Avresti dovuto
Oggi avresti dovuto buttar fuori la seconda parte della carrellata sui giochi di Alien e/o una doppia roba di Kentozzi. Non avevi ancora deciso. Ma non l'hai fatto, ché ieri sera una persona di famiglia è stata male, ti sei tirato la notte blanca sulla seggiola di un pronto soccorso, stai rimbalzando da una trentina di ore tra ospedale e lavoro come un Chobin sotto metilendiossimetanfetamina. Avanti, indietro. Riavvolgi. Ripeti. Questa notte eri lì a guardare la vita di un pronto soccorso scorrerti davanti, chiedendoti come diavolo faccia questa gente, i dottori, gli infermieri, a non lasciarsi trascinar via da tutta quella sofferenza. Hai visto arrivare tre persone in condizioni disperate, e nessuna delle tre uscire viva da lì. Uno era un ragazzino di una ventina d'anni, ed era solo. Forza, adesso arrivano i tuoi, gli ripeteva un'infermiera tenendogli la mano, ma non era vero.
Eri là, distrutto da quella scena, che rimuginavi e rimuginavi. C'era questo ragazzo nero, abbandonato su un lettino in corridoio. Si agitava in preda al dolore, ma nel via-vai nessuno se lo filava di striscio. L'hai fatto presente ai dottori di turno una volta, l'hai fatto presente una seconda, alla terza stavi urlando. No, non sono un parente. No, non lo conosco. No che non mi faccio gli affari miei. Sì, so che siete terribilmente sotto organico e mi dispiace, ma fate qualcosa per questo povero cristo, cazzo.
E la gente entrava, e la gente usciva, e la gente piangeva, ed è facile fare tutti gli splendidi splendenti e riempire i social cosi di arcobaleni e pony e meme del nano che ti restituisce questo e quello, poi basta una notte così e vorresti scomparire. Si vive, si muore, si soffre. Riavvolgi. Ripeti. In tutto questo, la persona di famiglia sta ancora male, non sai che fare, sei solo terribilmente stanco.
Eri là, distrutto da quella scena, che rimuginavi e rimuginavi. C'era questo ragazzo nero, abbandonato su un lettino in corridoio. Si agitava in preda al dolore, ma nel via-vai nessuno se lo filava di striscio. L'hai fatto presente ai dottori di turno una volta, l'hai fatto presente una seconda, alla terza stavi urlando. No, non sono un parente. No, non lo conosco. No che non mi faccio gli affari miei. Sì, so che siete terribilmente sotto organico e mi dispiace, ma fate qualcosa per questo povero cristo, cazzo.
E la gente entrava, e la gente usciva, e la gente piangeva, ed è facile fare tutti gli splendidi splendenti e riempire i social cosi di arcobaleni e pony e meme del nano che ti restituisce questo e quello, poi basta una notte così e vorresti scomparire. Si vive, si muore, si soffre. Riavvolgi. Ripeti. In tutto questo, la persona di famiglia sta ancora male, non sai che fare, sei solo terribilmente stanco.
Doc, io che sono studente di medicina, vedo quasi quotidianamente queste cose. E sì, la sofferenza è una cosa complicata e il distacco diventa necessario, per cercare di essere utili. Ma se stiamo così è proprio per colpa della mentalità menefreghista, della gente che non vuol pagare le tasse per i servizi, dei disastri di troppi governi che hanno distrutto la sanità, l'istruzione, il futuro. E uno rimane così, basito senza f4, a chiedersi a che serve...
RispondiEliminaForza Doc, il mondo è difficile lo sappiamo, e tutti chi più chi meno ha dei problemi.Sappi che con il tuo blog aiuti molti di noi, anche solo strappando un sorriso, a non pensare alle cose tristi di questa vita. Ti siamo vicini e auguri di pronta guarigione per il tuo parente.
RispondiEliminaColpisce che in corsia, ci sono a lavorare pure i dottori clown, con i bambini pronti anche morire.
RispondiEliminaChe ci sia gente con un sorriso pazzo, che lotta per dare e per tirare le fila di un senso, in momenti di non senso. Un trattato sulla forza della vita, che combatte e ciononostante perde.
Cavolo doc :( Fatti forza, questi momenti poi si sistemano e si torna un po' più spensierati. E per quanto riguarda l'efficienza della sanità, beh... Vabè, nulla da dire..
RispondiEliminaIo sono un medico, doc, e ho lavorato anche in pronto soccorso e in rianimazione. Meglio che tu non sappia i meccanismi che si sviluppano per sopravvivere in questo ambiente. È inutile nascondersi dietro a un dito...non sempre la colpa è di chi governa, della sanità disastrata o della mancanza di fondi. A volte semplicemente incontri delle teste di cazzo incompetenti.
RispondiEliminaSpero solo che la persona a te cara si riprenda al più presto
Io studio medicina e sto proprio a medicina d'urgenza. In genere dopo un po' ti abitui alla gente che sta male, è come una "normalità" nella anormalità nel senso che finché c'è una situazione media e tutto sommato sotto controllo ti sembra che sia tutto tranquillo anche se magari ci sono pazienti molto gravi.
RispondiEliminaPoi succede qualcosa che esce dalla "normalità", tipo l'altro giorno tenevo la mano di un signore che stava malissimo e provava a parlarmi ma non ci riusciva, e lì è difficile perché non sai cosa e non sono cose che uno studia e se le imparà, è solo che succedono e devi metterci una pezza anche se una soluzione comunque non esiste.
Penso che se riesci a mantenere uno spirito positivo e a fare il tuo lavoro pensando che comunque fai il possibile per quelle persone in quel determinato momento alla fine ce la fai...
Riguardo a te, spero davvero che la situazione migliori presto, un abbraccio.
Simone
E' qui che ci sono i post di ridere? Oggi no, oggi si condivide dolore/tristezza/rabbia. Doc, un abbraccio
RispondiEliminaAnch'io studente di medicina, e quoto in toto i due colleghi qui sopra.
RispondiEliminaNon credo che quella ospedaliera sarà la mia scelta professionale, ma tanto di cappello a chi, nel marasma dell'indiffirenza, della non professionalità e del menefreghismo riesce a mettere tutto se stesso in questo lavoro.
Volevo mandarti del materiale nuovo, ma ora hai bisogno solo di un gran sostegno. Gli amicici (dell'Antro e non) si vedono soprattutto in queste circostanze. Coraggio!
RispondiEliminaniente studi di medicina ma un papà malato si...
RispondiEliminagli 8 mesi più duri della mia vita.
eh si, se ne vedono di tutti i colori anche ad oncologia...
Coraggio Doc, ti siamo vicini e speriamo che si risolva tutto bene!
RispondiEliminaHo pensato spesso anch'io a come certe volte l'esistenza, così di botto, ci catapulti su un altro piano. Su un livello differente, dove vive della gente in modi che noi non riusciamo a immaginare. Bisognerebbe ricordarsi più spesso di "riunire" tutti questi livelli e condividere di più la vita. Coraggio, la stanchezza passerà.
RispondiEliminaCoraggio, Doc! In bocca al lupo x il tuo parente, speriamo si rimetta presto. Un abbraccio forte!!!
RispondiEliminaUn abbraccio collettivo da tutti gli Antristi, Doc. Tienici aggiornati, e fatti forza.
RispondiEliminaEh no Doc.
RispondiEliminaNel contratto che hai fatto,promettevi che avresti fatto almeno 6 articoli alla settimana,pena l'ira di tutti gli Jubentini capitanati da Topolino e Ciclope,che ti ruberanno il blog e scriveranno a lettere gigantometriche "PANTERA NERA E SOLE ARDENTE FANNO CAGARISSIMO".
A parte gli scherzi,auguri.
Per quanto non ci si conosca di persona, ti mando un abbraccio con l'augurio che possa presto tornare il sereno. Perché è una gran rottura di palle quando piove.
RispondiEliminacoraggio, Doc.... martedì in Tribunale un testimone mi ha aggredito e minacciato, senza motivo....e non ho reagito, per rispetto non so più a cosa....non l'ho denunciato, per rispetto a un padre di famiglia che, nl torto assoluto, ha perso il lume della ragione... Ci osno momenti di assoluta serietà, pietà e dignità...ma continuiamo a ridere e sparar cazzate, ogni tanto, forse possiamo ancora permettercelo...forse non ce lo hanno ancora impedito...
RispondiEliminaSpero che le cose ti vadano meglio al più presto, negli ultimi due anni ho fatto anch'io più di una notte al pronto soccorso (fortunatamente solo una volta ho assistito a scene tristissime in cui non potevo far nulla), so come ti senti.
RispondiEliminaSono un lettore, credo di non aver mai commentato. In ogni caso, anche se non ci conosciamo, ti mando un abbraccio (anche se telematico) perché credo che in momenti come questo un abbraccio e il supporto - anche di uno sconosciuto - faccia piacere e possa sollevare un po' il morale e dare un po' di forza.
RispondiEliminaahimé anch'io in questi giorni ho un parente che sta molto molto male.. un abbraccio Doc, forza e coraggio..
RispondiEliminaNessuna conoscenza di medicina.
RispondiEliminaSono solo uno come tanti ne trovi in giro per la strada.
Dati i miei studi, tutt'ora in corso, mi piace definirmi "sceneggiatore in erba" e, per questo, mi trovo ogni giorno a contatto con delle realtà che non sono la "realtà reale".
Poi ci sono dei giorni in cui la "realtà reale" bussa forte alla tua porta. Tu apri e ti arriva un bel cazzotto in pieno stomaco.
SBAM! Il cazzotto fa un male boia e ansimi e annaspi mentre sei piegato in due, però...la vista si schiarisce.
Tutto quello che prima vedevi offuscato dal tuo quotidiano ora è lì, davanti ai tuoi occhi increduli.
E vedi la gente che non ce la fa ad arrivare alla fine del mese e per questo decide di farla finita, vedi la gente che soffre e che sta male nelle corsie e nei corridoi degli ospedali, vedi un sacco di cose che prima non vedevi.
Ho una scena recente, vissuta in una corsia di ospedale, per una situazione analoga alla tua Doc.
Un signore anziano, pieno di tubi attaccati al corpo, che respirava a fatica e non era nemmeno in grado di girarsi da solo nel suo letto. Non lo conoscevo, ma ricordo di aver provato una tristezza infinita dopo averlo osservato per un po'. Desiderai che le sue sofferenze finissero presto.
L'indomani non c'era più.
Si chiama vita...ed è dannatamente reale.
Doc, una pacca sulla spalla e un abbraccio.
Il tuo antro è con te :-)
Il dolore cade su pochi,ma a soffrirne sono anche coloro che ci stanno vicini.
RispondiEliminaBuona fortuna...
E sticazzi gli arcobaleni del web, il web non è solo questo ma anche una voce di supporto, almeno è quel che possiamo fare.
RispondiEliminaSiamo tutti qui e non ce la prendiamo mica se non pubblichi un post programmato, non ci pensare nemmeno. Per il resto, non posso fare altro che dirti un banale "siamo tutti con te", per quel che serve, ma vale moltissimo, su questo stai sicuro.
Un abbraccio Doc, spero tutto si risolva per il meglio
RispondiEliminaCredo che un vero Antrista si veda nel momento dell'Assemble, questo è uno di quelli.
RispondiEliminaNon so chi sia la persona in questione, non so cos'abbia avuto di preciso ma spero tantissimo per te che se la cavi e torni al tuo fianco. Non ti conosco di persona Doc ma tu e il tuo blog mi regalate ogni giorno nuovi spunti per poter migliorare come blogger, per affinare il mio stile e tutto quello che si può migliorare con tecnica e simpatia, proprio come fai tu.
Sono in momenti come questi dove vorrei essere uno di quegli scrittori di fumetti che ti tira fuori la perla al punto giusto e la fa dire all'eroe di turno per suscitare nel lettore il commento: "Ostia, c'ha proprio ragione, è un cazzo di saggio"...ma, ahimè, non sono uno di quelli...per il momento, sono solo uno che deve limitarsi a sfruttare una citazione per cercare di tirarti su il morale come quelle tante volte che hai fatto anche tu (anche se, ovviamente, non puoi saperlo...ma l'hai fatto):
"Life Is about getting knocked down
over and over. But still getting up
each time. If you keep getting up, you win."
Magari il tuo commento, visto il tuo stato d'animo sarà un bel "Vaffanculo" e lo capisco...ma quello quello che hai scritto tu è la dura verità, lo è anche quello che ho scritto io...ed è anche, purtroppo, il miglior consiglio che posso darti: tieni duro, non mollare, sopratutto ora.
S'è m'è concesso un esempio da nerd: tu ora come ora sei l'Uomo Ragno che è intrappolato sotto il gigantesco masso che non riesce a sollevare in quel leggendario numero di "The Amazing Spider-Man #33"...se ti ricordi come va a finire, allora sai già come devi comportarti ;)
Una stretta di mano e un abbraccio Doc! Speriamo che tutto vada per il meglio!
DAJE Dotto! DAJE TUTTI.
RispondiElimina(Mi sa che oggi sei solo Manhattan, senza Doc)
An-tristi uniti!
Auguri che si concluda tutto per il meglio, sono parole forse stucchevoli e ridondanti ma ti assicuro che sono sentite.
RispondiEliminaInoltre GRAZIE GRAZIE GRAZIE! Spesso la mattina mi alzo e non sono molto gaudente ma tu riesce a tirarmi su e non è poca cosa; quello che ho scritto, credo, che valga anche per altri. Spero che le mie parole e le parole di molti altri (che sanno scrivere meglio di me) ti possano aiutare. Auguri ancora.
PS: poi ti mando il conto delle pirlata che ho fatto comprando l'opera omnia di Capitan Harlock sull'onda del tuo post.
Siamo tutti con te Doc, forza e coraggio.
RispondiEliminaIn bocca al lupo.
RispondiEliminaCoraggio Doc, spero di leggere presto buone notizie.
RispondiEliminaUn abbraccio forte.
Coraggio Doc, spero di leggere presto buone notizie.
RispondiEliminaUn abbraccio forte.
Un abbraccio sentito. Purtroppo so cosa vuol dire quello che stai passando
RispondiEliminaOh, credevo di ridere ancora ed invece oggi no.
RispondiEliminaBeh, meno male che la vita ogni tanto ti ricorda che esiste anche la sofferenza. Solo che lo fa sempre a sorpresa, nei momenti meno adeguati, ed in maniera estremamente violenta nei tuoi confronti, che quasi uno preferisce prendersi un roundkick di Chuck Norris in faccia. Oh, quasi eh.
Un abbraccio virtuale
La visione di malattia sofferenza e morte convertì il Buddha proprio perché sconvolgente.
RispondiEliminaForza Doc...
Forza Doc, ti capisco benissimo. Propio la scorsa settimana ho avuto a che fare con la scomparsa di persona cara, la madre di un mio carissimo amico, il blog è stato in stand-by una settimana.
RispondiElimina...
Terapia intensiva caridiologica, non più tardi di due anni fa. Mio padre che dopo due settimane di morfina viene riportato in sala operatoria per l'ennesima volta con il dottore che dice "lo apriamo e lo richiudiamo le speranze sono praticamente nulle". Mio padre lucido per un istante che mi guarda e mi saluta e mi dice addio con gli occhi. 5 ore di bestemmie ininterrotte dopo, io che fino a quel momento ero stato un cattolico credente (pur consapevole dell'incoerenza del tutto ... ma in fondo la fede è questo), mio padre è uscito vivo da quell'inferno. Non c'è un lieto fine. combatte ancora, ogni giorno è un giorno regalato.
RispondiEliminaDi quel lungo periodo in ospedale ricordo il dolore, il mio , enorme , e quello di tutti gli altri che, per quanto ovattato dai miei di casini, non poteva non colpirmi.
ho visto morire ragazzini, ho visto morire una suora con l'intero convento che pregava per lei, ho visto morire un vecchietto e ho visto la moglie sopravvivergli, lei la più sfortunata, dopo 50 anni.
perchè ti sto raccontando sta roba ? perchè come ha scritto qualcuno gli antristi che lurkano si vedono in questi momenti. Ogni giorno mi hai regalato la sana ghignata. oggi non sei solo nel dolore.
la malattia ti lascia impotente. se poi è quella di una persona cara è anche peggio.coraggio
RispondiEliminaUn abbraccio forte.
Un abbraccio forte Doc.
RispondiEliminaRiferito a chi da la colpa al governo, alle amministrazioni, etc...Credete che gli ospedali non le abbiano le colpe ? Conosco chi si occupava della contabilità dell'ospedale di Rimini, ha smesso per la rabbia...Ad esempio migliaia e migliaia di euro andavano via solo per interventi in elicottero, senza però alcuna documentazione e senza che quel giorno ci fosse stata alcuna chiamata...Come sanno tutti che il primario nonché ex-sindaco (...) aveva costretto alle dimissioni un medico che si rifiutò di usare le sue pazienti come cavie, sia mai che il primario rimaneva senza bustarella delle case farmaceutiche...Aggiungi pure un azienda, la Rizzoli, che sta fallendo perché le AUSL della zona gli devono dare 17 MILIONI di euro...ma sai, le AUSL hanno 10 anni per pagare... Eh già, poveri medici, tutta colpa di Monti e del Berlusca...Ma vaffangulo !
RispondiEliminaDoc un abbraccio forte.
RispondiEliminaNon so se leggerai questo commento, sappi che mi dispiace per la tua situazione. Auguro buona guarigione al tuo parente e ti saluto. Fatti forza Doc. Un abbraccio.
RispondiEliminaSplendido post che però non avrei voluto leggere. Coraggio.
RispondiEliminaAnche io studente di medicina. proprio nei giorni scorsi mi sono ritrovato a discutere con una "collega" dell'empatia che un medico dovrebbe avere nei confronti dei pazienti. ed è dura. è difficile non farsi coinvolgere e rimanere "oggettivi". rimanere freddi e non impazzire, a volte, soprattutto in certi reparti. però in certi casi bisogna trincerarsi un po' per non farsi travolgere. poi, oh, la malasanità è un discorso differente...
RispondiEliminadiscorsi a parte, un abbraccio forte, da chi ti segue sempre e ride e si commuove con te.
Antro Unito per dare forza e solidarietà al DOC!
RispondiEliminaUn bacio.
Che la FORZA sia con te!!!!
RispondiEliminaUn abbraccio.
Un abbraccio
RispondiEliminaUn abbraccio forte, Doc! Che tutto si possa sistemare al più presto!
RispondiEliminaSpero tanto che tutto vada per il meglio, Doc... Mi dispiace davvero. Un abbraccio forte anche da parte mia
RispondiEliminaMi dispiace Doc :(
RispondiEliminaIn questo periodo, causa anch'io parente malato,sono in ospedale almeno 1 volta al mese,e, con tutto il rispetto per medici e infermieri, odio gli ospedali: fanno rendere conto del dolore che ci circonda.
Tieni botta Doc.
RispondiEliminaCoraggio.
poche righe intensissime in cui dici tutto quello che c'è da dire in uno stato d'animo così travagliato: non solo ti mando il mio abbraccioda da antrista sconosciuto, ma ti ammiro profondamente
RispondiEliminaPer quel che puo' valere hai tutto il mio sostegno morale, purtroppo so fin troppo bene cosa voglia dire assistere un parente malato, passare le notti in bianco e scontrarsi con personale medico indifferente. Un abbraccio e i miei migliori auguri a te e al tuo/a famigliare
RispondiEliminaRicordo ancora come se fosse ieri ogni minuto di quelle interminabili tre ore in cui mio padre lottò per sopravvivere ad un infarto. Tre ore in cui ero solo su una sedia di un corridoio ospedaliero aspettando che uscisse qualcuno per dirmi come fosse andata.
RispondiEliminaUn abbraccio doc.
Auguri per il tuo parente Doc. tieni duro! Sei sempre un grande!
RispondiEliminaOggi niente risate ma solo abbracci, ché la vita è fatta anche di queste cose purtroppo, quando vorresti che giorni così non arrivassero mai, la vita reale bussa alla tua porta, e non puoi tenerla fuori a lungo come un qualsiasi testimone di Geova...
RispondiEliminaSpero comunque che tutto si concluda nel migliore dei modi, ché ti vogliamo pronto e scattante il prima possibile per affrontare la vita reale col sorriso sulla faccia :-)
Mi spiace del momentaccio Doc, spero che si risolverà tutto per il meglio.
RispondiEliminaIn bocca al lupo per il tuo parente, Doc.
RispondiEliminaIo lurko fortissimo sul tuo blog. Questa volta vale la pena alzarsi un attimo dalla sedia per una pacca sulle spalle e un caffè della macchinetta. Lo so è poca roba.
RispondiEliminaTieni duro.
Un abbraccio
RispondiEliminaUn abbraccio forte
RispondiEliminaTi siamo vicini.Tieni Duro Doc
RispondiEliminaNon ci conosciamo e sono solo un feroce lurkatore quotidiano del blog,
RispondiEliminama ci tenevo ad esprimerti la mia solidarietà, sò come ci si sente.
In bocca al lupo Doc!
Per quel nulla che vale (e qui parlo per me, ma sono pronta a mettere la mano sul fuoco di non essere la sola) volevo solo dire che dietro queste parole nere su bianco sullo schermo, c'è una persona vera che non ti ha nemmeno conosciuto dal vivo, ma che ti vuole un po' bene (un bel po').
RispondiEliminaSolo questo.
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
RispondiEliminaUn abbraccio.
RispondiEliminaUn abbraccio Doc.
RispondiEliminaCi sono passata durante l'estate e all'inizio del mese. In quei momenti è molto brutto e ti rendi conto di chi ti ama e ti sta vicino davvero e chi invece si gode la tua compagnia solo quanto sei allegro e slpendido splendente. Tu puoi solo essere forte per sostenere chi ne ha bisogno e dirti che ce la farai.
Un sincero "In bocca al lupo" a te e alla "persona di famiglia" Doc e continua a non farti gli affari tuoi !!
RispondiEliminaCon tutte le risate che mi hai fatto fare con i tuoi post il minimo che possa fare è farti gli auguri che, qualsiasi sia il problema, si risolva al più presto.
RispondiEliminaIn bocca al lupo Doc, un abbraccio
Un abbraccio anche da parte mia, Doc.
RispondiEliminadispiace umanamente, ma un medico deve rimanere freddo altrimenti non ne esce vivo lui stesso, lo dice anche scrubs
RispondiEliminahttp://www.youtube.com/watch?v=IPqJa3Ruv0I
Mi dispiace tanto Doc
RispondiEliminaMi spiace per la persona di famiglia stia male e tutto quello che comporta questo. Spero che si riprenda presto.
RispondiEliminaQuesto sarà il terzo post che scrivo qui, non sono uno che scrive o partecipa molto alla vita di questo blog, nonostante sia da un pò che seguo quasi quotidianamente il Doc. Ma oggi un post di augurio al Doc. e a quella persona che sta passando un brutto momento è d'obbligo...
RispondiEliminaAuguro ogni bene a te e tutti i tuoi cari. Spero che la questione si risolva al meglio.
RispondiEliminaUn abbraccio.
Coraggio, Doc, coraggio.
RispondiEliminaSempre con te DOC...sempre...
RispondiEliminaDoc ti auguro il meglio che possa andare per i tuoi cari.
RispondiEliminaE in tutto questo sei sempre un signore e un esempio di vivere civile.
Si ride e si scherza (in rete e non) perchè si conoscono certi momenti della vita e si fa di tutto per divertirsi tra un problema e l'altro.
RispondiEliminaIl mio problema più grosso con i momentacci della vita è che so che me li ricorderò per sempre, anche nei minimi dettagli. Magari potessi dimenticarmeli a comando.
Per fortuna riusciamo a sommergere quei momenti di spensieratezza, di battute dell'Antro e simili.
Grazie ancora per questo posto Mr Manhattan!
In realtà si può, Jeeg. Ti consiglio "usare il cervello per cambiare", è un libro, edizioni astrolabio.
EliminaForza Doc! Ognuno di questi commenti, per quanto freddi, é in realtà una persona VERA che, potendo, in questo momento ti stringerebbe in un forte abbraccio.
RispondiEliminaAuguri di pronta guarigione alla "persona di famiglia", tu in questo momento stringi i denti e sii forte per entrambi.
Antristi Uniti!
Grazie di tutto ciò che fai per noi, Doc. Ti auguro di vero cuore che tu possa ricevere il bene che meriti, insieme a tutti i tuoi cari. E che tu possa tornare a sorridere, insieme a chi vuoi bene.
RispondiEliminaIn bocca al lupo, Doc. Tieni botta.
RispondiEliminaDoc, grazie a te dimentico quotidianamente le mie magagne, paranoie e fisime, quindi il minimo che possa fare è mandarti un abbraccio forte (no homo) e farti tanti auguri.
RispondiEliminaPS: non pensare allo psiconano, allo spread, ma pensa alle persone più vicine a te come quella santa donna della Signira Manhattan.
Anche quando ti capitano malanni personali riesci a trovare la forza di farci sorridere con trovate tipo gli occhi da mosca, le pareti celeste melvino... Ma quando vedi la sofferenza attorno a te non lo reggi e in più hai un familiare malato e nonostante questo tiri fuori quell'umanità che ti contraddistingue, forse che tutti noi cerchiamo di avere. Essere Antrista, immagino che significhi un po anche questo. Forza e auguri.
RispondiEliminaDirò cose scontate, magari banali e sicuramente già ricordate ma non importa, mi piace pensare che leggerai queste quattro righe e che forse ti aiuteranno a passare questo momento terribile. Noi ti siamo tutti debitori per quanto impegno ci metti a curare il tuo blog, in ogni suo ambito, ma forse a volte dimentichiamo che c'è una persona dietro le battute, dietro le immagini, dietro quel linguaggio volutamente sgrammaticato che ormai sta prendendo piede ovunque. Quindi grazie Doc, saremo solo dei commenti con uno stupido nickname ma questo è purtroppo l'unico modo che abbiamo per esserti vicini. So cosa stai provando, ci sono passato anche io, forse ci siamo passati tutti. Sappi solo che ci sono persone in tutta Italia che pensano a te e sperano che tutto si risolva. Un abbraccio Doc.
RispondiEliminaQuesto commento è stato eliminato dall'autore.
RispondiEliminaCiao Doc,
RispondiEliminain questo periodo anch'io ho un parente all'ospedale e millemila casini da risolver(gli).
Un abbraccio e un gesto del minollo fatto a due mani.
Le "robe di ridere" possono aspettare, in fondo sono un tuo regalo per noi lettori, non un dovere.
Dire che io sono un lurkatore è dire poco. Penso che l'ultima volta che ho scritto/postato qualcosa su Internet sia stato "il ventordici di quaglio del duemilaeverci" per citare uno dei modi di dire di questo blog che tanto ci sono cari, non ho nemmeno un account faccialibro, twittero o altra roba, solo G+ che utilizzo come contenitore per le mie foto, quindi fateci un pò di conti di quanto io sia "social" su Internet.
RispondiEliminaAnche a me negli ultimi anni sono capitate situazioni spiacevoli, un amico che se ne è andato a soli 23 anni e la mamma di un altro che se ne è andata all'improvviso nel giro di un mese per citare le più rilevanti.
Come detto da altri poc'anzi, noi ti siamo tutti debitori, passando di qua riesci sempre a strapparci un sorriso e a regalarci qualche minuto di allegria, anche quando magari abbiamo avuto una giornataccia al lavoro, quando abbiamo litigato con una persona cara o anche quando è una brutta giornata e basta.
Volevo solo dirti grazie per quello che fai, e farti gli auguri perchè la tua persona cara si rimetta al più presto.
Grazie
GreyFox
Mi dispiace tanto, Doc. La tua umanità è ammirabile, sentirti così mi intristisce. Da antrista in panchina, che c'è ma non sempre si vede, ti mando un forte abbraccio.
RispondiEliminaDai Doc. l'antro è con te e con il tuo familiare.
RispondiEliminaun'abbraccio anche da parte mia Doc, circa 2 anni fa mio zio (ma è come fosse stato mio padre, è una lunga storia), entrò in ospedale apparentemente per un calcolo, ma era ben altra cosa (ben più grave).
RispondiEliminaTi sono vicino Doc.
Proprio recentemente un amico che sta facendo il tirocinio in ospedale mi ha raccontato di aver assistito alla morte di una bambina di 4 anni. Mentre tutti piangevano, lui in testa ripassava la procedura post decesso.
RispondiEliminaPenso che per chi abbia a che fare quotidianamente con cose del genere, alienarsene parzialmente sia la cosa migliore. Senza nulla togliere a quello che ha vissuto il Doc, che è un "outsider" che si è trovato immerso all' improvviso in quest' orgia di dolore, non credo che gli addetti ai lavori servirebbero bene se vivessero quotidianamente queste situazioni con tanta emotività. Ciò non toglie che alcuni si voltino come dei cani e sono ingiustificabili, ma questo è quanto.
Un abbraccio... Fatti coraggio Doc!
RispondiElimina@Renato Dote e altri
RispondiEliminaVeramente è una pratica un po' vetusta, quella che promuovono nel personale sanitario (taglieggiato dalla scomparsa dei finanziamenti). Il mondo sanitario nel mondo, va verso (anche in Italia) l'umanizzazione delle pratiche, dell'ambiente, e delle architetture sanitarie, e dalle varie figure dentro (clown, educatori, insegnati, psicologi, volontari).
Io lavoro nel sociale e lambisco spesso il sanitario (disabilità, psichiatria, pediatria), usare l'empatia è saper usare uno strumento, per far funzionare meglio le cose, perchè "ti passi meglio", questo non vuol dire che dentro ne sei travolto, quello lo si lascia a l'uomo della strada.
che dire che che non ti abbiano già detto gli altri?
RispondiEliminaforza e coraggio e un grande in bocca al lupo!
andrea
Forza doc tieni duro
RispondiEliminaCiao Doc, stringi i denti, noi con la tua simpatia ci carichiamo di energia ogni giorno, ora tocca a noi restituirtela, per dieci, unendoci a te in questo momentaccio! Facciamo tutti li tifo per te caro Doc! Forza DOOOOOOOOOC!!! Siamo Tutti con Teeeeeee!!!!!!!!
RispondiEliminaForza e coraggio, e i migliori auguri di pronta ripresa per la persona cara!
RispondiEliminaAlcune cose non vorresti leggerle,ma devi.L'unica cosa che posso fare adesso e' sperare che le cose vadano per il meglio per te e per i tuoi parenti.
RispondiEliminaUna abbraccio Alessandro
RispondiEliminaDoc mi dispiace davvero :(
RispondiEliminaSpero davvero che tutto possa andare per il meglio.
Un abbraccio.
Accade qualche volta che il bel mondo che ci circonda casca improvvisamente e ci riporta alla realtà, a quello che succede veramente intorno a noi. Quel dannato muro che ci costruiamo per stare lontani dal dolore crolla improvvisamente e ci mostra quello che c'è dall'altra parte. Spesso non è bello. Io ci sono passato qualche anno fa, ci ho sbattuto il muso pesantemente e fa ancora un male bestia. Più o meno alla fine di quel periodo ho iniziato a frequentare questo blog. Mi ha aiutato in qualche modo, sapere che c'è tanta gente che condivede le tue passioni e le tue nostalgie. Spero che questo momento passi in fretta e che si concluda tutto per il meglio. Auguri Doc e in bocca al lupo.
RispondiEliminaIn bocca al lupo per tutto doc, un abbraccio
RispondiEliminaUn forte abbraccio da parte di un lurker al quale hai " raddrizzato " tante giornate storte grazie ai tuoi post.
RispondiEliminaSpero si risolva tutto per il meglio.
Vai avanti. Anche quando il dolore che vedi e vivi sembra sommergerti, anche quando ti chiedi se esista altro al mondo, vai avanti. Ho tenuto la mano e ho cercato di dare conforto anch'io a più di una persona che sapevo non ce l'avrebbe fatta. Però ci sei tu con lui in quel momento e per quanto sia difficile fai quello che devi fare.
RispondiEliminaAlessandro, che dire... spero che tutto vada per il meglio, se hai bisogno di una mano fammi un fischio.
RispondiEliminaForza doc ... che dire?sappi solo che siamo tutti con te e con il tuo caro malato
RispondiEliminaDoc, pensa a quello che sai fare. E se può essere utile, fallo.
RispondiEliminaUn abbraccio enorme.
Doc, è quasi l'una di notte. solo ora riesco a scrivere, e spero che nel frattempo il tuo parente si sia sentito meglio, e tu riesca a trovare un po' di pace. Spero anche che tu non debba tornare presto in quel campionario degli orrori che sono gli ospedali, ed assistere, oltre al nostro, all'altrui dolore. Però fatti forza dell'affetto che tutti noi mandiamo a te e al tuo parente, e trai energia da ogni abbraccio! Noi siamo con te, con voi!
RispondiEliminaAntristi Uniti!
P.s. se torni al pronto soccorso e vedi ancora quel ragazzo di colore (spero di no, comunque), salutalo e incoraggialo da parte mia.
Vita! Doc! Vita! la Vita è fatta anche di questo. A nessuno piace ma anche questa è Vita!
RispondiEliminaTi sono vicino.
Non so proprio che altro aggiungere, se non che ti capisco. Tieni duro, bello. Un abbraccio
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RispondiEliminaIn questi casi non so mai cosa dire. Quindi mi limito a poggiarti una mano sulla spalla. E a stringere un po'.
RispondiEliminaIdem come sopra, alle frasi fatte preferisco gesti concreti. Forza Doc ti siamo vicini, se non fisicamente di certo con il cuore.
RispondiEliminaLavoro in un'ospedale da 4 anni, sono uno dei dipendenti addetti al rifornimento medicinali dei reparti...purtroppo mi capita spesso di assistere ad episodi del genere quando passo al pronto soccorso a portare il carrello armadio o il flaconaggio
RispondiEliminaè la prima volta che scrivo un commento sul tuo blog doc, un po per pigrizia, un po perchè per.. pigrizia.. ti seguo da 2 anni ormai.. mi hai fatto sorridere più di una volta e questa volta un commento per tutto quello che hai fatto per me e non solo te lo devo e credo sarà il primo di una lunga serie.
RispondiEliminaTi sono vicino.
queste sono le situazioni che non capisco, quelle situazioni in cui la vita mette da parte tutto cio' che di bello puo' darti e ti sbatte in faccia la sofferenza, nuda e cruda.. sono situazioni che non so affrontare, non capisco se possa servire un sorriso, se non ci sia altro da fare che piangere, se basti essere presenti o se a volte anche quello puo' essere di troppo.
RispondiEliminaper quello che conta Doc., il tuo blog ti e' vicino, chi e' dell'ambiente prova a dare risposte; chi non ha mai provato tutto cio' ti incoraggia, supporta e augura il meglio; chi da esperienze del genere ne e' uscito segnato, spesso in modo indelebile, puo' dirti che l'importante e' apprezzare cio' che si ha (come la vicinanza della famiglia che quel ragazzo non ha avuto), l'importante e' lottare per non avere rimpianti (come hai fatto per il ragazzo di colore) e altrettanto importante e' accettare la propria impotenza, ma sapere che la presenza di persone che ti vogliono bene spesso e' una cura in piu'.
Forza doc, siamo con te' e ti auguriamo vada tutto per il meglio!
Fai quello che devi fare non ti preoccupare per noi, Alien e Kentozzi possono aspettare.
RispondiEliminaLa situazione pare essere sotto controllo. Non è finita, ma se il cielo vuole ne veniamo fuori. E magari ora riesco anche a dormire un paio d'ore, ché non ricordo quasi più come si fa.
RispondiEliminaHo letto ora tutti i messaggi, e vi ringrazio tutti, ragazzi. Di cuore.
/antristi uniti.
forza e coraggio Doc, hai tutto il nostro sostegno e speriamo bene per questo tuo parente che tutto vada per il verso giusto!!!
RispondiEliminaSiamo gente stanca, tutti, con la maschera di persone piene di energia e gioia (con la C davanti).
RispondiEliminaPacca sulla spalla.
Un abbraccio, che vada tutto per il meglio!
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RispondiEliminabella doc
RispondiEliminaÈ difficile scrivere qualcosa che non sia già stato detto qui sopra quindi mi limito a darti un abbraccio Doc, spero tutto si sistemi al più presto.
RispondiEliminaNon fosse altro che per il tempo che dedichi ogni giorno a noi altri perditempo...che ti auguro ogni bene e di venir fuori da questa tormenta assieme alla persona a cui tanto tieni.
RispondiEliminaForza Doc
Mi piacerebbe scrivere qualcosa di bello ma purtroppo in queste situazioni, nonostante tutte le mie buone intenzioni, me ne esco sempre con roba che nel migliore dei casi mi guardano tutti storto. Mi limito ad augurare a te e alla tua famiglia che tutto si risolva nel migliore dei modi e ad esserti vicino almeno col pensiero.
RispondiEliminaHo letto solo ora. Un abbraccio Doc, se possiamo fare qualcosa siamo qui, non hai che da chiedere.
RispondiEliminaPurtroppo conosco la sensazione, non quella del pronto soccorso ma del reparto di ematologia, e posso dirti che stare in mezzo alla sofferenza non è mai una bella cosa ma, paradossalmente, ti da la misura delle cazzate per cui giornalmente ti avvilisci. Pazienza e palle doc, ne verrete fuori.
RispondiEliminaCoraggio doc
RispondiEliminaSon contento, perché per empatia sto facendo l'infermiere, ché stanotte mia madre ha pensato bene di cercare di trasformarmi in un tuo emulo...
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RispondiEliminaCiao Doc, non so che parole usare per non risultare banale in una situazione come questa, e chi ha scritto prima di me ha già detto tutto quello che si poteva dire, quindi ti auguro sinceramente che ogni cosa si risolva per il meglio e che tutto possa tornare alla normalità di sempre.
RispondiEliminaCapisco cosa intendi quando descrivi le sensazioni che ti circondano quando assisti dall'interno al meccanismo di un pronto soccorso, mi ci sono ritrovato totalmente.
Leggo che la situazione pare essere sotto controllo e spero sia il primo segnale che porti verso un lieto fine.
Forza e coraggio!
Un abbraccio.
Anch'io ho passato questi momenti fino all'anno scorso, per via di mia madre. E non è stato facile. Tieni duro e non mollare, Doc.
RispondiEliminaArrivo in ritardo per mostrarti il mio supporto per quel che è successo, Doc.... ma meglio così, perchè significa che ormai il peggio sta passando!
RispondiEliminaIo ho il terrore degli ospedali, e a quanto leggo da questo post nelle città grandi è ancora peggio.
Coraggio, Doc...
Coraggio Doc!
RispondiEliminamassima solidarietà.
RispondiEliminaCi siamo passati tutti e non è mai facile.
Antristi uniti
Sono infermiere.
RispondiEliminaGente che urla, si lamenta, che cerca di metterti le mani addosso o che chiama la mamma...
Una nottata così per noi è just another day at the office.
Doc, non sono molto bravo a dire cose in situazioni del genere, sappi che per quanto vale un commento scritto su un blog ti sono vicino.
RispondiEliminaUn abbraccio.
Resistere, resistere, resistere.
RispondiEliminaUn abbraccio e un grazie, per aver condiviso comunque.
Mi dispiace molto, Doc.
RispondiEliminaUn abbraccio.
Letto il tuo posto solo ora.
RispondiEliminaTi mando un abbraccio virtuale, con sincera solidarietà e affetto.
Sei una bella anima, doc. E una splendida persona. Grazie per le risate e l'ironia che ci regali. Ma anche grazie per i momenti profondi, come questo. Respect.
RispondiEliminaIo non scrissi ma Lessi(e); è che non sono bravo con le cose serie, anzi è che non sono proprio serio, ma tipo mai (vedasi battutaccia annessa sul famoso border collie, con temperatura variabile da zero Celsius a zero Kelvin).
RispondiEliminaMeglio tacere e sembrare un idiota che parlare e togliere ogni dubbio.
Per lo meno ora che dici che la situazione è migliorata qualche cazzata me la si perdona (spero!).
Forza e coraggio Doc!
non avevo scritto un tubo perchè non volevo scrivere le solite banalità però è veramente troppo brutto non scrivere niente del tutto, quindi forza e coraggio.
RispondiEliminaforza e coraggio!
RispondiEliminaCoraggio
RispondiEliminaUn abbraccio, sperando che tutto si risolva per il meglio.
RispondiEliminaUn abbraccio, sperando che tutto si risolva per il meglio.
RispondiEliminaDoc, un abbraccio ed un augurio a che tutto si risolva presto e bene.
RispondiEliminaScusa il ritardo.queste sortite nelle fasi drammatiche della vita reale sono un po' destabilizzanti.forza Alessandro.gli antristi ci sono.buttando l'occhio sul post successivo mi par di capire che le cose vadano meglio.ottimo! Un abbraccio!
RispondiEliminaLeggo che le cose si stanno mettendo per il meglio e questo è l'importante. Posso ben capire la situazione, ci sono passato per ben due volte nel giro di 7 mesi con mia madre un paio di anni fa. Son robe pesanti che ti segnano, quelle ore che passi in ospedale, non sapendo nulla, che poi quando tutto passa non sai come hai fatto a resistere a quella tensione senza scoppiare.
RispondiEliminaCome dice il nostro amico Teokrazia "mai givappare"!
Un abbraccio!
Forza, doc. Siamo con te.
RispondiEliminafatti forza e la vita,un abbraccio sincero
RispondiEliminaMi dispiace tanto.. spero solo tutto bene. Un abbraccio !
RispondiEliminaAbbracci, Doc.
RispondiEliminaHo letto solo adesso Doc. spero che si rimetta al più presto.
RispondiEliminaPurtroppo ho vissuto esperienze simili, prima con mio papà e poi con mia mamma e beh.... spesso si trovano dottori in gamba che pur tenendo un certo distacco hanno un approcio umano a volte invece ti trovi davanti uno che non ha tempo da perdere dietro a tuo padre perchè tanto ha poche speranze. Che dire Doc. fatti forza!!
un abbraccio gigante!
RispondiEliminaLeggo solo ora: in bocca al lupo.
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