Capitan Harlock: i cartoni li faceva il COMPIÙTER (plus: Remì vs il 3D)

A chi vogliono darla a bere, questi giapponesi? Chi crede di prendere in giro, quel barbone di Leiji/Reiji/Gigi Matsumoto? Che i cartoni animati i giapponesi li facessero col compiùter si è sempre saputo: appena sono arrivati, Goldrake e quegli altri, lo dicevano in giro tutti. Ah mamma mia quanto sono violenti signora mia e poi si vede che li fanno col compiùter. Tutti. Ma la verità era ancora più terrificante, l'astuzia di questi sinistri omini del Giappone ancora più subdola, perché il compiùter faceva tutto da solo. Segue documento così scottante che per cliccare sul continua qui sotto dovete prima infilarvi i guanti da forno, occhio [...]

Settembre 1979: Capitan Harlock spopola su Rai 2 (allora Rete 2) e il Radiocorriere TV della RAI si occupa del fenomeno, indagandone radici e risvolti sociali. Scopriamo così subito che il Capitano "vanta già cinque milioni di adulti tra i suoi fans" (tutti i rEgazzini come te davanti al televisore l'auditel non se li cagava di striscio? Boh), "avrebbe persino superato Goldrake" ed "è più uomo e MENO macchina". E su quest'ultima frase potrebbe partire anche un grandissimo EgrazieaCiccio, ma attenzione a quella successiva: "Ora un calcolatore elettronico inventa nuovi eroi come lui". Visto? I grandi maestri dell'animazione una cippa! Nel corpo dell'articolo si parla del successo ottenuto da Harlock solo al suo secondo passaggio in TV, dopo la tiepida accoglienza riservata ai primi episodi messi in onda ad aprile. Si parla del merchandising (i pupazzini di gomma, piangiamo, e financo le figurine in regalo nelle crocchelle surgelate),
dell'Alkadia, del disco e di come che in quanto tutti scemi privi di cervello e con l'osso al naso, voialtri selvaggi imberbi eravate rimasti delusi dal fatto che il pirata dello spazio non c'aveva l'alabarda spaziata. Per vostra fortuna, però, la subdola Toei "aveva studiato a lungo un nuovo idolo da proporre ai ragazzi del mondo". Cioè, a parte Miguel Bosè. Un uomo privo "della sicurezza di Goldrake", di quella spocchiosa sicumera tipica di un robot pilotabile che si finge un semplice robot pilotabile. Ma dal sociale si passa presto al soldo, perché l'autore dell'articolo spiega come una puntata di Heidi, doppiaggio italiano incluso, costasse 5 milioni, mentre tre minuti di un cartone italiano ne costassero mediamente 3. Come si spiega? Col caz... Col compiùter! Con la manodopera schiavizzata di "disegnatori coreani mal pagati" e col compiùter! "Anche nel cartone animato l'era del computer è insomma arrivata", leggiamo. "Sarà un computer infatti a disegnare nuove storie. Basterà inserire nel cervello elettronico alcuni schizzi base, l'idea della storia e il tipo di mercato al quale il prodotto si rivolge, e poi ci penserà lui, il computer, adattando ad ogni circostanza l'immagine giusta, quella più idonea a far maggior presa sul piccolo telespettatore". Capito? È tipo la lavatrice: tu lo programmi e quello fa tutto da solo! Gli dici Teh due schizzi di un robot e le foto di James Bond e di un paio di dsoccole, e lui appena finisce la centrifuga ti tira fuori Daitarn III! Poi son tutti bravi, questi giapponesi, a vantarsi della loro creatività mentre pensa a tutto il loro prototipo segreto di VIC-20! Che schifo! Che vergogna! 

Nel boxino in alto della seconda pagina di Harlock si parla, oltre che del miGlione di copie vendute dal disco di Atlas Ufo Robot, degli occhialini per seguire in 3D le avventure di Remì (rima baciata). E infatti sul numero successivo del RCTV si trovano queste due pagine qui:
Bellissima la frase "Dei cartoni giapponesi [i bambini] apprezzano soprattutto il disegno, la fantasia e alcuni temi dominanti, tra cui ecologia e buoni sentimenti. Sono soprattutto questi che non piacciono agli adulti". Che infatti volevano solo film con bombe atomiche e viulenza, e invidiosi dei cartoni animati che non capivano sarebbero scesi in piazza per boicottare Goldrake. Gli stronzi. Ma torniamo al 3D. Ora, di questa cosa delle puntate di Remì trasmesse in 3D, di cui hai sentito poi parlare più volte negli anni dell'Internet, non hai alcun ricordo diretto. Hai visto tutti quegli episodi alla loro prima messa in onda, ma sei certo di averlo fatto senza occhialini. E si vedevano comunque, eh. Sul televisore in bianco e nero che avevate in Piemonte si vedevano bene uguale. O forse no, ed è per questo che inconsciamente hai sviluppato un odio profondo per il 3D e i suoi stradannatissimi occhialini della fungia e di chi non glielo dice con una mano alzata. Una delle due. In ogni caso, come si legge alla fine del pezzo su Harlock, "l'elaboratore" era "già al lavoro". Poi lamentatevi se non vi è piaciuto il finale di Evangelion.

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Commenti

  1. E se poi infilavi in un computer pure lo schizzo di un paio di occhialini 3D ti veniva fuori direttamente il cartone pronto da proiettare al cinema.

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    1. Se ci mettevi pure un'enciclopedia da vendere durante l'intervallo, veniva fuori Jeeg contro i mostri di roccia.

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    2. Che cosa ha itrato fuori dalla mia memoria con questa frase:

      Gennaio 1985.

      Alla scuola media G.Pascoli di Aprilia distribuiscono gli inviti della proiezione del fantastico ed inedito film:"Goldrake contro Mazinga", con tanto di locandina bellissima che tu miri e rimiri per tutta la settimana.A casa rompi le palle a tuo Nonno di portartici perché è gratis, perché è una proiezione unica, perché ci vanno tutti. Lui un po restio, ma fondamentalmente convinto dalla magica parola "gratis", ti ci porta. Il piccolo parcheggio del cinemino dall'altisonante nome "Metropolitan" è già colmo e all'entrata vedi passare coppie di figlio-genitore, sulla porta al severo controllo non sfugge che la persona che ti accompagna non è tuo padre. Il severo controllore (in realtà un miserrimo venditore di enciclopedie da intervallo) vi blocca e vi dice che non potete entrare in quanto che sull'invito era specificato che DOVEVI essere accompagnato da un genitore, sennò i pezzi di sterco a chi la vendevano l'enciclopedia.

      Il nonno in questione spiega che:

      a): I tuoi genitori hanno divorziato tre anni prima

      b): Il tuo papà se n'è andato via dal paese facendo perdere le sue tracce

      c): Con sentenza defintiva il giudice del tribunale dei minori di Latina ti ha affidato alla coppia di nonni materni, quindi, de facto, lui è un tuo genitore.

      Il venditore delle enciclopedie travestito da VOPOS dei Quindici si consulta con altri frontalieri, mentre consulti il CASIO in plastica ansioso di gustare magli rotanti contro missili centrali.
      Il consiglio dei mentecatti si conclude e decide che tu non puoi entrare in quanto NON accompagnato da genitore biologico.
      Invece di far partire un nuovo spiegone mio nonno se ne esce con ciò che i toscani sanno fare meglio, ovvero bestemmie colorite a raffica.
      Mi prende per mano e mi porta via, ma mentre mi allontano mi giro verso il gruppetto di giannizzeri della treccani e grido la mia prima parolaccia davanti a mio nonno "TESTE DI CAZZO!".
      Un bel gelato gigante al parco asciugherà le amare lacrime di quel pomeriggio, ma non fino in fondo.

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    3. Ma davvero che teste di cazzo, santo cielo :(

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    4. Hai tutta la mia comprensione, i miei si sono divisi quando ero alle medie, ma di scene del genere ne ho vissuta qualcuna.

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    5. Mi sembra incredibile raggiungere certi livelli di meschinità... Che poi era un potenziale acquirente anche il nonno. Dopo una scena del genere spero che gli altri genitori abbiano alzato ulteriormente le difese contro l'acquisto...

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  2. Con tutta l'arroganza che grazie al mio avatar posso sfoggiare, dico NO come Peter Rei all'accostamento tra i GLORIOSI episodi in biancoenneroettreddì degli anni settanta con quel carrozzone tecnologico, sopravvalutato e vuoto di Evangelion. Non confondiamo la Nutella col Ciaocrem...

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    1. Permettimi di dissentire.
      Sono classe '76 e sono cresciuto con i robottoni (visto? Il mio avatar è come il tuo! ;-)
      Ma Evangelion è stata una delle cose più fighe che abbia mai visto (e non sto parlando solo a livelli di cartoni animati) e va di diritto nell'olimpo delle serie migliori.
      La complessità e gli innumerevoli livelli di interpretazione sono senza pari (ogni volta che lo riguardi, scopri e capisci cose nuove)

      I cartoni anni '70 e '80 sono epici, ma mancavano spesso (con eccezioni, ovvio) di profondità, specialmente dei personaggi.

      Poi oh, i gusti son gusti! :-D

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    2. i gusti sono gusti ma il finale di evangelion (che pure la serie era carina) non ha senso: diventano tutti brodo primordiale e pare che in realtà più o meno tutte le fazioni angeli, seele ecc. volessero la stessa cosa, mah a me pare che 'sti computer si complichino la trama e non sappiano trarne fuori un finale decente.

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    3. Il computer s'era preso il virus della pallina.

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    4. per quanto riguarda Evangelion, bisognerebbe fare un articolo solo per parlare del finale perchè le implicazioni che portarono alla realizzazione di esso furono molteplici e non unicamente legate al volere di Anno...

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    5. ...visto? Un robot e il suo pilota che la pensano diversamente :).

      Scherzi a parte, caro Pedro, la tua opinione sull'opera Evangelion è rispettabilissima e ha valenza e dignità pari a quelle altrui (e ci mancherebbe altro, dato che siamo in un campo squisitamente personale). Felice che tu riesca a leggere nuovi significati e riferimenti a ogni fruizione.
      Per quanto riguarda la mia esperienza, invece, ho trovato il "fenomeno" Evangelion esaltante fino a poco prima della fine. Poi un senso di banalità, ripetitività e ricerca a tutti i costi di strani miscugli di esoterismi e psicologia da due soldi me l'hanno fatto portare alla nausea.

      Come dici tu, de gustibus.

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    6. per chi volesse approfondire

      http://nonciclopedia.wikia.com/wiki/Neon_Genesis_Evangelion

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    7. Io so che a causa del primo finale di evangelion,dato che non è piaciuto a tutti, l'autore ha ricevuto diverse minacce di morte e financo una pallottola con su il suo nome recapitata in busta anonima.Lì ha capito che doveva darsi da fare e ha inventato quel finale lì,in modo che tutti potessero scervellarsi..ma secondo me lui ha pensato "ora faccio una roba che nessuno ci capisce una mazza e sono salvo!". O si è fatto aiutare dal compiùter.

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  3. Brutta gente 'sti adulti del '79, ché non ci piacevano l'ecologia, i buoni sentimenti, il Natale e se la prendevano con un regazzino barbone francese

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  4. Non è che mi è piaciuto... non l' ho capito il finale di Evangelion, io.

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    1. è che avevano finito i soldi e ad Anno non importava nulla della trama in sè ma solo degli sviluppi psicologici, delle turbe e della crescita di Shinji. Dice.

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    2. Si ma anche il finale "vero" di "Death & Rebirth" non è che aiuti molto lo stesso... :-/

      Evangelion è stata una delle serie che mi ha più affascinato mettendo sul fuoco una quantità incredibile di indizi e sottotrame misteriose salvo poi mandare tutto in vacca con una proporzionale delusione infinta. :(

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    3. @Etrigan79: hanno dimenticato di inserire il bigliettino "finale decente" nel proto-vic20

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    4. Aspetta, quale dei 3 finali non hai capito? ;-)

      E soprattutto, chi ha detto che è finito? ;-) ;-) ;-)

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  5. Me li ricordo, gli occhialini. Non erano quelli con le lenti blu e rosse, ma avevano una lente trasparente e una un po' di grigia. Diceva la nota rivista scientifica Sorrisi e Canzoni tv che servivano per amplificare l'effetto di tridimensionalità già presente in Remi grazie alla meravigliosa idea di fare spostare i fondali molto più lentamente rispetto alle scene in primo piano. Comunque, se eri senza occhialini, potevi vedere tutto bene uguale. Un 3d dei poveri, insomma. (In effetti, non ricordo di aver notato differenze nella visione)

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    1. Me li ricordo anche io, funzionavano sega!
      Tra l'alro vorrei capire in base a quale principio avrebbero dovuto separare le immagini occhio dx e occhio sx...
      C'erano anche gli occhialini con le lenti rosse e blu per chi aveva il TV a colori, più o meno un migliaio di persone in tutta Italia....

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  6. Il disegno puo darti un risultato unico alla vista che comunque necessita di molta pazieza e accuratezza nei dettagli. Sono contento di sapere che già dagli anni '70 i giapponrsi sperimentassero nuove tecniche d'animazione.

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  7. indi per cui Saint Seiya Omega e' stato creato da un computer?

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  8. Che notizie allucinanti... e quindi sarebbe vera la storia di Remi' in treddi'? Allora eravamo messi maluccio. Oggi la visione stereoscopica si usa principalmente per film ricchi d'azione e spettacolarita', li' invece: "Figo, 'Senza Famiglia' con gli occhialini, si piange in tre dimensioni!"

    Bella anche la definizione di Harlock, "piu' uomo, meno macchina", mi ricorda lo slogan della Kinder "+ latte, - cacao".

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  9. Wut.
    Ma al "giornalista" che si occupò di scrivere 'ste minchiate la licenza la regalarono nell'ovetto kinder?
    Tempo fa lessi dell'imprenditore italiano che per primo importò gli anime da noi, non potevano alzare il telefono e fargli due domande?

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  10. @Bullone Poligonale: l'origine della milano da bere...

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  11. Noncipossocreeeeedeeereeee!!! La storia degli occhialini treddì l'avevo completamente rimossa, ma un dolorosissimo FLASH ha ridestato ricordi perduti! Avevo spedito mio padre a cercare in edicola questi famigerati occhialini, adesso ricordo l'agitazione che avevo nell'attesa di vedere quel magico mondo di scimmiette e rEgazzini disperati orfani senza famiglia in 3 dimensioni. Ricordo però anche la somma delusione nel constatare che non funzionava una ceeppa...francamente non so per quale ragione. Lista delle cose da fare, numero 1252: richiedere rimborso canone RAI del 1979.

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  12. Mio padre deve aver letto questo articolo prima che nascessi, così si spiega il fatto che mi abbia imposto per anni una insensata censura a tutto ciò che veniva realizzato in Giappone. Alla fine avevo quasi l'ansia da cartone,visto che come ne compariva un fotogramma sul televisore spuntava mio padre a controllare che non fosse made in Japan XD

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  13. mentre buttavano nel compiuter gli ingredienti per partorire pollyanna, deve essergli sfuggita inavvertitamente la foto di una nidiata di gatti neri che attraversavano la strada.

    P.S.P.P.D.F. (post scriptum per precisini della fungia)
    lo so che pollyanna era un romanzo..

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  14. La storia degli occhialini 3D nacque da un grandissimo "misunderstanding". Il cartone aveva dei fondali tridimensionali nel senso che venivano ripresi a distanze differenti tra di loro rispetto alle figure in primo piano: in questo modo sfondi e figure si muovevano a velocità diverse, appunto con un effetto di tridimensionalità.
    Questo fece credere ai distributori del cartone che la serie fosse in 3D e che quindi servissero gli occhialini per vederla correttamente! ;)

    Un'altra cantonata clamorosa di questo tipo, che molti conosceranno, è quella del titolo della serie "ATLAS UFO ROBOT". La serie veniva venduta ai vari paesi con un "atlante" che, a mo' di enciclopedia, presentava trame, personaggi, ecc. e in copertina questo "atlante" si chiamava appunto "ATLAS Ufo Robot", da cui il titolo... :-/

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    1. Ecco perché faceva piangere la storia di quel fot*uto orfanello: era tutta colpa degli sfondi tridimensionali scusagni camoufflaggi che distruggevano in modo stealth gli occhi!

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    2. Che poi se non ricordo male da un documentario sulla vecchia Disney questa dei fondali ripresi a distanze diverse era una tecnica collaudata in animazione fin dai tempi di Biancaneve...

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    3. Il "fondale 3d" è una semplice tecnica di parallasse. Ma probabilmente per il neanderthal italiano degli anni 70 sarà sembrato come il monolite di 2001.

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  15. E il bello è che li firmavano con nome e cognome, questi tsunami di cattsate.
    Che coraggio. :scuotelatestacondisgusto:

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  16. A me piace molto lo spiegone iniziale: "più uomo e meno macchina"...dici "in che senso??" "nel senso che ha un cuore pieno di sentimenti". Bellissimo.

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  17. A me piace molto lo spiegone iniziale: "più uomo e meno macchina"...dici "in che senso??" "nel senso che ha un cuore pieno di sentimenti". Bellissimo.

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  18. @Skull
    beh, giornalisti semisconosciuti. Molti anni dopo (credo sul finire anni '90) mi trovai ad "apprezzare" non so che trasmissione rai dove notevoli critici ed artisti, per davvero erano nomi conosciuti anche se ovviamente l'alzaimer ci mette lo zampino visto che avevo relegato questo ricordo in una soffitta della memoria, disquisivano sulla bruttezza dei cartoni animati giapponesi e sull'uso smodato del computer usato per produrli... la cosa più divertente fu che li confrontavano con la pittura italiana del rinascimento O_o

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  19. Sappiamo bene di articoli (e programmi tv ed interrogazioni parlamentari) ben più feroci di questo... una lotta senza quartiere contro i malvagi cartoni provenienti dal Giappone....tutti violenza e mostri e paura... tutti computer e senza anima... a confronto con i cartoni americani: "eh, quelli sì che sono umani e belli e poetici".

    Sono 35 anni che mi sento fracassare le gonadi con questi discorsi!!! da bambini provavamo a difendere i cartoni che TUTTI guardavamo, ovviamente finendo con l'essere zittiti dai "grandi"... oggi, quei grandi (spesso oramai "nonni") sollevano il dito se proviamo a far vedere ai bambini e ragazzini di oggi quello che guardavamo noi....con il solito coro del "eh, però i cartoni americani, la Disney, la Pixar...bla bla bla").

    Il bello è che oggi pure certi miei/nostri coetanei quarantenni, che pure, ai tempi, avrebbero pianto una notte intera se la mamma avesse loro impedito di vedere una puntta di Mazinga o Candy Candy, ragionano così...sia nei confronti delle produzioni attuali...sia di uelle storiche....
    Buona giornata...e scusasse lo sfogo!!!

    p.s.: noi giocavamo con le machinine senza sentire il bisogno che queste parlasero o avessero gli occhi oppure nomi ridicoli come Francesco Bernoulli!!!
    Provte voi, oggi, a regalare ad un bimbo una macchinina ...scusate lo sfogo II

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    1. Bhé, in risposta a chi critica i cartoni giappi io propongo i fatti.
      Ho fatto vedere Ken Shiro al figlio di mia cugina, spalleggiato dallo Zio (mio cugino) che ripeteva che non era possibile ignorare una tale opera.

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  20. OT da PDF: il finale (originale) di Evangelion ha un suo perfetto e preciso significato, in linea con i temi che sottendono a tutta la narrazione della serie... un giorno o l'altri mi ci metto e scrivo un pezzo per mettere un po' d'ordine... non mi capacito del fatto che ai fans non piaccia!!

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    1. Ma so benissimo che il finale di Eva ha senso. Semplicemente non mi è piaciuto per niente COME tutti i nodi siano venuti al pettine. Tutto qui.
      :)

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    2. Ripeto: quale dei TRE finali? Quello originale della serie? Quello del primo film? O quello dei nuovi film? ;-)

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    3. Non mi piace granchè andare al cinema, tuttavia il trailer di The Village mi fa dire -Ecco, questo è senz'altro un film che deve stare nella mia videoteca!- così, appena esce il DVD me lo compro tutto contento, e la stessa sera mi metto comodo a vedermelo.
      A fine visione prendo il medesimo supporto digitale, e lo faccio volare dalla finestra con un mio simpatico sottofondo di frasi blasfeme.
      Ora un quiz: secondo voi come giudico i 3 (no, dico, TRE) finali di Evangelion?

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    4. @ Pedro
      Il finale della serie è talmente orribile che non lo considero nemmeno. Quando arrivarono le ultime due puntate avrei voluto morire: al di là dei problemi economici della serie, mi sono davvero sentito preso per il coolo.
      Il finale a cui mi riferisco io è quello di "The end of Evangelion" (mi pare si intitoli così) il film uscito poco dopo la fine della serie tv dove alla fine

      (SPOILER)

      Tutti diventavano liquidi e solo Shinji e Asuka sopravvivono.

      (FINE SPOILER)

      come ha detto qualcuno prima di me "banalità e miscugli di esoterismo e psicologia" per un enorme WTF finale.

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  21. Ma poi il bello è che il 05/04/1979, sulla RAI venne trasmesso uno speciale TG1, nel programma di approfondimento "TAM TAM", dal titolo "Heidi, Goldrake, Harlock e Co.", in cui il giornalista RAI si era recato a Tokyo, nelle sedi di TOEI e TMS, a intervistare registi, disegnatori e direttori, e questa cosa del "compIuter" gliela chiese espressamente, e quelli si misero a ridere e gli fecero riprendere disegnatori, inchiostratori, coloristi ecc. ... che facevano tutto a mano.
    Si vedono cel in lavorazione della "nuovissima" serie di Harlock, che "vedremo in TV a Settembre", o "anna dai capelli rossi" che sostituirà "Heidi" (di cui non era previsto il supplicato sequel, nonostante il successo, perchè i finanziamenti erano di una ditta che voleva pubblicizzare i suoi prodotti naturali, e con la fine della serie ecologista/alpestre, aveva avuto quello che voleva e amen)

    Quindi la smentita, come anche la prova che i giappi sapevano che i loro prodotti venivano importati in Italia, non era una cosa "pirata" come si dice per Gundam o Astroganga, venne trasmessa ampiamente prima di questo articolo.

    "A pensar male si fa peccato ma non si sbaglia mai" :(

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    1. http://www.rapportoconfidenziale.org/?p=4493

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    2. Grazie per il link! Articolo molto interessante!

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    3. Quoto, articolo molto interessante e pdf al punto giusto.

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  22. Il tipo in questione "convinto assertore del futuro di internet" pare sia morto un paio di anni fa, a 57 anni. Quindi quando ha scritto quelle minchiate, ne aveva 25! E non 75, come si potrebbe pensare. Rabbrividiamo...
    http://www.affaritaliani.it/roma/stroncato-da-una-malattia-scompare-perguido-cavallina-28-102011.html

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  23. é UN GOMBLOTTO!!!!

    In realtà il computer che disegna tutti i cartoni di super robot è SKINET!
    Con la scusa di disegnare robot sta cercando di progettare la macchina definitiva per distruggere l'umanità!!!

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  24. Non che oggi siam messi meglio. Prima c'erano sedicenti giornalisti che scrivevano di cartoni giapponesi fatti al compIuter. Ora ci sono i loro discendenti, che con la stessa arroganza e la stessa ignoranza scribacchiano di gente che fa stragi nelle scuole perchè traviata dai videogiochi e dai "fumetti anime", o dai "cartoni manga".

    Però che negli studi di animazione nipponici ci siano cinesi e coreani che fanno il grosso della manodopera (leggasi: key animation) è vero eh, basta vedere i loro nomi nei credits di qualsiasi ending di qualsiasi anime. E non mi stupirebbe nemmeno che siano sottopagati.

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    1. Vorrei citare su questo argomento Nancy Pelosi:
      "Gli studi ci dicono che in Giappone, ad esempio, hanno i videogame più violenti e la percentuale di mortalità tramite armi da fuoco più bassa. Non so che spiegazione si possa dare di questo dato, se non il fatto che hanno sicuramente delle ottime leggi di regolazione delle armi"

      Il commento spontaneo è:
      1) serviva uno studio per capire che un anime o un videogioco violento non aumento i crimini violenti;
      2) finalmente hanno provato che è più pericoloso vendere bazooka a chiunque o anziché limitare la vendita di GTA.

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  25. in realtà dopo l'uso degli occhialini c'e' stato un aumento esponenziale di babmini che hanno dovuto ricorrere gli occhiali.. era tutto un complotto degli ottici!! :P

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  26. Da uno che si chiamava Pierguido non è che ci si potesse attendere molto...
    Credo che il suddetto giornalista abbia poi fatto molta carriera segno evidente che la cialtroneria e l'ignoranza crassa in Italia pagano sempre.
    Povero Capitan Harlock generato da un computer per divenire l'icona dei fascisti del terzo millennio (ma chi era il programmatore?).

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  27. La storia , come si suol dire , è sempre scritta dai vincitori. Legioni di critici allevati in batteria con inserti subliminali de L'Arte di Walt Disney di Chris Finch sono ancora oggi convinti che Walt fece aggiungere a mano il rossetto sulle guanciotte di Biancaneve in ogni singolo disegno del film da una collaboratrice che aveva provato a dare un po' di colore ad un singolo fotogramma , quando il lungometraggio , come qualsiasi altra cosa uscita dagli Studios da Steamboat Willie ai maggiolini tutti matti , è realizzata interamente da un gigantesco elaboratore vagamente kubricko. Quando negli anni settanta i giappos si sono fatti strada a colpi di coreani sottopagati nel mondo del cartone animato industriale televisivo con una forza che nemmeno Hanna & Barbera, la banda di Topolino ha chiesto al suo oracolo cibernetico cosa fare ed il loro Hal 9000 ha proposto di mettere in giro la storiella secondo cui i robottoni troppo sicuri ed i pirati anoressici e musoni erano nati da una scheda perforata. Cattivi. E poi si sono comperati la Marvel.

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  28. La storia , come si suol dire , è sempre scritta dai vincitori. Legioni di critici allevati in batteria con inserti subliminali de L'Arte di Walt Disney di Chris Finch sono ancora oggi convinti che Walt fece aggiungere a mano il rossetto sulle guanciotte di Biancaneve in ogni singolo disegno del film da una collaboratrice che aveva provato a dare un po' di colore ad un singolo fotogramma , quando il lungometraggio , come qualsiasi altra cosa uscita dagli Studios da Steamboat Willie ai maggiolini tutti matti , è realizzata interamente da un gigantesco elaboratore vagamente kubricko. Quando negli anni settanta i giappos si sono fatti strada a colpi di coreani sottopagati nel mondo del cartone animato industriale televisivo con una forza che nemmeno Hanna & Barbera, la banda di Topolino ha chiesto al suo oracolo cibernetico cosa fare ed il loro Hal 9000 ha proposto di mettere in giro la storiella secondo cui i robottoni troppo sicuri ed i pirati anoressici e musoni erano nati da una scheda perforata. Cattivi. E poi si sono comperati la Marvel.

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  29. Stradannatissimi occhialini 3D della fungiaaaaa!!!! (lo sto scrivendo con una mano alzata)

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  30. Quando qualcuno chiede ad uno studio di animazione "Ma voi fate la roba al computer?", quelli lo guardano sconvolti: "Ma sei scemo? Al computer ci costerebbe 10 volte tanto! Ovviamente facciamo tutto a mano, con schiavi sottopagati."
    :-)

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  31. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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  32. Anche io soffrivo di solitudini spaziali, guardando il cartone da piccolo. Credete che possa chiedere un risarcimento e la pensione per "patologie esogene"?

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  33. Che poi sta storia degli anime fatti col computer risale a quando un inviato di TV Sorrisi e Canzoni si recò in Giappone alla Toei per commentare il fenomeno Goldrake: costui non sapeva un acca di giapponese e quando vide dei grosso computer che ala Toei tenevano per la contabilità, fece 2+ 2 e voilà! Il gioco era fatto.
    Poi si, come hanno detto altri, il 3d di Remì con gli occhialini si basava su un metodo diverso da quello delle lenti rosse e verdi, ma che a detta di chi lo provò al tempo, non serviva a una cippa.
    Per quanto riguarda Harlock, credo fosse vero che lo guardavano più grandi che bambini, visto che all' epoca il merchandising non tirò molto, nonostante gli alti ascolti.
    Evidentemente perché chi lo guardava era gente che di pupazzetti e balle vari non fregava una cippa.

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  34. Chi non ha mai sentito questa frase denigratoria?? Io pensavo fosse un luogo comune un po' furbo per farci staccare dalla TV, invece ci credevano davvero...

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  35. un mio amico si ricorda che da piccolo i suoi genitori erano dovuti andare a scuola per una riunione tra genitori in cui si discuteva a proposito dei cartoni giapponesi (quelli fatti con il computer) e dicevano che era meglio non farli vedere ai propri figli

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  36. robottoni anni 70? c'è un prima e un dopo (ma essendo la genesi del genere evviva la wallera)..evangelion? chi non ammette che ci sia stato un prima e un dopo, mente sapendo di mentire, Questo basta per certi versi a far capire il peso dell'opera, si potrebbe parlare per ore dei contenuti come per esempio..(apertura warp dimensionale che inghiotte tutta la compagnia bella di cose che sappiamo tutti)...ma preferisco ricordare che ci sono opere nel mondo dell'entertainment che segnano un prima e un dopo ed evangelion porta a casa il risultato, il campionato, coppa e pallone d'oro, gli altri a fare i musi lunghi gli sguardi invidiosi e a prendere appunti per sfornare il clone non clone migliore.

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  37. La faccenda è abbastanza ironica se pensiamo che i primi ad usare massicciamente i computer nell'animazione sono stati gli americani, e che molti di quelli denigravano e spargevano la bufala degli anime fatti a computer sono poi andati ad applaudire La bella e la bestia con le sue sequenze digitali, che vedi gli americani sono sempre più avanti eh signora mia, che meraviglia!

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    1. Esatto. E ora, mentre in America, e non solo, imperversa ormai l'animazione col computer, dal Giappone ci danno lezione di animazione continuando a produrre film animati ancora disegnati a mano, bellissimi, profondi e avvincenti quanto se non più di quelli occidentali (basti citare le opere del maestro Miyazaki...). Da loro l'animazione è arte pura, non solo divertimento, è inutile.

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  38. uichipedia non dice una ceppa su remi e occhiali 3d, a me pare di ricordare che già al tempo fosse una presa per i fondelli e che fosse più l'effetto telemarketing ad autoconvincere che usava gli occhialini a percepire qualcosa in 3d, questo qualcosa poi variava molto da chi li usava, chi diceva di vedere le nevica, che i monti, chi mario monti.
    mistero!

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  39. Ma quindi anche Lost è stato creato da un compiùter? Anche se non è giapponese? Ci hanno messo dentro gli orsi polari, un dinosauro, una statua gigante con l'alluce valgo, un aereo poco sicuro e un'organizzazione segreta. Poi hanno avviato il programma per lo sporco difficile.

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  40. svelato il mistero, ho tartassato su messanger un mio ex collega che si occupa di grafica, cito:
    allora il titolo originale è: "Ie Naki Ko" e non "rittai anime Ie Naki Ko", rittai anime sta solo per animazione 3d, difatti il titolo più o meno scrivibili così:
    "立体 アニメ 家なき子"
    può essere inserito anche su google translate è viene fuori:
    "Three-dimensional animation homeless child"
    ora il "立体 アニメ" è una tecnica che consiste nell'usare 2 sfondi leggermente rallentati rispetto all'animazione principale (e rallentati in maniera diversa, bene tipo un parallasse negli arcade) questo fa si che i "luoghi" risultino staccati dai personaggi e dia una specie di effetto 3d, ma non vi è nessun bisogno di utilizzare occhiali (ne fantomatici occhiali polarizzati con una lente bianca e una nera) ne ovviamente quelli con una lente azzurra e rossa, allora dove sta il 3d? nel tipo di disegno, gli occhialini allora? una bieca operazione di marketing.

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    1. Praticamente una "multiplane-camera" come quella ideata da Uolt Disnei negli anni '30 e usata per "Biancaneve", "Pinocchio", "Fantasia" ecc. ...

      Ma se sapevano fare queste cose, perchè avrebbero dovuto usare i PC, questi giappi?

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    2. difatti non usavano i pc :-)
      comunque remì come cartone era una palla inumana.

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    3. Ma di fatti non c'era neanche la tecnolgia, i pc vennero commercializzati verso la fine degli anni 70 ed avevano una potenza di calcolo davvero irrisoria, e certamente non potevano eseguire animazioni molto elaborate, quindi come è possibile che nessun si sia posta la domanda se tutta sta storia fosse o no reale?

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    4. Ma è tutto molto semplice:
      erano rimaste tonnellate di occhiali a raggi x (quelli delle pubblicità su cronaca vera) e nessuno li comprava....cambiate le lenti "a raggi ics" con quelle "3d", un po di marketing e via andare!!!! su su che c'è da vedere Remìtreddì............

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    5. incrociamo l'orror, col san valentino con gli orfanelli, dolce remì di sangue 3d. (con cameo di Buffy)

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    6. Ehm... neanche i computer di oggi possono fare certe cose. Di sicuro ne passerà di acqua sotto i ponti (semmai ci si arriverà!) prima che un cumpIuter (cervello elettronico, calcolatore, insomma come un pdf d'altri tempe lo chiamerebbe) possa creare una storia complessa in modo autonomo.

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    7. Ovviamente mi riferivo esclusivamente all'animazione, se i computer sapessero scrivere storie, chiederei di mettere sotto protezione john e Sara Connor

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  41. Articoli che fanno riflettere... molte persone dovrebbero leggerlo per farsi un idea

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  42. Tra l'altro chi li abbia mai visti, a parte pochi ottenebrati (lessi un intervista di una demente che al suo pasticcino non farebbe vedere lady oscar perchè troppo adulto come tematiche...bah), sa che nel cartone giapponese al 99% dei casi il buono è buono ad ogni costo e con l'assoluta fiducia in se stesso anche quando tutto va male trova dentro di se la forza per reagire e andare avanti.
    Questo clichè, anche noioso ormai per un adulto per carità, non mi pare affatto sia diseducativo per i bambini...anzi.
    Va da se che non tutti i cartoni animati, giapponesi o meno che siano, hanno un target infantile e possano essere visti tranquillamente dai bambini da soli, ma quelli che son andati quando eravamo piccoli noi francamente (e iolandamente!) decisamente si.

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  43. Nel '79, avevo 6 anni e vivevo ancora in Sardegna, ricordo l' Arcadia con le rotelline di metallo, i soldati Aniwa di metallo, delle riviste dove potevi ritagliare e comporre un piccolissimo televisore di carta e farci passare dentro una striscia (sempre di carta) con i movimenti di Mazinga Z, il Goldrake di plastica in regalo con l' Ovomaltina ecc. ecc.
    Poi tornato a Roma dal 1980 sono stato tra i fortunati che sono ruisciti a godersi magnificenze tra cui: la prima, mitica, serie di Lupin III° senza tagli, 'Space Robot', 'Jet Robot', Ben, StarSinger, StarBlazer, Baldios, Gundam, addirittura Godam con la magnifica sigla di Zara e soci, ecc. ecc. ecc.
    Poi, a partire dal 1984 o giù di lì, il buonismo si impossessò dei network lasciando SOLO spazio a Cristina d' Avena ed a una sequela di cartoni edulcorati a sfondo mielenso e non. ANNI BUI.
    Chiedo scusa per la tiritera ma all' epoca ho provato profonda rabbia sapendo che in parte avevano vinto Loro: i 'moralisti benpensanti'.
    Poi, per fortuna, i canali 'regionali', il web, DOC, e la nostra passione hanno mantenuto in vita tutto questo.

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    1. nel '79 avevo zero anni, ma ricordo che nell'89-90 quando la lobby delle genitrici fece rimuovere kenshiro da ogni emittente locale e non ci fu una profonda rabbia e indignazione per l'accaduto.

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  44. Che poi giappi usassero il computer negli anni 70 aveva un fondo di verità: ad esempio, ad usarlo in modo primitivo era la Tatsunoko in Tekkaman e il fantastico viaggio di Paul ( devo dire anche in quali scene ?)

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  45. I Giapponesi gomblottavano per mettere in cattiva luce l'animazione italiana, dannati schiavisti con tecnologia aliena. Non mi sorprende che non se ne sia più parlato, giornalismo scomodo...

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  46. Il finale di Eva è talmente una pippa mentale che anche il protagonista se ne fa una (non mentale)

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    1. AHAHAHAHAHHAAHAHHAHA
      sottoscrivo!
      (ma la pippa non mentale arriva dopo 26 episodi di pippe mentali)

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  47. io faccio il grafico e posso assicurarti che c'è ancora tanta gente che pensa che "tanto fa tutto il compiuter...". quanta triste ignoranza...

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  48. Quanta iNNioranza... Ricordo a malapena una cosa simile. Ma la frase dei computer la ricordo bene. Come ricordo benissimo il corso da operatore televisivo, dove tenendo una telecamera dovevo evitare di ridere mentre intervistavano un papà ed una figlia.
    PAPÀ Ah,io i cartoni giapponesi a mia figlia non li faccio vedere.
    NOI Piccolina che cartoni ti piacciono?
    PICCOLINA I pokemon, i digimon...
    IO Ecco appunto.
    Segue immagine tremolante, tentativo di trattenermi miserabilmente fallito.

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  49. Ecco, ora ci manca solo enlarge your p***s e abbiamo concluso la raccolta dello spam

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  50. Questi giapponesi sempre con questo piccì e i poveri koreani sottopagati (ancora adesso sottopagati. Ma comprendono anche piccoli giapponesi fortemente sottopagati) che vanno a ribaltare l'ordine del mondo contro lo zio Disney. Ennò. Non si fa, che poi i bimbi diventano pervertiti o si ammazzano (perchè i cartoni animati giapponesi sono viulenti. VIULENTISSIMI! Ken Shiro, City Hunter... Io passo le giornate a tampinare l'uscita ovest di Shinjuku, ma ancora Ryo Saeba non l'ho visto! Mi hanno ingannata, nipponici truffaldini!)

    NGE è una storia a parte. Poi ogni tanto parte il reboot (e la tv giapponese manda in prima serata tutti i film nella fascia "per famiglie". Censura, ma dove?). Oh, a me NGE piace per le tutine fashion. Gundam lo trovo antiestetico, ecco.

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  51. Io vorrei solo far notare che negli anni 70 in Giappone i pc a malapena scrivevano in katakana, e non c'erano certo le interfacce di oggi! Lode a come si sono rimessi poi tecnologicamente in pari, ma a quell'epoca non è che la tecnologia fosse proprio dalla loro.. XD

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  52. Articolo molto interessante, tra l'altro la previsione sul computer che fa i cartoni animati si e' in qualche modo avverata in software coma Adobe Flash, dove ad esempio gli animatori creano un personaggio, poi se ne definiscono le giunture (spalle, collo etc.) e poi lo si disegna ad es. in piedi e poi seduto. Flash provvederà a creare tutti i fotogrammi per fare il movimento della seduta.


    Per gli occhialini in 3D, essi si baserebbero comunque su un vero effetto fisico. Si chiama "effetto Pulfrich" (dal cognome dello scienziato che lo scopri') e per sperimentarlo bisogna indossare degli occhiali con una lente trasparente e l'altra oscurata. Le immagini poi si muovono sullo schermo da un lato all'altro. La lente oscurata fa si che l'occhio che l'ha davanti riceva le immagini un po' "in ritardo" rispetto all'altro occhio e questo garantisce la tridimensionalità. Mentre Remi' non e' stato pensato per sfruttare l'effetto, esistono dei cartoni, come "The Bots Master" che invece sono pensati per sfruttarlo e l'effetto e' obbiettivamente piuttosto efficace (dipende molto dal tipo e andamento dell'animazione). Per capire cosa intendo, aprite questo video: http://www.youtube.com/watch?v=-24-ssfGAok , poi andate a 6:23 e fino a 9:06 guardate il video tenendo una lente per occhiali da sole sull'occhio sinistro.

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    1. Esatto. Era l'effetto Pulfrich, me lo ricordo benissimo, e l'ho anche sperimentato all'epoca indossando gli occhialini.
      Ricordo che come effetto 3D era piuttosto deludente e dopo la prima visione abbandonai l'idea di seguirlo "tridimensionale" e mollai gli occhialini chissà dove!

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  53. nel 1994 la Disney spaccò le gonadi a tutti con la carica degli Gnu realizzata per l'appunto con nientepopodimeno che il computer, non so quanti passaggi nei programmi o nei Tg del video che mostrava la procedura di animazione degli stessi...ma quello era Disney, era BBBBBUONO.

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  54. ma..... la pagina conclusiva dell'articolo su Remì...!?

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  55. e io che consideravo PIERGUIDO CAVALLINA una delle migliori firme del suo condominio :/ m'è proprio scaduto :/

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  56. Per curiosità: mi potresti dire da che numero/settimana/anno del Radiocorriere sono tratti gli articoli che hai scansionato?
    Grazie

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  57. Comunque per ogni novita' spuntano sempre fuori schiere di giornalisti completamente disinformati pronti a scrivere le loro paure sui giornali...
    Stando a quanto scrivevano loro noi cresciuti con i cartoni giapponesi, i film di Rambo ed i videogames dovremmo essere tutti dei terroristi assetati di sangue mentre in realta' siamo cresciuti diventando una classe media di pecoroni mansuetissimi...

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