Le pubblicità fuorvianti di Topolino (stagione III, parte VIII): settembre 1975
La fantasia dei ricopioni |
Per te e tutti gli altri antristi più vecchietti, imbattersi in queste pubblicità dei soldatini Atlantic scatena ogni volta fiumi di lacrime napulitante. In questo caso si tratta delle linee dedicate al Far West, e in particolare del set di Kit Carson. Il vero Kit Carson, non l'amico anziano di Tex. Quello famoso per le sue doti di cacciatore - ché su Wikipedia c'è scritto che una volta ha ucciso SETTE bisonti con SEI proiettili. Che insomma era uno sparaballe incredibile - mandato a un certo punto a menare gli indiani. Alla fine di questo testo pubblicitario leggiamo infatti che "I Navahos capitolarono senza condizioni e vennero rinchiusi in riserva". Gioca anche tu alla segregazione razziale!
Il biondino Big Jeff sfida in un incontro di boxe Big Jim Scarpe Ortopediche. "Che tattica avranno studiato?". Perché hanno i guanti fucsia e le medaglie già al collo? Ma soprattutto, perché in basso c'è scritto BIG JIM: IL TUO AMICO DAL COLPO DI KARATÉ? Big Jeff mascella fratturata a tradimento è in vendita dal tuo giocattolaio.
I Play Big, la versione pezzotta dei Playmobil, che "fanno tutto ciò che vuoi". E infatti il penultimo da sinistra, lì in basso, si è già messo a novanta. In foto, lo sceriffo Big Bill, vestito come una tartaruga ninja, e lo stregone indiano Spirito Illuminato, che vende gli assorbenti.
Altro che Action Man e GI Joe: gli Eroi in Azione "scattano e sparano a tuo comando". Come i minerva, ma senza aspettare Natale. La line-up comprende duri soldati come quello armato di lanciafiamme, il mortaista, l'assaltatore, il cecchino, l'uomo bazooka e il mitragliere. E poi c'è il "capo ricognizione", che lo mandano avanti giusto a dare un'occhiata, ché alla visita militare l'hanno riformato per alluce valgo.
Non lasciatevi distrarre da quelle macchine della morte in acciaio e plastica volgarmente note come pattini a rotelle, e leggete la sempre meravigliosa pubblicità del Subbuteo nel suo tipico italiano da cinegiornale dell'Istituto Luce. Una volta stavate giocando a casa di un tuo compagno di classe, che in quanto demiricco c'aveva non solo il panno per "il gioco di effetto", come voialtri medioborghesi, ma lo stadio coi riflettori, le tribune, le panchine, il tabellone, i fotografi, il venditore abusivo di caffè borghetti, tutto. E insomma eravate lì a giocare, entra sua nonna per portarvi un'aranciata, ma ha un malore e si accascia proprio sullo stadio. L'anziana donna poi si è ripresa, ma per i tifosi della Fluminense in curva e almeno una decina di giocatori non c'è stato niente da fare. Di uno, in particolare, avete ritrovato solo la base: hai sempre sospettato che il resto se lo sia ingoiato la vecchia.
Ah, le pubblicità delle bambole, il fine concentrato di entusiasmo e marketing aggressivo. Per vendere il Cicciobello, ad esempio, la Sebino si affida a un claim minimalista ("è sempre bellissimo") fatto scrivere alla signora della pulizie, perché il copywriter era a casa a sfondarsi di Prozac per la depressione. Prego notare che il Cicciobello in questione costava 15.000 lire, cioè 50 volte il prezzo del giornalino. Vale a dire oltre 100 euro di oggi. Ma quella cuffietta di meenchia fatta all'uncinetto costava un botto, oh.
Poi abbiamo questi due allegri bambolotti amish della disperazione, di quelli terrificanti che se c'avevate una sorella più grande o una cugina ve li ricordate abbandonati sul letto o su qualche poltrona, a fotografare la tristezza e la situazione sociopolitica complicata degli anni di piombo.
E che dire della povera Serafina, la bambola di pezza "DISPOSTA A TUTTO PUR DI GIOCARE CON TE"? In foto, Serafina prostituta sulla Domiziana e, seduta, Serafina con lo slogan "W la Serafi..." sulla maglietta
Dice: ma ancora non abbiamo visto una di quelle povere bambine svogliate costrette a far finta di esser felici con delle bambole orrende. Eccola. "Tatamia Effe, la nuova gioia di ridere in due". Solo che la giovane testimonial non mostrava sufficiente gioia e non ne voleva proprio sapere di ridere, e allora i genitori, siccome i soldi della pubblicità buttali via, ci sono le rate del 127 nuovo da pagare, hanno dovuto invogliarla, incoraggiarla. Sostenerla moralmente, ecco. Quel nero attorno all'occhio non è una macchia della foto.
Due cose: 1) nel 1975 ci si virgolette divertiva chiuse virgolette a scuola con una penna munita di capoccette di Pippo, Pluto e Paperino; nel 2013 i ragazzini alla ricreazione giocano con un cellulare da 400 carte e hanno almeno due DS a cranio. 2) guardate bene le facce nelle quattro foto grandi. Ora sappiamo da dove vengono i volti Disney DELL'ORRORE.
Già che siamo in argomento: minami in cosentino significa picchiami. "La matita che ha chiuso l'era del temperalapis" (santocielo) spopolava all'epoca tra i giovani masochisti e attaccabrighe calabresi.
E per annotare i compiti e "le cose di scuola" c'era il Fanta Diario. Ché per ogni cosa c'aveva le "adesive" appropriate, tipo che per "10 e lode" c'era la medaglia fatta col tappo della Coca Cola e il nastrino stelle e strisce di propaganda imperialista filoyankee, per "Vai forte" una mostruosa ragazza tartaruga, per "La mia merenda è mia" una p0rnografica banana chiquita impennata e così via. Le adesive "Sono un soggettone" e "Per colpa di questo diario dimmerda mi prende per il coolo pure la maestra, grazie tante, ma' si incollavano alla fine, per ultime, quando ormai era tutto perduto.
Il TUO proiettore Super 8 della Gioca. Ché riavvolgere i nastri era ogni volta un'impresa quasi mistica, poi si spezzavano, li dovevi incollare e pregare in ginocchio che non si bloccassero. Il tutto per vedere una manciata di minuti di Wile E. Coyote che precipitava, senz'audio. I ragazzini di oggi c'hanno YouTube. Viviamo in un mondo profondamente ingiusto
L'alternativa ai proiettori era una roba come il Festacolor della Harbert, per guardarsi le diapositive. Come quando ti invitavano i parenti, solo che qui si trattava di diapositive di personaggi Disney, Yoghi e Braccobaldo, e non di cinquantasette primi piani dello zio Pino che raccoglie ricci di mare sul Tirreno. In alto a sinistra, emarginato dagli altri, il Robin Hood di colore.
Skipper, vice-imperatrice del mondo, saluta tutti con un finto gesto del minollo. È felice, l'aspirante surrogato di algida stronza, perché "cresce sotto i tuoi occhi" ed è ormai "una vera signorinetta". Prima che la gelosia della malvagia sorella la colpisca, facendola tornare nana a furia di papagni sulla testa
Ok, Playmobil 745, oggi ti va di essere vigile. Domani muratore e dopodomani cavaliere. Va bene. Ricorda però che lunedì ti toccano i cessi.
Forse non lo sapete, ma lo slogan in basso a destra, "vai giovane, vai forte, vai Brooklyn" era tipo lo Scialla degli anni Settanta. Parte ufficialmente da ora il progetto di recupero e rivalutazione: "Vai Brooklyn" deve diventare il nuovo "Ciao Franco", il "Vai manzo" del 2013.
Un mondo d'allegria, grazie alla fanta svampita con la bottiglietta bellissima e le pubblicità lisergiche piene di bocche con i piedi e alberi che fanno la linguaccia e funghetti coi fulmini carichi di simpatici principi attivi. "Fanta è un mondo d'allegria, è... aranciata d'arancia, sentito che profumo?". Sentito? Davvero? Quello è l'LSD.Nuovo GI Joe originale. Guardalo bene in facciAAAAAAAAAAAAAAHHHHHHH
Chiudiamo con un altro momento mariomerolo per i vecchietti, il gioco da tavolo di Tex Willer della Clementoni. Qui, però, si trattava di "un'emozionante serie di inseguimenti e di scontri per la conquista dell'accampamento indiano", insomma di altri pellerossa da prendere a calci in coolo e rinchiudere da qualche parte. Ché questo della Clementoni, ATTENZIONE, non era il vero Tex, l'eroe senza tempo della Bonelli, ma una sua versione alternativa molto più sinistra. E non solo per il fatto che rinnegava i suoi legami con i Navajos. "Ok amico, ce l'abbiamo fatta!", dice stringendo a sé il suo giovane alleato il malvagio, spietato pedoranger.
LE ALTRE PUBBLICITÀ FUORVIANTI DI TOPOLINO
scopro solo oggi che la fanta è esistita in bottiglietta di vetro... spettacolare.
RispondiEliminail subbuteo è l'apoteosi del bello come sempre
Io non ricordavo la bottiglietta di vetro della Fanta settantiana, ma il colore arancio fluo dovuto al colorante E110 sì. Poi il colorante è stato messo fuorilegge e la Fanta è diventata gialla, e per molti anni ho pensato che così era proprio palliduccia. Finchè non me ne sono fatta una ragione.
EliminaA proposito di coloranti, Renato di Real Time (quello che fa le torte con la pasta di zucchero) è più o meno mio coetaneo. Si sarà messo a fare il cake designer perchè aveva anche lui nostalgia della Fanta arancione?
EliminaAlla vista del nuovo GI Joe ho avuto un attacco di panico!Potevano mettere la foto di prima dell'incidente però. ..
RispondiEliminaGli anni settanta erano davvero un'altra era. Prova a farla oggi una bambola che, oltre a guadagnare in altezza, si vede spuntare le tette.
RispondiEliminaGli eroi in azione li avevo ed avevano un livello di dettaglio altissimo, quasi come quello dei Motu che verrano molto dopo. Lo spearmint delle Brooklyn mi ha sempre fatto pensare a cose bruttissime riguardo agli ingredienti (non scordiamoci della bufala Big Babol che girava quando andavo alle elementari...si mormorava che si utilizzasse anche la pelle di topo...girava in foglietto fotocopiato di solito allegata ai famosi "segni degli zingari sulla porta"). Minamì in siculo è un invito che di solito che si fà alle donzelle che rifiutano schifate.
RispondiEliminail terzo playbig ti fa pure il passo dell'oca. la pubblicità super8 parte con il 'cinegiornale' scritto, che dà le 'risposte tipo'. spettacolari le pubblicità psichedeliche di coca e fanta! inquietanti le ultime due foto...
RispondiElimina"E' qualcosa di nuovo, che sa tanto di antico" Gesù, ma cosa gli davano a quelli del marketing negli anni '70?
RispondiEliminaE che necessità c'è di guardare in faccia quel mostruoso G.I.Joe con gli occhi scompagnati???
Ma la peggio è la Bambola Serafina, che mi ricorda tanto il clown di Poltergeist... non riesco ad immaginare quale bambino riuscisse a tenersela in camera senza aver paura che si animasse la notte...
"Minami" in palermitano significa... ehm... credo ne nei siti specializzati si chiami "handjob"!
RispondiEliminaecco, ma come cresceva SKipper? e pure i capelli?
RispondiEliminaBig Jim pugile lo avevo da regazzino e dopo aver visto Rocky lo facevo combattere con il Big Jim diversamente bianco, il nuovo GI Joe AAAAHHHHHHHHHH miodiomiodio!!! Ma poi vendevano anche un Esorcista???
RispondiEliminaGi Joe che fanno la macumba !
RispondiEliminaBibite lisergiche !
Ed è meglio non dire cosa significhi "minami" in dialetto palermitano.
Comincio a capire come poi qualche generazione continui a votare Aiwio Pururrurrini, non sono sopravvissuti psicologicamente a certe pubblicità.
Avevo appena due mesi, ma qualche anno dopo avrei aperto questi numeri dalla collezione di mio fratello. Che dai ammettialo Doc, in quegli anni lì noi dalle ginocchia sbucciate e le tute acriliche sporche d'erba non si era nemmeno medioborghesi.
RispondiEliminaQuoto Nababbo, ho pensato la stessa cosa. Faccio notare che la Gipron, ignorata dal Doc, fa le racchette da sci un po' più sborone della media (come la Leki).
RispondiEliminaLa Fanta è un caso a parte viste anche le origini un po' nazi del prodotto: http://it.wikipedia.org/wiki/Fanta
Doc, grazie di esistere.
RispondiEliminaLa minamì.
RispondiEliminaLa MINAMI'!
La bellissima, modernissima, inservibile dopo mezzo disegno minamì.
Credo di averla usata per bucare uno Sguish.
Babol
RispondiElimina"È qualcosa di nuovo, che sa tanto di antico"
Ci sono: naftalina appena comprata.
Vai Brooklyn a tutti.
"Perché lo sappiamo: quelle degli anni 80 sono per la nostalgia, quelle dei primi 90 per la tristezza, quelle dei 70 per le vere robe di ridere."
RispondiEliminaInfatti. Sono morto sul Gi Joe per la macumba e il Tex stile "M - Il mostro di Düsseldorf".
E in tema di citazioni cine-colte faccio notare che la bambola Serafina ci sono degli evidenti richiami ai personaggi interpretati da Giulietta Masina nei film di Fellini degli anni 50 (due delle quali erano prostitute).
Come dire: l'allegria degli anni di piombo + l'allegria del dopoguerra... poi uno si chiede perché mezza di quella generazione di bambini si sia poi bittata nella droga.
@salvatore giordano: se ti impressioni per così poco, è meglio che non guardi gli ingredienti del burro cacao...
RispondiEliminaplay big: oltre (come già fatto notare) al passo dell'oca ha anche due espressioni differenti: sorridente nel packaging incazzato nella realtà
RispondiEliminaNuovo GI Joe originale. (Guardalo bene in faccia...).
RispondiEliminaPerché, mi domando. PERCHE'!
Non sentivo la locuzione "bella signorinetta" dai tempi della mia compianta zia ultraottantenne, che mi chiamava così quan'era in buona (se no in alternativa ero una "povera tusa").
RispondiEliminaPer il resto, candido Serafina come bambola dall'aspetto più terrificante di sempre, cioè quegli occhi virgolettati cosa sono? Orrore!
Menzione d'onore anche al pedoTex che mi perseguiterà nei miei incubi per mesi...
Noi ci si vedeva Duffy Duck proiettato sul frigo. Ho ancora un super 8, ma le pellicole vecchie si sono incendiate durante il siparietto tanto atteso...vabbeh...
RispondiEliminaChe vende gli assorbenti... da schiantarsi! "Lapis" mi ha ricordato il mio amato (davvero) prof di italiano del liceo. Un velato omaggio al contemporaneo "Rollerball" nella foto dei pattini, forse...
RispondiEliminaLa bambola serafina disperata ha pure le sopracciglia atteggiate in un inquietante espressione disperata a virgola. Una roba da esorcista! Credo che mi avrebbe inquietata non poco se me l'avessero malauguratamente regalata. Fortuna che quando ero in età da bambole serafina non esisteva più (credo).
RispondiEliminaHo capito perché hai scelto Kung fu fighting come colonna sonora! Big Jim è parente del Todd di Scrubs e del suo cinque a tradimento, ne sono sicuro!
RispondiEliminaIl Tex filo Custer in realtà era una manovra di Topolino per screditare i fumetti Bonelli e segare le gambe alla concorrenza. La macchina del fango ha origini antiche
RispondiEliminaal "Nuovo GI Joe originale. Guardalo bene in facciAAAAAAAAAAAAAAHHHHHHH
RispondiEliminaHHHHHHHHHHHHHHHHHH!!!!!!!!!!!!!!!!!" sono scoppiato in una fragorosa risata con annessa figura di m.... in ufficio. Vai Brooklyn anche a te Doc.
Gli assorbenti sciamanici... :D
RispondiEliminaIl Big Jeff Mascella Fratturata a Tradimento e il pedoranger vincono a man basse... vai Brooklyn!
RispondiEliminaLe meglio pubblicità!
RispondiEliminaOh quel cicciobello era mostruoso... aveva qualcosa di orrendo!
VAI BROOKLYN!!!
RispondiEliminaGrande post di ridere e di piangere allo stesso tempo!
Grazie di cuore!
(e per una volta tanto si parla di qualcosa PRIMA che fossi nato!)
Ovviamente i falsi playmobil pezzenti ce li avevo. Così come mi ricordo della matita siculo-calabrese o delle bocche coini i piedi delle pubblicità Fanta (dosi veramente pesanti di LSD)
Il pedo-Tex è inquietantissimo comunque...
Che meravigliosità meravigliose!!
RispondiEliminaIl GIJoe è davvero tremendo, da far vedere a chi mi diceva sempre che Big Jim era un pupazzo orribile.
Ora capisco perché Goldrake ebbe così grande successo : vederlo doveva essere come una pozza d' acqua per uno sperduto nel deserto....
RispondiEliminaI giocatori del Subbuteo incarnati nelle ginocchia o nelle vecchie : una delle "malattie imbarazzanti" degli anni settanta/ottanta...
RispondiEliminaDoc, puoi tranquillamente mandarmi a ciaciare, ma ti volevo chiedere che fine ha fatto Frankino. Sta bene? Ha forse finito l'acqua? Si è candidato con il pd? ;)
RispondiEliminaio i playbig proprio non me li ricordo!
RispondiEliminabigjim era di una pezzenteria assoluta anche al tempo, invece i playmobil avevo i pirati che erano meravigliosi! e mio fratello invece quelli medievali, un mio vicino lo zoo e un ragazzo che ci stava davanti casa gli operai e facevamo pirati vs cavalieri vs giraffe vs operai, bei tempi too sooooca piante contro zombi!
Doc, è solo per carità di patria che hai evitato di far notare che nella pubblicità del Festacolor PLUTO SI STA INGROPPANDO PIPPO, vero?
RispondiEliminaNon preoccuparti, lo faccio notare io.
Manuel:
RispondiEliminaLOL :D
Per la pubblicità razzista dei soldatini Atlantic oggi si muoverebbe anche Ba Ki Moon!
RispondiEliminaE la faccia di GI Joe? Teribbile!
Eroi in azione erano quei cosi che si muovevano spostando una levetta alla base? Mi pare di ricordare di averne avuto uno.
RispondiEliminaMentre per la Fanta, c'era anche un puzzle psichedelico tremendo.
Ricordo poi che proprio in questo periodo (1975) c'erano delle megapubblicità della polistil di parecchie pagine rigorosamente in bianconero, con foto di ragazzini che si intrufolavano nottetempo nella fabbrica non so più a fare cosa. Mi terrorizzavano visto che a 5 anni non le capivo.
No, ma veramente i pubblicitari della Fanta non si rendevano conto di quanto fossero lisergiche quellle pubblicità? Ma neanche l'Adam Warlock di Jim Starlin! e comunque "vai Brooklin!"
RispondiEliminaDoc, io sono dell'83 e ti chiedo scusa per questo.
RispondiEliminaRicordo delle pubblicità mica da scherzo anche negli eighties ma queste son belle botte!! Specie gli occhioni del Gi Ai Gio.
Vai forte, vai giovane, vai Brooklyn è il mio nuovo stato su facebook!
PS: potrebbero utilizzarlo come claim per Amazing Spider Man 2: Vai forte, vai Gwen, vai Brooklyn!
...da buon palermitano, mi salvo il "Mina Mì" e lo riutilizzo 'ad libitum'
RispondiElimina...e il G.I Joe suonava il trombone nella sezione fiati degli Earth wind & Fire!!!!
Tatamia Effe è l'aniCristo.
RispondiEliminaVai Brooklyn.
Scopro con solo 30 anni di ritardo che quella matita si chiamava "Mina mì". Ne avevo una gialla, non aveva scritte sopra e non funzionava per niente! Una mezza truffa. Le punte erano scomodissime, si sfilavano e duravano niente.
RispondiEliminaI playmobil sono ancora belli... sembrano nati oggi.
la minamì esiste ancora, e la uso ancora, inclusa quella con 10 punte di colori diversi, che non sostituirà una scatola di matite, ma per riempire gli "spazi segnati col puntino" sulla Settimana Enigmistica senza consumare un'intero refill di biro, ha sempre il suo bel perché!
EliminaHo un enorme bisogno di una t-shirt con stampata sopra il vecchio logo della Fanta.
RispondiEliminaIl gioco di Tex c lo avevo fino a pochi mesi fa... Poi la muffa in cantina non ha perdonato :-(
RispondiEliminaNon smetterà mai di stupirmi quanto fosse 'avanti' il disegnatore della pubblicità della Fanta... fateci caso e vicino al funghetto vedrete il primissimo prototipo di una sorridente Pillola Azzurra della Felicità. :)
RispondiEliminaE per restare in tema: Hasta la SerafOca siempre!
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
RispondiEliminaIo il figlio di Mia Farrow in Rosemary's Baby me lo sono sempre immaginato con la faccia di quel Cicciobello. sul serio.
RispondiEliminaCome sempre leggere questi post migliora la mia giornata...
RispondiEliminaIl Cicciobello fa più paura di Chucky la bambola assassina. :o
RispondiElimina