Le pubblicità fuorvianti di Topolino (stagione IV, parte IV): ottobre 1976
E poi si è di nuovo lì, nel mondo fuorviato delle Pubblicità Fuorvianti di Topolino, a raccontare la nostalgia col sorriso, a ghignare delle ingenuità dei tempi in cui fare il pubblicitario era un mestiere in cui potevi fregartene dei doppinsensi e di qualsiasi altra cosa, e fare i soldi pure se c'avevi la terza elementare e la fantasia di un criceto morto di sonno. Oggi andiamo a spulciare le pagine di Topolino 1092 (31 ottobre 1976, 300 lire), custodi del solito, pernicioso mix di bambole del demonio, regali pezzenti e robe politicamente scorrette. Fischiettate le note di Johnny il Bassotto di Lino Toffolo e seguitemi [...]
Partiamo da quei cacchio di Barbapapà, ché son più di quarant'anni che ce li ritroviamo davanti. Loro e il loro barbatrucco da gianfransuà amati dai giapponesi per vendere i pupazzetti. "Di vinile, di peluche, ecc.", cioè pure tipo fatti di materiali sconosciuti come il forsantasio e il ciuingammo.
Sandrino Mazzola spiega, per conto delle briochine Brioss e del Duplo che era tutta un'altra cosa rispetto al Duplo di oggi, come si dribbla il portiere prendendolo per i fondelli.
e i due possono rilassarsi, ignudi l'uno accanto all'altro. Grato, Jack accarezza in maniera sensuale il braccio di Jim nell'ultima foto. Tra una cosaccia e l'altra, i due possono dedicarsi alla "caccia al gorilla". Cioè contribuire all'estinzione di una specie protetta, i maledetti bastardi.
La meredina Ciù Ciù, una roba talmente vintaggia che ne conservi un ricordo solo vago-vaghissimo, degli anni CapitanHarlocki della prima infanzia in Piemonte. E che si tratti di una roba super-vintaggia, persa nelle nebbie del tempo,
lo capisci anche dai premi del "tesserone": un pallone di cuoio marrone da primo dopoguerra, la Barbie deforme anni 70, un casco da rollerball.
I GI JOE. Cioè, i primi GI JOE, quelli nati in America negli anni Sessanta e a cui la Mattel si era, uh, ispirata dando vita a Big Jim. Notata l'assonanza? Ecco. Soldatoni pupazzosi disponibili "in sei diverse fisionomie", compreso il gerarca nazista stronzo.
Ma, attenzione, c'era anche la versione femminile, LADJ GI (sì, con la J), sconosciuta linea di bambole da combattimento jamesbonde armate di tutto punto. Tutte le LADJ GI sono state sterminate pochi mesi dopo, pare, in un agguato ordito dall'Algida Stronza per il controllo del territorio.
Non è una pubblicità, ma date un occhio a queste due pagine. C'era ai tempi, su Topolino, la rubrica del critico musicale Max Red, a cui non piaceva quasi mai niente e non si sforzava di nasconderlo. Leggete che affettuose parole riserva ai Cuginidella pettinatura afro di Campagna.
Sembra una pubblicità dei preservativi, ma no, sono i JokiJeans, ovvero i blu-jeans con l'etichetta catarinfrangente (con la N superflua) per non essere arrotati.
Una ferma presa di posizione della Bburago nei confronti dei collezionisti: gli automodelli "sono solo cose per giocare". "Smettila". "Piantala". Non rompere le balle con quello straccetto per la polvere. Bella peraltro l'Alfetta carburata a poppicorno.
La Polistil, invece, per vendere le sue macchinine continuava a riproporre la STESSA pubblicità vista qualche foto fa per i GI Joe e LADJ GI. Autore della campagna pubblicitaria era il noto Gigino lo Svogliato. Parte come ogni volta la discussione sulla Lancia Beta.
Ergo Biscotto ed Ergo Sprint regalano "la piastrina di riconoscimento dei ragazzi coi fiocchi", per esser presi per il culo a scuola pure dai bidelli.
"Ora Sandokan tutti i giorni sullo schermo a colori. Del tuo Cinevisor". E muto, o arriva Sandokan a prenderti a cinquine.
Lo Sguish. Chi incrociava già a queste coordinate la prima volta che lo Sguish saltò fuori dalle pubblicità di Topolino, sa. #piangiamo
Le astronavine Dinky Toys meravigliosamente meravigliose pescate da Star Trek, Thunderbirds e Spazio 1999, ma anche il Subbuteo super-vintaggio, con la scatola con le scritte in inglese. Mariomerolata suprema il "panno Subbuteo per il gioco d'effetto".
La Sunshine Family, la Famiglia Felice, ha invitato nella propria capanna di cartone la Famiglia Felice Africana. Una famiglia come la loro, solo che quelli c'hanno i vestiti tutti colorati e il ritmo nel sangue.
Reparto bambole: l'odiosa, ubiqua bambola Serafina, feticcio di cugine e inquietante mostruosità da piazzare su letti e divani.
Bluette, la bambola che se strofini la bacchetta nel fazzolett... rifacciamola. Bluette, la bambola che basta ammazzarla di bacchettate e lei si ferma, cammina e fa esattamente tutto quello che le dici di fare.
Valeria, la bambola che cura la propria igiene personale. "Ma scusa, tu ce l'hai la Valeria?", no, però ho fatto la varicella.
Qualche anno prima, Serenella era una bambola che rideva felice quando la lanciavi per aria. Un lustro più tardi, la bambola Furga secerne "vere lacrime", strilla e piange. Serenella una mazza.
E attenzione. All'angolo rosso, per la categoria Sticattsee, OK MIKE, clone di Big Jim (a sua volta clone dei GI Joe, che al mercato mio padre comprò). Strano, pensavi, che OK Mike non se lo sia cagato nessuno. Cioè, Big Jim c'aveva gli elicotteri, i fuoristrada, le moto con le mitragliatici, ma Ok Mike, nella sua inconfondibile posizione da petomane, c'aveva LA TENDA GONFIABILE e IL PONTE D'EMERGENZA, eh. Mica fischiett.
Le sorpresine supervintagge dell'Ovetto Kinder, negli anni in cui esistevano due grandi scuole di pensiero. Quella di chi non sopportava i soldatini di piombo, e quella di chi invece li adorava e voleva trovare solo quelli. Una master-race di intenditori che imparavano a riconoscere la presenza dei soldatini auscultando il rumore prodotto agitando freneticamente l'ovetto a qualche centimetro dall'orecchio, prima che i proprietari del bar/alimentari/tabacchi venissero a cazziarti. La tecnica era talmente infallibile che almeno il 40, 45% delle volte poi ti ritrovavi con l'ennesimo bambolotto ignudo o pupazzino componibile di Jenny la Pheega di legno, porca di quella miseria ladra.
Ovomaltina Pocket regalava "NIENTEPOPODIMENOCHE" le figurine. Di che tipo? "Degli animali CHE STANNO PER SPARIRE DALLA FACCIA DELLA TERRA". Ché "in via d'estinzione" non rendeva. Comunque, è tutta colpa come abbiamo visto di Big Jim Omosessuale.
Vari set Playmobil venduti a prezzi osceni. In quello più grande ci sono i cowboy, lo sceriffo, i banditi messicali, "1 viaggiatore" (quel pirla con l'ombrello da Mary Poppins che ci tiene tanto ad essere aggiso) e "1 donna". Quella lì al centro, che fa il gesto "Oh, guagliò, piano ché vi fate male".
Play-O-Tronic, il gioco elettronico per diventare "un centravanti imbattibile e un divo della racchetta". La tua "sala giochi personale". "Una piccola scatola grigia che ti può offrire più svaghi e divertimenti di un intero Luna Park". Tutto per un clonazzo di Pong. La fiera del #credici.
Nutrì, crema spalmabile della Pernigotti dall'aspetto non molto invitante, regalava le figurine sulla "Storia dell'Astronautica". Storia che in qualche modo comprendeva evidentemente anche 2001: Odissea nello Spazio di Kubrick, perché sì.
Il mondo di Tarzan della Corgi, con Tarzan, Jane, Cita (qui scritto Cheetah, versione sorpresaaah dell'originale Chetaa) e "il ragazzo", nei panni de "il ragazzo".
La scatola Bijoux del Das, per realizzare tante collanine piene di specchietti ed elementi colorati, da rifilare poi agli indiani fatti di DAS in cambio di terreni di plastilina.
"U-Boot, un altro successo della Italharvey". Rieccola, la nostra azienda di giocattoli preferita, protagonista già di diverse, indimenticabili puntate di questa rubrica grazie al suo inimitabile logo della cippetta felice.
Barbie e Ken, intanto, se ne vanno alle Hawa... no, dice che si tratta di "un'isola delle Hebridi" (che, in italiano senza quell'H, sarebbero isole scozzesi, ma non sottilizziamo). Ken, il Ken castigatore di fanciulle esotiche, è felicissimo:
la sera dovrebbe "riposare", occhiolino, nella comoda roulotte con Barbie, ma è troppo attratto dalla ragazza di colore. Lo si nota da quel passo dell'Oca. Innamoratissimo tipo Righeira della bella Cara, Ken le dedica una struggente canzone romantica italiana:
Chiudiamo con il meglio del peggio del meglio del peggio. Qualche giorno fa, hai fatto girare sulla pagina FB dell'Antro e sugli altri socialcosi questa pubblicità di una p0rnodoccia per bambole della Querzola. Bene, non era l'unico giocattolo strano della linea: c'era anche il lettone per due, con la bambola che si spoglia tutta seSSi e il suo compagno karateka che fa stretching prima di saltarle addosso.
TUTTE LE ALTRE PUBBLICITÀ FUORVIANTI DI TOPOLINO
Partiamo da quei cacchio di Barbapapà, ché son più di quarant'anni che ce li ritroviamo davanti. Loro e il loro barbatrucco da gianfransuà amati dai giapponesi per vendere i pupazzetti. "Di vinile, di peluche, ecc.", cioè pure tipo fatti di materiali sconosciuti come il forsantasio e il ciuingammo.
Sandrino Mazzola spiega, per conto delle briochine Brioss e del Duplo che era tutta un'altra cosa rispetto al Duplo di oggi, come si dribbla il portiere prendendolo per i fondelli.
"Sentito che colpo, comandante?".
"Ha fatto Driin, era un colpo di telefono, pirla".
Ah, quante avventure il Big Jim "anche questo è amore", che se ne va in vacanza sull'isola deserta col suo, uh, amico Big Jack. Il tempo di raggiungere l'isola con sette mezzi diversi,"Ha fatto Driin, era un colpo di telefono, pirla".
e i due possono rilassarsi, ignudi l'uno accanto all'altro. Grato, Jack accarezza in maniera sensuale il braccio di Jim nell'ultima foto. Tra una cosaccia e l'altra, i due possono dedicarsi alla "caccia al gorilla". Cioè contribuire all'estinzione di una specie protetta, i maledetti bastardi.
La meredina Ciù Ciù, una roba talmente vintaggia che ne conservi un ricordo solo vago-vaghissimo, degli anni CapitanHarlocki della prima infanzia in Piemonte. E che si tratti di una roba super-vintaggia, persa nelle nebbie del tempo,
lo capisci anche dai premi del "tesserone": un pallone di cuoio marrone da primo dopoguerra, la Barbie deforme anni 70, un casco da rollerball.
I GI JOE. Cioè, i primi GI JOE, quelli nati in America negli anni Sessanta e a cui la Mattel si era, uh, ispirata dando vita a Big Jim. Notata l'assonanza? Ecco. Soldatoni pupazzosi disponibili "in sei diverse fisionomie", compreso il gerarca nazista stronzo.
Ma, attenzione, c'era anche la versione femminile, LADJ GI (sì, con la J), sconosciuta linea di bambole da combattimento jamesbonde armate di tutto punto. Tutte le LADJ GI sono state sterminate pochi mesi dopo, pare, in un agguato ordito dall'Algida Stronza per il controllo del territorio.
Non è una pubblicità, ma date un occhio a queste due pagine. C'era ai tempi, su Topolino, la rubrica del critico musicale Max Red, a cui non piaceva quasi mai niente e non si sforzava di nasconderlo. Leggete che affettuose parole riserva ai Cugini
Sembra una pubblicità dei preservativi, ma no, sono i JokiJeans, ovvero i blu-jeans con l'etichetta catarinfrangente (con la N superflua) per non essere arrotati.
La Polistil, invece, per vendere le sue macchinine continuava a riproporre la STESSA pubblicità vista qualche foto fa per i GI Joe e LADJ GI. Autore della campagna pubblicitaria era il noto Gigino lo Svogliato. Parte come ogni volta la discussione sulla Lancia Beta.
Ergo Biscotto ed Ergo Sprint regalano "la piastrina di riconoscimento dei ragazzi coi fiocchi", per esser presi per il culo a scuola pure dai bidelli.
"Ora Sandokan tutti i giorni sullo schermo a colori. Del tuo Cinevisor". E muto, o arriva Sandokan a prenderti a cinquine.
Lo Sguish. Chi incrociava già a queste coordinate la prima volta che lo Sguish saltò fuori dalle pubblicità di Topolino, sa. #piangiamo
Le astronavine Dinky Toys meravigliosamente meravigliose pescate da Star Trek, Thunderbirds e Spazio 1999, ma anche il Subbuteo super-vintaggio, con la scatola con le scritte in inglese. Mariomerolata suprema il "panno Subbuteo per il gioco d'effetto".
La Sunshine Family, la Famiglia Felice, ha invitato nella propria capanna di cartone la Famiglia Felice Africana. Una famiglia come la loro, solo che quelli c'hanno i vestiti tutti colorati e il ritmo nel sangue.
Reparto bambole: l'odiosa, ubiqua bambola Serafina, feticcio di cugine e inquietante mostruosità da piazzare su letti e divani.
Bluette, la bambola che se strofini la bacchetta nel fazzolett... rifacciamola. Bluette, la bambola che basta ammazzarla di bacchettate e lei si ferma, cammina e fa esattamente tutto quello che le dici di fare.
Valeria, la bambola che cura la propria igiene personale. "Ma scusa, tu ce l'hai la Valeria?", no, però ho fatto la varicella.
Qualche anno prima, Serenella era una bambola che rideva felice quando la lanciavi per aria. Un lustro più tardi, la bambola Furga secerne "vere lacrime", strilla e piange. Serenella una mazza.
E attenzione. All'angolo rosso, per la categoria Sticattsee, OK MIKE, clone di Big Jim (a sua volta clone dei GI Joe, che al mercato mio padre comprò). Strano, pensavi, che OK Mike non se lo sia cagato nessuno. Cioè, Big Jim c'aveva gli elicotteri, i fuoristrada, le moto con le mitragliatici, ma Ok Mike, nella sua inconfondibile posizione da petomane, c'aveva LA TENDA GONFIABILE e IL PONTE D'EMERGENZA, eh. Mica fischiett.
Le sorpresine supervintagge dell'Ovetto Kinder, negli anni in cui esistevano due grandi scuole di pensiero. Quella di chi non sopportava i soldatini di piombo, e quella di chi invece li adorava e voleva trovare solo quelli. Una master-race di intenditori che imparavano a riconoscere la presenza dei soldatini auscultando il rumore prodotto agitando freneticamente l'ovetto a qualche centimetro dall'orecchio, prima che i proprietari del bar/alimentari/tabacchi venissero a cazziarti. La tecnica era talmente infallibile che almeno il 40, 45% delle volte poi ti ritrovavi con l'ennesimo bambolotto ignudo o pupazzino componibile di Jenny la Pheega di legno, porca di quella miseria ladra.
Ovomaltina Pocket regalava "NIENTEPOPODIMENOCHE" le figurine. Di che tipo? "Degli animali CHE STANNO PER SPARIRE DALLA FACCIA DELLA TERRA". Ché "in via d'estinzione" non rendeva. Comunque, è tutta colpa come abbiamo visto di Big Jim Omosessuale.
Vari set Playmobil venduti a prezzi osceni. In quello più grande ci sono i cowboy, lo sceriffo, i banditi messicali, "1 viaggiatore" (quel pirla con l'ombrello da Mary Poppins che ci tiene tanto ad essere aggiso) e "1 donna". Quella lì al centro, che fa il gesto "Oh, guagliò, piano ché vi fate male".
Play-O-Tronic, il gioco elettronico per diventare "un centravanti imbattibile e un divo della racchetta". La tua "sala giochi personale". "Una piccola scatola grigia che ti può offrire più svaghi e divertimenti di un intero Luna Park". Tutto per un clonazzo di Pong. La fiera del #credici.
Nutrì, crema spalmabile della Pernigotti dall'aspetto non molto invitante, regalava le figurine sulla "Storia dell'Astronautica". Storia che in qualche modo comprendeva evidentemente anche 2001: Odissea nello Spazio di Kubrick, perché sì.
Il mondo di Tarzan della Corgi, con Tarzan, Jane, Cita (qui scritto Cheetah, versione sorpresaaah dell'originale Chetaa) e "il ragazzo", nei panni de "il ragazzo".
La scatola Bijoux del Das, per realizzare tante collanine piene di specchietti ed elementi colorati, da rifilare poi agli indiani fatti di DAS in cambio di terreni di plastilina.
"U-Boot, un altro successo della Italharvey". Rieccola, la nostra azienda di giocattoli preferita, protagonista già di diverse, indimenticabili puntate di questa rubrica grazie al suo inimitabile logo della cippetta felice.
Barbie e Ken, intanto, se ne vanno alle Hawa... no, dice che si tratta di "un'isola delle Hebridi" (che, in italiano senza quell'H, sarebbero isole scozzesi, ma non sottilizziamo). Ken, il Ken castigatore di fanciulle esotiche, è felicissimo:
la sera dovrebbe "riposare", occhiolino, nella comoda roulotte con Barbie, ma è troppo attratto dalla ragazza di colore. Lo si nota da quel passo dell'Oca. Innamoratissimo tipo Righeira della bella Cara, Ken le dedica una struggente canzone romantica italiana:
Chiudiamo con il meglio del peggio del meglio del peggio. Qualche giorno fa, hai fatto girare sulla pagina FB dell'Antro e sugli altri socialcosi questa pubblicità di una p0rnodoccia per bambole della Querzola. Bene, non era l'unico giocattolo strano della linea: c'era anche il lettone per due, con la bambola che si spoglia tutta seSSi e il suo compagno karateka che fa stretching prima di saltarle addosso.
TUTTE LE ALTRE PUBBLICITÀ FUORVIANTI DI TOPOLINO
Momenti mariomeroli per lo sguardo di Kabir Bedi , il logo della Cippetta Felice e, finalmente il riconoscimento di Kubrik nella storia dell'aereonatuca dopo quella situazione dello Sbarco sulla Luna ..... Grazie Topolino per averci ridato la verita' !
RispondiEliminaSeppur un giocattolo da femmina, le LADJ GI sembrano bellerime
RispondiEliminaNella pubblicità della porno camera da letto non è famigliare la forma nella quale è disposto il testo (scusate l'italiano ma è lunedì mattina)?
RispondiEliminaOre e ore a giocare a U-BOOT...bellissimo
RispondiEliminaPrego osservare la foto de "I cugini" nella quale il biondo con maschia presenza impugna una.. sciabola? Katana? spada laser da novello cavaliere Jedi?..e il moro dal capello a fungo (altro che capabomba!) un mocio per pavimenti!! :D "Ufficiale e gentiluomo"....delle pulizie..
RispondiEliminaLOL.
EliminaOrgoglioso membro della scuola di pensiero che ADORAVA i soldatini di piombo delle uova Kinder (ce li ho ancora tutti, un centinaio circa ottenuti mangiando naturalmente almeno il quintuplo di ovetti).
RispondiEliminaE comunque il patron della Giocattoli Querzola ci aveva dei seri problemi, ci aveva. :-D
O non produceva solo giocattoli per bambini.
EliminaGià l'incipit "Lei, lui, il letto" sembra il titolo di un purnàtz soft anni '70 con pretese fintoautoriali.
EliminaPrego notare i "Barbamostri" della prima immagine... cuciti a mano da dei monchi nonvedenti... quelli di peluche che paiono mostri di film anni '50 ("Cosi Pelosi dall'Interspazio") e quelli di vinile ottenuti dagli stampi dei preservativi africani... ;)
RispondiEliminaorrendi veramente, certo che è veramente impossibile sbagliare a fare i barbapapà, per mio figlio ne creo con ogni materiale , dalla mollica di pane alla pasta di sale, alle caccole del naso ( in questo caso solo Barbazoo) ai duplo al paydoh, e non sono un mastro scultore...
Eliminabasta fare un " sacco " con due braccia e dipingerci gli occhi !
Soldatini di piombo per sempre. Per colpa loro mi sono dato i wargames da tavolo e ai giochi di ruolo.
RispondiEliminaUna vera sorpresa (in positivo) le LADJ GI. Eh, ci credo che sono sparite alla velocità della luce: non sia mai che le bambine di allora si mettessero in testa di non voler diventare la tipica casalinga (americana in questo caso) pettegola, invidiosa e materialista come invece Barbie insegnava. Sacrilegio.
RispondiEliminaU-BOOT a guardarlo così sembra interessante: probabilmente l'avrei comperato XD
Ho ancora quella battaglia navale! Ha un problema! Se guardi dall'alto i riquadri di gioco puoi vedere sul fondo se c'è il contatto magnetico oppure no. In altre parole puoi sapere subito se è colpito o affondato.
RispondiEliminaInoltre siccome i riquadri sono altissimi quando infili la sonda per colpire se la metti storta non fa comunque contatto.
Oggi si direbbe "epic fail". Ai miei tempi battevi i piedi piangendo e urlavi "ma non funziona buahhhhhh!". Tra le bestemmie di tuo padre che poverino aveva pure buttato i soldi...
I tipici giochi tennologgici che prendevano i bambini per idioti. Nessuno ricorda il mitico "Electro"? Ancora più pezzente di quello interpretato dal povero Jamie Foxx, era un gioco dove una lampadina si accendeva se si abbinava la risposta giusta a una domanda [i professori di educazione tecnica amavano farne costruire repliche con cartoncino bristol, filo elettrico e fermacampioni]. Il problema era che lo schema elettrico era fisso e cambiavano solo i cartoncini da posare sopra con le domande, in tutto una ventina: dopo un po' uno si ricordava come abbinare i contatti e sai che divertimento...
EliminaFaccio notare che Big Jim e il suo compagno di giochi intraVVedono qualcosa! si risparmiava anche sui correttori di bozze...
RispondiEliminaPerché si loVVano.
EliminaEh, il Cinevisor e la Battaglia Navale stile Sapientino li avevo tutti e due. Così come lo Sguish e il Catamarano di Big Jim...Nostalgi@canalis
RispondiEliminaArgomento Lancia Beta = DeLorean?
Quello, e il fatto che a qualcuno piace (me, per esempio, e proprio perché ricorda la DeLorean) e per altri era un bidone di macchina.
EliminaLa Montecarlo era una meraviglia, la guidai 19 anni fa e ancora il rimembrarla mi genera bruschettoni che mi fresano la cornea. Respect.
EliminaForse la parola non s'addice al prosieguo della frase, tuttavia vorrei porre ancora una volta l'attenzione sul packaging: gli incarti di Duplo e Brioss sembrano due piccoli capolavori! E quel color bronzo/oro… (sospiro) gli Anni Settanta…
RispondiEliminaDoc, coi G.I. Joe mi dai l'assist per condividere una mia riflessione di qualche tempo addietro: nei '70 la WWII era finita appena una trentina d'anni prima, per la generazione dei nostri genitori era qualcosa di, tutto sommato, "presente"; un po' come noi che adesso dissertiamo sugli Anni Ottanta (distanti appunto trent'anni)
Dunque... potrei dissertare per ore sullo stracaspio di SGUISH, la tempera che si seccava ESATTAMENTE come quella del tubetto un berlusecondo dopo che la avevi aperta ma, IN PIU' ti occupava tre volte lo spazio con il suo aspetto di vasino da notte in miniatura.
RispondiEliminaMa in realtà sto cercando di farmi anticipare l'appuntamento con lo psichiatra, dopo aver visto la pubblicità di Big Jim che si apparta su un isola con Big Bamboo... anni di certezze sulla propria sessualità buttati dalla finestra...
Faccio notare che si chiamavano tutti e due Big. Come tutti gli altri membri della loro cumpa. Sottolineando la parola membri.
EliminaA tal proposito non posso non ricordare ridendo quello che hai raccontato tempo fa durante la doppia intervista con Leo Ortolani, sul tizio che ti aveva scritto in merito a Big Jim, dicendo che tu "gli avevi rovinato l'infanzia e che BJ era lui simbolo di un'era felice"... Lollone.
EliminaMa la faccia del bambino Ciù Ciù cos'ha? E' a righe rosa e gialle
RispondiElimina:)
EliminaÈ l'effetto "scansione di cartoncino vecchio colorato chissà come": la pubblicità era su un pieghevole all'interno dell'albo.
Il Nutrì è palesemente 'Nduja.
RispondiEliminao Estratto di Carne Liebig :D
Eliminahttp://i.ebayimg.com/t/advertising-Pubblicita-1978-ESTRATTO-DI-CARNE-LIEBIG-/00/s/MTIwMFgxNjAw/$T2eC16F,!%29EE9s2ufEw0BQbZ%28L!mHg~~60_35.JPG
La "Barbie deforme" con capelli neri e abitino giallo non è una Barbie: è una cuginetta dell'Algida di nome Francie (nome che è più o meno l'equivalente anglofono del nostro Franca). Da un libro sulla storia della Barbie che ho in casa, apprendo che Francie fu lanciata nel 1966, negli anni della Swinging London, come versione pupazza dell'icona di quegli anni, la modella supermagra Twiggy, e quindi era più bassa e meno perata dell'illustre cugina.
RispondiEliminaAnni fa, rovistando nei reperti archeologici di casa mia, ho trovato una delle cose più tamarre che potessero inventare : un libro con la figurina (per modo di dire : era enorme) di Sandokan da ritagliare ed i vestiti da sovrapporre, con le "alette" bianche da piegare dietro...come le bamboline...
EliminaMa dov'è il delfino Zum mi manca!!!
RispondiEliminaNel '76 mi sa che Zum aveva ancora da venì, in Italia, si intende, la comparsa sulle tavolette di Galak credo che sia di un paio di anni dopo. Qui siamo ancora in era pre-robottoni, c'era ancora Carosello, e non era ancora abitudine usare personaggi dei cartoni come testimonial. Anzi, molti personaggi erano nati ad hoc per le pubblicità (Calimero, Jo'Condor...)
EliminaEwai!!!! Ritornano le fuorvianti di Potolino®
RispondiEliminaLe astronavi del Meccano le voglio prima di subito! Ma sopratutto, quanto era acido Max Red? E' possibile avere altre sue intransigenti recensioni?
RispondiElimina- Il Cinevision non me lo ricordavo;
RispondiElimina- I barbapapà sono mostruosi;
- Lo spot con Mazzola è mitico;
- ciù ciù è osceno;
I famosissimi gorilla di montagna degli atolli del Pacifico… le pubblicità di Big Jim sono sempre impagabili, meriterebbero uno spin-off tutto loro tipo Kentozzi
RispondiEliminamolto interessante anche il susseguirsi degli eventi:
Eliminaandiamo sull'isola col CATAMARANO
MA andiamo a pescare con la BARCA
PERO' sull'isola deserta in mezzo all'oceano sta ad aspettarci la ROULOTTE
(E chi ce l'ha portata? Teletrasporto? Particelle Pym?)
E poi dormono nei sacchi a pelo distesi fuori dalla roulotte, come tutte le persone normali
Eliminaperchè Big Jim ha mangiato i fagioli del pioniere ;)
EliminaIn queste pubblicità c'è vermante di tutto: abbiamo Brokeback Mountain versione on the beach con Big Jim, abbiamo il temine/nome bluette che nel lessico milanese di una volta significa blu chiaro (il blu è il "blé") e un gioco da tavolo che mi spiace non aver giocato, U-Boot.
RispondiEliminaMa che strani la Brioss e il Duplo vintaggi!!! Qualcuno ha avuto occasione di assaggiarli? Erano, come la Girella, migliori degli attuali? Io me li sono persi, sarei nato solo dopo pochi mesi...
RispondiEliminaSulla nave che esplode facendo Driin e l'ormai mitologico logo a forma di ceppa sono morto! Per non parlare degli animali che stanno per sparire dalla faccia della terra, che sembra la frase clichè da dire al villanzone di turno
RispondiEliminatorna la voglia di annusare il Das e pure la Coccoina ..
RispondiEliminaL'ultima pubblicità è l'apocalisse °_°
RispondiEliminaGRAZIE GRAZIE E ANCORA GRAZIE DOC!
RispondiEliminaQuesto commento è stato eliminato dall'autore.
RispondiEliminaho appreso che il salame transgenico preaffettato e preimbustato esisteva già allora!!!
RispondiEliminaI mitici ciu-ciu,quanti ne ho mangiati.Con la raccolta punti avevo preso il set da ping pong.I kinder brioss invece non li ho mangiati,visto che erano pubblicizzati da un interista.
RispondiEliminascusate ho un dubbio: ma i soldatini nelle uova kinder, fino a quando sono sopravvissuti? No perché mi ricordo di averne trovati un paio nel periodo 1996/1997... Li tenevo orgogliosamente in una piccola bacheca a muro a forma di casetta! Alzi la mano chi non ha mai visto una bacheca simile in casa di qualcuno!
RispondiEliminaQuello di Ciù Ciù sono strùnz, con un fantastilione di bollini regalavano le racchette da ping pong ma non la pallina.
RispondiEliminaQuel modellino, più che una Lancia Beta, sembra una DeLorean. Uhm...allora funziona!
RispondiEliminaLa Eagle Transporter della Dinky Toys ce l'ho, lo gggiuro!!! da qualche parte, in qualche disperso baule fuori del tempo ma C'E'!
RispondiEliminala Beta Montecarlo, ottima macchina, ottima Fiat (quando ancora le sapevano fare)...nata come X 1/20 (parente della X 1/9) e marchiata Lancia per caso...e per sfruttare al massimo i trionfi della regina Stratos... che Giugiaro abbia copicchiato per quello che poi resero l'inox DeLorean??? non lo so...
RispondiEliminaScusasse Doc, ma quando si parla di Lancia, m'intrometto sempre...
"Voce guida" e "complesso". Ah, la nomenclatura di una volta... <3
RispondiEliminama mi hai cassato il Play-O-Tronic così... un gioiello vintaggio prodotto (probabilmente senza alcuna licenza ma solo riboxato) "nientepopodimenoche" dalla ZANUSSI che tentava di cavalcare l'onda dei primi videogiochi prima che si vendesse anima, corpo e macchinari alle lavatrici.
RispondiEliminaLa Brioss esiste ancora, nelle varianti albicocca, ciliegia e Yogo Brioss che è la versione albicocca con un'aggiunta di yogurt. Sempre deliziose e da non confondere con la Kinder Brioss che è invece un orripilante panino dolciastro con la crema. Il Duplo di oggi invece non è più una semplice tavoletta ma uno snack di wafer, nutella e nocciole intere.
RispondiEliminaLa Brioss mi sembra sempre vecchia, mi sembra una schifezza, pollice in alto invece per l' evoluzione del Duplo
Elimina@Riccardo: ma tu parli della Ferrero Brioss o della Kinder Brioss? Guarda che sono due cose diverse, è la Kinder Brioss quella che sembra sempre stantia :)))
EliminaScopro adesso che sono due !! Avrei dovuto leggere meglio il tuo intervento !!
EliminaGrazie della dritta ;)
e comunque si, la kinder brioss fa schifo veramente, come tutto ciò che è bianco cremoso e non sta in frigo !!!
A proposito di ciliegia e albicocca, la Tettamanti, l'azienda che produceva il Ciu Ciu, produceva altre due merendine che si chiamavano Ciliegiotto e Albicoccolo, dai cui nomi si poteva intuire con cosa erano farcite.
RispondiEliminaNon riesco a capire il senso della pubblicità Bburago.
RispondiEliminaTralasciando il massacro del congiuntivo, ma che significa tutto il convoluto discorso?
"smettila di pensare che gli automodelli sono cose eccezionali da spolverare e tenere con cura. Sono solo cose per giocare. Come vuoi . "
( secondo voi sarebbe tanto difficile sostituire " COSE PER GIOCARE " con "GIOCATTOLI" , e " COSE ECCEZIONALI " con "OGGETTI DI VALORE" ? ma che italiano è?)
" come vuoi " che significa? che ci puoi giocare come vuoi , o che l' altro interlocutore immaginario del siparietto rifiuta di accettare l' utilizzo ludico del modellino, e quindi bisogna accettarne la volontà ?
Misteri anni '70.
Comunque l' Alfetta era sempre l' Alfetta, altro che l' ARNA.
Qualcuno mi spieghi gentilmente perché a sinistra del gruppo dei Barbapapà c'è Berk di "The Trap Door". :D
RispondiEliminaAlfetta GT, grande incompresa.
RispondiEliminaBella l'Alfetta... ma il congiuntivo cannato mi fa pensare che lo slogan l'abbia partorito Paolo Bitta :-) ...
RispondiEliminaO il sergente Hartman? o_0
"Piantatela! Smettetela di pensare che il congiuntivo HA regole fisse! Capito bene luridissimi vermi?!?!?! Signorsì signore!!!"
Ma come, Doc? Non ti pronunci nemmeno sul fatto che la camera da letto Querzola sia abitata dai cloni dell'Algida e di Kentozzi? ;) Lei è sexy ok. Lui è un karateka, ok. Ma non hai detto che sono pure pezzotti :)))
RispondiEliminaAllora sono solo a casa con una gamba rotta su una sedia a rotelle...e sulla pubblicita' del BIG JIM (per altro il camper ce-lo-a-ve-vo,yehuuuuuuuuuuuuuuuuuuu)stavo avendo dei sobbalzi per le risate con conseguenti doori ala gamba infortunata...ma non riuscivo a smettere.E' bellissima e meravigliosa la storia omo dei big jim bracconieri.ma anche l'album di figurine catastrofico non e' niente male.
RispondiEliminaCerto che c'erano giocattoli veramente brutti a pensarci bene. Io sono nato un po' dopo rispetto a questo Topolino, ma il livello di alcune mer de era ancora lo stesso. I pubblicitari vivevano di crack o di Valium, a seconda dei casi. Ma l'Ovomaltina pocket e l'Ovomaltina poket sono la stessa cosa?
RispondiEliminaAah, l'Ovomaltina pocket. Squisitissime barrette della consistenza di una meringa che si squagliavano in bocca e lasciavano un retrogusto super cioccolatoso. Mai piaciuta invece l'Ovomaltina in polvere, non si scioglieva nel latte freddo e sprigionava in quello caldo un olezzo di uovo che pareva di essere in una solfatara.
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