Qual è stata la vostra prima auto? (Saturday night sondaggismo)
Però poi ti sei svegliato |
La tua prima auto è stata una Y10. Correva l'anno 1999, e correva a occhi chiusi verso il futuro dell'anno 2000 che i computer di tutto il mondo dovevano esplodere e Jennifer Lopez c'aveva fatto pure la canzone waiting for tonight ohohoh ma invece poi a Capodanno non è successo niente, tantaugù. Correva, questo 1999, relativamente piano ma alla bisogna fortissimo, ché avevi iniziato da poco a lavorare e ti eri comprato con due milioni di lire in contanti una Y10 usata di cinque o sei anni prima. Una Y10 grigio metallizzato col tettuccio apribile e un paio di ammaccature vistose in punti seminascosti. Avevi sognato per anni una Lancia Stratos o una Delta HF Integrale, ti sei ritrovato un'Autobianchi, come tuo nonno. Fuochino. L'hai tenuta solo due anni la Y10, prima di passarla in eredità a tuo fratello, come si faceva con le console a fine ciclo vitale, e comprarti una Opel di melma, ma sono stati due anni densi di avventure.
Per esempio, solo tre giorni dopo hai scoperto sotto un sedile che c'era l'autoradio. Di quelli vintaggi a valigiotto, sempre nella mano destra di Toto Cutugno. Una settimana più tardi, ché quella chiavetta laterale in un angolo del cruscotto innescava non già l'espulsione del sedile passeggero ma un antifurto a ultrasuoni modello FrecciaNera. Ma nuove, più meravigliose scoperte erano ancora pronte a sorprenderti. Tipo che quel cacchio di motore Fire, se guadavi una pozzanghera dalla profondità superiore agli 0,5 cm, si bagnava una qualche roba e dopo non si accendeva più. A volte, per farti lo stesso scherzone simpaticone, bastava la condensa notturna. In altri giorni di particolare simpatia, il volante regolabile in altezza si smollava da solo durante la guida, così, finché non trovavi un posto per fermarti, ti ritrovavi senza volerlo a guidare e fare gli esercizi. Un'altra serie da venti e se non ti spatafasci sei a posto. In quanto scatoletta su ruote dal peso complessivo pari a una qualche decina di chili, consumava pochissimo, la Y10, e quando in viaggi assurdi la spingevi in autostrada ai 130, sembrava più che altro di guidare una lavatrice lanciata verso l'infinito e oltre.
Sarà che era una macchina usata, sarà che quando uscivi con una ragazza aveva i suoi seri motivi d'imbarazzo, uh, logistici, non l'hai mai sentita veramente tua. Non ti ricordi la targa, non ti ricordi la versione (ti pare Missoni, ma uichipìdia dice che quelle Y10 erano precedenti, fine anni 80. Boh), non ti ricordi grossomodo niente, tranne quando hai scassato tre o quattro leggi della fisica per riempire quel portabagaglini dell'impossibile per un viaggio in Sicilia. O quando ti hanno fermato i caramba mentre infrangevi il muro del suono di ritorno da Roma in un altro giorno di estate post-atomica. Tuo fratello l'avrebbe ceduta in permuta qualche tempo dopo per comprarsi un'altra macchina, e la sorte dell'Y10 col volante ginnicoscherzone purtroppo non è nota. Titoli di coda di Stand By Me - Ricordo di un'estate.
E dunque, giuvinotti: qual è stata la vostra prima auto? Come vi ci siete trovatici, vi, ci? Cosa ne ricordate? Non vi limitate a uscirci il nome, cercate di buttar giù almeno un pensierino compiuto. Niente commenti anonimi, niente PdFate ai commenti degli altri... ma per il resto, boh, andate Brooklyn. Basta che vi ricordate le cinture.
Io fra pochi giorni avrò la mia prima macchina (eh sì, sono giuovine, appena diciottenne): maggiolone volkswagen del 69 color verde sumatra! Non posso ancora dire nulla, la speranza è di sentirmi un po' come l'Old Boy! #credici
RispondiEliminaCorreva l'anno 2002 ed era una seat ibiza del 1997 rosso fiammante...subito a comprare uno radio/cd...e dopo averla installata ti accorgi che le casse non erano incluse nel veicolo...e che cxxxo!
RispondiEliminaDimenticavo...stereone di marca majestic...che quando prendevi un dosso non si limitava alla classica pausa, ma andava avanti di 2-3 brani...
EliminaLancia prisma 1600 del mio Babbo, quando la Lancia faceva macchine e non uova con ruote!
RispondiEliminaQuando cinque anni fa finalmente ho deciso di prendermi una macchina e di non usufruire più di mezzi pubblici e auto di famiglia, dopo un'infruttuosa ricerca nell'usato mi sono buttato sulle km zero e ho comprato l'ultima vestigia di un'epoca che non c'è più: una FIAT SEICENTO.
RispondiEliminaChe dire di questa scatoletta rossa soprannominata subito dai miei colleghi "vagoncino delle montagne russe" o "pattino a rotelle"? Che per me invece è stata da subito il "Brian Condor" per come mi calza l'abitacolo (sono 1e90) e per le prodezze che abbiamo compiuto insieme.
Grazie alla scocca in carta di cioccolato è leggerissima e fa i 17 con un litro, il suo motore 1100 Fire (che è ancora quello della tua Y10) ai semafori in città ha uno sprint invidiabile e con il suo formato tascabile a 4 posti si parcheggia ovunque (Smart SOOCA!).
Fino ad ora sono stati 87.000 km di soddisfazioni, scontri incredibili (mi vengono addosso da tutte le parti, saranno tutti mandati dal Duca Gorgon) e simpatia.
Spero di arrivarci a 220.000 come un mio amico che con la stessa ci è pure andato/tornato dalla Turchia. :D
La seicento mi è rimasta nel cuore.
EliminaLa prima macchina che ho avuto è stata una opel corsa mille , più o meno 18 anni fa . La cosa simpatica è che dopo neanche tre mesi che l'avevo, un camioncino mi tamponò e io entrai dentro la macchina che avevo davanti. Per fortuna non mi feci niente, ma la macchina era distrutta. Shock tremendo... Anni più tardi quando la rottamai , un pò di tempo dopo mi arrivò da Palermo una bella multa, città dove ovviamente non ero mai stato...
RispondiEliminaCorreva l'anno 2002 credo, in famiglia arrivò una Fiat Stilo 5 porte 1.6 benzina. Se guardi il muso della stilo è pure bello, direi ancora attuale, ma il posteriore della 5 porte era, ed è tuttora, il risultato di un designer evidentmente con pessimi gusti. 10 anni di bestemmie dovute ai consumi spropositati (visto che bisognava scegliere se mettere benzina o mangiare una pizza con gli amici), alle plastiche interne infettate da qualche morbo alieno per il quale si squagliavano lasciandoti una melma nera appiccicosa attaccata ai vestiti impossibile da tirar via nonostante i cicli di lavaggio impossibili di mia madre, il motore che inspiegabilmente alle volte andava a 3 cilindri e tanti, tanti altri difetti :) Ma mi ha portato più o meno ovunque e ha fatto il suo sporco lavoro in sordina, senza troppo clamore. Ormai quasi tre anni fa ha ceduto il posto ad una Opel Astra nuovo modello finalmente DIESEL, prima auto veramente mia in quanto pagata full (e cash... che botta mammamia) da me.... ma quando sono andato via dal concessionario, a vedere la vecchia stilo parcheggiata lì, in un angolino, che mi guardava con i suoi fari un po' tristi... la lacrimuccia mi è scesa. Grazie vecchia Stilo, ovunque tu sia, per tutti i momenti passati insieme, allegri o tristi che siano stati!
RispondiEliminaAnno 2005, Volkswagen Passat station-wagon, comprata usata (era del '91) per mia sorella cinque anni prima.
RispondiEliminaAbbiamo passato più tempo a spingerla che a guidarla. Le figuracce quando buttava fumo dal cofano e "scoppiava" davanti a tutti sono state epiche. Quando andava però aveva una spinta colossale, 2000 benzina, una vera arma in mano ad un neopatentato.
Della Y10 ho ottimi ricordi perché era stata la prima auto di un mio amico più grande
Sono vecchio. Patentato nel 1992 ho già rinnovato una volta la patente. Le mie prime esperienze da patentato le ho avute con la Renault Broadway di papà...ma la prima auto mia solo mia è stata una Mini Innocenti che aveva il finestrino elettrico solo dal lato guida e che per un certo periodo ho dovuto mettere in moto facendo contatto tra i fili giusti...don't ask!
RispondiEliminaCredo che sia stata rottamata da un bel po' ma ricordo i primi viaggi in università e le due o tre volte che mi ha lasciato a piedi in piena notte in un'epoca in cui i cellulari erano ancora uno status symbol per pochi... :)
la mia prima macchina non risale a molto tempo fa, e la condividevo con mia sorella: una volkswagen polo usata di 12 anni.
RispondiEliminaDa quando la prendemmo puzzava un po' di benzina. Alla fine dei viaggi Corato-Trani (12km) uscivi dalla macchina strafatto di naftalina.
Un giorno, precisamente un 23 dicembre, mia sorella accende la macchina, e nota che il parabrezza era un po' appannato, ma non si spannava mancoppèniente. Il tempo di ritornare in casa, avvisare mia madre, e riscendere per strada, che la macchina era in fiamme. Tra vicini che riempivano secchi d'acqua, pompieri che stavano lontani 25km, e fumo nero-guardianodellanotte, tutto ciò che ne rimane è solo questo: http://it.tinypic.com/view.php?pic=27z9phj&s=8#.UzaEdvmAYiI
Dunque, volendo essere PdF, prima macchina guidata in assoluto (nel viale privato di casa dei nonni, ché ero troppo piccolo per prendere la patente ma serviva qualcuno che parcheggiasse in garage): OpeL Kadett, Bianca (il momento Mariomerolo è autorizzato?)! Poi una serie di improbabili 126 (UP), 500 e 131 Mirafiori...Una volta presa la patente, salto di qualità importante Renault 19 Chamade cedutami di settordicesima mano da mio nonno! Poi vabbè, laurea,lavoro un paio di catorci brutti e senz'anima, fino all'attuale Grand Scenic, ché con due cani è l'ultimo baluardo prima del Ducato...
RispondiEliminaUnoBianca. Anno 1993. Ci facevo le rapine.
RispondiEliminaUno bianca. Ci facevo le rapine. Anno 1993.
RispondiEliminaAnche io... però nel 1993 avevo quattro anni e la Uno medesima è parcheggiata nel piazzale sotto casa mia e la guiderò anche stasera :-). Grande auto, non ha neanche la quinta e non è di mia proprietà (la prendo in prestito da mio padre), ma ci ho imparato a guidare, ed il legittimo possessore una volta ebbe a dire: "Se riesci a portare questa, con le altre non avrai mai problemi":-).
EliminaConcordo in pieno!
EliminaMi scuso se ho postato due volte lo stesso commento, ma io è blogger non siamo mai andati d'accordo e mai ci andremo ;-)
Ad oggi, non ho ancora posseduto un'auto. Né ho qualche ansia di cambiare la situazione.
RispondiElimina1994 alfetta nera superusatissima...praticamente consumava come una diablo...Un ricordo su tutti:alle due di notte con mio cugino a spingere 2 tonnellate di macchina IN SALITA perchè avevamo finito la benzina su una rampa di un cavalcavia
RispondiEliminaGiugno 1988,Fiat Ritmo 6CL
RispondiElimina.....no comment
Se per "prima macchina" s'intende proprio la prima guidata ma non acquistata coi propri dindini, allora preparatevi, non so se a ridermi dietro o invidiarmi, ma preparatevi. Perchè, appena fui patentato (ma anche qualche mese prima) mio padre me l'ha praticamente imposta con la consueta frase da nazi-driver che vuole essere orgoglioso del suo erede: se impari a guidare con questa allora puoi guidare qualsiasi cosa, e bene.
RispondiEliminaSigla!
https://www.youtube.com/watch?v=1XuIngOxsaU
Ah, comunque, quella "cosa che si bagnava" per farti lo scherzone era quasi sicuramente lo spinterogeno. Lo so bene perchè il 128 aveva lo stesso difetto e ci sono rimasto fregato un paio di volte. Soltanto che quella era una macchina degli anni 70, e sapere che per anni e anni lo hanno lasciato lì non fa che aumentare in me il disprezzo per i costruttori italiani di auto di serie, almeno per come sono diventati adesso, che almeno fino agli anni 80 qualcosa di buono lo facevano, vedi appunto la HF integrale.
EliminaSpinterogeno? Ma il motore "Fire" non era ad iniezione elettronica?
EliminaBoh, non ricordo...
Ricordi male, non prendertela! XD
EliminaL'iniezione compare sulle auto di serie italiane soltanto nel 1989, mentre la autobianchi Y10 di cui parla il Doc ha sotto il cofano un motore del 1985 con un tradizionalissimo carburatore ;)
Ma poi il bello sai qual è? che se vai a leggere su Wikipedia fanno passare il FIRE come chissà quale meraviglia ingegneristica all'avanguardia, quando invece il suo "pregio" più evidente era il poco tempo che ci voleva nell'assemblarlo.
Peccato che a chi compra la macchina non gliene possa fregare di meno, però bisogna pur da mangiare ai meccanici no?
Solita filosofia FIAT, nulla di nuovo, insomma.
Può comunque essere che una FIAT UNO del 1992 fosse "Fire" e ad iniziezione elettronica?
EliminaSe anche il motore è stato costruito dopo l'89 non vedo perchè no, ma trattandosi di fiat non ci metterei la mano sul fuoco XD
EliminaOra, non mi posso certo ricordare tutti modelli della Uno, ma se è almeno una 70 allora l'inieizione elettronica ce l'ha, ma soltanto a patto che sia la seconda serie, quella con la calandra come la Tipo, per intenderci.
Con una Y10 ci ho imparato a guidare, era viola ed era di mia sorella. Mi ci sono quasi spatafasciato contro una Ferrari Testarossa parcheggiata, in una curva presa con un po' troppo brio, e in una fallita ripartenza in salita le facevo esplodere il lunotto posteriore contro il lucchetto del cancello su cui la macchina si era adagiata obbedendo alla legge di gravità. Ma dopo aver finalmente imparato, mi dotavo di una fiammante Fiat 600 color verde Arianna (bellerrima) km 0. Aveva pure i finestrini elettrici. Visto che andavo al lavoro attraversando 15 km col motorino, i miei si mossero a pietà. Ci ho fatto di tutto tranne le acrobazie... Uuuh... "relazionali", visto che sono pur sempre un ometto da 1,85 m e le gambe esigono il loro spazio. È stata la mia fedele macchinetta per diversi anni, ora è l'auto di famiglia di qualcun altro. Impossibile non riconoscerla quando la incrocio per strada. La cedetti ad un concessionario in cambio di una fiammante Subaru Impreza. Non vi gasate, il 1600 a GPL ;)
RispondiEliminaanno 2002 fiat punto grigia, ricordo che aveva il volante durissimo e fare le manovre era faticoso a livello muscolare. finita che poi è passata a mio cugino per essere la sua prima macchina quindi se qualche antrista parla di una punto s grigia rischiamo la carrambata familiare.
RispondiEliminaFiat Panda 30L (dove per L ho sempre pensato indicasse "lusso", immaginandomi come fosse la non L), correva l'anno 1998 ed aveva già 9 anni. L'auto che definirla spartana era un complimento. 650 bicilindrico raffreddato ad aria. Che d'inverno parcheggiata in cortile con meno 10 la mattina si accendeva comunque al quarto tentativo sempre. Dove d'inverno se avevi freddo, e ne avevi sempre perchè i 2 deflettori laterali triangolari sui vetri delle portiere si aprivano in automatico superati i 60 km/h, accendevi quella specie di phon sul cruscotto ma spesso sparava una cortina fumogena bianco-azzurra tipo discoteche anni '80 o concerto dei Pooh (non ho mai capito da dove provenisse, visto che di acqua nel radiatore non ce n'era e non era nemmeno fumo di scarico). Un'auto che era talmente tecnologicamente avanzata che superati gli 80 km/h, come la Porsche che alzava l'alettone posteriore, lei chiudeva gli specchietti, aumentando così l'aerodinamicità e riducendo i consumi. Sì, i consumi: a memoria con un deca (di lire), dalla riserva quasi a zero facevo Asola-Mantova-Asola e rimaneva metà riserva. Un'auto che aveva bisogno di pochissima manutenzione: bastava un compressore sparato dentro il cofano per togliere il compost formatosi dalle foglie risucchiate all'interno (evitando così poi la sparata di coriandoli di foglie secche, nelle migliori delle ipotesi, accendendo l'aria nell'abitacolo, la cui ventola risucchiava e triturava quanto raccoglieva dal davanti); oppure bastava metterci dell'olio potenziato in offerta nel motore che sentivi già miglioramenti nell'ordine dei 3-4 km/h e quei 2" dai 0 ai 2 km di percorrenza.
RispondiEliminaQuest'auto che usata da mia madre per 2 anni, ricevuta in dono a mo' di stecca, raggiungeva la pericolosa velocità dei 86 km/h, arrivando nel giro di 2 settimane tra le mie mani alla sbalorditiva velocità di 127 km/h (velocità testata scientificamente da 1 amico accostato col suo cinquantino da strada truccato 80, doppio carburatore e Leovinci modificata sotto, lanciati sul rettilineo di 5 km furoi paese).
Quest'auto che seppur minuscola fuori, dentro era gigante, tanto che se ti cadeva 1 pacchetto di sigarette non era come oggi che viene risucchiato sotto al sedile passeggero costringendo a fermarti, far scendere la gente ed alzare i sedili, no, lo vedevi fluttuare prima davanti sotto i pedali, poi sotto il sedile dietro, poi rimbalzare sulle portiere, perchè sotto era tutto libero.
Un'auto il cui sistema di detersione dei cristalli era un pulsante a pompa tipo antistress con dentro l'acqua, che d'estate scottava e d'inverno la mattina ti trovavi una palla di dimensioni doppie, per via del ghiaccio formatosi dentro, e dovevi attendere il disgelo per utilizzarlo.
Quelle sue balestre posteriori, così racing che in curva riuscivi anche a controsterzare affrontandola solo ai 60 km/h facendole saltellare il posteriore.
Quei pneumatici così all-season che sia sull'asciutto che sul bagnato mantenevano la stessa aderenza, inesistente, ma che sulla neve avevano il loro perchè, vista la loro durezza e misura 135/70 R13.
Anche se il weekend, a volte ma non sempre, il babbo mi prestava per le uscite galanti la sua immensa Alfa 33 SportWagon 1.3, coi suoi 2 carburatori doppiocorpo sempre da calibrare, 1 motore boxer da 88 CV che faceva 5 km/l, che fermo allo stop ondeggiava spavaldamente a dx e sx al minimo per via dei cilindri in orizzontale e che in accelerazione era impossibile non far fischiare le sue gomme sleeg di serie.
Mi piangeva il cuore quando l'abbiam dovuta rottamare anni dopo per una Fiesta 1.2 Tech del '99
Anno 1995...Fiat Uno grigio topo rigorosamente priva di servosterzo.
RispondiEliminaRicordo ancora la prima uscita dopo aver preso la patente. Ero abituato a guidare un'Artra SW della scuola guida, un carrozzone ma con un volante che era burro! Salito sulla Uno invece mi pareva di essere alla guida di Optimus Prime!!! Il volente era puro cemento.
Ricordo anche che la Fiat la reclamizzava dicendo "un fantastico stereo a cassette in omaggio" ma si sentiva la puzza di sola lontana un miglio. Lo stereo a cassette era qualcosa di allucinante, il primo giorno che l'ho estratto m'è rimasta in mano la maniglia e da allora ciao, poi alla prima estate la plastica trasparente che proteggeva la lancetta della sintonia si è dapprima opacizzata per poi scollarsi definitivamente, ma il dettaglio migliore era l'antenna. Non ne ho mai compreso l'utilità visto che non si prendeva una mazza, ma l'antenna era collocata sul lato sinistro del parabrezza anteriore, appena sopra il giunto della portiera. Ovviamente non era di quelle elettriche, ma per alzarla c'era una sorta di chiavetta da incastrarci dentro con cui si doveva eseguire una rotazione antioraria per sbloccare il meccanismo. Ricordo che bastava un millimetro di polvere per mandare a poottane l'operazione, ma soprattutto ricordo che nel cercare di far forza e sbloccare quell'accrocco mi è saltata via la chiavetta e ho sfregiato il parafango dell'auto.
Altra meravigliosa chicca del mezzo era l'impiando di riscaldamento che definirei "binario". Sebbene fosse presente una linguetta da spostare con chiara indicazione di aumento progressivo della temperatura, in realtà le modalità erano solamente 2: Siberia o Sahara...
Non ho idea di che fine possa aver fatto, ma la ricordo sempre con tanta nostalgia nonostante tutto.
Patentato nel 1988 (sigh), imparato a guidare su di una 500 (così se impari a fare la doppietta sai guidare tutto secondo mio padre). Dopo aver preso la patente mi è stata regalata una 850 sport di una vecchia zia che non guidava più, consumi pari ad una portaerei, tutta di ferro pieno. Per montare l' autoradio ho usato la fiamma ossidrica e sedili fissi anti zozzerie.
RispondiEliminaPurtroppo una volta l' impianto frenante ha fallito ed ho demolito una panda davanti a me...
Non ho ancora la patente.... XD
RispondiEliminaIo ho una carriera automobilistica anomala, nel senso che pur avendo preso regolarmente la patente nel cretaceo inferiore (essendo un classe '75...), la prima macchina l'ho comperata tardi, solo nel 2008...
RispondiEliminaQuindi, in gioventù guidavo la Ritmo 70 del nonno.
Adesso possiedo una Daihatsu Trevis, che è in effetti la mia prima macchina. Credo di essere uno dei pochi in tutta Italia, ad averla. :D
La mia prima macchina è stata una Peugeot 205 a gpl, usata, vecchissima,credo dell'84, targata Forlì, colore azzurrino improbabile. Appena presa il contachilometri indicava 85.000, il bello è che si era incastrato e indicava sempre la stessa cifra, il concessionario aveva "ricalibrato" i km fatti ma non aveva risistemato bene. Millemila avventure fino a quando una maledetta spia si è accesa, sosta d'emergenza dal benzinaio che aprendo il cofano fa una faccia disperata, di chi ne ha viste di cose brutte ma come quella mai... l'olio c'era ma non al posto giusto, di solito sta dentro ma in alcuni casi sta anche sopra al motore. La gloriosa fine: rottamata per l'acquisto di una Micra 1.3 16V a benzina poi diventata a metano e poi diventata, come la pubblicità, una Peugeot 206, solo che per schiaccarne il tetto io non ho usato un elefante ma è bastato cappottarci ed andare dal concessionario.
RispondiEliminaPer la cronaca con la 206 diesel ci ho fatto 212.000km senza sorprese, un mito di macchina che ho venduto a malinquore.
Talmente a malincuore che per dimenticare ho dovuto bere del liquore = malinquore
EliminaA112, blu scuro. Non ricordo se abarth ma mi pare di sì. Un meraviglioso autoscontro col volantino piccolo. Va detto: non me n'è mai importato un granché di avere una macchina, o quale macchina. Tant'è che adesso c'ho solo una moto vintaggia.
RispondiEliminaEra un regalo di mio papà, acquistata col solo passaggio di proprietà da un amico che passava a ben miglior cosa.
Che fine ha fatto? Nel '97, dopo circa un anno che la possedevo, tranquillamente parcheggiata sotto casa, fu schiacciata contro il muro dello stadio di Trieste. Da un raCazzetto, che aveva preso la patente il giorno prima, dopo aver perso il controllo del cherokee turbodiesel della mammina, per fare il fenomeno sulla pioggia. Ko'lione.
Beato te che hai avuto una Y10 come prima macchina! Ricordo ancora quando il mio amico mi regalò la sua vecchia 500 (il primo remake), ribatezzata in seguito "il polmone" o "il cinquantino", 750 cc, 4 marce, consumi ridotti ma difficoltà incredibili nelle salite e nelle partenze a freddo. Innumerevoli volte mi ha lasciato a piedi, anche a distanze importanti da casa o nel nulla cosmico, da un lato mi è dispiaciuto regalarla (povero chi se l'ha presa) dall'altro è stato un grosso sollievo sapere che decidevo io quando uscire e non la macchina e soprattutto avere la certezza di tornare :D
RispondiEliminaCitroen 2CV bianca dicembre 1990. una volta alla folle velocità di 110 km/h (quella prima del salto nell'iperspazio) si stacco il tetto di tela, con effetto depressurizzazione tipo cabina dei caccia WW2. dentro avevo uno stereo majestic tamarrissimo e mostruoso, rigorosamente a cassette. la 2cv aveva la non invidiabile caratteristica di farsi TUTTI e dico TUTTI i posti di blocco. una volta fui fermato 2 volte nel corso della stessa giornata. quando si avvicina l'agente mi riconosce: mi aveva fermato 4 ore prima. gli chiedo con un sorriso come mai avessero tanti sospetti su una macchina si da fricchettone ma assolutamente inadatta a qualsiasi scopo criminale. lui scrolla le spalle e mi dice di andare...fu rottamata ai tempi delle grandi offerte rottamifere, per prendere una fiat 500 (una delle macchine + urendissime di sempre) che usa mia madre. io mi appropriai vantaggiosamente della sua inutilizzatissima fiesta 1.3 nuova di pacca. da allora la polizia e i carabinieri non mi hanno MAI + fermato. MAI. sono passati 20 anni (era il 94) e approfittando di ciò sono riuscito finalmente a fondare la Spectre.
RispondiEliminasuzuki satana del 1987,ancora con me!
RispondiEliminaCorreva l'anno 1986 Fiat 127 del 1979 903 cc 3 porte colore giallo pechino, modificata con antenna CB in carbonio nera da 1,80 metri sul tetto, copricerchi in tinta con la carrozzeria, interni gialli e blu, primo stereo a led colorati in coordinato con la prima trasmittente (il CB appunto) a led colorati. Però i sedili si ribaltavano!
RispondiEliminaScusa Doc, ma devo piegare un attimo la regola dell'UNO SOLO UNO, in quanto in realtà la mia prima macchina sono tre: quella avuta, quella in comproprietà e quella mia-solomia.
RispondiEliminaQuella avuta, una UNO CS a metano, regalatami da mio padre perchè durante militare da Gorizia finii a Sacile, a un tiro di schioppo da casa. Se le CS le facevano in Brasile ci sarà stato un motivo e si, CS stava per CeSso, ne sono sicuro. A metano poi, una favola per i consumi, un incubo quando dovevo uscire dall'autostrada, perchè se non passavo alla benzina la macchina muoriva. Ma ho imparato a fare il punta-tacco alla perfezione. Ah, quante notti di mezzo inverno e mezza primavera a tornare in caserma, lanciatissimo con i miei 98, 102 all'ora in un'autostrada trasformata in un biccchiere di latte dalla simpatica nebbia della pianura tra Treviso e Conegliano!
Fine ignota
Quella in comproprietà, con mia sorella maggiore, una GOLF TDS 1.9, usata, rossa con il tettuccio apribile, elettrico. Ma i finestrini invece erano manuali. Mah...
Il motore era quello di un trattore, ma sulla solita autostrada quando sono riuscito a lanciarla a 195 virgola scampoli mi son sentito come Giles Villeneuve quando c'erano le F1 Turbo. Poi il volante ha iniziato a vibrare come joypad sul punto di autodistruggersi, ho pensato a Zandvoort e ho rallentato...
Dopo varie peripezie e anni nel dimenticatoio è finita dallo sfascia.
Ultima e perdonatemi la prolissaggine, la mia-solomia: una POLO TDI 1.4, targa BR 547 RM, nuova di pacca e pagata ventisettemijioniepassa di vecchie lirozze, nel lontano duemilauno. Agile, scattante, un motore piccolo e diesel ma guizzante come una gazzella. Con quella ci ho fatto veramente di tutto e si è vista insieme metà Italia, eravamo in una perfetta simbiosi uomo macchina; fino al giorno in cui l'ho dovuta lasciare sei mesi in carrozzeria perchè se io mi ero distratto, quella moto correva davvero troppo forte...
Dopo averla tenuta qualche mese, l'ho venduta nel 2008 (e anche bene) al figlio di un amico di mio padre.
Purtroppo è durata poco: un paio di mesi dopo il padre è finito sopra un paracarro mezzo interrato, ha spaccato la parte inferiore della testata del motore e hanno deciso di rottamarla.
Lo scoprii per caso, perchè passando da un meccanico, amico in comune, la vidi in un angolo e mi raccontò cos'era successo. E fu come vedere un caro amico sul letto di morte :(
Tristessa
Fiat Panda Grifo di mio padre. Rottamata dopo quasi trent'anni di onorato servizio. Ricordo la frizione che praticamente non esisteva più e c'era il rischio che si spegnesse ad ogni stop.
RispondiEliminanel cretaceo inferiore ('89 circa) ereditai la 500 blu diplomatico di mia madre. Prima cosa degna di nota, lei non faceva mai le doppiette, per cui le marce dispari erano ormai un ricordo, e si doveva partire in seconda per poi mettere direttamente in quarta (pregando di non fermarsi mai troppo in salita). Ovviamente tra le marce dispari era compresa la retro, per cui bisognava sempre essere in 2, perchè in caso di necessità uno doveva scendere a spingere. Altre paricolarità erano il volante non originale (probabilmente di un camion), per cui a ogni curva erano gomitate contro la portiera o il povero passeggero/uomo di fatica, la capote ormai consunta dal tempo che faceva acqua da tutte le parti e un allevamento di criceti nel contachilometri (a giudicare dagli squittii che faceva).
RispondiEliminaInoltre non dimenticherò mai la sera in cui, a causa di una buca, il motore si staccò dalla carrozzeria, per cui il 50 % circa della forza motrice si convertiva nel farlo muovere nel baule. Nonostante ciò, riuscii ad arrivare comunque a casa.
So che sembrano esagerazioni legate ai ricordi, ma vi assicuro che se vi fosse una reality bar Sparkeriana sarebbe almeno al 90%
Ford Fiesta del 2003, 1.4 benzina, comprata usata grazie alle prime buste paga nel gennaio del 2008.
RispondiEliminaBellina, ben allestita, tenuta nemmeno 3 anni perché poi ho "ereditato" un'auto più nuova dal nonno.
Ho molti ricordi di quella Fiesta, dolci ma dal restrogusto amaro perché non è stato un gran periodo della mia vita, quello.
Ancora adesso ho la sensazione di non essermela mai "goduta", quell'auto...
P.S. rivenduta ad un parente, poco tempo dopo gli ha dato problemi di ogni tipo mentre con me era stata perfetta.
EliminaUno DS (Diesel Super), color verde militare lucido. Grande trattore, ci ho fatto 160mila chilometri, anche se negli ultimi tempi si beveva un litro d'olio al mese! Mi era stata passata da mio padre, ma quando l'ho cambiata, mi sono comprato una Ford Fiesta color verde Foresta di Sherwood! Mitica la mia fiestina!
RispondiEliminaAnno 2003: Polo nera, sparata a velocità ''folli'' nei lunghi rettilinei deserti da dopobarba nei pomeriggi estivi con sigla di KITT sparata in loop nel lettore CD. Poi meno di un anno dopo un alfista ha pensato bene di centrarmi e far piegare l'auto a forma di U. La tristezza...
RispondiEliminaDopo un periodo di lutto son passato alle jappo, e attualmente, dopo un periodo di prova con l'usato sicuro, sono felicemente sposato con una Yaris. (^_^)
Anno 2003: Polo nera, sparata a velocità ''folli'' nei lunghi rettilinei deserti da dopobarba nei pomeriggi estivi con sigla di KITT sparata in loop nel lettore CD. Poi meno di un anno dopo un alfista ha pensato bene di centrarmi e far piegare l'auto a forma di U. La tristezza...
RispondiEliminaDopo un periodo di lutto son passato alle jappo, e attualmente, dopo un periodo di prova con l'usato sicuro, sono felicemente sposato con una Yaris. (^_^)
Fiat
RispondiEliminaUno, precedentemente appartenuta a mio cugino, precedentemente
appartenuta a suo nonno. Ridotta in polvere dopo uno scontro con una
Smart che mi entrò nella fiancata (e quello s*****o voleva anche aver
ragione).
Pre o post patente??? pre (anni '90 o giu di li) una 500 (quella vera) colore 500 (ossia un beige incolore) che non si fermava davanti a nulla... Quando, 10 anni dopo o forse più, decisi di patentarmi, macchina niente per un bel tot, tanto ero pendolare trenolare e trovare un parcheggio entro 16 miglia dalla stazione non era cosa. anni dopo, con il trasferimento nell'isola provai a macchinarmi (una uno bianca.....) ma oramai non l'avevo nel cuore, e non ero assolutamente più in grado di guidare, rivenduta e son rimasto passeggero.
RispondiEliminaDomanda complicata che richiedere risposta circostanziata:
RispondiEliminaa) MACCHINA COMPRATA CON I MIEI SOLDI: per ora non ho mai comprato una macchina, ho alte aspettative e budget contenuto quindi nisba.
b) MACCHINA A ME INTESTATA: cinquecento "nuova" twin air ma la usa mio padre, io la uso solo per andare a fare le commissioni di lavoro. Comprata al volo dal concessionario, perché avevo schiantato l'auto precedentemente usata per le commissioni, inizialmente aveva una particolarità: essendo uno dei primissimi modelli aveva il motore poco insonorizzato e sembrava di guidare un' Harley, quando acceleravi sentivi un rombo pauroso. La Fiat ha notato questo problema ed ha pensato bene, tra i mille mila richiami che gli hanno fatto, di insonorizzare l'abitacolo; un po' mi dispiace sembra l'abbiano depotenziata.
c) AUTO CHE USO SOLO IO: C4 della Citroen Coupe del 2005, acquista nuova e soprannominata dai miei amici la Batmobile perché nera con spoiler ma soprattutto perché era appena uscito il Batman di Nolan (faceva molto Tumbler). Niente di che tolto il fatto che dopo un mese che l'ho comprata mi sono fatto Milano Vienna. Dimenticavo beve come un’assassina.
d) QUELLA CHE CONSIDERO LA MIA PRIMA AUTO: cinquecento sporting gialla anni '90 (del 1996, per essere precisi). Gli ho fatto di tutto poverina: gli ho fatto rifare due volte la testata perché facevo Milano - Tortona a 140 / 150 di media, l’ho bocciata un paio di volte e ci ho fatto due incidenti (il primo avevo torto e il secondo avevo ragione ma si è distrutta). Il pregio era che era stupenda da guidare. Divenne veramente strepitosa quando cambiarono la pasta dei freni a tamburo dietro, da cui venne eliminato l'amianto. Questa modifica sbilancio completamente la frenata facendo bloccare solo una delle due ruote dietro quando si inchiodava. Ricordo ad una rotonda, con asfalto bagnato, che la macchina al posto di fermarsi perpendicolare alla linea d'arresto si fermo perfettamente parallela. C'era un signore anziano che mi guardò stranito e io gli feci cenno che era normale e la macchina era stata volutamente orientata nella direzione di destra perché dovevo andare da quella parte. Il problema di sbilanciamento fu risolto ma continuarono i problemi di bloccaggio delle ruote posteriori, specialmente sul bagnato. L’incidente che la portò via avvenne in una mattina piovosa in cui un simpatico signore pensò bene di tagliarmi la strada piazzandosi davanti a me, fortunatamente l’airbag non si aprì. L’auto fu demolita perché veramente non partiva più, un lutto tremendo perché era come una di famiglia.
Oh Signore! Sono morto sulla scena della frenata parallela allo stop! Immagino la faccia mentre i vecchio ti guarda...tipo Fantozzi che fa il vago....ohi ohi ohi...ancora rido.
EliminaPatentato tardi, nel 97, nel 99 anche io ho acquistato la mia prima vettura, panda 30 con adesivo uomo ragno da una parte e x-men dall' altra, già di dotazione!
RispondiEliminaRegalata, ho pagato solo il passaggio di proprietà, indistruttibile, 4 marce, raffreddamento ad aria, rottamata nel 2000 per far prendere a mio padre una 146 2.0 td aziendale, ho ereditato la sua Orion 1.6 diesel, poi per limitare i danni di una rc troppo costosa, rottamata ed ho comprato una vista 1.1 distrutta in un incidente perché uno non si è fermato allo stop, poi 145 1.3, finita su un camper e meno male posso raccontarlo, poi 33 Imola e adesso 33 1.7 registrata ASI per raduni storici e passeggiate, e per tutti i giorni una 145 1.4 a gasse.
Disclaimer, le 145 sono delle FIAT tipo ricarrozzate, comode da guidare ma senza anima Alfa, la 33 1.7 con meccanica alfasud , 107 cv veri e fondo scala a 240 è un altra cosa.... è un Alfa Romeo.
Fiesta no vista, t9 del ciufolo
Eliminail prossimo sistema operativo Microsoft sarà il Windows Fiesta!:-)
Elimina1998, una Renault Clio (del 1993). Ricordo parcheggi incredibili, manifestazioni (!), passaggi a gente, incidenti e multe. L'ho permutata con amarezza quattro anni fa per acquistare una New Twingo.
RispondiEliminaIniziai a guidare con la Cientoventisedde Special di mio Pà, ma la mia prima vera e propria macchina fu un Pandino bordeaux. Macchina affidabilissima (a parte la mia innata bravura di schiantarla per guardrail) anche se stretta. Sistema d'antifurto di-quelli-improbabili col bottoncini da premere in 10 punti diversi della plancia e anche sotto.
RispondiEliminaChe fine ha fatto? Venduta a qualche contadino che passava di là, poi seppi che fu bruciata. Mah! Bei ricordi comunque.
Benedetto (grr...) Doc: come al solito mi bussi con le nocche su una spalla, mi volto e non ci sei tu. C'è Mario Merola che piange, asciugandosi le lacrime sulla camicia di flanella a quadroni. Mi hai fatto sfogliare album di alcune ere fa, con le foto di me magro e con la chioma imperiosa. Foto degli animaletti avuti in passato, che ora svolazzano e corrono in paradiso; L'Aquila, quando andavamo in villeggiatura in Abruzzo e quella città bellissima era ancora viva.
RispondiEliminaComunque, l'auto era una 127 900cc blu, seconda serie. L'abbiam tenuta per una vita ed è stata la prima macchina della mia vita (ora non ho nulla, perchè l'assicurazione costa troppo).
Piangiamo. Completo Big Babol, sandali, 127
Con mia sorella, tuteliamo la privacy. Non della 127.
Per oggi basta, anche Mario Merola implora pietà.
2007, la Kia Pride di mia madre (per maggiori informazioni consultare il libro tascabile "Le 150 peggiori auto del mondo").
RispondiEliminaNon avevo i freni!!!!!!!!!!!!!!!!!
Dunque, patentommi nel 1995 e la prima diciamo vettura fu una Panda 45 base che più base non si può, nel senso che era un motore con quattro ruote (lisce) sotto pressappoco avvolto dal lamierino detto "abitacolo". Tant'è che dietro c'aveva non i sedili ma una panchetta di tela tipo mcgyverata nel campo zingari. Guidarla era una sfida darwiniana, nel senso che slittava solo a guardarla con insistenza, il freno a mano era lì tanto per far vedere, e la batteria si metteva in rianimazione con due gocce d'acqua (problema opportunamente risolto sostituendola con una batteria DA TRATTORE). Guidarci a lungo era una garanzia di schiena incriccata, le porte si chiudevano a ginocchiate sotto la maniglia, però.
RispondiEliminaPerò l'estate era una poesia, non aveva nessunissimo bisogno di aria condizionata, ventole o marane varie, ci si stava da papi anche sotto il sole da friggitoria a cielo aperto del basso Lazio. E si son violate numerose leggi della fisica quando una volta ci si entrò in sette - e non ho ancora compreso come senza tirare in ballo grovigli di membra stile Bosch.
*saluta il prode pandino*
Prima auto una uno bianca, motore a doppio carburatore, 3/4 delle storie a lei legate sono sanzionate dal codice della strada o da quello penale o da entrambe. Finita ai genitori del fu fidanzato di mia sorella che dopo qualche anno la dovettero rottamare per la rottura di un cilindro. Riposa in pace vecchia mia, quante ne abbiamo combinate
RispondiEliminaAnno 1998
RispondiEliminaFiat Panda 30 passatami da mio padre. Un cassone su ruote. L'ho amata/odiata... :_)
Poi sono passato alla UnoROTFL!
E' durata molti anni ed è stata rottamata quando me ne sono venuto in Finlandia.
Ora uso bici e mezzi pubblici, ma alla fine le Fiat mi mancano.
1992, FIat 126 di quarta mano risalente non so a quale annata nei seventies: dopo aver fuso e sostituito il motore per due volte l'ho rottamata...guadagnando la bellezza di 30.000 lire vendendola a una discarica che recuperava lamiere.
RispondiEliminaLa mia prima auto divenne effettivamente "mia" nel 1989, nei pressi di febbraio o giù di lì, ma la memoria arranca.
RispondiEliminaEra una Opel Kadett del 1978, berlina quattro porte, color - e provo ancora una sottile, bruciante vergogna - beige safari, tinta partorita dalla fantasia aberrante di qualche tecnico tedesco affetto da grave daltonia.
Comunque era la mia prima macchina, il simbolo su ruote della raggiunta indipendenza dopo anni di bicicletta sotto pioggia, neve e sole crudele!
Purtroppo i sogni hanno spesso la sadica tendenza a voltarti le spalle, ti ritorcono contro le tue stesse speranze e di solito fanno parecchio male!
Alla prima vera uscita, consapevole dell'esistenza del controsterzo, salutai la freccia destra contro un solido muro.
In coda decisi di farmi valere a colpi di clacson e quello si bloccò, scatenando le ire assassine degli altri automobilisti e hai voglia spiegare che non era colpa mia.
Quando frenavo si accendevano i fari e anche questo gadget sortiva l'effetto di creare onde d'urto di rabbia!
Il pomello dell'aria funzionava così bene che un giorno uscì di almeno un metro tirandosi dietro tutto il dannato cavo!
I freni posteriori generavano una cortina fumogena per seminare gli agenti rivali, anche se il meccanico, ben più prosaico di me, sosteneva fosse l'olio che inondava i tamburi friggendosi!
Le portiere si bloccavano chiudendomi fuori, di solito quando ero lontano da casa e non avevo con me le chiavi di riserva.
Ma era la mia macchina, anche quando la pompa della benzina entrò in agitazione sindacale e mi costrinse a spingere la baracca in pieno centro.
Era mia.
La mia personale versione di Christine, la bestiaccia che non mi faceva ripassare Storia anche se avrei dovuto, lo strumento per fare di ogni pomeriggio un'avventura.
O quasi...
La mia prima (ed attuale) è un amabile Sulky del 1994.
RispondiEliminaCon un guasto alla settimana non potrei essere più felice :)
http://ts4.mm.bing.net/th?id=HN.608028835038822766&pid=1.7
Renault Clio Oasis di colore bordeaux acquistata allo scoccare della maggiore eta' nel 1995. La ricordo con affetto perche' essendo stato il primo della cumpa a prendere la patente sono stato condannato per mesi alla tratta serale Gambolo' ( il mio paese) - Vigevano con la macchina strabordante di persone che neanche le navi coi neri con la G all'epoca della tratta degli schiavi. Si e' spenta serenamente nell'anno del Signore 2007 quando, dopo che aveva cominciato a perdere pezzi, ho deciso (INGRATO!!!) di rottamarla per la Opel Corsa nera che uso tuttora.
RispondiEliminaRenault Twingo verde acqua del '94, avuta nel 2007. Indistruttibile, ha sopravvissuto a più di una situazione estrema e, finchè la batteria andava (putroppo aveva la caratteristica di esaurirle spesso), non la fermava quasi nulla. Per contro era portatrice sana di rottamazione e beveva come un adolescente nella sua fase di autodistruzione.
RispondiEliminaCi scrissi anche una piccola cosa, un episodio come un altro all'ordine del giorno
http://incombo.blogspot.it/2011/06/la-revisione.html
Vale la macchina presa in prestito dalla nonna, oppure dev'essere proprio la mia mia personal myself?
RispondiElimina2001, finalmente trovo un lavoro, ho un contratto e mi serve un'auto a tempo pieno. Fino ad allora, nell'incertezza, avevo usato quella dei miei genitori. Ne ho pagato un terzo e ricordo ancora la mega delusione quando andai a ritirarla: non era per niente come mi ero immaginata e fu lì che compresi quanto sia importante specificare ogni minimo dettaglio al momento dell'acquisto di un'auto, altrimenti ti mettono cose a random, quelle più brutte e scarse che hanno. Sbagliarono anche l'autoradio, sebbene l'avessi specificata bene. Sette anni insieme, ma non in Tibet. Dignitosi. Resa al concessionario all'acquisto della nuova auto (quella che finalmente potevo pagare tutta da sola), a volte ancora mi chiedo che fine ha fatto.
RispondiEliminaPerché certo che non era come la volevo, ma ormai mi ci ero affezionata ed è sempre un po' malinconico quando togli tutte le tue cose e la lasci e te ne vai e ... Oh, sentimentale anche con una vecchia auto u_u
Una fantastica 206 nera, anno 2003 (ma da me ereditata solo nel 2010 da quella che divenne mia moglie). Completa di tutto, aveva - giuro - IL NAVIGATORE SATELLITARE E L'ALLOGGIAMENTO SCHEDA SIM CON CUI CHIAMAVI DALL'AUTORADIO E TI LEGGEVA GLI SMS (nel 2003...per dire. Che poi sembrasse un trans francese in botta da acidi è un discorso diverso, ma che vuoi farci? ). Unica pecca: era un dannato 1.1. Perché mia suocera, conoscendo il piede pesante della figlia, aveva paura si stampasse seduta stante su tutti i muri di Torino e provincia. Fu bellissimo obbligare la macchina a leggere diversi messaggi carichi di bestemmie potenti con un improbabile accento francese, vederla affrontare la Salerno - Reggio con la possanza di uno spartano e con me che avevo preso la patente da 3 giorni (!) + gatto al seguito, constatare che il latte rovesciato sui tappetini CAGLIA, e dover sopportare appena partiva il mese di maggio una puzza terribile di scorreggia di morto (male), aver toccato i 190 in quanto iperzavorrati e in discesa e soffrire attimi di puro terrore in quanto non si fermava neppure per sbaglio... e i cazzo di fari che ogni 10 mesi si fulminavano, prima il sinistro e dopo 3 giorni il destro. Un mulo, però. E non ho avuto cuore di cambiar casa, prendendo alla fine l'evoluzione (la 208) e traslando diverse zozzerie presenti sulla 206 sulla macchina nuova.
RispondiEliminaUna fantastica 206 nera, anno 2003 (ma da me ereditata solo nel 2010 da quella che divenne mia moglie). Completa di tutto, aveva - giuro - IL NAVIGATORE SATELLITARE E L'ALLOGGIAMENTO SCHEDA SIM CON CUI CHIAMAVI DALL'AUTORADIO E TI LEGGEVA GLI SMS (nel 2003...per dire. Che poi sembrasse un trans francese in botta da acidi è un discorso diverso, ma che vuoi farci? ). Unica pecca: era un dannato 1.1. Perché mia suocera, conoscendo il piede pesante della figlia, aveva paura si stampasse seduta stante su tutti i muri di Torino e provincia. Fu bellissimo obbligare la macchina a leggere diversi messaggi carichi di bestemmie potenti con un improbabile accento francese, vederla affrontare la Salerno - Reggio con la possanza di uno spartano e con me che avevo preso la patente da 3 giorni (!) + gatto al seguito, constatare che il latte rovesciato sui tappetini CAGLIA, e dover sopportare appena partiva il mese di maggio una puzza terribile di scorreggia di morto (male), aver toccato i 190 in quanto iperzavorrati e in discesa e soffrire attimi di puro terrore in quanto non si fermava neppure per sbaglio... e i cazzo di fari che ogni 10 mesi si fulminavano, prima il sinistro e dopo 3 giorni il destro. Un mulo, però. E non ho avuto cuore di cambiar casa, prendendo alla fine l'evoluzione (la 208) e traslando diverse zozzerie presenti sulla 206 sulla macchina nuova.
RispondiEliminaAnche la mia prima auto è stata una Y10 ma bordeaux e come tutte le prime auto ne ha viste di cozze e di crude come quando dimenticando un passaggio fondamentale per tirare fuori la macchina dal vialetto di casa dimostrai a mio padre che un cancello apribile con una Y10 che ha fatto 2 metri di retro non è il massimo della sicurezza... lui non apprezzò, la Y10 nemmeno.
RispondiEliminaOppure quando tornando da Pavia un mio amico mi fece prendere per Voghera... dopo un'ora di cartelli con nomi di paesi mai visti ne sentiti la conferma che eravamo sulla strada sbagliata ci arrivò solo alla vista del cartello Y10 lanciata a cannone con folate di vento laterale che mi costringevano a controsterzate che neanche Kankkunen nel rally di Svezia e tentativo (invano) di rientrare in casa modello ninja per non far capire ai genitori di aver superato di due anni luce l'ora del coprifuoco.
O quando spinta a mano per non farci sentire da mia nonna usciva alle 4 del mattino dal garage per il viaggio della speranza, un Cremona - Trieste per andare a incontrare due ragazze conosciute su IRC... tenendo presente che il mio amico una se l'è sposata la Y10 ha fatto anche da cupido... e via di lacrime napulitane :)
1996, R4 Bianca sostituita dopo qualche mese da una Peugeot 205 Rally 1300 bianca.
RispondiEliminaAuto? Sarebbe? :-)
RispondiEliminaLa Peugeot 209 del '99 "ereditata" (ciulata) nel 2002 dal babbo, colore blu Inter, of course. Ed è pure l'ultima, perchè non sgarra di una virgola alla tenera età di 320.000 km. Dorme di notte nel viale, e sia d'estate che d'inverno (inverno padovano) parte al primissimo giro di chiave. Una Highlander, con cui ancora mi permetto di percorrere tranquillamente 300 km sotto il sole estivo senza la minima preoccupazione. É stata testimone di ogni mia prima cosa fatta nella vita! Unica pecca, quando nevica o c'è ghiaccio, va via di culo prima ancora di accenderla. Conto di tenerla fino ai 400.000, poi ne spargerò le ceneri nella laguna di Venezia..
RispondiEliminaBeh, la mia prima esperienza a quattro rute é stata una Fiat Punto del 96 5 porte modello ELX regalatami nel 99 per il mio diploma... un passo importante per avere assoluta indipendenza e soprattutto per allargare gli orizzonti che prima costeggiavi cn i maledetti mezzi pubblici... che qui a Napoli sono come i miraggi nelle oasi... devo dire che non mi hamai dato problemi seri, a parte la fusione della testata del motore dovuta alla mia negligenza sulla manutenzione... e farsela a piedi sull'autostrada non é molto salutare eh !!!!
RispondiEliminaLa prima auto guidata sul serio è stata un incubo dal quale ancora non mi riprendo e infatti non guido da più di 10 anni.
RispondiEliminaTrattasi di Lancia Beta amaranto! La Lancia beta era un auto costruita attorno allo chassis di un carroarmato tedesco del secondo conflitto mondiale! Il peso sfidava la resistenza a compressione dell'asfalto e lasciava segni che neanche i cingoli. Tra quando premevi l'acceleratore e quando la macchina cominciava a muoversi tracorreva del tempo, giusto il necessario a mettersi la cinta. Il volante non girava...andava avvitato...almeno tre giri per fare una leggera curva. Sono rimasto traumatizzato!
Hahahahahahaha!!!! Verissimo.
EliminaClio RT 1.4 del '95 o forse del '93. Soprannominata ben presto Bucefalo o Metal Machine dagli amici. Bianca con le finiture nere, sembrava un casco di uno Storm Trooper. Bellissima, affidabilissima, l'ho amata come mai nessuna dopo. La pagai centoottanta euro nel duemilauno, mi pare, o forse duemiladue, mi ci volle il doppio per il passaggio di proprietà. Sempre nel mio cuore.
RispondiEliminaPrima macchina miamia ,anno 2010 una fantastica fiat barchetta del '98 grigio steel che ho appena rifatto tutta dentro fuori intorno e anche di più.
RispondiEliminaIndimenticabile. GREY CLOUD
RispondiElimina1996 costo dell operazione : un milione del vecchio conio.
Acquistata da un meccanico che ogni tanto la usava per fare da apripista nei rally della zona, quindi qualche leggera modifica d assetto , sospensioni, gomme, barra di torsione posteriore , strumentazione supplementare sul cruscotto e faretto per il navigatore. Cerchi in lega , iniezione meccanica , 110 cv per 800 kg di peso , all' angolo blu abbiamo una gloriosa WV GOLF GTI del 1981 versione a quattro marce.
Immediatamente fornita di impianto tamarro precedentemente acquistato era chiamata nuvola grigia perché produceva una cortina fumogena ninja di notevoli dimensioni ed andava alimentata con un litro olio ogni mese.
Consumo calcolato : 10 km/l . Piccola vampira :-)
Con la sacra tecnica dei sedili a scatto mi ha aiutato a portare a termine numerosi appuntamenti galanti .
Ha terminato le sue folli corse dopo un tentativo di stunt alla A-TEAM , perfettamente riuscito tra l altro che ci ha visti malconci entrambi.Io mi sono ripreso.
era sempre il 1999 , ma la macchina e' questa
RispondiEliminahttp://en.wikipedia.org/wiki/Fiat_126
Caro Doc, proprio come te.. Y10 color grigio fume.. interni al cantara..
RispondiEliminamacchina trattore che seppur avessi la guarnizione della testa bruciata mi ha riportato a casa.. cosa che al giorno d'oggi con le macchine che ci sono resti li e tanti saluti.
Purtroppo non ho ancora una macchina mia mia.
RispondiEliminaPer ora mi arrangio con la Punto di mia madre e all'occorrenza la Multipla del babbo.
Fiat Panda 4x4 Sisley
RispondiEliminaVolete che aggiungo altro? Ma certo che lo volete!!!
Abitando in una zona rurale si è rivelata una vettura davvero adatta alle esigenze di famiglia. Acquistata nuova nel 1991 ci ho imparato a guidare e... beh, non ci crederete, dopo un piccolo restauro avvenuto qualche anno addietro, è la mia auto "per tutti i giorni"
Doc, stavolta sei davvero riuscito a farmi commuovere, perchè per noi Pandina è una persona di famiglia :)
Tutti giovini eh!!!! 1982 FIAT 127 verde. L'ho amata come una figlia. Ci dormivo, ci sentivo la musica, ci sc.... ehm , ci ho girato tutta l'Italia. Non la dimenticherò' mai. Non mi ha mai tradito. Neanche in condizioni estremissime. Altro che quella carcassa di Y10 che si fermava pure se un cane orinava nel quartiere affianco.
RispondiEliminaPigro come al solito feci la patente a 21 anni...quindi nel 2000 ereditai la vecchia Lancia Dedra del babbo(acquistata da lui gia' usata)...stava su con lo scotch da pacchi,ma vi ero affezzionatissimo...certo,il rischio di venir fermato dai caramba era elevatissimo...pareva l'auto di uno scellerato delinquentello di provincia...poi una notte bucai...lezione del giorno:non fidatevi mai di un tale troppo sborone che conoscete appena che vi dice "Te la cambio io la ruota!Guarda come si fa!" per poi ritrovarvi a 50 metri da casa contro un muro perché la ruota e' ruzzolata via per una miserrima buca nonostante andassi a 30 all'ora...
RispondiEliminaFiat panda 750 rossa, moddata all'inverosimile, kit luci frontali da super car, iper impianto stereo, ci ho fatto dai rally alle gare di drift.
RispondiEliminamuore onorevolmente di ritorno da roma, e mi manca tantissimo ;_; <3
Correva l'anno 1994 una Honda Civic Joker usata del 1989 1.5 benza 16V , comprata con 42'000 km rivenduta dopo tante aventure con 189'000 km bei tempi ........ sigh rimasto in honda fin oggi Prelude BB2 > accord ch1 > accord cu3
RispondiEliminaCitroen AX: assetto da budino e un 1.1 troppo vivace per i suoi 700 kg di peso... Immensa auto: un tir mi ha portato via la porta mentre stavo per afferrare la maniglia e chiuderla e la scocca si è stranamente dissaldata nel baule dopo aver fatto una pista da motocross con due amici a bordo... se n'è andata dopo soli 278.000 km quando, dopo averla portata dal meccanico per problemi al minimo, ha deciso di prendere fuoco quando egli ha aperto il cofano per controllare :(
RispondiEliminaCol suo tetto apribile la ricomprerei domani :(
Era il 1993-94, ed il sottoscritto sfrecciava (si fa per dire) per la provincia di CZ al volante di una FIAT UNO D bianca, ceduta dal papà come prima auto ,,, ha servito con onore per 6 anni di università, per poi essere ceduta a mio fratello (ma guarda un pò il destino...) finché non è finita rottamata. ONORE A TE FIAT UNO bianca 5 porte 1300 diesel.
RispondiEliminaVorrei sapere chi é quel mo*a che mi cambia il tasto pubblica col tasto esci. Ecco, avevo scritto tutta la biografia della mia prima carrrozza e l´inavcvertitamente cancellata. Comunque: Anno domini 2008, avevo 29 anni e dopo appena 10 anni di patente ero in grado di comprarmi una macchinetta usata. Bravo 1.9 Turbodiesel del 1998, con circa 200mila km. Morta una anno e mezzo dopo, motore che girava ancora come uun orologio svizzero, solo la trasmissione da rifare. Costava il triplo della macchina.
RispondiElimina" l´ho inavvertitamente "
EliminaUhm... La prima auto guidata, e quindi del parentado, era/è la vecchia punto di famiglia, 1.2 16V 85 cv (!!!) . Ed è ancora in moto, dopo due guarnizioni della testata. Consumi aaaaalti, per la troppa (!!!) potenza del 1.2. Ma in verità la prima auto che ho sentito davvero mia era la Panda 750 fire di mia nonna, diventata di famiglia. Ci ho fatto di tutto, con quella scatoletta. Ancora ricordo, superati i 90, come cominciava a tremare!!! Se vogliamo poi la prima auto comprata, con sudatisssssimi risparmi, è stata una Nissan Silvia S14, motore 2.0 litri turbo benzina, trazione posteriore, con cui sono anche andato in un pistino quì in Sicilia. Grande auto, vecchia ma potente, mi ha dato soddisfazioni dopo che l'ho modificata con assetto e bracci. Due anni dopo l'ho dovuta vendere per esigenze familiari ed ora mi trovo appiedato... o meglio, settimana prossima prenderò una toyota Celica T23, 192 cv, che tira 8500 giri. SPeriamo di divertirci :)
RispondiEliminaDoc! Anche mia madre aveva una Y10, modello FILA, tutta bianca, con striscia rossa laterale. Mi piaceva un mondo e mi è sempre sembrata la migliore a livello estetico tra le Y10.
Ma..... NON ci hai detto cosa guidi ORA!!
Doc, guiderai mica l'Arkadia o sei già a livello teletrasporto?
Eh, di quello parliamo in un prossimo sondaggismo :)
EliminaLa prima che ho guidato, l'Y10 (guardacaso) di mio fratello. Poi una Citroen AX, che si, ok era intestata a papà.. la prima prima mia mia è stata una Hyundai Accent verdone metallizzato, una roba di 4 metri e passa comprata spendendo più o meno quello che costava una neonata Punto..
RispondiEliminaAndava benone e consumava poco.
Peugeot 205 grigio canna di fucile, 4 porte, anno '86
RispondiEliminaLa mia prima auto comprata con i miei sudatissimi risparmi una Punto 1.9JTD nel 2001... mollata per sopraggiunti limiti di usura dopo 240.000km servosterzo andato, fari che non si accendevano più, nel 2010! Quanti viaggi su e giù per la penisola! Il bello è che ancora cammina, e ogni tanto la rivedo, chi se l'era comprata l'ha risistemata alla bene meglio, e fontane di lacrime napulitane sgorgano!!
RispondiElimina1998, un panda vecchia di 10, compagna di 1000 avventure, l'ho dovuta fare abbattere, perchè purtroppo non riconosceva più il padrone. Scusate ma le lacrime napulitane, hanno preso il sopravvento, troppo intenso come ricordo
RispondiEliminaEssendo io un vecchietto patentato nel 1987,la mia prima macchina fu una mitica 127 900 tre porte color blu scuro del 1976.Al mio conseguimento della patente,il babbo si comprò la Escort nuova e mi passò la vecchia fiat,che però rimase sempre intestata a lui.Indimenticabile la 127, beveva come una spugna,d'inverno era un frigo e d'estate un forno grazie anche agli orribili sedili in plastica o roba simile,si sentivano cigolii e rumori vari prennemente,il cambio era quanto di meno preciso ci potesse essere,ma era ancora affidabile,ti faceva sentire libero e indipendente,ti faceva respirare la spensieratezza dei diciott'anni,( quintali di bruschette nell'occhio).La prima macchina veramente mia fu una Fiat Uno 1100 smart acquistata per 12 milioni nel 1989.Al ritiro della uno,lasciai la 127 vecchia di ormai 13 anni e con 100 mila e passa km al concessionario e di lei non seppi più niente.La salutai con un bacio sul cofano.
RispondiEliminaNel 2002 quando abitavo ancora in Toscana ho preso una Peugeot 206 usata color verde "ramarro marcio" 1100 benzina. Quando l'ho data indietro 3 anni fa , riportandola ad Arezzo dal Lodigiano dove abito adesso, il cruscotto sembrava un albero di natale...
RispondiEliminaLa mia prima (e attuale macchina) è una FIAT Cinquecento grigio metallizzata presa nel 2003 usata che aveva già 12 anni. Soprannominata dalle amiche "la Cincy" e dal meccanico "il pianto amaro", sarà rottamata tra qualche mese dopo avermi lasciata a piedi nel mezzo del nulla di una statale il 15 agosto. Pochi giorni dopo la scatola dello sterzo mi pianta in asso mentre esco da un tornante a gomito, in discesa, e già mi vedevo in versione Will Coyote giù dal canyon. La ventola è un comodo aciugacapelli sparafoglie e i fari si fulminano a giorni alterni ma già so che accompagnarla sul lungo viale del tramonto rottamatorio mi farà scendere la lacrimuccia.
RispondiEliminaUna lancia dedra 1800 che andava come una 500 del primo dopoguerra. Lasciata in eredità dal papà, visto che lui nel frattempo si era comprato il lancia k. Macchinone superscassato cui io ho dato il colpo di grazia pochi mesi dopo facendoci un incidente da 3000 € di danno...sigh.
RispondiEliminaNato da umili origini, sono orgoglioso di comunicarti che la mia prima auto, senza considerare la Lancia Thema 2.0 8v del papà (macchina straordinaria!) e la R5 Flash del fratellone, che scroccavo all'occasione - ricordo quando a 18 anni andavo in disco di domenica pomeriggio con la Thema del papà, come un pappone della mala del Brenta! - è stata proprio una Autobianchi Y10.
RispondiEliminaLa mia però era più fichetta della tua: era del '94, versione "Avenue": interni in alcantara color beige chiarissimo, autoradio con comandi al volante, con i quali si comandava ovviamente il FFWD e REW della cassetta categoricamente con autoreverse, condizionatore manuale, che faceva un bordello immane, tipo quando passa una Fiat Campagnola per la strada.
Trattavasi di una edizione limitata a cui erano probabilmente stati buttati su degli optional perché non erano riusciti a piazzarli a pagamento nelle versioni precedenti.
Non consumava un caxxo, ma era un pericolo pubblico: tenuta di strada sostanzialmente inesistente, motore che andava su di giri a manetta ed era troppo tirato per quella carrozzeria, come già da te appuntato.
Non era particolarmente comoda per passarci le serate a camporella, per quanto si contano numerosissime.
E' stato il mezzo che mi ha accompagnato per 2 anni, di cui 2 mesi senza patente, a causa delle classiche serate brave del 20enne che comincia a lavorare per avere la propria indipendenza economica, sinonimo di dipendenza dall'alcool!
Sono passati piu' di 20 anni, ma nacora non dimentico la mia prima auto (prima in senso di aver pagato di tasca mia ed intestata a me).
RispondiEliminaDubito che chiunque altro qui ne abbia posseduta una (probabilmente molti manco sanno cosa e').
Era gia' vintage quando la comprai:
Matra Simca Bagheera del 1976!
Cosa dire di questa auto... fari a scomparsa, design da supercar (bhe quasi), carrozzeria in polyestere montata su una struttura che doveva essere acciaio ma a me sembrava per lo piu' ruggine.
Motore 1.3 e peso infinitesimale.
Il motore era posteriore e c'erano tre sedili anteriori e nessuno posteriore.
La schiena si appoggiava direttamente al vano motore.
Davanti alle gambe solo plastica: morte sicura in caso di incidente.
Che macchina!
EliminaHo avuto, a più riprese, le macchinine in scala 1:43 della Bagheera. Ancora me ne ricordo una, di un beige indefinito: anche in scala, ha lasciato il segno.
EliminaUn'auto eccezionale, superfiga... ma non molto affidabile.
EliminaI problemi non macavano, ed i sedili non erano reclinabili (problema per l'auto di un 18/20nne).... uno poteva stare di traverso sui 3 sedili, ma non era molto comodo.
Hai vinto tu.
EliminaStrano Doc, avrei detto una macchina dei fighetto! :D
RispondiEliminaComunque la mia fu una Kia Picanto che durò tre anni prima di spetasciarla e doverla buttare via. Non aveva l'autoradio e il vano per lo stesso era fuori standard, quindi mio padre per farci stare l'autoradio che mi aveva comprato dovette applicarci due feltrini delle sedie come spessore per farla stare ferma.
Una fiat 500 del 96... mi manca un casino!
RispondiEliminaYaris grigia annata 2000, presa il primo anno di università e ceduta la settimana scorsa. la lacrimuccia c'é stata eccome... solo che, alla fine, pioveva pure dentro, mi avevano asportato il paraurti e le gomme erano da rifare... e ora sono a piedi.:P
RispondiEliminaFiat Panda Young 750 di terza mano. Disegnata da un boscaiolo altoatesino che andava di fretta e assemblata come il camion dei pompieri Lego, ma con meno pezzi. Dopo poco tempo il soffitto interno si è imbarcato e il lavavetri ha cominciato a sputarmi l'acqua in faccia attraverso la bocchetta d'aerazione. Ogni tanto si rifiutava di mettersi in modo costringendomi a scendere e a scrollarla per qualche minuto (un amico mi disse che la colpa era di un misterioso dispositivo - probabilmente atlantideo - chiamato teleruttore. Insomma, un bellissimo ricordo.
RispondiEliminaFord Fiesta terza serie anni '90 (mi pare), grigio metallizzata, seconda mano, qualche bozzo. Condivisa con i miei perché non ho tutta questa necessità di usarla, sono un patentato in straritardo a dispetto dell'età (circa coevo del Doc)... Comunque, gran ricordi con quest'ammiraglia della Flotta Stellare, che si è girata mezza Europa centrale, ha fatto il ponte sull'Øresund per raggiungere la Svezia, è stata ribattezzata "Traballant" dopo aver attraversato "The Wall", ha fuso su strade montuose impossibili dagli Appennini alle And... alle Alpi dell'Obersalzberg... autoriparandosi da sola ma cacciando difetti "psicosomatici". Ci ho fatto le prime guide serie da "rosafogliato", i primi appuntamenti da motorizzato guidante... Anche se vari pezzi di ricambio di essa sopravvivono nella sua attuale consorella, il suo recente pensionamento mi fa l'effetto che credo possa fare a un capitano di marina mentre vede la sua nave arruginita fare l'ultimo giro nel porto prima del "gran botto": altro che BRUSCHETTE, qui mi sta venendo tutto un giro completo di antipasti...
RispondiEliminaAnche la mia prima auto è stata una Y!0,con tanto di finestrini a manovella,levetta dell'aria (come un decespugliatore) e volante-fitness che però si "smollava" solo per le manovre da fermo.
RispondiEliminaQuando superavi i 110Km/H iniziavi a sentire un vago odore di bruciato,aveva una fiancata rigata (da me),un ammaccatura in uno sportello fatta con un calcio volante da un ultras del napoli(true story)e
una volta stava per diventare la mia tomba dopo che aveva sovrasterzato all'inizio di un ponticello sopra un torrente all'incredibile velocità di 40 km/h su strada APPENA bagnata.
Ora dopo un agghiacciante Ibiza fine anni 90 (peso 5 tonnellate)che ho distrutto contro un auto parcheggiata(true story again) sono il felice possessore di una lancia y del 2000;l'evoluzione della specie.
Y10 non Y!0.
EliminaLa mia prima Spassomobile era (ed è ancora dato che è ancora fra noi) una Fiat Cinquecento Soleil. Che sarebbe la Cinquecento degli anni 90... gialla psichedelica... con il tetto di tela... Fico! Direte voi. No... perché comprata usata... e col motore del tettuccio guasto, che non si è mai aperto.
RispondiEliminaIl venditore ci aveva assicurarto che ci avrebbe procurato immediatamente -. e a gratis - un nuovo motore... ma quelle sono, come ben sapete, promesse da marinaio. Così per dare maggiore stabilità al tettuccio mia madre ci mise un portapacchi.
Ecco come è fatta (o come dovrebbe essere).
http://img.favcars.com/fiat/cinquecento/fiat_cinquecento_1996_photos_1.jpg
Una puma verde smeraldo. Tamarrissima ;)
RispondiEliminaUna Y10 fire bordeaux! Ribattezzata la Sex Machine perchè la prestavo ad amici ed amiche che non avevano altri luoghi per limonare! Ero l'unica del gruppo con la macchina, e per andare ai concerti ci salivamo in 8 a volte!! Adesso è un cubetto di lamiera, ma ne ho conservato in un quadretto un pezzo di tappezzeria del sedile e la targhetta Y10 Fire ed il volante, che ho nel box appeso al muro.
RispondiEliminaPatentato 2002, come prima macchina ebbi una Renault Clio (il primo modello della serie), per gentile concessione di mia madre che me la passò.
RispondiEliminaCome spesso accade con le prime esperienze, non fu così travolgente come immaginavo: il vero e bruciante amore divampò quando il suo posto venne preso dalla Fiat Coupé vendutami da mia cugina. Sono passati sei anni (nel 2008 è arrivata la nuova 500) ma ogni tanto mi maledico ancora per averla venduta.
La prima macchina è stata una normalissima Punto grigio topo. Niente di particolare se non che aveva la radio con cassetta, era il 2000 ed erano i tempi dei primi masterizzatori e di Napster. Presi uno dei primi lettori cd portatili compatibili con MP3 (un accrocchio cinese che leggeva anche i videocd e aveva uscita video) e la cassettina con jack audio...l'ebbrezza di avere centinaia di canzoni su un singolo disco! Il vero amore è arrivato l'anno dopo, con l'S2000
RispondiEliminaPrima auto mia mia mia veramente mia è stata nell'estate del 2005, con la vendita del pandino della nonna (odiatissimo) mi sono riuscito a comprare una Lancia Y 1.2 16v 86 poderosissimi cavalli modello Elefantino rosso, nera del '98 usata con 66k km. Full optional pe' davvero eh, cioè avevo i sedili in alcantara, il climatizzatore, fendinebbia, chiusura con telecomandino, gli specchietti elettrici riscaldabili, il volante e il pomello in pelle, strumentazione retroilluminata di rosso come le macchine uberfiche, i cerchioni grigi da 15 pollici per gomme 195/50 (unico modello di Y con questa gommatura omologata).
RispondiEliminaMi ricordo che nella settimana precedente l'acquisto andavo a fare le poste a casa dell'ex proprietario per controllare che me la parcheggiasse per bene. Quando la portai a casa mi sentivo un re. Cavolo potevo portare fuori una ragazza senza vergogna.
Solo a posteriori mi sono reso conto della fogna che era (a tavoletta, si arrivava pure a 8km/l). Mio babbo mi montò il gpl, e solo allora ho capito di che macchinone avevo, mantenimento ridicolo, macchina tutto sommato decente, comodo giaciglio d'amore, abbastanza capiente, divertente da guidare. Ora ho una mini cooper park lane, bella eh, ma le manca quell'ignoranza che mi ha fatto piangere quando due mesi fa ho portato la Y in demolizione.
In quanto a bruttezza del modello mi piazzo certamente nella top-3, ho esordito con una AX Citroen del 97, 1.0, color verde pino silvestre. Per anni l'ha usata il mio babbo per lavoro, quindi quando arrivò a me aveva centinaia di migliaia di chilometri sulle spalle e pareva fosse stata bombardata.
RispondiEliminaLa sua peculiarità era che ogni giorno smetteva di funzionare qualcosa, ma nonostante ciò non si fermava mai. Nel giugno 2010, in pieni mondiali sudafricani, quando decise di fermarsi per sempre, non aveva più freno a mano, 3 finestrini su 4 erano fossilizzati, la serratura era andata, il clacson emetteva un suono di gatto con la raucedine, radiatore misteriosamente sempre a secco, resistenze del lunotto fulminate, e un sacco di altre amenità.
Quasi controvoglia acquistai al suo posto una Punto Evo Fiat, e devo dire che invece mi piace un sacco
giusto giusto comprata oggi una AX del 1997...
EliminaAnno 1987, 127 verde bbiselllo inguardabile dell'80. Comprata in quell'anno nuovaprontaconsegnaèquellalàverdelavede? dai miei, aveva le seguenti caratteristiche:
RispondiEliminaDivano posteriore sotto il livello del mare, una volta ci si è seduta mia nonna e ha passato lì gli ultimi anni della sua vita.
Il sedile e il fanale sinistri erano differenti da quelli destri, il dubbio che fosse precipitata dal camion che la trasportava in concessionaria non me lo sono mai tolto.
Era una DUE porte, DUE. Una delle due 127 mai prodotte senza portellone posteriore, solo con bauletto e sedile posteriore fisso. L'altra l'aveva comprata un certo Scott Summers.
Una volta si sganciò la leva del cambio mentre ero in quarta su una statale. Riuscii a parcheggiarla in sosta regolare su una traversa, senza spingere.
Solo un maledetto fuoristrada guidato da uno dei primi idioti con telefonino riuscì a fermarla a un incrocio, nel '91.
Mi manca.
Io ho usato nel 1991, come prima auto, una Suzuki Santana 1.000 grigio metallizzato, di mia madre, anno di origine sconosciuto, ma direi 1988 più o meno. Unici pregi: riscaldamento che entrava in funzione quasi istantaneamente anche sottozero e l'altezza dell'abitacolo, che ti faceva "dominare" la strada. Ma il sogno finiva presto e si tornava all'amara realtà. Scomoda come poche, quando pioveva forte per qualche strana legge fisica una goccia d'acqua iniziava a torturarti cadendo sulla caviglia del piede sinistro, quello che non sposti quasi mai dalla frizione. Bestemmie a mille. Tenuta di strada quasi nulla: sbandava anche da ferma. In autostrada era consigliabile non superare i 110, l'impressione era che stesse per volarsene via. In compenso una spugna, beveva l'impossibile, nonostante la cilindrata ridotta. In più, era omologata solo 2+2 (dietro c'era uno strapuntino scomodissimo che se eri poco poco sovrappeso ti ci dovevi sedere da solo).
RispondiEliminaQuesta cosa dell'omologazione mi fregò all'esame della patente da privatista, non poteva essere utilizzata per l'esame pratico e fui costretto a utilizzare l'auto di mio padre: una BMW 518, senza servosterzo, peggio di un camion nelle manovre. Io ero abituato all'altra, per cui fui bocciato istantaneamente e dovetti ripetere la prova pratica.
Due anni dopo arrivò la Peugeot 205 CJ, la cabrio con gli interni in jeans. La più bella, la più amata.
La ho ancora, ben conservata, inutilizzata, ma non riesco a separarmene. Troppi ricordi. Chissà che, un giorno, non possa tornare in azione...
1997. E guardacaso una Y10 grigio metallizzata. Episodio topico: la marmitta che cade mentre sono a 90 km/h in tangenziale e dal retrovisore vedo le scintille modello "Ritorno al Futuro". Se non fosse che 88 non erano i kilometri ma le miglia orarie...
RispondiEliminacorreva l'anno 2005 o 2006 che ho iniziato a lavorare e per qulache mese ci andavo con la 600 di mio nonno, poi con qualche soldo messo via da un tipo che mi aveva investito col furgona da piccolo e un paio di stipedi mi son comprato una Toyota Yaris grigia usata, messa discretamente bene. L'ho tenuta 6 anni e distrutta in tutte le maniere, fra tamponamenti e curve alla Gran Turismo (ma con i danni incrementati), ma il motore non mi ha mai dato un solo problema. Alla fine l'ho dovuta vendere perche passando vicino a una vecchio rudere mi sono trovato un pezzo di muro in mezzo alla strada, e l'ho preso in pieno spaccando di netto la scatola del cambio, la provincia mi ha ripagato 2000€ però la Yaris se n'è andata in romania credo. Il suo segno distintivo erano il guardrail stampato su un fianco e l'adesivo di Padre Pio che mi era stato attaccato di nascosto come augurio contro gli incidenti
RispondiEliminaPeugeot 305 (http://it.wikipedia.org/wiki/Peugeot_305) bianca dismessa da mio padre, 1986. C'avevo imparato a guidare (per Trastevere! da allora non temo nulla).
RispondiEliminaDetta "er macchinone", dopo qualche anno progettavo di dipingerla tipo Bluesmobile, ma defunse prima.
Renault 5 Flash (a-ah....savior of the universe)
RispondiEliminaRenault 5 Flash (a-aaah....savior of the universe)
RispondiEliminapagata 300milalire+un paio di scarpe usate, rossa (ma la portiera destra di una tonalità, quella sinistra di un'altra tonalità, il cofano di una tonalità diversa e, ovviamente, il baule di un'altra tonalità ancora) li valeva tutti quei soldi, durante un parcheggio mi è rimasto il volante in mano, ma in diverse occasioni sono riuscito a fare ben 70 km per andare sul Gargano.
Una Renault 5 gentile omaggio del nonnino buonanima...grigiometallizzata e versione sportiva (per un nonno che guidava cecato come una talpa quindi roba da Mister Magoo a palla). Aveva le sospensioni altissime, rischiavo di cappottare se curvavo ad un in un piazzale e dei buchi grossi così nel telaio sotto il tappetino del guidatore. E guidando con le converse, nei giorni di pioggia, mi trovavo con i piedi bagnati e non sapevo mai il perchè...
RispondiEliminahttp://photo.netcarshow.com/Renault-5_GTL_5-door_1979_photo_01.jpg
Annus Domini 1998: Panda 30 Blu di mia madre..il commento di cui sopra "cassone su ruote" è perfetto! Usata solo pochi mesi prima di barattarla al concessionario con una fiammante Peugeot 106 bianca 60CV (rottamata ormai anch'essa 5 anni orsono)...mi ci son tolto comunque qualche sfizio: bruciare nei primi cm qualche grossa cilindrata al semaforo, montarci autoradio nuovissima che valeva più dell'auto, quasi-investire una compagna di liceo...eh son soddisfazioni!!
RispondiEliminaPatentato nel 1989, la mia prima auto, regalatami da mio padre, è stata una Fiat 126 blu di Prussia del 1979. particolarità della carrozzeria, aveva i paraurti cromati che appartenevano ad un modello precedente. Le riparazioni erano necessarie a giorni alterni, dopo un anno mio padre calcolò che se l'avesse acquistata nuova (ancora le facevano, in Polonia) avrebbe risparmiato qualche decina di migliaia di lire... La prima si inseriva con la doppietta, che io all'inizio non sapevo come gestire. Ad un certo punto mi sembra che la doppietta non era più necessaria... continuoa viaggiare ignaro finché un giorno mi resta la leva del cambio in mano: a forza di inserire la prima senza doppietta, l'avevo segato! Dopo la 126 ho guidato per sei mesi circa la Fiat Ritmo 85 S cedutami da mio padre quando lui ha comprato la Fiat Brava, che possiede ancora. Poi è stato il turno della prima auto acquistata con soldi miei, una Daewoo Nexia 1.5 a benzina (poi convertita GPL) del 1999, rossa metallizzata. Aveva un solo enorme difetto, il sedile del guidatore che si abbassava regolarmente anche durante la marcia. L'assistenza non riuscì a risolverlo, adducendo la giustificazione (nel 2001) che il modello era uscito di produzione e non c'erano i ricambi... e l'auto era ancora in garanzia! Nel 2002, dopo aver subito nel giro di un anno tre incidenti da fermo, l'ho venduta per una immarcescibile Skoda Fabia Wagon 1.8 TDI.
RispondiEliminaPatentato nel 1998 prima auto la FIAT 500L del 74 di mia madre, amore e odio, ci ho fatto di tutto, e mi ha mollato almeno 10 volte in un anno, fra i miei amici si racconta ancora un epica pasquetta a 40km da casa, in 5 più le casse di birra, al ritorno abbiamo fatto 15km di fila e quando stavamo quasi per raggiungere la base i freni ci hanno mollato alla folle velocità di 60km/h, brividi e emozioni, se fossimo usciti di strada con quella scatoletta avrebbero avuto difficoltà a capire in quanti fossimo in macchina.
RispondiEliminaCorreva il 1999 e una GRANDIOSA Fiat 126 650 Personal 4 diventava mia...
RispondiEliminaCose assolutamente da rimarcare:
1) Accensione tramite levetta, affiancata dalla levetta dell'aria.
La suddetta levetta si ruppe senza preavviso lasciandomi quasi a piedi, per fortuna ero in discesa e la si poteva portare pure in spalla.
2) Viaggio castelli romani-ostia ogni settimana, 90km/h sul raccordo anulare, (per non parlare del viaggio fino a Bracciano), tempi biblici di arrivo.
3) Velocità massima raggiunta in discesa: 119km/h. La sensazione era quella di essere lanciato su una scatola di cartone appoggiata alle saponette.
4) Velocità massima di crociera 100km/h, con conseguente perdita dell'udito a causa del rumore motore.
5) 2 tentati ribaltamenti in curva
6) 1 testacoda terminato in una cunetta
7) Autoradio rimediata non so attaccata a casse fatte in casa.
Poi se mi vengono in mente altri le aggiungo
Ah, dimenticavo che andavo sempre in giro con una pinza perchè spesso si scappucciava una candela e giravo con un pistone soltanto, dovevi aprire il vano motore e infilare le mani in quel pezzo di ferro a 200° di temperatura!
EliminaPurtroppo devo fare un'eccezzione anche io alle liste, perché ne ho addirittura tre che mi sono rimaste nel Quore, ma saró breve:
RispondiElimina1.La Sportiva: patentato nel 1996, mi ritrovo al volante di una mitica panda 4x4, motore 1000 fire, ci andavo fare i salti in montagna sgommando avanti a fuoristrada piú prestigiosi, ma i rapporti delle marcie erano tali che per fare Casa mia - Universitá (90 km di autostrada) il motore superava i 300.000 giri al minuto peoiettandomi in una realtá parallela. Sedili ribaltabili all'occorrenza per cosé osé. Rottamata per etá
2. La Cosa Grossa: Furgone Renault bianco ex-S(c)olaBus ereditato per motivi chenolivoletesapere di almeno 10-20 anni di vita. Lo usavo per le tratte Casa- Uni in compagnia di almeno 9-10 persone, bagagli, una volta 2 PC desktop interi (parevamo profughi). Un viaggio di un'ora diventava una sagra della porchetta con tanto di bere, caffé e grappe cacciate dalle capienti borse di poveri universtari. Rubato in autogrill a mio padre mentre prendeva il caffé!!
3. L'Azatoth delle Auto, l'empietá assoluta : una Innocenti Elba, ormai bandita come arma di distruzione di massa da tutti i pianeti dell'unione. Orrenda, scomoda e sempre in panne. Tra le peculiaritá: impianti elettrico progettato secondo regole non euclidee, luci che lampeggiavano a tempo con le frecce o non funzionavano, prese d'aria impossibili da chiudere che combinate con la leva caldo-fredda rotta porto a un epica scelta: smontare mezza macchina per dcidere se morire ustionati d'estate o congelati d'iverno. Prevale la leva su "freddo" che portó a un epico viaggio Napoli-Roma d'inverno mentre cercavamo di tamponare le prese d'aria con articoli scientifici che avremmo dovuto leggere, pur di arrivare vivi. Almeno avevo il telepass... Ceduta in varie riprese , ne ho sentito riparlare anni dopo come protagonista di un viaggio a Praga di certi tipi che includeva nani e signore di larghe vedute. Amen.
Peugeot 106 rally!
RispondiEliminaUn bellissimo Peugeot 106 rally!
RispondiEliminatalbot samba '84 (contando che era il 1996...) con rigoroso cavatappi piantato sul cofano tipo mercedes
RispondiEliminasamba...non so se mi spiego... :P
Doc, pure la mia fu la Y10, anno 1987, col fire 1000 a carburatore. Voglio subito consolarti, ché pur essendo stata comprata nuova e trattata come una sorella, denunciò subito:
RispondiElimina1) Volante scherzone (me ne ero scordato, me l'hai ricordato tu!)
2) tendenza a spegnersi negli incolonnamenti, salvo riaccendersi solo a motore raffreddato a colpi di Madonne
3) incedere a strappi (problema dello spinterogeno, scoperto 7 anni dopo da un meccanicuzzo di paese, dopo che la rete ufficiale ci aveva sbattuto il grugno per anni)
4) Generatore scherzone: impazzì fulminando tutte le lampadine
5) scricchiolosità agghiacciande
6) oltre i 120 passava davanti agli occhi lo slideshow della vita del fortunato guidatore (difetto al puntone con pericolo di vita assoluto riparato dopo anni grazie a richiamo lancia, mortacci loro)
7) mi fermo qui, ma ce ne avrei che ce ne avrei.
Nessunerrimo rimpianto, l'amore della mia vita fu la seconda.
Ciao
come mi è potuto sfuggire questo post? ...fa niente se rispondo solo adesso???
RispondiEliminaLa mia prima macchina, nel 1992 e fresco di patente, fu una Volswagen Polo 1000 Cl "S".....era la versione "coupè", finto sportiva e molto meno diffusa della piccola wagon.... affidabilissima, solida, pesante e senza nulla, per me era come una Rolls Royce....e ancora me la sogno, sebbene dal 2001 mi sono convertito alla Mazda MX5... e sono già alla seconda...