A Firenze per il ComicsJam: fotocronaca di una serata trascorsa in mezzo agli artisti. A rosicare
Ovvero: come a disegnare un fumetto di otto tavole in otto ore o un capolavoro su un palazzo storico di Firenze in pochi secondi (vandali!), e umiliare chi non sapeva fare manco le casette in prima media, son buoni tutti, ecco. Plus: Ramarro, le prove dell'esistenza di Andrea Plazzi, il ramen più dietetico del mondo e di come hai appreso in real time la notizia della cugina sciacquetta di Mary Jane levata di torno e del leggerissimo ripensamento di Microsoft sul'XboxOne, con inversione a U tutta di freno a mano tipo film tamarro con Vin Diesel [...]
Ti aspettano a Firenze per le 10,45 del mattino, il che significa che potresti prendere una delle tue ultime Macchina dei fighetto e partire da Cosenza alle 10,20, anche 10,30, teh. Ma poi parcheggiare nel centro storico è sempre un casino, perciò ti accontenti dell'aereo. Qualcosa ti dice che sarà una giornata molto calda, e quel qualcosa sono i 32° alle cinque e mezza del mattino. Appena atterrato, la prima, grande sorpresa:
Andrea Plazzi esiste davvero: viene confutata così la teoria secondo cui l'editor, saggista ed esperto di fumetti bolognese, noto ai più come curatore da sempre delle opere di Leo Ortolani, sarebbe solo una proiezione mentale dello stesso Leo, un alter ego immaginario del Sovrintendente Plazzus de Il Signore dei Ratti. Devi ammettere che anche te, pur avendo incontrato Andrea in una fiera di Lucca di vent'anni fa, ai tempi di Hyperion (piangiamo), e pur avendo scambiato all'epoca con lui due chiacchiere, nutrivi qualche sospetto in merito. Ma alla fine ti sei dovuto arrendere all'evidenza dei fatti: esiste. Peraltro, hai saputo solo di recente che il tuo fumetto, Ethan?, per il mercato USA l'ha tradotto proprio Andrea. Andrea, invece, che quell'Apreda lì fossi te l'ha scoperto ancora più tardi: ieri mattina. Ma comunque. Ti portano in albergo, che è un cinque stelle lusso a dieci metri dal Ponte Vecchio, uno di quei posti così eleganti che ogni volta a) ti chiedi se magari abbiano sbagliato, b) il tizio dell'ascensore ti mette soggezione. Ma sono timori così, che al primo morso di Toblerone in genere evaporano.
Il che poi ti fa venire in mente quella volta che sei stato qui per un evento legato ai videogiochi, nel 2000, e vi hanno portato in una discoteca e avete preso un tavolo e la gente beveva e beveva e alla fine erano un MILIONEEDUECENTOMILALIRE di consumazioni. Fresche. Ma comunque: in piazza Santa Trinita (senza accento) stanno allestendo i tavoli per il ComicsJam, perciò ne approfitti per vedere il museo Ferragamo al livello -1 dell'omonimo palazzo (foto sopra). Mentre scendi le scale, avvolto da un abbraccio di aria condizionata che quasi ti commuove, pensi come non sia da tutti avere la sede in un palazzo storico merlato così. Ma questa è la Toscana: qui alle sedi di tante altre aziende storiche italiane, chiuse nei loro dozzinali palazzetti moderni, ci fanno uno STACCE© ad area +9 terrificante.
Il museo non è una roba barbosa essenzialmente per due ragioni: è pieno di opere d'arte e installazioni a tema (tra cui un video di Bergonzoni e una raccolta di libri di fiabe antichi aventi per tema le scarpe),
e in particolare ospita in questi giorni le tavole originali della storia dipinta da Frank Espinosa, uno degli ospiti internazionali dell'evento: l'epopea di Salvatore Ferragamo, il "calzolaio delle stelle", partito da un paesino dell'avellinese e andato a spiegare agli americani il sogno americano. I dipinti di Frank hanno delle soluzioni di storytelling che ti lasciano senza parole.
Lo stesso vale per i bozzetti, tipo la semplicità con cui un otto tracciato al volo con una matita diventa la gonna svolazzante di Marilyn Monroe
Perché ci sono i disegnatori di fumetti, anche bravi, eh, e poi ci sono gli artisti. Quelli in grado di realizzare delle robe di una complessità, anche cromatica, di uno spessore (anche in senso stretto: su alcune di queste tavole c'era mezzo centimetro di acrilico) tali da renderne poi pressochè impossibile una riproduzione fedele su carta. Finisci il tuo giro senza parole: stupore? No, ci arriviamo subito. Uscito dal museo, il telefonino ha di nuovo campo e ricevi un SMS di tua moglie. Amore, mi porti qualcosa?, ti chiede. E allora ti ricordi che tra pochi giorni è il suo compleanno e, visto che ti trovi a Firenze, magari...
Ma appena ti volti ti accorgi di essere davanti alla vetrina sbagliata, e lo percepisci da un turbamento nella forza del tuo conto corrente. Suvvia, per il regalo c'è tempo, ti dici. Allontanandoti. A passo spedito.
È più o meno allora che si consuma un tuo piccolo dramma personale. Conosci l'indirizzo di un posto, lì vicino, dove fanno un ottimo ramen. E cosa c'è di meglio, in una giornata dalla temperatura inumana, che spararsi un tazzone di ramen bollente? Niente. Il caldo lo devi fregare con mosse inattese. È tutta una questione psicologica. Ma, dicevamo, il dramma: il locale durante la settimana apre solo la sera. Poi non lamentiamoci della crisi. Uno vi ricorda con affetto e voi lo lasciate così, sotto al sole feroce, rovinandogli tutti i piani. Sono cose che non sono neanche lontanamente cose. Mentre cerchi dell'altro da mangiare, urti goffamente gol gomito una simpatica vecchina giapponese di centoventi anni, parte di un piccolo drappello di vecchine giapponesi ultracentenarie curve con la tipica visiera da croupier. Ti scusi, ma fai l'errore di farlo in giapponese. La signora ti porge con garbo una cartina e ti chiede se l'aiuti a trovare un certo posto, visto che si sono perse. E te l'aiuteresti pure, eh, non fosse che la cartina non è una cartina di Firenze, ma della Toscana, in scala 1 a un miliardo. Alzi la testa per spiegarlo e scopri di esser caduto in un'imboscata: al drappello di esploratrici si è unito il resto della fanteria nipponica ultracentenaria smarrita. Sei circondato da una cinquantina di occhi anziani che ora dipendono da te: devi fare qualcosa, ti dici. Per tutte le volte che degli estranei sono stati gentilissimi con te in Giappone, perché è un tuo dovere civico, perché siete sotto il sole e ci sono quasi 40 gradi e magari qualcuna c'è rischio che ti schiatta lì. E non sarebbe mica bello. Conduci quindi tutto il plotone fino al primo vigile urbano, capite dov'è che devono andare per andare dove devono andare, lo spieghi alle nonnine. Vieni salutato come un eroe nazionale. Ti immagini sovrapposto nel loro immaginario a Garibaldi e Del Piero, col poncho e gli scarpini, ma le preghi di non inchinarsi per ringraziarti. Essendo già ricurve, rischiano di finire con la fronte per terra.
Si fanno le cinque e la gara ha inizio: i partecipanti al ComicsJam hanno otto ore per completare otto tavole di un fumetto avente per tema le scarpe. Conosci gli altri due blogger invitati dall'organizzazione, ossia Gud e Matteo di Fumettologicamente. Il primo è un disegnatore molto bravo (si vede anche dall'aura nella foto), il secondo ha un blog sui fumetti che affronta con un interessante taglio critico il mondo della nona arte. Te? Te sei quello che scrive le cose di ridere. Oh, ognuno. Ché questa cosa dei blogger, del dire Sai, faccio il blogger, ti ha sempre fatto strano, perché uno su con un blog ci può fare mille cose diverse. Tipo i negozi, no? Un gioielliere di Via Montenapoleone e uno che c'ha l'ortofrutta a Rende (CS) sono due negozianti, ma non è proprio la stessa cosa, no? Boh, te non hai ancora capito che prezzo mettere alle angurie, chiedete a un altro.
I partecipanti si mettono al lavoro e, dicevamo prima, nel vedere della gente così in gamba, così a suo agio nell'impugnare matite, chine e colori, te rimani sempre senza parole. Ma, appunto, non è stupore. E non è nemmeno invidia, si badi:
È odio. Ché te sei figlio di un pittore bravissimo ma non hai mai saputo disegnare manco le casette, lezione numero 1 di Educazione Artistica in prima media. Mai. Tutte storte. Una vergogna. Quando qualcuno veniva a vedere i quadri di tuo padre, a casa vostra, ti trovava attaccato al Commodore 64 e magari buttava lì la domanda: Ma suo figlio? Disegna? È bravo anche lui? E tuo padre cambiava discorso.
E invece questi ragazzi arrivano e tah, ti fanno un fumetto in otto ore. I fenomeni. Trovi tutto questo di un'ingiustizia rara e lanci immediatamente l'idea di ripristinare l'equità sociale, rendendo tutti capaci di disegnare almeno una cacchio di casetta della prima media. Così la prossima volta, quando rimani a bocca aperta davanti a qualcosa di mostruosamente bello nella sua mancanza di umiltÈ, potresti dire Sì, bravo, ok, ma va detto che in quanto a casette non ha nulla da insegnarmi.
Si finisce a mangiare in un ristorante lì vicino con Gud, Matteo, il grande Giuseppe Palumbo, il Plazzi e Giovanni, coordinatore di Lucca Comics & Games. E siccome Giovanni è un antrista, tratti per cambiare ufficialmente il nome di Piazza Antelminolli in Piazza Minolli durante i giorni della prossima fiera, in onore del primo grande raduno antristico. Si è fatta intanto sera, e sulla facciata del palazzo Ferragamo vengono proiettati in tempo reale i disegni realizzati alla tavoletta grafica da Palumbo, Davide Reviati e Frank Espinosa
Hai giusto il tempo di commuoverti un attimo davanti a questo Ramarro
Quale trailer? Avete visto un trailer, voi? No, appunto. Non c'è nessunissimo film su Tiger Mask in uscita. Santo cielo.
Ti aspettano a Firenze per le 10,45 del mattino, il che significa che potresti prendere una delle tue ultime Macchina dei fighetto e partire da Cosenza alle 10,20, anche 10,30, teh. Ma poi parcheggiare nel centro storico è sempre un casino, perciò ti accontenti dell'aereo. Qualcosa ti dice che sarà una giornata molto calda, e quel qualcosa sono i 32° alle cinque e mezza del mattino. Appena atterrato, la prima, grande sorpresa:
Andrea Plazzi esiste davvero: viene confutata così la teoria secondo cui l'editor, saggista ed esperto di fumetti bolognese, noto ai più come curatore da sempre delle opere di Leo Ortolani, sarebbe solo una proiezione mentale dello stesso Leo, un alter ego immaginario del Sovrintendente Plazzus de Il Signore dei Ratti. Devi ammettere che anche te, pur avendo incontrato Andrea in una fiera di Lucca di vent'anni fa, ai tempi di Hyperion (piangiamo), e pur avendo scambiato all'epoca con lui due chiacchiere, nutrivi qualche sospetto in merito. Ma alla fine ti sei dovuto arrendere all'evidenza dei fatti: esiste. Peraltro, hai saputo solo di recente che il tuo fumetto, Ethan?, per il mercato USA l'ha tradotto proprio Andrea. Andrea, invece, che quell'Apreda lì fossi te l'ha scoperto ancora più tardi: ieri mattina. Ma comunque. Ti portano in albergo, che è un cinque stelle lusso a dieci metri dal Ponte Vecchio, uno di quei posti così eleganti che ogni volta a) ti chiedi se magari abbiano sbagliato, b) il tizio dell'ascensore ti mette soggezione. Ma sono timori così, che al primo morso di Toblerone in genere evaporano.
Il che poi ti fa venire in mente quella volta che sei stato qui per un evento legato ai videogiochi, nel 2000, e vi hanno portato in una discoteca e avete preso un tavolo e la gente beveva e beveva e alla fine erano un MILIONEEDUECENTOMILALIRE di consumazioni. Fresche. Ma comunque: in piazza Santa Trinita (senza accento) stanno allestendo i tavoli per il ComicsJam, perciò ne approfitti per vedere il museo Ferragamo al livello -1 dell'omonimo palazzo (foto sopra). Mentre scendi le scale, avvolto da un abbraccio di aria condizionata che quasi ti commuove, pensi come non sia da tutti avere la sede in un palazzo storico merlato così. Ma questa è la Toscana: qui alle sedi di tante altre aziende storiche italiane, chiuse nei loro dozzinali palazzetti moderni, ci fanno uno STACCE© ad area +9 terrificante.
Il museo non è una roba barbosa essenzialmente per due ragioni: è pieno di opere d'arte e installazioni a tema (tra cui un video di Bergonzoni e una raccolta di libri di fiabe antichi aventi per tema le scarpe),
e in particolare ospita in questi giorni le tavole originali della storia dipinta da Frank Espinosa, uno degli ospiti internazionali dell'evento: l'epopea di Salvatore Ferragamo, il "calzolaio delle stelle", partito da un paesino dell'avellinese e andato a spiegare agli americani il sogno americano. I dipinti di Frank hanno delle soluzioni di storytelling che ti lasciano senza parole.
Lo stesso vale per i bozzetti, tipo la semplicità con cui un otto tracciato al volo con una matita diventa la gonna svolazzante di Marilyn Monroe
Perché ci sono i disegnatori di fumetti, anche bravi, eh, e poi ci sono gli artisti. Quelli in grado di realizzare delle robe di una complessità, anche cromatica, di uno spessore (anche in senso stretto: su alcune di queste tavole c'era mezzo centimetro di acrilico) tali da renderne poi pressochè impossibile una riproduzione fedele su carta. Finisci il tuo giro senza parole: stupore? No, ci arriviamo subito. Uscito dal museo, il telefonino ha di nuovo campo e ricevi un SMS di tua moglie. Amore, mi porti qualcosa?, ti chiede. E allora ti ricordi che tra pochi giorni è il suo compleanno e, visto che ti trovi a Firenze, magari...
Ma appena ti volti ti accorgi di essere davanti alla vetrina sbagliata, e lo percepisci da un turbamento nella forza del tuo conto corrente. Suvvia, per il regalo c'è tempo, ti dici. Allontanandoti. A passo spedito.
È più o meno allora che si consuma un tuo piccolo dramma personale. Conosci l'indirizzo di un posto, lì vicino, dove fanno un ottimo ramen. E cosa c'è di meglio, in una giornata dalla temperatura inumana, che spararsi un tazzone di ramen bollente? Niente. Il caldo lo devi fregare con mosse inattese. È tutta una questione psicologica. Ma, dicevamo, il dramma: il locale durante la settimana apre solo la sera. Poi non lamentiamoci della crisi. Uno vi ricorda con affetto e voi lo lasciate così, sotto al sole feroce, rovinandogli tutti i piani. Sono cose che non sono neanche lontanamente cose. Mentre cerchi dell'altro da mangiare, urti goffamente gol gomito una simpatica vecchina giapponese di centoventi anni, parte di un piccolo drappello di vecchine giapponesi ultracentenarie curve con la tipica visiera da croupier. Ti scusi, ma fai l'errore di farlo in giapponese. La signora ti porge con garbo una cartina e ti chiede se l'aiuti a trovare un certo posto, visto che si sono perse. E te l'aiuteresti pure, eh, non fosse che la cartina non è una cartina di Firenze, ma della Toscana, in scala 1 a un miliardo. Alzi la testa per spiegarlo e scopri di esser caduto in un'imboscata: al drappello di esploratrici si è unito il resto della fanteria nipponica ultracentenaria smarrita. Sei circondato da una cinquantina di occhi anziani che ora dipendono da te: devi fare qualcosa, ti dici. Per tutte le volte che degli estranei sono stati gentilissimi con te in Giappone, perché è un tuo dovere civico, perché siete sotto il sole e ci sono quasi 40 gradi e magari qualcuna c'è rischio che ti schiatta lì. E non sarebbe mica bello. Conduci quindi tutto il plotone fino al primo vigile urbano, capite dov'è che devono andare per andare dove devono andare, lo spieghi alle nonnine. Vieni salutato come un eroe nazionale. Ti immagini sovrapposto nel loro immaginario a Garibaldi e Del Piero, col poncho e gli scarpini, ma le preghi di non inchinarsi per ringraziarti. Essendo già ricurve, rischiano di finire con la fronte per terra.
Si fanno le cinque e la gara ha inizio: i partecipanti al ComicsJam hanno otto ore per completare otto tavole di un fumetto avente per tema le scarpe. Conosci gli altri due blogger invitati dall'organizzazione, ossia Gud e Matteo di Fumettologicamente. Il primo è un disegnatore molto bravo (si vede anche dall'aura nella foto), il secondo ha un blog sui fumetti che affronta con un interessante taglio critico il mondo della nona arte. Te? Te sei quello che scrive le cose di ridere. Oh, ognuno. Ché questa cosa dei blogger, del dire Sai, faccio il blogger, ti ha sempre fatto strano, perché uno su con un blog ci può fare mille cose diverse. Tipo i negozi, no? Un gioielliere di Via Montenapoleone e uno che c'ha l'ortofrutta a Rende (CS) sono due negozianti, ma non è proprio la stessa cosa, no? Boh, te non hai ancora capito che prezzo mettere alle angurie, chiedete a un altro.
I partecipanti si mettono al lavoro e, dicevamo prima, nel vedere della gente così in gamba, così a suo agio nell'impugnare matite, chine e colori, te rimani sempre senza parole. Ma, appunto, non è stupore. E non è nemmeno invidia, si badi:
È odio. Ché te sei figlio di un pittore bravissimo ma non hai mai saputo disegnare manco le casette, lezione numero 1 di Educazione Artistica in prima media. Mai. Tutte storte. Una vergogna. Quando qualcuno veniva a vedere i quadri di tuo padre, a casa vostra, ti trovava attaccato al Commodore 64 e magari buttava lì la domanda: Ma suo figlio? Disegna? È bravo anche lui? E tuo padre cambiava discorso.
E invece questi ragazzi arrivano e tah, ti fanno un fumetto in otto ore. I fenomeni. Trovi tutto questo di un'ingiustizia rara e lanci immediatamente l'idea di ripristinare l'equità sociale, rendendo tutti capaci di disegnare almeno una cacchio di casetta della prima media. Così la prossima volta, quando rimani a bocca aperta davanti a qualcosa di mostruosamente bello nella sua mancanza di umiltÈ, potresti dire Sì, bravo, ok, ma va detto che in quanto a casette non ha nulla da insegnarmi.
Si finisce a mangiare in un ristorante lì vicino con Gud, Matteo, il grande Giuseppe Palumbo, il Plazzi e Giovanni, coordinatore di Lucca Comics & Games. E siccome Giovanni è un antrista, tratti per cambiare ufficialmente il nome di Piazza Antelminolli in Piazza Minolli durante i giorni della prossima fiera, in onore del primo grande raduno antristico. Si è fatta intanto sera, e sulla facciata del palazzo Ferragamo vengono proiettati in tempo reale i disegni realizzati alla tavoletta grafica da Palumbo, Davide Reviati e Frank Espinosa
Hai giusto il tempo di commuoverti un attimo davanti a questo Ramarro
e poi torni subito a raccogliere firme per il decreto pro-casette.
Mentre lo spettacolo va avanti e la maratona sta per concludersi, vieni sommerso da un'ondata di segnalazioni su FB e twitter (grazie a tutti, guaglionz), perché nel giro di pochi minuti sono successe due cose molto importanti. La prima è che in Amazing Spider-Ciuffo 2 non ci sarà più Shaileen Woodley, la Mary Jane più buttatalì di sempre. Il personaggio slitta al terzo e quarto film della serie (annunciati in coppia pochi giorni fa, alla viva il parrocco), ma forse l'attrice ha capito l'antifona e si dà malata. Ti immagini Leo che detona miccette a casa sua dalla gioia, e INFATTI. La seconda è che Microsoft ha annunciato che... tutte quelle cose annunciate sull'Xbox One, quelle che hanno fatto ridere il pianeta e ti hanno regalato tanti nuovi troll analfabeti picchiati da piccoli con uno zingarelli, non sono più vere. Si sono rimangiati tutto: il region lock, i DRM sull'usato, l'online check quotidiano. Tutto. Va dato merito a Microsoft di aver frenato prima di spatafasciarsi contro un muro, ma, cacchio, ci voleva TANTO a prevedere una situazione del genere? A pensarci prima di rimediare tutte quelle pernacchie? Due buone notizie con cui, visto che si è fatta l'una e non dormi da un giorno e mezzo, potresti anche chiudere la giornata. Non fosse che subito prima di collassare ti rendi conto che tutti quei messaggi degli antristi su FB contengono anche una terza notizia. Un trailer, ti si dice. Un trailer di quel film sull'Uomo Tigre con i mascheroni di gomma. Quel film che non ESISTE.Quale trailer? Avete visto un trailer, voi? No, appunto. Non c'è nessunissimo film su Tiger Mask in uscita. Santo cielo.
Andrea Plazzi, il più grande eroe marvel vivente!
RispondiEliminaDoc, hai la mia comprensione: mia madre dipinge, e io potrei perdere un contest di disegno riservato a me e ai bambini delle elementari (anche dell'asilo, via)... Un gene che ha fatto la stessa fine degli occhi verdi...
RispondiEliminaGrande Doc.! Hai salvato le Jap-Vecchine, vedo già le copertine delle riviste giappe con su la foto tua e di Nagatomo!! :)
RispondiEliminaLe notizie della diversamente bella Mary Jane che abbandona il film e della Microsoft che improvvisamente si rimangia tutto il pacchetto di idee minchiose che aveva sono state causa di un'erezione!
ma alle vecchine cinesi un "POPOROPPO PO PO!" a tradimento ce l'hai rifilato?
RispondiEliminano perchè prendere gol dai gemelli Derrick aka Joe Win e Jack Erini non è cosa di tutti i giorni!
Bello il post ;)
RispondiEliminaEvviva l'arrivederci di Shaileen Woodley!
Uhm... non prendertela Doc. Io so disegnare; mia madre non sa fare un cerchio col bicchiere; mia nonna mi disegnò e colorò un poster enorme di Jeeg Robot. Magari è qualcosa che salta una generazione, chissà XD
RispondiEliminaSi, ok, vabbè, ma alla fine a tua moglie cosa hai portato? Perché ti sei ricordato di comprarle qualcosa, vero?...
RispondiEliminaMa che c'ha Blogger??? Il blog è tutto sfasato, vedo gli avatar giganteschi e dice pure "carica altro" ma siamo a 6 commenti. Capita solo a me o anche a voi??
RispondiEliminaLuca, su che browser/S.O ti dà il problema? Sugli altri va liscio? Riavviando il browser il problema resta?
EliminaPerdona il fuoco di sbarramento di domande, ma giusto per avere un quadro della situazione. Qui su Firefox, Chrome e Safari (mac) vedo tutto normalmente.
Sono con Firefox Doc. ma non ho provato a riavviare, mò ci provo!! Grassie!!
EliminaNada non cambia, mi sa che il SO per ragioni lavorative giro su Windows Server 2003! Comunque riesco a leggere x cui va bene lo stesso.
EliminaStrano che ti sia comparso così di punto in bianco il problema, perché il codice del blog non è cambiato nelle ultime settimane. Magari è quella versione di Firefox su quel S.O., magari no, magari boh. Di fatto resta sempre che non ne capisco nulla e non saprei comunque come risolvere il problema :(
EliminaNon ti preoccupare l'importante è che riesco a leggerti, sicuramente è colpa di sto pc di caccapupù che uso a lavoro, sono solo sei anni che devono cambiarlo!! :)
EliminaIn mezzo a tante belle notizie (microsoft,la mary jane diversamente bella,l'italia miracolata) ieri è morto James Gandolfini conosciuto come Tony Soprano nella famosa serie della HBO i soprano.
RispondiEliminaUn grandissimo attore :(
Della morte di Gandolfini ho iniziato a sospettare qualche minuto fa, visto il numero di persone che parlavano dei Soprano su Twitter.
EliminaChe tristezza.
A casa c'ho ancora il suo autografo.
E invece io diro' che sono un artista mancato.
RispondiEliminaTanto e' vero che mio padre ed entrambe le mie sorelle hanno sviluppato la passione nel disegno,fotografia e desiner.E pure io non facevo schifo,solo che ero dannatamente pigro.
Naturalmente volevo fare il disegnatore di fumetti.
Solo che a 13 anni,i simpaticissimi insegnanti di una scuola di arte,al sapere della mia ambizione,mi dissero,tranquillamente,che il 90% degli istruttori li' erano disegnatori di fumetti falliti.
In poche parole il lavoro non esiste(va).
Che a vedere ora i vari emigrati italiani che ora stanno comandando sui comics ameriggani un po' mi girano le balle.
Ma vabbe' sono cose che non sono cose.
( E a leggere manga come quelli di Nobuhiro Watsuki o Yoshihiro Togashi,in cui ogni due per tre ci sono commenti del tipo "Voglio dormire,fare fumetti =fare la fame,devo disegnare pure quando sono in bagno" un po' ti fa passare la voglia)
Il Banki Ramen è fatto un po' così.
RispondiEliminaApre solo la sera -se gli va, eh, che mica è obbligato-, l'anno scorso solo a pranzo, ma non sempre, il sabato forse, e nel caso solo da febbraio a aprile nei mesi senza erre, d'estate chiude due mesi e mezzo, ché il cuoco torna in Giappone a riposarsi dai furibondi ritmi fiorentini.
Io personalmente ho provato ad andarci quattro volte -non accetta prenotazioni, e anche telefonare per sapere se è aperto è roba da Asterix- e ci ho mangiato una volta sola, in fretta e furia vista il rapporto wannabe-avventori/posti a sedere.
Nota che non ho inserito giudizi di qualità/prezzo.
È fatto un po' così, dicevo: a cazzo.
Ma infatti. Non sono cose.
EliminaSì però il ramen è fantastico, e anche i gyoza, che per me sono la cartina da tornasole per distinguere i ristoranti giapponesi che fanno sul serio da quelli un po' così. Vale la pena, specie a metà settimana se il treno da Santa Maria Novella è la sera tardi.
EliminaSe ci passi davanti e lo trovi aperto, fai benissimo ad entrare. Andarci apposta, sperando che sia aperto, che ci sia il cuoco, che ci sia posto, che non arrivi troppa gente mentre stai mangiando, è suicida.
EliminaCi sono giapporistoranti a Firenze, anche armati di Ramen, che magari fanno un po' meno sul serio, ma a cui di certo puzza meno il culo.
I loro gyoza meritano lo sbattimento, però =Q___
Elimina(ed io non sono un fan della cucina jap!)
Mio padre è disegnatore (tecnico, sì, ma disegna tutto con imbarazzante facilità). Io invece sono imbarazzante e basta, non solo disegno malissimo, con la matita in mano scrivo pure talmente male che a volte non mi capisco neanche io. Brutta storia, quella dei geni che non si trasmettono.
RispondiEliminaBella, invece, quella di Microsoft (e di spider-man). Che improvvisamente il raggio cosmico del buon senso abbia colpito la Terra?
Doc, che agganci hai per essere riuscito a farti inserire nel non trailer mentre lacrimi dolore sulla non maschera del non uomo tigre?
RispondiEliminaMaschera? Quale maschera? Mica dici quel frontalino da autoradio?
EliminaPer le questioni tecniche mandate una mail a helpdesk@docmanhattan.com
RispondiEliminapare accetti bonifici bancari, ricariche telefoniche, contanti, frutta&verdura e ticket restaurant
Frutta tranne le angurie. #NoanguriaNo
EliminaVolete sapere un'altra cosa che non esiste?
RispondiEliminaGantz.
Ecco,Gantz non e' mai esistito.
Gantz il manga, l'anime o i film.
Eliminaprobabilmente il secondo film e metà manga (la seconda metà).
EliminaDoc, scusa il fuoriluogo, se domani c'è l'AIP io non ci sono, mi teletrasporto in Croazia e torno lunedì, non mi ricordo se c'era un metodo per comunicartelo...
RispondiEliminaBellissimo post, quelli di viaggio sono sempre bellerimi.
RispondiEliminaPer quanto riguarda il ramen ho idea che tu debba tornare a Milano, per il problema parcheggio della tua macchina dei fighetti ci penso io, così non hai più scuse.
La storia dei vegliardi giapponesi mi ha ricordato come scatti quasi un obbligo morale di aiutarli per chi è stato in Giappone e poi VA DETTO: come becchi tu con le giapponesi non becca nessuno ;)
Inoltre mi unisco al coso di quelli che non sanno disegnare, ho un pessimo tratto e mi sudano le mani. Alle superiori ho fatto geometra e per 5 anni ho sostanzialmente dato ripetizioni ad un mio compagno di classe che era una bestia nello studio ma aveva un'ottima mano; nei disegni di interni fatti in prospettiva io presentavo sempre delle tavole con sfondo grigiastro, causa del fatto che la mano sudata faceva stingere le linee fatte a matita, prendendo dei voti appena sufficienti mentre lui che non aveva una idea delle regole che bisogna seguire per disegnare in prospettiva prendeva dei voti incredibili solo perché sapeva aggiungere degli elementi artistici alle tavole (ed il foglio era bianco candido) – viva autocad.
Dimenticavo: tanti auguri alla sig. Manhattan!!!
Ma era un aereo dei fighetto?
RispondiEliminaio ero una di quei pazzi che ha pensato di fare 8 tavole in 8 ore!!!
RispondiEliminal'esperienza piu devastante di tutta la mia vita;ho staccato il coolo dalla sedia solo 5 minuti per l'unica pausa-pipi' dell'intera maratona e verso l 'ultima ora sono stata colta da un'improvvisa ridarella mista a pianto disperato..
Speriamo ne facciano un'altra anche l'anno prossimo^^
è la sindrome di Stoccolma..
EliminaComplimenti per la prova artistica e fisica, magari tramite il Doc sapebbe bello apprezzare qualcosa della tua arte.
EliminaLeggendo questo post sono partito con la solita allegria/entusiasmo..divertente e piacevole, come sempre.
RispondiEliminaPoi massimo giubilo per le notizie su Microsoft che ha visto la luce, e per il film di Spiderman e della M.J. dalla bellezza alla rovescia.
Poi panico/paura/orrore per il trailer di quella specie di Power Ranger con problemi..quella maschera è talmente orribile da fare il giro e diventare maravigliosa!
Infine, leggendo i commenti immensa tristezza per la morte di un grande attore, visto da poco in Zero Dark Thirty..magistrale come sempre..un grandissimo caratterista, che probabilmente meritava più ruoli da protagonista al cinema.
E anche oggi la finisco a lacrime dopo la lettura del post..però stavolta per un altro motivo..
In My Honest Opinion Andrea Plazzi è uno degli editor più inutili e ridondanti della Panini, oltre che umanamente simpatico come un cactus sui coyotes.
RispondiEliminadirei che non vedo perché renderci partecipi di questa tua opinione, credo peraltro infondata, a meno che tu non conosca in maniera approfondita il lavoro di plazzi che non sia "leggo i fumetti della panini". secondo me non conosci il lavoro dell'editor, altrimenti non lo definiresti "inutile". Un po' come se nel forum di Leo dicessi che Apreda è una testa di meenchia come poche. A che pro? Catzate aggratis...
EliminaPaolo, Andrea lo conosco come detto da molti anni, e ti assicuro che è una persona MOLTO simpatica. Che poi tu lo consideri ridondante nel suo lavoro è un'opinione tua, desumo maturata, boh, leggendone gli editoriali? Perché il lavoro di un editor non è mica solo quello lì, eh.
EliminaAle, mi scuso se ho urtato la suscettibilità di qualche antrista, ma credevo di poter manifestare liberamente un mio pensiero, anche se non condiviso o condivisibile da parte degli altri, che al limite possono esprimere la loro opinione opposta rispettando però quella dell'interlocutore. E' una mia opinione, tanto basta e tu, Alessandro, hai dimostrato di capirlo replicando in maniera civile.
EliminaPer qualcuno altro non è così, andando automaticamente in modalità PdF/Troll.
Forse mi sono spiegato male. Non urti la mia suscettibilità, perchè non sono Plazzi e nemmeno lo conosco. Semplicemente è un commento gratuito su una persona che non conosci, che così come l'hai scritto sarebbe inopportuno a chiunque si riferisse, perchè assolutamente fuori contesto e gratuito, tutto qui. Non urta la suscettibilità di nessuno, è solo un commento antipatico e non troppo rispettoso, tutto qui.
EliminaDoc, a proposito di XBoxOne, volevo segnalarti una dichiarazione dei capoccia Microsoft all'indomani della trionfale presentazione all'E3, recitava più o meno così: "Se qualcuno vuole una console senza DRM, che si compri l'XBox360".
RispondiEliminaOttimi, anche alla luce degli sviluppi.
Al mio paese organizzano ogni anno il 24 Hour Comics Day e io da assoluto negato non posso che guardarli con invidia disegnare...:-(
RispondiEliminaQuello non può essere Plazzi!
RispondiEliminaE sentire Leo il vero Plazzi va in giro con un assistente che spinge un carrello di prodotti da norcineria assortiti.
Mi unisco al coro di coloro che sono totalmente inabili a disegnare e detono raudi per l'eliminazione della Mary Cozza Jane. A proposito, sono pienamente d'accordo con Leo Ortolani: fuori uno, ora tocca alla Torcia Umana!
RispondiEliminaLa cosa che mi ha colpito di piu' e' che il Doc abbia dato indicazioni in giapponese alle vecchiette: Doc, conosci l'idioma nipponico? Nel caso hai tutta la mia stima, non deve essere facile...
Buongiorno Za-gor-te-nay... poco wi-fi a Darkwood? :-)
EliminaDai, si era capito che il doc mastica il giapponese.
Ora "ci" faccio il test altamente scientifico (tipo quello fatto da Deckard per scovare i replicanti) per capire se è un weeaboo (parola che, ripeto, ho scoperto sabato, e uso molto scherzosamente): Doc, non è che ieri notte tifavi per i giappi?
PS: tutto detto amorevolmente e scherzosamente (che già c'è aria di bufera)
Senza volerlo ci hai azzeccato: sono fuori casa e non ho il wi-fi quindi devo usare con parsimonia la connessione interne dell' Ifonz ;-)
EliminaComunque si capiva che il Doc masticasse il giapponese ma non pensavo fino a questo punto!
Ps: io la partita non l'ho vista stanotte: hanno giocato Hutton, Lenders e Price?
So due robe, eh. Ma le indicazioni stradali sono tra le prime che ho imparato, per ragioni di stretta sopravvivenza
EliminaIo comunque boh. Scriverai anche cose da ridere e magari non saprai disegnare, ma il dono della narrazione non ti manca. Mi sembrava di essere lì con te e le jappovecchiette mentre leggevo.
RispondiEliminaTi voglio benissimo <3
(L'anno prossimo comicsjam pure io mi sa... Suona divertentissimo. E ieri ho disegnato quattro pagine in quattro ore -molto semplici, but still- quindi sono sulla buona strada XD)
Continuo ancora i festeggiamenti da ieri sera per i due miracoli praticamente in zona Cesarini, ma...
RispondiElimina- visto il precedente, non riesco a convincermi che ASM2 diventerà di botto un capolavoro ^^''
- per la torcia umana prescelta da Uottefak il Possente, mi sa che non abbiamo speranze: parrà troppo male insultare l'attore per ovvi motivi u.u
Ah, tra ieri e oggi si sono datti alla pazza gioia, comunque: EA ha dichiarato di rinunciare all'Online Pass... stai a vedere che forse-forse ancora qualche potere la folla inferocita lo ha ancora =P?
ps: per non esistere, il film di GaroTigre riesce a fare di un male alle retine...
Io conosco il nipote di Andrea Plazzi, F. Plazzi. E lui ha tutti i RatMan, e mi faceva gli spoileroni dei titoli in uscita: sapevatelo!
RispondiEliminaPer il decreto pro-casette sono con te Doc! Con mio sommo dispiacere non sono mai stato bravo a disegnare una mazza, la mia massima opera d'arte sono gli omini stilizzati sui libri di scuola durante le lezioni noiose -.-
RispondiEliminaNuoooo il Banki Ramen chiuso. Io per andarci con gli amici a cena ho dovuto prenotare qualche anno fa, tutto buonissimo.
RispondiEliminaPEccato che anche volendo ieri non ce l'ho fatta :||||||||||||||
Sarò per la prossima Lucca, Doc. Chissà che per allora non abbia finito Pocket Quest...
Ma nooo! Non sapevo che c'eri, Doc! E sei andato anche al mio ramen preferito!!! Comunque gran bella manifestazione! Ce ne fossero! Ora scusate, devo andare che ho finito i punti esclamativi...
RispondiEliminami giungono rumors sul fatto che il rimpiazzo per la nuova MJ potrebbe essere una certa Sarah Gadon.
RispondiEliminaNon mi sento pienamente soddisfatto, ma noto comunque un certo miglioramento.
maremmacciaputtanache'unmiricordavocheeriasessantachilometridacasamiaemicivolevaun'orettadibuspe'passa'dilì.
RispondiEliminaPoi però mi toccava dire che mio padre è pittore e io pure (e mia sorella idem. Il gene del non saper fare le O col bicchiere l'ha passato mia madre all'altro fratello). E mi corcavi di legnate oppure mi disintegravi modello Rorschach.
Oh, lo si era detto che venivo. Se vi saltate i post, giovini, io che vi posso dire? :D
EliminaE l'avevo anche letto. Neuroni in sciopero, ecco che è.
EliminaHo letto il listone cattivi bressler dell'uomo tigre :)
RispondiEliminaProporrei anche un listone giordano dei Meganoidi più strani apparsi in Daitarn 3 :) (tipo il tizio che usa la testa come arma...per poi farsela tirare indietro o il pirata popo :)
Mi accontenterai Doc?
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RispondiEliminami dicono che il Sovrintendente Plazzus è rimasto vittima del crollo di un gazebo verso mezzogiorno, quando ha addentato un palo al grido di: "và che grissino!".
RispondiEliminai soccorritori, guidati da lui stesso, lo hanno tempestivamente salvato. :-D
Ramarro!!! <3
RispondiEliminasemper figus!!
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