Icon 1 #3, dietro le quinte e curiositades
Avete letto il numero 3 di Icon 1 e la Squadra Alpha? No? Siete ancora in tempo per farlo. Basta fare i vaghi e catapultarvi zitti-zitti qui, senza dare nell'occhio. Poi però tornate veloci come il vento qua, ché, come fatto le altre volte, è tempo di svelare la quantità enorme di inside joke, citazioni e omaggi riversati in questo numero. Da "Rowdy" Roddy Piper a Zambot 3, passando per Top Gun, i Cinque Samurai e Muhammad Ali. No, davvero [...]
Partiamo dalla sontuosa copertina di Giuseppe Camuncoli. Tutta la sua grafica è un omaggio alle cover degli albi Marvel anni 70 (non a caso la data dell'albo è "SEP 1974"). Nella fattispecie, hai chiesto al Cammo di sviluppare una copertina simile a questa:
Amazing Adventures #18, con le avventure del fichissimo Killraven. Amazing Adventures è diventato così naturalmente "Minollic Adventures", e all'inizio avresti voluto anche una colorazione piatta come quella della cover originale, ma poi la colorista Claudia (Palescandolo) ti ha fatto saggiamente notare che così si aggideva l'art del Cammo, e si è optato per una colorazione moderna. Aveva ovviamente ragione lei. Ecco le varie fasi della realizzazione della cover di Cammo: layout, chine e colori.
Il titolo della storia, tanto per cambiare, è per la terza volta di fila quello di un brano dei Cure. "Boys Don't Cry", secondo singolo della band, dalle sfumature vagamente punk, 1979. Hai scelto questo ovviamente per le lacrime del ragazzone alieno e, altrettanto ovviamente, ora ce lo ascoltiamo, ché c'è da educare i più guaglionz alla musica degna di questo nome:
Per la bellissima doppia di Salvatore Cuffari in cui LeRoy va nel pallone
l'idea era quella di descrivere il francese come il Gorman sotto pressione di Aliens. Solo che LeRoy non aveva una Ripley a togliergli le castagne dal fuoco, perciò ha dovuto pensarci da solo. A proposito della qual cosa...
...in questa pagina di Stefano Fortis (colori di Stefano Dell'Aria) il nostro miliardario gianfransuà impugna il suo cannone e pronuncia la battuta più sborona della storia del cinematografò, quella di Roddy Piper in Essi Vivono di Carpenter:
Il cannone, di suo, ha il nome in codice di "Hot Coffee", come vediamo in questa tavola di Francesco Acquaviva (colori di Claudia Palescandolo):
"Hot Coffee" era il famigerato minigioco zozzo nascosto nel codice di GTA San Andreas.
A pagina 9, sempre di Francesco e con colori di Claudia, Hit-Alien solleva un autobus di linea (autobus numero 313...) per scagliarlo addosso a LeRoy:
nella versione originale di Francesco, autobus e campo di battaglia erano pieni di cadaveri. Ora, è senza dubbio più verosimile mostrare i danni collaterali di uno scontro tra super-eroi che sta sventrando una città come Roma. Ma siccome dovevi far recitare a LeRoy la parte dell'action hero sbruffoncello, hai pensato che i morti stonassero con le sue battute.
Poco dopo, a pagina 12 (di Fabio Rossini), volano i cazzotti. La prima onomatopea ha il punto esclamativo, a differenza delle altre, per una ragione molto semplice. Questa:
Il cazzottone che Icon 1 rifila a Hit-Alien è invece un omaggio da parte di Fabio al classico dei classici,la corazzata Pot... Il Ritorno del Cavaliere Oscuro.
Pagina 14 è sempre di Fabio, e anche qui le citazioni abbondano. La posa di Hit-Alien che cerca di rimettersi in piedi è un omaggio a uno degli incontri di boxe più famosi di tutti i tempi,
Ali contro Frazier, il "Fight of The Century" del 1971. I due protocolli d'emergenza li hai invece chiamati te così per una doppia citazione carpiata. "Berlin" consiste, come visto, nel portare il bersaglio fuori dall'atmosfera per soffocarlo: il riferimento è a "Take My Breath Away" dei Berlin,
Veniamo alla faccia dell'alieno-bambino di pagina 18 (di Massimiliano Talamazzi). Con Massimiliano avete studiato varie soluzioni per il volto di Hit-Alien, e alla fine questa con i quattro occhi da rettile era quella che vi ha convinto di più.
Qualcuno ci ha trovato una somiglianza con il volto di Blaster, parte dell'accoppiata MasterBlaster in Mad Max: Oltre la Sfera del Tuono. Ma lì sotto la maschera c'era il volto di un ragazzo ritardato, qui c'è quello di un bambino. Un corpo da uomo, un volto e una mente da bambino piccolo, perché volevi giocare sul tema del fanciullo alieno venuto dallo spazio e sfruttato dal governo. Hai tutta una storia in testa per quanto successo nei vent'anni dal suo arrivo sulla Terra e sul perché il suo sviluppo sia stato così bizzarro. Magari prima o poi torniamo a trovare questo ragazzone, che ne dite? Ah, le sue parole (in rosso) sono in realtà una frase di senso compiuto scritta semplicemente con una font aliena di Futurama. Quale frase? "Odio i precisini della fungia".
Pagina 19, sempre di Massimiliano. In ospedale (vignetta 2) ci sono anche un certo coglione e il suo mentore rattuso. E quello laggiù, nell'ultima vignetta, sarà solo un furgone della televisione o quello di un certo gruppo di mercenari che bazzicano Los Angeles?
Pagina 21, di Badyr Askandar. Per rendere il senso di solitudine di LeRoy, ti sei ispirato a un recente film di Cronenberg,
Cosmopolis, con la storia di un miliardario depresso in limousine. LeRoy, ve ne sarete accorti, sta diventando non solo il fulcro economico, ma anche il cuore della squadra. L'avreste mai detto? No? Manco chi vi scrive.
E passiamo all'epilogo ambientato nel Giappone feudale. Il che vuol dire che Hiro ha anche lui diversi secoli sulle spalle come Alice? Non esattamente. Per le armature dei Samurai (i "rossi" sono rimasti guardacaso in SETTE...) con Mirko Treccani (autore di questa pagina e della seguente, colori di Lorenzo Magalotti) e Stefano Dell'Aria (che si è occupato di pagina 26) si è partiti da alcuni punti fermi.
Innanzitutto, il daimyo a capo dei rossi doveva avere la mezza luna di Zambot 3 sull'elmo.
Il che in qualche modo chiude un cerchio, perché i fregi sulla capoccia di robottoni come Daitarn 3, Gundam o Zambot non erano altro che un richiamo a quelli degli elmi dei samurai.
Prima della pagina 26 ci hai piazzato questa pubblicità vintaggia del corso di karate per due ragioni. Per scherzare sulla cover anni 70 del numero e per spezzare la storia, in modo che chi la leggeva in .CBZ non si trovasse subito davanti l'ultima pagina col finalone a sorpresa, questa:
Per l'armatura di Hiro da giovine garzone di bottega della cumpa di samurai si è pensato con Mirko e Stefano di giocare su alcuni elementi del design del personaggio, come il suo tatuaggio a rombo formato da quattro quadrati.
Qualcuno ci ha visto una somiglianza con l'armatura di Ryo dei Cinque Samurai, ma la cosa in effetti è venuta fuori in maniera praticamente casuale.
Come detto, e come si vede in questo layout di Mirko (che gioca col nome del personaggio: Hiro/Hero) il rombo sulla spalla il nostro bassista carismatico ce l'ha sempre avuto. Per saperne di più sulla genesi delle tavole di Mirko, c'è questo interessante post che ha scritto per il suo blog. Già che siamo in argomento, questi sono invece i bozzetti di Stefano Dell'Aria per le sue pagine:
Notato niente? C'è ormai questa running-gag che Stefano ti manda sempre i bozzetti conditi da frase di ridere. Nelle lunghe chiacchierate che vi fate, comprese quelle live all'ultimo Etna Comics, sono nati due nuovi personaggi,
di uno dei quali avete avuto con questa pagina una piccolissima anticipazione. Nel numero 4 debutteranno diversi nuovi character, che avranno a che fare in qualche modo con la Squadra Alpha. L'idea è quella di delinearne solo sommariamente i tratti, per poi permettere ad altri autori di proporre le loro storie con questi personaggi: così allarghiamo l'Icon-Universe e, contemporaneamente, permettiamo finalmente ad altri valenti antristi-sceneggiatori o autori completi di mettersi all'opera. Vi garba come idea? Basterà aspettare due mesi e, sempre se tutto va come deve, vedere cosa viene fuori dal numero 4.
L'Alpha Team, intanto, si è già messo in moto. Peppereppé, eccetera. #ICONIZE
Partiamo dalla sontuosa copertina di Giuseppe Camuncoli. Tutta la sua grafica è un omaggio alle cover degli albi Marvel anni 70 (non a caso la data dell'albo è "SEP 1974"). Nella fattispecie, hai chiesto al Cammo di sviluppare una copertina simile a questa:
Amazing Adventures #18, con le avventure del fichissimo Killraven. Amazing Adventures è diventato così naturalmente "Minollic Adventures", e all'inizio avresti voluto anche una colorazione piatta come quella della cover originale, ma poi la colorista Claudia (Palescandolo) ti ha fatto saggiamente notare che così si aggideva l'art del Cammo, e si è optato per una colorazione moderna. Aveva ovviamente ragione lei. Ecco le varie fasi della realizzazione della cover di Cammo: layout, chine e colori.
Per la bellissima doppia di Salvatore Cuffari in cui LeRoy va nel pallone
l'idea era quella di descrivere il francese come il Gorman sotto pressione di Aliens. Solo che LeRoy non aveva una Ripley a togliergli le castagne dal fuoco, perciò ha dovuto pensarci da solo. A proposito della qual cosa...
...in questa pagina di Stefano Fortis (colori di Stefano Dell'Aria) il nostro miliardario gianfransuà impugna il suo cannone e pronuncia la battuta più sborona della storia del cinematografò, quella di Roddy Piper in Essi Vivono di Carpenter:
Il cannone, di suo, ha il nome in codice di "Hot Coffee", come vediamo in questa tavola di Francesco Acquaviva (colori di Claudia Palescandolo):
"Hot Coffee" era il famigerato minigioco zozzo nascosto nel codice di GTA San Andreas.
A pagina 9, sempre di Francesco e con colori di Claudia, Hit-Alien solleva un autobus di linea (autobus numero 313...) per scagliarlo addosso a LeRoy:
nella versione originale di Francesco, autobus e campo di battaglia erano pieni di cadaveri. Ora, è senza dubbio più verosimile mostrare i danni collaterali di uno scontro tra super-eroi che sta sventrando una città come Roma. Ma siccome dovevi far recitare a LeRoy la parte dell'action hero sbruffoncello, hai pensato che i morti stonassero con le sue battute.
Poco dopo, a pagina 12 (di Fabio Rossini), volano i cazzotti. La prima onomatopea ha il punto esclamativo, a differenza delle altre, per una ragione molto semplice. Questa:
Il cazzottone che Icon 1 rifila a Hit-Alien è invece un omaggio da parte di Fabio al classico dei classici,
Pagina 14 è sempre di Fabio, e anche qui le citazioni abbondano. La posa di Hit-Alien che cerca di rimettersi in piedi è un omaggio a uno degli incontri di boxe più famosi di tutti i tempi,
Ali contro Frazier, il "Fight of The Century" del 1971. I due protocolli d'emergenza li hai invece chiamati te così per una doppia citazione carpiata. "Berlin" consiste, come visto, nel portare il bersaglio fuori dall'atmosfera per soffocarlo: il riferimento è a "Take My Breath Away" dei Berlin,
scritta da Moroder e parte della colonna sonora di Top Gun.
Il protocollo "Armageddon" (poi riporta giù il bersaglio a cannone) richiama invece all'omonimo film di Michael Bay del '98, pezzentata senza fine che si ricorda con piacere solo per l'allora ancora divina Liv Tyler.Veniamo alla faccia dell'alieno-bambino di pagina 18 (di Massimiliano Talamazzi). Con Massimiliano avete studiato varie soluzioni per il volto di Hit-Alien, e alla fine questa con i quattro occhi da rettile era quella che vi ha convinto di più.
Qualcuno ci ha trovato una somiglianza con il volto di Blaster, parte dell'accoppiata MasterBlaster in Mad Max: Oltre la Sfera del Tuono. Ma lì sotto la maschera c'era il volto di un ragazzo ritardato, qui c'è quello di un bambino. Un corpo da uomo, un volto e una mente da bambino piccolo, perché volevi giocare sul tema del fanciullo alieno venuto dallo spazio e sfruttato dal governo. Hai tutta una storia in testa per quanto successo nei vent'anni dal suo arrivo sulla Terra e sul perché il suo sviluppo sia stato così bizzarro. Magari prima o poi torniamo a trovare questo ragazzone, che ne dite? Ah, le sue parole (in rosso) sono in realtà una frase di senso compiuto scritta semplicemente con una font aliena di Futurama. Quale frase? "Odio i precisini della fungia".
Pagina 19, sempre di Massimiliano. In ospedale (vignetta 2) ci sono anche un certo coglione e il suo mentore rattuso. E quello laggiù, nell'ultima vignetta, sarà solo un furgone della televisione o quello di un certo gruppo di mercenari che bazzicano Los Angeles?
Pagina 21, di Badyr Askandar. Per rendere il senso di solitudine di LeRoy, ti sei ispirato a un recente film di Cronenberg,
Cosmopolis, con la storia di un miliardario depresso in limousine. LeRoy, ve ne sarete accorti, sta diventando non solo il fulcro economico, ma anche il cuore della squadra. L'avreste mai detto? No? Manco chi vi scrive.
E passiamo all'epilogo ambientato nel Giappone feudale. Il che vuol dire che Hiro ha anche lui diversi secoli sulle spalle come Alice? Non esattamente. Per le armature dei Samurai (i "rossi" sono rimasti guardacaso in SETTE...) con Mirko Treccani (autore di questa pagina e della seguente, colori di Lorenzo Magalotti) e Stefano Dell'Aria (che si è occupato di pagina 26) si è partiti da alcuni punti fermi.
Bozza di tavola 23, di Mirko Treccani |
Il che in qualche modo chiude un cerchio, perché i fregi sulla capoccia di robottoni come Daitarn 3, Gundam o Zambot non erano altro che un richiamo a quelli degli elmi dei samurai.
Prima della pagina 26 ci hai piazzato questa pubblicità vintaggia del corso di karate per due ragioni. Per scherzare sulla cover anni 70 del numero e per spezzare la storia, in modo che chi la leggeva in .CBZ non si trovasse subito davanti l'ultima pagina col finalone a sorpresa, questa:
Per l'armatura di Hiro da giovine garzone di bottega della cumpa di samurai si è pensato con Mirko e Stefano di giocare su alcuni elementi del design del personaggio, come il suo tatuaggio a rombo formato da quattro quadrati.
Qualcuno ci ha visto una somiglianza con l'armatura di Ryo dei Cinque Samurai, ma la cosa in effetti è venuta fuori in maniera praticamente casuale.
Come detto, e come si vede in questo layout di Mirko (che gioca col nome del personaggio: Hiro/Hero) il rombo sulla spalla il nostro bassista carismatico ce l'ha sempre avuto. Per saperne di più sulla genesi delle tavole di Mirko, c'è questo interessante post che ha scritto per il suo blog. Già che siamo in argomento, questi sono invece i bozzetti di Stefano Dell'Aria per le sue pagine:
Notato niente? C'è ormai questa running-gag che Stefano ti manda sempre i bozzetti conditi da frase di ridere. Nelle lunghe chiacchierate che vi fate, comprese quelle live all'ultimo Etna Comics, sono nati due nuovi personaggi,
di uno dei quali avete avuto con questa pagina una piccolissima anticipazione. Nel numero 4 debutteranno diversi nuovi character, che avranno a che fare in qualche modo con la Squadra Alpha. L'idea è quella di delinearne solo sommariamente i tratti, per poi permettere ad altri autori di proporre le loro storie con questi personaggi: così allarghiamo l'Icon-Universe e, contemporaneamente, permettiamo finalmente ad altri valenti antristi-sceneggiatori o autori completi di mettersi all'opera. Vi garba come idea? Basterà aspettare due mesi e, sempre se tutto va come deve, vedere cosa viene fuori dal numero 4.
L'Alpha Team, intanto, si è già messo in moto. Peppereppé, eccetera. #ICONIZE
Ah però,da buon zozzone avevo capito subito la gag di Hot Coffee ma devo essere sincero mi ero perso tutte le altre.Molto bella l'armatura di the Bass Player,così bella che potrebbe anche diventare la sua uniforme da supereroe.Un samurai col basso,che ne dici?
RispondiEliminaI miei complimenti a Salvatore Cuffari che ha un livello di dettaglio comparabile ad un vero professionista e a Fabio Rossini che ha uno stile che definirei Mignoliano (se mi si fa passare il termine) che mi piace molto.
Un pochino di delusione per Hit-Alien però devo dire che l'ho avuta,è figherrimo,è italiano,se la può giocare bene sia come supereroe che come supercriminale....e poi finisce per essere un moccioso palestrato con quattro occhi...insomma devo dire che l'orgoglio nazionale che mi era salito nel numero due mi è un pò sceso.
Ma sbaglio io,o con le cure mediche di Hell³ pagate dall'Onu(o meglio da Leroy) la backstory di povertà di Hell³ comincia a perdere di importanza?
Come si (dovrebbe) evince(re) dalla pagina successiva, nello scambio tra LeRoy e Icon 1, non esiste alcuna copertura assicurativa dell'ONU. LeRoy ha pagato tutto di tasca sua, perché Icon 1 gli ha evidentemente raccontato della sua chiacchierata con Hell³ all'inizio del numero 2. Il punto è: se e quando Hell³ uscirà dal coma, vorrà i soldi del francese? I don't think so... :)
EliminaSolo a me questo ricorda di quando Skyler White pagò le cure per il buon Hank Shrader (povero, povero Hank) giustificando i soldi come vincite al gioco di Walter?
EliminaCioè, Doc, vuoi dirmi che quella storia dei personaggi che prendono vita e si evolvono in maniere non previste dagli autori è vera? Magari Leroy fa parte della squadra perché è l'unico posto in cui non si sente solo, in cui la sua ricchezza non fa da schermo col resto del mondo...Ah, comunque il vestito di Killraven è la cosa più gay che io abbia mai visto!
RispondiEliminapiù che gay direi fetish,ma era la moda che andava allora per i personaggi post olocausto,rigorosamente con la fascetta in testa e tutti vestiti come un'elfa in un mmorpg,basti pensare a Sean Connery in Zardoz.
EliminaChe ti devo dire. Mi ha sempre fatto strano sentire quella frase in bocca agli scrittori seri, ma oh. Avevo in mente tutta una serie di altre bastardate da parte di LeRoy, ma prima di buttar giù questa storia ho deciso dovesse essere lui l'eroe. E spero la cosa abbia funzionato: non ha poteri, è uno stronzo egocentrico, ma grazie al suo cervello sa cosa fare e come farlo, e nel farlo rimedia pure una gran figura. LeRoy, l'eroe. Il che non significa che le bastardate di cui sopra siano finite definitivamente in soffitta...
Eliminae infondo io l'ho sempre saputo che era un figo!<3 LEROY
EliminaComplimenti a tutti, la scorsa volta mi ero dimenticato di fare i complimenti.
RispondiEliminaDi riferimenti ne ho colti pochi e riguardo a Ryo del fuoco avevo percepito che era casuale il riferimento. Peccato che in questo numero c'è stato poco spazio per Thraex.
Bello bello bello. Bello tutto Doc: anche come intendi coinvolgere gli altri sceneggiatori o disegnatori. Ad ogni team la sua testata, bel progetto.
RispondiEliminaMa vogliamo parlare del numero dell'autobus di linea a pag.9? E sempre nella stessa pagina c'è una bambola che, per me, nasconde qualcosa..
RispondiEliminaAh, a pagina 8 il riflesso nell'occhio di Leroy è la sagoma del numero 5 di "corto circuito"
Elimina(della testa del numero 5)
EliminaA pag.26 Ace Ventura (che non ci è mai stato simpatico) ci perde la testa! :D
EliminaApplausi per la frase con font aliena XD. Qualcosina l'avevo scovato ma i riferimenti sono tanti e diversificati. Di nuovo complimenti a tutti.
RispondiEliminaComplimentissimi, ovviamente.
RispondiEliminaScusate se ripeto la domanda di ieri nell'altro post...
Come va intesa la pronuncia di "Hell3"? "Hell tre", "Hell three", "Hell cube", altro?
La terza: ellchiùb :)
EliminaPerfetto, grazie! ;-)
Eliminail pullman n°313 è un'altra citazione o è un caso!!!???
RispondiEliminaQuesto commento è stato eliminato dall'autore.
EliminaQuindi la mia presunta citazione de "I 5 Samurai" era farlocca? Aaaaaaaarghh..vado a chiudermi le dita nel cassetto come autopunizione.. ;)
RispondiEliminaPerò almeno quella di Armageddon (Xavier, Ciclope e Zambot non fanno testo) l'ho presa.. ;)
Ma gli Wham? (faccina sbigottita) ;)
Dimenticavo: complimenti a tutti gli artisti!
RispondiEliminama il fatto che ci sia Hiro nel giappone feudale può essere considerata una citazione di Hiro della serie tv Heroes?
RispondiEliminaQuella è una cosa di cui non possiamo ancora parlare, ché si rischia il superspoilerone. Al prossimo giro. ;)
EliminaComplimenti vivissimi a tutto il team come sempre, anche se alcuni disegni di questo numero non mi hanno fatto impazzire (de gustibus, ovviamente).
RispondiEliminaA pag. 2-3 Leroy non somiglia un po' a John Constantine? (no, non Keanu Reeves, quell'altro...)
RispondiEliminaCiao Doc! Proprio oggi, nell'ultima settimana di ferie (sigh!), me ne stavo a surfare il web in cerca delle indimenticabili figaggini anni 80, di cui sono ghiottissimo, e sono capitato sul tuo sito. Davvero tanta roba qui, complimentoni per i contenuti e lo stile, continuerò sicuramente a bazzicare da queste parti :)
RispondiEliminaAh, e chiedo venia per il nick abbastanza LOL ma è la prima cosa che mi è venuta in mente.
Il fumetto è una figata, me lo sto leggendo tutto d'un fiato :)
eh ma cosi' e' troppo facile! Dovevi resistere e aspettare qualche settimana per vedere se qualcuno trovava tutte le citazioni!! Cosi' sono tutte spiattellate subitissimo!! :P
RispondiEliminaAncora una volta avete fatto un grande lavoro!
RispondiEliminaSto leggendo il post con le note de The Cure come suggerito :)
"it's time to kick ass and chew bubble gum" se non sbaglio è anche una citazione da Duke Nukem 3D.
RispondiEliminaA memoria lo dice il duca all'inizio del terzo mondo.. è possibile?
Sì, ma perché anche Duke Nukem 3D (che è del '96, se non vado errato), citava Essi Vivono, film uscito nell'88.
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