Game of Thrones S04E02, il riassuntone

Una faccia nata per chiamarsi le cinquine

Ed eccoci qui, all'appuntamento tanto atteso con una certa roba che ha fatto festeggiare negli ultimi due giorni la gente davanti al televisore a patatine e analcolico biondo. Arriva il super-riassuntone dell'episodio 2 della Quarta Stagione di Game of Thrones / Il Trono di Spade, "The Lion and the Rose". Un episodio scritto da Ciccio Martin in persona, per imporre di default un super-STACCE™ a chi lamenta le differenze con i libri e whatnot. Siete pronti? Andiamo (Brooklyn) [...]

Fan-fan-farafafàn-farafàn… Ah, è finita, scusate. Ogni volta quella sigla ti rimane nelle orecchie per un paio di giorni. Quel gran BASTARDO di Ramsay, non quello che va a guardare quanto fanno schifo le cucine dei ristoranti ciccioamericani e dice ai cuochi Fai schifo, sei una munnezza, quell'altro, quello bastardo per ragioni anagrafiche, si sta dedicando a una battuta di caccia insieme a una sua amica pheega cugina di Occhio di Falco.

Ma anziché la caccia alla quaglia, lui preferisce la caccia alla pollastra: una povera crista che qualche istante dopo viene sbranata dai cani di Ramsay/TROLOLO™ solo perché quello è un tale sadico che al confronto Himmler era un sant'uomo.

Con loro c'è anche, con le mansioni di zerbino dei cani, il fu Theon Greyjoy, torturato, umiliato, molto probabilmente evirato e costretto da Ramsay ad assumere il suo nuovo nome, Reek, e il suo nuovo cognome, Kione.

Intanto (1), i fratelli Jaime e Tyrion Lannister stanno mangiando. Ché ad Approdo del Re o si mangia o si beve o si tromb… ci si dedica all'entertainment. Jaime in realtà non ha molto appetito, per quella storia della mano persa,

e allora Tyrion ricorda con un brindisi che gli altri due fratelli di casa Lannister non è che stiano messi tanto meglio. E poi ci prova. Ci prova, quel cuore buono di Tyrion, a far capire al fratello che in fondo aver perso una mano non è tutto questo dramma. Non ci pensare, gli dice. E per aiutarlo a distrarsi gli regala tutti i  pupazzetti di quando erano piccoli:

Ad ogni modo, Tyrion ha trovato l'uomo giusto per permettere al fratello di allenarsi anche nell'uso della spada con la mano sinistra: Bronn. Un uomo assolutamente discreto.

Discretissimo.

Intanto (2) a Forte Terrore, ridente località con un nome da playset dei Masters cattivi, il simpatico padrone di casa amante degli scherzoni pesanti riceve una visita da parte di suo padre, Lord Bolton,

anche lui uomo estremamente gentile e formale. Al che uno potrebbe pensare che quel giovane stronzo ci faccia lo scherzone sulla moglie donnacannone di DeGregò, ma quella donna è pur sempre la sua matrigna. Ramsay non è il tip…

È giusto un attimo che non gli parte la barzelletta sui quattro elefanti che devono entrare nella 500.

Poi Roose Michael Bolton, il Lord Sanguisuga con una passione per le ballate pop rock stracciamaroni, si mette in pigiama per stare più comodo e si fa portare il prigioniero rainmanizzato, Theon/Reek.

Segue discussione sui sistemi educativi dei Bolton, durante la quale Ramsay fa notare che loro non sono mai stati esattamente dei grandi fan del metodo Montessori.

Allora il padre è costretto a fargli notare che a) si sta allargando, b) si sta allargando, c) lui non è un Bolton, ma un bastardo. E in quanto tale di cognome fa solo Snow. E come tutti gli Snow anche lui non sa una mazza e deve starsi zitto.

E abbiamo un nuovo concorrente per il torneo di STACCE™ dei Sette Regni, signore e signori! 

Ma Ramsay non ci sta, e per dimostrare che Kione può tornare comunque loro utile, dimostra al padre che lo ha trasformato in un perfetto barbiere e, alla bisogna, parrucchiera. Servizio anche a domicilio, basta che fate trovare pronto il casco e la tinta.

Poi gli fa recitare a memoria l'elenco telefonico e contare i cerini buttati per terra.

E ci dice che suo padre ha accoltellato a tradimento il suo quasi fratello Robb Stark, in un matrimonio finito malissimo a causa di una musica dimmerda. Stupito dallo spettacolino, Roose Bolton promette di iscriverli a Dreadfort's got Talent,

poi manda il figliastro a marciare su Moat Cailin e il tagliamano col pizzetto da commentatore televisivo Vargo Hoat a cercare i due piccoli Stark superstiti su a Nord.

Ah, e prima di andare: queste sono le scope da culo, ramazzatemi le stanze.

Intanto (3), Lord Varys dice a Tyrion che sua sorella sa della relazione con Shae e che la situazione, per quest'ultima, rischia di farsi pesante. Tyrion prova a chiedergli di mentire per lui, ma quello s'incacchia e tira fuori i cogl… si incacchia e basta.

E nel campionato STACCE™ la lotta per la zona Champions si fa sempre più accesa.

Poco dopo, il giovane re mentecatto riceve i regali dei suoi parenti e affini: piatti, tazze, tutte quelle robe della cippa da lista nozze dei catananni, invece di un bel televisore di ultima generazione come si deve.

Sua madre dimostra di non esser figlia di Maria, spifferando al campionissimo la storia della prostituta Shae. Poi arriva il turno del regalo di Tyrion, che ha comprato per il nipote un libro. Un gran bel regalo.

Non fosse che quello è un ca*zo di semi-analfabeta e ci rimane malissimo.

Ma il regalo più gradito è quello del nonno, che fa dono al nipote di una delle due spade in acciaio di Valyria fatte forgiare nell'episodio precedente e di un libretto alla posta con due milioni di lire per quando diventa maggiorenne.

Il rEgazzino è tutto contento del regalo nuovo, bello di pap… di zio, e per dimostrare la sua gioia fa a pezzi il libro di prima. Tipo gli ignoranti che scarabocchiano i libri in biblioteca. Gente che dovrebbe fare una brutta fine. Va notato che l'acciaio di Valyria taglia in due solo il libro ma non il tavolo, dal che si deduce che adamantio >>>>>> acciaio di valiria. Metallo preziossimo 'sta fungia.

Più tardi, soddisfatta la sete di analfabetismo del giovane re e assegnato alla spada il nome di Lamento di Vedova - che vince di un'incollatura su Pirito di Lupo - Tyrion dice a Shae che non si possono vedere più e che lei deve partire immediatamente per Pentos, città al di là del Mare Stretto dove fanno le gomme e le macchine fotografiche. A Shae, donna dal garbo incommensurabile, sta per partire sunito un Chitemmù, ma per convincerla a partire Tyrion continua a insultarla.

E alla 26a volta in cui lui le ripete la parola che fa rima con cerbottana, lei capisce e scoppia a piangere. Nessuno mi aveva mai dato della molfettana, geme la donna, prima di correre via.

Intanto (4) a Roccia del Drago, Melisandre, la strega con cui Stannis ha una relazione platonica quando non è impegnato a ballarci il mambo orizzontale su quel tavolone con la mappa, continua a diffondere il suo culto del Signore della Luce. Che è tipo una di quelle sette che ti propinano i volantini e i libri di Dianetics,

 ma con l'aggiunta suggestiva dei parenti bruciati vivi.

E sono tutti contenti: Stannis, la regina cornuta Selyse, che ha appena dato fuoco a suo fratello… solo Sir Davos, il Cavaliere delle Cipolle, non partecipa alla festicciola sulla spiaggia. Finché non gli fanno notare che lui rischia di essere il prossimo, e allora via di battutone su quella che bruciava più degli altri perché era una pheega di legno. Più tardi, a cena, Selyse racconta della fame patita durante l'assedio di Capo Tempesta, e Melisandre fa quella faccia lì,

la faccia dell'estigrandissimirazzi.

Poi mandano Melisandre a fare il catechismo alla piccola Due Facce.

Intanto (5), oltre la Barriera… e sì, ci tocca. La parte super-pallosa della banda dei ranocchi in viaggio con Bran e Hodor. Bran che è un metamorfo e quindi può andarsene a caccia controllando il suo metalupo Estate quando ha fame. Quando ha sete uguale, ma con l'accento: Estaté.

Seguono i soliti pistolotti di quel cagaca*zi di Jojen Reed. Dev'essere quel nome, Reed, a rendere superprecisini della fungia. Quest'ultima frase nasconde ovviamente un insidioso tracobbetto per veri precisini della fungia.

Poi, finito il momento orchiclastia portami via, Bran vede Estate accanto a un albero-cuore, gli alberi degli dei. Così chiamati perché se ti fumi quelle foglie rosse vedi l'impossibile. Ma a Bran basta toccare il tronco e ci parte tutto un viaggio con l'occhio della madre, la carrozzella, il montaggio analogico del trono di spade. Storie di droga pesanti.

Intanto (6), ad Approdo del Re si è arrivati alle nozze tanto attese tra il piccolo nazista e Margaery Tyrell, la principessa ancora vergine. Più o meno. Diciamo quasi a chilometro zero. Quasi. Ed eccoli: lui raggiante, nella sua faccia da figlio di incesto, lei raggiante, con in testa la cofana di sua zia Moirae Orfey.

Segue la sacra cerimonia del mantello, mentre il sacerdote nota che purtroppo c'è poca minna, un dramma.

"E maledetto colui che cercherà di separarli", mentre lì nelle prime file un paio di nostre conoscenze fanno partire i primi, sentitissimi Chitemmù.

Poco dopo, Tywin sta scambiando due chiacchiere con quella vecchia sagoma di Olenna, la regina di Spine. Uno STACCE™ così, al volo, di riscaldamento, a suo figlio Mace che prova a intromettersi,

e i due possono continuare a litigare sul conto del ristorante e quelle cose lì tipiche da consuoceri buzzurri che provano a fare le cose di classe.

Finché Olenna non ci piazza il battutone e lo zittisce. ATTENZIONE. Il campionato per Tywin è partito malissimo: anche qui ti diventa Tylose.

Intanto (7), al banchetto si esibiscono giocolieri, mangiafuoco, donnine nude e pagliacci. Manca solo il brodino, e poi è uguale a una cena elegante a casa di Pernascò.

Bronn è sempre lì a dispensare a Tyrion i suoi grandi consigli di vita, mentre Oberyn Martell e la sua concubina si interessano all'interno cosce di una contorsionista.

E mentre il re è solo con i pensieri che ha nella testa, un grande vuoto pneumatico, Olenna va a salutare Boy Georgia Sansa Stark. E attenzione:

LA BUTTA LÌ. A casa, metà del pubblico sorride già come un branco di iene.

Parte intanto una canzoncina che fa "Pelo d'oro, pelo rosso…", che non è però dedicata a ex p0rnodive ungheresi. Sono i primi versi della temibile LE PIOGGE DI CASTAMERE! La canzone che ai matrimoni fa più danni di uno zio ubriaco che racconta barzellette spinte sulla madre della sposa! Se avesse un minimo di cervello, in quella testolina vuota, Joffrey dovrebbe correre a rintanarsi nel castello facendo uccidere i musici e metà degli invitati. Se avesse. Se.

 #CIAO

A pochi metri dal palchetto nuziale, intanto (8), tra Ser Loras il Cavaliere dei Fiori

e Oberyn lo stantuffo di Dorne, che ci dà che ci dà qualsiasi cosa si trovi davanti, pare ce ne sia.

Ma a turbare ancora una volta il momento malizia profumo d'intesa ci pensa Jaime, che avverte Loras del carattere un attimo problematico della sua futura sposa, sua sorella Cersei.

A Loras, sentendo che non potrà sposare la donna, parte un altro, fortissimo estigrandissimirazzi,

ma poi riesce a piazzarla sotto l'incrocio. Una giornata piena di vittorie in trasferta a sorpresa, 50 milioni ai 12, zero tredici.

Brienne passa a porgere i suoi omaggi alla nuova regina e Joffrey, con la sua solita grazia, butta un chilo di sale su una ferita ancora aperta.

Facciamo un chilo e mezzo. Il livello di Chitemmù al banchetto ha superato ormai il 120% dei limiti massimi consentiti dalla legge.

Ma anche quello di minacce esplicite è ormai prossimo alla soglia limite.

Pycelle dà nuovi significati all'espressione vecchio rattuso,

 beccandosi la sua dose di cortesie,

poi Cersei e suo padre incontrano Oberyn e la sua compagna, Ellaria Sand. Cersei, l'unica donna al mondo che è più nervosa e intrattabile in tutti i giorni del mese in cui non ha il ciclo, ironizza subito sul cognome da bastarda di lei, anziché giocarla facile su quell'acconciatura fatta con la tenda di perline della casa al mare.

Ma Oberyn non dà peso a quelle parole, ché è ancora lì che rimugina sulla sorella e i nipotini ammazzati. E che pesantone, dai. Basta. Eghe.

 In ogni caso, un altro gol da settanta metri sotto il sette.

 E l'ex campione MUTO. Fischi dagli spalti, lancio di motorini in campo.

Poco dopo, per ravvivare la scena, Joffrey tira fuori la sua felice pensata di un combattimento farsa tra nani, per inscenare la guerra dei cinque re.

Una trovata di buon gusto, prendere per il culo i parenti morti di metà degli invitati.

Ma Joffrey non ha finito, e chiede che anche lo zio Tyrion, in quanto nano, prenda parte alla farsa. Solo che lo zio non apprezza, e ci fa una battuta molto, molto velata

 sul fatto che il re possa finire inculcato dal nano.

Joffrey, non sapendo che rispondere in quanto impedito dalla nascita, passa al mini-gavettone da Sturmtruppen, poi ordina al piccolo Capitan Harlock di fargli da coppiere

mentre quello vorrebbe piuttosto farlo accoppare. Seguono scene di umiliazioni pubbliche come neanche il professor Guidobaldo Maria Riccardelli.

Ma poi arriva la torta, e sono tutti contenti, pure il reuccio, che può finalmente usare la sua spada in acciaio di Valyria per tagliare la prima fetta. Ammazzando una delle colombe vive che, tanto graziosamente, avevano provveduto a farcire l'interno di guano.

 Il re mangia la torta, chiede dell'altro vino a Tyrion e…

…all'improvviso si sente male! Occhio ché vomita a spruzzo! Allontanatevi!, gridano tutti, ma non è niente,

è solo diventato come la rEgazzina dell'Esorcista. Tranquilli. Tuttappò. Joffrey Baratheon (#credici) sta soffocando,

e nei suoi ultimi istanti di vita indica con la mano da stronzetto suo zio Tyrion.

 Chitemmù over 200%

E niente. Joffrey è morto. Mentre Tyrion viene arrestato e sua sorella urla come una pazza, il pubblico a casa è profondamente scosso per l'accaduto:

Quel che è certo, è che qui a un matrimonio sì e l'altro pure lo sposo non arriva a fine banchetto. Nel pubblico, a Cenzina Tyrell, che gli aveva chiesto pochi istanti prima di sposarlo, Guglielmo Guidalberto Lannister risponde un sentitissimo Mavafancù. 

Appuntamento a martedì prossimo per il nuovo riassuntone. Se questo vi è piaciuto, fate il vostro dovere e fatelo girare su tutti i socialcosi, ché anche questa settimana ci tocca sfondare l'Internet.

IL RIASSUNTONE DELL'EPISODIO 1