The Walking Dead S03E15 e il conto alla rovescia per Game of Thrones (il circolino dei telefilm)

"Fu-ci-le! Si chiama fucile! Posa quelle cacchio di frecce, hipster del razzo!"

Sì, il circolino dei telefilm è rimasto chiuso per un po', è vero. C'è che dopo quel bellissimo fillerone con la scampagnata di Rick, Chuck Norris Carl e Michonne, la serie The Walking Dead s'è presa un attacco di nostalgia ed è corsa a impantanarsi per due puntate in quel clima da Non possiamo ancora far succedere niente e perciò tiriamo avanti con un po' di dialoghi di personaggi inutili tipo quel pistola di Milton tipico della seconda stagione. Più che the walking dead, the crawling dead. Che quella di ieri sera sarebbe stata una puntata notevole, però, te lo dicevano due cose: 1) il fatto che settimana prossima, con la 16, si chiude, e 2) un messaggio che ti ha mandato il Mitch ieri pomeriggio e che recitava Ultima di TWD: opporcapoottana. Seguono veloce recap dell'ultimo episodio ("L'Inganno", "This Sorrow Life"), due parole su Arrow Scooby-Doo e il countdown rosicchiaanima per la nuova stagione di Game of Thrones […]

E così sono finiti i giorni della Merle. L'ex maniaco sadico con il taglierino da delinquente al polso ha raggiunto T-Dog, Axel e gli altri nel paradiso dei personaggi schiattati perché hanno osato fare qualcosa di buono nella loro vita dimmerda. Quella storia del liberare Michonne? Del sacrificarsi andando ad accoppare decine di tizi anonimi diversamente caucasici del Governatore? Del fare l'eroe? Te la sei cercata, Merle. L'eroe della serie è Rick, lo sanno tutti. Rick. Quello talmente STRONZO, ma talmente stronzo, che prima ti tira dentro a questo gombloddo del sacrificio umano in nome della pace e della fratellanza tra i popoli, prendendo per buona la parola di un pazzo che ha già cercato di aggiderli tutti, poi se ne lava le mani sostenendo che ci aveva ripensato, solo che l'uomo a cui ha chiesto di sbrigare la faccenda - ché lui, come Jobim, non c'aveva le palle - ha deciso purtroppamente di, uh, sbrigare la faccenda. Che gente strana.

Manco Aiwio sopra un palco, Grimes. Complimenti.

Merle se n'è andato con la musichina triste di Mai Dire Gol, mentre gli altri si preparano allo scontro finale con il GOreovernatore come meglio sanno. Michonne DECAPITA cioè zombie ANCHE con le mani legate, fredda come neanche l'Antartico quando i pinguini lasciano le finestre aperte (l'hai già detto che la trovi tremendamente sexy in tutto questo? Sì?)

Brontolo e Ms. Xilitolo copulano, ma non vivono più nel peccato perché si sono sposati. Tipo. Ed è il matrimonio più bello a cui tu abbia mai assistito, perché lui non le deve chiedere niente e soprattutto non ci sono i soliti preti con i soliti discorsi sulla felicità coniugale, dei quali hai cominciato a diffidare nell'esatto istante in cui Al Bano e Romina si sono lasciati. Ma comunque. Lui apre la mano, lei vede l'anello romanticamente sfilato dalla mano putrida di un cadavere ambulante e dice sì: anche nell'America postapocalittica, i brillocchi da millemila dollari funzionano sempre. GarEntito.

Beth la biondina inutile, dopo che hai annotato il suo nome con largo anticipo sulla lista dei defunti, ha capito l'antifona. La vediamo per la prima volta dopo tre puntate, e resta MUTA. Immobile. Cercando di mimetizzarsi con lo sfondo. Hershel si trova a suo agio nella figura di vecchio saggio tipo Papà Barzetti. Il piccolo Chuck Carl, invece, ha imparato a lanciare la stella da sceriffo del padre a mo' di shuriken per decapitare gli zombie al volo da seicento metri di distanza. Di spalle. A occhi bendati. Facendola rimbalzare prima sul muro tipo Daredevil. Si narra che durante le riprese di questa terza stagione, il vero Chuck Norris sia passato sul set a salutare tutti. Carl lo ha fissato e ci ha detto E tu chi ca*zo sei abbassa lo sguardo vecchio, e quello muto.

Ma torniamo al povero Merle. La scena dello smozzicamento delle dita: quel filino di sangue fa molto p0rnodiva consumata, Governatò

Va anche detto che in versione zombie, Merle sembra molto meno vecchio. E assomiglia anche molto meno a Bennato. Ora, magari qualcuno, preso dalla nostalgia per le avventure dei Super Dixon Bros. o dalla passione per la serie o da un'insana voglia di ricevere una bella martellata dritta nell'apparato riproduttivo, potrebbe accarezzare l'idea di comprare il loro videogioco, The Walking Dead Survival Instinct. Beh, qualcuno, pensa ad accarezzare qualcosa di più innocuo,

chessò, una tigre mestruata, perché Survival Instinct è una delle più vergognose e malriuscite zozzerie viste negli ultimi anni; una roba che al confronto Colonial Marines è da GOTY. Non ci credete? Daryl, senti un po', com'è il tuo videogioco?

Visto?

Quando si è arrivati a questa scena, a fine episodio, non hai potuto fare a meno di pensare a tutte le spettatrici davanti allo schermo, che guardavano piangere il loro beniamino e assumevano un'espressione affranta con occhio accuoricinato tipo questa

"Ohpoverinocometiconsolereiio"

E insomma, lunedì prossimo ci si vede come va a finire, dai. Sperando che nel frattempo LA CRETINA™ sia stata torturata a sufficienza da farla restare muta per il resto dei suoi giorni. O da farla diventare la vera Andrea. O da farla schiattare (credici). Ché come tutti i non-maniaci le robe di tortura ti disturbano, sia chiaro, ma oh.

Passando al resto, la nuova serie di Spartacus l'hai mollata grossomodo al cinquantesimo attacco in salto coordinato dalla Luna, e stai portando avanti solo Arrow. L'hai detto e ripetuto, ma pur con i suoi limiti, pur con delle sottotrame da Centovetrine e con un protagonista espressivo quanto un cartone di uova, si lascia guardare. Gli ultimi episodi si sono infilati in una smarmittata feroce di sorpresoni e smascheramenti in stile Scooby-Doo, e prima o poi si arriverà da qualche parte. O dritti contro un muro, dipende. 

Intanto, se per piacere ti tolgono di mezzo Felicity Smoak, la povera minus habens che fa l'hacker usando Windows 8, la fratocugina di Rain Man, è meglio, grazie. Domenica sera riparte in America Game of Thrones. Fan-fan-farafa-fan-farafààààà, eccetera. Sei già lì con la canna sul torrente ad aspettarlo, bravo-Bravoos, questo primo episodio della stagione 3. "Valar Dohaeris": ché già il titolo.
Come sempre, avete facoltà di parlare delle serie che state seguendo. E magari provare a convincere gli altri antristi del perché valga la pena farlo. Cioè, se c'avete delle ragioni valide. Altrimenti fa niente.