So 90s: mode, manie e tormentoni degli anni 90 (parte 2)
Seconda puntata di So 90s, enciclopedia di ridere a fascicoli digitali su mode, manie e tormentoni degli anni 90, dopo che la prima ha spaccato settimana scorsa mezza Internet. Anche questa volta, un concentrato di robe di cui ora ci si vergogna pure, quasi sempre a ragione, ma che ai tempi oh. Si parte? Si parte [...]
Michael Jordan non è stato solo uno dei più grandi cestisti e, più in generale, dei più grandi atleti di tutti i tempi. Né soltanto uno dei più pagati ed efficaci testimonial che la Nike abbia mai avuto a libro paga. His Airness, sua ariezza, ha reso praticamente da solo il basket LO sport degli anni 90, rendendolo cool in tutto il pianeta grazie al suo stile di gioco super spettacolare. Risultato: rEgazzini in ogni dove che se ne andavano in giro con cappellini, felpe, magliette e borse da palestra con la capoccia del toro dei Chicago Bulls, simbolo che in breve tempo snidò e costrinse alla resa le ultime sacche di resistenza di aficionados del merchandising dei Lakers. Le robe verdi dei Boston Celtics erano invece materiale da proto-hipster, non contano. Michael Jordan, dicevamo, non è stato solo il Maradona della pallacanestro: era e resta un supereroe capace di cose incredibili, un'icona pop perennemente in volo a un metro e mezzo da terra, e in quanto tale a suo agio in un video di Michael Jackson. Così, quando c'era da chiamare un atleta da affiancare ai Looney Tunes per uno sfidino a basket con gli alieni (Space Jam, 1996), who you gonna call?
No, sempre Michael Jordan, non i Ghostbusters, che c'entra. Però nel cast c'era comunque Bill Murray, ché Bill Murray è come l'aceto balsamico, sta bene su tutto.
Gli anni 90 sono stati gli anni delle Turtles, lo sappiamo. Ma siccome di loro si è parlato a queste coordinate più e più volte, spenderesti invece due parole sui cloni delle tartarughe ninja. Altri animali antropomorfi dal look tamarraggressivo nati sulla scia del successo planetario di Leonardo e compagni.
Tipo questa idea originalissima di averci, al posto di quattro tartarughe ninja, tre rospi da battaglia. Va' la fantasia, alle volte. Serie di videogiochi RARE nata su Nintendo NES con un picchiaduro a scorrimento bello ostico e poi sbarcata su una pletora di altre piattaforme, Battletoads aveva come protagonisti i rospi Rash, Pimple e Zitz, così chiamato in onore della quinta di sua cugina.
Ma c'erano anche Street Sharks - Quattro pinne all'orizzonte, cartone del '94 su quattro giovini trasformati dal DNA degli squali in tamarrazzi di periferia dai denti aguzzi,
e Biker Mice da Marte, storia di tre zocc... topi antropomorfi motociclisti marziani (1993).
Anche se, in quanto a cloni, niente batte il fumetto di fine anni 80 Adolescent Radioactive Black Belt Hamsters, i criceti radioattivi adolescenti cintura nera di qualcosa. Praticamente una parodia della parodia, visto che le Turtles erano nate per fare il verso al Devil di Miller.
I ragazzi del muretto è stato, nella prima metà degli anni 90, il nostro Beverly Hills 90210, diciamolo. Nel senso che anche qui hanno preso degli attori più prossimi alla trentina che a prendersi la maturità, e li hanno chiamati a interpretare dei ragazzi dell'ultimo anno del liceo. Funzionava solo per una ragione: che da rEgazzino quelli dell'ultimo anno sembravano degli adulti, mentre a guardarli da adulto sembrano dei rEgazzini con un po' di barba. Siccome però le storie non erano la fiera della mimmata come quelle della sua controparte telefilmica americana, ne I ragazzi del muretto si affrontavano temi un attimo più concreti: qui le protagoniste abortivano, non avevano solo paura di averci un fidanzato poco abile nel salto della quaglia. Si parlava di droga, AIDS e altri problemi concreti dell'umanità come i lettori di Ruttosport.
Tre stagioni, andate avanti dal 1991 al 1996, una palestra per giovani attori e attrici che poi sarebbero venuti fuori (Stefania Rocca, per dirne una), sarebbero finiti a Un posto al Sole, avrebbero sposato Mentana.
Prima che un recast brutale di diversi personaggi alla terza stagione ti facesse passare la voglia, buttandoti fuori, non te ne sei perso una puntata. Poi ti hanno cambiato l'attrice che interpretava Sara (Barbara Ricci) ed era una cosa che, esatto, non era proprio cosa.
In quest'altra foto vediamo due dei protagonisti della serie: Stefania (Francesca Antonelli) e Cristian (Vincenzo Diglio), per una qualche ragione vestito sempre come un Martufello fluorescente. Sigla, e non poteva essere altrimenti in quegli anni, degli U2: la cover di Night and Day di Cole Porter
Dal cassettino degli orrori rubricati per una qualche ragione alla voce "Moda" vengon fuori invece le Cult. Non tutte le scarpe Cult, ma quelle che le parti in metallo, anziché infrattarle nella suola, le portavano molto orgoglionamente all'esterno. Visibili a tutti, grazie a quelle placche color oro o acciaio inox 18/10 sulla punta.
Nei primissimi anni 90 ci fu infatti l'esplosione, per forza di cose di breve durata, di questa moda delle scarpe con la placca di metallo, e accanto alle Cult spuntarono come funghi radioattivi le versioni tarocche, spesso con una sottile placchetta incollata sul davanti su cui era incisa la scritta "Safety First", o qualcosa del genere.
E a proposito di sicurezza, la convenzione di Ginevra dei Giostrai vietava tassativamente l'utilizzo di quel tipo di scarpe sulla giostra dei calcinculo. Ché, oh. A nulla valsero gli sforzi della grande lobby della preparazione h.
Del perché le cabine telefoniche fossero una creatura di Satana, croce e croce senza delizia di qualunque povero cristo dovesse chiamare la guagliona in quegli anni pre-cellulare-per-tutti lì, si è già detto in questo post. Qui ci soffermiamo invece un attimo sulle schede telefoniche in sé, questi rettangolini di plastica flessibile realizzati con un materiale chiaramente nocivo a giudicare da quanto puzzavano di chimico. Appena nacquero le prime schede che veicolavano una pubblicità di qualche tipo, partì il boom del collezionismo, con gente malata disposta a spendere $oldi veri per avere la scheda usata di una Pocahontas,
di un Thor, del Papa, della ditta di servizi igienico-sanitari Montestruzzi Vincenzo Mario. Altrettanto naturalmente, la mania evaporò relativamente in fretta, lasciando molti collezionisti con in mano chili di plastica inutile. Te, che per un periodo sei stato utilizzatore seriale di schede telefoniche, conservavi quelle diverse senza uno scopo ben preciso, tenute insieme da un elastico. Un giorno hai portato tutto il mazzo (tranne la scheda di Thor) a un negozio di filatelia, dove ti hanno sganciato tipo duecento carte e ti ci sei comprato tre giochi per la PSone. Solo qualche settimana più tardi e non ti avrebbero dato neanche mille lire del monopoli. Ah, le collezionism.
Le boy band sono questi gruppi composti da un numero variabile di tizi (in genere cinque) che fanno tutti i cantanti, nessuno suona manco il campanello, creati a tavolino per vendere alle rEgazzine i poster, i numeri di Cioè e se proprio capita anche i dischi. Gli anni 90 assistono impotenti a un'esplosione di boy band, provenienti perlopiù dagli USA e dal Regno Unito. Le uniche regole da seguire per creare una boy band erano quelle di darsi un nome che non significasse una mazza e di scegliere almeno un tizio brutto da aggiungere al gruppo. Perché? Perché le rEgazzine più insicure l'avrebbero adottato come proprio membro della band preferito, contando su una concorrenza di un paio di milioni di volte inferiore rispetto agli altri. Il che è, grossomodo, la ragione per cui il Cicciobombo dei Take That Gary Barlow ha rimediato quasi più pheega degli altri. Ok, magari non più di Robbie Williams, ma ci siamo capiti.
e i New Kids on the Block, che erano venuti prima di tutti gli altri e avevano in pratica dato vita al filone. Tra i membri della band c'era anche il cantante e attore Donnie Wahlberg.
Invidiosissimo, suo fratello Mark si è creato una sua boy band di rapper, Marky Mark and the Funky Bunch. Gli scheletri nell'armadio di un attore candidato all'Oscar. Ah, se riguardare tutta questa roba di vent'anni fa vi ha messo addosso una malinconia di quelle pese, per tirarvi su guardate cosa ne è stato dei Take That. Di come sono oggi (quel che rimane de)i Take That:
Il cicciobombo dei Take That è diventato il più magro di tutti e gli altri al confronto sembrano dei vecchi. È il Karma. O un visagista particolarmente bravo, una delle due.
PUNTATE PRECEDENTI:
So 90s, parte I
Michael Jordan non è stato solo uno dei più grandi cestisti e, più in generale, dei più grandi atleti di tutti i tempi. Né soltanto uno dei più pagati ed efficaci testimonial che la Nike abbia mai avuto a libro paga. His Airness, sua ariezza, ha reso praticamente da solo il basket LO sport degli anni 90, rendendolo cool in tutto il pianeta grazie al suo stile di gioco super spettacolare. Risultato: rEgazzini in ogni dove che se ne andavano in giro con cappellini, felpe, magliette e borse da palestra con la capoccia del toro dei Chicago Bulls, simbolo che in breve tempo snidò e costrinse alla resa le ultime sacche di resistenza di aficionados del merchandising dei Lakers. Le robe verdi dei Boston Celtics erano invece materiale da proto-hipster, non contano. Michael Jordan, dicevamo, non è stato solo il Maradona della pallacanestro: era e resta un supereroe capace di cose incredibili, un'icona pop perennemente in volo a un metro e mezzo da terra, e in quanto tale a suo agio in un video di Michael Jackson. Così, quando c'era da chiamare un atleta da affiancare ai Looney Tunes per uno sfidino a basket con gli alieni (Space Jam, 1996), who you gonna call?
No, sempre Michael Jordan, non i Ghostbusters, che c'entra. Però nel cast c'era comunque Bill Murray, ché Bill Murray è come l'aceto balsamico, sta bene su tutto.
Gli anni 90 sono stati gli anni delle Turtles, lo sappiamo. Ma siccome di loro si è parlato a queste coordinate più e più volte, spenderesti invece due parole sui cloni delle tartarughe ninja. Altri animali antropomorfi dal look tamarraggressivo nati sulla scia del successo planetario di Leonardo e compagni.
Tipo questa idea originalissima di averci, al posto di quattro tartarughe ninja, tre rospi da battaglia. Va' la fantasia, alle volte. Serie di videogiochi RARE nata su Nintendo NES con un picchiaduro a scorrimento bello ostico e poi sbarcata su una pletora di altre piattaforme, Battletoads aveva come protagonisti i rospi Rash, Pimple e Zitz, così chiamato in onore della quinta di sua cugina.
Ma c'erano anche Street Sharks - Quattro pinne all'orizzonte, cartone del '94 su quattro giovini trasformati dal DNA degli squali in tamarrazzi di periferia dai denti aguzzi,
e Biker Mice da Marte, storia di tre zocc... topi antropomorfi motociclisti marziani (1993).
Anche se, in quanto a cloni, niente batte il fumetto di fine anni 80 Adolescent Radioactive Black Belt Hamsters, i criceti radioattivi adolescenti cintura nera di qualcosa. Praticamente una parodia della parodia, visto che le Turtles erano nate per fare il verso al Devil di Miller.
I ragazzi del muretto è stato, nella prima metà degli anni 90, il nostro Beverly Hills 90210, diciamolo. Nel senso che anche qui hanno preso degli attori più prossimi alla trentina che a prendersi la maturità, e li hanno chiamati a interpretare dei ragazzi dell'ultimo anno del liceo. Funzionava solo per una ragione: che da rEgazzino quelli dell'ultimo anno sembravano degli adulti, mentre a guardarli da adulto sembrano dei rEgazzini con un po' di barba. Siccome però le storie non erano la fiera della mimmata come quelle della sua controparte telefilmica americana, ne I ragazzi del muretto si affrontavano temi un attimo più concreti: qui le protagoniste abortivano, non avevano solo paura di averci un fidanzato poco abile nel salto della quaglia. Si parlava di droga, AIDS e altri problemi concreti dell'umanità come i lettori di Ruttosport.
source foto |
Prima che un recast brutale di diversi personaggi alla terza stagione ti facesse passare la voglia, buttandoti fuori, non te ne sei perso una puntata. Poi ti hanno cambiato l'attrice che interpretava Sara (Barbara Ricci) ed era una cosa che, esatto, non era proprio cosa.
In quest'altra foto vediamo due dei protagonisti della serie: Stefania (Francesca Antonelli) e Cristian (Vincenzo Diglio), per una qualche ragione vestito sempre come un Martufello fluorescente. Sigla, e non poteva essere altrimenti in quegli anni, degli U2: la cover di Night and Day di Cole Porter
Dal cassettino degli orrori rubricati per una qualche ragione alla voce "Moda" vengon fuori invece le Cult. Non tutte le scarpe Cult, ma quelle che le parti in metallo, anziché infrattarle nella suola, le portavano molto orgoglionamente all'esterno. Visibili a tutti, grazie a quelle placche color oro o acciaio inox 18/10 sulla punta.
Nei primissimi anni 90 ci fu infatti l'esplosione, per forza di cose di breve durata, di questa moda delle scarpe con la placca di metallo, e accanto alle Cult spuntarono come funghi radioattivi le versioni tarocche, spesso con una sottile placchetta incollata sul davanti su cui era incisa la scritta "Safety First", o qualcosa del genere.
E a proposito di sicurezza, la convenzione di Ginevra dei Giostrai vietava tassativamente l'utilizzo di quel tipo di scarpe sulla giostra dei calcinculo. Ché, oh. A nulla valsero gli sforzi della grande lobby della preparazione h.
Del perché le cabine telefoniche fossero una creatura di Satana, croce e croce senza delizia di qualunque povero cristo dovesse chiamare la guagliona in quegli anni pre-cellulare-per-tutti lì, si è già detto in questo post. Qui ci soffermiamo invece un attimo sulle schede telefoniche in sé, questi rettangolini di plastica flessibile realizzati con un materiale chiaramente nocivo a giudicare da quanto puzzavano di chimico. Appena nacquero le prime schede che veicolavano una pubblicità di qualche tipo, partì il boom del collezionismo, con gente malata disposta a spendere $oldi veri per avere la scheda usata di una Pocahontas,
di un Thor, del Papa, della ditta di servizi igienico-sanitari Montestruzzi Vincenzo Mario. Altrettanto naturalmente, la mania evaporò relativamente in fretta, lasciando molti collezionisti con in mano chili di plastica inutile. Te, che per un periodo sei stato utilizzatore seriale di schede telefoniche, conservavi quelle diverse senza uno scopo ben preciso, tenute insieme da un elastico. Un giorno hai portato tutto il mazzo (tranne la scheda di Thor) a un negozio di filatelia, dove ti hanno sganciato tipo duecento carte e ti ci sei comprato tre giochi per la PSone. Solo qualche settimana più tardi e non ti avrebbero dato neanche mille lire del monopoli. Ah, le collezionism.
Le boy band sono questi gruppi composti da un numero variabile di tizi (in genere cinque) che fanno tutti i cantanti, nessuno suona manco il campanello, creati a tavolino per vendere alle rEgazzine i poster, i numeri di Cioè e se proprio capita anche i dischi. Gli anni 90 assistono impotenti a un'esplosione di boy band, provenienti perlopiù dagli USA e dal Regno Unito. Le uniche regole da seguire per creare una boy band erano quelle di darsi un nome che non significasse una mazza e di scegliere almeno un tizio brutto da aggiungere al gruppo. Perché? Perché le rEgazzine più insicure l'avrebbero adottato come proprio membro della band preferito, contando su una concorrenza di un paio di milioni di volte inferiore rispetto agli altri. Il che è, grossomodo, la ragione per cui il Cicciobombo dei Take That Gary Barlow ha rimediato quasi più pheega degli altri. Ok, magari non più di Robbie Williams, ma ci siamo capiti.
Oltre ai Take That c'erano i Backstreet Boys,
gli *Nsync (quella storia del nome dimmerda? Ecco), con quel tizio biondino che fa il gesto volgare col polso che era Justin Timberlake, e i New Kids on the Block, che erano venuti prima di tutti gli altri e avevano in pratica dato vita al filone. Tra i membri della band c'era anche il cantante e attore Donnie Wahlberg.
Invidiosissimo, suo fratello Mark si è creato una sua boy band di rapper, Marky Mark and the Funky Bunch. Gli scheletri nell'armadio di un attore candidato all'Oscar. Ah, se riguardare tutta questa roba di vent'anni fa vi ha messo addosso una malinconia di quelle pese, per tirarvi su guardate cosa ne è stato dei Take That. Di come sono oggi (quel che rimane de)i Take That:
Il cicciobombo dei Take That è diventato il più magro di tutti e gli altri al confronto sembrano dei vecchi. È il Karma. O un visagista particolarmente bravo, una delle due.
[CONTINUA]
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So 90s, parte I
Ah, le schede telefoniche... *effetto onda flashbecco*
RispondiEliminaseconda metà del 1996, sotto naja, quelle schede telefoniche erano parte integrante delle tue necessità fisiologiche e dei tuoi commilitoni; pure di qualche sottufficiale bastardo, come quel sergentemaggiùr sottufficiale di giornata che non voleva aprire i cancelli per la libera uscita se prima qualcuno non gli avesse sganciato una scheda collezionabile.
"Va bene anche se è scarica eh!"
Quante ne hai usate, e quante ne avresti usate ancora se non ti fosse capitato come incarico "17: centralinista" e non avessi potuto (ogni tanto) approfittare delle telefonate aggratise grazie al collegamento che potevi creare usando la linea militare per chiamare uno dei presidi della tua brigata che aveva il contascatti rotto da un'eternità di tempo.
Ahhhhhhhhhhhhhhh, che tempi :3
Devo scriverlo subito..il Doc che parla di Michael Jordan è come..come.. niente, non mi viene, è flippotrippissimo, punto.
RispondiEliminaOra leggo tutto il resto e poi scrivo qualcosa di più articolato..
Io sono un purista, MJ è la mia unica e sola religione, vederlo paragonato al cocainomane m'è preso male.
EliminaAnche se posso arrivare a capire il senso, m'è preso male lo stesso.
Su Marky Mark ci sarebbero un milione di cose da dire,una più esilarante dell'altra. Tipo che Mark Wahlberg si vergogna talmente tanto di essere stato Marky Mark al punto di pretendere che quel periodo non ci sia mai stato. O il fatto che Marky Mark scrisse un'autobiografia e la dedicò al suo...ehm...gingillo.
RispondiEliminaDiscorso boy band: cari giovini che ve la prendete con gli One Direction,voi non avete idea di cosa abbiamo dovuto sopportare noi...a metà anni 90 c'erano più brani di boy bands in un palinsesto radiofonico che zombies in un film di Romero.
Per concludere, la barbara abitudine di ingaggiare attori adulti per fare gli adolescenti viene indicata,sul sito di TVTropes,con l'arguta definizione di "Dawson Casting".
Gli Street Sharks erano tanta roba, per un settenne come lo ero io all'epoca.
RispondiEliminaammazza i 90 spaccavano proprio, soprattutto ha dato origine a cartoni americani di un certo livello... però io "I Ragazzi del muretto" non li ho mai sopportati. A parte che erano davvero troppo anziani per il ruolo (un pò tutti degli Andrea Zackerman) venendo a mancare l'elemento glam le trame mi sembravano davvero noiosissime.. inoltre non mi piaceva quasi nessun attore, li trovavo esageramente sopra le righe nelle scene drammatiche.
RispondiEliminaDi boy band ne mancano un sacco (tipo i Five, gli Ultra per dire le prime che mi vengono in mente) ma i Backstreet Boys erano in effetti una spanna sopra... cantavano davvero bene, anche "a cappella", mentre fonti accreditate mi dissero che durante i concerti dei TT il microfono di uno dei cinque (Jason mi pare si chiamasse) veniva addirittura azzerato.
"Di boy band ne mancano un sacco"
EliminaNe sono nate almeno QUARANTA negli anni 90, fermandosi a quelle che hanno avuto un minimo di successo negli USA o in UK. Quelle quattro o cinque che ho citato, le più famose, insozzano già troppo questo blog con le loro facce :)
su questo hai ragione.. in effetti ho provato a ricordarmi altri nomi oltre a quelli che ho citato e non me ne è venuto in mente nessuno :) hanno proprio lasciato un segno nella storia della musica...
EliminaSlam Dunk da Funk e Keep on movin' dei 5ive non erano nemmeno male...
Eliminaforse l'unica decente erano gli Hanson?
EliminaMancano i Ragazzi Italiani, soprattutto
EliminaMancano i Ragazzi Italiani, soprattutto
EliminaGuarda meglio...
EliminaHanson e Decenti nella stessa frase non si può leggere :-D
Eliminaovviamente è 1 discorso totalmente relativo, rispetto alle altre boy bands (tra l'altro qui si parla quasi di kids band!). Un mio amico giornalista musicale li ha visti per lavoro a un live di presentazione di un loro disco e ha detto che a suonare erano effettivamente notevoli. Poi, dai, per quel poco che sono durati han fatto canzoni perlomeno simpatiche
EliminaNo, no, ma continua pure a farmi sentire vecchio....
RispondiEliminaA parte le schede telefoniche che ho provato a collezionare senza investirci un singolo euro perché in classe lo facevano tutti il resto mi è scivolato addosso con una rapidità incredibile.
RispondiEliminaI Ragazzi del Muretto non l'ho MAI visto, non ho idea di cosa parlasse e di quale canale lo trasmetteva.
Le boyband mi lasciavano indifferente e ascoltarle mi sembrava potesse inclinare la mia virilità.
Le scarpe da antinfortunistiche da cantiere stile cult o Dr. Martens piegarono leggermente la mia volonta facendomi acquistare qualcosa di similare.
L'aberrazione vera in tema di scarpe furono comunque le Buffalo. C'era un tabbozzone del mio quartiere che essendo verticalmente molto svantaggiato e avendo una morosa nettamente più alta di lui (sembravano tipo Brunette con la moglie) andava in giro con delle Buffalo con 15 centimetri di zeppa. Oltre a sembrare uno con i trampoli o uno con le scarpe ortopediche era ancora più basso della tipa. Guardandolo mentre, insieme ad altri tabozzi, procedeva nella transumanza verso l’appuntamento della discoteca del sabato pomeriggio con l’aria da figo era esilarante.
Dio mio, le Buffalo... Quanto le ho odiate. Su un treno una volta ho sentito due tabbozzine che parlavano di un compagno di classe dicendo "E' figo solo quando porta le Buffalo". Mamma mia che sei, Nosferatu?!
EliminaAlcune varianti poi erano agghiaccianti. Due su tutte: le "quadruple" con buco orizzontale nella suola e una molla dentro per non farle collassare e quelle con suola in griglia metallica (una volta ho visto un tizio che cercava di camminarci sul ghiaccio, ogni passo una scivolata... uh, proprio figo guarda!), roba che le zeppe di Disco Stu con dentro i pesci rossi morti al confronto sono Armani...
Una volta ho letto che Geri (o Emma? boh) delle Spice Girls si era fracassata una caviglia precipitando dalle Buffalo. Solo l'idea di cosa possa voler dire prendersi una storta con quei trampoli mi fa rabbrividire, eppure non posso fare a meno di ridere ancora oggi di lei e del suo costumista...
EliminaVisto che nel 94 avevo iniziato a considerare un nuovo lato importante della vita, quando ho visto per curiosità le prime puntate degli Street Sharks, ho pensato.... "questi sono ridotti così.... Vuol dire che praticamente non scoperanno mai più: che cazzo avranno da essere contenti ed amiconi?" E sono passato a Beast Wars :P
RispondiEliminaAggiungiamo: caratteristica fondamentale delle boy band era anche, stante le prove fotografiche, il vestirsi di mehda..sarebbe interessante sapere che ne pensano del fenomeno i tuoi illustri ospiti critici musicali.
RispondiEliminaMi permetto di citare, essendo anche loro di fine anni 90, gli Eiffel 65, se non altro per campanilismo spinto, essendo di Torino anch'essi..ed avrei un bell'aneddoto di carattere personale su un loro video, ma magari un'altra volta..
Invece partono ole, standing ovescion, mortaretti e macchine dei fighetto lanciate dagli spalti per "His Airness", il più forte giocatore di tutti i tempi con , per citare uno che ne sa, "il secondo che arriva terzo".
Ho conosciuto l'NBA nel 1996, periodo in cui era facile che un neo appassionato finisse a tifare per quel tizio lì con la canotta rossonera; ancora oggi, che sono un modesto giocatore UISP, porto il polsino al gomito sinistro come "omaggio" ed il mio numero è il 6.
Se qualche antrista non conoscesse e volesse approfondire consiglio il meraviglioso "Federico Buffa racconta Michael Jordan" che si trova sul tubo; il miglior, e di gran lunga, giornalista/commentatore/cantastorie di Sky Sport racconta la storia del più grande di tutti.
Cito: "Nella seconda metà degli anni '90 ci fu un sondaggio tra i ragazzi cinesi su quale fosse l'uomo più importante del secolo; testa a testa tra Chung Lao e Michael Jordan. Si perchè tutti, ma proprio tutti, conoscono Michael Jeffry Jordan!"
Aspè...
Elimina1) Plz agevola l'aneddoto sui concittadini Eiffel 65
2) Chung Lao?!?
Guarda, il buon Federico Buffa dice un nome più o meno così, magari potrebbe essere Kung Lao, quello di MK.. lol..
EliminaAneddoto: Il video della canzone "Viaggia insieme a me" di cui agevolo il filmato..regia? grazie..
https://www.youtube.com/watch?v=-b1NYZCO7_k
è stato girato al Parco della Pellerina ed il signore che insegna al bimbo il Kung Fu è Tony Ligorio, uno dei migliori maestri di arti marziali in italia, di cui mi sono onorato di essere stato allievo di Jeet-Kune-Do e Kali per 6 anni.
E' li perchè nella sua scuola veniva ad allenarsi Jeffry, voce del gruppo, con cui anch'io ho fatto qualche lezione..e si presentava proprio come Jeffry, mica come Gianfranco.. ;)
Rivedendo il video mi sono accorto che i due "bulli" giocano con un Super Tele..che vengano presi a cinquine dal terzo "regazzino" è solo un giusto processo darwiniano!
EliminaGrazie.
EliminaPS: mi stupivo perchè pensavo che pensavo che MJ si giocasse il titolo di "uomo più importante del secolo" con un personaggio "serio" (scienziato, politico, etc), invece sembra che non fosse lui quello "pop" del duo :-), soprattutto se l'altro era un tizio di Mortal Kombat...
Ci vorrebbe KadmonGiacobbo, nel video non c'è un'immagine e il parlato non si capisce bene.. ;)
EliminaNon ho mai visto dal vivo Michael Jordan, ma chi se le scorda le telecronache di lui e Tranquillo, proprio negli anni d'oro dei Bulls. Io c'ero... :)
EliminaIo sono malato di NBA da quegli anni, magari averlo visto dal vivo..il massimo è stato fare una foto con Andrei Kirilenko, nel 2008 una delle migliori ali piccole della NBA, beccato in vacanza in Francia; gentilissimo, altro che alcuni calciatori..Buffa peraltro deve venire qui per fare uno dei suoi "Buffa Racconta" sul Grande Torino, e lo sto aspettando al varco.. ;)
EliminaQuasi quanto un certo blogger nottambulo di cui mi hanno parlato bene.. ;)
Le Cult me le sono perse, però ricordo le Dr.Martens. Valgono lo stesso?
RispondiEliminano, le Doc esistevano da prima e non sono mai passate di moda del tutto.
EliminaOddio le boy band. No cioè, ma sciò, boy-band, sciò! Fra loro e le Cult non so cosa sia stato peggio. Che poi tra l'altro, neanche a farlo apposta, proprio l'altro giorno con gli amici si rivangava il passato, e fra tanti orrori, so spuntate pure le boy band; emblema della "musica di plastica" degli anni di plastica. Ora, il quesito che mi sono posto è il seguente: oggi - anche se tutto è considerevolmente più "facile" - come ieri, chi è che entra in un negozio e spende 30-40.000 Lire/15-20,00 Euro per un cd "ORIGINALE" dei Take That/Lady Gaga ad esempio? Cioè, posso capire che magari sei in macchina, sentendo la radio ti passano "il singolo" e va be', te lo senti pure. Ma un cd intero?
RispondiEliminanessuno, li scarichi a unneuro da internet...
EliminaSì, ma oggi lo fai. E magari manco te le scarichi. C'hai voglia di sentire un "pezzo", vai liscio sul tubo et voilà. Però, prima di internet e le "armi" di condivisione di massa? Io ricordo che tutt'al più entravi in negozio, e prendevi l'ultimo album del tuo gruppo/artista preferito sperando che non fosse 'na sola colossale. Magari con un solo singolo decente, uno da "scalata" comunque orecchiabile e il resto tutto brani riempitivi per far numero. Al di là di questo, massimo massimo c'erano le riviste con le recensioni che ti paravano un po' il culo, ma per il resto zero. E comunque sia, anche oggi, se gente come Lady Gaga, Rihanna, Miley "Hanna Montata" Cyrus et siimilia, per tirar su soldi a pacchi, devo presumere che per forza di cose ci sia qualcuno che i cd li compra. Ma la domanda - oggi come allora - è: chi è che ha il coraggio di spendere soldi per una cosa del genere?
EliminaLe Cult ce le ho ancora da qualche parte nel tempio delle scarpe alla moda che non sono più di moda, ma un giorno.... beh un giorno ,niente ,forse le butti.
RispondiEliminaLa cosa delle schede non l'ho mai capita, come le collezioni in genere dove non centri qualcosa Gundam.
Avendo fatto il militare in quel periodo puoi immaginare il giro di spaccio e di mimmate epoca, tipo "oh se vuoi un mio cuggino c'ha la scheda con Milly d'Abbracciamelo e la vende,quanto mi dai ?"
Ma le Rihanna e Gaga di oggi i soldi li fanno con i concerti-evento o i passaggi tv e radio dei loro pezzi.
EliminaAltrimenti dovrebbero cercarsi un lavoro vero.
ohhh e finalmente qui non ho nulla di cui vergognarmi.
RispondiEliminaLe boy band le subivo, piacevano alle ragazze, e a me piacevano loro, per cui conosci il nemico etc etc..
ma mai avuto nulla di musicale di sti tizi, che sia cassetta, cd, mp3 o simile, ok avere gusti poliedrici e aver preso qualche cantonata ma gusti dimmerda no :D (oh si scherza nel mischione qualcosa di ascoltabile uscì pure)
Jordan...tutti amano Jordan se no si è brutte persone, contrariamente a Maradona, che era un fenomeno ma anche uno zozzo dentro, che se poteva fregarti lo faceva (dentro al campo, fuori non commento), Michael oltre ad essere il fenomeno assoluto del suo sport è stato un esempio di correttezza in campo, lui i falli li subiva e basta non aveva bisogno di altro.
Oh ma trovatemi uno che si piglia per il culo, mettendoci la faccia in un film, per la sua idea malsana di lasciare il basket, dove era una divinità, per giocare a baseball, dove era una sonora pippa...ok i paperdollari sono un buon motivo ma non mi pare gli mancassero prima di space jam.
Il resto per fortuna manca, le schede le rivendevo o buttavo, le cult/rafgazzi del muretto/cloni turtles non hanno attecchito in alcun modo, li vedevano i miei cuginetti di 5-6 anni (e ora se penso a quanti ne hanno ossignore...#teamvecchiaia), io l'unico cartone che vedevo ancora credo fosse la seconda serie di cavalieri...o le repliche di ken che a quelle non si rinunciava...MAI :)
"Jordan...tutti amano Jordan se no si è brutte persone, contrariamente a Maradona, che era un fenomeno ma anche uno zozzo dentro, che se poteva fregarti lo faceva (dentro al campo, fuori non commento), Michael oltre ad essere il fenomeno assoluto del suo sport è stato un esempio di correttezza in campo, lui i falli li subiva e basta non aveva bisogno di altro."
EliminaIn realtà anche con i compagni di squadra era un tipo niente male, di storie ce ne sono..ma di Jordan potrei stare a scriverne per ore, quindi adesso mi lego le mani dietro la sedia e la smetto.. ;)
Per completezza: lui lasciò il basket dopo il 3° titolo consecutivo ma soprattutto dopo l'omicidio del padre, da parte di due balordi ladri d'auto, perchè il suo "personaggio" era diventato troppo ingombrante e difficile da gestire.
EliminaScelse il baseball perchè era lo sport che più piaceva a suo padre, ed a cui lui giocava da ragazzino, e con il tempo e l'allenamento avrebbe potuto essere un discreto giocatore.
Ovvio che sul parquet si parla di un'altra cosa.
Si ok, ottimo atleta e bravissimo cestista, ma come integrità morale soprattutto fuori dal campo, non ha imparato la lezione di Magic Johnson ma soprattutto dell'umilissimo Larry Bird. Che resta secondo me una spanna sopra come uomo e giocatore a tutto tondo.
EliminaE adesso lapidatemi! :)
Primo non ho parlato di fuori dal campo, che a me la dietrologia sportiva non interessa, ma dentro dove per fermarlo c'era anche chi aveva le direttive speciali....ovvero stenderlo appena toccava palla :D
EliminaSecono poi integrità morale??? E minchia vi può stare antipatico, sicuramente essere arrivato dove è arrivato lo potrà aver reso anche arrogante o antipatico in privato, ma DOVE non avrebbe avuto integrità morale? Perchè essere diventato il simbolo mondiale del basket e non essere umile posso anche capirlo, ma un giocatore così completo e fenomenalo in campo non si è mai visto ne prima ne dopo.
Probabilmente mi sono spiegato male: Jordan per me è un mito, l'esempio massimo di come un atleta dotato di grande talento ma anche di una volontà di acciaio sia riuscito ad arrivare al vertice ed al massimo che un atleta possa esprimere.
EliminaHa avuto qualche "scivolata" (ma tutti siamo umani e sbagliamo) ma non vedo dove sia stato di cattivo esempio fuori dal campo.
Ok, scommetteva forti somme giocando a golf, e quindi? Non faceva nulla di illegale, e di quattrini ne ha sempre avuti più che in abbondanza; era ed è molto competitivo e quello lo appagava; li avesse tolti alla sua famiglia è un conto, ma con 40 milioni all'anno di introiti hai voglia..
Io ho scritto, ed è vero e documentato, del fatto che fosse molto duro con i compagni che non riuscivano a stare al suo livello, non tanto come talento perchè era impossibile, ma quanto come testa ed abnegazione.
Ma Larry Bird non era diverso (tipo che entrava nella sala con gli altri partecipanti della gara del tiro da 3 dicendo "chi di voi arriverà secondo?") e Magic neppure (chiedere a coach Westphal da lui silurato ai Lakers.)
I grandissimi campioni hanno un ego di egual misura, altrimenti non arrivano a quel livello,ma nessuno dei 3 era uno str***o fuori dal campo.
infatti non ce l'avevo con te ma appunto con chi parlava dell "umile" larry bird additando come immorale (perchè non s'è capito, manco stuprasse le vecchie :D) Jordan
EliminaOK, constato di essere in minoranza sulle considerazioni personali relative a MJ. C'è di peggio! ;)
EliminaVorrei allora chiedere una cortesia, se fra gli appassionati di NBA che frequentano questi lidi ci sia qualcuno che ha o che sa dove recuperare gli all star game di fine '80 primi '90. Ricordo in particolare un anno, credo il '92, con un coast to coast di Barkley che mi è rimasto nel cuore.
Grazie dell'aiuto.
e niente, la mia adolescenza spremuta e concentrata in un post.
RispondiEliminaIn effetti con gli anni Gary Barlow è migliorato! Tra le boyband ti sei dimenticato anche i Five, i Boyzone e i Westlife :)
RispondiEliminaVedi risposta a Federico.
Eliminanessuno parla dei triangolini delle schede telefoniche? e di schede telefoniche assurde: col gratta e vinci, con il cruciverba, con disegnato su un preservativo (campagna contro l'aids) che nessun bambino ha mai capito cosa fosse quel palloncino! E la mania di cercare le schede con tiratura limitatissima! Praticamente tutti quelli che avevano parenti residenti o turisti nella svizzera italiana si facevano mandare le schede consumate... no basta troppi ricordi!
RispondiEliminaLe schede telefoniche.... i ricordi.... raccoglitori pieni di scherde di ogni tipo, entrare in ogni cabina a vedere se c'erano schede abbandonate....mi vien da domandare chissà che fine hanno fatto le mie.
RispondiEliminaDi schede telefoniche ne ho recuperate un bel po' negli ultimi anni: la plastica è perfetta per essere ritagliata e sagomata nei miei lavoretti...
RispondiElimina"I ragazzi del muretto" me lo sono proprio perso. Qualcuno dice che e' il corrispettivo "tragico" dei Ragazzi della 3a C. Quasi quasi vado a vederne qualche episodio...
RispondiEliminaLe boy band generalmente avevano canzoni abbastanza insulse, ma ad un mio amico piacevano. E il ciclopoide aveva il coraggio di criticare me se ascoltavo gli Heroes del Silencio...
Tra le imprese di Michael Jordan ricordo anche il gioco SNES "MJ: Chaos in the Windy City", che non era malaccio. Beh, certo meglio di "Shaq Fu" su Shaquile O'Neal.
Tanto di cappello per aver anche solo citato Shaq-Fu..c'ho giocato la versione emulata mer mega drive..babba bia!!
Eliminaa tanto di cappello per gli Heroes del Silencio, anche se io non sono andato oltre Senderos de Traicion :D
Eliminaanche io li ascoltavo!!!!!!!
Elimina"Ragazzi del Muretto" diretti da Ruggero Deodato, ovvero il regista del cult "Cannibal Holocaust".
RispondiEliminaMJ: grande stima ma non mi sono appassionato così tanto al basket.
RispondiEliminaBoy band, cult, collezioni di schede, battletoads e cloni vari delle TMNT: schivati :-)
Invece ho guardato per un po' di tempo i ragazzi del muretto, in effetti era un po' meno fuffoso (ma anche meno "glam") di Beverly Hills.
A parte i battletoads tutto il resto mi è passato sopra senza lasciare traccia,non credo di aver mai visto una puntata dei ragazzi del muretto o ascoltato una boy band.
RispondiEliminaJordan lo conosco di fama ma il basket non l'ho mai seguito e delle sue icone mi sono rimaste più impresse quelle più vecchie tipo Kareem Abdul-Jabbar o leggendari sconosciuti tipo Goat.
Le carte telefoniche non mi hanno mai detto niente come collezione e ne usate 3 o 4 in vita avendo avuto una con abbonamento
Tanto di cappello anche a te per "The Goat". Si apre un mondo su quel tipo di basket..
EliminaMicheal Jordan: mai stato appassionato di basket, all'epoca guardavo un altro Micheal, che "indossava" sempre una rossa, negli ultimi GP in cui il pilota e non l'elettronica facevano il grosso della differenza.
RispondiEliminaRagazzi del muretto: vista tutta la serie, capita non proprio tutta (sono del'83, ero davvero piccolo e ingenuo), ma comunque piaciuta!
Cult: dalle mie parti non sono mai state così cult (effetto sonoro a piacere da battuta orribile), lo erano gli anfibi e le (forse il signore un giorno ci perdonerà) buffalo. Mai prese le buffalo. Ero piccolo, ma avevo già una dignità.
TMNT-cloni: mi piaceva le zocc... le pantegane centaure! Sarà per le moto, sarà perchè erano mezzi cyborg, sarà perchè ti amo.
Boy band: come detto sopra, i BSB piacevano ad una che piaceva a me, quindi sono stati il sottofondo delle prime esplorazioni fatali. Io ero un maschio, non faceva per me quella roba pucciosa per regazzine invasate!
Io ascoltavo quelle pantegane centaure delle Spice Girls, egghè!
...non capivo ancora bene il concetto di dignità.... >.<
Ah, dimenticavo, le schede telefoniche: ho cercato ossessivamente solo quella di Thor, tenuta poi nel portafogli come un santino per una decina d'anni! :D
EliminaPrimo commento nel Blog sono un po emozionato :D ...
RispondiEliminaQuesto post è un concentrato di mariomerolitudine notevole per me, giovane virgulto nato nell'89 quindi pieno rEgazzino degli anni 90. Quando per tutti il basket era fighissimo ma non ci giocava nessuno.. Solo magliettine e cappelletti ammerricani..
No comment per gli street sharks e i biker mice di cui avevo action figure e materiale di cancelleria vario...
Ma soprattutto le schede telefoniche!!
Quante volte tornando a casa controllavo per le cabine se qualcuno ne aveva lasciata una per aumentare la mia collezione (ora inutile)...
Lacrime napulitante a gò gò...
L'imbruschettamento eccessivo m'impedisce di commentare.
RispondiEliminaGrazie, Doc.
Ok, solo un Ps: Grazie alle odiate boyband abbiamo avuto All The Small Things dei Blink182, uno tra i video-parodia più divertenti mai realizzati. Che poi, a pensarci bene anche i B182 erano una specie di boyband... o no?
beh, direi di no, a meno che non vi rientrino anche Offsping o Green Day!
EliminaBeh, diciamo che gli amanti del punk "vecchia maniera" all'epoca quei gruppi li consideravano praticamente tali XD
EliminaAl tempo avevo una scimmia devastante per i NoFX che però consideravo -e in verità considero tutt'ora- su un altro livello -anche se qui siamo forse più dalle parti dell'hardcore melodico-.
mettiamola così: almeno loro gli strumenti sapevano suonarli! Anche se effettivamente pure questo li distanzia dai punk 'duri e puri'. Possiamo creare una nuova categoria: Punk Boy Bands
EliminaVic ha capito cosa intendevo ;)
Elimina"Punk Boy Bands" ahahah :D
schede telefoniche da collezionare...presente!
RispondiEliminauna volta ne trovai una a marchio SIP sotto il pavimento di una cabina, quando ormai esisteva già la telecom. fui osannato per due settimane dai compagni di scuola!
Cult dalle mie parti poco conosciute, al liceo gli anfibi erano praticamente d'obbligo per non essere catalogato tra i potenziali / occasionali ascoltatori di boy band. In effetti le boy band avevano pochissima presa ufficialmente anche tra il gentil sesso al liceo, mentre alle medie erano il vangelo imperante, scritto sulle pagine fotofore di cioè.
RispondiEliminaMichael Jordan era un mito anche per me, uno dei tre fedeli tifosi dei Lakers rimasti in Italia in quel periodo (adesso siamo tanti di più, tipo in quindici, nonostante la stagione a dir poco disastrosa).
Mai collezionato schede telefoniche (si usciva pochino) né tantomeno seguito i ragazzi del muretto.
Eroi antropomorfi di natura animale: mi piacevano le turtles, odiavo tutti gli altri perché cloni. Anche se qualche puntata delle pantegane me la sono ancora sciroppata di fianco alla sorellina - guardare cartoni animati a più di 12 anni era da sfigati dalle mie parti, Sparta, provincia di Cuneo.
Non credevo sarei mai arrivato al punto di dirlo, ma non erano meglio quelle boyband dei\delle cantanti con voce distorta dalla macchinetta di oggi? Ecco l'ho detto...
RispondiEliminaI ragazzi del muretto alla fine e' bello oppure no? perche' a me e' sembre sembrato il clone pezzotto (come dite voi) de i ragazzi della 3a C, ma da come ne parla doc pare piu' un proptotipo della "grande ficscion italiana" della rai odierna (e ormai anche di mediaset, peccato che i migliori abbiano seguito i peggiori... ma qui divago...)
I ragazzi della Terza C era (quasi) esclusivamente comico, senza grandi pretese, forse un po' trash. E con uno dei primi esempi di product placemente. I ragazzi del muretto aveva un tono sicuramente più drammatico (poi magari ogni tanto c'erano situazioni divertenti, ora non mi ricordo)
EliminaChi e' amante del basket ed e' nato, come me, negli anni '70, si e' goduto il meglio del basket di sempre: Lakers dello Showtime, i Celtics di Bird negli anni 80, e poi i Bulls delle 72 partite di Michael Jordan. Praticamente il meglio! L'uomo volante, come hai detto tu, e' davvero un'icona pop.
RispondiEliminaEcco, da piccolo tifavo i Celtics di Larry Bird e ogni tanto guardavo le partite su Italia 1 la domenica mattina dopo messa :-)
Eliminaavevo il gioco del mega drive jordan contro bird ;)
Eliminabeh, siamo cresciuti a pane e Dan Peterson!
EliminaPartite indimenticabili quelle.
E c'è chi ha il coraggio di dire che il livello del basket di adesso è superiore a quello di quegli anni: sono cose che non sono cose proprio...
Eliminanon puo' essere mai paragonabile a quello dell'epoca, gia' solo per il fatto che c'erano meno squadre e quindi il talento era piu' concentrato.
EliminaBasti pensare che in Italia arrivava gente come McAdoo, un dio del basket in terra anche per il livello NBA!
Jordan che dunka in faccia a Mutombo. Per dire.
Eliminache rimpianto non averlo visto dal vivo! Pero' nel '96 mi trovavo ad Austin e ho fatto in tempo a vedere i Lakers di Shaq massacrati dagli Spurs! la partita non era gran che ma ancora oggi ho mi viene il bruschettone al pensiero!
EliminaSu MJ ci sono vagonate di racconti, una delle schiacciate che più amo è quella contro NY in cui prima finta Starks, poi dribbla Oakley per finire schiacciando in faccia a Ewing..della serie "io voglio andare lì e fare quello, e non mi importa quanti siate e chi siate, io lo faccio lo stesso.."
EliminaIl basket di oggi è diverso non tanto nel numero delle squadre, che erano già 27 e poi 29 negli ultimi anni di MJ, quanto in alcune regole che favoriscono di più gli attacchi e quindi la parte spettacolare del gioco (in USA ragionano infatti in termini di sport-entertainment) meno hand-check, il semicerchio, l'infrazione di passi un pò più tollerata..oggi le famose Jordan Rules dei Pistons (che Buffa-aridaje!-sintetizza benissimo con "quando entra in area lo sdraiamo, a turno, tutti quanti") non sarebbero tollerate, lì era "quasi" normale.
I vari Durant, James, Davis avrebbero dominato anche in quel tipo di basket, altri magari avrebbero fatto più fatica..
Hai ragionissima è un altro gioco anche a livello di regole. io amavo quei knicks e van gundy, è stato uno shock vedere il gioco evolversi in tutt'altra direzione
Eliminaquei cartoni amerrigani con animali variamente antropomorfi e meccanizzati mi fecero sentire per la prima volta vecchio. Credo infatti che alla visione in tv di quegli episodi, per la prima volta giunsi le mani dietro la schiena e dissi "ma che é sta roba, i cartoni di quando ero piccolo io (sono dell'84, avrò avuto 10 anni scarsi XD) erano meglio". In quel preciso istante chinai leggermente le spalle in avanti, una coppoletta si materializzò sulla mia testa e la vecchiettinitudine si impossessò di me, prefigurando un glorioso futuro da commentatore di lavori stradali.
RispondiEliminaI ragazzi del muretto, boh, mai sentiti, Cult mai portate ma recupero alla grande con le schede telefoniche: ancora conservo un megaraccoglitore con la mia collezione, tra cui annovero pezzi e serie complete già all'epoca pregiate. Continuo a illudermi che tra qualche anno (e lo dico già da quanto, 15 anni almeno!) mi renderanno improvvisamente ricco vendendole. #credici
Dei ragazzi del muretto (che non ho mai seguito) ricordo solo che ci vidi recitare uno dei protagonisti di "Davvero" (il Real World italiano, antenato del Grande Fratello, che all'epoca mi prese parecchio).
RispondiEliminaEsiste qualcun altro che ricorda Davvero! Miracolo! (credevo di essere tipo l'unico) :)
EliminaRicordo persino la canzone composta e strimpellata di continuo dal tipo (non so come definirlo. Partecipante? Concorrente? Personaggio?) più schizzato del gruppo (con certi sbalzi d'umore che manco Jack Nicholson in Shining...), quello con velleità da cantautore: "Non sei niente di speciale, sei soltanto una parrucchiera". Pezzi di storia.
EliminaIl tizio che ascoltava musica classica a volume smodato all'alba^ :)
Elimina...e che, in un'uscita con gli amici, si ritrovò al tavolo con una giovanissima e ancora pressoché sconosciuta Michelle Hunziker. Son cose che son cose.
Elimina"che lavora tutto il giorno, e che qualche volta va a ballare la sera! Non sei niente di speciale, ne trovo mille come te!"
Eliminasuper PDF mode ON
RispondiElimina...già all'epoca grande amante di zoologia mi chiedevo spesso perchè il fratello degli squali stretti che aveva ereditato evidentemente i geni dallo squalo balena avesse comunque i denti agusssi da carnivoro..beh in effetti vederlo correre e risucchiare come un idrovora ciò che gli capitava davanti..ma si, scelta condivisibile, già lo immagino vittima degli sfottò degli altri fratelli, si anche di quello con la testa a martello che poveretto diciamocelo tra i 4 era quello a cui era andata peggio e avere la testa con le mazzarelle per gli occhi quando la testa è un buon 50% del tuo corpo...;)
"Testa con le MAZZARELLE" sarebbe stato un nome perfetto :D
Eliminasai bene che quando posso omaggio sempre la mia antroword preferita di sempre eheh! dovrebbero farti un monumento solo per aver portato un auge sto termine! sai cosa? ridoppiamo Akira e facciamo gridare a tetsuo "MAZZARELLEEEEEEEEEE"....epico!
EliminaPenso di aver speso un patrimonio in Schede Telefoniche, esisteva anche un catalogo con le quotazioni (quelle cartonate dei primi anni valevano cifre assurde), e Telecom pubblicizzava anche un catalogo dove potevi acquistare (a prezzo facciale, ovviamente) anche le edizioni rarissime. Poi ancora più rare eran quelle di San Marino (ricevibili cmq in abbonamento) e stupende quelle del VAticano (utilzizabili solo nei loro telefoni ed acquistabili solo presso le Poste Vaticane). Ho ancora un raccoglitore con un bel pò di schede...quanta nostalgia....
RispondiEliminaA voler fare i PDF gli street sharsk non si erano trasformati volontariamente, era il cattivo della serie che li aveva mutati cosi. Infatti cercavano il padre che aveva inventato la tecnologia anche per tornare normali.
RispondiEliminaIl fastidioso di queste serie è che dopo tot episodi gli muricani le droppavano e quindi non avevano un finale..
Manca quel cartone animato in cui i ragazzi venivano trasformati in dinosauri antropomorfi. Io avevo il t-rex. Com'è che si chiamava?
RispondiEliminaUn'altro reperto da 90es sono i Gargoyles. Spet-ta-co-lo!
Del post ho piena memoria, da novello cestista ai tempi, solo di Michael Air Jordan, la fotta da campetto che ci veniva vedendolo giocare era unica!
RispondiEliminaDa menzionare in rispettoso rispetto rispettato anche: Shaq,Magic,Barkley,Pippen,Rodman e altri, tutte icone del periodo.
Poi ricordo un po' le boyband,ma preferivo la versione patatizzata,tipo space girl, all saint (che tra l'altro hanno fatto conoscere al mondo i Red Hot con la cover under the bridge).
Dei 90 ho altri oggetti\soggetti simbolo:megadrive,sonic,nbajam,basket,batman di tim burton, batman tas cartone cazzutissimo, le scarpe AIR jordan , Husky in ogni dove, jurassic park.
Jordan..... no, non ci siamo. Aveva le doti atletiche dalla sua ma la classe di Magic è inarrivabile... poi se hai visto Dr.J in azione Michele Jordano ti sembra solo un'imitazione... (si capisce che Jordan non mi piace? :) )
RispondiEliminaLe Cult... ma non erano anni '80?
Magic e Doctor J sono stati due giocatori eccezionali, e posso condividere che all'inizio della sua carriera NBA Jordan fosse più che altro uno "slasher" ed un saltatore, ma pian piano ha costruito il suo fade away che ancora adesso è copiato ed imitato, Doctor J non l'ha mai avuto.
EliminaMagic passatore sublime e più uomo squadra, ha innovato il gioco come nessuno prima di lui, ma se vogliamo farne un fatto tecnico Jordan era, secondo me, più forte come difensore e più completo come attaccante.
Modestissimo parere mio eh.. ;)
Ma guarda io amo l'estro da una parte e l'eleganza dall'altra.
EliminaJordan a mio parere, non aveva nè l'uno nè l'altro (sempre parlando di quei livelli).
Per dirne una: nel post-Magic le mie preferenza andavano a Clyde Drexler... peccato che Portland all'epoca era una squadretta (ma all'All Star Game del '92 a Jordan non gli fece capire una mazza ;) )
Cmq quel basket non tornerà più :(
Ciao! :)
arrivo tardi, avete già detto tutto: aggiungo solo a livello di cartoni con eroi insoliti quello che aveva per protagonista le melanzane che suonavano il blues (o il jazz non ricordo). tutto meraviglioso nei 90.
RispondiEliminaGli Street Sharks, i Biker Mice ecc mi colpirono all'epoca per l'incredibile perizia degli animatori. Quando parlavo a qualcuno di quelle serie dicevo "Hai presente quei cartoni in cui i personaggi si deformano mentre camminano?..."
RispondiEliminaTutti volevamo essere come MIcheal Jordan!
RispondiEliminaCome giocava lui non c'era nessuno.
Un po come Baggio da noi per il calcio :)
Stupenda quella pubblicità della Nike con lo slogan "gotta be the shoes?" (saranno le scarpe?)
Eliminanon sono mai stato un amante di maicol jordan, ai tempi ero un fan sfegatato degli orlando magic di penny hardaway e di shaq (che per quanto ne so si è ritirato senza mai aver imparato a tirare i liberi). che nostalgia le partite su tmc il sabato dopo pranzo prima di uscire commentate da guido bagatta...ricordo che avevo comprato anche un minicanestro da appendere al cassone della serranda per sentirmi piu in partita. le cult non me le ricordo: da buon metallaro solo anfibi camicie di flanella capelli lunghi, quindi anche le boyband me le sono rispparmiate, fanciulle permettendo. per le schede, mia moglie dovrebbe avere ancora un paio di raccoglitori da parte, incluse quelle che prese in un viaggio in trentino col microchip davanti, roba che alla banda magnetica le facevano una...telefonata. che altro, leggevo le recensioni di battletoads su console&mania, da buon amighista non ho mai potuto metterci le mani di sopra perchè non sono mai arrivati o lo hanno fatto fuori tempo massimo, certo se la conversione l'avessero fatta come sf2 per amiga non posso che essere contento di non averci mai messo le mani sopra...
RispondiEliminaPenny Hardaway..peccato per gli infortuni alle ginocchia, avrebbe potuto essere una stella per molto tempo..Shaquille O'Neal è stato una roba strabordante!
Eliminaè sempre stato uno dei miei atleti preferiti, il gigante con la faccia da buono. mi ricordo che ogni volta si innervosiva per i liberi e alla fine li tirava con una mano sola :) per il resto un campione in tutti i fondamentali e uno dei migliori centri in assoluto nell NBA
Eliminaveramente le partite le commentava Ugo Francica Nava, se poi è subentrato Bagatta non so.
EliminaLe Cult le ricordavo vagamente, al mio paese sono state una moda passeggera. Ricordo che un mio compagno delle elementari di nome Mimmo (e ogni volta che leggo la parola "mimmate", penso a lui) ne indossava un paio di quelle tarocche, a volte pure per giocare a pallone. E si beccava le cinquine perchè essendo una pippa, colpiva gli stinchi ogni volta che cercava di rubare palla.
RispondiEliminaDiscorso boy band. Un giorno guardavo Non è la Rai (mi incuriosiva guardare ste ragazze, su per giù della mia età) e ad un certo punto presentarono questi Take That, che prima di allora non conoscevo. Scoppiò un boato di ragazzine tutte emozionate, che urlavano come disperate e la cosa non me la sono mai saputa spiegare. Da allora, il fenomeno boy band non mi ha più toccato, ho capito che i miei anni '90 erano i videogiochi, il wrestling, i film di botte e roba demenziale. Alle ragazze ci avrei pensato dopo qualche anno.
Schede telefoniche: ne ho avute pochissime perchè le usavo molto raramente, non mi interessava collezionarle, ma quando mi si scaricavano, le piegavo per farle diventare un aggeggio da fastidiosissimo suono ("clack, clack")
Ecco, la scheda telefonica la piegavo così
Eliminahttps://clickertrainer.files.wordpress.com/2009/05/viwgdi1241379844.gif?w=490
Ah-a! Sapevo che il post sulle cult sarebbe arrivato, eran inevitabile d'altronde ;)
RispondiEliminaIl periodo delle Cult me lo ricordo che facevo i primi anni di scuola, dopo essere perculato da tutti perchè avevo anfibi e stivali invece che le Nike eccho che ti arriva la moda dello scarpone e tutti giù a comprare... maledecci Ciclopi che non sono altri! Però la cult la mettevano anche i tipi rock perchè nella sua variante carroarmata con mega bulloni, era indistruttibile e anche dopo diversi concerti degli Slayer, rimaneva li a proteggere i piedi dal pogo selvaggio!!!
A casa ho tre maglie smanicate dei Bulls, e ho detto tutto XD
Le Boyband, che all'epoca avrei nuclearizzato, a confronto di certa roba che gira adesso quasi sono meglio...
rettifica "facevo i primi anni di scuola... superiore..., dopo ecc..." volevo dire XD
EliminaOk devo ammettere due cose, primo ho avuto le cult acciaio inox e ora rabbrividisco al solo pensiero di averle indossate, secondo mi piacevano le canzoni dei Backstreet Boys, il resto sono lacrime napulitante!!!
RispondiEliminai ragazzi del muretto me lo ricordo, ho seguito giusto un 2 - 3 puntate, ma non mi piaceva, i protagonisti mi sembravano adultissimi ( in effetti gli attori sono un po' cresciutelli per impersonare ragazzini del liceo..) le tessere telefoniche: nessuno ricorda il trucchetto di ficcare una scheda usata, opportunamente piegata, nel vano recupero resto del telefono pubblico? uno premeva il pulsante per recuperare le monete, esse non scendevano perche' c'era la scheda ficcata dentro, il tipo pensava che il telefono gli avesse fregato i soldi e se ne andava maledicendo la Sip, poi l'autore del gesto arrivava, toglieva la scheda e si intascava le monete.
RispondiEliminaDi Michael Jordan sentivo parlare i compagni delle medie, ma non me ne sono mai interessato.
gnente, anche queste saltate a piè pari (e senza scarpe antinfortunistiche).
RispondiEliminaSe similmente ad American Graffiti dovessero chiedermi 'Where were you in the 90s?' forse dovrei rispondere: 'in coma' (nello stesso reparto di M.Whalberg?:-)
ma quello degli Nsync è veramente Timberlake o l'Andrea di Kiss me Licia?
Mi sa che siamo in due. Mai indossate quelle scarpe, mai visti quei cartoni.... Boh, ero all'universitá negli anni 90 ma in una dimensione parallela. Solo le schede telefoniche ricordo bene, autosmagnetizzanti, da rimpiangere (quasi) il vecchio gettone....
Eliminabeh, anch'io nei miei brevi periodi di veglia, da buon universitario fuori sede sono passato attraverso l'incubo delle schede telefoniche. Ma la mania del collezionismo non mi ha sfiorato se non di striscio, vedendo gli stand alle fiere del fumetto. Tra l'altro mi sono sempre chiesto se qualche bambino non ci giocasse a muro, come facevamo con le figurine da piccoli. Piuttosto, non giravano anche da voi leggende metropolitane sul fatto che piegandole leggermente o digitando particolari codici sulla tastiera del telefono si potessero riciclare?
EliminaLe Boy Band anni 90 mi provocavano attacchi di sudore anglico inenarrabili, unica rockettara tra le amiche, ma sinceramente li preferisco a certi orrori che sono seguiti!!!
RispondiEliminaIo fino a Space Jam manco sapevo chi caspita fosse MJ "
RispondiEliminaper me era un mito Barkley, che faceva le sfide con Godzilla negli spot tv , e scusate se è poco !
"Davvero": fu la proprio la proto versione del Grande Fratello; e lì si vedeva un pò di piùla costruzione della storia e finzione. Non ricordo chi lo volle su Rai2: Frecciero o Minoli? Vidi si e no due o tre puntate al pomeriggio di Rai2: chissà se avessero cambiato orario....
RispondiEliminaLe Boy Band: versione europea / americana degli idol giapponesi... Che tempi brutti per la musica di allora, e anche di adesso con le varie riunion.
Il momento lacrime napulitante è partito decisamente!
RispondiEliminaIo ricordo che le Cult le avevo, non per tamarraggine ma perché la punta di metallo mi faceva comodo per chi voleva approfittarsi di me, un calcio sugli stinchi e vedi se la prossima volta volevi fare il furbo!
Riguardo alle boy band...beh, Backstreet Boys e 'NSync all'epoca spaccavano di brutto. Ma tu hai ricordato anche gli East 17, mitica boy band del '94 di cui quasi nessuno si ricorda.
Mi ricordo che all'epoca mi piaceva Everybody (Backstreet's Back) dei Backstreet Boys per il video tutto horror che avevano fatto.
Poi un giorno mi vado a vedere un film (Facciamola Finita, 2013)...e guardate un po' la scena finale del film:
https://www.youtube.com/watch?v=Y-M4o-5IYwo
Roba da cadere dalla sedia stecchiti
Per la cronaca, il cicciobombo dei Take That Gary Barlow per un certo periodo di tempo ha anche fatto il giudice a X-Factor ed è stato anche oggetto di una figura di tolla delle dimensioni del minollo reale: dopo aver definito la performance di un cantante "too much cabaret", usando il termine "cabaret" per dire che la performance era a suo giudizio troppo antiquata e fuori moda, la comunità di artisti che si ispiravano al cabaret e al café chantant di fine '800 gli ha fatto un video per prenderlo per il coolo: guardate che ne è uscito fuori!
https://www.youtube.com/watch?v=Uxzhs3ShFVs
Mamma mia che imbruschettamento!
RispondiEliminaDevo dire che la fase schede telefoniche l'ho saltata a piè pari. Per le Cult, ho un vago ricordo, possibile che abbia avuto un paio di anfibi con placca metallica? Ho rimosso.
Invece Street Shark e soprattuto Bikers Mice me li ricordo bene e non erano male, specialmente i secondi!
Per quanto riguarda le boyband, mah. Alle medie ricordo che andavano forte i Guns, mentre alle superiori si passo direttamente a Greenday, Offsprings, Blink182, Metallica...
Jordan..che dire? Ho giocato a basket dalla 2a elementare fino in 4a superiore, ovvero dal '90 al '99. Beccata in pieno la fase mania NBA, canotte di Jordan&CO come se piovesse, partitoni a NBA Jam e ai Total NBA sulla PSOne, o a titoli ancora più vecchi. Favoriamo diapositiva a tema: http://media.melty.it/il-trio-del-dream-team-92-bird-jordan-johnson-image-537-article-ajust_930.jpg
Mamma mia i biker mais da Marte una cosa allucinante me lo ricordo
RispondiEliminaSe il senso era che Larry non passava il tempo libero a Las Vegas ok, ma Bird umilissimo? Uno dei più grandi "trash talker" della storia NBA?
RispondiEliminaA quei livelli, e soprattutto in uno sport dove il peso del singolo
è maggiore, l'ego dei fuoriclasse tende all'ipertrofico anziché no,
è un aspetto che non riguarda certo solo "His Airness".
Giusto ricordare anche l'episodio di Magic, in disaccordo con Westhead, il coach del suo primo titolo NBA, sullo stile
di gioco dei Lakers che Magic voleva meno controllato
(c'è da dire che i fatti gli diedero "leggermente" ragione negli anni successivi...).
Quanto a Michael, sicuramente il più forte e completo di cui ho seguito la carriera (ma il "prime" di Magic e Larry Legend non è molto distante, IMO, e poi ci sarebbero anche Russell, Wilt e Kareem con elementi validi nel curriculum...).
Non sono mai stato un suo gran tifoso, ma credo che MJ sarebbe
l'MVP anche nel basket di adesso, moolto cambiato rispetto agli anni '80/'90, e non in meglio secondo il sottoscritto...
Doctor J meno completo tecnicamente, ma anche lui unico
e irripetibile, e spettacolare come è più di Jordan, andatevi a vedere qualcosa di Julius ventenne sul tubo se avete dubbi...
I Biker Mice erano spettacolari, in cantina ho ancora Turbo (il mio preferito), Sterzo e Pistone con relative moto. La moto di Turbo era spettacolare, la ruota posteriore gigante che si alzava era epica. Quella di Pistone invece faceva troppo casino con quei proiettili rossi che si muovevano. Non molto tempo fa li ho beccati su un canale sperduto regionale. Hanno fatto pure una nuova serie ma è imbarazzante.
RispondiEliminaAnche gli Street Sharks tanta roba... Mai sentite le Battletoads invece.
Al posto delle Cult (mai viste) ricordo ben più nitidamente le Dr. Martens (simili ma senza placca di metallo), ma forse perché piacevano un sacco a mia sorella nella fase di abbigliamento da maschiaccio.
Stessa sorella che in un altro periodo della sua adolescenza tappezzava la sua (nonché mia) cameretta con decine e decine di poster delle suddette boyband. Hanson e Backstreet Boys in primis.
ricordo con affetto/terrore/nostalgiadellasfidadeivieogiuochidiunavolta la missione di "Battletoads" con le muturette spazziali in cui dovevi schivare muri di cemento e passaggi a livello a velocità smodata (diffficoltà 1000000%, ed era tipo la seconda missione...)
RispondiEliminaLe boy band....era l'estate del 96 o 97 e una mia amica mi venne incontro sventolando un "Cioè" e farneticando su una nuova band americana "fortissimaaaaa"....ERANO I BACKSTREET BOYS. Sadness. Quando sento criticare le bimbeminchia invasate di adesso penso: "ma noi non eravamo mica messe tanto meglio".
RispondiEliminaDelle schede telefoniche ho già parlato, una ossessione durata il tempo di un estate....però qualcuna l'ho tenuta per ricordo :P
"I ragazzi del muretto" l'ho recuperato, giusto qualche puntata della prima serie, dopo averlo visto in varie repliche sparse anni dopo la prima messa in onda. Più che "Beverly hills 90210", che non ho mai seguito, anche a me è sempre sembrato la versione seria e realistica dei "Ragazzi della terza c" e anche lì l'età degli attori non coincideva con quella dei personaggi, erano prossimi più ai 30 che ai 20 :P...della terza serie ricordo solo il pacioccoso Ettore Bassi che prese il posto non mi ricordo di chi, già presentatore a Disney Club.