FFS: Franz Ferdinand, Sparks e il disco bellissimo
FFS. Ad aggiungerci un'altra S ne veniva fuori un film della Wertmüller di Arbore. FFS, come la doppia F di Franz Ferdinand più la S di Sparks: le metti vicine ed eccoti il nome del supergruppo formato dalla band scozzese di Alex Kapranos e da quella USA dei fratelli Ron e Russell Mael. Un gruppo simbolo della musica degli anni Zero e uno che dai primi anni 70 in poi ha sperimentato con rock, glam rock, synthpop, new wave, un po' di tutto, gli manca tipo solo la pizzica. E FFS, oltre che il nome di questa allegra compagnia americoscottish, è anche il titolo dell'album sfornato da questi signori qualche settimana fa. Ora, per quanto Right Thoughts, Right Words, Right Action non ti abbia fatto impazzire come i tre dischi precedenti, i Franz Ferdinand sono uno dei tuoi gruppi preferiti. Negli anni Zero, come si diceva in questo sondaggismo qui, probabilmente IL tuo gruppo preferito. Plus, ti piace la musica elettronica. Che effetto ti avrà mai potuto fare, allora, un album che alla voce di Kapranos e al sound dei FF mashuppa senza sbavature un electropop di livello? L'effetto che da settimane non stai ascoltando (quasi) altro, miseria di un Johnny Delusional [...]
Partiamo proprio dal primo singolo di FFS, in heavy rotation in questi giorni su tutte le radio che non siano Radio Maria e Radio Luzzi Inferiore, JOHNNY DELUSIONAL. Una fonduè perfetta dello stile inconfondibile dei FF, Kapranos più falsetti più pianoforte, e di un martellante ritmo elettronico da periodo da amicici di Moroder degli Sparks. Coretto a tre di Kapranos e Mael Bros, Paul Thomson che pesta duro sulla batteria e vualà, instant motivetto fischiettabile nei luoghi meno adatti.
Quando hai sentito per la prima volta questo singolo, perciò, hai temuto forte-fortissimo un effetto one trick pony, un'unica abbinata vincente o, peggio ancora, una formula unica con cui declinare l'intero progetto. E invece gli altri pezzi di FFS hanno una loro vita, con moglie, famiglia e cazzi loro, proprio. Si rimbalza come palline di un flipper digitale anni 90 per Amiga dall'elettronica old school di POLICE ENCOUNTERS o di CALL GIRL, da sigla di un programma televisivo di fine secolo
a un brano come SO DESU NE, che sembrerebbe la sigla di un videogioco per Saturn bellissimo inesistente, non fosse per la voce di Kapretto. Un mix strano, e non solo per il Giappone di Hello Kitty, Kenzo e Monte Fuji di cui parla, che magari qualche fan dei FF avrà trovato anche troppo ostico, almeno a un primo ascolto. Ma te no, te al primo ascolto c'eri già dentro con tutte le scarpe.
E potresti parlare per ore dell'incalzare da rock opera, in stile Styx, di DICTATOR'S SON
o di quella follia acusticovisiva - provate a guardare il video... - che è l'altro singolo PISS OFF: ritmo e sonorità da canzone britannica perfetta da cantare abbracciati ubriachi all’uscita di un pub. Ecco, potresti parlarne per ore, ma non lo fai, ché leggere le recensioni dei dischi è sempre una palla assurda. Ascoltatevelo tutto, fate prima.
Partiamo proprio dal primo singolo di FFS, in heavy rotation in questi giorni su tutte le radio che non siano Radio Maria e Radio Luzzi Inferiore, JOHNNY DELUSIONAL. Una fonduè perfetta dello stile inconfondibile dei FF, Kapranos più falsetti più pianoforte, e di un martellante ritmo elettronico da periodo da amicici di Moroder degli Sparks. Coretto a tre di Kapranos e Mael Bros, Paul Thomson che pesta duro sulla batteria e vualà, instant motivetto fischiettabile nei luoghi meno adatti.
Quando hai sentito per la prima volta questo singolo, perciò, hai temuto forte-fortissimo un effetto one trick pony, un'unica abbinata vincente o, peggio ancora, una formula unica con cui declinare l'intero progetto. E invece gli altri pezzi di FFS hanno una loro vita, con moglie, famiglia e cazzi loro, proprio. Si rimbalza come palline di un flipper digitale anni 90 per Amiga dall'elettronica old school di POLICE ENCOUNTERS o di CALL GIRL, da sigla di un programma televisivo di fine secolo
a un brano come SO DESU NE, che sembrerebbe la sigla di un videogioco per Saturn bellissimo inesistente, non fosse per la voce di Kapretto. Un mix strano, e non solo per il Giappone di Hello Kitty, Kenzo e Monte Fuji di cui parla, che magari qualche fan dei FF avrà trovato anche troppo ostico, almeno a un primo ascolto. Ma te no, te al primo ascolto c'eri già dentro con tutte le scarpe.
E potresti parlare per ore dell'incalzare da rock opera, in stile Styx, di DICTATOR'S SON
Già in playlist da qualche giorno ;-)
RispondiEliminaOk, vediamo di collaudare a dovere apple music (visto che con drones dei muse sono rimasto un po' così).
RispondiEliminaOh, che meraviglia, una nuova recinzione (cit.) musicale!
RispondiEliminaAmmetto di non conoscere gli Sparks (a ciò si rimedierà), ma i FF sì, a voja.
Li vidi live l'anno scorso al Castello di Udine, e davvero consiglio a tutti di andare a sentirli almeno una volta. Sono carichi a palla ed è quasi impossibile stare fermi. Un po' per il loro stile muicale, un po' perché sono trascinanti come pochi.
E poi una raccomandazione a tutti. Fate i bravi. Magari date un ascolto con i brani gentilmente postati dal Doc, magari scaric..coff..coff... gli mp3, ma poi buttate 2 soldi nell'acquisto.
Anche se in minima parte il ricavato va agli artisti, comunque è un modo per "perkare" altri lavori così innovativi e intriganti.
grazie no... elettropopò :)
RispondiEliminaAl ritorno dalle prove (dopo un po di sano grind cantato a quarciatonzille metalliche) accendo lo stereo della macchina e mi ritrovo su radio due questo live di Squarepusher, producer di musica elettronica da paura che scalcia e tira giù qualsiasi cosa capitia tiro. Mi dico "Adesso vado a casa e, on web, mi sento un po di elettro pop e roba del genere, che è un po che non l'ascolto". Vado a casa, accendo il computer, digito su youtubaspettaunmomento è uscito l'ultimo dei Venomius Maximum e degli High on Fire, no aspetta me li devo sentire assolutamente e ciao a tutti i buoni propositi di musica elettronica.
RispondiEliminaOra grazie al post del Doc ho un'altra possibilitò di rifarmi una cultura elettronica, speriamo non sia uscito qualcosa di nuovo anche in campo heavy sennò so punto e accapo...
Ottimo .
RispondiEliminaSo che suonano il 3 settembre live ,all' Home Festival a Treviso ,dove non sono mai mancato dalla prima edizione.
Antristi triveneti ci si vede lì !
Ed eccoci al terzo giorno del mese di settembre .
EliminaCi si vede sotto il palco !
Mai sentiti, rimediamo.
RispondiEliminaUddio non li conoscevo ma che figata è? :D non mi levo più piss off dalla testa ora :D
RispondiEliminaNiente male, l'ho ascoltato quasi tutto. "Sou desu ne" e' un po' troppo electro per me, quindi un pezzo un po' "ciao" (anzi, "ja ne!"), ma il resto e' apprezzabile anche per chi ha gusti tradizionali.
RispondiEliminaL'unica cosa che mi da' fastidio e' che per avere le quattro bonus track bisogna per forza comprare il cd deluxe: no cd normale, no digital, no vinyl, no picture disc. Per questo riceveranno ciascuno un pile driver disciplinare, ma appena posso mi sparo il disco.
Lo devo recuperare...
RispondiEliminaA me non hanno mai fatto impazzire, a parte il fatto che fanno SEMPRE la stessa roba non è proprio nulla di innovativo dai su x cortesia...comunque oh de gustibus ;-)
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