10 tizie supertoste armate di spada

Visto che è giovedì, e non c'entra nulla, oggi ci spariamo una classifica delle 10 donne di cinema, tv, fumetti e cartoni munite di spada e vantanti il maggior tasso di bassismocarismatico. Ovvero andiamo a vedere chi c'è dal secondo posto in giù, chiaro. Prima di partire, però, la solita premessa anti precisini della fungia (categoria di frequentatori dell'Internet che magari nel 2014 si estinguerà tra atroci sofferenze): detto che si son prese in considerazione solo le tipe che usano abitualmente una spada vera e propria (Elektra, per dire, utilizza i sai), quella che segue è, come tutte quelle che appaiono su questo blog, una tua classifica. Chi non è d'accordo avrà modo di esprimerne una propria nei commenti, ma niente Ti sei dimenticato questa e quella. Non ti sei dimenticato nessuno: la tua classifica è questa. E basta. No, ve lo si dice, così evitate di rimediare cinquine digitali. Andiamo [...] 

10) VIOLET SONG JAT SHARIFF

Ultraviolet (di Kurt Wimmer, 2006) era un gran bel film di tolla. Un disastro in galleria talmente vergognoso che la compagnia di produzione, dopo aver tagliato tutto il tagliabile per ottenere un rating più basso e averlo quasi trasformato in un mediometraggio, evitò di mostrarlo alla critica prima dell'uscita. Se tendete l'orecchio, potete sentire ancora a distanza di sette anni il tonfo prodotto all'arrivo in sala. A ogni modo, la protagonista, questa Milla Jovovich fantascienza in grado di far apparire uno spadone e altre armi dal nulla grazie a una tecnologia di compressione dimensionale guardalà, scalciava cooli a nastro.

9) MIHO

La piccola, letale Miho. Una foglia cadendo farebbe più rumore. Miller la presentava così, la piccola assassina ninja muta che difende la Città Vecchia di Sin City. Una macchina di morte di un metro e cinquanta, con i rollerblade o le scarpette ai piedi e gli orecchini a shuriken. E anche se a inizio post hai usato quella foto, perché ti piaceva, preferisci di gran lunga la versione a fumetti che quella portata sul grande schermo da Devon Aoki,

l'attrice nippoamericana con la faccia a palloncino

8) CHESHIRE

Tizie armate di spada, nel fumetto americano, ce ne sono a dieci centesimi la tonnellata: Illyana Rasputin, Katana, la Valchiria, Lady Death e il 99% delle bad girl anni 90, l'anticoncezionale Spirale, alla bisogna Psylocke. Per la tua classifica ne hai scelto però due sicuramente meno note a chi non segue i comics. La prima è Cheshire, villain francovietnamita della DC Comics, diventata talmente intima con Roy Harper/Arsenal da dargli una figlia. Maestra nell'uso della spada, di una decina di arti marziali diverse e dei veleni, viene considerata una tra le assassine più letali del mondo. Plus: come dimostra la vignetta qui sopra, tratta da un numero dei Titans disegnato dal socio Fabrizio Fiorentino, anche in quanto a topaggine non le puoi dire proprio niente.

7) RED SONJA

Parlando della qual cosa. Nato in un racconto di Robert E. Howard come Red Sonya di Rogatino (con la Y), il personaggio venne ripreso dalla Marvel a metà anni 70 e trasformato nella versione al femminile di Conan: un'incazzatissima barbara sempre ritratta con della praticissima biancheria in maglia di ferro. Oggi le sue avventure sono raccontate nei fumetti della Dynamite Entertainment con una nuova eroina (reincarnazione dell'originale. O qualcosa del genere). Interpretata da Brigittona Nielsen nel film ononimo del 1985 (ribattezzato in Italia Yado), Red Sonja è da anni un soggetto amato dalle cosplayer perate di tutto il pianeta. Se vedete da lontano un parruccone rosso a una fiera di fumetti, è sicuramente una cosplayer di Red Sonja. O Ronald McDonald. O il Mago G.

6) XENA

No, perché dai, mica potevi lasciare fuori Xena. L'amazzone protagonista per quasi un decennio di quei telefilm meravigliosamente terrificanti, ridicolmente scemi. Eppure ipnotici, perché, scansati un attimo Ercole, Xena era Xena. Non a caso il personaggio di Lucy Lawless sarà finito nelle fan fiction più sordide dell'intero Internetto, secondo in questo solo a quella povera crista di Rei Ayanami. Peraltro, Xena si prestava. Questo donnone che metteva le mani addosso alla gente e ci cacciava la violenza moderata powerrangera, e una volta la vedevi con un corpetto, un'altra con una corazza

un'altra ancora con la katana e un completino da samurai minimalista. Bastava rispettare il sacro canone dell'heroic fantasy - quello che vede le eroine usare corazze inadatte a proteggere i propri organi vitali ma adattissime a lasciar intravedere un minimo sindacale di bocce - ed erano tutti contenti.

5) O-REN ISHII

Scampata al massacro della sua famiglia ordito dalla Yakuza e dalla Production I.G., e ispirata alla protagonista di Lady Snowblood, O-Ren è in assoluto la tua preferita nella Squadra Assassina Vipere Mortali messa in piedi da Bill. Il suo duello con la Sposa, con le note tamarre di Don't Let Me Be Misunderstood da compleanno dei 18 anni vintaggio in sottofondo, è una delle scene più molto tanto moltissimo fichissime della storia dell'uomo. E poi Lucy Liu è Lucy Liu:

 da perderci la testa. O almeno la parte superiore della stessa (ah-ah)

4) MIKASA ACKERMAN

Parlavamo giusto un paio di giorni fa di Attack on Titan. Bene, la giovane Mikasa, cresciuta assieme al protagonista Eren e poco segretamente innamorata persa di lui, sembrerebbe ricalcare lo stereotipo della ragazzina insicura che si strugge nell'ombra, macerando nel suo dolore e nell'aceto balsamico. Solo che Mikasa è anche la più tosta, inarrestabile, glaciale, letale ammazzatitani tra tutti i cadetti della serie. Praticamente, Mikasa è al contempo sia André che Lady Oscar. Giusto senza tutto quel contorno di gianfransuàitudine sinceramente fastidiosa.

3) BRIENNE DI TARTH

La prova vivente di come un personaggio femminile possa essere anche un'energumena sensuale quanto un muratore ed entrare comunque nel cuore dei lettori/degli spettatori. Si vuole un gran bene, alla testarda vergine guerriera di Game of Thrones. Per come è pronta a seguire cocciutamente i suoi propositi in qualsiasi situazione. E pure perché picchia come un fabbro coi superpoteri.

2) BEATRIX KIDDO

La vendetta, recita un noto e abusatissimo adagio, è un piatto che va servito in maniera supercool, con i colori dell'Antro FC addosso. Kill Bill, uno e bino, non sarà magari il film più bello di Quintino Tarantino, ma è con ogni probabilità il più super-fichissimo. Al centro sempre lei, la Sposa di Uma Thurman,

talmente iconica che lo spirito di Bruce Lee è tornato indietro nel tempo per copiarci la tutina. Dice: scusa un attimo, ma come è possibile? La Sposa al secondo posto? Eh.

1) MICHONNE

Perché Michonne è Michonne. Taciturna, determinata, inarrestabile: il bassismo carismatico fatto donna. E la cosa incredibile è che prima che il mondo andasse a ospiti eleganti alle cene da Silvio, Michonne non era una qualche survivalista sciroccata con la fissa per le katane. Non era un'assassina professionista come Beatrix Kiddo. Faceva l'avvocato. E ora è lì, a decapitare morti viventi come se non ci fosse un domani. Ché magari, per come è mal ridotto il mondo di The Walking Dead, un domani non c'è più davvero, vallo a sapere. Sia quel che sia, Michonne è l'unico essere umano perfettamente in grado non solo di ripulire da sola il pianeta dall'epidemia zombie, ma anche di prendere a cinquine Chuck Norris e di stendere in un pernasconsecondo, solo lo volesse, tutto il resto dei suoi compagni con un dito

Pém