Le pubblicità fuorvianti di Topolino (stagione III, parte XI): dicembre 1978
"Cosa c'è oggi in TV?" Una mazza. Anzi, due. |
Partiamo subito forte-forte-forte con Goldrake all'Attacco, il gioco da tavolo di Goldrake della Mattel, per bambini dai 6 ai 12 anni (e quelli di cinque o di tredici soocare). L'hai visto dal vivo solo una volta anni dopo, a casa di un amico, e lo ricordi fantameraviglioso, ma come sempre per questi ricordi vaghi e zuccherati dal tempo, poi boh. Certo è che rispetto a "Il Bidone" dell'altra volta Mattel aveva compiuto un deciso passo in avanti. Immaginate di chiedere a dei giovanissimi rEgazzini indiavolati del '78, pronti a giurare tutti di fare Actarus di secondo nome: "Ragazzi, stasera giochiamo con Il Bibone invece che con Goldrake all'Attacco, che dite?". Immaginate le pernacchie.
Per chi invece preferiva i giochi più fisici, più classici, più idioti, c'era Mister Muscolo. Questo incredibile pupazzino per giovani culturisti che ci tiravi gli arti, e ce li tiravi, li tiravi, li tiravi e quelli poi tornavano normali. Il tempo di sudare l'impossibile in quella maglia bianca di acrilico a collo alto, e uno si era già rotto le balle.
I classicissimi Playmobil Village People. Tutti in fila, uno dopo l'altro, vicini-vicini. Anche se non si vede sotto la maschera, dopo un po' a ridere sarà solo l'ultimo della fila.
Siccome quella cacchio di sigla della Viviani per pascolatori di capre alpine non bastava, ci stavano pure due 33 giri di Heidi, con dentro la storia della piccola matrioska rompicoglioni svizzera.
Ne abbiamo parlato tante volte, ma i "radiocomandati RE-EL 45" con il loro tastone ti fanno sempre un certo effetto. Per precipitare nella nostalgia canalis più profonda ti basta praticamente guardarne il logo. Il tempo di rimuovere la bruschetta e torni: non vi muovete.
Noialtri lo si percula due volte su due, ma il Big Jim era un omino impegnato. Dalla foto in alto a sinistra, in senso orario, lo vediamo raccogliere infatti civilmente con la paletta la cacca di uno dei suoi cani, andare intelligentemente a pesca di coccodrilli con la cannetta giocattolo della Standa, ascoltare la radio sul gommone da scafista e litigare con il suo cane Luigino, ché quello di portare la barella dall'altro lato non ci pensa proprio.
Ma dopo tanto lavoro, Big Jim si può godere finalmente il meritato riposto assieme al suo compagno di vita Big Jeff a Brokeback Mountain. Solo che all'imbrunire arriva la chiamata radio. C'è bisogno di lui! Sempre pronto all'azione, l'eroico Jim esclama: E che due cojoni, e manda Jeff a pescare un altro coccodrillo con la cannetta giocattolo. Vai, ci dice. Tranquillo, non morde mica.
Adriano Panatta svelava "i segreti de Il gioco del tennis": ossia, come si evince dalla posizione dei pupazzini nella foto, che il vero tennis si gioca DI SPALLE.
Marco Tardelli, invece, vent'anni prima di diventare testimonial del KaloUomo, godeva nel "battere il computer" con il Calcio Mattel. "Il calcio Mattel mette a dura prova la tua abilità perché devi saperti smarcare, trovare i varchi, scattare e tirare!". Poi però ti svegli e torni a fissare quei quattro diodi rossi.
Andavano forte, in quel natale del '78, i primi videogiochi. Nel concorsone della colla di chi resta senza parole Uhu si vinceva ad esempio l'Odyssey 2100 della Philips, una delle ultime evoluzioni del Magnavox Odyssey americano.
La Polistil tirava invece fuori l'originalissimo Video Games Polistil, "il gioco televisivo realizzato con tecnologia d'avanguardia", ossia clonando il Pong come se non ci fosse un domani, tanto lo facevano tutti.
Per dire. Un altro clonazzo in cui "dimostrare la tua bravura di pilota superando, schivando, manovrando". Parcheggi a spina di pesce, cose così. Ci si poteva giocare da soli ("basta inserire il Computer") o con un massimo di altri tre poveri cristi, purché muniti di maglione a collo alto di acrilico regolamentare.
Ma c'era pure chi si accontentava di molto meno, eh. Ecco, a ricordarlo oggi è una di quella cose che i rEgazzini ti ridono dietro, ma per voialtri giovanissimi selvaggi dell'epoca, il Dymo era una pheegata astrale. Tutti lì a divertirvi con le etichette, come giovani salumieri in bottega.
Non paga di aver chiamato una console per videogame "Video Games", la Polistil chiudeva un '78 contrassegnato da un'esuberante, ardita creatività con la nuova pista del sorpasso, "Sorpasser".
Dunque. Un mese dopo, il problema del razzismo nelle pubblicità del Cicciobello non solo non era venuto meno, ma si acuiva sensibilmente. Per dissimulare i propri intenti malvagi, l'azienda mischia le carte, affidando il Cicciobello bianco (chiamato "Cicciobello bellissimo") e dotato di un prezioso vestitino in ciniglia, a un bimbo di colore, e quello invece nero con la G (nome completo: "Cicciobello Angelo nero con la G, bellino pure lui, a suo modo, ma certo vuoi mettere con l'altro?"), intabarrato con la stoffa avanzata dal rivestimento del divano, a una bimba bionda. Sembrerebbe una pubblicità Benetton ante-litteram, di quelle che trasmettono l'amore tra i popoli e la fratellanza indipendentemente dal colore della pelle, ma il volto della bambina non è rilassato. I responsabili le hanno detto di stare attenta al portafogli.
Di colore è anche il nuovissimo Cicciopappa. Il suffisso non è legato al cibo, ma alla professione futura immaginata per il bambolotto.
Furga, intanto, dice no alle bambole frignone lanciando Allegra. "Allegra è una mattacchiona. Se la butti in aria ride contenta". E non ti dico le risate che si fa quando la butti dal balcone a calci in culo.
Luciana è una "bambolona DI sogno. Alta come me, le vanno bene i miei vestiti e a prenderla per mano cammina. Funziona senza pile". Basta che la fai mangiare e bere normalmente. Ché prima o poi, ciccia, anche se sei scema dovrai pur accettare il fatto di avere una sorella gemella.
Le "favolose bambole" Italo Cremona. Dove "favolose" sta per "inquientantissime". Il set "W la vita", con "la dolce evidenza della maternità dedicata ad uno dei sentimenti più belli" (traduz. = occhio ché se la schiacci un po' troppo forte, la bambola senza nome sgrava) e quello "Angela e Anna", amiche per la pelle e uguali in tutto e per tutto, nonostante il metro e mezzo che le separa. Se poi, per una qualche strana ragione, non doveste trovare divertente l'idea di una bambola vestita come una catananna e affiancata da una minicatananna che fanno i gomitoli di lana...
...ci sono anche le catananne originali, nei loro pratici vestiti del tardo Ottocento, con lo scialle ricavato da un cetrotavola all'uncinetto. Nonna Betta, che filava come la Berta di Rino Gaetano, subito dopo aver finito lo zucchero
Le praticissime case di bambole componibili Querzola, con il bagnetto, la cucina, il salotto, la camera da letto, la sala da pranzo e ovviamente tipiche stanze nelle case degli italiani del '78, quali l'OSPEDALE e la PARRUCCHIERA. Se, metti, la notte quando si alzava per andare a fare un goccio, prima di arrivare al bagno la bambola voleva una permanente per fare un salto in urologia.
E a proposito di case di bambole, l'Algida Stronza la troviamo tutta indaffarata nella sua casa dell'orrore sempre vuota. "Barbie deve salire ai piani superiori", leggiamo. "Deve cambiarsi, questa è una serata importante". E che sarà mai?
Ah no, niente, è andata al ballo con Ken Metallurgico Psicotronico. Dice: ma si è vestita da grande ammaestratrice di flauti, vuol dire che ce n'è? Sì, ciao. "CONGEDATO KEN, Barbie si immerge nella vasca di schiuma rilassandosi, mentre tu, canticchiando, attendi per passarle l'asciugamano". Quando lo dice lei, bambina, hai capito? Aspetta lì buona, con le braccia conserte. E fischietta bene o Barbie esce dalla vasca e ti infila quella spazzola in un occhio. Raus.
Il giorno dopo, rilassata dal suo bagno, l'Imperatrice del Regno è già pronta per un avvincente rally a bordo della sua spider, avvolta in una pelliccia di gorilla blu elettrico con parti in lattice che fa molto minimal, molto "pilota perfetto".
Ma per le bambine di quegli ultimi giorni del '78 non c'erano solo bambole e bambolotti, eh. Potevano farsi regalare per Natale una vera macchina della pasta in miniatura, per dare una mano alla mamma.
Oppure una vera macchina da cucire in miniatura, per dare una mano alla mamma.
E quando la mamma andava al veglione di Capodanno con papà, potevano restare da sole a casa con il grembiule a passare la lucidatrice in miniatura come Pina Fantozzi.
L'intramontabile Othello, per giocarci "con gli amici, con i compagni e anche con il papà". Con la mamma no, ché quella è cretina e certe cose non le capisce.
Il momento mariomerolo del mese, con i quadretti Mal da dipingere seguendo i numeri. Con quei soggetti sempre così allegri, così carichi di voglia di vivere, come il clown che piange e l'impiegato che si getta da un ponte.
E qui si piange. I walkie-talkie con il tasto per l'alfabeto Morse. Quanto si era bravi a saper comporre serie di punti e linee completamente a caso, per far andare in crisi chi ascoltava dall'altro lato! E quali incredibili avventure, con una sola ricetrasmittente accesa, ad ascoltare i camionisti che si dicevano in autostrada le robe di maleducazione in dialetto!
La pasta Play-Doh con il set del barbiere, con cui tutti i bambini sempre muniti di regolamentare maglia di acrilico a collo alto potevano imparare a maneggiare forbici e rasoi. O cosa diavolo significasse la parola "estrudere".
Sempre la Querzola, quella che faceva le case delle bambole con la stanza Ospedale, doveva averci una qualche fissa con il sistema sanitario: ecco infatti l'utilissimo Querix, per controllare l'avanzamento dell'osteoporosi nelle proprie bambole.
Chiudiamo con questo simpatico gioco dell'Adica Pongo, in cui dovevi rompere un quadretto composto da vari soggetti e poi ricomporlo. E poi? E poi niente, daccapo. La cosa più meravigliosamente fuorviante è ovviamente il nome del prodotto. Cioè, ve lo immaginate un ragazzino di oggi che va dal padre e gli chiede: "Pa', mollami qualche euro che devo andarmi a comprare il CRACK"?
LE ALTRE PUBBLICITÀ FUORVIANTI DI TOPOLINO
No...stal...gia, nostalgia Canalissssss....
RispondiEliminail gioco di Goldrake lo vedo sempre alle fiere,un mio amico collezionista ne ha 2 o 3 copie e dice che non è un granché
RispondiEliminaQuesto post mi ha proprio rallegrato la giornata, grazie :-)
RispondiEliminaMimì metallurgico Psicotronico?
RispondiEliminaCon maglietta d'acrilico a collo alto d'ordinanza.
EliminaUn win totale.
Fantastico, complimenti! Sono nato nel 1973 per cui ho potuto riconoscere tantissimi giochi di quei tempi: menzione particolare per il camper del Big Jim (lo adoravo, e forse è proprio per quello che ancora oggi desidererei VIVERCI, in un camper!), i radiocomandi RE-EL (e le manovre assurde che dovevi inventarti disponendo di un solo comando, "retromarcia & sterza"), il Cicciobello e la vasca della Barbie con pompa schiumogena, che una mia amichetta di famiglia particolarmente abbiente possedeva, ed io un po' le invidiavo. Se non sbaglio nella confezione erano anche inclusi degli appositi bagnoschiuma, probabilmente tossicissimi.
RispondiEliminaCioe' dai ammettiamolo i maschi sanno fingere allegria meglio delle femmine oppure ci basta veramente poco per divertirsi perche' alle bambine delle pubblicità sembra che debbano puntargli una pistola in faccia per fargli abbozzare un sorriso. E vogliamo parlare di quella bambola ad altezza naturale? Ce ne avessi avuta una in casa ai tempi mi avrebbe causato non pochi incubi ....
RispondiEliminaSorpasser ce l'avevo.
RispondiEliminaPassavo interi pomeriggi con l'alcol per pulire i contatti, che al primo sorpasso le macchinine si fermavano puntualmente
Ma perché, la bambina con la maglietta rossa, nella pubblicità del maniero della Stronza, le sta alzando la gonna? LOL.
RispondiEliminaSu la pellicia di "gorilla blu elettrico" e il Ken "psicotronico" sono morto. Come sull'aria mestissima di quasi tutte le povere bambine.
RispondiEliminaOh, è incredibile come OGNI VOLTA questa rubrica riesca a tirar fuori qualcosa che si era completamente dimenticato.
In questo caso credo di aver posseduto solo l'Othello (ma non credo di averci mai giocato) e i due dischi di Heidi (ma in cassetta), però cose come il goco di Goldrake e Mister Muscolo mi risvegliano qualcosa... probabile che ci abbia giocato in casa di qualche amico e cugino.
Il gioco per giovani parrucchieri, un gioco per quelli che volevano tanto un negozio "di tagliato ai capelli".
RispondiElimina"i capelli sono pacifici" - cit.
EliminaLa "casa" di barbie ce l'aveva mia sorella. Stranamente era situata in un punto dove casualmente c'erano decine di terremoti al giorno, che scoppiavano sfortunatamente sempre subito dopo averla arredata con cura da mia sorella!!!!
RispondiEliminaNoooo, io avevo :
RispondiEliminaGoldrake
Camper di Big Jim
Otello
Se per caso li ritrovo mando foto...
Lacrime Napulitante a GoGo
Chi non ricorda la casa di Barbie con i pavimenti che dopo qualche tempo diventavano concavi...
RispondiEliminaIl peso della malvagità.
EliminaAhahahaha!!!
EliminaLa dymo!
RispondiEliminaLa mia il disco l'aveva davanti:
Spazio, ultima frontiera. Eccovi i viaggi dell'astronave Enterprise......
La bambola ad altezza bimba è una cosa inquietantissima. Immagino averla in stanza la notte, lì che si fissa con i suoi occhi spalancati nel buio! Ma chi le pensa queste cose?
RispondiEliminaMacchine da cucire, mi aspirapolveri e macchinette per la pasta sono invece una cattiveria. Quando spacchetti il regalo di Natale e ti esce la mini-lucidatrice "così poi la tua stanza te la pulisci tu" l'istinto primario è quello di uccidere il parente malvagio che l'ha comprata!
L'idea del mini aspirapolvere come giocattolo é una roba di un sessista che levati
RispondiEliminaFondamentale la differenza tra il "Calcio" e il "Tennis" nel videogioco Polistil...
RispondiEliminalol i miniaspirapolvere mi fanno pensare all'inserviente!
RispondiEliminahttp://www.youtube.com/watch?v=3pbKr-3BBUU
Quando ho letto che Adriano Panatta svelava "che il vero tennis si gioca DI SPALLE" ho riso così tanto che sono caduta dalla sedia e ho dovuto spegnere, altrimenti le mie figlie avrebbero pensato che mamma è scema (e poi non può giocare a Othello!)
RispondiEliminaPoi ho riacceso, ma ho dovuto di nuovo chiudere tutto perché l'immagine di Tardelli che BATTE il computer mi ha quasi uccisa! LOL
La bambola alta come me (a dire il vero era più alta di me) l'ho ricevuta tipo al mio terzo compleanno e ho pianto disperata e terrorizzata in faccia allo zio che me la aveva regalata finché non è stata rimessa nella scatola e portata in garage!
Quasi tutti gli altri giochi presenti in queste pubblicità, invece, quando ero piccola giravano per casa ormai tutti rotti: mi stupisce pensare quante cose avessero le mie sorelle (più grandi di me di circa dieci anni) e come fossero riuscite a distruggere tutto già prima che arrivassi io!
PDF ON
Doc, un'ultima cosa: la figlia di mia sorella è adolescente e qualche mese fa ha pronunciato la fatidica frase "Mamma, mi dai qualche soldo? Io e le mie amiche vorremmo andare a comprare il crack!"
La mamma, dopo aver ripreso i sensi, ha scoperto che...
http://www.girlpower.it/look/beauty/smalti-crack.php
PDF OFF
"Sono cose che non sono cose".
Elimina"Poi però ti svegli e torni a fissare quei quattro diodi rossi."Poche palle, quei diodi rossi erano una fottuta droga con la quale ho passato ore ed ore! E "occhio ché se la schiacci un po' troppo forte, la bambola senza nome sgrava" è una frase di una pesantezza unica.
RispondiEliminaA chi lo dici! Solo che io c'avevo l'altro, quello più pezzente della F1.
Eliminaio li avevo entrambi, e trovavo ipnotico anche quello!
EliminaBellissimi i quadretti "mal" che non bisogna far vedere ai grandi! La scritta "esigete questo marchio" poi è puro marketing indù da confezione di incenso saibaba. Le casine Querzola sono praticamente dei centri commerciali condominiali in cui reperire il crack, ovviamente quello dell'adica pongo. Mister muscolo herbert è parente dell'idraulico liquido per sturare i cessi?
RispondiEliminaTemo tantissimo di averlo questo numero visto che le pubblicità le ricordo tutte! (non hai messo la copertina quindi a memoria la vedo dura confermare).
RispondiElimina"Luciana è una bambolona di sogno. Alta come me"
...quindi praticamente una Real Doll!
Il "Crack" versione "Animali" io l'avevo (parlo del gioco). Completamente cancellato dalla memoria, grazie per il recover l'unica cosa divertente era sfasciarlo appena ricomposto!
Ricordo di aver avuto un qualcosa di quasi identico al videogioco di Tardelli come estetica esteriore (tasti ecc.), ma in quel gioco c'erano dei calciatori stilizzati - molto stilizzati certo, ma pur sempre meglio dei diodi rossi. Si giocava con squadra fatte di tre giocatori (2 calciatori+1 portiere). Era forse un'evoluzione del gioco qui pubblicizzato, era forse un Tiger speciale? Qualcuno sa aiutarmi?
RispondiEliminaUna roba curiosissima il gioco di Panatta, il tennis mi sembra uno sport quasi impossibile da riprodurre in uno stile subbuteo.
Bella, si fa per dire, era la variante per due giocatori contrapposti, visto il livello delle AI dell'epoca almeno aveva un senso... Pur con i diodi rossi.
Eliminafigata
RispondiEliminaIl Mr. Muscolo lo rilanciarono come giocattolo negli anni 90... ce lo aveva una mia amica e un nostro classicone era annodarsi le sue braccia allungate attorno al collo per poi sentire come stringevano intanto che tornavano a misura naturale: da Mr. Muscolo a Mr. Strangolo in un batter d'occhio... alla faccia di "Giocattoli Sicuri". ;)
RispondiElimina"Allegra è una mattacchiona. Se la butti in aria ride contenta. E non ti dico le risate che si fa quando la butti dal balcone a calci in culo"
RispondiEliminaDa piccola l'ho fatto con la baby mia, all'ennesimo "mamma! non ho più sonno! giochiamo!" l'ho buttata dal balcone della mia camera al secondo piano. Non hai idea del sadico piacere che ho provato nel vederla tutta ammaccata, con la voce distorta e gli occhi a mezz'asta: grasse risate davvero.
Se sei diventata madre, i tuoi figli dormono preoccupati.
EliminaEstrudere : Spingere fuori con forza.
RispondiEliminahttp://www.treccani.it/vocabolario/estrudere/
Una pasta morbida da spingere fuori con forza con cui giocare per ore.
Insegna al tuo bambino a diventare COPROFAGO.
Hai visto che "pompa" ha in mano l'ultimo playmobil della fila? Ahh pubblicitari trasgressivi così ormai ce li sogniamo.
RispondiElimina"Playmobil Lavanda Gastrica" (con l'apposita mascherina)
EliminaHo cercato "estrudere" sul dizionario... o siamo diventati rimbambiti nel tempo oppure manco allora qualcuno aveva capito la pubblicità.
RispondiEliminaLa bambola gravida era un arma a doppio taglio: qualche bambina avrà chiesto come si ingravidano le bambole?
Neanche ho cominciato a leggere e mi sono trovato davanti Goldrake all'attacco!!
RispondiEliminaCe l'ho ancora!!! Non sono mai riuscito a buttarlo.
E' ancora sul soppalco del garage con tutti i pezzi e le carte. Erano tre giochi diversi in sequenza. Prima era un semplice movimento su percorso. Poi un bellissimo gioco di percorsi e carte con tutte le armi di goldrake e dei nemici. E poi un percorso multiplo, più breve era più pericoloso diventava. Quanto ci ho giocato mamma mia...
E VAIII IL MIO PRIMO POST DA MEGA PDF!!!
RispondiEliminaInvece di scrivere "subito dopo aver finito lo zucchero a velo." avresti dovuto scrivere "subito dopo aver finito lo zucchero filato."
Ci avete messo sei ore ad accorgervene. Vi state rammollendo :D
EliminaGiusto il tempo di svegliarsi :D
EliminaE io che pensavo che "zucchero a velo" fosse una (magari un tantino indelicata) "velata" allusione all'abuso di cocaina del povero Rino...
Elimina:-(
Doc, è che oggi è stata una giornata pesante :-)
EliminaHo finito di leggere e mi sono reso conto di una cosa. E cioè che almeno fino ai 6 anni i miei mi compravano tutto...altro che...e io che ricordavo non mi regalassero mai niente. Che ingrato sono stato con loro.
RispondiEliminaIncredibile poi rivedere i playmobil che avevo io. Ricordo addirittura la sensazione nelle dita quando mettevo il cerchietto con la penna sulla testa dell'indiano..è folle cosa immgazzina il cervello umano.
Avevo un vestito come Luciana...
RispondiEliminaOhi, rivoglio il mio ' !!
RispondiEliminada film horror la bambola Luciana :-p
RispondiEliminaPerchè, il bambino nero che tiene il cicciobello bellissimo, non ha uno sguardo da pazzo cannibale? XD
RispondiEliminaDoc, sono un altro che ha dovuto cercare "estrudere" sul dizionario... Confesso la mia ignoranza!!! Ad ogni modo io il Mister Muscolo me lo ricordo benissimo negli anni '90, credo che lo abbiano riproposto con un altro nome, ma era praticamente identico a vedersi!
RispondiEliminaMa guarda te, gli Inno-Hit RT-911 bimodali ricestrasmittente-radio AM ce li ho ancora in fondo all'armadio, l'ultima volta che ho controllato erano funzionanti, dei veri mattoni old style!
RispondiEliminaHo riso tanto che su "Luciana è una bambolona DI sogno" mi sono dovuto fermare per le lacrime. Tornerò dopo la pubblicità.
RispondiEliminaNo, wait...
Il fuoco è acceso, il tavolo è pronto per la cena, i sacchi a pelo già predisposti per la notte, le patte dei pantaloni già abbassate, ma all'imbrunire una chiamata radio raggiunge Big Jim e Big Jeff. Ne segue una bestemmia così big che la montagna di cartapesta ancora trema, ma niente paura: alla fine dell'avventura potranno consolarsi a vicenda con qualcosa di veramente big.
RispondiEliminaLuciana la bambola DI sogno mi ricorda tanto il flavio briatore di Crozza...
RispondiEliminaE Betta filavaaa!
RispondiEliminaIl clown triste però mette una tenerezza...
I walkie-talkie!! Che flash!! Li avevo completamente rimossi dalla memoria ed adesso invece mi ritorna tutto!! Che nostalgiaaaaaaa.....
RispondiEliminaHo dato fondo alla mia scorta di lacrime al prezzo del Topolino (mii ... 400 lire ... !) e alla prima foto.
RispondiEliminaPerché sono del '79, ma ereditavo fisso i giochi del fratello e dei cugini più grandi e ... Deve essersi disintegrato a forza di giocare, quel mitico tabellone di Atlas Ufo Robot ...
Il playmobil con maschera antigas in assetto festino EBM scalcia i culi da matti, lo voglio!
RispondiEliminaAvevo la caserma dei pompieri. :D
EliminaFaccio notare che del board game di Goldrake c'e' perfino la entry nel mega sito internetto di riferimento per 'ste cose: http://boardgamegeek.com/boardgame/15433/goldrake-allattacco
RispondiElimina:-D
Cacchio, il giochino di Tardelli ce lo avevo pure io e ricordo ancora con orrore la gita scolastica in cui mi salutò per sempre, tutto per colpa dell'inseparabile borraccia blu chiusa male... il gioco di Goldrake lo aveva mio cugino, era una figata astrale e non mi ci voleva mai far giocare!!
RispondiEliminaMitiche pubblicità...
RispondiEliminaMa qua mi domanda: ma quanto era vecchio Mister Muscolo?
Pensa che lo spacciano ancora adesso ai bambini.
Tardelli è pessimo in quella pubblicità aahah
Anche il resto delle bambole...
Quanto odio le bambole...
Il punteggio dei vari sport di "Video Games" era sempre 15 perchè i giochi non erano abbastanza simili? :-)
RispondiEliminaRicordo Mr. Muscolo e Play-Doh, ma probabilmente per la pubblicità topolina. Mi pare di aver avuto i quadri Mal e Dymo, ma non "Atlas Ufo Robot".
Nostalgia c. per Crack, che avevo rimosso, ma soprattuttamente per i walkie-talkie Inno-Hit con tastone arancione (avevo il modello più a destra): conversazioni, pigiate di tasto, ascolto di voci "da lontano" (qualche volta straniere, con relativa domanda "e quanto sarà mai potente questa antenna?" :-))
In ogni gioco i punteggi andavano da 0 a 15, a 15 punti la volta.
EliminaVinceva il primo che arrivava a 28.
Ammetto di avere avuto l' infanzia disturbata dalla Lucianona. Ero talmente terrorizzata da lei da dissimularlo.Facevo finta di volerle bene perché non si arrabbiasse. Anche di buttarla via non se ne parlava E se tornava a vendicarsi? (Visto che camminava da sola? )
RispondiEliminaCosì per anni è stata in fondo al mio garage e poi è sparita. Non buttata, sparita!
E ora che ho parlato tornerà a vendicarsi :'(
Avevo messo l'account ma non l'ha preso. È Luciana che arruva :-D
EliminaMiiiii, peggio di Sadako di The Ring
EliminaMa qualche Topolino degli anni '80, con le pubblicità dei giochi che avevo io, non ce l'hai Doc?
RispondiElimina(comunque la Dymo me la ricordo pure io, quando un compagnuccio la portava a scuola erano botte da orbi per impadronirsene...)
Quanti ne vuoi :)
EliminaClicca qui
E così ho scoperto che quelle che mi danno più Nostalgia Canalis sono quelle anni '90 in realtà!
EliminaNon pensavo avrei mai più usato questa frase però...mi sento troppo giovane XD
Flash di memoria, con ricordi di cose lontane:
RispondiElimina- la macchinina radiocomandata con un unico tastone/retromarcia con svolta a destra e scappellamento a sinistra. Me ne regalarono una simil-Reel45, ma quel bolide della polizia credo di averlo sognato per anni.
- Il quadro animato Crack l'avevo completamente rimosso. Per un bambino di pochi anni (e quindi poche pretese) era semplicemente una cosa bella ed io ricordo di averci giocato tanto con quegli animali di legno dipinto (Nostalgia).
- i meravigliosi walkie-talkie Inno-Hit con tastone arancione (avevo gli ultimi a destra), che funzionavano davvero e facevano tanto avanguardia dei cellulari. Avevano sopra un adesivo con tutto l'alfabeto morse e riuscivi davvero a sentire camionisti e radioamatori, ma non erano tanto potenti da poter interagire con loro. Però, una volta d'estate, io e mio fratello testammo il raggio di trasmissione allontanandoci progressivamente in bici, mantenendo il contatto radio. Una figata assurda all'epoca.
- Mr. Muscolo, le bambole Anna e Angela e nonna Betta erano giocattoli ORRENDISSIMI.
oddiomio
RispondiEliminala macchina blue quella reel ce l'avevo.
era enorme(o ero io che ero piccolo?)
non si controllava...c'era solo un tasto!
era frustrante oltre ogni limite.
e anche il calcio mattel...una volta imparato era facile.
mandavi il diodo rosso sulla fascia (veloce) e bam! diagonale imprendibile GOOOOOOOOLLL XD
Ah, ah, Brokeback Mountain. Ovviamente Big Jim è Jake Gyllenhaal (il moro) e Big Jeff è Heath Ledger (il biondo). Big Jeff è poi deceduto prematuramente e in circostanze misteriose come il vero Ledger?
RispondiElimina...li sto leggendo tutti questi articoli delle oscenità pubblicitarie topolino, ma a 'sto giro DEVO commentare...
RispondiElimina>con una sola ricetrasmittente accesa, ad ascoltare i camionisti che si dicevano in autostrada le robe di maleducazione in dialetto!
NECESSITA di un "c'ero anch'io". Anzi, a me capitava direttamente con le casse dello stereo in camera, zeus solo sa come...!