Il Tagliaerbe - The Lawnmower Man (1992)

Il Tagliaerbe - Recensione
"Il primo film sulla realtà virtuale" e "dal genio di Stephen King", strillava la locandina italiana di questo Il Tagliaerbe (The Lawnmower Man), in quel 1992 nato daunideadistefanoaccorsi lì in cui la realtà virtuale sembrava davvero uno dei possibili futuri dietro l'angolo, e invece se ne sono dimenticati tutti e poi se ne sono ricordati di nuovo e insomma siamo nel 2015 e Project Morpheus e soci vari ancora nisba. Ma comunque. 1992, questo "primo film sulla realtà virtuale", tratto da un racconto di Stephen King, ma solo per finta, tanto che Stephen King s'è pure incazzato come una biscia [...]

Si dà infatti il caso che con il racconto omonimo scritto da King - nel '75 - il film non c'entrasse una gloriosa mazzarella. Già convertita in un cortometraggio da dodici minuti nel 1987, in mano a Brett Leonard e Gimel Everett (produttore e co-sceneggiatore insieme allo stesso Leonard) la storia breve di King diventa qui qualcosa di completamente diverso, tanto che lo scrittore fa causa alla New Line Cinema e ottiene che il suo nome non venga più associato a questa roba. Ma comunque (2). Va detto che è un tipo che ci prova, Brett Leonard. Qui e altrove ci prova a raccontare la Realtà Virtuale e poi il Cyberspazio, questo mondo dentro al computer che ai tempi sembrava avanguardia tecnologica e invece sarebbe diventato di lì a poco polverosa roba poligonale da retrogaming pezzotto. Ci prova con questo Il Tagliaerbe e, tre anni più tardi, con il floppone Virtuosity.
#credici
Ora, Il Tagliaerbe è un B-movie girato con l'equivalente hollywoodiano di una bustina di lupini, e non fa nulla per nasconderlo. Deve il suo moderato successo al botteghino e soprattutto la notorietà acquisita nelle infinite riproposizioni televisive al tema trattato, all'aver portato sulla scena - vuoi pure in maniera anche parecchio pedestre - quel futuro prossimo bugiardo lì. 
Il Dr. Lawrence Angelo, Pierce Brosnan, è uno scienziato con l'orecchino, quindi che osa, e che in più fuma a letto, quindi chiaramente portato per il pericolo. Il cervellone ubriacone lavora per la solita megacorporation con la villanzoneria nel piano statutario, la quale conduce per conto di una misteriosa agenzia governativa malamente, chiamata The Shop, degli esperimenti con la realtà virtuale e gli scimpanzé, al fine di aumentarne il QI e creare dei supersoldati che facciano ridere almeno quanto Lancillotto 008.
Ah, tra parentesi, il capo di tutta la baracca guardate un po' chi è. Uehilà, cognato Hank, come sei ancora magro.
Dopo che lo scimpanzé robocoppo strippa, il Dottor Angelo si prende una lunga vacanza per un viaggio nella depressione. Si alcolizza e viene lasciato dalla ragazza che, unica sveglia lì dentro, crede che questa realtà virtuale sia una cagata destinata a implodere. Ma Angelo si imbatte nel tagliaerbe Jobe Smith, il Jeff Haey di Lost, ragazzo con un handicap cognitivo, i capelli tipo biondo di Luzzi/Oliver Queen minchionazzo sull'isola scordarella e vestito come il Mago G. 
E con questa cosa che legge i fumetti di super-eroi, perché il film di Leonard te lo dice chiaramente almeno un paio di volte, per simpatia, che se sei un adulto e leggi ancora fumetti non puoi che essere un ritardato.
In quanto ingenuo e molto religioso, Jobe viene sfruttato inoltre da un parroco profittatore e supersadico, con metodi di catechesi di livello Opus Dei Plus. 
E sì, è tutto supergrossolano ai confini del risibile, ma è fantascienza da B-movie anni 90, non stiamo a guardare troppo il capello. E a proposito di capelli. La prima cosa che Jobe fa, quando siringoni di nootropi e trattamenti di realtà virtuale gli pompano il QI, è pettinarsi alla George Michael di dieci anni prima, allontanare il prete viscido e interessarsi alla vera forza traente del pianeta:
la pheega. La ricerca del Dr. Angelo sulla sua cavia umana prosegue nel vecchio laboratorio del Project 5 degli scimpanzé, tutto spazi grigi e luci blu per farlo più fantascienzo,
con i mascheroni della realtà virtuale e le girosfere, probabilmente la roba più figa di tutto il circo insieme alle tutine con inserti luminosi alla Tron. La "cura" funziona fin troppo bene, Jobe diventa un genio:
Altro che cinque anni al Classico. Naturalmente, un'altra cosa che Jobe fa, dopo aver scoperto la pheega, è abbandonare i fumetti, mollandoli tutti al suo amico rEgazzino Peter, perché se sei un adulto e leggi ancora fumetti, eccetera eccetera. Grazie tante, Brett Leonard. Stronzo. L'accresciuto QI trasforma Jobe in un essere dotato di superpoteri, ché tipo diventa anche un telepate e un telecineta e un pirocineta e uno capace di beccare sempre al volo il lato giusto quando deve collegare un cavetto USB. E sì, questa cosa dei superpoteri nascosti nella parte non sfruttata della mente sembra una stronzata nel '92, figurati quando Besson c'ha tirato fuori un film intero ventidue anni dopo. Ma comunque (3). 
De Il Tagliaerbe, pellicola in cui tutti guidano solo Mercedes, esistono due versioni, quella standard da 103 minuti e una director's cut da 144, che al film poco aggiunge e molto toglie, visto il tripudio di tempi morti.
Quando i villanzoni del governo si mettono di mezzo con la loro fissa dei supersoldati, facendo sostituire le droghe di Jobe con quelle che rendevano gli scimpanzé aggressivi come i teocon dell'Internet, la scienza spregiudicata e arrivista genera il suo mostro, convertendo il povero cristo diventato intelligente grazie all'informatica, lo scemo del villaggio tramutatosi in scemo del villaggio globale, in una minaccia. E qual è la prima cosa a cui si dedica il nuovo-nuovo Jobe, intelligente, telepate e potenzialmente molto pericoloso?
La pheega, però con l'aggiunta della realtà virtuale. Ne viene fuori una delle scene simbolo del film, poi scopiazzata per far fare le robe zozze telepatiche a Xavier e perversioni del genere.
Seguono il redde rationem col prete tramutato in un johnnystormo della domenica, con Jake il benzinaro manesco e con il padre altrettanto manesco dell'amico Peter, tutte e tre dei momenti da SUPERLOL. Difficile dire quale sia il più risibile ma... no, niente, il falciaerbe assassino che insegue il padre di Peter batte tutto.
La villanzoneria di Jobe continua la sua escalation, spingendolo a immobilizzare il suo creatore, il Dottor Angelo, al solo scopo di buttargli in faccia uno spiegone molesto da cattivo dei fumetti vintage sul suo piano diabolico di impadronirsi entro l’anno 2001 di tutti i computer del pianeta. Un po’ Jobe, molto Jobs. Jobe torna al laboratorio, fa scappare la security con dei vesponi informatici e abbandona il suo corpo fisico per riversarsi completamente nella realtà virtuale grazie a un filtro telefonico analogico-digitale di ultimissima generazione comprato sul postalmarket.
La CGI era opera dell'Angel Studio. Anni dopo, ribattezzato Rockstar San Diego, avrebbe messo mano a giochi come Red Dead Redemption e Grand Theft Auto V.
Angelo, action hero de noantri, prima riempie di bombe col timer il laboratorio, poi insegue Jobe nel suo mondo per salvare l’umanità a costo di sacrificarsi, tanto è vero che per qualche secondo finisce crocifisso. Ma l’intervento del rEgazzino Peter induce Jobe a ritrovare la propria umanità e liberare Angelo.
Angelo, la mamma di Peter - neovedova e anche lei da denuncia al Telefono Azzurro per quanto idiota - e Peter stesso si salvano. E tra Angelo e la mamma di Peter pare pure che ce n’è. Tutto è bene quel che finisce con una grossa esplosione, ma giorni dopo i telefoni di casa Angelo iniziano a squillare tutti insieme. 
Quelli del resto del pianeta, in una veloce carrellata di LondraRomaNewYork, idem. E non c’è voluto manco il 2001, toh!
Diventato famoso, dicevamo all'inizio, più per il tema che per come lo si è portato su schermo, Il Tagliaerbe si è ritagliato a modo suo un posto nella storia del cinema fantascienzo, pur essendo un film di serie lega pro sostanzialmente pessimo, recitato in modo pedestre e pieno di momenti diridere. Perché Brett Leonard, abbiamo detto, ci prova; male, ma ci prova; anche se avrebbe dovuto magari fare altro nella vita, ma ci prova. Famoso, in buona sostanza, nonostante gli autori abbiano fatto di tutto per farlo precipitare nell'oblio del ROTFL da film scusagni su Italia 1. Oh, e a proposito di film scusagni, il finale aperto, ma soprattutto il soldo portato a casa da Il Tagliaerbe (32 milioni di petroldollari nei soli USA, a fronte di un budget di 10) spinsero la New Line a sfornarne un seguito nel 1996. 
Lawnmower Man 2: Beyond Cyberspace (noto anche come Lawnmower Man 2: Jobe's War) ha un cast completamente diverso, tranne che per il giovine rompiballe Peter. Ma ti era già bastato e avanzato il primo, non te la sei proprio sentita. Mai.

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Commenti

  1. Il personaggio di Jeff Fahey in lost era figherrimo, però ammazza quanto è invecchiato rispetto al 92 (al confronto brosnan sembra aver venduto l'anima al diavolo).
    Il film l'ho sempre evitato: mi fa pensare all'epoca dove ci vendevano i cd-rom come il futuro, riempendoli di stupidaggini (poco) pazzesche (vedere- a titolo di esempio-le opere anni novante dei residents)

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    1. "Ma com'è diventato veeeeecchio" (cit)

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    2. Nell'ultima stagione di Justified pare invecchiato di un altro mezzo secolo.

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  2. Bellissimo il potere di azzeccare le spine USB...

    Questo fortunatissimo filmetto me lo ricordo anche per i vari giochi usciti all'epoca, come quello interattivo-3d-multimediale-cd-bellissimo-forever (altra moda del periodo) per PC, caratterizzato dal titolo impronunciabile (mi dai coso, lun-lon-muer, quello li'!) e dalla giocabilita' ignobile (era meglio Dragon's Lair a questo punto).

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  3. Non so perchè ma questo film mi fa venire sempre in mente Max Headroom e la segente conclusione che preferisco quest'ultimo :-D

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    1. Appunto, max headroom, questo sconosciuto/dimenticato! Vogliamo conoscerlo/ricordarlo qui sull'antro?
      Bye
      Oscar

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    2. Uno di quegli argomenti che mi sarò ripromesso di trattare in questo covo di deboscia un miliardilione di volte. Prima o poi. Prima o poi...

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    3. Pure io preferisco quest'ultimo, anche perché era simpatico e non si prendeva mai sul serio, a differenza di questa specie di Dottor Manhattan (il personaggio originale, non il Doc) dei pezzenti.
      Ah, tra l'altro, a rafforzare il legame fra i due personaggi (e forse non a caso), l'attore che interpreta Jobe nel secondo film è lo stesso che interpretava Max Headroom, ovvero Matt Frewer.
      Mi è venuta voglia di rivedere la serie, corro a tirar fuori i VHS!

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    4. Visto e considerato che il 2 l'ho saltato a piedi pari, ma è veramente così brutto?

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  4. Visto a rate e trovato sempre molto risibile. La realtà virtuale di allora non l'ho mai capita fino in fondo, cosa serve uno spazio virtuale in tre dimensioni come interfaccia se non per cazzeggiare per me è un mistero.
    Il due vorrei vederlo solo e soltanto per sincerarmi di quanto possa fare schifo, probabilmente nella classifica dei flop è secondo solo ad Alex l'Ariete.

    PS: un post su Alex l'Ariete ci vorrebbe, rido solo a pensarci.

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    1. Condivido.
      Un film dove Tomba che ammazza (male) la gente e ti fa tenerezza, e la Hunziker la uccideresti solo per non sentirla più strillare come un'indemoniata.

      Ripescaggio doveroso.

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    2. Esattamente allo scopo che viene mostrato nel film t r o m b a r e a distanza! Ricordo un numero spropositato di articoli di Focus con aggeggi con inquietanti appendici meccaniche collegate ai visori e ai guanti... una roba da incubo!

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    3. @marie bennet
      Concordo! Non sono sicuro se fosse Focus o un più ignorante "Tv Sorrisi e Canzoni", ma gli articoloni sulla realtà virtuale prossima e invasiva me li ricordo benissimo!

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    4. Dai che ti diverti... ;D

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    5. "La senti questa? è una pistola: questa spara" cit.
      Beh Doc, qualcuno deve pur farlo... Meglio che sia tu :P

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  5. Preso in videocassetta con Panorama (correva l'anno chissericorda) e guardato -letteralmente- a nastro, perchè oh avevo 9 anni e quello lì era il futuro.
    Poi se avevamo un ca§§o di modem 56k e per caricare una foto ci volevano le ere geoligiche, quello era tutto un altro paio di maniche...

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  6. Il racconto di King l'ho letto. Il film ha in comune il titolo (letteralmente solo il titolo). Punto.

    All'epoca mi sembrò una palla, ad eccezione della scena dove Jobe ed il ragazzino giocano in coop a casa del Dottor Angelo :D

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  7. Va detto che Stefanuzzo King ha un po' quest'abitudine di incavolarsi quando gli cambiano le cose che scrive. Qui ha probabilmente anche ragione (non ho letto il racconto), ma a mio modesto parere Kubrick gli aveva tirato fuori un finalone per Shining che si mangia a colazione quella tamarrata coi botti delle caldaie nel libro...
    Film visto all'epoca su Italia 1 con aspettative altissime: a fine visione ho pensato: "Beh, tutto qui?"...

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  8. Tantivy Mucker-Maffick30 giugno 2015 alle ore 10:35

    Cavolo visto al cinema nel 92, quella roba del latino in due ore scatenò un rosichìo in sala manco fosse un allevamento di castorini

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    1. Qualche tempo dopo Keanu Reeves ha imparato così il kung fu. Meno cultura e più culturismo.

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  9. Era uno di quei film che gli amici lo vedevano al cinema e il giorno dopo, con un certo orgoglio(ne), ti dicevano "è un film bellissimo, ci sono anche le scene FATTE COL COMPUTER!!!". Personalmente mi non ho mai voluto vederlo, più che altro perché l'idea di un tagliaerbe che andava sulla realtà virtuale mi puzzava di cagata per principio.

    Poi, durante un'occupazione scolastica nel 1995, a qualcuno venne in mente di affittare dei film (tra cui il Tagliaerbe) e io non avendo una mazza da fare mi misi a vederlo. L'unica cosa che mi ricordo del film è quando la ripa invogliata chi prova con Jobe che gli dice qualcosa tipo "Morbido….duro…" con relativa esplosione di petardi e micete da parte di mezzo istituto che guardava. A me ricordava la pubblicità delle Morositas molto in voga all'epoca...

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    1. PS: il correttore automatico ha fatto un macello, scusatelo

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  10. Visto da quello screenshot il prete sembra uguale uguale a Don Zauker

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    1. Oh capperi, hai ragione: è lui veramente! O.O

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    2. Azz'... so arivato davvero ultimo! :D

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    3. Bisognerebbe chiedere ai Paguri se il prete villanzone del film li ha ispirati per l'aspetto di Don Zauker. Doc, che tutto puoi, li conosci? Glielo chiedi? Toglici la curiosità! :)

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    4. Ah, non me ne sono accorto solo io allora! :-D

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  11. Qua si va sull'Italia 1 più spinta! Tra questo, "Sheena regina della giunla" e la Notte Horror del martedì andiamo via di ricordi mariomeroli come non ci fosse un domani!
    Filmaccio non proprio di serie Z, ma che non va oltre la serie Q. All'epoca, mi ricordo, spaccò abbastanza i cooli e fu messo su di un piedistallo (immeritato) definendolo strepitoso, visionario, molto futuro prossimo,... Con pure dossier e articoli di esperti che provavano a catechizzare il mondo su come sarà il futuro e come cambieranno i rapporti tra le persone con l'avvento imminente della realtà virtuale nelle nostre case. Rivisto già a pochi anni di distanza faceva riderissimo perché tutto il mondo e sopratutto la realtà virtuale avevano imboccato una strada completamente diversa.
    Da sbellicarsi poi se mettiamo in fila Il Tagliaerbe, Demolition Man (con il suo sesso virtuale), Matrix e via via tutto quello che è stato prodotto ma alla fine della fiera piazziamo Futurama e come hanno messo alla berlina il web e tutto quello che ci sta dentro. Letteralmente dentro. (Hai voluto il biciclope? - Episodio 9, Stagione 2 - Fonte "Santa" Wikipedia)

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  12. La mia prima visione fu alle medie IN CLASSE , voluta dal professore d' italiano. Ancora mi chiedo il perché.

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    1. Vi voleva far vedere con i vostri occhi il futuroooh. Tipo.

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    2. perchè quel giorno un c'aveva voglia :D

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  13. Il prete è un clone di Don Zauker!

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  14. Comunque il parroco era Don Zauker....

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  15. Ringraziando il cielo siamo usciti dai 90,film di melma,fumetti di melma e cartoni americani di melma

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    1. Mentre ora, invece...

      Almeno a quell'epoca ancora ci provavano, a fare qualcosa di diverso. Ora, il 99% dei film sanno di "già visto".

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  16. La prima volta che l'ho visto pensavo che il titolo fosse solo una metafora, e quel tizio con il tagliaerba e le bretelle alla Simple Jack sulla copertina solo un poveraccio messo lì a caso. Invece è reale ed è ai livelli di Garth in Wayne's World solo in un contesto molto più serio e al contempo ridicolo. Vedere solo le immagini su internet è molto più appagante che vedere il film (sfortunatamente).

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  17. E pensare che andai a vederlo anche al cinema ;)

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    1. idem con patate (che è ciò che avrei voluto tirare sullo schermo - e non virtuali -)

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  18. Il 1992 (et limitrofi…ovvero l’anno prima e quello dopo, credo) la realtà virtuale era tantissimisssimo di moda tanto che, mi par di ricordare (maggiurononcisonmaistato!!) che ad MiSex (o un nome simile… una fiera del pornachos per intenderci) avevano organizzato un’esibizione con una leggiadra fanciulla legata ad una girosfera con visore ed una tutina (molto bondage comunque) che le avrebbe permesso di “sentire” tutto quello che il suo patener le avrebbe fatto con una tutina analoga dall’altra parte dell’universo (immagino anche i “tempi di reazione” di un modem a 56k!). Non ho idea di come possa essere andata questa buffonata ma mi vien da ridere ancora adesso…

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  19. E' stato calcolato che la gente nell'arco di tutta la vita passa più tempo a girare porte usb che a scaccolarsi!

    Che poi non capirò mai perchè bisogna girarla tre volte!
    Il primo tentativo è al rovescio e la giri. Il secondo è al verso giusto ma non entra e la giri. il terzo tentativo è al lato sbagliato, non entra e la giri. Alla fine va! Tre giri!

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    1. Quella del cavetto USB è una delle grandi leggi non scritte dell'Universo.

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  20. ricordo che quando lo vedest... vedei al cinema la storia mi lasciò poco contento, la realtà virtuosa non mi aveva giammai convinto ma gli effettoni specialosi fatti con l'amiga mi piacettero molto. Il secondo l'ho schivato anche in tv. Dopo aver visto Starshiptroopers 2 e soprattutto HIGHLANDER 2 evito accuratamente i sequel disperati.

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    1. Esaltato dal primo, Highlander 2 lo vidi al cinema e all'uscita piangevo. Avevano ripreso e banalizzato tutti i punti migliori del primo film, uno Sean Connery totalmente sprecato.
      Il tagliaerbe per fortuna lo vidi in tv, ricordo che mi colpì la discrepanza tra l'esaltazione della realtà virtuale "guarda come cambia le persone!" e il fatto che Jobe cambia più per i farmaci mutageni che gli sparano in vena che per le tutine con le luci.

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  21. Era così brutto sto film? Lo ho visto una volta sola ed ero anche parecchio giovane visto che lo davano in prima visione tv ma me lo ricordo spaventoso (proprio nel senso che mi faceva paura). Magari me lo riguardo...
    Non avevo idea che ne avessero fatto un seguito.

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  22. A me da piccino Il Tagliaerbe piaceva...e fino ad oggi ero convinto fosse veramente tratto da un libro di King...sempre da piccolo ero pure andato a vedere il seguito al cinema...e meno male che te lo sei risparmiato, Doc, già allora mi fece parecchio schifo :'(

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  23. Ricordo la storia di King. Trattava di una ditta di tagliaerba composta da satiri che mangiavano l' erba invece che tagliarla.
    Non ho mai capito in che modo questo film potesse essere l' adattamento di questa storia, ma non ho mai avuto il coraggio di vederlo e scoprirlo.

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    1. Beh, in tutti e due c'è un tagliaerba che si muove da solo...
      ok, giusto questo...
      diciamo che il racconto era troppo scarno per trarne un film.

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  24. Io e mia cugina quando uscì eravamo cariche a palla, esaltate da questa cosa che sapeva di super moderno troppo avanti, sarà il nostro futuro.
    Non siamo mai andate a vederlo, veto irrevocabile delle madri colpite non tanto dal tema, ma da 'sta cosa che si era sentito parlare di "sesso virtuale". =_=

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  25. Ricordo che lo vidi da marmocchio... Ovviamente non ci capii un ciufolo....

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  26. Scusate se lo dico ma a me è sempre piaciuto un casino,lho visto un freco di volte...e la scena finale mi ha sempre lasciato un senso di...qualcosa! Il secondo cagata davvero astrale,nonsense

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  27. Salve dottor angelo mi sono fatto qualche pera

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  28. Ai tempi non avevo nemmeno il motorino, ricordo che andammo in bici alla videoteca del paese vicino (5 kg andata, 5 al ritorno, a 11 ann!)... boh lo ricordo con un certo affetto, visto con il mio migliore amico dell'epoca. Non l'ho più rivisto e credo che non lo farò.

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  29. Visto al cinema e portai a casa anche la maglietta omaggio che riprendeva la tuta indossata da Giobbe e Angelo.
    Personalmente ne conservo un buon ricordo legato soprautto all' epoca, ai miei 20 anni e all' immensa voglia di fantascienza che mi portava a vedere le peggio cose al cinema.
    Il seguito è agghiacciande...

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  30. Lo vidi all'epoca al cinema (avevo 16 anni) e mi piacque un casino!
    Gli effetti speciali sembravano delle figate assurde al momento.
    Peccato che già dopo 5 anni fosse diventato inguardabile sia per le migliorie in campo CGI, sia per i temi diventati ormai obsoleti.
    Rivederlo oggi non ha senso ma all'epoca aveva il suo perchè... :-)

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  31. Solo a me è piaciuto una cifra da regazzino e mi piace ancora un frego ora sulla trentina? :look:

    Insomma dai, c'ha anima sto film, l'anima vince...

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