Dylan Dog, a colori, 27 anni dopo
Nelle edicole di tutt'Italia dovrebbe esser uscito oggi, ma qui nello spaccio dell'ospedale l'avevano già da ieri, per via di quegli agganci con il Vaticano e del potere politico del supereroe jedi sayan karateka locale. Trattasi dell'ennesima collana di fumetti Repubblica - L'Espresso, questa volta con la ristampona a colori delle storie di Dylan Dog (Dylan Dog - Collezione Storica a Colori, se il vostro edicolante è un PdF iscritto all'albo). Tre storie ad albo, solito formato quadernone usato già per PK e Tex, prezzo di lancio di un euro. Che è tipo la caramella drogata regalata davanti alla scuola, perché poi fanno 7,90 a numero: per oltre trecento pagine a colori in quel formato restano un buon prezzo, ok, fintanto che non realizzi che sono 50 uscite settimanali, cioè almeno due occhi della fronte. Ma comunque. Ti sei riletto così per tipo la terza volta in vita tua L'alba dei morti viventi, Jack lo squartatore e Le notti della luna piena. E ti hanno fatto un effetto strano [...]
A rileggere le prime meenchiate di Groucho, il primo incontro con Xabaras e Bloch, delle prime tre fanciulle sdraiate dal John Holmes dell'Incubo (due su tre schiattate prima della fine dell'albo. Che sia più sicuro fare sesso con un maniaco omicida armato di machete che con Dylan Dog è un fatto piuttosto noto nella Londra del fumetto. C'è scritto pure tipo nei bagni degli autogrill), non hai trovato le storie invecchiate, o superate, o che. Di diverso c'è che ora ne hai riconosciuto al volo tutte le citazioni, e se alcune appaiono un po' ingenuotte è perché ormai oggi tutti sanno tutto di tutto, mentre trent'anni fa non si sapeva una cippa di niente. C'è, poi, che lo schema in filigrana di fondo, quello in seguito ripetuto all'infinito e oltre dallo stesso Sclavi e dai suoi successori, è già ben visibile. Sono passati ventisette anni, e le storie sono sempre quelle. Al massimo sei invecchiato te, ché quando hai scoperto Dylan Dog facevi ancora le medie. Altro? Ah, sì: a colori i disegni catanannici di Montanari e Grassani sembrano un pelo meno cessi. Un pelo.
Licantropi! Fanciulle in pericolo! Candeggi sbagliati! |
A così poco tempo dalla Granderistampa mi pare una mossa editoriale azzardata.
RispondiEliminaCon Tex e Zagor posso capirlo, trattandosi di storie introvabili da decenni, ma Dylan Dog lo trovi a palate nelle fumetterie dell'usato o su Ebay, anche i primi numeri in Ristampa.
A dylan Dog diedi già tempo fa il mio cuore. Basta così.
RispondiEliminaBelle le prime storie, bellissime. Poi hanno iniziato a prendere ispirazione da Forum... (150 circa in poi...)
Cioè ristampano tutta la serie a colori? O solo qualche numero?
RispondiEliminaIl Giubba:
RispondiEliminaI primi 150 numeri, tre numeri a volume.
il vecchio dylan,lo scoprii alle elementari, i miei mi rompevano sul fatto di non comprare materiale scolastico perchè le maestre potevano pensare male... ricordo in quegli anni a vedere dellamorte dellamore al cinema c'erano i pivellini che seguivano le trame, gli zombi, i riferimenti al fumetto ed i relativi papà che seguivano la falchi... io e dyd ci siamo mollati al 165, il punto era che le storie avevano perso quel senso di magico ed anacronistico in nome di una ventata di novità che per me le rendeva troppo finte. da fan della prima ora mi viene da ridere a leggere "esce dyd a colori..." io a fine 80 inizi 90 andai in edicola a prendere maxi dylan dog che era innovativo perchè oltrre al formato enorme aveva proprio le storie a colori, all'epoca dylan era qualcuno, non so adesso.
RispondiEliminaQualche giorno fa ho preso in edicola gli ultimi due numeri usciti, Blacky e L'Impostore...dopo aver letto il primo mi sono ricordato perché avevo abbandonato DD intorno al numero 150.
RispondiEliminaQuesta collection boh, non mi ispira, preferisco rileggere i numeri originali in bianco e nero :)
Presa la prima (un po' rovinata ed era l'unica che ho trovato su 3 edicole in cui ho cercato... alle 8 di mattina...) m'è piaciuta, ma concordo con gas75 che sia una mossa un po' azzardata da un punto di vista editoriale.. comunque qualche uscita, le prime soprattutto le prenderò ugualmente perchè mi sembra ben fatta.
RispondiEliminaQuasi quasi i primi numeri (corrispondenti ai primi 20-25 DD) li prendo. I colori come sono, doc?
RispondiEliminared tiger:
RispondiEliminaTinte piatte. Per fortuna, aggiungerei.
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RispondiEliminaVedo che Montanari e Grassani non davano fastidio solo a me, malgrado il Club dell'Orrore li definisse "osannati". Alle medie io e un mio amico eravamo sempre curiosi di scoprire il disegnatore del prossimo numero, e dicevamo:
RispondiElimina"Speriamo sia Roi!"
"...o anche Mignacco e Piccatto"
ma poi, anche quel mese...
"No, ancora Montanari e Grassani!"
Sono cresciuto a pane e Dyd e reputo Sclavi uno dei miei padri putativi. Ma non comprerò questa edizione. Troppo è il magone nel vedere l'enorme differenza tra il Dylan che fu e il Dylan che è (oltre al fatto che fino al n. 300 ho tutto).
RispondiEliminaDylan mai comprato, ma letto tutto fino al numero 120 da un'amica che lo aveva tutto.
RispondiEliminaIn tutto questo ricordo solo poche storie, ma bellissime:
"Canale 666" (Una specie di "Videodrome"... e dalla TV usciva "Il genio dello sporco")
"Golconda" (ricordi vaghi, ma gli uomini in bombetta e ombrello che scendono dal cielo come nel quadro di Magritte sono un'immagine indelebile)
"Alfa e omega" (lo ricordo perchè ero in prima media e non mi lasciarono affatto indifferente le due scene di sesso, una aliena e una Dylaniana).
"La quinta stagione" (racconto surreale pieno di immagini stupende)
"Finchè morte non ci separi" (il mio preferito di sempre... vorrei sposarmi anche io con un anello dell'Uomo Mascherato come fede nunziale).
cavolo non so se prenderli... insomma vengo da "PK - Il Mito" e questo dovrebbe essere l'anno sabbatico in attesa della prossima figata astrale disney in uscita tra un anno (di solito fanno un anno figa e un anno merda).
RispondiEliminaPerò DYD è DYD è il primo fumetto non disney ad aver letto, in ospedale da un signore del letto accanto: "IL MALE", forse il più splatter di tutti.
Aggiungo anche che non ho più spazio per i fumetti... sigh!
Azel:
RispondiEliminaDitto for me. Non li sopportavo. Solo col tempo, comprendendo un attimo i tempi lunghi della realizzazione di una storia, ho capito quanto fossero preziosi all'epoca per la SBE.
Etrigan79:
ripescati, se ti va, il sondaggismo sulla migliore storia di DD.
Se in quegli anni leggevi Martin Mystère avevi fatto il callo a vedere sparire tutti i big dopo un paio di numeri per finire su Dylan Dog o Tex (Casertano, Freghieri, Villa... Basta mi viene da piangere). L'unica consolazione era che a DD, per compensare, toccava la coppia del ciclostile M&G.
RispondiElimina...preso mezz'ora fa...che dire, qualitativamente è ben fatto e penso che anche nei numeri successivi ci siano curiosità ed interviste varie...ma facendo già la grande ristampa mi sembra superfluo iniziare quest'altra collana...e poi:
RispondiElimina1) non so gli altri...ma il Dylan in bianco e nero è un'altra cosa
2) Vuoi mettere le copertine delle GrandeRistampa fatte dall'insuperabile Roi? (cmq massimo rispetto per Bruno Brindisi)
Nah, stavolta evito il recupero. Le storie interessanti di Dylan le ho già tutte o negli albi originali o nelle ristampe/seconda ristampe, inoltre non c'è nulla che odio di più delle storie nate in bianco e nero POI ricolorate.
RispondiEliminaC'ho messo un po'a capire la battuta sul candeggio. Tipo 25 anni.
RispondiEliminamannaggia a gugel, avevo scritto un commento lunghissimo e mo lo riscrivo, toh. Dicevo Bella Doc, speravo di leggerti da uomo libero e invece se ho capito bene sei ancora appadreppio.
RispondiEliminaLa prima storia che lessi in assoluto di Dylan fù le notti della luna piena (un annetto dopo la sua uscita) e devo dire che le donnine ehm i disegni mi piacquero molto... Presi tutti gli arretrati e lo comprai fino bo, al 200. Avevo una bella fissa, mi comprai anche parecchi numeri della prima e seconda ristampa... "giovane ingenuo ho perso la testa, sian stati i libri o il mio provincialismo..." (cit a memoria)
Non li prenderò perchè gli album Bonelli colorati non mi sono mai piaciuti e mi tengo quelli in B/N.
RispondiEliminaNuoooo!! Quanto sono rincoglionito mi sono dimenticato che usciva oggi, sicuramente domani mi diranno "Tutto esaurito!". I primi 150 di Dylan li ho tutti, presi mese per mese fin da quando ero uno sbarbato che raccattava monetine per arrivare a milletrecentolire, ma i primi numeri di questa ristampa ero curioso di prenderli.
RispondiEliminaforse per un euro prendo giusto la prima uscita
RispondiEliminanell'attesa di ripescare il post sul sondaggismo di DYD dico 2 cosette:
-primo fumetto letto: Grand Guignol (2a media)
-disegnatori preferiti: Picatto (toh a volte le coincidenze!),Roy,Casertano
-disegnatori "odiati": freghieri
-storia preferita: Memorie dall'invisibile
-finito di leggere poco dopo il 100 anche se già da Caccia alle streghe gli albi subiscono una brutta botta (vedi censura)
lacrime tanto napulitane che mi son venuti i ricci di Troisi e la panza di Merola :')
RispondiEliminaBoh,non so se prenderli o no.
RispondiEliminaHo sviluppato un odio/amore per DD,diciamo che se non e' Recchioni a scriverlo,Dylan lo reputo un rincoglionito.
Se e' giusto un euro forse,ma seguire quelle tasse cammuffate che chiamano uscite settimanali non fa per me.
@Azel
RispondiEliminaRoi il numero UNO!!!
Montanari & Grassani, in quegli anni, erano per la SBE quello che Ron Lim era per la Marvel.
RispondiEliminaA casa dei miei dovrei avere i primi cento numeri di Dylan Dog e di Nathan Never, con alcune ristampe purtroppo. Certe volte mi prende la voglia di rileggerli, ma poi mi ricordo che sono in soffitta insieme ad un numero imprecisato di scatoloni e polvere e mi passa la voglia.
RispondiEliminascott:
RispondiEliminaverissimo :)
Minkia Mouse, Azel:
Che mito Roi. L'ex assessore Roi. :)
http://it.wikipedia.org/wiki/Corrado_Roi
Era anche per me il numero 1 su DD.
Mah, non è che DD mi abbia mai preso più di tanto, letto probabilmente un centinaio di numeri presi in prestito. Carini, niente di più, i disegni a livello medio dei fumetti dello Zio Tibia e le storie rubacchiate ovunque. Hanno giocato troppo con le citazioni "omaggio" mascherando carenze di idee ogni tanto, ma alla lunga stancano!
RispondiEliminaAnche la Falchi non è più la stessa... il tempo che passa inesorabile.
Il primo numero che ho letto di DD è stato il ritorno del mostro n8(credo)
RispondiEliminaci ho messo 2ore a leggerlo e mi è piacuto molto.un'altro numero era partita con la morte N.65(credo) disegnato da un grande Roi.L'ho seguito fina al 150 poi basta.Il film con Rupert Everett all'inizio non mi piaceva poi rivedendolo ho ritrovato le atmosfere del fumetto peccato, che non hanno fatto una serie televisiva con Rupert era identico a Dilan Dog(o era Dilan uguale a Rupert?)
ricordo che il nostro fastidio affettuoso e grufolante, palpabile, nei confronti degli ottimi Montanari & Grassani era direttamente proporzionale alla sconvolgente scoperta che l'IMMENSO Roi era per noi dello zoo(sottolineo per noi) quasi uguale a Dino Battaglia. E quando le due linee s'incontrarono, abbaiammo alla luna per ore.
RispondiEliminaQuanti bei ricordi! Ho iniziato a leggere Dylan Dog con il numero "Incubo di una notte di mezza estate" che trovai dal barbiere mentre aspettavo il mio turno. Da li' ho recuperato tutti gli arretrati e ho continuato a leggerlo fin quasi al numero 150. Poi mi sono spatafasciato i maroni di leggere storie insulse e ho mollato ma ricordo che i primi 50 numeri (nessuno escluso) erano stupendi, uno piu' bello dell'altro...
RispondiEliminaChe poi ti e' andata bene, Doc: io quando ero ricoverato in ospedale e passava la tizia col carrello dei giornali col cavolo che ci trovavo i fumetti! Piu' che Donna Moderna, Eva Tremila e meenchiate del genere non c'erano...
ma solo a me sta copertina fa cag***? :D
RispondiEliminaPistolina, le solite mani zombie che sbucano, un'espressione ebete, la mano sinistra che sembra voler toccare qualcosa (due chiappe? :D ) il muro dietro con l'effettino PS che proprio.. bah, schifo.
Cmq lo rispetto, ma su questa mi pare abbia lavorato controvoglia o di fretta.
Che scarso che sei infamarmi il (poco) dinamico duo M&G. Il li adoravo e li adoro anche ora! Legnoso is da way foreva!!!
RispondiEliminaComunque per me le vere piaghe erano Freghieri e Cossu, insopportabili, i number one erano Roi(<3), Stano, Piccatto (<3<3) e Casertano
RispondiEliminaLontani dal Dylan a colori (a parte l'1 a un euro, va beh)
RispondiEliminaMolte delel atmsofere sono rovinatissime
Memorie dall'Invisibile a colori? Proprio no.
Dal Profondo? MAI.
Le atmosfere sognanti di Freghieri...
No no no se volete recuperare Dylan prendete la Granderistampa
Doc: in realtà mi pare che la pubblicità annunciasse il numero 1 per il 20 febbraio... io comunque l'ho prenotato per tempo, per la prima volta con un sms. Firmato. E il mitico giornalaio, dopo anni e anni di "carissimo", ha iniziato a chiamarmi per nome :-)
RispondiEliminaA me i disegni di Roi mettevano un po' tristezza (nel senso di inquietudine/malinconia; sono belli, eh, ci mancherebbe)
@ Bendis: spesso la Bonelli si è "ispirata" ad attori famosi per il viso dei suoi personaggi. Per Dylan, appunto, si sono "ispirati" a Rupert Everett. Per Julia (Kendall) a Audrey Hepburn. Per l'ei fu Magico Vento, a Daniel Day Lewis. Per Legs Weaver (spin-off di Nathan Never) a Sigourney Weaver. Mi pare che per Brad Barron il "modello" fosse George Clooney. E ce ne sono molti altri, soprattutto tra spalle e "non protagonisti" (es. Groucho -> Groucho Marx, Emily di Julia -> Woopy Goldberg)
eh già...come passa il tempo!
RispondiElimina...andavo in seconda media...l'edicola era la stessa in cui vado oggi...ai tempi la gestiva il nonno...oggi il nipote... 1300 lire il primo albo... su onsiglio dell'amico fumettofilo con cui dividevamo la passione per Alan ford...dai, compra anche tu Daylan dog!!!!
...e poi: mio fratello che a tradimento mi vende i primi ottanta numeri originali... le trame dei primi numeri che ricordo ancora oggi a memoria... e Montanari e Grassani che a me piacevano molto...mentre Roi mi faceva alquanto schifo...boh?
Legs - secondo gli autori - è anche una rilettura di Amy Madigan ne Le Strade di Fuoco ( ma + per quanto riguarda la grinta ).
RispondiEliminaInteressante il caso di Martin Mystere che è nato come gemello diverso di Brick Bradford e Flash Gordon e - nella versione di Claudio Villa - ha finito per ricordare James Franciscus.
Tex, invece, è nato come clone di Gary Cooper, ma Galep lo ha irrobustito perchè Bonelli sr voleva la stessa complessione di un John Wayne negli anni della maturità. Il volto di Aquila della Notte - a furia di disegnare con lo specchietto per riprendere le espressioni - è diventato quello di Galep ( a me pare ci sia qualcosa anche di Alberto Sordi ). Poi è arrivato Ticci e siamo passati alla maschera granitica.
Zagor era ispirato a Robert Taylor ( come il quasi coetaneo Diabolik ) , ma a furia di usare lo specchietto eccetera ora è simile al suo creatore Fergal ( nickname d'antan di Ferri ndr ).
Il fumetto mainstream si nutre di facciotte note per due motivi: 1) il disegnatore non fa fatica a trovare foto di riferimento 2) il lettore conosce e riconosce il muso del personaggio e reagisce di conseguenza ( se ti piace Clooney, forse darai una chance a Barron ).
io adoravo montanari e grassani rispetto a roi... anche se poi sono andato verso la scuola salernitana con Brindisi e Siniscalchi su tutti...
RispondiEliminaio adoravo montanari e grassani rispetto a roi... anche se poi sono andato verso la scuola salernitana con Brindisi e Siniscalchi su tutti...
RispondiEliminaSinis disegnerebbe Dyd anche domani, ma in SBE ritengono il suo tratto non abbastanza horror, credo, perchè è dirottato da tempo ad altre serie.
RispondiEliminaIo non impazzivo nemmeno per Trigo ( RIP ) e sono rimasto colpito dalla notizia in rete qualche tempo fa secondo la quale Jose Munoz ( uno dei due papà di Alack Sinner ndr ) era ospite dell'amico Gustavo mentre questo lavorava alle tavole di Dog e ne avrebbe inchiostrato qualcuna.
Montanari & Grassani non mi hanno mai convinto - tante teste tante sentenze - e avrei preferito, al limite, che la Marvel non si fosse accapparata Ron Lim, costringendo Via Buonarroti al ripiego sui due velocisti. Se proprio proprio, mi sarei accontentato anche di Paul Ryan. Pazienza.
Preso pure io! Ho pensato la stessa cosa delle citazioni! Ora grazie ad internet tutti sanno tutto soprattutto per quella cultura che una volta era "underground". La cosa strana è che anche ora molti albi Bonelli continuano con il citazionismo selvaggio come se fossimo gli ngenuotti di sempre...
RispondiEliminaUh, Doc, se t'interessa c'è un fan film di DD.
RispondiEliminahttps://www.youtube.com/watch?v=yzTILhLrQlE
Affancoolo, l'ho preso! Vabbè, 1 euro.
RispondiEliminaSperiamo solo che non entro nel trip da collezione.
Che a colori manco me sconfinfera.
Quasi quasi m'accatto tutta la serie da n'amico mio che ce l'ha tutti...
Beata ignoranza, che se non leggevo sto post non mi venivano tutte ste fregole bonelliane...
Dylan Dog a colori? :/ L'ho visto ieri in edicola, un mio amico l'ha persino comprato. Nah,non mi persuade.
RispondiEliminal'ho riletto pure io, e mi era sfuggita una chicca che nelle passate 26 letture mi era sfuggita (forse perchè non avevo letto numero 100 e 200) nell'alba dei morti viventi groucho lo dice subito che dylan è nato nel 1686! alla seconda battuta!
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