Dredd (2012)
Dopo l'antipasto avariato di ieri, dopo aver passato in rassegna le brutture a muso storto del Dredd - La legge sono io con Stallone, tocca oggi come detto al secondo film sul Giudice Dredd, il Dredd diretto da Pete Travis (Endgame) nel 2012. Domanda: come fai a far dimenticare a tutti la versione supertamarra di un personaggio, la sua incarnazione pacchiana, di ridere? Semplice, segui il "Metodo Nolan™", butti via tutto il joelschumachero che è venuto prima e pompi il realismo a 11 [...]
Il che, nel mondo di Dredd, significa niente più Mega-City One in stile Blade Runner, ma una sconfinata megalopoli fin troppo simile a quelle odierne. Un futuro tanto prossimo da esser dietro l'angolo, privo - anche per ragioni di budget - di macchine volanti, abiti strambi e robot, in cui l'unica differenza di rilievo rispetto alle metropoli di oggi sono enormi grattacieli-quartiere da duecento piani. Il che, nella storia scritta da Alex Garland - l'amicone di Danny Boyle: The Beach, 28 giorni dopo, Sunshine - si traduce a sua volta in una classica situazione da videogioco old school: Dredd e la nuova leva Anderson (Olivia Thirlby, dotata di poteri psichici e pescata anche lei dai fumetti del Giudice) intrappolati in uno di questi grattacieli-fortezza e costretti a farsi strada da terra fino all'ultimo piano, dove li aspetta la ferocissima capoclan Ma-Ma (Lena Headey).
Dredd, un Karl Urban che non si toglie mai il casco e resta per tutto il film con gli angoli della bocca curvati all'ingiù, emoticon umano di incazzatura, è così un John McClane con una corazza tattica al posto della canottiera, chiuso nella sua trappola di cristallo con pochissimo cristallo (pochissimo = zero). Un Punitore del futuro, un personaggio da western di Leone con gli occhi coperti dalla visiera anziché dal cappello nero, Clint Eastwood. Quest'ultimo, letteralmente: Urban si sforza per tutto il film di tirar fuori una voce alla Eastwood, e non è un semplice vezzo, perché il Giudice Dredd è nato nel '77 come versione fantascienza ed esagerata dell'ispettore Callaghan del vecchio Clint. Si chiude insomma un cerchio.
Nonostante la prevedibilità assoluta del tutto, in qualche modo la storia funziona. Un B-movie che, a differenza del suo predecessore del 1995, si prende fin troppo sul serio: sbruffonate ridotte al minimo, tasso di violenza fuoriscala e financo una trovata visivamente interessante come l'effetto moviolone sbrilluccicoso della droga Slo-Mo, evoluzione di quanto sperimentato da Garland e dal supervisore degli effetti speciali Jon Thum in Non lasciarmi/Never Let Me Go (2010).
Dicevi, funziona. Come film d'azione pura, grossomodo privo di tensione ma esageratissimo guilty pleasure da kill'em all, funziona. Vince facile il confronto con il suo ricco ma pezzente precursore perché non arriva a strafare, evitando i trappoloni da trasposizione pedissequa di un immaginario figliato da un altro mezzo. Prendi le divise dei Giudici, reinterpretazione in chiave non kitsch di quelle originali, con l'aquila, il distintivo sul petto e gli altri elementi dorati scuriti e incastonati in una corazza da SWAT, da Batman.
Uno dei tanti elementi del film che hanno scimmiato John Wagner, il co-creatore del fumetto (che aveva preso a pernacchie Dredd - La legge sono io, ricordiamolo), portandolo a dire che protagonisti e storia "sono al 100% Dredd". Ora, non sei nessuno per contraddire chi ha creato il personaggio, ma ti sembra manchi un po' di ironia cinica delle storie a fumetti di Dredd. Quella satira sociale che il film del 1995 aveva provato a incorporare, bruciando la ciambella con tutto il forno.
Forse l'esigenza di distaccarsi da quel flop, di MetodoNolanizzare il Dredd cinematografico ha portato ad esagerare in senso opposto, ma ci sta. Questo Dredd è un'oretta e mezza di puro intrattenimento che non viene a noia, scorre veloci, come i tipi di munizioni sul display da lettore MP3 della Lawgiver del protagonista. Non ha niente di nuovo, Slo-Mo a parte, ma è un film divertente. Il che, tenendo anche in conto le aspettative che ti decoravano le suole delle scarpe, ti basta.
Peccato non sia stato distribuito da noi, e peccato soprattutto che il floppone rimediato negli USA e nel resto del globo abbia reso in un primo momento improbabile la realizzazione di un seguito. D'altro canto Urban ancora ci crede e le vendite della versione home video nell'ultimo anno sono andate fortissimo, sia negli USA che in UK, simbolo che tra i fan del fumetto la pellicola di Pete Travis si è ritagliata una sua nicchia come film di culto. Magari allora questo Giudice Dredd, questo John McClane senza canotta, non ha ancora appeso la Lawgiver al chiodo, chi te lo dice.
GLI ALTRI FILM DI SUPERFANTASCIENZO
Il che, nel mondo di Dredd, significa niente più Mega-City One in stile Blade Runner, ma una sconfinata megalopoli fin troppo simile a quelle odierne. Un futuro tanto prossimo da esser dietro l'angolo, privo - anche per ragioni di budget - di macchine volanti, abiti strambi e robot, in cui l'unica differenza di rilievo rispetto alle metropoli di oggi sono enormi grattacieli-quartiere da duecento piani. Il che, nella storia scritta da Alex Garland - l'amicone di Danny Boyle: The Beach, 28 giorni dopo, Sunshine - si traduce a sua volta in una classica situazione da videogioco old school: Dredd e la nuova leva Anderson (Olivia Thirlby, dotata di poteri psichici e pescata anche lei dai fumetti del Giudice) intrappolati in uno di questi grattacieli-fortezza e costretti a farsi strada da terra fino all'ultimo piano, dove li aspetta la ferocissima capoclan Ma-Ma (Lena Headey).
Dredd, un Karl Urban che non si toglie mai il casco e resta per tutto il film con gli angoli della bocca curvati all'ingiù, emoticon umano di incazzatura, è così un John McClane con una corazza tattica al posto della canottiera, chiuso nella sua trappola di cristallo con pochissimo cristallo (pochissimo = zero). Un Punitore del futuro, un personaggio da western di Leone con gli occhi coperti dalla visiera anziché dal cappello nero, Clint Eastwood. Quest'ultimo, letteralmente: Urban si sforza per tutto il film di tirar fuori una voce alla Eastwood, e non è un semplice vezzo, perché il Giudice Dredd è nato nel '77 come versione fantascienza ed esagerata dell'ispettore Callaghan del vecchio Clint. Si chiude insomma un cerchio.
Nonostante la prevedibilità assoluta del tutto, in qualche modo la storia funziona. Un B-movie che, a differenza del suo predecessore del 1995, si prende fin troppo sul serio: sbruffonate ridotte al minimo, tasso di violenza fuoriscala e financo una trovata visivamente interessante come l'effetto moviolone sbrilluccicoso della droga Slo-Mo, evoluzione di quanto sperimentato da Garland e dal supervisore degli effetti speciali Jon Thum in Non lasciarmi/Never Let Me Go (2010).
Dicevi, funziona. Come film d'azione pura, grossomodo privo di tensione ma esageratissimo guilty pleasure da kill'em all, funziona. Vince facile il confronto con il suo ricco ma pezzente precursore perché non arriva a strafare, evitando i trappoloni da trasposizione pedissequa di un immaginario figliato da un altro mezzo. Prendi le divise dei Giudici, reinterpretazione in chiave non kitsch di quelle originali, con l'aquila, il distintivo sul petto e gli altri elementi dorati scuriti e incastonati in una corazza da SWAT, da Batman.
Uno dei tanti elementi del film che hanno scimmiato John Wagner, il co-creatore del fumetto (che aveva preso a pernacchie Dredd - La legge sono io, ricordiamolo), portandolo a dire che protagonisti e storia "sono al 100% Dredd". Ora, non sei nessuno per contraddire chi ha creato il personaggio, ma ti sembra manchi un po' di ironia cinica delle storie a fumetti di Dredd. Quella satira sociale che il film del 1995 aveva provato a incorporare, bruciando la ciambella con tutto il forno.
Forse l'esigenza di distaccarsi da quel flop, di MetodoNolanizzare il Dredd cinematografico ha portato ad esagerare in senso opposto, ma ci sta. Questo Dredd è un'oretta e mezza di puro intrattenimento che non viene a noia, scorre veloci, come i tipi di munizioni sul display da lettore MP3 della Lawgiver del protagonista. Non ha niente di nuovo, Slo-Mo a parte, ma è un film divertente. Il che, tenendo anche in conto le aspettative che ti decoravano le suole delle scarpe, ti basta.
Peccato non sia stato distribuito da noi, e peccato soprattutto che il floppone rimediato negli USA e nel resto del globo abbia reso in un primo momento improbabile la realizzazione di un seguito. D'altro canto Urban ancora ci crede e le vendite della versione home video nell'ultimo anno sono andate fortissimo, sia negli USA che in UK, simbolo che tra i fan del fumetto la pellicola di Pete Travis si è ritagliata una sua nicchia come film di culto. Magari allora questo Giudice Dredd, questo John McClane senza canotta, non ha ancora appeso la Lawgiver al chiodo, chi te lo dice.
GLI ALTRI FILM DI SUPERFANTASCIENZO
Dredd (2012)
recensito da DocManhattan il 2014-08-14
Rating:
recensito da DocManhattan il 2014-08-14
Rating:
FICO!
RispondiEliminaHo sempre desiderato vederlo ma infatti sapevo che da noi non è stato distribuito.(una vergogna vista la mole di film ridicoli che vengono adattati ogni anno in Italia)
RispondiEliminaQualcuno sa se esistono dei sub ita?
sisi io ai tempi lo vidi sub ita. D'accordissimo con il Doc su tutto. Non un (mega)filmone ma si lascia guardare molto piacevolmente
EliminaQuesto commento è stato eliminato da un amministratore del blog.
EliminaSai che un link del genere potrebbe farmi chiudere il blog, sì? Chi vuole i sub ita o il film o quello che gli pare se lo trova da solo, ma niente link. Neanche per scherzo.
EliminaGrazie a tutti per la disponibilità,ma evitiamo link equivoci per piacere,già abbiamo dei giudici che stanno diventando peggio dei censori cinesi bloccando addirittura MEGA,un normalissimo sito di cloud storage,non voglio che blocchino anche il doc.
EliminaIn ogni caso ho già risolto grazie
Scusa Doc, l'ho fatto senza pensare alle conseguenze per la piattaforma. Non ricapiterà. Sorry.
EliminaConcordo al 110%, l'ho visto un paio di settimane fa subbato e devo dire che mi ha colpito molto positivamente. Un bell'action movie con tutti i crismi, paurosamente realistico e dannatamente probabile, con un bel tasso di violenza gratuita e splatterosa che non guasta mai.
RispondiEliminaIl film per me è davvero notevole, anche se la storia pare scopiazzata dal bellissimo the raid. Come al solito i distributori italiani si rivelano dei cani, manco il DVD hanno deciso di farci vedere!
RispondiEliminaAnche io spero in uscita italiana, d'altronde alla lunga sono riusciti a far uscire the raid...
RispondiEliminaFigherrimo
RispondiEliminaGiusto per avere un minimo di preparazione in materia, quel poco che è arrivato di Dredd in Italia (mi pare con la Play Press), vale la pena leggerlo?
RispondiEliminaDue titoli: "Guerra Totale" e "America", dove troverai alcuni tra i suoi monologhi più belli.
EliminaAh i volumi della Magic Press, grazie per la dritta!
EliminaLi amerai.
EliminaAmerica è una storia stupenda, comunque è uscita la ristampa anche delle storie editate su 2000 AD, anche quelle fantastiche.
EliminaA me è piaciuto molto, più del tamarrissimo predecessore. Godibile, bella la resa della città e del condominio/arcologia, un po' da videogioco come struttura ed il che non è affatto un male. Intendiamoci, niente di superoriginale, ma almeno non hanno sentito la necessità di infilarci una storia d'amore perchè sì. Anderson e Ma-Ma sono personaggi interessanti e nel complesso lo consiglierei come film.
RispondiEliminaIl film è godibilissimo...peccato che nessuno in italia se lo sia cagato...l'importante è adattare i film del cazzo della asylum o drammoni da tagliarsi le balle...o peggio ancora commediole di una demenza bestiale...
RispondiEliminaA me è piaciuto molto. Un film "crudo", senza troppi fronzoli che descrive una realtà sociale decisamente probabile. Peccato non ci sia in italiano ma vederlo subbato non mi è dispiaciuto per niente.
RispondiEliminaOra io questa versione non l'ho vista (ma ho in programma di guardarlo) quindi dirò solo una cosa che con la qualità del film non c'entra: che la divisa realistica abbinata a quel casco che proprio non lo è, che volete che vi dica... (mi) fa cagare.
RispondiEliminaMeglio se tenevano la divisa originale.
Che poi dai, lo stile Nolan dappertutto ha un pò rotto.
Imo il costume classico, con quelle spalline dorate da 20 chili l'una, è improponibile sullo schermo. Il casco è esattamente quello dei fumetti, e, beh, è l'elemento portante dell'aspetto di Dredd. Fare un film di Dredd senza il suo casco... ti viene fuori quella roba con Stallone. :) In ogni caso, guardatelo: la resa del costume su schermo è diversa che in foto.
EliminaForse: a me il nuovo costume sembra un po' troppo una tenuta SWAT con un'aquila incollata sopra. E il casco mi sembra oversize, come se l'avessero preparato per qualcuno con la testa più grande di quella di Urban che poi ha rinunciato al ruolo.
EliminaI costumi del Dredd di Cannon erano sì improbabili, ma molto più fedeli a quelli del fumetto.
E, credimi, ricostruirne uno è stato un lavoraccio infame. ;D
@Doc
EliminaInfatti il casco è imprescindibile. Io intendevo che da solo sta male. Mi spiego.... E' come mettere ad un tizio col casco/mascherone dei TH3 una tuta SWAT: non ci azzecca niente. Se deve esserci il casco TH3, allora abbinagli la sua tuta/armatura TH3: è improponibile? Chissene, è il suo. XD
Ad ogni modo appena lo trovo di qualità decente me lo guardo e vedo, anche se così la divisa proprio non può fare a meno di non trasmettermi alcuna personalità: potrebbe essere usata in qualsiasi altro film e nessuno se ne accorgerebbe.... a differenza del costume originale, che anche senza il casco sarebbe riconoscibile.
@Cyberluke
Ganzissimo. Complimenti sopratutto per la bocca all'ingiù: di profilo specialmente sembra uscita da un fumetto XD
Ok, l'ho visto.
EliminaMi è piaciuto? Moltissimo. Diciamo che l'unica nota per me un pò così è solo estetica, ovvero che per me è troppo attuale e poco futuristico per veicoli e stili di vestiario.
Riguardo alla divisa.... niente da fare, continua a farmi cagare e preferire quella legittima. Esteticamente (e solo esteticamente), mi sembrava di vedere Dredd che fa il cosplay di UsAgent di quanto imitava Dredd http://i17.photobucket.com/albums/b66/TheBloodyAwfulPoet/7259-51634-1-usagent_400.jpg
A parte questo, un bel film come si deve.
Premesso che mi sono rifiutato di vedere la versione turgida stalloniana, questo mi è piaciuto parecchio, sia per i motivi da te adotti, sia perché è il film che più di qualsiasi altro - a parte forse Bastardi senza gloria - ha punito il cattivo il maniera soddisfacente, prolungata, piena, ma anche oltre.
RispondiEliminaL'abbiamo visto morire al rallenty per merito di quella droga, il cattivo, cioè la cattiva, lentamente, pensando aaahhh, sì, cazzo, crepa con calma, vivitela e faccela godere, ma infine superando il concetto stesso di vendetta.
E' incredibile, ma in questo senso il film è stato persino profondo, perché non l'odiavi più il cattivo - ok, era bona, e questo ha il suo peso, probabilmente - bensì capivi come, infine, siamo tutti fottuti dalle circostanze.
Come Dredd.
E allora resta solo una cosa da fare, tirare dritti in qualche modo, tenere l'ordine, ma senza odio, perché Dredd non odia, questo va sottolineato. non si sa cosa provi Dredd, conta quello che provi tu.
Sto esagerando?
Ok, sto solo ponendo dei contenuti in uno scenario puramente vuoto, cioè distopico.
Ammirazione per Karl Urban, accettare di recitare con quel casco gigante sempre addosso non è da tutti. La sceneggiatura era già stata scritta anni prima di The Raid, quindi la scopiazzatura è da escludere...
RispondiEliminaContinuo a sperare in un seguito col mitico Judge Death, anche se ahimè tutto sembra tacere :-P
Non conosco approfonditamente il fumetto perchè, proprio come è stato scritto sopra, in Italia è arrivato poco o niente: quindi, potendo fare a meno dell'ironia dissacratoria di cui parla il Doc, mi sono goduto appieno questo Dredd. Che proprio non merita nessun occhio del paragone con quello di Stallone.
RispondiEliminaCome gia hanno fatto notare altri,il paragone con quel film fantastico che è The Raid è inevitabile,vista l'ambientazione.
RispondiEliminaOra il film di Evans rimane superiore ed è entrato a pieno diritto tra i classici del cinema uattà, ma ciò non toglie che il film di Dredd,pur senza sorprese,faccia il suo più che onesto lavoro ed è sicuramente superiore a "IUBBITREIDELO" (non che ci volesse molto però!).
Bravo Urban perennemente accigliato anche se le ciglia non si vedono e brava Lena Headley.
L'unico Dredd che ha attraversato la mia vita, è stato quello di un gioco scrauso in cassetta per Commodore 64 comprato in edicola.
RispondiEliminaConcordo in toto con la recensione.
RispondiEliminaGodibilissimo B-MOVIE, rispettoso del fumetto (forse difetta un poco della cinica ironia di questi)
il giudice Anderson è bona, e speriamo nel seguito.
[SPOILER]
l'unica cosa amara è che nel fumetto ai regazzini avrebbe sparato senza pensarci due volte
[/SPOILER]
P.s.: Lena Hadey rimane una gnocca da urlo anche con la faccia da pazza.
RispondiEliminaSarà proprio impossibile vederlo in Italia?
RispondiEliminaStavo guardando il film, vedevo che usano come pagamenti i Crediti... li vedevo usati ancora 20 anni fa. Doc tu sai niente a riguardo, chi li ha inventati o altro?
RispondiEliminaperchè non fare un post sui trailer pensati/girati/montati meglio dei film stessi:
RispondiEliminahttps://www.youtube.com/watch?feature=player_embedded&v=lC4JlGtkC9M
Il trailer è l'idea...poi esiste il libero arbitrio!
EliminaStraquoto tutto nonostante le pernacchie rimediate al cinema Dredd è un film semplice ma Potente. Lo consiglio vivamente.
RispondiEliminaLe americanate me le vedo per carità, ma ho sempre amato questi "B-Movie" poichè spesso risultano più godibili di molti film ad alto budget.
RispondiEliminaComunque il trio di protagonisti è di tutto rispetto e la regia non è niente male.
Mi è piaciuta molto anche la colonna sonora, tamarra al punto giusto.
Ecco, di questo posso dire che come trama mi piace di più rispetto al vecchio, però come estetica molto meno, mi piace il casco, e il fatto che non lo toglie mai, ma il costume sembra una tuta da Swat, preferivo l'abbinamento calzamaglia e aquile dorate a tutto spiano, super anni 80. Anche le moto mi hanno fatto schifo che sembrano degli scooter, mentre quella del vecchio era figaforte, e anche Carl Urban non mi convinceva troppo, si cerca un pò di fare il duro, ma non sarai mai più duro di Stallone quando fà la bocca storta, poi boh, come faccia Dredd è troppo Stalloneggiante
RispondiEliminaSul discorso tute secondo me un "attualizazione" era inevitabile, ed era inevitabile che si concretizasse in una semplificazione.
EliminaPer il design delle tue fu scomodato anche Simon Bisley, che ricordo ne parlo anche sul suo FB presentando i primi prototipi el casco.
Poi le spallozze aquiliformi e gli altri fronzoli erano pensati per essere una parodia di mostrine e lustrini dei militari "real life"
Secondo me è sensato che la divisa di un Dread non particolarmente avanti nella carriera e ancora "agente di strada" ne sia sprovvisto.
Come scritto nell'altro thread questo film mi è piaciuto parecchio!
RispondiEliminaQuanto parecchio? Tanto da dargli 4giapponesidibladerunner piene!
Perchè è una ottima trasposizione da un fumetto che senza stravolgerlo regge benissimo come film! E poi mi piace la semplicità del racconto, una giornata "di routine" di un Giudice! Niente divagazioni o massimi sistemi! Ti racconta la vita di un giudice sul lavoro, capisci i valori (un filino destrorsi O_O) che lo guidano e entri subito in quel mondo.
filmone, me lo sarò rivisto una dozzina di volte da quando è stato 'reso disponibile'.
RispondiEliminacomunque non è corretto parlare di 'scopiazzatura' the raid perchè i due film hanno avuto gestazioni quasi in contemporanea: quando 'trr' è uscito, insomma, Dredd era già un pezzo avanti.
E' da tempo che volevo vederlo , ma mica sapevo che non l avevano adattato in italiano .Che strano .
RispondiEliminaComunque sia da fan della Headey non posso perdermi nulla ^_^
Salve a tutti
RispondiEliminaPremetto che vidi a suo tempo il Giudice Dreed con Stallone più perchè sapevo ceh viniva preso da un fumetto (che all'epoca non ebbi modo di recuperare, cosa avvenuta diversi anni fa) e condivido quanto finora espresso sia dal Doc che dagli antristi che han commentato questo e il post precedente. leggendo questo debbo dire che mi intriga parecchio vedere la pellicola"nuova" sul giudice...peccato che in lingua italica non sia disponibile..
piccolo Off-Topic ma secondo voi, Dreed non assomiglia ad un altro personaggio che ha secondo me molti punti di contatto, a partire dalla violenza del personaggio stesso, parlo di Marshal Law (che se non sbaglio è sempre di Pat Mills come Dreed....
mi hai fatto venire la curiosità Doc. me lo vedrò sicuramente. anche perché del dredd olderrimo ho anche io un pessimo ricordo.
RispondiEliminaAbbiate pazienza, io ho sempre bisogno dei sottotitoli.
RispondiEliminaPerché Giapponesine e non Presidentesse anche se è un film attuale? E' il cappello Superfantascienzo che fa l'unità di misura? :(
This. SuperFantaScienzo ha la sua unità di misura. Anche se qualche volta me ne dimentico, ehr...
EliminaD'accordo sulla recenzione del Doc, il filmone del giudice regge ed è molto godibile. Per altro le divise sono simili a quelle di alcune storie più recenti che forse si sono viste anche in italia.
RispondiEliminaVisto in SubTechnicoloro e concordo: semplice e potente, una lettura di un giorno, tanto che lo avrei intitolato " A day in the life of ... " . Consigliato
RispondiEliminaQuesto nuovo adattamento ha scalzato prepotentemente il vecchio dal mio immaginario.
RispondiEliminaHo conosciuto il personaggio tramite la prima blanda trasposizione cinematografica. L'ho approfondito leggendo il primo crossover con Batman arrichito dai disegni di un Bisley all'apice della forma. Solo dopo ho imparato ad amarlo grazie alle ristampe delle prime storie editate su 2000 ad, vero caposaldo della (ai tempi) new wave inglese che a calci e pugni spinse il fumetto in calzamaglia verso la maturità, ispirando capolavori come "Il ritorno del cavaliere oscuro" e "Watchmen", giusto per citare due a caso.
Ho apprezato il nuovo film proprio per il tentativo, secondo me riuscito, di ricreare l'atmosfera e i personaggi (non a caso ci viene proposta proprio Anderson) di quelle prime indimenticabili storie, e anche se la satira "ipertrofica" che le caratterizava viene abbandonata, probabilmente perchè avversa ad un pubblico "meiinstrìm", secondo me un sentore di critica sociale rimane.
Il fatto che il budget fosse basso è sicuramente un punto di forza del film, che purtroppo a livello di trama sembra non prendersi abbastanza tempo per sviluppare la parte finale.
Anch'io sperò nel succeso postumo per vedere finalmente una versione scalciaculi dei Dark Judges.
P.S.Se qualcuno si fosse incuriosito, buona parte della storia editoriale del Ggiuddice è stata riproposta non troppo tempo fa dalla (se non erro) Magic Press e nel circuito fumettistico (o almeno in quello milanese) ancora si trova...
Visto ieri sera . Secondo me me merita ampiamente.
RispondiEliminaSi vede che è un B movie,ma questa volta la carenza di fondi ha aguzzato l'ingegno facendo si che si puntasse a creare una storia che regge rispetto a qualche pleonastica meraviglia visiva.
Dredd è perennemente incazzato. Fantastico.
La Headey ha creato una cattiva che esula dalle macchiette esagerate che fanno ridere più che incutere timore. Avrei voluto molto più approfondimento e più battute per Lena. Ma tant'è, mi accontento.
La fotografia non stravolge i canoni visivi, e resta a metà strada tra il report giornalistico e il film tradizionale ,pompando un po' magari sui grigi decadenti .
Il giudice Anderson fa il suo portandosi a casa una promozione comunque meritata.
Sulla mia scala personale piglia 4/5 che ho già voglia di rivederlo.
Sarei molto felice su dei rumors per un seguito.
Bello bello bello.
p.s. mai letto il fumetto.
Mi sono accattato il dvd dall'inghilterra dopo la bella recensione del Doc.
RispondiEliminaBel film, crudo, sincero, violento.
Un piccolo gioiello.