20 cose che forse non sapevate su I guerrieri della notte
La rubrica plurivincitrice dell'Internet 20 cose che forse non sapevate su... si va a occupare oggi di un grande classico del cinematografò non uscito negli anni 80, come facciamo di solito, ma un pelo prima, nel 1979: I guerrieri della notte (The Warriors) di Walter Hill. Afferrate il mouse una mazza da baseball, ché giochiamo a fare la guerra delle curiosità [...]
20 - I guerrieri della notte fu tratto dal romanzo omonimo di Sol Yurick (pubblicato in Italia da Fanucci) del 1965. Il produttore del film, Lawrence Gordon, si imbatté per caso in una copia del libro in una libreria, lo trovò molto interessante e decise di comprarne i diritti. In seguito, ingaggiò lo sceneggiatore David Shaber e contattò Walter Hill per affidargli la regia, perché aveva già lavorato con lui per L'eroe della strada (1975) e Driver, l'imprendibile (1978).
A Hill il progetto piacque da subito, ma era convinto che nessuno studio avrebbe mai permesso loro di girare una pellicola del genere, anche perché il romanzo è molto più violento rispetto a quanto si sarebbe visto poi nel loro film. I due misero in cantiere allora un film western, Last Gun… che non si materializzò mai: i soldi per girare The Warriors arrivarono, e Gordon e Hill si dedicarono a quello. Subtrivia: Gordon non era stato il primo ad opzionare i diritti del romanzo di Yurick. Li aveva presi per prima la American International Pictures nel 1969, ma non se n'era fatto nulla.
19 - Come noto, il romanzo di Yurick ma soprattutto il film di Walter Hill (ci arriviamo tra un attimo) sono una reinterpretazione in chiave moderna dell'Anabasi di Senofonte. Lo storico superbadassico ateniese era stato ingaggiato, assieme ad altri diecimila mercenari greci, da Ciro il Giovane, pretendente al trono dell'impero persiano. Dopo la morte di Ciro nella battaglia di Cunassa (401 a.C.) contro suo fratello Artaserse II, Senofonte e gli altri mercenari greci si trovarono isolati in mezzo all'impero persiano e dovettero raggiungere il mare affrontando mille miglia di marcia forzata in territorio nemico.
I guerrieri della notte segue lo stesso schema del gruppo costretto alla fuga in territorio ostile, dalla morte di Cyrus (appunto) fino all'arrivo a Coney Island. Perché poco sopra hai scritto che il collegamento con l'Anabasi è molto più evidente nel film che nel romanzo? Perché nel secondo il capo si chiama Ismael e non Cyrus, e soprattutto i Warriors non vengono accusati della sua morte (causata dalla polizia e non da Luther), e quindi non sono inseguiti.
Nella Director's Cut in DVD del film, la battaglia di Cunassa e la storia dei soldati greci ritrovatisi nella caccapupù viene citata espressamente all'inizio da una nuova intro a fumetti: era quello che Hill avrebbe voluto sin dalla prima versione del film, quando aveva chiesto che quella intro su Senofonte e i suoi venisse letta da Orson Welles. Sentendosi rispondere dalla produzione, grossomodo, "scordatelo".
Oltre alla intro, la nuova versione del film presenta molti altri fermoimmagine in stile fumetto, nell'orrore infinito del Comic Sans, tra una scena e l'altra. Ma I guerrieri della notte presenta anche dei collegamenti con Omero, e non solo perché uno dei Warriors si chiama Ajax. Vi troviamo infatti anche temi propri dell'Odissea, come il ritorno a casa
e soprattutto una versione cotonatissima delle sirene: la band femminile delle Lizzies, che inggggabbiano nella loro trappola di mantidi Cochise, Vermin e Rembrandt quando arrivano alla stazione di Union Square.
18 - Walter Hill avrebbe voluto tutti i membri dei Guerrieri di colore o ispanici, come nel romanzo, ma la produzione non era d'accordo. Alla fine la visione del regista e le richieste di chi cacciava il soldo trovarono un punto d'incontro, e Hill fu convinto a dare un taglio fumettoso ai protagonisti e alle altre band. Ai confini del campy, in effetti. Nell'introduzione all'edizione in DVD, il regista dice: "I later came to realize that the studio forced me into the comic book idea, because it was the only way I could make it all make sense to myself". Hill voleva inoltre fosse chiaro che il film era ambientato in un futuro prossimo, e chiese perciò che la frase "Sometime in the future" apparisse a inizio pellicola. Ma la Paramount temeva che suonasse troppo Star Wars su una scala da zero a Star Wars, e quindi uh, no.
Inutile dire che nella Director's Cut hanno ripescato e pucciato nel Comic Sans anche quella frase.
17 - Lo scontro tra i Warriors e i Punks (i tizi con le salopette), nel bagno della stazione di Union Square, è l'unica scena del film girata in un set (negli Astoria Studios, nel Queens). Per completarla ci sono voluti 5 giorni interi, con cast e crew impegnati dalle 8 del mattino alle 7 di sera. Mica pochi, visto che per girare tutto il film sono bastati 60 giorni. O meglio, 60 notti, visto che per tutte le altre scene, tranne quella finale a Coney Island, si è lavorato da mezzanotte fino al mattino.
16 - Secondo il copione, sarebbe dovuto scoccare l'ammmore tra Mercy (Deborah Van Valkenburgh) e Fox (Thomas G. Waites). Ma i due attori stavano bene insieme come il giornalino della chiesa e uno scaricatore di porto con la sindrome di Tourette grave, perciò Hill disse a Fox di farsi un attimo da parte, grazie, ché a limonare con Mercy sarebbe stato Swan (Michael Beck). Ne nacque una serie infinita di discussioni tra Hill e Waites sul concetto di "spontaneità", finché il regista non ne ebbe abbastanza e fece licenziare Waites. A riprese ancora in corso. Ché oh, una soluzione si sarebbe trovata.
E infatti: quella scena in cui il poliziotto getta Fox sotto al treno? Ecco.
Nonostante il ruolo tutt'altro che secondario giocato nella prima parte del film, Waites non venne infilato nemmeno nei titoli di coda, e negli anni Hill si è dichiarato pentito per com'era stata gestita tutta la faccenda. Sempre secondo il copione, Swan sarebbe dovuto finire tra le, uh, grinfie di una banda di omosessuali chiamati i Dingos. Ha rimediato invece Mercy. Gli ha detto bene.
15 - Cleon, il capo dei Warriors, fa una brutta fine a inizio pellicola. Questo stesso schema - il leader di una cumpa messo fuori gioco che lascia gli altri privi di una figura di riferimento - è stato utilizzato da Walter Hill in altri due suoi lavori: I guerrieri della palude silenziosa (1981) e Aliens - Scontro finale (Hill ne ha scritto il copione assieme a James Cameron e David Giler). Non solo. Il tema del singolo eroe protagonista soppiantato da una banda? Hill lo ha ripreso, oltre che nel già citato I guerrieri della palude silenziosa, anche nel western I cavalieri dalle lunghe ombre (1980).
14 - Il personaggio interpretato da Paul Greco, il capo degli Orphans, non ha un nome nel film. A dargliene uno (Sully) ci ha pensato il videogioco The Warriors della Rockstar, mirabile esempio di tie-in fatto come si deve, uscito nel 2005 per PlayStation 2 e Xbox, e in seguito ricicciato su PSP (2007) e PSN per PS3 (2013).
Il gioco Rockstar funge nella prima parte (i livelli dal 1 al 13°) da prequel del film, approfondendo la storia dei protagonisti. Dal 14° al 18° livello, la storia segue invece gli eventi della pellicola di Hill.
Nel 2009 è uscito anche un altro gioco dei Guerrieri, il picchiaduro a scorrimento The Warriors: Street Brawl, scaricabile per Xbox 360. Cacchetta. C'è anche una serie a fumetti dedicata ai Guerrieri della notte, ma ne parliamo magari un'altra volta. Andiamo avanti.
13 - L'ex attore diventato capotimonto Ronald Reagan era un grande appassionato di film. Di qualsiasi tipo. A leggere le curiosità delle pellicole di fine anni 70, primi anni 80, salta fuori sempre che Reagan ne era un grande fan e che ha chiamato qualcuno o fatto qualcosa da vero simpa, quando non era impegnato a far arrivare armi all'Iran o ai Contras. Anyway: in questo caso, Ronaldino chiamò Michael Beck (Swan), dicendogli che aveva fatto proiettare il film a Camp David ed era stato un successone. E magari, ma non è certo, offrendo all'attore qualche cassa di fucili d'assalto in omaggio, già che si trovava.
12 - Appena concluse le riprese del film, Walter Hill e la produzione avevano un problema. Un grosso problema. Uscire prima di un film della concorrenza dalle premesse vagamente simili (si parlava pur sempre di bande), The wanderers. Non a caso poi ribattezzato in Italia The wanderers - I nuovi guerrieri. Per fare in tempo, uscire prima e poter dare dei ricopioni ci sei rimasto male faccia di maiale agli altri, vennero organizzate tre squadre per il montaggio, che lavorarono a ritmi folli per completare il prima possibile il film. I guerrieri della notte uscì negli USA nel febbraio del '79, The wanderers - i nuovi guerrieri solo a luglio. E quelli certe facce di maiale che guarda. Ché poi questa cosa dei film sulle bande si portava: sono sempre del '79 La scelta (Walk Proud) e Boulevard Nights.
11 - In uno dei ciak di questa scena, quando lancia la mazza verso il poliziotto, Swan (Michael Beck) centrò in faccia la povera Mercy (Deborah Van Valkenburgh). Corsa in ospedale alle 3 del mattino e punti di sutura per la povera crista. Pare che la cicatrice ce l'abbia ancora.
Ma non si tratta dell'unico danno fisico rimediato dalla Van Valkenburgh sul set. Durante la fuga dai poliziotti con Fox, l'attrice cadde, rompendosi un polso. È per questo motivo che più avanti nel film appare con una giacca addosso: quando incontra di nuovo Swan, Mercy dice di aver rubato quella giacca per non farsi riconoscere dai poliziotti, ma in realtà serviva a coprire il gesso...
10 - Ma un film sulle bande, negli anni in cui New York era piena di bande vere, quanti problemi poteva causare? Un inverosimilione, pare. Una delle oltre 80 bande elencate dal copione del film aveva infatti un look molto simile a quello di una gang realmente esistente a Coney Island, gli Homicides. Come lascia intuire il nome, non erano gente cordiale. E no, non apprezzarono il fatto che i loro colori di guerra venissero scimmiottati. Per evitare che qualcuno ci restasse secco, la produzione vietò agli attori di andare in giro con gli abiti di scena addosso.
Ma ci fu chi lo fece. Alcune comparse, che impersonavano i membri di una delle gang del Bronx, i Turnbull AC's (gli skinhead appesi al furgone qui sopra), andarono a mangiarsi un hamburger in un fastfood senza cambiarsi durante una pausa delle riprese. I clienti del locale restarono pietrificati, convinti che si trattasse di una gang vera.
Per girare la scena nel cimitero di Brooklyn, la location venne chiusa con una recinzione per tenere al sicuro gli attori. Per tenere al sicuro i camion della crew, invece, vennero assoldati… dei veri criminali, i membri di una banda chiamata i Mongrels, a 500 dollari al giorno. Ciò nonostante, le minacce di morte da parte delle bande piovevano ogni giorno sulla troupe, e durante una pausa pranzo una banda distrusse migliaia di dollari di attrezzatura vandalizzando un set, per sfogare il proprio fastidio nei confronti del film.
Secondo il produttore esecutivo Frank Marshall, infine, la produzione ingaggiò in un primo momento un vero delinquente per la parte di Cyrus, ma quello dopo aver accettato non si fece più vivo, e così il ruolo andò a Roger Hill. Il sosia di The Rock che nel film parla come Booker T. Scomparso lo scorso 20 febbraio, Roger Hill aveva fatto causa nel 2005 alla Rockstar per aver utilizzato il suo aspetto e la sua voce nel loro gioco.
9 - I guerrieri della notte viene citato da una lunga serie di pellicole, anche lasciando da parte i film postapocalittici pezzotti italiani di cui sappiamo. Una delle prime a omaggiare in qualche modo il film di Hill fu… American Gigolò (uscito l'anno dopo). In una scena, Richard Gere finisce davanti a un posterone con il logo The Warriors in rosso sbarrato con lo spray: il tag di un'altra gang?
Ma al di là del prequel videoludico di cui si diceva sopra, potrebbe sembrare strano non abbiano tirato fuori una nuova versione de I guerrieri della notte in questi anni di riciclo feroce al cinematografò. In effetti, lo stavano facendo. A fine 2006, Tony Scott annunciò di essere al lavoro su un remake di The Warriors. Il regista dichiarò che il film originale, essendo ambientato nella New York degli anni 70, aveva un determinato aspetto, mentre lui aveva in mente di ambientarlo nella Los Angeles contemporanea, dove il panorama si sviluppa più in orizzontale che in verticale. Scott incontrò alcune gang vere per farsi un'idea del loro mondo. A detta del cineasta, facendo le cose per bene, le bande avrebbero accettato una tregua e si sarebbero radunate tutte in un posto (il ponte di Long Beach) per le riprese. "Ci saranno 150mila membri delle varie bande", dichiarò Scott. "Sembrerà la maratona di Los Angeles". Come altri progetti del regista, tra i quali un seguito di Top Gun (rabbrividiamo), anche questo è rimasto nel limbo dopo il suo suicidio, nell'agosto del 2012. Avvenuto, brutta ironia della sorte, lanciandosi proprio da quel ponte su cui voleva portare i suoi nuovi Guerrieri e i loro nemici.
8 - Alla sua uscita, il film venne massacrato dalla critica. Roger Ebert del Chicago Sun ne parlò come di una pellicola implausibile e manieristica, che non era assolutamente un film d'azione come il materiale promozionale intendeva far credere, ma un "balletto stilizzato di violenza maschile". Ma quello non era il bresslinz? Boh. Ma nonostante le recensioni negative, il film preparava il terreno al suo futuro status di cult facendo venire giù i cinema e piazzandosi in cima alla top 10 dei film più visti (3 milioni e mezzo di dollari incassati solo nel primo week-end). Poi, però, iniziarono i problemi. Perché quei cinematografì, in un certo senso, iniziarono a venir giù davvero. Avvennero delle aggressioni e degli episodi di vandalismo nei pressi delle sale, e ci furono tre vittime (una a Boston, due nella Carolina del Sud). Pare che il film attirasse i membri delle bande, che trovandosi a stretto contatto con i rivali facevano scoppiare degli incidenti. La voce si diffuse e, giustificato o meno che fosse l'allarmismo, gli incassi ovviamente crollarono. Nel dubbio, meglio andare a vedere qualcosa per cui non volassero coltellate e colpi di catene.
Non solo. La Paramount andò nel panico e, per non essere collegata a quei fatti di cronaca nera, fece dapprima interrompere la campagna pubblicitaria su radio e TV e ridurre quella sui giornali al solo titolo del film. Poi si offrì di contribuire alle spese affrontate da alcune sale per aumentare la propria security, e sollevò tutti i cinema dagli obblighi contrattuali, lasciandoli liberi di non proiettare più il film.
Nonostante tutto questo, i Guerrieri riuscirono a portare a casa alla fine oltre 22 milioni di dollari, ossia tre volte il budget della pellicola (sui 6, 7 milioni).
7 - James Remar fu scelto per la parte di Ajax dopo che, durante un provino (incentrato sulla scena dell'arresto da parte della poliziotta in borghese), si calò talmente nel personaggio da sollevare il grande tavolo attorno a cui erano seduti regista e produttori. I quali dissero Meenchia, pare, e lo ingaggiarono all'istante. Remar avrebbe preso parte in seguito ad altri tre film diretti da Walter Hill: I cavalieri dalle lunghe ombre (1980), 48 ore (1982) e Wild Bill (1995). Nel corso degli anni, ha partecipato a una serie infinita di film e serie TV, ivi compresi Battlestar Galactica e Django Unchained, la voce di Sideswipe in un film dei Transformers
Nel corso degli anni, Beck si è dedicato perlopiù a ruoli televisivi, da La signora in giallo (tutti in America hanno fatto qualcosa per quella porta-iella) a Babylon 5. È in uscita però quest'anno un suo nuovo film, The Grace of Jack.
Degli altri protagonisti, anche David Patrick Kelly (Luther) ha collaborato in seguito come Remar ad altre pellicole di Walter Hill: 48 ore e Ancora Vivo (1996). Kelly ha girato un godzillione di film e telefilm, da Commando a K-PAX - Da un altro mondo e Gossip Girl (nei panni di Shapiro). Uno dei suoi ruoli più celebri?
In The Warriors appaiono anche, per pochi istanti, il Sonny Landham di Predator, nei panni di un poliziotto (se ne parlava qui) e, non segnalata dai crediti del film, una giovane Debra Winger: la vediamo nella foto qui sopra, quando i Guerrieri tornano a Coney Island e sul treno salgono quattro tizi appena usciti dal matrimonio di Tony Manero, tipo. Ci tieni a ricordare che Debra Winger, oltre che la protagonista femminile di Ufficiale e gentiluomo, Voglia di Tenerezza, Il tè nel deserto, eccetera eccetera,
4 - A proposito di frasi famose. Quella che Ajax rivolge al capo dei Baseball Furies - "Ti infilo quel bastone nel c*lo e ti sventolo come una bandiera". In originale: "I'll shove that bat up your ass and turn you into a popsicle", cioè …e ti trasformo in un ghiacciolo - è stata giudicata nel 2008 dal sito americano UGO come una delle 50 frasi più badass della storia del cinema. Quale c'era al primo posto? "Go ahead, make my day" (in italiano "Coraggio… fatti ammazzare") dal film dell'ispettore Callaghan Sudden Impact (1983. Da noi perlappuntamente ribattezzato Coraggio... fatti ammazzare).
3 - I Baseball Furies sono una delle bande del film rimaste più impresse nell'immaginario collettivo. La gang di Riverside Park con le uniformi e le mazze da baseball è un omaggio sia allo sport preferito di Walter Hill che alla sua passione per i Kiss.
Ma i Baseball Furies citano anche una vera banda degli anni 70 legata in qualche modo al baseball, i Second Base. Per questo a un certo punto la DJ che aggiorna le altre bande sulla posizione dei Guerrieri dice "I nostri amici sono in seconda base". I Second Base non indossavano peraltro delle uniformi da baseball ma giacche da postini. Don't ask. Tra le Furie c'era anche l'attore ed esperto di arti marziali Steve James: Guerriero Americano, Vivere e morire a Los Angeles, almeno un paio di American Ninja. Prima o poi parliamo dei terrificanti American Ninja, sì? Sì.
Tornando ai Baseball Furies: il loro scontro con i Warriors era estremamente violento, perciò il produttore Lawrence Gordon suggerì di aggiungere la musica elettronica, per ammorbidirne un attimo l'impatto. Lo stesso avviene più tardi nella zuffa con i Punks.
I gilet dei Warriors, che non erano di vera pelle, avevano invece come simbolo un teschio con due ali. Simbolo pare preso da un membro degli Hell's Angels in prigione, una cui foto che lo ritraeva al lavoro su una moto venne pubblicata su una rivista di motociclismo. O almeno questo ha sostenuto a lungo un membro della banda. Vallo a sapere.
2 - In varie versioni televisive del film veniva mostrata all'inizio una scena non presente nel montaggio cinematografico. Una scena diurna a Coney Island, come quella finale. In questa scena, Cleon (Dorsey Wright) spiega alla sua ragazza l'importanza di partecipare al grande raduno nel Bronx, e quindi chiama gli altri membri dei Guerrieri che lo affiancheranno nella missione. La scena venne eliminata perché reputata fuori posto in un film ambientato per il resto quasi interamente di notte. Hill mandò giù il boccone e accettò di rigirare le scene iniziali con Cleon e gli altri Guerrieri che parlano dell'importanza del raduno nel Bronx.
Sempre all'inizio del film, c'è uno scroscio di pioggia, non previsto dal copione e non richiesto dal regista. A spingere per averlo fu infatti il direttore della fotografia, Andrew Laszlo, perché le strade bagnate gli avrebbero reso più facile ed economico realizzare alcuni effetti con le luci rispetto all'asfalto asciutto. Come si dice a Hollywood? #Sparagnaecumparisci.
1 - Il titolo provvisorio del film, in fase di lavorazione, era Streets of fire. Ma ai produttori non piaceva, così Walter Hill lo mise da parte… ripescandolo nel 1984 per il suo Streets of Fire (in Italia Strade di Fuoco), con Willem Dafoe, Diane Lane e Deborah Van Valkenburgh, la Mercy de I guerrieri della notte.
E a proposito di nomi. Se nel film il nome della banda è semplicemente "The Warriors", nel copione Swan e gli altri sono "The Coney Island Warriors", i guerrieri di Coney Island. Nel libro di Sol Yurick la gang ha un nome completamente diverso: "The Dominators" o "The Coney Island Dominators". I dominatori della notte: mmhh, no, non suona altrettanto bene. Sembra un p0rnachos.
TUTTI GLI ALTRI FILM DI 20 COSE CHE FORSE NON SAPEVATE SU...
20 - I guerrieri della notte fu tratto dal romanzo omonimo di Sol Yurick (pubblicato in Italia da Fanucci) del 1965. Il produttore del film, Lawrence Gordon, si imbatté per caso in una copia del libro in una libreria, lo trovò molto interessante e decise di comprarne i diritti. In seguito, ingaggiò lo sceneggiatore David Shaber e contattò Walter Hill per affidargli la regia, perché aveva già lavorato con lui per L'eroe della strada (1975) e Driver, l'imprendibile (1978).
A Hill il progetto piacque da subito, ma era convinto che nessuno studio avrebbe mai permesso loro di girare una pellicola del genere, anche perché il romanzo è molto più violento rispetto a quanto si sarebbe visto poi nel loro film. I due misero in cantiere allora un film western, Last Gun… che non si materializzò mai: i soldi per girare The Warriors arrivarono, e Gordon e Hill si dedicarono a quello. Subtrivia: Gordon non era stato il primo ad opzionare i diritti del romanzo di Yurick. Li aveva presi per prima la American International Pictures nel 1969, ma non se n'era fatto nulla.
19 - Come noto, il romanzo di Yurick ma soprattutto il film di Walter Hill (ci arriviamo tra un attimo) sono una reinterpretazione in chiave moderna dell'Anabasi di Senofonte. Lo storico superbadassico ateniese era stato ingaggiato, assieme ad altri diecimila mercenari greci, da Ciro il Giovane, pretendente al trono dell'impero persiano. Dopo la morte di Ciro nella battaglia di Cunassa (401 a.C.) contro suo fratello Artaserse II, Senofonte e gli altri mercenari greci si trovarono isolati in mezzo all'impero persiano e dovettero raggiungere il mare affrontando mille miglia di marcia forzata in territorio nemico.
I guerrieri della notte segue lo stesso schema del gruppo costretto alla fuga in territorio ostile, dalla morte di Cyrus (appunto) fino all'arrivo a Coney Island. Perché poco sopra hai scritto che il collegamento con l'Anabasi è molto più evidente nel film che nel romanzo? Perché nel secondo il capo si chiama Ismael e non Cyrus, e soprattutto i Warriors non vengono accusati della sua morte (causata dalla polizia e non da Luther), e quindi non sono inseguiti.
Nella Director's Cut in DVD del film, la battaglia di Cunassa e la storia dei soldati greci ritrovatisi nella caccapupù viene citata espressamente all'inizio da una nuova intro a fumetti: era quello che Hill avrebbe voluto sin dalla prima versione del film, quando aveva chiesto che quella intro su Senofonte e i suoi venisse letta da Orson Welles. Sentendosi rispondere dalla produzione, grossomodo, "scordatelo".
Oltre alla intro, la nuova versione del film presenta molti altri fermoimmagine in stile fumetto, nell'orrore infinito del Comic Sans, tra una scena e l'altra. Ma I guerrieri della notte presenta anche dei collegamenti con Omero, e non solo perché uno dei Warriors si chiama Ajax. Vi troviamo infatti anche temi propri dell'Odissea, come il ritorno a casa
e soprattutto una versione cotonatissima delle sirene: la band femminile delle Lizzies, che inggggabbiano nella loro trappola di mantidi Cochise, Vermin e Rembrandt quando arrivano alla stazione di Union Square.
18 - Walter Hill avrebbe voluto tutti i membri dei Guerrieri di colore o ispanici, come nel romanzo, ma la produzione non era d'accordo. Alla fine la visione del regista e le richieste di chi cacciava il soldo trovarono un punto d'incontro, e Hill fu convinto a dare un taglio fumettoso ai protagonisti e alle altre band. Ai confini del campy, in effetti. Nell'introduzione all'edizione in DVD, il regista dice: "I later came to realize that the studio forced me into the comic book idea, because it was the only way I could make it all make sense to myself". Hill voleva inoltre fosse chiaro che il film era ambientato in un futuro prossimo, e chiese perciò che la frase "Sometime in the future" apparisse a inizio pellicola. Ma la Paramount temeva che suonasse troppo Star Wars su una scala da zero a Star Wars, e quindi uh, no.
Inutile dire che nella Director's Cut hanno ripescato e pucciato nel Comic Sans anche quella frase.
17 - Lo scontro tra i Warriors e i Punks (i tizi con le salopette), nel bagno della stazione di Union Square, è l'unica scena del film girata in un set (negli Astoria Studios, nel Queens). Per completarla ci sono voluti 5 giorni interi, con cast e crew impegnati dalle 8 del mattino alle 7 di sera. Mica pochi, visto che per girare tutto il film sono bastati 60 giorni. O meglio, 60 notti, visto che per tutte le altre scene, tranne quella finale a Coney Island, si è lavorato da mezzanotte fino al mattino.
16 - Secondo il copione, sarebbe dovuto scoccare l'ammmore tra Mercy (Deborah Van Valkenburgh) e Fox (Thomas G. Waites). Ma i due attori stavano bene insieme come il giornalino della chiesa e uno scaricatore di porto con la sindrome di Tourette grave, perciò Hill disse a Fox di farsi un attimo da parte, grazie, ché a limonare con Mercy sarebbe stato Swan (Michael Beck). Ne nacque una serie infinita di discussioni tra Hill e Waites sul concetto di "spontaneità", finché il regista non ne ebbe abbastanza e fece licenziare Waites. A riprese ancora in corso. Ché oh, una soluzione si sarebbe trovata.
E infatti: quella scena in cui il poliziotto getta Fox sotto al treno? Ecco.
Nonostante il ruolo tutt'altro che secondario giocato nella prima parte del film, Waites non venne infilato nemmeno nei titoli di coda, e negli anni Hill si è dichiarato pentito per com'era stata gestita tutta la faccenda. Sempre secondo il copione, Swan sarebbe dovuto finire tra le, uh, grinfie di una banda di omosessuali chiamati i Dingos. Ha rimediato invece Mercy. Gli ha detto bene.
15 - Cleon, il capo dei Warriors, fa una brutta fine a inizio pellicola. Questo stesso schema - il leader di una cumpa messo fuori gioco che lascia gli altri privi di una figura di riferimento - è stato utilizzato da Walter Hill in altri due suoi lavori: I guerrieri della palude silenziosa (1981) e Aliens - Scontro finale (Hill ne ha scritto il copione assieme a James Cameron e David Giler). Non solo. Il tema del singolo eroe protagonista soppiantato da una banda? Hill lo ha ripreso, oltre che nel già citato I guerrieri della palude silenziosa, anche nel western I cavalieri dalle lunghe ombre (1980).
14 - Il personaggio interpretato da Paul Greco, il capo degli Orphans, non ha un nome nel film. A dargliene uno (Sully) ci ha pensato il videogioco The Warriors della Rockstar, mirabile esempio di tie-in fatto come si deve, uscito nel 2005 per PlayStation 2 e Xbox, e in seguito ricicciato su PSP (2007) e PSN per PS3 (2013).
Il gioco Rockstar funge nella prima parte (i livelli dal 1 al 13°) da prequel del film, approfondendo la storia dei protagonisti. Dal 14° al 18° livello, la storia segue invece gli eventi della pellicola di Hill.
Nel 2009 è uscito anche un altro gioco dei Guerrieri, il picchiaduro a scorrimento The Warriors: Street Brawl, scaricabile per Xbox 360. Cacchetta. C'è anche una serie a fumetti dedicata ai Guerrieri della notte, ma ne parliamo magari un'altra volta. Andiamo avanti.
13 - L'ex attore diventato capotimonto Ronald Reagan era un grande appassionato di film. Di qualsiasi tipo. A leggere le curiosità delle pellicole di fine anni 70, primi anni 80, salta fuori sempre che Reagan ne era un grande fan e che ha chiamato qualcuno o fatto qualcosa da vero simpa, quando non era impegnato a far arrivare armi all'Iran o ai Contras. Anyway: in questo caso, Ronaldino chiamò Michael Beck (Swan), dicendogli che aveva fatto proiettare il film a Camp David ed era stato un successone. E magari, ma non è certo, offrendo all'attore qualche cassa di fucili d'assalto in omaggio, già che si trovava.
12 - Appena concluse le riprese del film, Walter Hill e la produzione avevano un problema. Un grosso problema. Uscire prima di un film della concorrenza dalle premesse vagamente simili (si parlava pur sempre di bande), The wanderers. Non a caso poi ribattezzato in Italia The wanderers - I nuovi guerrieri. Per fare in tempo, uscire prima e poter dare dei ricopioni ci sei rimasto male faccia di maiale agli altri, vennero organizzate tre squadre per il montaggio, che lavorarono a ritmi folli per completare il prima possibile il film. I guerrieri della notte uscì negli USA nel febbraio del '79, The wanderers - i nuovi guerrieri solo a luglio. E quelli certe facce di maiale che guarda. Ché poi questa cosa dei film sulle bande si portava: sono sempre del '79 La scelta (Walk Proud) e Boulevard Nights.
11 - In uno dei ciak di questa scena, quando lancia la mazza verso il poliziotto, Swan (Michael Beck) centrò in faccia la povera Mercy (Deborah Van Valkenburgh). Corsa in ospedale alle 3 del mattino e punti di sutura per la povera crista. Pare che la cicatrice ce l'abbia ancora.
Ma non si tratta dell'unico danno fisico rimediato dalla Van Valkenburgh sul set. Durante la fuga dai poliziotti con Fox, l'attrice cadde, rompendosi un polso. È per questo motivo che più avanti nel film appare con una giacca addosso: quando incontra di nuovo Swan, Mercy dice di aver rubato quella giacca per non farsi riconoscere dai poliziotti, ma in realtà serviva a coprire il gesso...
10 - Ma un film sulle bande, negli anni in cui New York era piena di bande vere, quanti problemi poteva causare? Un inverosimilione, pare. Una delle oltre 80 bande elencate dal copione del film aveva infatti un look molto simile a quello di una gang realmente esistente a Coney Island, gli Homicides. Come lascia intuire il nome, non erano gente cordiale. E no, non apprezzarono il fatto che i loro colori di guerra venissero scimmiottati. Per evitare che qualcuno ci restasse secco, la produzione vietò agli attori di andare in giro con gli abiti di scena addosso.
Ma ci fu chi lo fece. Alcune comparse, che impersonavano i membri di una delle gang del Bronx, i Turnbull AC's (gli skinhead appesi al furgone qui sopra), andarono a mangiarsi un hamburger in un fastfood senza cambiarsi durante una pausa delle riprese. I clienti del locale restarono pietrificati, convinti che si trattasse di una gang vera.
Per girare la scena nel cimitero di Brooklyn, la location venne chiusa con una recinzione per tenere al sicuro gli attori. Per tenere al sicuro i camion della crew, invece, vennero assoldati… dei veri criminali, i membri di una banda chiamata i Mongrels, a 500 dollari al giorno. Ciò nonostante, le minacce di morte da parte delle bande piovevano ogni giorno sulla troupe, e durante una pausa pranzo una banda distrusse migliaia di dollari di attrezzatura vandalizzando un set, per sfogare il proprio fastidio nei confronti del film.
Secondo il produttore esecutivo Frank Marshall, infine, la produzione ingaggiò in un primo momento un vero delinquente per la parte di Cyrus, ma quello dopo aver accettato non si fece più vivo, e così il ruolo andò a Roger Hill. Il sosia di The Rock che nel film parla come Booker T. Scomparso lo scorso 20 febbraio, Roger Hill aveva fatto causa nel 2005 alla Rockstar per aver utilizzato il suo aspetto e la sua voce nel loro gioco.
9 - I guerrieri della notte viene citato da una lunga serie di pellicole, anche lasciando da parte i film postapocalittici pezzotti italiani di cui sappiamo. Una delle prime a omaggiare in qualche modo il film di Hill fu… American Gigolò (uscito l'anno dopo). In una scena, Richard Gere finisce davanti a un posterone con il logo The Warriors in rosso sbarrato con lo spray: il tag di un'altra gang?
Ma al di là del prequel videoludico di cui si diceva sopra, potrebbe sembrare strano non abbiano tirato fuori una nuova versione de I guerrieri della notte in questi anni di riciclo feroce al cinematografò. In effetti, lo stavano facendo. A fine 2006, Tony Scott annunciò di essere al lavoro su un remake di The Warriors. Il regista dichiarò che il film originale, essendo ambientato nella New York degli anni 70, aveva un determinato aspetto, mentre lui aveva in mente di ambientarlo nella Los Angeles contemporanea, dove il panorama si sviluppa più in orizzontale che in verticale. Scott incontrò alcune gang vere per farsi un'idea del loro mondo. A detta del cineasta, facendo le cose per bene, le bande avrebbero accettato una tregua e si sarebbero radunate tutte in un posto (il ponte di Long Beach) per le riprese. "Ci saranno 150mila membri delle varie bande", dichiarò Scott. "Sembrerà la maratona di Los Angeles". Come altri progetti del regista, tra i quali un seguito di Top Gun (rabbrividiamo), anche questo è rimasto nel limbo dopo il suo suicidio, nell'agosto del 2012. Avvenuto, brutta ironia della sorte, lanciandosi proprio da quel ponte su cui voleva portare i suoi nuovi Guerrieri e i loro nemici.
8 - Alla sua uscita, il film venne massacrato dalla critica. Roger Ebert del Chicago Sun ne parlò come di una pellicola implausibile e manieristica, che non era assolutamente un film d'azione come il materiale promozionale intendeva far credere, ma un "balletto stilizzato di violenza maschile". Ma quello non era il bresslinz? Boh. Ma nonostante le recensioni negative, il film preparava il terreno al suo futuro status di cult facendo venire giù i cinema e piazzandosi in cima alla top 10 dei film più visti (3 milioni e mezzo di dollari incassati solo nel primo week-end). Poi, però, iniziarono i problemi. Perché quei cinematografì, in un certo senso, iniziarono a venir giù davvero. Avvennero delle aggressioni e degli episodi di vandalismo nei pressi delle sale, e ci furono tre vittime (una a Boston, due nella Carolina del Sud). Pare che il film attirasse i membri delle bande, che trovandosi a stretto contatto con i rivali facevano scoppiare degli incidenti. La voce si diffuse e, giustificato o meno che fosse l'allarmismo, gli incassi ovviamente crollarono. Nel dubbio, meglio andare a vedere qualcosa per cui non volassero coltellate e colpi di catene.
Non solo. La Paramount andò nel panico e, per non essere collegata a quei fatti di cronaca nera, fece dapprima interrompere la campagna pubblicitaria su radio e TV e ridurre quella sui giornali al solo titolo del film. Poi si offrì di contribuire alle spese affrontate da alcune sale per aumentare la propria security, e sollevò tutti i cinema dagli obblighi contrattuali, lasciandoli liberi di non proiettare più il film.
Nonostante tutto questo, i Guerrieri riuscirono a portare a casa alla fine oltre 22 milioni di dollari, ossia tre volte il budget della pellicola (sui 6, 7 milioni).
7 - James Remar fu scelto per la parte di Ajax dopo che, durante un provino (incentrato sulla scena dell'arresto da parte della poliziotta in borghese), si calò talmente nel personaggio da sollevare il grande tavolo attorno a cui erano seduti regista e produttori. I quali dissero Meenchia, pare, e lo ingaggiarono all'istante. Remar avrebbe preso parte in seguito ad altri tre film diretti da Walter Hill: I cavalieri dalle lunghe ombre (1980), 48 ore (1982) e Wild Bill (1995). Nel corso degli anni, ha partecipato a una serie infinita di film e serie TV, ivi compresi Battlestar Galactica e Django Unchained, la voce di Sideswipe in un film dei Transformers
e il padre di Alex in Grey's Anatomy.
6 - Michael Beck fu scelto invece per il ruolo di Swan dopo che Walter Hill lo aveva visto recitare in un film dell'anno precedente, Madman, praticamente per caso. Hill aveva visto il film, infatti, solo per giudicare una delle protagoniste femminili, Sigourney Weaver, in lizza per Alien: Hill era uno dei tre produttori, assieme a David Giler e Gordon Carroll. Solo che il regista rimase impressionato dalla performance di Beck e lo volle per il suo film. Nel corso degli anni, Beck si è dedicato perlopiù a ruoli televisivi, da La signora in giallo (tutti in America hanno fatto qualcosa per quella porta-iella) a Babylon 5. È in uscita però quest'anno un suo nuovo film, The Grace of Jack.
Degli altri protagonisti, anche David Patrick Kelly (Luther) ha collaborato in seguito come Remar ad altre pellicole di Walter Hill: 48 ore e Ancora Vivo (1996). Kelly ha girato un godzillione di film e telefilm, da Commando a K-PAX - Da un altro mondo e Gossip Girl (nei panni di Shapiro). Uno dei suoi ruoli più celebri?
T-Bird ne Il corvo.
Il membro più giovane de I guerrieri (chiamato Rembrandt perché graffitaro della banda) è il povero Marcelino Sánchez, che di fare una carriera lunga non ne ebbe invece il tempo. Dopo esser apparso pure lui in 48 ore e nella serie Hill Street giorno e notte, morì di AIDS a soli 29 anni. De I guerrieri della notte, dichiarò che per tutte quelle scene in cui i Warriors erano in fuga, più che a un film gli sembrava di aver partecipato a una maratona...In The Warriors appaiono anche, per pochi istanti, il Sonny Landham di Predator, nei panni di un poliziotto (se ne parlava qui) e, non segnalata dai crediti del film, una giovane Debra Winger: la vediamo nella foto qui sopra, quando i Guerrieri tornano a Coney Island e sul treno salgono quattro tizi appena usciti dal matrimonio di Tony Manero, tipo. Ci tieni a ricordare che Debra Winger, oltre che la protagonista femminile di Ufficiale e gentiluomo, Voglia di Tenerezza, Il tè nel deserto, eccetera eccetera,
era stata anche Wonder Girl nel telefilm di Wonder Woman.
5 - Se c'è una cosa che la rubrica 20 cose che forse non sapevate su… ci ha insegnato è che molte frasi celebri dei film, tanto celebri che alla fine molta gente ricorda solo quelle, sono nate assolutamente per caso. I guerrieri della notte non fa eccezione: la stracitatissima cantilena "Guerrieri… giochiamo a fare la guerra?" (in originale "Warriooors.. come out to play-ay!"), pronunciata da Luther con le tre bottiglie in mano, fu suggerita dall'attore, David Patrick Kelly. Kelly l'aveva sentita da un tizio che abitava vicino casa sua, che lo sfotteva/terrorizzava con questa frase quando lui era ragazzino. Kelly propose anche di far impugnare a Luther due piccioni morti, ma Hill gli rispose Mo' non t'allargare, e si scelsero le tre bottigliette. Cling, cling. 4 - A proposito di frasi famose. Quella che Ajax rivolge al capo dei Baseball Furies - "Ti infilo quel bastone nel c*lo e ti sventolo come una bandiera". In originale: "I'll shove that bat up your ass and turn you into a popsicle", cioè …e ti trasformo in un ghiacciolo - è stata giudicata nel 2008 dal sito americano UGO come una delle 50 frasi più badass della storia del cinema. Quale c'era al primo posto? "Go ahead, make my day" (in italiano "Coraggio… fatti ammazzare") dal film dell'ispettore Callaghan Sudden Impact (1983. Da noi perlappuntamente ribattezzato Coraggio... fatti ammazzare).
3 - I Baseball Furies sono una delle bande del film rimaste più impresse nell'immaginario collettivo. La gang di Riverside Park con le uniformi e le mazze da baseball è un omaggio sia allo sport preferito di Walter Hill che alla sua passione per i Kiss.
Ma i Baseball Furies citano anche una vera banda degli anni 70 legata in qualche modo al baseball, i Second Base. Per questo a un certo punto la DJ che aggiorna le altre bande sulla posizione dei Guerrieri dice "I nostri amici sono in seconda base". I Second Base non indossavano peraltro delle uniformi da baseball ma giacche da postini. Don't ask. Tra le Furie c'era anche l'attore ed esperto di arti marziali Steve James: Guerriero Americano, Vivere e morire a Los Angeles, almeno un paio di American Ninja. Prima o poi parliamo dei terrificanti American Ninja, sì? Sì.
Tornando ai Baseball Furies: il loro scontro con i Warriors era estremamente violento, perciò il produttore Lawrence Gordon suggerì di aggiungere la musica elettronica, per ammorbidirne un attimo l'impatto. Lo stesso avviene più tardi nella zuffa con i Punks.
I gilet dei Warriors, che non erano di vera pelle, avevano invece come simbolo un teschio con due ali. Simbolo pare preso da un membro degli Hell's Angels in prigione, una cui foto che lo ritraeva al lavoro su una moto venne pubblicata su una rivista di motociclismo. O almeno questo ha sostenuto a lungo un membro della banda. Vallo a sapere.
2 - In varie versioni televisive del film veniva mostrata all'inizio una scena non presente nel montaggio cinematografico. Una scena diurna a Coney Island, come quella finale. In questa scena, Cleon (Dorsey Wright) spiega alla sua ragazza l'importanza di partecipare al grande raduno nel Bronx, e quindi chiama gli altri membri dei Guerrieri che lo affiancheranno nella missione. La scena venne eliminata perché reputata fuori posto in un film ambientato per il resto quasi interamente di notte. Hill mandò giù il boccone e accettò di rigirare le scene iniziali con Cleon e gli altri Guerrieri che parlano dell'importanza del raduno nel Bronx.
Sempre all'inizio del film, c'è uno scroscio di pioggia, non previsto dal copione e non richiesto dal regista. A spingere per averlo fu infatti il direttore della fotografia, Andrew Laszlo, perché le strade bagnate gli avrebbero reso più facile ed economico realizzare alcuni effetti con le luci rispetto all'asfalto asciutto. Come si dice a Hollywood? #Sparagnaecumparisci.
1 - Il titolo provvisorio del film, in fase di lavorazione, era Streets of fire. Ma ai produttori non piaceva, così Walter Hill lo mise da parte… ripescandolo nel 1984 per il suo Streets of Fire (in Italia Strade di Fuoco), con Willem Dafoe, Diane Lane e Deborah Van Valkenburgh, la Mercy de I guerrieri della notte.
E a proposito di nomi. Se nel film il nome della banda è semplicemente "The Warriors", nel copione Swan e gli altri sono "The Coney Island Warriors", i guerrieri di Coney Island. Nel libro di Sol Yurick la gang ha un nome completamente diverso: "The Dominators" o "The Coney Island Dominators". I dominatori della notte: mmhh, no, non suona altrettanto bene. Sembra un p0rnachos.
TUTTI GLI ALTRI FILM DI 20 COSE CHE FORSE NON SAPEVATE SU...
Prima commento poi leggo w il doc
RispondiEliminaDa ragazzini lo si guardava quasi di nascosto, che i genitori lo temevano come i famisi " film violenti ' e diseducativi. Eppure quell'odissea di ragazzi lontani e persi in un mondo tanto triste aveva un fascino assoluto . Guerrieri ... Giochoamo alla guerra ?
RispondiEliminaIn realtà è il film violento-meno violento della storia del cinema. Un po' come Rambo...
EliminaIl tasso di violenza è in effetti bassissimo. Specie per un film vietato ai minori. Ma era il tema delle bande, come poi dimostrato dai fatti, a renderlo all'epoca dell'uscita un film caldo.
Eliminagrazie per queste chicche!
RispondiEliminaA casa ho pochi dvd, oltre alle mille versioni di Star Trek un po' di fantascienza anni '70 (su tutti, Rollerball) e I guerrieri della notte, film che rivedo un paio di volte l'anno.
E ogni volta che lo rivedo, questo o 48 ore, mi chiedo come sia finito James Remar a fare la parte del buono, lui che per me e' Born to be bad.
Penso che possa valere per ogni provincia italiana, rivedemmo il film a meta' anni 90 in vhs da un amico, saremmo stati in 20, alla scena degli schinez sul bus uno di noi esclama il C50 la mattina, grasse risate.
RispondiEliminaImmagino che tutti voi abbiate affrontato i viaggi della morte sui mezzi pubblici per raggiungere licei o istituti tecnici/meccanici
Film mitico, ho da fare stamattina ma ho dovuto leggere tutto il post atrimenti non sarei stato concentrato sul lavoro. Buon lunedì a tutti
RispondiEliminaIo purtroppo non riesco a guardare David Patrick Kelly senza pensare ad Arnold che dice "You're a funny guy Sully.I like you.That's why I'll kill you last.".
RispondiEliminaMa detto questo grande,grande film.
Adesso di spiega la fine un po' improvvisa che subiva Fox. Per il resto, stupido, stupido Ajax.
RispondiEliminaEcco un'altro filmone che comprai prestamente in DVD, appena uscì in DVD....grandioso!!
RispondiEliminaDimenticavo : ma a voi Luther non ha mai ricordato qualcuno?
RispondiEliminahttps://fbexternal-a.akamaihd.net/safe_image.php?d=AQCKqZtuANe2BZXU&url=https%3A%2F%2Ffbcdn-profile-a.akamaihd.net%2Fhprofile-ak-snc7%2F373477_290815171027544_1964313649_n.jpg
Grazie doc, mi hai ricordato che devo rispolverare il dvd e far vedere il film al sant'uomo che mi sopporta.
RispondiEliminaGrande Doc. Aggiungerei che Remar è anche il papà stramuorto e consigliere di Dexter Morgan.
RispondiEliminaAhhh, escalation! Ci voleva oggi, sì sì sì. Quando hai parlato dei filmacci dei Ninja mi è venuto un titolone da sfida, se mai non l'avessi visto:
RispondiEliminaNinja Occhio per Occhio.
Nel caso, lì 20 cose su... non basterebbero affatto :D
p.s.: il gioco per Ps2 è una figata
James Remar ha interpretato anche il padre di Dexter Morgani comparendo in quasi tutte le stagioni! Mi ricordo anche un suo ruolo nel film horror a episodi "I delitti del gatto nero"
RispondiEliminaDa ragazzè, una volta a carnevale mi vestii da uno di loro, mi ricordavo i baseball furies come se avessero avuto i pattini, mischiandoli erroneamente al capo dei Punks. Non so perché...
RispondiEliminaGrande Doc, non so quante volte da regazzino provai e riprovai a guardarlo per interno a notte fonda di sgamo dai mie genitori..non ce la feci mai, fino all'avvento del VCR ^_^ ora vado su amazon a cercare una mazza da baseball...
RispondiEliminaMa i baffetti da sparviero della Van Valkenburgh erano veri o applicati in fase di trucco?
RispondiEliminauno dei film più epici della mia infanzia è presente nella mia top ten personale :)
RispondiEliminaConsiderazioni sparse. 1) Nel libro, il capo supremo comincia il suo discorso alle gangs dicendo "Chiamatemi Ismaele!"? 2)Sempre vissuti i Baseball Furies come dei cattivissimi, poi ti rivedi il film e ti rendi conto che i Guerrieri li hanno spazzati via in 3 (disarmati) contro 8 (con le mazze). 4) Il capo degli Orfani è Renzo Bossi. 5) I guerrieri della palude silenziosa è un film fantastico, The Wanderers abbastanza meh. 6)Nel cast di Strade di fuoco hai dimenticato Michael Parè! 7)La frase con cui Swan regale il bouquet da polso a Mercy è tra le più romantiche di sempre.
RispondiElimina2) ci fosse stato De Niro nei Warriors, li avrebbe apostrofati con un 'Siete tutto cerone e mazze da baseball!'
Elimina6) Come già detto in un altro commento Streets of fire (sebbene fosse in effetti un riciccio al singolare dei 'Guerrieri') rimane tuttora uno dei miei film preferiti e, pur andando ovviamente la mia preferenza alla Lane, nonostante la sua inespressività Michael Parè qui era proprio figo!
6bis) tra i protagonisti c'è anche un Rick Moranis pre-Ghostbusters.
Elimina5) a me The Wanderers non è dispiaciuto, pur sapendo che i due film hanno in comune solo l'argomento, l'ho sempre considerato un fratello minore dei 'Guerrieri'. Tra l'altro, nonostante il suo tono dimesso e la sua maggiore povertà di mezzi, mi ha sempre inquietato di più di quest'ultimo
quello anche a me. Gli spettri che apparivano e sparivano mettevano paura, ed anche la violenza del padre energumeno sul figlio.
Eliminaquello anche a me. Gli spettri che apparivano e sparivano mettevano paura, ed anche la violenza del padre energumeno sul figlio.
Elimina4) Scott: anche tu ti sei imbattuto nella versione col doppiaggio in padovano dei "Uoriors"? :-D
Eliminano, constatavo solo una somiglianza fisica. tra l'altro, non so se sarei in grado di capire il padovano.
Eliminagrande doc!
RispondiEliminaapprezzatissimo! poi vedendo kelly nel corvo mi hai fatto venire in mente che nel corvo c'è anche michael wincott che appare anche in strange days e che dice una delle mie frasi preferite di sempre "la paranoia è la realtà su una scala più sottile", che come frase è geniale...aspetto sempre le 20 curiosità su strange days eh!!!
Okidoki. Ma ora che c'è SuperFantaScienzo, è più facile se ne parli lì.
Eliminabel film! in effetti non l'ho mai considerato davvero un film violento ma più un fumettone... sarà il look da "cattivo anni 70/80" che mi ha sempre fatto scompisciare (tutti quei nastrini, le camicie strazzate e le fascette sulla testa... pensavo che fossero una invenzione filmica poi riciclata nei video di Michael Jackson invece scopro oggi che la gente vestita così si accoltellava... mah!). Piuttosto c'è una scena che non mi è andata mai giù, quella da te citata in cui i Warriors incontrano sul treno i tipi usciti dalla festa: cioè i fighetti salgono sulla metro nel cuore della notte e GUARDANO STORTO i membri della gang logori e sporchi, tanto che Mercy (mi pare) si sente pure in difetto e Swan la consola.. cioè nella realtà come minimo i fighetti se la sarebbero fatta sotto e sarebbero stati rapinati/malmenati dopo pochi secondi dai...
RispondiEliminaIo lo adoro questo film! E ogni volta che lo rivedo continua a piacermi. Cosa rara. Mi sono anche scaric....ho comprato anche la colonna sonora e la musica del combattimento con i Furies appena la suona trasforma la casa in un teatro di guerra! O_O
RispondiEliminaE non sapevo niente del riferimento storico....che fesso che sono.
mitologico...non storico...ops.
EliminaNo, storico sul serio. L'Anabasi è una storia vera, forse un po' romanzata, ma raccontata dalla viva voce di uno dei protagonisti.
EliminaNon sapevo.
EliminaGrandissimo film!! Visto in tarda età ma i film epici non invecchiano mai.
RispondiEliminaPiuttosto sono contento di aver visto l'originale e non la directors's cut,quegli intermezzi fuettistici sono veramente squallidi e la scritta "Sometime in the future" quando tutto il film urla Seventies era davvero poco azzeccata.
Ogni tanto i produttori fanno bene a frenare i registi a quanto pare.
Nonostante sia molto giovane (nel 79 la mia nascita non era neanche in programma) questo film mi è sempre piaciuto e, Doc, mi hai fatto venire la voglia di rivederlo! :D
RispondiEliminaC'è una piccola curiosità che non hai detto (che è forse l'unica che conoscevo), ovvero che nel film appare un giovanissimo Morpheus (Laurence Fishburne) nella banda dei panzers. http://warriorsmovie.co.uk/wp-content/uploads/panzers.jpg
Mi dispiace per te ma nonostante la somiglianza, non era Fishburne, all'epoca comunque era giovanissimo (18 anni) e prese film in un altro filmone (Apocalypse Now, cercati le foto).
EliminaX Doc: elimina pure il messaggio, il tempo di loggarmi più tardi (se mi ricordo) e farlo leggere a C3PP0.
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
RispondiEliminaCitiamo anche una interpretazione moderna dell'Anabasi ma nel giusto contesto storico? Oltretutto l'autore è uno dei miei romanzieri e divulgatori preferiti.
RispondiEliminaValerio Massimo Manfredi, "L'armata perduta".
Da leggere prima di subito.
(Re-post, Scusa errori ortografici vari.)
Nel video " you'll Follow Me Down " degli Skunk Anansie si tenta la fusione simbiotica tra " fghetti " stonati dopo il matrimonio di Benicio del Toro e gli sguardi persi dei Guerrieri che sanno che la loro fermata non è la stessa di chi, passata la spranghetta del venerdì sera, può riprendere la sua vita fatta di fidaty cards , mutuo ultradecennale e quindici gg di spiaggia chiassosa, se va bene tutti gli anni: per alcuni il Paradiso.
RispondiEliminaJust one word: bellissimo! Quando sono riuscito finalmente ad andare a New York non riuscivo a prendere la metropolitana senza rivedermi in mente le scene del film :-D
RispondiEliminaUn film mitico e adesso mi è venuta una gran voglia di rivedermelo. Ma Doc. per restare in tema cinematografò, hai sentito del sequel dei Goonies in arrivo?? Ce si fa si comincia arabbrividire o c'è speranza?
RispondiEliminaBlues Brothers 2000. E non aggiungo altro. ;)
EliminaL'unico seguito dei goonies è il gioco del NES
EliminaMagari non c'entra nulla, ma a proposito della 9 (poster del film in American Gigolò), il tag della gang, VGV, sembra un omaggio a Boulevard Nights: VGV ( Varrio Grande Vista) è la banda dei protagonisti del film.
RispondiEliminaPotrebbe trattarsi di una doppia citazione.
Doc ma il tizio in mezzo, nella foto di Debra Winger, non sarà mica Paul Giamatti? Vista l'età della comparsa (e visti i capelli ancora sulla sua testa) combacerebbero pure!
RispondiEliminaAi baldanzosi possessori del DVD consiglio assolutamente di andare ad ascoltare la famosa frase pronunciata da Kelly nelle varie lingue .
RispondiEliminaDa p-sciarsi dal ridere :)
No ma vabbè, oltre alla solita sfilza di complimenti al doc, vorrei far notare alla DebosciaCrew tutta che Paul Greco, in quest foto, è chiaramente il Trota (rabbrividiamo, Natolia style)!
RispondiEliminaQuesto commento è stato eliminato dall'autore.
EliminaA parte fatto che il capo degli Orphans ha una faccia molto più intelligente ,( uno occhio è forse più sonnolento di quello del giovane Bossi ma l' espressione generale è indubbiamente meno demente IMHO ), direi che gli manca il dettaglio fondamentale del ricciolo del barbierofobo che caratterizza il rampollo del carroccio tanto quanto le appropriazioni indebite e le mignotte a traino.
EliminaIn ogni caso hai ragione, Paul Greco gli somiglia abbastanza da rendere il pestaggio del suo alter ego nel videogioco dei Warriors gustoso all' inverosimile
Pensa che soddisfazione . picchiare il trota virtuale senza le ronde padane che ti invadono sotto casa.
Tra parentesi , la maglia è pure del colore quasi giusto .
Uno dei mie film preferiti di sempre....grande Doc!
RispondiEliminaMai visto questo film ma ora ho capito il riferimento in una puntata fei Simpson in cui Maggie, lasciata sola al parco giochi, viene aggredita da una banda di coetanei e uno di loro ha i 3 biberon in una mano, tipo Luther.
RispondiEliminaCommento ancora prima di leggermi il post... M'hai mandato a nozze :-D Questo film ormai lo conosco a memoria. E ora, andiamoci a sorseggiare amabilmente tutti e 20 i post :-)
RispondiEliminaLetto... e come supponevo, molto apprezzato :-) Grazie Doc :-)
RispondiEliminaSeguendo vitaminavi, porto all'attenzione del clanDeboscia, una recentissima puntata dei Simpson, stagione 25 puntata salsignorecomunquerecente, dove Bart viene fatto Bullo onorario e viene portato al "più grande raduno di bulli di tutti i tempi". Non sentendosi di mollare la fionda, finisce che gliela sgamano e centrano il bullo-Cyrus, dando poi la colpa a lui. Segue fuga per tornare a Springfield. In pratica una copia carbone/citazione estrema di The Warriors. E aggiungerei dannatamente ben fatta, con tanto di speaker radiofonica labbrona.
RispondiEliminaChe tò, magari non tutti sapevano che: https://www.youtube.com/watch?v=XpmsZozXOm4
RispondiEliminaComply, Doc! (:
Grandissimo film e grandissimo gioco Rockstar!
RispondiEliminaPersonalmente lo definirei uno dei piú bei film mai visti in quarantadue anni di vita... :)
RispondiElimina...Grande Doc! Mi ha fatto sorridere anche l'EELSTica citazione "inggggabbiano" (i giovani uomini, eccetera). :D
ecco mo' devo andare a vederlo che è passato troppo tempo dall'ultima volta
RispondiEliminaCapolavoro. mio film preferito dopo la saga di BTTF
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RispondiEliminaBellissimo post. Walter Hill è uno dei miei registi preferiti, ma non ho mai visto The Warriors come il suo capolavoro. Ho sempre preferito Strade di Fuoco, I Cavalieri dalle Lunghe Ombre, Ricercati Ufficialmente Morti, Geronimo, Ancora Vivo, Danko, entramvi i 48 Ore I Guerrieri della Palude Silenziosa. Mi mancano Johnny il Bello, I Trasgressori e Undisputed. Wild Bill l'ho visto ma non lo ricordo granché...
RispondiEliminaPensa tu... e io che mi sono sempre chiesto come si chiamasse il capo degli Orfani!
RispondiEliminanon so... sono in Iran e leggo questo con le due cross references sulla Persia e mi fa strano
RispondiEliminaFilm spettacolare. La prima volta lo vidi da piccolo insieme a mio papà. E poi lui, molti anni dopo, mi regalò il dvd :-)
RispondiEliminae se vi piacciono le gif animate di questo film ne ho raccolte un pò in questa pagina: http://thepaludians.blogspot.it/2014/04/i-guerrieri-della-notte-warriors-le-gif.html#.U1gOKfl_tsI
RispondiEliminaPaul Giamatti! Uno dei due damerini che i Guerrieri incontrano in metropolitana era un giovane Paul Giamatti!
RispondiEliminaL' ho rivisto poco tempo fa! Bel film! In effetti più fumettone che film violento! Comunque ha un' atmosfera...poi i personaggi... purtroppo non se ne vedono quasi più così al cinema!
RispondiEliminaDa menzionare la mitica deejay che aggiorna sugli spostamenti dei nostri e sull' esito dei loro scontri!
"Prima o poi parliamo dei terrificanti American Ninja"
Al secondo il Mereghetti ha dato due asterischi!
i Gatti di Vicolo Miracoli omaggiano, a loro modo, questo cult movie:
RispondiEliminahttps://www.youtube.com/watch?v=qp2BbZgZz9Y
il capo di una delle bande è samuel l. jackson
RispondiEliminaciao a tutti,qualcuno sa a chi telefona l'assasino,me lo chiedo da sempre
RispondiEliminaCiao Doc, al punto 10 quando menzioni la scena nel cimitero, ti riferisci a Brooklyn in quanto reale location del set? Nel film, invece, il cimitero non può che trovarsi nel Bronx vicino Van Cortlandt Park, dato che i Guerrieri vi si rifugiano correndo subito dopo l'omicidio di Cyrus.
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