UFO Diapolon, episodio 1 (La prima puntata non si scord… eh?!?)
Dopo Godam, la settimana scorsa, anche questa volta parliamo di un robottone di terz'ultima fascia, UFO Diapolon (UFO 戦士ダイアポロン, UFO Senshi Daiapolon). Un robot giapponese travestito da giocatore di football americano, pilotato da un tizio che invece di dedicarsi alle arti marziali o al calcio (all'epoca, per gli standard dell'entertainment nipponico, un'arte marziale pure quella...), gioca al football sbagliato in compagnia di altri orfanelli. Rendiamoci conto. Eppure, nella sua pezzenteria estrema, UFO Diapolon ti piaceva. Ti piaceva l'idea del robottone Bud Spencer Bulldozer, tozzo ed energumeno, e ti piaceva ovviamente la bellissima sigla, composta da Franco Micalizzi (Lo chiamavano Trinità), eseguita dai soliti Superobots e di un groove pazzesco. Ma prima di arrivare alla sigla, tocca sciropparsi una delle prime puntate più insulse e piene di WTF della storia di questa rubrica, "Attacco dall'impero dei Dazaan" (6 aprile 1976, in Italia dal 1981). Tenetevi [...]
A guidarli sono uno scimmione cornuto con i copricapezzoli appuntiti, Ydo il feticista,
e Gyranic, un bizzarro incrocio tra il Conte Dracula e Drupi, con la pelle color lilla, da villanzone doc. Attacchiamo il Giappone!, ordina il Conte Drupala. Perché proprio il Giappone, capo?, gli chiedono quelli. C'è parecchia pheega in metropolitana, risponde Gyranic, e gli altri annuiscono convinti.
Poco dopo, nell'unico stadio di football americano con più di due spettatori di tutto il Giappone, vediamo in azione Takeshi,
giovane volitivo che gioca in squadra con un rEgazzino di dieci anni, Matsuo, ché gli altri suoi coetanei si stavano dedicando tutti a sport un attimo più giapponesi del football. Il piccolo Matsuo viene scambiato spesso per il pallone e calciato drammaticamente in giro per il campo.
Abbiamo vinto, andrò ad aspettarli negli spogliatoi!, dice sugli spalti la giovane ninfomane Miki,
Miki, Takeshi, Goro, Tatsuo e tutti quegli altri tizi con gli occhi piccoli e che quindi non saranno mai protagonisti di un cartone tutto loro sono orfani, allevati a furia di cinquine nell'orfanotrofio La Casa del Cielo Blu da quel donnone lì sulla destra, la signora Cenzina.
A un tratto la signora Cenzina ricorda chi era quel vecchio dello stadio: un uomo vestito dimmerda che un giorno, molti anni prima,
aveva abbandonato all'orfanotrofio il piccolo Takeshi, in quanto radioattivo.
Nella culla, accanto al bambino, c'era una lettera: "Il bimbo si chiama Takeshi, mo' so fatti vostri, STACCE™…"
"…Ah, quando compirà sedici anni tornerò a riprendermelo. Firmato, il rappresentante della Bilboa".
Arrivati all'orfanotrofio, la signora Cenzina dice a Takeshi che l'indomani, visto che compirà sedici anni, dovrà andarsene con quell'uomo se si farà vivo, perché è prassi dell'istituto eseguire sempre alla lettera le richieste di folli vestiti da Carnevale che abbandonano i bambini. Ma io non voglio!, si oppone Takeshi
Mi spiace, ma c'è proprio scritto sullo statuto. E poi una bocca in meno, sai com'è, il budget...
Il giorno dopo, Takeshi e gli altri raggiungono il campo di football della finale, ma la partita è stata rimandata causa nubifragio.
Ma mentre Takeshi corre sotto la pioggia, per dar sfogo alla sua indole da giovane ribelle giapponese che tipo è capace addirittura di gettare una carta a terra o di saltare una riunione dell'azione cattolica senza avvisare,
dal cielo precipita UNA SPADA GIGANTE CHE GLI TRAFIGGE IL PETTO. E gli è andata bene, per due ragioni: a) in serata porta grandine di incudini,
b) la spada è in fondo solo lunga centocinquanta metri, per un'ottantina di tonnellate.
Ci hanno ammazzato il protagonista! Maledetti bastardi, urlano i tre amici.
Oh, magari l'ha preso solo di striscio, la butta lì Goro, che non è mai stato esattamente un'aquila.
Ma all'improvviso il cielo di gelato alla fragola si apre e ne esce una luce,
da cui emerge un uomo in sella a un cavallo alato, che con un raggio sparato dagli occhi fa sparire la spada gigante.
Mentre Takeshi brilla come una lampadina, tutti i tossici di mezzo Giappone accorrono sul posto per chiedere ai ragazzi che nome abbia quella roba meravigliosa che evidentemente si calano ogni giorno all'orfanotrofio.
Ma non c'è tempo per rispondere, perché i quattro vengono rapiti dal raggio pistacchio un UFO, che li porta in una base segreta in fondo all'oceano.
Ma dove siamo si chiedono i ragazzi? Chi ha portato qui? E soprattutto perché questo disco volante c'ha le porte color fucsia?, si chiedono i ragazzi.
Ecco allora che rispunta il cosplayer di Garibaldi con i colori tutti sbagliati e dice a Takeshi: Devi seguirmi, tu sei Dai Apolon!
Il re Apolon, padre di Dai Apolon, è Freddie Mercury. Più che il re, la Regina scritto in inglese. Che bello, sono il figlio del Re! Ma allora... Allora non sono orfano come voialtri pezzenti!, urla Takeshi tutto felice ai suoi amici. Quando posso vedere mio padre?
Mai, è morto, l'hanno aggiso i Dazaan. E i tre amici di Takeshi lo consolano facendogli gesti volgari e dicendogli Ciupa e Mo' ridimi 'sto Matsuo.
I Dazaan, oltre ad aggidere il re, si son portati via il cuore di energia, uno dei due accrocchi che Re Apolon aveva inventato per difendersi da loro (bella pensata, scienzià).
L'altro accrocchio, l'energia chiave, si trova all'interno del petto di Takeshi.
Come indicato da quel tatuaggio tamarro a forma di sole regalatogli dalla spadona gigante di prima e, secondariamente, anche dall'assenza dei capezzoli.
Ci sarebbe anche da parlare delle navette e di quegli ENORMI ROBOT DA COMBATTIMENTO per affrontare i Dazaan, ma quelli son dettagli, l'importante è il tatuaggio aggressivo.
I ragazzi si risvegliano nel campo da football, ora baciato dal sole per fare pendant col tatuaggio, e promettono di sconfiggere i Dazaan. Già, ma che fine hanno fatto i Dazaan?
Stanno tramando nel loro covo sotto il vulcano, la base segreta C3pp4 D M1nk14.
Il conte Drupala chiede a Ydo se è pronto il mostro guerriero che hanno ordinato sul Mostralmarket due settimane prima.
Sì, è pronto!, urla Ydo, che ha le corna più grandi degli altri perché ha avuto una lunga e tormentata relazione con la Dazaan Gelsomyna la Vrinzula.
Ma anche Gyranic prende ordini a sua volta da un altro Dazaan, un tizio macrocefalo che ordina la conquista immediata del pianeta Terra. I Dazaan attuano allora la trasformazione
L'Idra meccanico viene così scagliato contro la Baia di Tokyo, dove può attendere compostamente il proprio turno, in mezzo agli altri mostri invasori delle altre serie. Ci stanno i numerini, uno alla volta e si accontentano tutti.
Con una piroetta in aria alla Hiroshi, i vestiti dei quattro ragazzi si tramutano nelle loro tute da piloti. Roba di alta tecnologia Apoloniana: a un occhio poco attento potrebbero sembrare delle banalissime uniformi da football americano,
ma in realtà queste hanno la visiera a scomparsa tipo occhiali di Bono Vox. Tutta un'altra cosa, chiaro. Vuoi mettere.
Sia quel che Siam, il ragazzo recita la formula top secret e dal fondo del mare arrivano i tre robot: Edda, la testa,
Takeshi viene risucchiato dentro il robottone con tutta la navetta, gli altri tre invece restano fuori, ciupare, ce l'hanno il tatuaggio del sole? No? E allora. Aria.
Diapolon si alza la ghiera protettiva e, fischiettando il tema di Bulldozer degli Oliver Onions,
carica l'idra meccanico. Poi quello reagisce e il vecchio Labi incita telepaticamente Takeshi a usare "quello che ha sulle spalle". Allora il ragazzo tira fuori il pacchetto di sigarette arrotolato nella manica della maglietta e si fa un tiro di nazionali senza filtro.
Le spalle del robot, impedito!, urla telepaticamente Labi, e il Diapolon tira fuori un coso boomerang con gli spuntoni
con il quale mozza tutte le teste dell'idra in un colpo, teh, come manco lo chef tony.
Una botta di raggio pettorale, il Diapolon Beam, e il mostro è pronto da servire in tavola con la solita esplosione nucleare che devasta gli ultimi palazzi della città rimasti in piedi. Grazie mille, Daià, sei un eroeaaaahrrghh!, urlano gli ultimi tokyensi sopravvissuti mentre muoiono.
Luyso si è però dato alla fuga con la sua navetta, e con la bocca come sempre spalancata urla i suoi propositi di vendetta: Mmmaaaahhhhgggghhh!!!1!
Per festeggiare la vittoria, il Diapolon si dà le pacche sulle spalle da solo, stimandosi.
E tutto è bene quel che finisce bene. Capo, ma come facciamo a tirare avanti senza un bassista carismatico in squadra? Ché l'uniforme blu da bassista carismatico l'ho dovuta mettere io, che sono il cicciobombo cannoniere?, chiede Goro perplesso. Muto, o ti faccio il quarto buco, lo zittisce Takeshi.
Non trovando un bassista carismatico, il ruolo del membro schivo e solitario finirà in seguito a un precisino della fungia con gli occhiali, Hideki. Poi uno si chiede perché la serie sia durata solo 26 episodi. Sigla:
Ah, a proposito di sigle: ricordi a beneficio di quei debosciati che non erano sintonizzati con i social-cosi dell'Antro nel week-end, che sabato hai tirato fuori il primo riassuntone video della cronologia dei robot giapponesi (1963-1976), con un medley delle sigle. Eccolo:
GLI ALTRI PRIMI EPISODI:
Transformers
Holly & Benji
I Cavalieri dello Zodiaco
L'Uomo Tigre
Capitan Harlock
Georgie
I Masters
Candy Candy
Astrorobot
Lupin III
Jeeg
Daitarn III
Il Grande Mazinga
Goldrake
Iron Man
Zambot 3
Tartarughe Ninja
L'Uomo-Ragno e i suoi fantastici amici
Babil Junior
Donna Ragno
Getter Robot
Kyashan
Godam
Pronti via, il cielo è pieno di navette color viola villanzone:
gli alieni invasori e commentatori di corse ciclistiche noti come Dazaan, che hanno scelto intelligentemente come propria base UN VULCANO ATTIVO, vogliono invadere la Terra, come ci racconta lo spiegone iniziale attraverso la voce inconfondibile del grande Tony Fusaro.A guidarli sono uno scimmione cornuto con i copricapezzoli appuntiti, Ydo il feticista,
e Gyranic, un bizzarro incrocio tra il Conte Dracula e Drupi, con la pelle color lilla, da villanzone doc. Attacchiamo il Giappone!, ordina il Conte Drupala. Perché proprio il Giappone, capo?, gli chiedono quelli. C'è parecchia pheega in metropolitana, risponde Gyranic, e gli altri annuiscono convinti.
Poco dopo, nell'unico stadio di football americano con più di due spettatori di tutto il Giappone, vediamo in azione Takeshi,
giovane volitivo che gioca in squadra con un rEgazzino di dieci anni, Matsuo, ché gli altri suoi coetanei si stavano dedicando tutti a sport un attimo più giapponesi del football. Il piccolo Matsuo viene scambiato spesso per il pallone e calciato drammaticamente in giro per il campo.
Abbiamo vinto, andrò ad aspettarli negli spogliatoi!, dice sugli spalti la giovane ninfomane Miki,
mentre dall'ombra emerge una misteriosa figura:
il nonno di Heidi, che se l'è fatta a piedi fin qui dall'Alpe.
Poco dopo, Takeshi è sotto la doccia. Miki pure, ma fuori inquadratura.
Il tempo di contare fino a bukkake, e Takeshi e i suoi amici - tra cui l'inevitabile cicciobombo dei Take That, Goro - si dedicano ad altri passatempi testosteronici, tipo sfottere i rEgazzini della squadra perché ce l'hanno piccolo. Miki, Takeshi, Goro, Tatsuo e tutti quegli altri tizi con gli occhi piccoli e che quindi non saranno mai protagonisti di un cartone tutto loro sono orfani, allevati a furia di cinquine nell'orfanotrofio La Casa del Cielo Blu da quel donnone lì sulla destra, la signora Cenzina.
A un tratto la signora Cenzina ricorda chi era quel vecchio dello stadio: un uomo vestito dimmerda che un giorno, molti anni prima,
aveva abbandonato all'orfanotrofio il piccolo Takeshi, in quanto radioattivo.
Nella culla, accanto al bambino, c'era una lettera: "Il bimbo si chiama Takeshi, mo' so fatti vostri, STACCE™…"
"…Ah, quando compirà sedici anni tornerò a riprendermelo. Firmato, il rappresentante della Bilboa".
Arrivati all'orfanotrofio, la signora Cenzina dice a Takeshi che l'indomani, visto che compirà sedici anni, dovrà andarsene con quell'uomo se si farà vivo, perché è prassi dell'istituto eseguire sempre alla lettera le richieste di folli vestiti da Carnevale che abbandonano i bambini. Ma io non voglio!, si oppone Takeshi
Mi spiace, ma c'è proprio scritto sullo statuto. E poi una bocca in meno, sai com'è, il budget...
Il giorno dopo, Takeshi e gli altri raggiungono il campo di football della finale, ma la partita è stata rimandata causa nubifragio.
Ma mentre Takeshi corre sotto la pioggia, per dar sfogo alla sua indole da giovane ribelle giapponese che tipo è capace addirittura di gettare una carta a terra o di saltare una riunione dell'azione cattolica senza avvisare,
dal cielo precipita UNA SPADA GIGANTE CHE GLI TRAFIGGE IL PETTO. E gli è andata bene, per due ragioni: a) in serata porta grandine di incudini,
b) la spada è in fondo solo lunga centocinquanta metri, per un'ottantina di tonnellate.
Ci hanno ammazzato il protagonista! Maledetti bastardi, urlano i tre amici.
Oh, magari l'ha preso solo di striscio, la butta lì Goro, che non è mai stato esattamente un'aquila.
Ma all'improvviso il cielo di gelato alla fragola si apre e ne esce una luce,
da cui emerge un uomo in sella a un cavallo alato, che con un raggio sparato dagli occhi fa sparire la spada gigante.
Mentre Takeshi brilla come una lampadina, tutti i tossici di mezzo Giappone accorrono sul posto per chiedere ai ragazzi che nome abbia quella roba meravigliosa che evidentemente si calano ogni giorno all'orfanotrofio.
Ma non c'è tempo per rispondere, perché i quattro vengono rapiti dal raggio pistacchio un UFO, che li porta in una base segreta in fondo all'oceano.
Ma dove siamo si chiedono i ragazzi? Chi ha portato qui? E soprattutto perché questo disco volante c'ha le porte color fucsia?, si chiedono i ragazzi.
Ecco allora che rispunta il cosplayer di Garibaldi con i colori tutti sbagliati e dice a Takeshi: Devi seguirmi, tu sei Dai Apolon!
A te e tua sorella!, risponde Takeshi, urtato.
Allora il vecchio, che si chiama Labi, spiega a Takeshi che lui in realtà è il figlio del Re Apolon, del mondo di Apolon, che ha fatto una pelle di palla di Apolon. Un mondo dove non hanno molta fantasia per i nomi, occhei, ma in cui tutti gli astronomi sono felici, perché sorge in mezzo a un casino cosmico quali non se n'erano mai visti.Il re Apolon, padre di Dai Apolon, è Freddie Mercury. Più che il re, la Regina scritto in inglese. Che bello, sono il figlio del Re! Ma allora... Allora non sono orfano come voialtri pezzenti!, urla Takeshi tutto felice ai suoi amici. Quando posso vedere mio padre?
Mai, è morto, l'hanno aggiso i Dazaan. E i tre amici di Takeshi lo consolano facendogli gesti volgari e dicendogli Ciupa e Mo' ridimi 'sto Matsuo.
I Dazaan, oltre ad aggidere il re, si son portati via il cuore di energia, uno dei due accrocchi che Re Apolon aveva inventato per difendersi da loro (bella pensata, scienzià).
L'altro accrocchio, l'energia chiave, si trova all'interno del petto di Takeshi.
Come indicato da quel tatuaggio tamarro a forma di sole regalatogli dalla spadona gigante di prima e, secondariamente, anche dall'assenza dei capezzoli.
Ci sarebbe anche da parlare delle navette e di quegli ENORMI ROBOT DA COMBATTIMENTO per affrontare i Dazaan, ma quelli son dettagli, l'importante è il tatuaggio aggressivo.
I ragazzi si risvegliano nel campo da football, ora baciato dal sole per fare pendant col tatuaggio, e promettono di sconfiggere i Dazaan. Già, ma che fine hanno fatto i Dazaan?
Stanno tramando nel loro covo sotto il vulcano, la base segreta C3pp4 D M1nk14.
Il conte Drupala chiede a Ydo se è pronto il mostro guerriero che hanno ordinato sul Mostralmarket due settimane prima.
Sì, è pronto!, urla Ydo, che ha le corna più grandi degli altri perché ha avuto una lunga e tormentata relazione con la Dazaan Gelsomyna la Vrinzula.
Ma anche Gyranic prende ordini a sua volta da un altro Dazaan, un tizio macrocefalo che ordina la conquista immediata del pianeta Terra. I Dazaan attuano allora la trasformazione
e la loro base segreta diventa più felice di prima.
Ydo, detto anche Luyso, contempla felice il mostro guerriero arrivato per posta, accarezzandosi lascivo i bicipiti.L'Idra meccanico viene così scagliato contro la Baia di Tokyo, dove può attendere compostamente il proprio turno, in mezzo agli altri mostri invasori delle altre serie. Ci stanno i numerini, uno alla volta e si accontentano tutti.
Takeshi e gli altri tre, i fanatici quattro, corrono sulla scogliera e richiamano le loro navette grazie alle antiche urla di guerra in linguaggio alfanumerico daiapoloniano:
C1up4!
T3H!
S0n01l31mb0G1g1!
Goro resta muto e immobile, ché ancora non riesce a pronunciare bene nemmeno la parola "casa", e perciò la navetta gliela devono chiamare gli altri col telecomando. Ma comunque.
Mentre la gente del posto chiama i carabinieri, perché quattro giovani drogati urlano robe oscene sulla scogliera, dalle profondità marine arrivano i loro aerei personalizzati, che per una questione di coincidenze astrali hanno gli stessi numeri di maglia indossati dai tre maschi sul campo (10, 22 e 66), e quello assegnato a Miki d'ufficio per non farle venire dei complessi d'inferiorità solo perché è una donna (00).Con una piroetta in aria alla Hiroshi, i vestiti dei quattro ragazzi si tramutano nelle loro tute da piloti. Roba di alta tecnologia Apoloniana: a un occhio poco attento potrebbero sembrare delle banalissime uniformi da football americano,
ma in realtà queste hanno la visiera a scomparsa tipo occhiali di Bono Vox. Tutta un'altra cosa, chiaro. Vuoi mettere.
Intanto il mostro guerriero sta vrusciando mezza Tokyo,
pilotato direttamente da Luyso. Arrivano i nostri quattro eroi
e ammaccano subito la prima figura dimmerda. Mentre viene cotto dal mostro, Takeshi viene raggiunto telepaticamente dalla voce del vecchio Labi, che gli rivela il comando segreto per richiamare i robottoni: "Apolon, alfa, beta, gamma" . Il comando è stato cambiato di recente, perché i precedenti - "Apolon, 1, 2 e 3", "Apolon, a, b e c" e "Pippo" - si erano rivelati poco sicuri.Sia quel che Siam, il ragazzo recita la formula top secret e dal fondo del mare arrivano i tre robot: Edda, la testa,
Trangu, il torace di origine sarda,
e Legga, le gambe.
I tre robot si agganciano in cielo e formano Diapolon, il robottone giocatore di football. Dice: e a che diavolo servono i tre robot separati, se tanto si pilotano da soli e si uniscono subito? Niente, era per fare scena.Takeshi viene risucchiato dentro il robottone con tutta la navetta, gli altri tre invece restano fuori, ciupare, ce l'hanno il tatuaggio del sole? No? E allora. Aria.
Diapolon si alza la ghiera protettiva e, fischiettando il tema di Bulldozer degli Oliver Onions,
carica l'idra meccanico. Poi quello reagisce e il vecchio Labi incita telepaticamente Takeshi a usare "quello che ha sulle spalle". Allora il ragazzo tira fuori il pacchetto di sigarette arrotolato nella manica della maglietta e si fa un tiro di nazionali senza filtro.
Le spalle del robot, impedito!, urla telepaticamente Labi, e il Diapolon tira fuori un coso boomerang con gli spuntoni
con il quale mozza tutte le teste dell'idra in un colpo, teh, come manco lo chef tony.
Una botta di raggio pettorale, il Diapolon Beam, e il mostro è pronto da servire in tavola con la solita esplosione nucleare che devasta gli ultimi palazzi della città rimasti in piedi. Grazie mille, Daià, sei un eroeaaaahrrghh!, urlano gli ultimi tokyensi sopravvissuti mentre muoiono.
Luyso si è però dato alla fuga con la sua navetta, e con la bocca come sempre spalancata urla i suoi propositi di vendetta: Mmmaaaahhhhgggghhh!!!1!
Per festeggiare la vittoria, il Diapolon si dà le pacche sulle spalle da solo, stimandosi.
E tutto è bene quel che finisce bene. Capo, ma come facciamo a tirare avanti senza un bassista carismatico in squadra? Ché l'uniforme blu da bassista carismatico l'ho dovuta mettere io, che sono il cicciobombo cannoniere?, chiede Goro perplesso. Muto, o ti faccio il quarto buco, lo zittisce Takeshi.
Non trovando un bassista carismatico, il ruolo del membro schivo e solitario finirà in seguito a un precisino della fungia con gli occhiali, Hideki. Poi uno si chiede perché la serie sia durata solo 26 episodi. Sigla:
Ah, a proposito di sigle: ricordi a beneficio di quei debosciati che non erano sintonizzati con i social-cosi dell'Antro nel week-end, che sabato hai tirato fuori il primo riassuntone video della cronologia dei robot giapponesi (1963-1976), con un medley delle sigle. Eccolo:
GLI ALTRI PRIMI EPISODI:
Transformers
Holly & Benji
I Cavalieri dello Zodiaco
L'Uomo Tigre
Capitan Harlock
Georgie
I Masters
Candy Candy
Astrorobot
Lupin III
Jeeg
Daitarn III
Il Grande Mazinga
Goldrake
Iron Man
Zambot 3
Tartarughe Ninja
L'Uomo-Ragno e i suoi fantastici amici
Babil Junior
Donna Ragno
Getter Robot
Kyashan
Godam
Il Football come riscatto e quella maledetta partita ! Forza Bomber ! A, no, e' Diapalon :-)
RispondiEliminaA questo punto si poteva dare un robottone pure a Mimì Ayuhara, Lotti e Sampei giusto per par condicio sugli sport.
RispondiEliminaLa cosa che ricordo con un certo divertimento, è che da piccolo mi era saltato all'occhio il fatto che i tirapiedi chiamassero Dazan "Mr". Non Imperatore, non Re, non Generale e nemmeno Duca Conte, ma Mr.
RispondiEliminaAvevo concluso che i nemici di Diapolon dovevano essere una specie di criminali/mafiosi spaziali XD
La sigla italiana è meravigliosamente meravigliosa
RispondiEliminaUno spreco per un cartone così meh
EliminaUna serie nata imho fuori tempo massimo da degli autori che si è messo a guardare le serie precedenti ed hanno preso appunto male, per la serie: "Cosa serve ad una serie di successo: robo alieno CELO, cattivi fucsia e viola CELO, base sotterranea dei cattivi CELO, pilota ignaro di tutto messo di punto in bianco sul robot CELO, robot componibile CELO, cgsdfgwe ecc... CELO, bassista carismatilo MANCA!!! ma tanto mica possiamo metterci tutto".
RispondiEliminaIl conte Drupula LOL.
RispondiEliminaQuesto cartone si era un po' perduto. All'ultimo Lucca Comics i Superobot hanno cantato diverse loro canzoni, fra cui questa sigla, e diversa gente della mia eta' (37) e' saltata su a dire "ma chi e' questo robot?"
Una cosa che mi piaceva della trasformazione era che Takeshi sembra ingigantirsi all'interno del Diapolon, come se questo fosse una grossa armatura per il suo corpo (secondo 17:17 su Dailymotion). Probabilmente e' solo un effetto scenico, ma da piccolo mi piaceva molto.
Si infatti è solo un effetto scenico per rappresentare il fatto che a Takeshi si collegava il sistema nervoso col Diapolon (tant'è che nell'ultimo episodio, dove lo si vede scendere dal robot, lo troviamo seduto in una cabina normalissima, non è gigante ed il robot tutt'altro che vuoto).
EliminaBravo, sei uno dei pochi che l'ingigantimento non l'ha preso alla lettera ;-)
Takeshi effettivamente si ingrandiva (soffrendo come una bestia, tra l'altro) e vestiva Diapolon come un'armatura.
EliminaInfatti mi chiedevo: ma allora i tre robot sono vuoti? E se staccano un braccio al robot?
Cmq, anche secondo me la sigla era una figata astrale.
Un umanoide gigante dentro un armatura spacciato per robot....uhm da casa il piccolo Hideaki Anno se l'è segnata sul quaderno XD
EliminaE la cosa del sistema nervoso serviva solo a farlo soffrire di più quando il robot veniva investito da fiamme o cazzotti. Ché il Re Apolon era un sadico di melma.
EliminaCome molti padri negli anime. La mamma in genere è sempre un angelo mentre quando non lo è, non è mai per colpa sua :P
Eliminano no non era una simulazione, takeshi, dato che aveva il tatuaggione, attuava la "fusione del corpo" ed effettivamente vestiva il robot come armatura soffrendo come un cane, sia all'ingrandimento che alle pizze ricevute.
EliminaTanto che ricordo benissimo una puntata dove, privato del cuore d'energia, dovevano PILOTARE in tre fisicamente dai apolon e non indossarlo.
Come sia possibile ingigantirsi e indossare un robot ripieno di meccanismi, son domande da non farsi :D
Se poi esiste uno spiegone diverso che hanno tirato fuori gli autori a serie postuma, son tutte minghiate :D
Scusate, mi era venuta voglia di rivedere la scena e mi sono accorto di essermi sbagliato: non è nell'ultimo episodio, ma nel penultimo che si vede come Takeshi stia in una cabina di pilotaggio normalissima e non sia affatto un gigante. Dal minuto 17:30 in poi, più o meno ;-)
EliminaIn merito al discorso "uomo che pilota robot", so che probabilmente, sto andando a raschiare il fondo del barile delle ovvietà ma, sinceramente l'unico che abbia mai trovato generalmente apprezzabile, coerente e giustificato era solo Jeeg. Alla fine Hiroshi era letteralmente il "robot" trasformandosi nella testa di quest'ultimo. Cioè, in tutte le altre serie, se un dei robot prendeva tipo un calcio nelle gambe, il pilota di turno soffriva come se l'avessero dato a lui. Sin da bambino sta cosa mi ha sempre lasciato perplesso.
Elimina...la verità è che non lo sapremo mai, come non sapremo mai a cosa serviva tirare su la "protezione della mascherina da football" dopo che il Dai Aplon si univa (tra l'altro accompagnava questo gesto con una spece di ruggito ignorante, penso per caricarsi). Cioè la cosa era figa, ma credo inutile ai fini della battaglia...
Elimina@Diogenes Attano:
EliminaLa cosa dello strillo del pilota quando il robot viene colpito (che in realtà serviva per identificare il robot con la sua anima, cioè il pilota stesso, espediente efficace anche quando si gridavano i nomi delle armi) è giustificato dal fatto che le percosse del robot arrivano al pilota più o meno come se facesse un incidente con l'automobile. Per questo fatto il pilota del Superobot deve avere una tutina sgargiante con casco assourdo, per attenuare le ferite che altrimenti sarebbero mortali ;D
@Diogenes Attano prova a guidare un'auto e a venir tamponato,non senti niente perché la botta la prende la macchina?
EliminaA rigor di fisica basta un cazzotto del robot di turno per uccidere il pilota per il contraccolpo,il che rende i vari Gundam delle cazzate nella loro pretesa di essere real,mentre i super con i loro piloti sovrumani che fanno salti di 20 metri realistici nell'uscire indenni dopo colpi che ammazzerebbero un toro
Più che altro visti i cockpit dei super robot e le loro dimensioni e posizioni, solo camminare avrebbe ucciso sul colpo tutti i piloti dei mazinghi :D.
EliminaNon è un caso che nei real robot, le cabine tendano a essere nelle panze dei robot (dove sta il baricentro ;)).
In alcune serie classiche comunque misero la questione "pilota subisce il danno perchè collegato col sistema nervoso", mi viene in mente al volo oltre a diapolon anche general daimos
@alex doveri
Eliminati sbagli, è in una cabina proprio perchè privato dell'energia chiave e NON può effettuare la fusione del corpo....per cui si arrangia come può ;)
Baricentro o no cambia poco sarebbero schiattati in ogni caso,senza contare che sono fatti per combattere non per camminare in piano.
EliminaUn robot gigante con le gambe resta una cazzata nella realtà,se vuoi fare una cosa sensata fai un super drone comandato a distanza,un pratica super robot 28 XD
Sempre da quella serie credo derivi il problema dei collegamenti nervosi,quando affronta Toro nero Shotaro si accorge del problema della lentezza dei comandi rispetto all'avversario un robot con cervello.
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
Elimina@Wargarv
EliminaNon è l'episodio che dico io (quando ho postato la tua risposta non mi era ancora stata visualizzata ;-) )
La penultima puntata me la sono appena rivista e succede questo: Diapolon viene formato all'inizio con la sequenza della fusione. Resta Diapolon tutto l'episodio e poi Takeshi scende da una cabina di pilotaggio (che non è dell'aereo) dal robot intero, non dal robottino. L'energia chiave lì non gliel'hanno tolta.
(poi nell'ultima puntata si, gli tolgono l'erergia chiave, ma appare il padre di Takeshi... che sarebbe è l'omino sul cavallo alato... insomma è un momento WTF, non facciamoci domande XD... che gli da la carica per fare la fusione un'ultima volta)
L'episodio che dicevi tu invece qual'è, ti ricordi? Non metto in dubbio di potermi sbagliare quindi sono curioso di vederlo, ma non ho voglia di passarmi tutta la serie per trovarlo :P
Va be' una volta che stiamo ragionando, dai facciamolo.
Elimina@Lo Zione Lardass
Sicuramente, ma questa "logica" alla fine risulta essere un semplice escamotage che poco e/o male si adatta a contesti generalizzati. Per capire segue risposta.
@GirellaLover
Come anticipavo allo Zione Lardass, se tu sei in macchina, e uno scooter ti centra la fiancata posteriore ti fai male? O se la macchina te la rigano, fori una gomma, prendi un paletto nel parcheggio, ti impattano in una manovra, perdi una plastica per un urto, tu alla guida, ti fai male? Non credo proprio. Di conseguenza, la stragrande maggioranza dei super robot, cercava di "spiegare" con logica coerenza, un semplice stratagemma narrativo per far immedesimare lo spettatore col pilota e dare visibilità a quest'ultimo durante le fasi in cui come protagonisti c'erano i robot.
@Wargarv
Perché anche solo camminare avrebbe ucciso i piloti? Al massimo, sorvolando senza piegarsi alla sospensione del dubbio, vista l'alta esposizione di come erano locati, un qualunque attacco frontale li avrebbe facilmente uccisi. Secondo me, il baricentro c'entra poco o nulla nella faccenda.
@wargarv
EliminaMi ricordo un cartone (forse Capitan Jet? Qualcun altro se lo ricorda?) dove la cabina di pilotaggio del robot gigante era in un piede...
A parte che il pilota finirebbe ammazzato solo dal primo passo del robot, ma si può sapere che razzo di visuale hai della battaglia? E se c'è il fango per terra e il robot sprofonda fino alle caviglie? (perchè ricordo che la punta del piede era trasparente, probabilmente non c'era neanche un monitor collegato a qualche telecamera negli occhi...)
@diogenes il baricentro centra (lol), semplicemente perché essendo il pilota sul capo di un robot che cammina si becca vibrazioni e accelerazioni tali da farlo secco.
EliminaNei gundam per dire almeno 'ci provano' mettendoli in una sfera dotata di giroscopi nella panza del robottone...poi siamo d'accordo che pure sistemati cosi dei bei colpi di frusta se li piglierebbero ugualmente.
C'è anche un libro a riguardo che ho da qualche parte dove si erano divertiti a fare un calcolo applicando la fisica ai cartoni :) Se lo ritrovo posto qualcosa!
@girella
Vedi sopra, è ovvio che i real robot hanno un approccio più approfondito e che vuole essere verosimile ma grattando son cacchiate ;)
Un robottone antropomorfo è sempre una cacchiata nella realtà come efficienza bellica
@capuleius
Zambo ace ha le cabine nei piedi ma il pilota va nella testa durante la trasformazione, i passeggeri rimangono comodi nei piedi a morire :D
Si vedeva una puntata dove veniva rotto pure il vetro infatti...w la sicurezza
@ alex
In mezzo alla serie guidano i tre robot separati per non far stancare takeshi, alla fine non esegue la fusione perché c'è il leva/metti energia chiave, gli viene data dal deus ex macchina per far fuori gli ultimi cattivi...oh poi se per te era sempre in cabina e il resto una "metafora" fa nulla, va benissimo così :)
@ Diogenes Attano
EliminaCerto, è chiaro che stiamo parlando di concetti "assurdi", nel senso che si cervava di rappresentare la realtà... senza tenere conto della realtà XD! Poi naturalmente la cosa funzionava a livello narrativo prima di tutto, diciamo che non si tiene conto della verità oggettiva della cosa (giustamente un ragazzino poi certe domande se le poneva, come per esempio quando con un mi amico ci siamo messi a dire che la "Trivella spaziale" doveva avere il vetro della cabina di pilotaggio più duro dei quello del "delfino spaziale" perchè andava sotto terra!!! XD) ;)
@capuleius:
Forse sul Combattler V o sul Vultus 5 c'era il minchiettino che guidava la navicella dei piedi e che appunto usciva da li quando finiva il combattimento... credo? ;)
io mi sono sempre chiesto dove finiva la terra che smuovevano i vari robot e astronavi con la trivella. Si vede che già da bambino avevo la sindrome dell'umarell!
EliminaSi certo è ovvio che il dolore del pilota è fatto per "far scena",non lo nego.
EliminaIn ogni caso è realistico,devi tener conto delle masse in gioco e delle velocità e che le auto sono fatte per accartocciarsi e assorbire gli urti
Per ottenere l'effetto dell'urto di uno scooter i mostri devono muoversi a un metro all'ora o giù di li ^^
@Wargarv mi sa che l'ho letto anch'io quel libro,c'erano varie parti sulle idiozie di gundam tipo che il side lanciato sui continenti sarebbe stato incenerito dall'attrito del rientro nell'atmosfera o quella sui gatchman con Ryu che era quello che sgobbava davvero quando facevo il tornado visto che correva all'indietro a supervelocità XD
Ho letto un libro anche sulla fisica applicata ai supereroi anche quello spassoso,specie la conclusione:l'unico superpotere coerente con la fisica era il volo di Thor tramite lancio del martello..
Dimenticavo ripensando al discorso fusione mi è venuto in mente Box di Alpha Flight che faceva le stesse identiche cose
EliminaE sono lacrime! Da piccolo trovai la storia della spada gigante terribilmente suggestiva, Dai Apolon a me piaceva molto anche se rivedendolo adesso qualche pecca ce l'aveva. Mi ricordo che i nemici, i Dazaan, firono i primi ad intuire che se non facevano agganciare il robot era meglio e inventavano degli insetti che si mettevano in mezzo ed esplodevano se i componenti tentavano l'aggancio... ALTOOOOOO, NEL CIELOOOOO!!!!
RispondiEliminaA me come robot è sempre piaciuto Diapolon,vabbè a me i robot brutti sono sempre piaciuti,anche Godam.
RispondiEliminaMi sono pisciato addosso dalle risate stavolta,ahahahah
Doc,che ne dici di fare una prima puntata su Coccinella?
Secondo me ne escono di quelle battute che ci si piega in due XD
Perché tre robot al posto di uno? Perché Diapolon era socio del CRAP (Cooperativa Robot Assolutamente Pezzenti) e per statuto avevano un numero minimo di componenti da dover assemblare in ogni puntata.
RispondiEliminaNo, per carità, almeno Godam cercava di far ridere! volontariamente, intendo.
RispondiEliminaMa poi...
Colpisci l'uragano...rombo di tuono... ok la sigla italiana sarà stata pure orecchiabile e tutto quello che volete, ma era chiaramente un'apologia sul meteorismo.
Ma qualcuno ha mai fatto una stima dei morti a tokio con tutte le serie dei robottoni? Ma poi perché sempre tokio? Mai che attaccassero Osaka, casal pusterlengo, Madrid o diamante (CS) XD
RispondiEliminaAnche in questa serie il primo mostro dei cattivi è un'idra gigante come in astrorobot,che sia un caso o un complotto giacobbo?
RispondiEliminaCaso di nepotismo robotico?tutti figliocci di Doublas M2??
Mi piaceva tantissimo, trovavo fighissima sia la caratterizzazione del robottone col griglione in faccia che quella specie di alabarda/pallone/boomerang, tanto che ricordo che tentavo di disegnarli.
RispondiEliminaLo ricordo adesso, però, perché per 30 anni e passa mi ero totalmente dimenticato dell'esistenza di questa serie o di averla mai guardata, finché tutto non mi è tornato a galla mesi fa leggendo un post di questo blog.
Da allora mi ero ripromesso di andare a vedere e cercare qualcosa sul personaggio, rimandando sempre. Fino a estammente a ieri sera, in cui sono andato a leggermi qualcosa e a vedere quel poco che si trova in giro. E stamattina - bam - post a tema dell'Antro. Incredibili poteri telepatici del Doc.
Comunque dai, livello di WTF abbastanza nella norma delle serie di quegli anni... uhm, sì ok, lo spadone gigante forse è un WTF più WTF del solito.
Adoravo il design del robot.
RispondiEliminaInoltre, era uno dei due robot, che ad inizio combattimento mi davano l'iimpressione "ecco, mo' distrugge il nemico".
Questo perchè quando un coso così tozzo ti carica tirando su la "ghiera protettiva" e mugugliando come un bufalo infoiato "mmmmmmh", sai già come andrà a finire.
p.s: l'altro robot che mi dava la stessa sensazione era il Daikengo quando mostrava la bocca (altro che Eva!!)
Qualcuno per caso ha già detto che la sigla italiana era splendida? :-D
RispondiEliminaOrmai Tokyo era una landa radioattiva dopo tutti i villanzoni che sono esplosi
RispondiEliminaquesto da piccolo mi piaceva un casino, soprattutto ricordo che la sigla gasava troppo ed è tuttora una delle mie preferite. Putroppo il cartone si prendeva maledettamente sul serio (a differenza ad esempio di Daltanious che aveva lo stesso incipit) mentre i WTF si sprecano, tipo il discorso dei tre robot utilizzati quasi sempre unicamente per l'aggancio (un pò lo stesso succedeva per God Mars, dove i robot erano addirittura sei!) e che all'occorrenza sputavano fuori gli inutili piloti (a che pro infilarci i piloti se poi tanto dopo 5 minuti di volo dovevano espellerli per la trasformazione?) e si "svuotavano" per diventare una armatura. Però il robot era bello incazzoso (sembrava quasi che Takeshi regredisse a bestia nel processo di ingrandimento) e il design era abbastanza originale. A me l'idea della spada gigante sembrava una figata pazzesca, dava al tutto un retrogusto fantasy...
RispondiEliminaOvviamente dapiccolo mi piaceva, ma vabbe c'era un robottone....mi piaceva anche daikengo o ginguiser per cui non stiam li a guardare il capello :D
RispondiEliminaLa serie era non solo mediocre, ma anche non si è mai capito perchè, pigliava penso l'unico sport americano come tema principale che ai giapponesi proprio ha sempre fatto cacare duro.....cioè fai un robot basato sul baseball no (azz no già fatto c'era mechander :D), o almeno sul basket...ma il FUTBOL??? mah
Bellissima la "password" cambiata per motivi di sicurezza, mi stavo rotolando in ufficio!
Lo spadone gigante col tipo alato fa il paio per assurdità col tizio che salva la terra nell'ultima puntata di combattler V, che suggerisco ufficialmente per la rubrica delle ultime puntate più idiote del mondo anime ;)
Sigla bellerrima, cartone non male ma un gradino sotto ai "classici" del genere..post di ridere da 5 presidentesse, come sempre!
RispondiEliminaL'adoravo da piccolo. E' riuscito a farmi interessare al football americano per molti anni (si lo so ero un diverso) .
RispondiEliminaIl Dai Apolon resta comunque fighissimo ,quasi quanto Tony Fusaro.
La serie rivista qualche anno fa,purtroppo lascia alquanto delusi,in quanto piuttosto ripetitiva e invecchiata male,senza troppe invenzioni lungo la stessa.
@ Alex Doveri
RispondiEliminaMah, anche su wikipedia dice: "Dopo l'unione Takeshi, grazie all'energia chiave, subisce un doloroso processo di crescita del corpo, assumendo le stesse dimensioni del Diapolon che diventa una sorta di armatura dalle sembianze di un giocatore di football americano,"
Io credo che nella cabina ci stia quando guida il suo robottone e poi, dopo l'agganciamento, s'ingrandisca tipo Pym ma giapponese (che quindi deve soffrire come una bestia nel processo, sennò non vale)
Mai cagato di striscio. Ma avevo una specie di Legga farlocco, un monoblocco in metallo che muoveva solo le braccia, sparava i pugni e aveva nel petto una ventola che se ci soffiavi da dietro faceva "VRRRR" e lanciava un'arma tipo elicotterino.
RispondiEliminaveeero, io avevo il Trangu in quel modo! però era di plastica e non sparava pugni, li muoveva e basta...
EliminaSe ne stava Tranguillo.
Eliminadoc, ma di recente stai raschiando il fondo del barile con pilot sui robottoni scogniti (tr.: sconosciutoni) di proposito o li fai a come viene viene?
RispondiEliminaDove sono i vari Sampei, Ranma, Kenshiro, i Super Amici, Dragon Ball, Inspector Gadget... insomma i cartoni dell'infanzia di chi non è nato nel pleistocene di VideoCalabria o TeleReggio...
Minghia che acidume, credo sia un problema anagrafico, io che ho 8 anni più di te a Roma lo ho visto eccome diapolon, così come gli altri cartoni. Ranma non è un cartone d'infanzia ma difatti di adolescenza, Lamù mi sa che lo hai lisciato ;)
EliminaDetto questo c'è un modo educato di chiedere le cose e poi c'è quello che hai usato qui...ma vabbè spreco fiato già lo so :)
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
EliminaMa forse saranno sconosciuti a te. Non è detto che se tu non abbia visto "questo" o "quello", allora nessuno li conosce. Ma anche se così fosse poi, i post sono divertenti lo stesso e sono piacevoli da leggere. Ti impiegano il tempo e per quanto mi riguarda, li trovo sempre interessanti. Comunque sia, giusto per, ok le richieste, ma porle con un pizzico di educazione no eh?
Eliminaehm... mi sa che mi sono espresso male (rileggendolo ho capito) e chiedo scusa al doc e con tutti gli altri che si sono sentiti offesi, cosa che ovviamente non vorrei mai fare, d'altronde il blog è suo e decide lui di cosa parlare ;)
EliminaMolti di quei cartoni che ho citato andavano in onda proprio su TeleReggio, VideoCalabria e altre reti in syndication delle mie parti durante la mia infanzia (all'epoca vivevo proprio in Calabria).
L'unica cosa che non sopportavo erano i robottoni (non mi sono mai piaciuti), per il resto ero un aspirapolvere televisivo, ma capisco che è il genere più facile da prendere in giro per i loro topoi eternamente presenti.
PS: 8 anni in termine di cartoni in tv sono ere geologiche (pensa cosa andava in onda 8 anni fa) :P
Buoni, non è successo nulla.
EliminaPer rispondere ad Andrea: non seguo un ordine di importanza, neanche per quelli che sono i miei gusti. Pesco un episodio che mi va di riguardare, lo riguardo, ne tiro fuori il riassuntone. Tutto qui :)
"...tutti quegli altri tizi con gli occhi piccoli e che quindi non saranno mai protagonisti di un cartone tutto loro"
RispondiEliminaE di Mr Baseball che mi dici Doc? :)
Questo cartone lo trovavo fichissimo, per una qualche ragione che adesso mi sfugge... Ah sì, il casco da football!! Basta pochissimo per far contento un bambino...
Ricordo anche vagamente quella roba del pilota che soffriva se il robot veniva colpito (o era Daikengo? boh)
Comunque, ogni volta che vedo scritto "Diapolon" mi viene subito in mente Abatantuono che dice "So' diapolon!"
dopo quest'episodio puoi darti anche tu le pacche sulle spalle da solo, doc, vista la gragnuola di battute (Miki fuori dall'inquadratura!) e citazioni (hanno ammazzato il protagonista, bastardi!) fulminanti.
RispondiEliminaUnico appunto: in quanto giapponese, era più probabile che Takeshi facesse parte di Azione Shintoista
LOL.
EliminaVergogna non aver riconosciuto il capo villanzone per quello che è, ovvero Roberto D'agostino
RispondiEliminaIo effettivamente ricordo che il protagonista si ingigantiva fino ad indossare il robot come un'armatura ma è passato tanto tempo da quando ho visto questo cartone che ho i ricordi offuscati... Ovviamente non lo riguardo perchè ho paura dell' "effetto God Sigma", cioè quando riguardando i cartoni che da piccolo ti sembravano dei capolavori ti accorgi che erano delle ciofeche inenarrabili. Comunque sigla fighissima, sicuramente nella mia personale top five!
RispondiEliminaGyranic, un bizzarro incrocio tra il Conte Dracula e Drupi
RispondiEliminaSu questa son cappottata! XD
Però Labi non me la racconta giusta: troppo viola villanzone a caratterizzare lui e la sua astronave.
Dice: e a che diavolo servono i tre robot separati, se tanto si pilotano da soli e si uniscono subito?
Ovvio, sono robot Ikea. Quando hai finito di usare il Diapolon, puoi scomporlo in pezzi più piccoli per un più comodo riponimento :D
Peraltro, è ovvio che Luyso soffra di un blocco all'articolazione temporo-mandibolare. Dovrebbe vedere uno gnatologo, eh!
Citazione dal medely delle sigle (che mi ero perso):
RispondiElimina"Con gli occhi può incendiare... Space Robot!"
Mondiale :-D :-D :-D
Grazie, Marco, iniziavo a temere non la cogliesse nessuno. C'è anche un altro gancio, tra la fine della sigla di Combattler V e l'inizio di quella di Diapolon... ;)
EliminaNo, le avevo colte anche io! ;-)
EliminaUn elogio a chi (vedi sopra) ha dipanato un dubbio trentennale. Il protagonista non diventava grande fisicamente (decenni a chiedersi dove finivano i meccanismi dei 3 robot). In effetti nell'episodio 25 (Partenza per Dazaan), al minuto 17:43, si vede perfettamente Takeshi dentro all'abitacolo. Direi che ciò leva ogni dubbio, l'ingrandimento era un effetto pensato per spingere l'idea della fusione mentale (e il disegno, seppur abbozzato di un sistema nervoso durante la 'fusione' conferma ciò). Peccato però, l'idea di un tizio che diventava gigante con una semplice armatura non era male, se non altro era diversa. Così, in fondo, Diapolon è il solito robottone componibile. La sigla fa venire la pelle d'oca ancora oggi.
RispondiElimina"la loro base segreta diventa più felice di prima." :-D
RispondiEliminaL'anime non ricordo di averlo mai seguito, e stando alla trama credo che dedicherò ad altro il mio tempo...
La sigla è bellissima, se non fosse che l'anno luce misura una distanza e non un tempo...
Più visito questo blog e più mi accorgo che non conosco i robottoni...
RispondiEliminaa parte una delle sigle + belle tra tutte quelle dei robottoni dell'epoca mi permetto di dire che il livello di mimmata è molto più basso di quello di babil junior .
RispondiEliminacmq il cartone con il robot più brutto di tutti i tempi è e rimane
https://www.youtube.com/watch?v=GwN_-pH87eo
ma LOL! :-D
EliminaLOOOOOOL!!!!!! :-D
EliminaFantastico!
Avevo completamente rimosso il combattimento fra robottoni completamente WTF in un cartone di maghette!
Fra l'altro il robottone di Gigì è uno dei pochi robot femmina (l'unico?) che non fa da comprimario!
Aggiungerei come bonus un altro robot (kind of), questa volta di Gigi (senza accento sulla i) la Trottola in versione Vultus V!
Eliminahttps://www.youtube.com/watch?v=-fpB3fuKt4Q
:-D
Lo vidi su Sky e il robbottone faceva dei versi tipo questi mmmmmaaahhh rrrrrrggggg
RispondiEliminaQuesto cartone me lo sono persa ma Doc è così bravo a recensire che i commenti me li leggo a prescindere. Prima o poi cambio il mio nick in Viola Villanzone! :-)
RispondiEliminaQualcuno aveva chiesto in quale robot il pilota stesse nei piedi. I ricordo che in Vultus V io veicolo di Sonia si divideva in due formando i piedi del robot. Mi immagino i contraccolpi che prendeva la poveretta. Sorte simile toccava ad Aurora di Voltron, il cui leone faceva da gamba (non ricordo chi stesse nell'altra). Al confronto delle botte e delle accellerazioni che le poverette si prendevano stare in un cockpit ammortizzato al centro di un mobil suit doveva essere un sogno. Almeno finchè non crepavi (e Tomino ha la mano pesante)
Quella scena del Vultus è citata nel libro che dicevo sopra e la conclusione è che la ragazza non si faceva niente XD
EliminaD'altra parte nella prima puntata la si vedeva schivare il fuoco di un mitragliatore con un salto,lo sforzo a cui sottoponeva il corpo per quelle mosse ninja era decine di volte superiori agli urti che beccava quando il Vultus effettuava un middle kick con lei dentro il piede.
Misteri della fisica ^^
Sono contenta per la ragazza. Ed un po' invidiosa, mi prendo un colpo di frusta per molto meno. Forse perchè non sono una ninja sedicenne.. :-D
EliminaTutto molto bello, però non hai spiegato perché la base aliena è fatta a forma di cornetta del telefono antidiluviana.
RispondiEliminaAttendo lumi. ;)
Ho avuto la malauguratissima idea di rivedermelo tutto di recente sul tubo insieme a un amico. Malauguratissima magari no, che abbiano riso per tutta la durata della serie, ma davvero, fatta salva la sigla italiana e proprio volendo il design ingrugnito del robot con l'indicatore delle cartucce di inchiostro (ma anche no), è una serie ridicola oltre ogni dire finale incluso. Come Gaiking, mamma mia perché me lo sono riguardato?
RispondiEliminaQuella dei tre robot che non sembra servano ad altro salvo che alla scena dell'agganciamento è una delle poche cose che ricordo di questa serie. Ma davvero in nessuna delle 26 puntate vengono mai usati separatamente? La mia memoria mi dice che è così ma magari ricordo male...
RispondiEliminaL' ho visto di recente in internet.Dall' episodio 20 trangu e legga vengono pilotati da Goro e miki o Goro e Hideki.
Eliminaio ho un feticismo per questo robottone, lo so è assurdo ma la sigla spaccava tutto, e il doppiatore di takeshi urlava come se non ci fosse un domani, in più in una puntata il diapolon urla al mostrone "ti ammazzo" prima di scagliarlo via. sono cose!
RispondiEliminaanche per questo cartone c'è un ricordo nitido.... e poi, la sigla!
RispondiEliminameravigliosa sigla!
Non c'è dubbio che nelle selle sigle dei cartoni si può trovare il miglior esempio di funky italiano... senza vincoli melodici, sanremesi e di cassetta, autori, arrangiatori e musicisti potevano lanciarsi in poderosi riff di bassi pestoni e avvincenti cavalcate di chitarre funky!!!
(scatta il ditino PDF)...grande musica funky, al livello di quella che in USA proponevano band come i Sun, i Pleasure, gli Slave, i Dayton, la Gene Dunlap Band....e tanti altri!
Yeah!
Quando ero piccolo continuavo a chiedermi una cosa. Quando si forma il Daiapolon si vede il corpo di Takechi che cresce dentro al robot fino a riempirlo. Quindi voleva dire che Daiapolon era vuoto! Una gigantesca lattina composta da tre pezzi di lattina...buuuuh...era troppo una cazzata persino per me che mi vedevo e credevo a tutto.
RispondiEliminaSigla tra le prime 5 della storia delle sigle italiane. Bella da brividi. E, cosa non da dimenticare, con un testo che davvero parlava del cartone.
Hanno detto molti autori di allora che gli commissionavano le sigle facendogli vedere solo il primo episodio di un cartone e a volte pure in giapponese. Ecco perchè ci sono spesso insensatezze nelle sigle.
Qui no!
In diverse serie dell'epoca il protagonista durante la trasformazione soffriva tantissimo..
EliminaE riproviamo coi commenti: Doc, la mancanza dei capezzoli è dovuta alla censura giapponese dell'epoca. La stessa che ha portato agli hentai coi tentacoli.
RispondiEliminaQuesto me lo sono meravigliosamente perso… ero già in fase di abbandono. Un po' l'età, un po' che, dopo Gunsam, tutto il resto mi sembrava banale e mal fatto in campo super robot.
RispondiEliminascusate se faccio il pdf... post spassosissimo as usual, ma sul football ho tutto da ridire. in nippon il football è uno sport popolarissimo, la nazionale è 2 volte campione del mondo nonchè una delle 4 più forti (dietro a usa e canada, se la gioca col messico e sta ancora un gradino sopra la germania). fuori dal continente americano credo sia l'unico paese in cui il football è giocato a livello professionistico. ah, quanto alla mascherina che cala sugli occhi dei piloti, non so se si usasse nel 1976 ma esiste e si chiama eyeshield (sì, come eyeshield 21!).
RispondiEliminaA proposito del finale, quei sadici degli autori si sono presi il tempo di realizzare tutta una sequenza dedicata alla morte del Comandante Dazaan (il macrocefalo), in cui il bell'uomo in preda allo sconforto tocca col gomito un pannello di controllo, che prende fuoco per un corto circuito, e in pochi istanti si trasforma in una torcia umana. Il bello è che gli animatori si sono presi tutto il tempo di realizzare l'agghiacciante e rapida consumazione tra le fiamme del povero Dazaan, mostrandoci il suo faccione a forma di lampadina che si dissolve fino a scoprire un orrido e storto teschiaccio. Scena che da piccolo mi turbò non poco..
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