Jeeg ZPRO-01 e Hurricane Polimar della Sentinel, double review
Come promessisposi, ecco la doppia recensione perforante di due pupazzini arrivati negli ultimi giorni. Il primo è l'atteso Jeeg progettato in Italia, lo ZPRO-01 Kotetsu Jeeg, l'altro la prima uscita della nuova linea Sentinel dedicata agli eroi dei cartoni Tatsunoko, Tatsunoko Fighting Gear: Hurricaaaaaaane Polimaaaaaaaaaar. Indossate un mutandone colorato da supereroe e citofonate a Miwa, si va [...]
Partiamo dalle scatole, ché sono entrambe flippotrippissime e di piccole dimensioni, un plus sempre notevole quando uno (eccolo!) non sa più dove mettere le scatole di millemila cose e gli piangono cuore e portafogli all'idea di buttarle.
Prima uscita, si diceva, della linea Tatsunoko Fighting Gear della Sentinel, questo Hurricane Polimar è un pupazzino alto 18 centimetri e realizzato in plastica e metallo. La discreta percentuale di parti metalliche (busto, gambe, piedi) gli dà subito quella giusta pesantezza che purtroppo manca a molte action figure nipponiche. Il che poi è il motivo per cui ti sono sempre andati di traverso Revoltech, Figma e tutte quelle altre robe da 20 grammi l'una. Se spendi dei soldi per un pupazzino, quel pupazzino dev'essere pesante, cazzarola. Diciamo no al pupazzame leggerino.
Il costume, come da programma per la linea Fighting Gear, è una leggera rivisitazione di quello originale, calato su un corpo segaligno e ricco di articolazioni per tirar fuori una posa uattà degna di questo nome.
Obiettivo il cui raggiungimento è agevolato anche dalla presenza di due coppie extra di mani e di una basetta.
Le gambe in metallo, l'abbondanza di articolazioni e l'assenza di parti che si stacchino come avviene per Myth Cloth e affini rendono uno spasso piazzare Polimar in pose da motibuttolemaniaddossoesonofattituoi, come quella qui sopra,
Ottenere una posa più acrobatica non è semplice, perché la basetta a) ha un sostegno snodato troppo leggerino, che peraltro non si fissa bene ai fianchi del personaggio, b) è coperta da una plastica trasparente, che se da un lato la rende esteticamente più gradevole, dall'altro fa scivolare il piede d'appoggio. Con un po' di perseveranza, comunque, è possibile tirar fuori delle robe scalciaculi (letteralmente) come queste:
blu che si riflette sul visore dell'eroe, dando vita a un effetto superbadassico di un certo livello. Di questo Hurricane Polimar della Sentinel esistono anche due versioni variant, in nero o con colori metallici:
Un prezzo onesto per la versione normale, quella che hai tu, non deve superare le 70 carte (il prezzo ufficiale è di 8.424 yen, cioè circa 65 euro). Prossime uscite della linea: Kyashan (giugno) e i Gatchaman (son circolate le foto dei prototipi di Ken l'aquila e Joe il Condor).
Passiamo al Jeeg. Nato da un progetto italiano, dicevi all'inizio, perché sviluppato nel corso di cinque lunghi anni dal Nicola Sandrini del negozio Zona Hobby. Hai scambiato due parole con Nicola per saperne di più sulla genesi di questo robot, ma ne parliamo alla fine: intanto vediamo com'è venuto. Nella foto qui sopra il contenuto della confezione. Come accessori ci sono una basetta, due trivelle, il bazooka, due mani singole, il doppio maglio perforante, un cosino che serve ad attaccare le trivelle sulla schiena e due cosce concave la cui funzione vedremo tra un attimo.
Il metallo presente nel modellino è limitato al busto e agli snodi magnetici.
Ti piacciono molto le proporzioni, la linea più slanciata rispetto a modelli precedenti di altre aziende (vedi sotto), e il verde metallico delle gambe.
E a proposito di gambe. Sul retro del ginocchio, in cima al polpaccio, ci sono dei pannellini (uno per gamba) staccabili, il che permette di piegare a novanta gradi l'articolazione.
Quest'ultimo dettaglio, insieme a una delle due cosce concave di cui sopra, rende possibile far inginocchiare Jeeg,
pronto per sfondare il duodeno di qualche mostro guerriero con il suo doppio maglio perforante.
L'elemento più discusso di questa release, quello che ha calamitato (ahah) più critiche sin dalle prime foto circolate sull'Internet, è la testa. Nelle foto, per dire, a te non piaceva per niente. Dal vivo va un po' meglio, ma c'è qualcosa che continua a non convincerti del tutto.
Non è facile spiegare cosa sia, probabilmente le proporzioni tra fronte, occhi e bocca di Jeeg, quest'ultima in particolare troppo alta.
Ed eccoci al confronto con l'ALTRO Jeeg, quello prodotto dalla ormai defunta CM's e ristampato di recente da un'altra azienda, l'Arcadia. Cominciamo col dire che si tratta di due prodotti di fascia diversa: il Jeeg CM's/Arcadia viaggia almeno sui 240 euro e ha tutta una serie di accessori in più, come il cavallo Panzeroid e altre armi (due bazooka anziché uno, due lance, due dischi rotanti, mini Hiroshi trasformabile). Per contro, lo ZPRO-01 costa 98 euro (prezzo ufficiale): ha meno accessori, ma a quasi un terzo del prezzo. I due Jeeg sono diversi anche in quanto a realizzazione: quello CM's/Arcadia (nella foto sopra sulla sinistra) ha molte più parti in metallo (tutte le gambe) e i pugni sparanti, mentre lo ZPRO-01 ha solo il busto e i magneti di metallo, e i pugni calamitati come gli altri componenti.
Qual è il migliore? Dipende dai gusti. In rete sono nati i commando ultrà dei due modelli, e se ne legge di ogni. Per quanto ti riguarda, del CM's/Arcadia ti piace soprattutto la testa, dell'altro la stabilità. La minor presenza di metallo rende infatti più facile piazzare in posa questo nuovo Jeeg senza che le gambe si pieghino sotto il loro peso e tutto si spatafasci al suolo. Protagonista di innumerevoli episodi del Twisted Theatre, il Jeeg CM's era un incubo ogni volta che dovevi spostarlo o rimontarlo: fino al busto tutto ok, ma quelle gambe creavano sempre casini. Si arcuavano da sole, si staccavano se sollevavi il robot per il busto, assumevano posizioni innaturali in totale autonomia. L'assenza dei pugni sparanti, inoltre, per te è un pregio, perché anche lì era la sagra del "vai a raccogliere il pezzo prima di perderlo". Per fare queste foto comparative, per dire, i pugni del CM's si saranno sparati da soli (pugni suicidi) almeno una mezza dozzina di volte. I pugni dello ZPRO-01, infine, sono più piccoli e proporzionati.
Sarebbe figo invertire le teste dei due Jeeg, e tenere esposto quello di destra, lo ZPRO-01, con la testa dell'altro...
... ma purtroppo il risultato è quello che vedete qui sopra. Il Jeeg CM'S non ha praticamente il collo, così se provi a invertire le teste ne vengon fuori Fantozzi e Filini a cena dalla Contessa. Un appassionato ha realizzato una versione custom della testa di Jeeg per lo ZPRO-01: il risultato è lodevole, ma si parla di 35 carte extra.
Le spalle del Jeeg CM's (sempre a sinistra) erano di due tipi, e quelle più snodate si possono utilizzare per questa posa classica per il raggiodipanza. Purtroppo, come si vede, il risultato non è bellissimo. Nel Jeeg ZPRO-01 la posa è più naturale, ma quei buchini delle viti son bruttarelli.
Poco da dire sul bazooka, se non che quello del nuovo Jeeg, con quel colore metallico, è più figo.
Per le trivelle non sapresti proprio dire: quelle dello ZPRO-01 sono più lunghe e meno tozze, ma hanno un colore troppo giocattoloso. Diversi appassionati si sono lamentati per i cerchi sulla trivella, veri e propri cerchietti e non un spirale, ma era così anche sulle trivelle del Jeeg CM's.
Infine hai provato a vedere se il Panzeroid CM's fosse compatibile con il nuovo Jeeg,
per fargli uscire la configurazione centauro, così, ma i magneti sono piazzati in modo diverso e quindi ciccia.
Esiste anche un terzo modello di Jeeg in metallo e plastica in commercio, quello della Evolution Toys, come si vede nella foto qui sopra che hai trovato sul forum Metal Robot. Il Jeeg Evolution Toys costa un centinaio d'euro e l'hai visto dal vivo una sola volta: troppo giocattoloso e piccolino (una decina di centimetri), non vale assolutamente IYHO quello che costa.
In conclusione, un Jeeg più che discreto, con qualche difetto ma anche diversi pregi, a cominciare da posabilità e stabilità. Nel complesso, lo preferisci a quello CM's/Arcadia per resa estetica e soprattutto rapporto qualità/prezzo. A proposito della qual cosa, occhio a non farvi fregare, ché già molti venditori lo propongono a prezzo maggiorato rispetto ai citati 98 euro ufficiali. Te l'hai preso dal tuo solito pusher, Simone di ASJ Toys.
Di questo Jeeg esiste anche una variant black, sponsorizzata dal sito emcorner.it. Mai fregato niente, personalmente, delle versioni black dei robottoni, di cui fatichi a comprendere il senso, ma oh, la citi per completezza. Chiudiamo con un paio di domande che hai rivolto all'autore del nuovo Jeeg, Nicola Sandrini:
DOC: Com'è nato il progetto e per quanto tempo l'hai portato avanti? E perché Jeeg?
NICOLA SANDRINI: Prima che andasse di moda produrre Jeeg, sembrava che nessuna ditta fosse interessata a farlo, per cui avevo chiesto ad un mio vecchio fornitore asiatico se c’era la possibilità di realizzarlo. Dopo aver avuto un idea dei costi sulla base del SOC Shin Jeeg, mi chiese dei disegni... Non sapendo disegnare decisi di provare a realizzarlo in 3D. Ho quindi imparato ad utilizzare un cad ed investito su una fresatrice cnc. Dopo un anno circa è nato il primo prototipo, poi migliorato grazie alle critiche e collaborazione degli utenti di giocattolivecchi.com. Nel frattempo ho conosciuto e instaurato un rapporto di collaborazione con la HLpro a cui ho affidato il progetto (in collaborazione con Action Toys). È poi passato un anno circa per ottenere la licenza, un anno per il primo prototipo da produzione e due anni infiniti per varie migliorie e trovare una soluzione alla stabilità. Totale? Non ricordo ... So solo che avevo meno capelli grigi...
D: È stato difficile ottenere i diritti?
NS: No, ma ci vuole molta pazienza.
D: Qual è stato, se c'è stato, il momento più critico della lavorazione?
NS: Ho ricevuto 4 prototipi ed ogni volta è stato un momento critico. Senza dilungarmi troppo, basti pensare che il 2° prototipo era totalmente instabile... Il 3° peggio!!!
D: C'è qualcosa dello sculpt o degli accessori che cambieresti, ora che hai il prodotto finito tra le mani?
NS: Circa lo sculpt quel che è fatto è fatto! Ed alcuni dettagli che cambierei sono frutto di compromessi: realizzare un prototipo è “facile”, passare alla produzione è più complesso. Per un eventuale restock vorrei migliorare degli aspetti tecnici che non influirebbero sull’estetica.
D: Prossimi progetti?
NS: Tanti ma manca il tempo per realizzarli! Comunque ho abbozzato il cavallo e le sky parts...
Partiamo dalle scatole, ché sono entrambe flippotrippissime e di piccole dimensioni, un plus sempre notevole quando uno (eccolo!) non sa più dove mettere le scatole di millemila cose e gli piangono cuore e portafogli all'idea di buttarle.
Prima uscita, si diceva, della linea Tatsunoko Fighting Gear della Sentinel, questo Hurricane Polimar è un pupazzino alto 18 centimetri e realizzato in plastica e metallo. La discreta percentuale di parti metalliche (busto, gambe, piedi) gli dà subito quella giusta pesantezza che purtroppo manca a molte action figure nipponiche. Il che poi è il motivo per cui ti sono sempre andati di traverso Revoltech, Figma e tutte quelle altre robe da 20 grammi l'una. Se spendi dei soldi per un pupazzino, quel pupazzino dev'essere pesante, cazzarola. Diciamo no al pupazzame leggerino.
Il costume, come da programma per la linea Fighting Gear, è una leggera rivisitazione di quello originale, calato su un corpo segaligno e ricco di articolazioni per tirar fuori una posa uattà degna di questo nome.
Obiettivo il cui raggiungimento è agevolato anche dalla presenza di due coppie extra di mani e di una basetta.
Le gambe in metallo, l'abbondanza di articolazioni e l'assenza di parti che si stacchino come avviene per Myth Cloth e affini rendono uno spasso piazzare Polimar in pose da motibuttolemaniaddossoesonofattituoi, come quella qui sopra,
questa in stile Uomo-Ragno/Iron Man,
o questa qui che ti esce il colpo di karate segreto che dopo tre giorni ti muore il gatto, per il principio delle mazzate comunicanti.Ottenere una posa più acrobatica non è semplice, perché la basetta a) ha un sostegno snodato troppo leggerino, che peraltro non si fissa bene ai fianchi del personaggio, b) è coperta da una plastica trasparente, che se da un lato la rende esteticamente più gradevole, dall'altro fa scivolare il piede d'appoggio. Con un po' di perseveranza, comunque, è possibile tirar fuori delle robe scalciaculi (letteralmente) come queste:
"Yatta!"
Il prezzo da pagare per questa posabilità notevole degli arti inferiori sono quegli snodi a vista in zona pelvica. Figata astrale è invece il led incorporato nello stemma sul petto di Polimar, un bel blu da insegna di bar anni 90 che si accende con un interruttore nascosto sotto la mantellina:blu che si riflette sul visore dell'eroe, dando vita a un effetto superbadassico di un certo livello. Di questo Hurricane Polimar della Sentinel esistono anche due versioni variant, in nero o con colori metallici:
Un prezzo onesto per la versione normale, quella che hai tu, non deve superare le 70 carte (il prezzo ufficiale è di 8.424 yen, cioè circa 65 euro). Prossime uscite della linea: Kyashan (giugno) e i Gatchaman (son circolate le foto dei prototipi di Ken l'aquila e Joe il Condor).
Passiamo al Jeeg. Nato da un progetto italiano, dicevi all'inizio, perché sviluppato nel corso di cinque lunghi anni dal Nicola Sandrini del negozio Zona Hobby. Hai scambiato due parole con Nicola per saperne di più sulla genesi di questo robot, ma ne parliamo alla fine: intanto vediamo com'è venuto. Nella foto qui sopra il contenuto della confezione. Come accessori ci sono una basetta, due trivelle, il bazooka, due mani singole, il doppio maglio perforante, un cosino che serve ad attaccare le trivelle sulla schiena e due cosce concave la cui funzione vedremo tra un attimo.
Il metallo presente nel modellino è limitato al busto e agli snodi magnetici.
Ti piacciono molto le proporzioni, la linea più slanciata rispetto a modelli precedenti di altre aziende (vedi sotto), e il verde metallico delle gambe.
E a proposito di gambe. Sul retro del ginocchio, in cima al polpaccio, ci sono dei pannellini (uno per gamba) staccabili, il che permette di piegare a novanta gradi l'articolazione.
Quest'ultimo dettaglio, insieme a una delle due cosce concave di cui sopra, rende possibile far inginocchiare Jeeg,
pronto per sfondare il duodeno di qualche mostro guerriero con il suo doppio maglio perforante.
L'elemento più discusso di questa release, quello che ha calamitato (ahah) più critiche sin dalle prime foto circolate sull'Internet, è la testa. Nelle foto, per dire, a te non piaceva per niente. Dal vivo va un po' meglio, ma c'è qualcosa che continua a non convincerti del tutto.
Non è facile spiegare cosa sia, probabilmente le proporzioni tra fronte, occhi e bocca di Jeeg, quest'ultima in particolare troppo alta.
Gli accessori in dettaglio: le due trivelle,
agganciabili volendo, come detto, dietro le scapole, in omaggio al Jeeg vintaggio Takara e ai suoi amichetti Micronauti,
e il Bazooka.
Trivelle e bazooka sono ospitabili sulla basetta. Al centro di quest'ultima vediamo il supporto per agganciare il Jeeg ad altezza bacino. Il peso non rende possibile tenere il robot sollevato da terra in una posa aerea, ma di sicuro il supporto rende il modellino a prova di urti una volta piazzato in vetrinetta o su una mensola.Ed eccoci al confronto con l'ALTRO Jeeg, quello prodotto dalla ormai defunta CM's e ristampato di recente da un'altra azienda, l'Arcadia. Cominciamo col dire che si tratta di due prodotti di fascia diversa: il Jeeg CM's/Arcadia viaggia almeno sui 240 euro e ha tutta una serie di accessori in più, come il cavallo Panzeroid e altre armi (due bazooka anziché uno, due lance, due dischi rotanti, mini Hiroshi trasformabile). Per contro, lo ZPRO-01 costa 98 euro (prezzo ufficiale): ha meno accessori, ma a quasi un terzo del prezzo. I due Jeeg sono diversi anche in quanto a realizzazione: quello CM's/Arcadia (nella foto sopra sulla sinistra) ha molte più parti in metallo (tutte le gambe) e i pugni sparanti, mentre lo ZPRO-01 ha solo il busto e i magneti di metallo, e i pugni calamitati come gli altri componenti.
Qual è il migliore? Dipende dai gusti. In rete sono nati i commando ultrà dei due modelli, e se ne legge di ogni. Per quanto ti riguarda, del CM's/Arcadia ti piace soprattutto la testa, dell'altro la stabilità. La minor presenza di metallo rende infatti più facile piazzare in posa questo nuovo Jeeg senza che le gambe si pieghino sotto il loro peso e tutto si spatafasci al suolo. Protagonista di innumerevoli episodi del Twisted Theatre, il Jeeg CM's era un incubo ogni volta che dovevi spostarlo o rimontarlo: fino al busto tutto ok, ma quelle gambe creavano sempre casini. Si arcuavano da sole, si staccavano se sollevavi il robot per il busto, assumevano posizioni innaturali in totale autonomia. L'assenza dei pugni sparanti, inoltre, per te è un pregio, perché anche lì era la sagra del "vai a raccogliere il pezzo prima di perderlo". Per fare queste foto comparative, per dire, i pugni del CM's si saranno sparati da soli (pugni suicidi) almeno una mezza dozzina di volte. I pugni dello ZPRO-01, infine, sono più piccoli e proporzionati.
Sarebbe figo invertire le teste dei due Jeeg, e tenere esposto quello di destra, lo ZPRO-01, con la testa dell'altro...
... ma purtroppo il risultato è quello che vedete qui sopra. Il Jeeg CM'S non ha praticamente il collo, così se provi a invertire le teste ne vengon fuori Fantozzi e Filini a cena dalla Contessa. Un appassionato ha realizzato una versione custom della testa di Jeeg per lo ZPRO-01: il risultato è lodevole, ma si parla di 35 carte extra.
Le spalle del Jeeg CM's (sempre a sinistra) erano di due tipi, e quelle più snodate si possono utilizzare per questa posa classica per il raggiodipanza. Purtroppo, come si vede, il risultato non è bellissimo. Nel Jeeg ZPRO-01 la posa è più naturale, ma quei buchini delle viti son bruttarelli.
Poco da dire sul bazooka, se non che quello del nuovo Jeeg, con quel colore metallico, è più figo.
Per le trivelle non sapresti proprio dire: quelle dello ZPRO-01 sono più lunghe e meno tozze, ma hanno un colore troppo giocattoloso. Diversi appassionati si sono lamentati per i cerchi sulla trivella, veri e propri cerchietti e non un spirale, ma era così anche sulle trivelle del Jeeg CM's.
Infine hai provato a vedere se il Panzeroid CM's fosse compatibile con il nuovo Jeeg,
per fargli uscire la configurazione centauro, così, ma i magneti sono piazzati in modo diverso e quindi ciccia.
Esiste anche un terzo modello di Jeeg in metallo e plastica in commercio, quello della Evolution Toys, come si vede nella foto qui sopra che hai trovato sul forum Metal Robot. Il Jeeg Evolution Toys costa un centinaio d'euro e l'hai visto dal vivo una sola volta: troppo giocattoloso e piccolino (una decina di centimetri), non vale assolutamente IYHO quello che costa.
In conclusione, un Jeeg più che discreto, con qualche difetto ma anche diversi pregi, a cominciare da posabilità e stabilità. Nel complesso, lo preferisci a quello CM's/Arcadia per resa estetica e soprattutto rapporto qualità/prezzo. A proposito della qual cosa, occhio a non farvi fregare, ché già molti venditori lo propongono a prezzo maggiorato rispetto ai citati 98 euro ufficiali. Te l'hai preso dal tuo solito pusher, Simone di ASJ Toys.
Di questo Jeeg esiste anche una variant black, sponsorizzata dal sito emcorner.it. Mai fregato niente, personalmente, delle versioni black dei robottoni, di cui fatichi a comprendere il senso, ma oh, la citi per completezza. Chiudiamo con un paio di domande che hai rivolto all'autore del nuovo Jeeg, Nicola Sandrini:
DOC: Com'è nato il progetto e per quanto tempo l'hai portato avanti? E perché Jeeg?
NICOLA SANDRINI: Prima che andasse di moda produrre Jeeg, sembrava che nessuna ditta fosse interessata a farlo, per cui avevo chiesto ad un mio vecchio fornitore asiatico se c’era la possibilità di realizzarlo. Dopo aver avuto un idea dei costi sulla base del SOC Shin Jeeg, mi chiese dei disegni... Non sapendo disegnare decisi di provare a realizzarlo in 3D. Ho quindi imparato ad utilizzare un cad ed investito su una fresatrice cnc. Dopo un anno circa è nato il primo prototipo, poi migliorato grazie alle critiche e collaborazione degli utenti di giocattolivecchi.com. Nel frattempo ho conosciuto e instaurato un rapporto di collaborazione con la HLpro a cui ho affidato il progetto (in collaborazione con Action Toys). È poi passato un anno circa per ottenere la licenza, un anno per il primo prototipo da produzione e due anni infiniti per varie migliorie e trovare una soluzione alla stabilità. Totale? Non ricordo ... So solo che avevo meno capelli grigi...
D: È stato difficile ottenere i diritti?
NS: No, ma ci vuole molta pazienza.
D: Qual è stato, se c'è stato, il momento più critico della lavorazione?
NS: Ho ricevuto 4 prototipi ed ogni volta è stato un momento critico. Senza dilungarmi troppo, basti pensare che il 2° prototipo era totalmente instabile... Il 3° peggio!!!
D: C'è qualcosa dello sculpt o degli accessori che cambieresti, ora che hai il prodotto finito tra le mani?
NS: Circa lo sculpt quel che è fatto è fatto! Ed alcuni dettagli che cambierei sono frutto di compromessi: realizzare un prototipo è “facile”, passare alla produzione è più complesso. Per un eventuale restock vorrei migliorare degli aspetti tecnici che non influirebbero sull’estetica.
D: Prossimi progetti?
NS: Tanti ma manca il tempo per realizzarli! Comunque ho abbozzato il cavallo e le sky parts...
Ciao Doc!
RispondiEliminaAdesso farò una domanda "blasefema", ma secondo te volendo giocarci con polymar,avendo tutte quelle articolazioni da un senso di robustezza oppure a forza di posarlo tende ad "allentarsi"? non so se mi hai capito.
Grazie.
Un saluto.
Il senso di robustezza c'è. Certo, se lo tieni esposto in posa da calcio volante, il peso di gambe e piedi metallici fa il suo. Ma quella è la gravità.
EliminaOk Grazie mille!
EliminaVoglio Polimar e Kyashan! Take my money, now!
RispondiEliminaDomandona.. ma si scrive polimar o polymar ?
RispondiEliminaComunque era il mio preferito, peccato che sia così " snodoso" da giocattolone...
In Giappone (e in Italia) è traslitterato Polimar, con la I.
EliminaSulla scatola del pupazzo, non a caso, è scritto così.
È in America e in altri mercati che viene scritto Polymar.
Se devo essere sincero la trivella del MC fa un po' effetto gioco/bancarella/cinesata. E comunque si è il mento che è molto sproporzionato ma in definitiva analisi preferisco il nuevo acquisto :)
RispondiEliminaOT: maaaaaa la recensione dei vendicacosi? Non vorrai lasciarci qui appesi!!!
La rece di Avengia2, ovviamente, la trovate qui domani mattina.
EliminaDoc vado domani sera.. Fammi salire la scimmia mi raccomando :D...
EliminaP.S. Leggendo il tuo blog mi rammarico di non aver investito tanto in Action Figures guando ero più GGGiovine.. son UberFighe e lo ignoravo!! (frustatemi)
Naaa, perché. Esce un sacco di roba flippotrippissima in continuazione. Uno volendo può iniziare quando gli pare. Meglio però non volerlo, ché è un hobby costoso... :D
EliminaGiusto consiglio :D mi limito a guardare le rece qui e a piangere :) per ora.. perchè cascasse il mondo appena posso un angolino me lo ricavo in casa!! :D
Eliminail jeegitaliano l'ho preso sabato alla modica cifra di 88 euro presso noto negozio milanese. Mi è andata bene! In generale trovo il modello molto ben fatto. Forse, volendo essere PDF, avrei voluto dei magneti più potenti specialmente alle gambe ed una basetta che potesse accogliere tutti i pezzi in dotazione.
RispondiEliminaAllora il jeeg ZPRO, lodevolissimo anche solo per lo sforzo che il creatore ha fatto per tirarlo fuori dopo tutti questi anni e casini vari, in metallo ha anche altre parti (come i polpacci), spero che Sandrini trovi poi un partner migliore di HLPRO che purtroppo, a mio avviso personalissimo, ha portato un'estrema dilatazione dei tempi di rilascio che ha un po pnealizzato sia il prodotto (che ha qualche lacuna minore nella verniciatura) che soprattutto il suo creatore: in una piazza già non facile come quella italiana le attese così lunghe e alcune apparizioni goffe(tipo a Lucca dove era stato esposto un proto in una posizione orrenda, rendendolo assolutamente non appetivile) hanno portato un iniziale disinteresse dei collezionisti, poi ricredutisi grazie alla bontà del prodotto.
RispondiEliminaPer lo sculpt della testa che trovi strano Ale, ho fatto anche due prove con photoshop, dipende molto dalla forma della fronte così stondata e ampia, dato che gli occhi seguono la linea della fronte sulla capa del jeeg risultano quindi leggermente troppo distanti e poco inclinati.
Questa cosa si nota tanto se guardato frontalmente, mentre di profilo o di tre quarti il robot sembra anche in foto MOLTO più bello, proprio perchè non si notano queste distanze e tutto sembra più "affilato", bastava quindi modificare un pochetto la fronte e gli occhi e già migliorava tantissimo.
Penso che di questa cosa Sandrini ne fosse stra-consapevole, e logicamente abbia sempre difeso questo sculpt sia perchè magari a lui piace di più, sia perchè visti i termpi infiniti di HLPRO una modifica simile avrebbe significato rifare lo stampo delle teste, cosa che avrebbe fatto levitare tempi e costi...per cui ciccia.
Tolto questo il prodotto è davvero ben pensato, è un robot magnetico FINALMENTE posabile, armonioso laddove il cm's non è presentabile di profilo, e che con la possibilità di modifica dello sculpt della capoccia diventava superbo IMHO.
Spero nei componenti con, magari, incluse delle parti addizionali per estendere anche la versione base, che so i tappini per coprire i buchi delle viti o una testa nuova o delle braccia sagomate per maggiore posabilità al gomito :)
Ah altra cosa: se in posa con le braccia alzata vuoi NON vedere i buchi delle viti....basta invertire le spalle ;)
"Per lo sculpt della testa che trovi strano Ale, ho fatto anche due prove con photoshop, dipende molto dalla forma della fronte così stondata e ampia, dato che gli occhi seguono la linea della fronte sulla capa del jeeg risultano quindi leggermente troppo distanti e poco inclinati. Questa cosa si nota tanto se guardato frontalmente, mentre di profilo o di tre quarti il robot sembra anche in foto MOLTO più bello"
EliminaTHIS. Il che spiega perché in alcune foto rende molto meglio.
Io comunque proporrei Wargarv come supervisore del progetto! Ne uscirebbero dei modellini da urlo!! :)
EliminaMa davvero. Poi mettiamo in cantiere un restyling superscalciaculi di Leopardon, chiaramente. :)
EliminaCertissimamente sì!! :)
EliminaSono modellini che non mi piace collezionare.
RispondiEliminaMa quando li vedo rimango sempre a bocca aperta. Bellissimi!
Mah, ho visto questo Jeeg dal vivo allo Yamato shop e ammetto che dal vero la testa fa meno pietà.
RispondiEliminaMa cmq non è la faccia di Jeeg ( in questo il CMS stra-vince).
Poi le spalle avrebbero dovuto essere più grosse, insieme ad avambracci e pugni.
Un lavoro riuscito a metà.
spalle avambracci e pugni più grossi ottieni le stesse sproporzioni giocattolose cm's, possono essere opinabilissime e a gusto personale non parlerei di lavoro "a metà" per questo, semmai a 3/4 via :D
EliminaIn particolare i pugni. Le mani del CM'S sono inguardabili quasi quanto gli zoccoletti che ha ai piedi.
EliminaIl fatto è che per me, Jeeg non deve avere il fisico slanciato ma essere un poco tarchiato e massiccio.
EliminaCon la testa un poco piccola.
Come lo faceva Kazuo Nakamura nella sigla iniziale.
Il CMS, da questo lato è fedele all' immagine di Jeeg, ma canna nella progettazione, con orridi snodi ai gomiti, spalle e piedi, che danno un immagine sgraziata , poco unita e armonica.
Il Jeeg perfetto è ancora un traguardo lontano.
Personalmente mi accontento di questo che ho a casa
http://gsr.up.seesaa.net/image/sr05-006.JPG
mi è costato meno degli altri 2 sopra ( 45 euro) ed è molto più grande (40 cm di dimensione artistica )
Non ha metallo ed alza solo le braccia , ma fa la sua porca figura e lo puoi usare come orsacchiotto da notte.
Con tutto il buon cuore se ti piace più questo non abbiamo molto da dire, stai paragonando tipi di prodotto diversissimi per concezione, un marmit non posabile a dei gokin.
EliminaFermo questo, lo sculpt del marmit lo trovo personalmente molto brutto, a sto punto 80 carte all'epoca e c'era la bellissima statua GRO
http://www.toyshunter.it/store/images/D/GRO_100.jpg
http://www.animetoys.it/web/wp-content/uploads/2014/02/G.R.O.-Koutetsu-Jeeg-Colored-Ver.-GRO1.jpg
Per il discorso cm's fedele mi pare un falso mito che gira, quei piedi, polpacci, spalle e dimensioni delle braccia sono tutt'altro che fedeli. Ha una testa migliore e una verniciatura migliore dello zhpro...fine...il resto ricade nei gusti personali che spesso fanno dimenticare i difetti oggettivi di un robot con errori gravi sia estetici che tecnici ;)
Sto facendo training autogeno.. "non devo leggere questi post, non devo leggere questi post, non devo leggerRRGGRHHHHH LOVOGLIOOOO!!"
RispondiElimina...
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Jeeg intendo, molto bello; molto bello anche Polimar, ma è una serie che ho visto poco e quindi non mi ha mai preso.
Ovviamente tanta attesa per la fumata bianca/nera su Avengers..personalmente non mi ispira, da quanto sentito dai trailers, che nel doppiaggio abbiano mantenuto il nome originale e non tradotto "Vendicatori", ma è una piccolezza eh.. ,)
A luglio dovrebbe uscire l'Evolution Toy Dynamite Action No.20: Kotetsu Jeeg. Si parla di 16 cm in plastica e metallo e dalle foto sembrerebbe ben fatto e con svariati accessori.
RispondiEliminaNo, sta lontano dalla Evolution Toy: sono da evitare come la peste, credimi.
EliminaPersonalmente preferisco il Jeeg nostrano, anche se sono uno di quelli ai quali lo sculpt della testa non piace. Purtroppo tanto per cambiare non ho i soldi per comperarlo.
RispondiEliminaDiciamo che secondo me la differenza è l'impostazione mentale di chi l'ha fatto, che non è giapponese e questo ha portato ad una serie di soluzioni pratiche che funzionano, invece di cercare soluzioni all-in-one astruse (o astronze) che piacciono tanto a loro.
Tanto per dire, finalmente questo Jeeg ha la testa articolata indipendetemente dal collo: non ci voleva un genio, ma Bandai ad esempio ci ha messo tipo 40 SOC prima di arrivarci ed inserire la cosa nel GX-45
Bravo Nicola, mi spiace solo non potertelo comprare :-/
Il Jeeg italiano mi sembra bello e ha un prezzo accessibile. Duecentocinquanta bombe per quel coso sproporzionato mi sembrano davvero troppe. Faccio un pensierino per quello italico, ma intanto complimenti all'autore per aver portato a casa questo progetto.
RispondiEliminaHo seguito il progetto dello Jeeg italiano sin dall'inizio perchè avendo modellato anche io Jeeg in 3d mi sentivo molto rpeso dalla cosa.
RispondiEliminaRicordo le prime foto e l'esultanza per un Jeeg ben proporzionato anche se troppo magro. Anche il mio modello 3d aveva lo stesso problema della magrezza perchè un Jeeg massiccio non sarebbe posabile.
Però ammetto che nelle foto qui sopra tutta la bellezza del prototipo non la vedo più..non mi piace per niente! Forse è inquadratura dall'alto, forse lo zoom ma è brutto forte. Che peccato...il prototipo era eccezionale senza colori e opaco. Forse sono anche i colori...non so
Non mi ha salvato il commento. Amen, lo riposto.
RispondiEliminaSto per fare una domanda da gnu ignorante: perché sui modellini in genere, c'è una discrepanza di prezzi così assurda? Questo Jeeg, mi pare di averlo visto ad un prezzo decisamente superiore a quello detto dal Doc. Del resto, questo capita anche coi myth e i s.o.c.: qua escono e il giorno dopo prezzi alle stelle. Perché?
perchè in alcuni casi sono prezzi preorder, ovvero per l'ordine senza che l'oggetto sia uscito.
EliminaIl prezzo attuale del jeeg ZH sul sito è più alto di 10 euro, quindi 108 euro invece di 98.
In altri casi quando un modello esauirisce (o viene fatto esaurire...) e si sa che ha gente che lo cerca, viene fatto passare per "raro" e ci si lucra sopra.
Sbaglia la gente a comprare sempre e comunque, ma è la legge della domanda e dell'offerta ;)
Grazie per la risposta, ma questo lo sapevo già. Probabilmente, sono stato io troppo sintetico e non mi sono espresso bene.
EliminaIn pratica, al di là del preorder spesso, sopratutto con myth e s.o.c., qua "escono" e qua in negozio cambiano il prezzo. Emblematico il caso di un mio amico con un myth ex che non fece il preordine ma seguì l'uscita regolare. Il giorno stesso che il pupazzetto arrivò nei negozi, appena importato, sarebbe dovuto costare 85/90 euro, invece andiamo là, e il tizio spara 130 euro a caldo. D'altronde, non è stata neanche la prima volta che ho visto/mi è capitata una cosa simile. Quindi per questo mi chiedevo se ci fosse un motivo, o se fosse solo na cosa fatta "ad cazzum" dal negoziante di turno.
basta che cambi negozio...sperando di trovarne uno meno esoso :)
EliminaI myth ex arrivano da noi quando si sa già se in giappone sono esauritissimi e stanno vendendo bene, ergo il negoziante valuta se ricaricare su chi non ha preordinato ( e alcuni, che per me dovrebbero chiudere, pure sui preordini...).
Io l'ex di aquarius l'ho preordinato subito da un negoziante serio e l'ho pagato quanto pattuito, ma già pochi giorni dopo l'ordine i preorder erano più alti, e quando è arrivato causa essere myth molto rivalutato, già costava 40 euro in più agli altri.
Cosa aggiungere... per Jeeg aspetto perché spero in una ristampa con maggiori accessori e qualche magagna in meno anche se, a parte la testa, mi convince molto. Intanto mi sono accattato il Soul Chogokin GX-01 a prezzo d'occasione.
RispondiEliminaPolimar non mi desta molta empatia e guardando meglio le aricolazione delle gambe non si può guardare, mi ricorda tanto i G.I. Joe. Ho qualche interesse verso Kyashan ma, come diceva Wargarv, se lo vendono senza il Flender perde molto di significato.
il corpo di kyashan è identico a questo, cambiano giusto pochi dettagi, per cui se non ti piace polymar non ti piace nemmeno lui ;)
EliminaPeccato, è proprio brutta l'articolazione così evidente.
EliminaRipensando a quello che diceva Ale sulla solidità del pupazzo preferisco la Figma. D'accordo che pesano nulla e costano almeno 60 euro ma puoi metterili nelle pose aeree più scalcia culi e ci rimangono perfettamente.
Poi in generale il senso di solidità è più semplice ottenerlo con una colorazione; l'illusione di solidità è più importante della vera solidità, per me.
Per la posa "raggio di panza" del nuovo modello basta montare gli avambracci invertiti... No? Così: http://i1.wp.com/itakon.it/wp-content/uploads/2015/04/IMG_3455.jpg
RispondiEliminaJet
Su Filini e Fantozzi dalla contessa sono letteralmente morto
RispondiEliminaCiao Doc, Un applauso per l'acquisto dell'italico Jeeg, dato che conosco bene l'autore e il suo negozio di Udine,visitato più e più volte a causa della mia ossessione chiamata Myth Cloth...
RispondiEliminaBellissimo Hurricane!
RispondiEliminaSecondo me non ti convince la faccia di Jeeg SOPRATTUTTO per via degli occhi, troppo larghi che fanno un effetto spalmatato - un po' come diceva wargarv, more or less. Cmq fico pure quello ;)
Images take 1.1 MB which makes up the majority
RispondiEliminaof the site volume.