco. Ma a metà anni 90 no, erano ancora una delle tue band preferite, nonostante quel pifferaio magico di Brian Eno li stesse trascinando sempre più nelle lande del pop, abbandonando le radici fieramente rockettare del gruppo. I tempi dello strepitoso War e di The Joshua Three, ma anche di The Unforgettable Fire erano lontani, e alle soglie degli anni 90 si era iniziata (a.D. 1988) la sperimentazione piena di contaminazioni di questo-e-quello. Che poi è la ragione per cui non sei mai stato un grande fan di Ruttle and Hum. Ma Acthung Baby nel 1991 ti andava benissimo. L'electropop dei tempi di Bono in versione The Fly, la cassettina consumata, la sensazione fortissima che si stesse vivendo l'apice del complessino di Paul David Hewson e compagni, prima che ci si spingesse troppo in là con Zooropa (1993). Il tempo di fartelo piacere solo un minimo insindacabile Zooropa, appunto, perché di un minimo si trattava, di andarli a vedere dal vivo a Roma per lo Zoo TV Tour, e l'amore era finito. E per come tutti gli amori finiti, tendi a guardarti indietro pochissimo: oggi, degli U2, riascolti volentieri solo War. Tutto il resto è no, ja.
Ci sono delle cose fortemente legate al tempo che le partorisce, e spesso i telefilm fanno parte della categoria. Difficile considerare X-Files come qualcosa di slegato dagli anni 90: le avventure del volpinho Fox Mulder e della MILF in fieri Dana Scully erano figlie di quel modo nuovo di pensare le serie TV che iniziava a farsi largo sui palinsesti dell'epoca. Non c'erano ancora i social network per spoilerare le robe e venire perciò odiati dall'umanità intera, ma X-Files era comunque argomento di conversazione in ogni cumpa nerd che (non) si rispettasse. Al di là dei suoi limiti, era da principio una serie divertente, annacquata sul lungo dal suo stesso successo, dalla necessità di trascinare fino alle Calende degli omini Grigi la trama orizzontale, già non esattamente solidissima di suo. Nove stagioni, eh, mica fischiett. Di X-Files registravi tutte le puntate su VHS, catalogandole poi con cura. Una roba che in vita tua hai fatto solo per le prime stagioni dei Simpson. Non hai mai visto i film di X-Files, e non intendi farlo. Non sai però cosa pensare di questa nuova miniserie di sei episodi in arrivo il prossimo gennaio. Vorresti tanto poterti limitare a un
ma temi la fortissima mimmata. Non sono più gli anni 90. Ah, ti piacerebbe anche in un qualche futuro riguardare qualcuno dei primi episodi e parlarne qui sull'Antro. Magari in una prossima vita.
Dicevi nel sondaggismo sull'arrivo dell'Internet, settimane fa, del tuo 1997: lo sbarco in casa Manhattan 0 di un sudatissimo Pentium II, la scheda acceleratrice di default - una pezzenterrima Matrox - presto gettata alle capre digitali per soppiantarla con una Voodoo 2. Era figo tutto, di queste schede video 3dfx: il nome, l'aura di badassitudine, la meraviglia che ti portavano nei giochi. Costavano quanto una console, ma la grafica che ti tiravano fuori dal PiCchio col picchio che te la davano una PSone o un Nintendo 64. Ci sarebbe quella triste, triste storia della Voodoo Banshee che è arrivata dopo, ma quella è materia per un altro post, tipo.
Quando parli degli autori italiani a cui sei più legato, e che ti hanno in qualche modo influenzato nelle robe che scrivi, sin da quando le scrivi, il nome di Enrico Brizzi da Bologna c'è sempre. Solo che a differenza di Aldo Nove, Ammaniti e Benni, Enrico Brizzi non te lo sei perso per strada. Ne hai seguito l'evoluzione come narratore, dal vissuto liceale con cui - giovanissimo - fece il botto (Jack Frusciante è uscito dal gruppo) alla violenza pulp di Bastogne, dal bellissimo Elogio di Oscar Firmian e del suo impeccabile stile (1999) ai libri un po' autobiografici e un po' no delle sue scarpinate a piedi (Nessuno lo saprà, Il pellegrino dalle braccia d'inchiostro), fino alla spassosa ucronia della saga di Lorenzo Pellegrini, partita da L'inattesa piega degli eventi. Ah, non sarai mai grato abbastanza al Bri(z)zi per averti fatto scoprire il povero Pier Vittorio Tondelli.
Anche qui, c'è stato un prima e un dopo nella storia della televisione. Un prima e un dopo che Pamela Denise Anderson oscurasse la TV pomeridiana del pianeta con due enormi globi di silicone. Il fenomeno Pamela Anderson degenererà presto dall'Ammazzaquantètopa al Chedupalle, e il tritacarne dello showbiz avrebbe puntato presto i riflettori su altre tope e cantantucole un po' cesse, ma è difficile dimenticare le prime volte che la bagnina improbabile C.J. Parker usciva dall'acqua, con i capelli bagnati, nel suo costumino intero rossozozza, dopo aver appena salvato un qualche pirla che stava annegando in venti centimetri d'acqua. A modo suo, anche il filmino casalinguo con Tommy Lee, uno dei primi a scivolare sull'Internet, ha fatto epoca. E poi è citata in talmente tanti fumetti di Leo Ortolani che è difficile tenerne il conto. Cioè, son robe che in curriculum valgono più di una comparsata nel film di Borat.
Hai spiegato tante volte perché i primi due Wipeout abbiano un posto di rilievo nella tua classifica personale dei giochi più belli della storia dell'umanità. In questa sede vuoi sottolineare come il primo Wipeout, quanto e forse anche più di Tekken, non essendo una conversione da sala giochi, abbia rappresentato uno stacco netto rispetto ai videogiochi visti fino a quel momento. Quella grafica, quella musica, quell'adrenalina, quel connubio quasi perfetto (a disintegrare il quasi ci penserà poco dopo WipEout 2097) davano corpo a un nuovo miracolo videogiochistico, a una nuova razza di invasori con la ferma intenzione di fagocitarsi sere e pomeriggi e a volte pure mattine di un popolo di studenti fancazzisti. Ricordi pochissime volte in cui il filmato di un gioco ti abbia ipnotizzato in quel modo. Ricordi quel video visto in TV di questa nuova console in arrivo, la PlayStation (non ancora pleistéscio), ricordi di esser rimasto senza parole. No, "ipnotizzato" non rende: "sconvolto", meglio "sconvolto".
Chiudiamo con un momento triste, tuo e di tutti quelli che hanno lasciato un pezzo del loro amore per la F1 su quella curva del Tamburello, quel primo maggio del 1994. La tensione nella voce dei cronisti, mentre in pochi secondi tutti realizzarono quanto grave fosse la situazione. Non sei uno di quelli che hanno iniziato a seguire uno sport perché si portava in famiglia. Tuo padre è sempre stato un appassionato solo di ciclismo. Ma il Circus era uno spettacolo troppo grande, colorato e larger than life per non azzeccarsici davanti da rEgazzino. Cioè, anche senza contare Ken Falco e Grand Prix il Supercampionissimo. Senna e la sua McLaren formavano una macchina da guerra (tre titoli tra l'88 e il '91), un'accoppiata vincente, un mito dello sport in divenire. Quel pomeriggio del '94, in compagnia di un magone enorme, pensavi a questo brasiliano di 34 anni che non c'era più, perché s'era deciso che lo spettacolo dovesse continuare, perché un po' di rispetto per la morte del povero Ratzenberger il giorno prima non era venuto in mente a nessuno, se non a posteriori, quando eran buoni tutti. Pensavi a come dovesse essere la vita di un uomo a 34 anni, da persona adulta. Non il campione, la persona che c'era dietro. Ora che di anni nei hai quasi quaranta, riguardi quelle foto di Senna sempre pensieroso e ti sembra un ragazzino.
NELLE PUNTATE PRECEDENTI DI SO 90S:
Parte 1
Parte 2
Parte 3
Parte 4
Se non l'avete mai sentita di corsa qui: http://youtu.be/94BUWy4SsmM a sentire la meravigliosa e straziante Ayrton di Lucio Dalla, io vado a levarmi questo filone di pane dall'occhio, scusate
RispondiEliminaOddio Mr. MacPhisto! Avevo completamente rimosso la ZooTv dalla testa!
RispondiEliminaX files partiva bene e continuava peggio; ma le tematiche degli uomini in nero sono sempre più attuali, anche ora negli anni in cui francamente quielli dell' intelligence ci sembrano più pirla che altro.
RispondiEliminaLe tette rifatte sembravano chissà cosa negli anni '90' , ma diciamocelo , meglio quelle naturali.
La prima playstation, francamente, fu mitica.
Quanto a Senna, anche io penso la stessa cosa, quanto mi sembrava maturo come uomo quando morì, come mi sembra giovane adesso; in entrambi i casi , per lui solo solo totale ammirazione, come persona e come sportivo.
Io ero li, unico granpremio visto di persona e non spaparanzato su un divano, seduto sull'erba di un greppo accanto alla pista. In lontananza vedemmo proprio l'impatto sul muretto e tutte le operazioni successive.
RispondiEliminaDoc ti ricordi lo spot TV ai primissimi inizi dell’era PlayStation (tipo 1995) con una famiglia di scimmie e un “reporter” tipo Voyager con la faccia sconvolta che guardava in camera e diceva “Non sottovalutate la potenza di PlayStation!”?
RispondiEliminaA me rimase impresso.
Gli spot della "Società Anti PlayStation".
EliminaE chi se li scorda :)
Ah io la nuova serie di X-Files l'aspetto con un hype incredibile anche se ho rifiutato i film come te. Solo che recuperare tutti gli episodi da qui a gennaio per rinfrescare la memoria sarà più che impossibile...
RispondiEliminaMai piaciuti gli U2, ma ho amato tantissimo sia X-Files sia Wipeout!
RispondiEliminaOT
Doc, ma un commento sui trailer dei prossimi film nerd visti al comicon?
/OT
Quel primo maggio c'ero... 19 anni, la bandiera di Schumi e la maglia con la Benetton Ford dell'anno precedente... Ad Imola non c'erano gli schermi giganti (arrivarono l'anno dopo assieme alle tre varianti), e dopo la sciagurata partenza, ci fu lo schianto. Schumacher, passando dopo la Tosa, fece come a guardarsi indietro, lo ricordo perché ero in prima fila della gradinata che ti permetteva di vedere dall'uscita del Tamburello a quasi la Piratella... Niente radio, niente cellulari, seppi della morte di Ayrton in stazione a Bologna ed il viaggio in treno, fu veramente triste... Bravo Doc che hai ricordato Roland, pilota onesto e pure bravo con le ruote coperte. La morte si prese il primo e l'ultimo della classe, con eguale cattiveria e senza sconti x nessuno... :-(
RispondiElimina" La morte si prese il primo e l'ultimo della classe, con eguale cattiveria e senza sconti x nessuno...". Eggià :(
EliminaMi piace pensare che siano a correre insieme in un qualche circuito da qualche parte, insieme agli altri che se ne sono andati troppo presto..
EliminaWhipeout,il figlio illeggittimo di F-Zero pompato e supersteroidato di grafica 3D,che mito! *.*
RispondiEliminaO Doc, ma quindi anche tu ti sei letto la saga del buon Lorenzo Pellegrini? Grandissimo!!! A me è piaciuta molto, poi ok, ammetto che senza quella copertina non so se nell'estate del 2008, quando uscì, avrei notato e immediatamente acquistato "L'inattesa piega degli eventi"... :-P
RispondiEliminaP.S. pensa che il liceo di Bologna di "Jack Frusciante è uscito dal gruppo" era il mio, e il libro lo lessi nell'estate 1999, tra la terza media e la prima superiore, senza sapere che fosse ambientato lì... Bella idea ho avuto! :-D
Se ne parla in diversi post del blog, ma di mooolti anni fa :)
EliminaTutti su le mani per pamelona!! Mani in alto, bene in vista!! (che si sa, uno si distrae un attimo..) :D
RispondiEliminaWipeout mi fece lo stesso identico effetto, gioco clamoroso all'epoca, FENOMENALE!!
Voodoo2 celo, costata all'epoca "duecentocinquantamilalire" spernacchiava allegramente la grafica delle console dell'epoca....impennando sul fifty....senza mani... ;)
Per Ayrton ho pianto più di quanto avessi fatto per mia nonna che era mancata circa un mese prima, all'epoca per questo mi sentii veramente una brutta persona; avevo 16 anni e lo seppi di ritorno da un'uscita scout; non amo molto Cremonini, ma quando canta "da quando Senna non corre più, non è più domenica.." ha ragione.
Ah, X-Files, ero in fissa ad un certo punto con questa serie, anche se mi faceva cadere un pelino le braccia Scully che dopo 386 puntate di misteri, mostri ed alieni continuava ad essere scettica.
RispondiEliminaEccheccheccazz, c'è un limite pure allo scetticismo! :P
Ma davvero. Ogni inizio puntata "Eh, ma non so se, valutiamo le ipotesi scientifiche...". Ieri avete affrontato un mostro mutante, ieri l'altro un alieno, che ti vuoi valutare,
Elimina"Friends" ?
RispondiEliminaQuesto commento è stato eliminato dall'autore.
RispondiEliminaGli U2... no, perchè quando erano fighi ero troppo piccolo e quando erano poco fighi ormai c'erano gli Iron Maiden e tanti saluti Bobovox... l'unico ricordo che ho di questo gruppo negli anni '90 è la ragazzina di prima media che cantava "uitoruitauchu" mentre ti guardava con quella faccia strana tipo "..hai capito cosa intendo?" mentre io facevo la seconda media e stavamo in gita. No, non avevo capito. E' come la barzelletta della passera che si bagna con la pioggia, la capisci dopo... qualche anno.
RispondiEliminaX-Files era veramente bellerrimo, pur con tutti i suoi buchi da trama. Ricordo che registrai la prima puntata del telefilm Millennium perchè..."dagli autori di X-File"
Pamela Anderson, ma anche tutte le altre di Bay Watch che le volevi dire, tanto non la guardavi per la recitazione... e poi quelle li te le ritrovavi qualche anno più tardi nei film soft-zozzini di notte sulle reti private che facevano le stesse cose ma finalmente più esplicite!
Senna... era ad uno dei primi compleanni "adulti" della mia vita, a casa di un'amica (compleanni adulti= c'è la birra e se riesci limoni le ragazze) e sulla televisione danno questo incidente di Senna. Tornando a casa dalla festa vado da mia madre e chiedo: "Ma, Senna? Ho visto l'incidente" e mia madre mi dice che è morto. Non so perchè ma nella scatola dei miei ricordi ho sempre in mente quella giornata, prima mi diverto e poi mi dicono qualcosa che mi fa riflettere un casino, ci rimasi male. Stavo crescendo e non sapevo se la cosa mi andava poi così bene...
Millennium comunque era partita benissimo, peccato che poi è scivolata nel becero misticheggiante. E lo so, L'ho visto tutto!
EliminaScatenano i ricordi anche solo quei videogiochi che si vedono in piccolo sulla destra della scatola della Voodoo2:
RispondiElimina- GPolice
- Incoming
- Actua Soccer 2
- Ultim@te Race Pro
---------------------------------
Certo, davvero... ma ve la ricordate che meraviglia la prima volta che uno, abituato che so ad un 486, vedeva tipo un Pentium 200 MMX equipaggiato con Voodoo 1 che faceva girare POD in modalità 3dfx?
Praticamente, prima di allora, i giochi andavano in rendering software senza texture filtering... le 3dfx aprirono un nuovo mondo!
Verissimo, POD in 60fps sul pc con 3dfx a casa di un amico...ci rimasi di merda
EliminaI giochi della Voodoo 2 se prendevi quella di da 8 mb te li davano subito e se prendevi quella da 12 mb te li spedivano con spese di spedizione a tuo carico pari a Lire 20.000. Mi spedirono i giochi ma non mandai mai i soldi alla Creative, gli avevo già dato un rene e che ...zo.
EliminaPod lo davano in omaggio con i primi PC con processore Pentium MMX (esisteva il 166 e il 200). Lo scambiai con un altro gioco, forse il primo Tomb Raider.
nel gruppetto di amici con cui condividevamo i giochi, si era sviluppata una catena di leggende metropolitane legate ad un gioco (anzi, IL gioco) di guida. Quel capolavoro che risponde al nome di Geoff Crammond's Grand Prix II. penso di aver fuso il computer giocandoci..... il primo cumpa che prese la 3dFX sosteneva che finalmente lo vedeva in grafica 3d... peccato che GPII NON abbia mai avuto il supporto per il 3d........... sarà per quello che non ci invitava a giocare da lui? attorno a quel gioco si era creata anche un'altra leggenda metropolitana: la pioggia. alcuni sostenevano di aver fatto delle gare sul bagnato. ma il bagnato NON era contemplato dal gioco. vabbè... ma questi son altri discorsi...
EliminaRicordo la leggenda metropolitana secondo cui fosse possibile superare l'ultimo livello della demo di Warcraft 1 in cui iniziavi a giocare e avevi la base completamente circodanta dai nemici e venivi annichilito in pochissimo tempo.
EliminaPersonalmente ci provai varie volte ma non c'era verso, riusci solo a far scappare un omino mentre gli altri gli facevano guadagnare un po' di tempo, non servì a molto perché non smisero di inseguirlo fino a quando non lo raggiunsero e lo uccisero.
Gli U2 con Achtung Baby/Zooopa e lo ZooTV erano probabilmente all'apice della carriera! (e dell'Ispirazione)
RispondiEliminaAnche se The Joshua Tree ha venduto più copie di AB.
Achtung Baby è stato un disco di rottura! Veramente difficile da digerire per chi li aveva amati con R&H o Boy ecc.
Basta pensare che l'ultimo singolo prima di annunciare la pausa, fu "All I Want Is You".. per poi ripresentarsi 2 anni dopo con "The Fly" ("Il suono di quattro uomini che abbattono il Johsua Tree")
Gli U2 sono sempre stati una band camaleontica che nel corso degli anni ha cambiato spesso stile (e pubblico)..
Da come parli, tu sei un fan dei primissimi U2, Pre-Brian Eno..
Quindi capisco che sia difficile apprezzare "gli altri U2"..
Io invece, come si intuisce dal Nick, sono fan di AB e degli U2 anni 90'.. Questione di gusti! Dai un'altra possibilità a quel piccolo capolavoro che è Zooropa! Il loro album più "sperimentale" ;)
PS. A WAR ho sempre preferito Boy :P
Ciao e complimenti per il Blog, che seguo sempre! ;)
Zooropa l'ho ascoltato tantissimo, per forza di cose. Ma mi piaceva molto meno di Achtung Baby ed è invecchiato secondo me molto male. Questo fatto di Brian Eno: lui in realtà ha cominciato a produrre gli U2 a metà anni 80. E' storia nota che abbia spinto molto verso certe sonorità all'inizio del decennio successivo, ma il pre-Brian Eno è tipo l'83 :)
EliminaSì sì, ha prodotto da The Unforgettable Fire (84' in poi).. E si è sentita subito la sua mano!
EliminaSteve invece ha prodotto i primi 3 (Boy, October, War + Under a Blood Red Sky), dato che ha detto di preferire War, pensavo ti riferissi principalmente a quel periodo! :)
Peccato per Zooropa, ma non ti porterò rancore per questo... :P ;)
Pamela, il simbolo di Baywatch, insieme a Michael Knight.
RispondiEliminaNe ricordo questa citazione in Friends, altro caposaldo degli anni 90:
https://www.youtube.com/watch?v=0VeX-X2vOSA
Dovrebbero farli correre per tutto il tempo :-D
EliminaEh, la Voodoo 2, che ricordi :)
RispondiEliminaX-Files lo guardavo, però a conti fatti mi piacevano di più le puntate singole autoconclusive: la cospirazioe aliena mi faceva venire il latte alle ginocchia.
Baywatch.... mah, penso di aver guardato si e no metà puntata: se volevo delle tette mi rivolgevo alle tv private dopo un certo orario ;-)
Che poi ci trovavi tutte le attrici di baywatch che facevano i film soft-zozzini di un certo livello (basso), erano tutte li ;-)
EliminaIl video hot di Pamela Anderson credo sia stata la prima cosa che abbiamo cercato in assoluto su Internet, io e miei amici delle medie.
RispondiEliminaPeccato che non riuscimmo mai a scaricarlo…
ero un ferrarista oltranzista e un po' integralista.... e solo dopo la tragedia iniziai a capire - compiutamente - chi fosse Senna....
RispondiEliminadi morti in competizione ne avevo già vissute (ricordo già Peterson a Monza nel '78), ma era dall'86 (De Angelis, in prova privata) che non moriva più nessuno.... illusione di onnipotenza e bastò un fine settimana....
Lo shock per Senna fu tale che da allora si è lavorato molto sulla sicurezza dei piloti. Progresso tecnologico, certo, ma quel fine settimana il suo peso l'ha avuto eccome secondo me.
Eliminaeccome... ho conservato solo quel numero di Autosprint... fu un weekend atroce: iniziato con l'incidente di Barrichello, continuato con i due tragici e mortali incidenti, lo scontro alla partenza con detriti ed una ruota volati tra il pubblico... e finito con la Minardi di Alboreto che riparte dai box, perde una ruota e travolge meccanici e addetti...
EliminaAnche l'Armata delle Tenebre è degli anni '90. Che non è mai stato (purtroppamente) una moda, una mania o un tormentone, ma in questo istante è solo una bieca manovra per chiedere: DOOOOOCCC!!111!1!!! L'hai visto il trailer di Ash VS Evil Dead?
RispondiEliminaEccome! :)
EliminaNell'ambiente "nerd" l'Armata delle Tenebre è stata un tormentone eccome! Anche nella sua (fantasiosa) traduzione in italiano c'erano frasi che le ripetevi in continuazione ("Dammi un po di zucchero!!!"), più che altro il fatto che è il seguito degli Evil Dead credo che la gente tenda più a inseroirlo nel contesto anni ottanta che in quello novanta, ma sono problemi di secondo piano visto che il trailed di cui parlate mi ha fatto crescere un Mekakong di proporzioni importani sulla spalla che strilla come un ossesso ;D
EliminaApproposito dello sproposito: a quando un 20 cose che forse non sapevate su.. de L'Armata delle Tenebre, o una recensione, o una whatever su L'Armata delle Tenebre? (Sì, è il mio film preferito)
EliminaIl trailer della serie comunque sembra riprendere il tono del film, e forse alzarlo pure un po'. Personalmente fin dalle prime notizie della realizzazione di questa serie ho provato un misto di paura ed esaltazione, visto il soggetto ma l'altissimo rischio delusione che potrebbe produrre. Anche se dopo la visione del trailer pendo, attualmente, più per la seconda. Insomma scimmione battente pugni sul petto.
Ad ogni modo, tornando alla domanda iniziale, vorrei solo aggiungere: "Yo Doc! LET'S GO!"
Pamela QQ
RispondiEliminaoddio... qui si va a scavare davvero nei più profondi meandri del rEgazzino che ero.
RispondiEliminala voodoo... che flash. i driver e le direct x... che ad ogni gioco che installavi si aggiornavano e se saltavi l'aggiornamento non girava.
gli U2 mi hanno sempre detto poco. oltre al fatto che negli anni 90 erano già in picchiata ed io ero rapito dalla riscoperta di Queen e Pink Floyd (freschi di Venezia).
Senna... vabbè. che vuoi dire di Senna. L'immagine di quel casco che che accenna un movimento e ti aspetti che butti via il volante da un momento all'altro e... niente. Mi ha segnato. Profondamente.
A distanza di 20 anni mi fa ancora effetto. Preferisco ricordi di Donington '93 o Suzuka.
I suoi ritratti nell'abitacolo prima della partenza, o ai box. Quel sorriso appena accennato come una maschera. ma gli occhi tradivano. tradivano malinconia e tristezza.
Vabbè. scusate.
I Pink Floyd a Venezia io li ho visti solo in cassetta,se sei uno dei fortunati che erano lì erano sappi che ti odio e/o ti invidio, e Senna era Senna, niente da aggiungere, sono sicuro che qualcuno si è commosso leggendo il post. Consiglio a tutti la visione del documentario "Senna" di Asif Kapadia (nome copiaicollato da Wikipedia che sti indiani hanno il nome strano), fatto con cura e passione.
EliminaRicordo quando uscì X-Files....
RispondiEliminaAvevo una fottuta paura per quel telefilm, ma del resto era un bambino fifone. Oggi lo adoro!
X-Files serie che mi piaceva tantissimo vorrei rivedere le prime stagioni.
RispondiEliminaVoodoo 2 fu un grande amore. Aveva una dimensione tale che era persino difficile da montare nel pc. A parte Actua Soccer 2, che faceva veramente schifo e pena, non erano malaccio i giochi che davano insieme; mi piaceva tantissimo G Police.
Senna era un mito e quel granpremio è stato uno dei più tragici di sempre con la morte anche del povero Ratzenberger. Ricordo anche l'incidente di Barrichello che ebbe un culo notevole, la macchina prese il codolo e sollevandosi a mezzaria non si schiantò contro il muretto ma rimbalzò contro le reti.
Io e mia moglie (la signora Altrove? mmmNo, suona troppo meh :-) abbiamo raccolto il guanto di sfida della FOX e abbiamo iniziato la maratona X-Files da qua a quando sarà. Da esperto supremo della serie (c'ho pure l'intera collezione della rivista, con le cover magnifiche di Miran Kim) la sto instradando per bene, zompando allegramente le puntate un po' più così (per ora siamo verso la fine della prima stagione, non vedo l'ora di continuare per rinfrescarmi la memoria, l'esperienza di vita legata a X-Files è troppo grande per abbandonarmi...e infatti non mi ha abbandonato!) e giungere lì verso quelle ultime due stagioni dove nessun Muller è giunto (prima).
RispondiEliminaI filmS li ho visti entrambi al cinematografò, ma solo il primo merita, più che altro per motivi di continuity (con un budget un pelino superiore alla media del telefilm, e un linguaggio un po' più colorito).
Vi sapremo dire quando arriviamo alla fine di questo viaggio (senza contare le altre serie che pure seguiamo :-)
Per il resto...Baywatch mai interessato più di tanto, lo dico e lo confermo (ma il video di TLJ non è passato inosservato :-p), mentre gli U2 non mi hanno mai sconfinferato: sono passato dai Queen ai Dream Theater, passando per il Rondò Veneziano e Piazzolla (e ovviamente mantenendo tutti a portata di orecchio).
Bye
Oscar
mulDer, non mulLer, maledetto correttore! (muller: I want to believe in the yoghurt)
EliminaSe solo quel maledetto piantone fosse stato saldato bene, senza spezzarsi e cedere in quella curva, forse Ayrton oggi sarebbe ancora fra noi. Uomo immenso e immenso campione, generoso in pista e nella vita. Con la sua morte è morto anche un certo modo di fare formula 1, sicuramente più fatalista e poco attento alla sicurezza dei piloti ma grandiosamente emozionante perchè ha permesso a straordinari piloti, come Ayrton, di sbocciare e regalare immense emozioni a tifosi e appassionati. Pochi sanno dell'esistenza di un accordo "sottobanco" con Maranello, che lo avrebbe portato alla Ferrari entro il '95. Sarebbe stato il massimo vederlo guidare una rossa. Pensate addirittura che concluse un accordo in cui, nel suo ultimo anno di carriera, si impegnava a correre gratuitamente per la Minardi (per via della sua grande amicizia col patron Giancarlo) per dare una mano circa lo sviluppo della vettura. Era una persona straordinaria e, da appassionato di Formula 1 quale sono, specie della Formula 1 di quei tempi, non potevo esimermi dal commentare. Scusatemi se mi sono dilungato. Col vostro permesso, vado a togliere queste dannate bruschette dagli occhi...
RispondiEliminaTra U2, X-Files, Baywatch e Pamelona, Wipeout e Jack Frusciante non vedo proprio come si possa parlar male degli anni 90 ^^
RispondiEliminaQuesto è CHIARAMENTE un post PRO 90s!!
Gli U2 mi sono sempre stati abbastanza antipatici (come i GnR): troppo fighi, troppo tamarri, troppa scena, troppo culto che li circondava. La loro musica poi non mi ha mai conquistato.
RispondiEliminaLa Voodoo... ne comprai una anch'io nell'ottobre 97, per un aumento di qualita' grafica entusiasmante... Essa contribui' a rendere il settore dei giochi PC cio' che e' oggi, cioe' l'avanguardia della tecnica. Peccato che poi la societa' sia fallita per investimenti sbagliati.
Mi hai ricordato il giorno in cui la F1 (quando ancora era LA F1, prima che la castrassero nello sport eunuchico che è oggi) riscoprì la nera signora.
RispondiEliminaTu parli della corsa come ad una mancanza di rispetto al povero Roland (se non ricordo male, fregato da un detrito che gli aveva sollevato le ruote anteriori, mandandolo a sbattere alla Villeneuve, allora un curvone da destra piena)... ma devo dirti una cosa: raramente si interrompe una corsa per un incidente mortale.
In passato è accaduto che i piloti corressero regolarmente, mentre un loro collega moriva carbonizzato a bordo pista.
E' capitato anche che un pilota finisse decapitato a metà del rettilineo del traguardo, arrivando alla prima curva cadavere (Tom Pryce, Kyalami 1977) .
Nel WEC (campionato nato nel 2012), è accaduto che un pilota Aston Martin morisse in un incidente durante la 24h di Le Mans.
Ed anche in quel caso, i dirigenti dell'Aston Martin, dopo alcune consultazioni, hanno deciso di portare a termine la corsa con le macchine superstiti.
In breve... racing is dangerous, lo sanno i pioti, lo sanno gli organizzatori, lo sappiamo noi... anche se facciamo finta di non saperlo.
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
RispondiEliminaper non parlare della tragica fine di Rger Williamson, bruciato vivo nel GP Olanda 1973..... atroce
Elimina"Ora che di anni nei hai quasi quaranta, riguardi quelle foto di Senna sempre pensieroso e ti sembra un ragazzino."
RispondiEliminanon potevi chiudere meglio questo post. Pure io ci sono dentro, ormai quasi quarantenne, all'epoca Senna era tra i "grandi" (non solo come pilota o persona, porprio in termini anagrafici).
Difficile pensare a me a 34 anni e confrontarmi (ahahah!) con un Senna 34enne, con i suoi punti di forza e le sue debolezze.
mamma mia che magone.
La cosa divertente, è ai tempi, per correre in macchina dovevi avere la patente per le auto stradali, quindi, per presto che debuttavi, avevi comunque almeno 18.
EliminaPer correre da minorenne, correvi in kart.
Ed infatti Senna ha debuttato in F1 a 24 anni.
Adesso abbiamo un 17enne in F1, ed i ragazzini che fanno i bimbiminkia nelle categorie minori (nell'Euro F3 a Monza, quest'anno, c'è stata una mezza strage).
Una delle cose che ricordo agonisticamente degli anni 90 era l'Alfa Romeo che andava a pakkare i coooooooooli ai crucchi nel DTM con la 155 (e tra i piloti, un Nannini col braccio appena ricucito).
X Files....la prima serie che ho iniziato a seguire .Non a caso un certo Vince Gilligan ne ha sceneggiato alcuni episodi. Non sono un esperto di giochi della play station ma ricordo che il tuo stesso discorso per Wipeout per me vale su Resident Evil... in effetti mi ero comprato la console solo per giocarci.
RispondiEliminaGilligan ne ha sceneggiati un bel po' più di alcuni :-)
EliminaLa trimurti era Gilligan/Shiban/Spotnitz (quest'ultimo ora dietro "The man in the High Castle")
Doc: a quel concerto a Roma c'ero anche io! Non li seguo più da Achtung Baby ma gli U2 erano...puri come pochi. BTW: ad aprire quel concerto c'erano i Pear Jam in (credo) la loro prima esibizione in Italia. Era subito dopo Ten, stessa attitudine, quasi un passaggio di testimone.
RispondiEliminail post manca di far notare che X-Files è talmente agli albori della concezione moderna di televisione (e non solo di serie tv) che è storicamente attribuita alla coppia Mulder/Scully la prima occorrenza del termine del gergo internettiano "shipping".
RispondiEliminaDoc, i film di XF sono in continuity, soprattutto il primo, è come se avessi saltato degli episodi.
RispondiElimina#buongiorno :)
EliminaRipeto quanto detto su FB a chi mi faeva presente la stessa cosa: non trovi scritto da nessuna parte, in questo post, che di XF ho visto tutte le serie fino all'ultima.
U2.... 1987 a modena..........
RispondiEliminaGran post, Doc.
RispondiEliminaSarebbe davvero bella una tua rilettura di qualche puntata di X-Files: dacci dentro, dai!
Tutto bello e condivisibile, anche il magone che mi ha attanagliato alla foto di Senna. Ancora di più per la notizia di stamattina della morte di Bianchi...
RispondiEliminaMi permetto di sprecare qualche parola per "X-Files - La rivista ufficiale", pubblicata in quegli anni da Magic Press. Conteneva la sinossi degli episodi, interviste, backstage (fondamentale per i fan quando ancora non c'era internet in tutte le case), ma anche il fumetto disegnato da Charles "Walking Dead" Adlard, e articoli sui vari misteri (roba tipo Voyager) e su cinema e programmi tv di genere fantastico. Oggi esistono riviste dedicate a un singolo telefilm, riviste dedicate ai telefilm in generale, riviste dedicate al cinema horror/fantastico, riviste di fumetti, riviste dedicate al mistero. Ma X-Files - La Rivista Ufficiale è l'unica che è stato tutto questo in una.
RispondiElimina