Georgie, la piccola sfasciafamiglie spaccacoglioni (La prima puntata non si scord… eh?!?)
Episodio della rubrica La prima puntata non si scord… eh?!? dedicato a uno dei più lascivi e insopportabili cartoni animati per femmine dei primi anni 80, Georgie (aka Lady Georgie. Titolo dell'episodio: Il segreto del braccialetto, dell'aprile 1983. Prima messa in onda italiana nell'84). Quando ancora non era avvenuto il grande scisma dell'intrattenimento animato, pure le femmine si guardavano Holly e Benji e, per par condicio, anche a voialtri selvaggi con le ginocchia affezionate al mercurocromo toccava di tanto in tanto sciropparsi qualche puntata di questa pruriginosa meenchiata pre-mannaia della censura salvaPampini. Oh, quello c'era in tv, non fate quelle facce. E dunque: qual è la storia di questa piccola, insopportabile rompicoglioni degli antipodi? Che diavolo c'aveva da correre felice sul prato nel suo bel mondo che pare fatato (cfr. la sigla di Alberto Baldan Bembo, Alessandra Valeri Manera e Cristina D'Avena)? […]
Una voce di vecchia racconta che nel diciannovesimo secolo, nella prateria australiana, vivevano due fratelli e una sorella. La prateria australiana viene descritta come un angolo di paradiso, un piccolo eden di dolci colline e alberi da frutta, e non come un posto pieno di ragni pericolosissimi e altri animali schifosi.
Ed eccoli, i due fratelli Buttman (sic), scalzi, con i pantaloni ridicoli alla zuava da pastorelli e le bretelle, intenti ad arrampicarsi come scimmie su un albero per raccogliere delle mele da novecento grammi l'una.
Il maggiore, quello con il tipico cravattino del ragazzo di campagna australiano dell'Ottocento concertista, si chiama Abel, mentre il minore Caino. Ma siccome quando accompagnavano i figli all'asilo tutti li guardavano storti, i genitori hanno deciso di chiamarlo Arthur, almeno in famiglia. La sorellina, descritta sempre dalla vecchia come "graziosa"…
…è invece una nana deforme priva di caviglie e con i piedi del 46, Georgie.
Con un preciso lancio del suo boomerang (ché questi sono australiani, e a cinque anni invece che a giocare a scivolo con le figu imparano a lanciare il boomerang talmente bene che al confronto Capitan America con quello scudo è un imbracchiato), la piccola, dolce bambina con gravi problemi di gotta ci ciula la mela migliore al fratello Abel, che ha la stessa voce di Bruce Harper la pippa atomica (Massimiliano Manfredi).
Ma Abel non si perde d'animo, e dopo un impeccabile doppio avvitamento di uscita alle parallele asimmetriche e un atterraggio perfetto, si lancia all'inseguimento, tra gli applausi scroscianti del pubblico del palazzetto.
Arthur, invece, si attacca al tronco e rimedia una botta al culo pazzesca. Meglio per lui farci l'abitudine.
E insomma poi i fratelli afferrano Georgie e la gettano nel letame di montone, ma così, per gioco. Vivono felici, i tre ragazzi,
spiati da una famiglia di koala guardoni. Inciso: gli autori di questo cartone animato sono moralmente e più che altro penalmente responsabili per tutte le povere ragazze italiane sfigurate da un koala durante un viaggio in Australia. L'idea, veicolata dalla serie, che i koala fossero dei teneri orsacchiotti di peluche da coccolare era un attimo lontana dalla natura incazzosa di questi marsupiali del demonio dal carattere dimmerda.
E siccome nell'Ottocento australiano ancora non ci stavano i videogiochi, le puntate di SuperGulp! e i fumetti di Alan Ford, ché in Oceania erano arretrati, i fratelli Buttman trascorrevano le loro giornate sguazzando in un pantano. Abel nuotava,
Georgie usava la sua voce da Ape Maia (una bambina di dieci anni doppiata da una ragazza che all'epoca andava per i venti, Antonella Baldini, giusto per una questione di realismo) per fare la cretina,
Ma d'un tratto cadono tutti (montone compreso) in uno stato di iperventilazione
La mamma ha preparato la pizza rustica perché è il giorno di Pasqua e il papà torna a casa da Sidney,
e tutti loro (sempre montone compreso) hanno sentito il profumo da sette chilometri di distanza,
Ma mentre la piccola mentecatta va giù di matterello, la madre indossa una fascia del dottor gibaud e si rimette prontamente in piedi, fissando la bambina con odio. Non voleva forse altri figli, la signora Uomocoolo? Voleva un altro maschio? Voleva sì una femmina, ma sopra il mezzo metro d'altezza?
Togliti quel braccialetto, deficiente di un'impedita, le dice con affetto, prima di lanciare un servizio sui panettoni anche se è il 5 settembre
L'impedita corre a infilare la pizza rustica nel forno, ma rimane impigliata per il braccialetto nel gancio dello sportello, e anziché sfilare il monile con l'altra mano, prende a tirare come un mulo, sudando dalle orecchie
e facendo cadere a terra la pizza aliena bitorzoluta farcita di guacamole. Dice: e che sarà mai
mentre a Georgie dal dispiacere si invertono i triangolini isoscele negli occhi e corre via
Corre, Georgie. Corre, rimacinando quei sette chilometri casa-collina in un niente, in lacrime, disperata. Corre felice su un prato una bella meenchia.
Corre, talmente veloce da sorprendere contromano perfino le linee cinetiche da cartone animato giapponese
Georgie gli spiega che non capisce perché la madre sgridi sempre e solo lei, e ai due fratelli invece mai niente, anche quando si prendono a cinquine, o li sorprende che strozzano il nano in bagno, mai, zero, muta.
Lo zio vorrebbe spiegarle allora che lei è figlia in realtà di un pendaglio da forca e tutto il resto, ma è un uomo di buon cuore, non trova il coraggio. È solo che sei una deficiente di un'impedita, la rincuora, con affetto, sorridendo con il suo unico canino sopravvissuto alla piorrea. Tua madre vuole fare di te una brava moglie, le dice.
Il concetto è abbastanza semplice perché anche Georgie possa afferrarlo: la ragazzina è al settimo cielo. Io una moglie? Ma davvero?, chiede
SE TROVERAI QUALCUNO DISPOSTO A SPOSARTI, e scoppia a riderle in faccia con il suo rostro di denti spaiati.
Georgie va allora con il cane Junior a raccogliere dell'uva selvatica, per far contento al ritorno il padre avvinazzato. E proprio mentre è intenta a staccare i grappoli, sente arrivare con il suo udito bionico la carrozza del papà, che individua prontamente grazie alla vista telescopica. Corre ad abbracciarlo, la piccola cyborg priva di caviglie, ma resta impigliata nei tralci.
Anche in questo caso basterebbe sfilare il braccio, ma allora è finita che è cretina, scusa.
E così tira, tira, tira fino a quando le casca il braccialetto e neanche se ne accorge. "Proprio in quel braccialetto era nascosto un grande segreto", dice la voce di vecchia. ZAN-ZAN-ZAN-ZÁÁÁÁÁN.
Al sessantunesimo chilometro, subito prima del Gran Premio della Montagna, Georgie incontra i fratelli pastorelli maratoneti. Abel la segue per raggiungere il papà,
ad Arthur, invece, con un Reggi questo, ciapa sott!, rifilano la solita incoolata. E anche qui, eccetera eccetera.
Montati sul carretto cabrio del padre, Abel e Georgie lo tempestano di domande sulla vita in città
Colta da gelosia, Georgie ingaggia allora un incontro di bresslinz con un sacco di riso, e riesce in qualche modo a prenderle. Il padre corre sul ring per la conta di tre a favore del sacco, quando si accorge dell'assenza del braccialetto
Dove l'hai perso, deficiente di un'impedita?, le chiede, con affetto. Vai subito a cercarlo! E il tono di voce è talmente severo
All'orizzonte, intanto, Sydney viene distrutta da un'esplosione atomica, mentre quei cazzi di canguri continuano a saltare felici come tanti drogati. A loro sai che diavolo frega. Gli rimbalza (ah-ah).
I fratelli cercano Georgie dallo zio Kevin, che li accoglie armato di forcone. "Quel braccialetto era l'unico indizio sicuro per conoscere le origini di quella trovatella", dice (questa volta letteralmente, giuri), sempre con grande tatto, lo zio sgangato.
E se Abel non gli mette le mani addosso è solo perché lo zio sta agitando il forcone.
A casa Uomocoolo, intanto, la madre è PROFONDAMENTE addolorata per la scomparsa di Georgie e ricorda il giorno del suo arrivo
Quando in un giorno di pioggia, dopo aver schivato Andrea e Giuliano, il marito si presentò a casa con i due figlioletti e un fagotto
Era ora, per una volta ti sei ricordato di passare a prendere il pane!, gli aveva detto lei, accogliendolo nel suo completino sexy da carmelitana scalza. Ma non si trattava del pane
La divina provvidenza 'sta ceppa, l'avrai avuta con qualche vrinzula amica tua giù al porto!, gli rinfaccia lei, che questa storia della trovatella non se l'è mai bevuta del tutto.
Georgie, nel frattempo, sta battendo palmo a palmo l'INTERA PRATERIA AUSTRALIANA, fino a quando non viene raggiunta dal cane Junior, che ha recuperato per lei il braccialetto
Tieni, deficiente di un'impedita, le dice con lo sguardo il cane, con affetto
In tutto questo, Georgie non si è mai accorta dell'incisione all'interno del misterioso braccialetto, che recitava: "Da Johanna, la vrinzula del porto. Sconto comitive".
Una voce di vecchia racconta che nel diciannovesimo secolo, nella prateria australiana, vivevano due fratelli e una sorella. La prateria australiana viene descritta come un angolo di paradiso, un piccolo eden di dolci colline e alberi da frutta, e non come un posto pieno di ragni pericolosissimi e altri animali schifosi.
Ed eccoli, i due fratelli Buttman (sic), scalzi, con i pantaloni ridicoli alla zuava da pastorelli e le bretelle, intenti ad arrampicarsi come scimmie su un albero per raccogliere delle mele da novecento grammi l'una.
Il maggiore, quello con il tipico cravattino del ragazzo di campagna australiano dell'Ottocento concertista, si chiama Abel, mentre il minore Caino. Ma siccome quando accompagnavano i figli all'asilo tutti li guardavano storti, i genitori hanno deciso di chiamarlo Arthur, almeno in famiglia. La sorellina, descritta sempre dalla vecchia come "graziosa"…
…è invece una nana deforme priva di caviglie e con i piedi del 46, Georgie.
Con un preciso lancio del suo boomerang (ché questi sono australiani, e a cinque anni invece che a giocare a scivolo con le figu imparano a lanciare il boomerang talmente bene che al confronto Capitan America con quello scudo è un imbracchiato), la piccola, dolce bambina con gravi problemi di gotta ci ciula la mela migliore al fratello Abel, che ha la stessa voce di Bruce Harper la pippa atomica (Massimiliano Manfredi).
Ma Abel non si perde d'animo, e dopo un impeccabile doppio avvitamento di uscita alle parallele asimmetriche e un atterraggio perfetto, si lancia all'inseguimento, tra gli applausi scroscianti del pubblico del palazzetto.
Arthur, invece, si attacca al tronco e rimedia una botta al culo pazzesca. Meglio per lui farci l'abitudine.
E insomma poi i fratelli afferrano Georgie e la gettano nel letame di montone, ma così, per gioco. Vivono felici, i tre ragazzi,
spiati da una famiglia di koala guardoni. Inciso: gli autori di questo cartone animato sono moralmente e più che altro penalmente responsabili per tutte le povere ragazze italiane sfigurate da un koala durante un viaggio in Australia. L'idea, veicolata dalla serie, che i koala fossero dei teneri orsacchiotti di peluche da coccolare era un attimo lontana dalla natura incazzosa di questi marsupiali del demonio dal carattere dimmerda.
Fine inciso.
Ma attorno ai tre giovani mentecatti ci sono anche branchi di emù e centinaia di canguri (che "saltano felici", annuncia sempre la vecchia. Dimmi te che cacchio c'ha da essere felice un canguro). Nessuna menzione, ancora, per ragni assassini dal dorso rosso e per quei dannati serpenti giganti velenosissimi, veloci e pure con le palle sempre girate noti come taipan.E siccome nell'Ottocento australiano ancora non ci stavano i videogiochi, le puntate di SuperGulp! e i fumetti di Alan Ford, ché in Oceania erano arretrati, i fratelli Buttman trascorrevano le loro giornate sguazzando in un pantano. Abel nuotava,
Georgie usava la sua voce da Ape Maia (una bambina di dieci anni doppiata da una ragazza che all'epoca andava per i venti, Antonella Baldini, giusto per una questione di realismo) per fare la cretina,
e Arthur acchiappava un BEL PESCE. Anche qui era tutta pratica.
Dopo una giornata trascorsa a bighellonare, a rubare un montone e a farsi ricrescere i pantaloni fino alle caviglie, i tre potevano finalmente tornare a casa, Ma d'un tratto cadono tutti (montone compreso) in uno stato di iperventilazione
La mamma ha preparato la pizza rustica perché è il giorno di Pasqua e il papà torna a casa da Sidney,
e tutti loro (sempre montone compreso) hanno sentito il profumo da sette chilometri di distanza,
anche se la madre sta ancora STENDENDO L'IMPASTO
La madre, per la cronaca, è la spietata Cesarabuonamici del tiggìcinque.
La signora Buttman resta piegata per una trentina di secondi ad armeggiare con oggetti invisibili per non far notare che s'è beccata il colpo della strega e dare adito a facile ironie, e Georgie si affretta ad aiutarla, prendendo uno sgabello per superare i limiti imposti dal suo essere verticalmente svantaggiata.Ma mentre la piccola mentecatta va giù di matterello, la madre indossa una fascia del dottor gibaud e si rimette prontamente in piedi, fissando la bambina con odio. Non voleva forse altri figli, la signora Uomocoolo? Voleva un altro maschio? Voleva sì una femmina, ma sopra il mezzo metro d'altezza?
Togliti quel braccialetto, deficiente di un'impedita, le dice con affetto, prima di lanciare un servizio sui panettoni anche se è il 5 settembre
L'impedita corre a infilare la pizza rustica nel forno, ma rimane impigliata per il braccialetto nel gancio dello sportello, e anziché sfilare il monile con l'altra mano, prende a tirare come un mulo, sudando dalle orecchie
e facendo cadere a terra la pizza aliena bitorzoluta farcita di guacamole. Dice: e che sarà mai
Vaglielo a spiegare alla madre di Georgie, appena le passa la furia omicida
Incazzata come una biscia a cui hanno appena fottuto un parcheggio, l'arcigna donna buonamicia torna a rimestolare i suoi venti chili di sbobbinsalata con i suoi polsi da troll delle montagne mentre a Georgie dal dispiacere si invertono i triangolini isoscele negli occhi e corre via
Corre, Georgie. Corre, rimacinando quei sette chilometri casa-collina in un niente, in lacrime, disperata. Corre felice su un prato una bella meenchia.
Corre, talmente veloce da sorprendere contromano perfino le linee cinetiche da cartone animato giapponese
Dopo centocinquanta chilometri, Georgie arriva a casa dello zio Kevin,
il fabbro stronzo con il ciglione boscoso di Endor. Cos'hai, piccola? Perché sei così triste?, le chiede lo zioGeorgie gli spiega che non capisce perché la madre sgridi sempre e solo lei, e ai due fratelli invece mai niente, anche quando si prendono a cinquine, o li sorprende che strozzano il nano in bagno, mai, zero, muta.
Lo zio vorrebbe spiegarle allora che lei è figlia in realtà di un pendaglio da forca e tutto il resto, ma è un uomo di buon cuore, non trova il coraggio. È solo che sei una deficiente di un'impedita, la rincuora, con affetto, sorridendo con il suo unico canino sopravvissuto alla piorrea. Tua madre vuole fare di te una brava moglie, le dice.
Il concetto è abbastanza semplice perché anche Georgie possa afferrarlo: la ragazzina è al settimo cielo. Io una moglie? Ma davvero?, chiede
SE TROVERAI QUALCUNO DISPOSTO A SPOSARTI, e scoppia a riderle in faccia con il suo rostro di denti spaiati.
Georgie va allora con il cane Junior a raccogliere dell'uva selvatica, per far contento al ritorno il padre avvinazzato. E proprio mentre è intenta a staccare i grappoli, sente arrivare con il suo udito bionico la carrozza del papà, che individua prontamente grazie alla vista telescopica. Corre ad abbracciarlo, la piccola cyborg priva di caviglie, ma resta impigliata nei tralci.
Anche in questo caso basterebbe sfilare il braccio, ma allora è finita che è cretina, scusa.
E così tira, tira, tira fino a quando le casca il braccialetto e neanche se ne accorge. "Proprio in quel braccialetto era nascosto un grande segreto", dice la voce di vecchia. ZAN-ZAN-ZAN-ZÁÁÁÁÁN.
Al sessantunesimo chilometro, subito prima del Gran Premio della Montagna, Georgie incontra i fratelli pastorelli maratoneti. Abel la segue per raggiungere il papà,
ad Arthur, invece, con un Reggi questo, ciapa sott!, rifilano la solita incoolata. E anche qui, eccetera eccetera.
Montati sul carretto cabrio del padre, Abel e Georgie lo tempestano di domande sulla vita in città
finché quello non ci dice E un attimo, ecchemeenchia, manco sono arrivato
Anche l'arcigna moglie con l'occhio finto è contenta del suo ritorno, tanto che s'è tutta acchittata, con le spalline di Actarus delle grandi occasioni Colta da gelosia, Georgie ingaggia allora un incontro di bresslinz con un sacco di riso, e riesce in qualche modo a prenderle. Il padre corre sul ring per la conta di tre a favore del sacco, quando si accorge dell'assenza del braccialetto
Dove l'hai perso, deficiente di un'impedita?, le chiede, con affetto. Vai subito a cercarlo! E il tono di voce è talmente severo
che Abel resta senza parole
e Arthur… No, questa battuta l'hai già usata con Benjamin Price l'altra volta, fa niente.
A Georgie, invece, si isoscelizzano di nuovo i triangolini negli occhi
e riparte per il nuovo record personale, su per il montarozzo infinito di Oliver Hutton. Chilometri percorsi dal mattino: poco meno di settecentoAll'orizzonte, intanto, Sydney viene distrutta da un'esplosione atomica, mentre quei cazzi di canguri continuano a saltare felici come tanti drogati. A loro sai che diavolo frega. Gli rimbalza (ah-ah).
I fratelli cercano Georgie dallo zio Kevin, che li accoglie armato di forcone. "Quel braccialetto era l'unico indizio sicuro per conoscere le origini di quella trovatella", dice (questa volta letteralmente, giuri), sempre con grande tatto, lo zio sgangato.
E se Abel non gli mette le mani addosso è solo perché lo zio sta agitando il forcone.
A casa Uomocoolo, intanto, la madre è PROFONDAMENTE addolorata per la scomparsa di Georgie e ricorda il giorno del suo arrivo
Quando in un giorno di pioggia, dopo aver schivato Andrea e Giuliano, il marito si presentò a casa con i due figlioletti e un fagotto
Era ora, per una volta ti sei ricordato di passare a prendere il pane!, gli aveva detto lei, accogliendolo nel suo completino sexy da carmelitana scalza. Ma non si trattava del pane
quanto di una piccola suonatrice di tamburello pugliese frignona
Georgie è la bambina che ci ha mandato la divina provvidenza, cara!, le dice lui, prendendola dolcemente per le spalline frangiflutti di Actarus La divina provvidenza 'sta ceppa, l'avrai avuta con qualche vrinzula amica tua giù al porto!, gli rinfaccia lei, che questa storia della trovatella non se l'è mai bevuta del tutto.
Georgie, nel frattempo, sta battendo palmo a palmo l'INTERA PRATERIA AUSTRALIANA, fino a quando non viene raggiunta dal cane Junior, che ha recuperato per lei il braccialetto
Tieni, deficiente di un'impedita, le dice con lo sguardo il cane, con affetto
Georgie può così tornare dal padre, piangendo coriandoli dalla felicità
E tutto è bene quel che finisce bene. Cioè, tranne che il padre poi muore per colpa sua, i due fratelli si innamorano entrambi della piccola stupida, con tanto di scene zozze pre-censura mediasetta con la scusa della febbre, lei si imbarca su una nave fingendosi un uomo, la madre muore pure lei di crepacuore, Georgie arriva in Inghilterra e scopre di essere figlia di un conte, Arthur parte anche lui per il Regno Unito e viene fatto prigioniero da un duca pederasta che lo sequestra e se lo incapretta, e Georgie incontra il suo vecchio amore Lowell, che per la gioia si ammala di tubercolosi. Fine. Abel non finisce fucilato come nel manga giusto perché si son scordati, altrimenti.In tutto questo, Georgie non si è mai accorta dell'incisione all'interno del misterioso braccialetto, che recitava: "Da Johanna, la vrinzula del porto. Sconto comitive".
NELLE PUNTATE PRECEDENTI:
"Quando in un giorno di pioggia, dopo aver schivato Andrea e Giuliano, il marito si presentò a casa con i due figlioletti e un fagotto"
RispondiEliminaahahahhahaahahahaha!
Naturalmente conosco bene bene Georgie per via dellla mia bimba che lo guarda abbastanza sovente.
Secondo me, era peggio Candy Candy ma mai quanto l'Ape Masini (ecco di questa dovresti fare la cronaca della prima puntata).
E poi non hai citato il mitico "Barone William Adams Junior!"
Quella scenetta di quando Georgie lo chiama e lui si drizza è simpatica!
Bell'articolo comunque, grazie!
Baron Karza:
RispondiEliminaQuella scenetta di quando Georgie lo chiama e lui si drizza. Stai parlando di Abel? Ah, no, del cane. Scusa.
mamma mia georgie... un anime basato sulla sfiga e la traGGedia. ti riconcilia con il mondo proprio. Sempre odiato a morte.
RispondiEliminaButtman, un cognome un perché.
RispondiEliminaQuando mi ero ritrovata tra le mani il manga, per un attimo avevo avuto il timore che si fossero sbagliati e mi avessero dato un hentai.
Tra l'altro, Arthur è sfigato fino all'ultimo, visto che è l'unico che MAI riuscirà a farsi Georgie.
E comunque confermo la storia del "gli autori di questo cartone animato sono moralmente e più che altro penalmente responsabili per tutte le povere ragazze italiane sfigurate da un koala durante un viaggio in Australia": io non mi sono avvicinata giusto perché puzzano come dei cataletti, un simpatico mix di escrementi ed eucalipto, ma il desiderio di abbracciarli con forza, sti demoni unghiuti, c'era.
In compenso, il canguro è davvero simpatico e amichevole!
L'occhio del koala, il montaggio analogico.
RispondiEliminaQuesto commento è stato eliminato dall'autore.
RispondiEliminaecco, quella viziosa di giorgia è il tipico caso in cui si dovrebbe analizzare anche la fine dell'opera e non solo la prima puntata... andando a memoria io ricordavo la trescona con il fratello e la relativa riproduzione, wikiwiki mi aiuta suggerendomi anche crisi di dipendenza da droghe, condanne a morte e omicidi. sempre detto che crescere in campagna fa male.
RispondiEliminaGrazie di averci vendicato tutti.
RispondiEliminaChe poi, sempre per inciso, i carinissimi puccettosissimi cuccioli di koala fanno una dieta a base di escrementi dei genitori.
RispondiEliminaDitemi voi se può esistere una specie che mangiando merda per tutta l'infanzia poi quando cresce non diventa minimo minimo ferocissima e\o jubentina e\o ministro di un qualsiasi governo pdl. So' traumi...
Essendo relativamente giofane di queso "cartone" ricordo solo la sigla.
RispondiEliminaHo comunque l'impressione che sia molto meglio così...
auhsuahsuhahs
RispondiEliminaSei un fottuto genio!
Sto ancora ridendo e lacrimando
Ogni scena la racconti in maniera micidiale!!!
A casa mia eravamo 3 fratelli:io, il fratello minore e la sorella più piccola. Capirai l'immedesimazione e soprattutto il fatto che essendo più piccola lei aveva la "precedenza" sulla tv e quindi si subiva quella e candy e tutta la compagnia bella di cartoni per bimbe.
@Doc Ci ho anche pensato prima di scriverlo, poi ho detto, figurati se mi fa la battuta da prima elementare :-)
RispondiElimina@pepette ahahahahaha!
Non penso di aver mai odiato niente come ho odiato 'sto cartone.
RispondiElimina"Da Johanna, la vrinzula del porto. Sconto comitive" WIN
Georgie! Maledetta portarogna dimmerda!!!
RispondiEliminaComunque dopo anni e anni ho capito che cartoni animati come questo avevano un duplice ruolo: servivano a far commuovere le femmine e a mettere in guardia noi maschi.
Purtroppo noi maschi non l'abbiamo mai capito in tempo.
Baron Karza:
RispondiElimina#einvece
Un'altro post che mette a ferro e fuoco l'internetto Doc.!! Ma devo fare una confessione, da piccolo vedevo Georgie e ne ero pazzamante innamorato, sia chiaro quando diventa alta e carina non quando è un omuncolo senza caviglie, ricordo che ero addirittura geloso dei due fratelli, li avrei massacrati di botte!!
RispondiEliminaMeraviglioso post, questa puntata l'avevo rimossa quasi del tutto fortunatamente, ma ricordo che era una serie tristissima e purtroppo come ben scrivi a volte c'era solo questo da guardare...
RispondiEliminaPochi personaggi dei cartoni mi sono stati sulle balle da piccola come georgie, perciò questo post mi ha fatto sbellicare,grande Doc XD
RispondiEliminaARGH. Mai sopportato le varie georgie, candy candy e compagnia lagnosa. Infatti di 'sto cartone mi ricordo solo la sigla, sopratutto per le versione storpiata dai Gem Boy.
RispondiEliminaPerò c'è da dire che, narrata dal doc, mi guard... leggerei tutta la serie. Lolloni di classe.
Questa serie non finisce mai di far lollare. "la piccola, dolce bambina con gravi problemi di gotta" :D
RispondiEliminaEffettivamente, sia i maschietti che le femminucce passavano tranquillamente da una puntata di Georgie ad una di Devilman, da Remi a Ken il Guerriero. Intrattenimento a tutto tondo!
RispondiEliminaEffettivamente, sia i maschietti che le femminucce passavano tranquillamente da una puntata di Georgie ad una di Devilman, da Remi a Ken il Guerriero. Intrattenimento a tutto tondo!
RispondiEliminaNon guardavo Georgie, rientrava nella mia personale categoria di cartoni per femmine (però Candy Candy lo guardavo, confesso ma non è mai stato un segreto).
RispondiEliminaUn minuto di silenzio per le vittime dell'esplosione atomica che ha raso al suolo Sidney e che, comunque, ha fatto meno morti di Candy Candy.
I canguri saltellano sempre felici perchè evidentemente nell'Australia immaginaria di Georgie non esistono i dingo.
RispondiEliminaOddio svengo. Cinque alto per il ciglione boscoso di Endor
RispondiEliminadoc, 25 anni, 2 mesi e 14 giorni di vita senza che avessi mai visto Georgie... ci sei voluto tu! :D
RispondiEliminale lacrime davvero! la signora Marmotta, la famiglia uomoculo (e pensa se si chiamava sfiga!), la tipica educazione vittoriana dove ai figli volevano così bene da fustigarli a morte, la traggedia futura... dai che si può fare uno spin off dove si analizzano archi di storia alla volta ;)
grande Doc!
RispondiEliminache poi, per fare il pdf, la famosa sigla era stata rubata ai pooh..
qui un documento sonoro di "johnny e Lisa"
http://www.youtube.com/watch?v=CGfCab9NgSo
Va beh, non era un caso isolato: il furto più celebre è quello perpetrato ai danni dei Boney M per "Anna dai capelli rossi"
EliminaColto da curiosità ho guardato wikipedia.
RispondiEliminaLa parte sulle censure recita:
* ep. 31, Censurata l'inquadratura della tomba della mamma. Il motivo e` che il cognome che si legge scritto e` "BATMAN"
Arthur come Robin è perfetto :-P
Perdonate il commento da perito agrario pdf, ma i Giappi ce l'hanno una benché minima idea di come è fatta una pianta di melo?!
RispondiEliminaSi vedono sempre delle cose stratosferiche. Questo si direbbe una specie di eucalipto gigante con appesi palloni da calcio rossi...
Comunque la signora Buttman-Buonamici si gioca con la signorina Rottenmeier l'ambita palma di personaggio femminile più inutilmente stronzo della storia del cartoni
All'orizzonte, intanto, Sydney viene distrutta da un'esplosione atomica
RispondiEliminaFantastico Georgie, poi la versione manga!
Là! Deflorazione senza passare per il via
http://lnx.shoujoinitalia.net/georgie/gallery/geo_manga09.jpg
Dai, Arthur, poteva andarti peggio
http://www.animeclick.it/prove/manga/Georgie/Georgie6.jpg
Là, su un'asse dura in una prigione leggermente spartana del 1800
http://lnx.shoujoinitalia.net/georgie/gallery/geo_manga13.jpg
Sei fantastica Georgie, diciamocelo, eri una a cui ti piaceva assai.
E vista l'evoluzione, non sono mica d'accordo con Babol. Arthur ci avrà da riprendersi dai traumi di chiappeallegre, drogato, tentato suicidio (una passeggiata, direi) in Australia, dove sta da un po' quando torna Georgie col figlio suo e di Abel, e vivono assieme.
http://i42.tinypic.com/2saaxpj.jpg
Alla fine tra i due (parliamo di Georgie, bada!) come vuoi che avrà a finire? (Che Arthur se la ride)
E sopratutto, TA-DAH!
http://www.youtube.com/watch?v=HTdOQjmbAHY
"Da Johanna, la vrinzula del porto. Sconto comitive"
RispondiEliminaCacchiarola, doc, vuoi farmi morire asfissiato dalle risate?! Tra l'altro proprio ieri si stava parlando tra amici di cartoni deprimenti della gioventù e ovviamente Georgie si era presa una nomination... Tempismo perfetto!
Ah georgie...la piccola sgualdrina...solo col tempo e senza censure ho compreso la grande virtù della protagonista...cmq di cartoni dalla tragedia facile vi erano un'infinita all'epoca...tipo lovely sara...una lagna senza fine!!!
RispondiEliminaDoc, oggi ti sei davvero superato.
RispondiEliminaTornando in topic, ricordo che superato il nanismo georgie diventa proprio una bella gnocca. Peccato che portasse così sfiga...
E dire che i segni c'erano tutti, come dimostrano le migrazioni in masse degli animali del bush al suo passaggio.
E gli occhi dei koala.
Amleto:
RispondiEliminaQuello dei plagiazzi è un capitolo triste e oscuro. Tocca tornare sull'argomento, prima o poi.
GirellaLover:
Ma LOL. Abel, invece, è chiaramente Nightwing. Va' che piroetta sul ramo.
La gotta doveva essere una malattia tipica delle infanti giapponesi negli anni '70prché tutte le fanciulline shojo in quel periodo la avevano. Alla povera Candy rimane anche in età adulta!
RispondiEliminaahah, sono morto solo leggendo le etichette! il resto mi ha dato il colpo di grazia.. pur non avendo mai visto la serie! grazie doc!
RispondiElimina@Bluecyber 74:da Abel probabilmente le avresti prese, menava di brutto.
RispondiElimina@Babol, Ultimus!:sono d'accordo con il secondo, Arthur era la prova che, se riuscivi ad arrivar vivo a fine serie, nonostante droghe e nobili depravati, e lasciavi che la sorte (sotto forma di un plotone di esecuzione per il fratello figo, e di tubercolosi invalidante per il biondazzo inutile) ti eliminasse la concorrenza, alla fine portavi a casa il risultato.
@ Doc:" quei cazzi di canguri continuano a saltare felici come tanti drogati. A loro sai che diavolo frega. Gli rimbalza (ah-ah)." Trova una lavagna dietro qui andare in punizione per 5 minuti.
Ah, l'occhio del Koala turberà le mie notti. Per sempre.
Da citare il commento del vecchio quando vede tornare Georgie con un bambino: "E' sempre la stessa!" (Z***ola!)
RispondiEliminaEro innamorato di Georgie.
RispondiEliminaCerto che potevano mettercelo un lieto fine invece della tragedia infinita :-(
Georgie: ricordi traumatici d'infanzia (ma mai traumatici come l'ultima puntata di Lady Oscar), quando in 3a elementare noi si cantava la canzoncina sopracitata "Georgie che corre nel campo minato, dove le vacche hanno appena cagato..." che si era bambine poetesse allora!
RispondiEliminaComunque il cognome da presa per il coolo (letteralmente) mi era sfuggito! Come se non avesse già una vita tragica, 'sta Georgie, pure il cognome da pirla!
Ah, a proposito di koala: mi sono giunte molteplici testimonianze che, sì, sono il male incarnato.
Beware the koala! Tutto il australia vuole uccidere gli umani!
Se erano nella parte nord dell' Australia forse finivano tutti e 3 in bocca a un coccodrillo e noi scampavamo a questa valle di lacrime
RispondiEliminaCa-po-la-vo-ro!
RispondiEliminaPrevedo trollesse all'orizzonte! :D
gli autori sono anche penalmente responsabili circa tutti i dubbi sessuali sorti nella preadolescenza...
RispondiEliminauna precisazione:
RispondiElimina(una bambina di dieci anni doppiata da una ragazza che all'epoca andava per i trenta, Antonella Baldini, giusto per una questione di realismo)
a parte che la Baldini continua a doppiare benissimo teenagers come Hailey in American Dad!, leggo su wikipidia che è del '66, quindi quando da noi è andato in onda Georgie (1983/84) c'aveva 17 anni...
precisino della fungia mode off!
Anche Antonella Baldini è una ex concorrente dello Zecchino d'oro come Cristina D'Avena: ha partecipato all' edizione del 1971 con la canzone "La nave Gelsomina"
Elimina"All'orizzonte, intanto, Sydney viene distrutta da un'esplosione atomica, mentre quei cazzi di canguri continuano a saltare felici come tanti drogati. A loro sai che diavolo frega. Gli rimbalza (ah-ah)."
RispondiEliminaQuesta mi ha fatto morire!
C'è sempre stata una buona ragione per non guardare i cartoni 'da femmine'. Erano proprio una martellata nelle palle, una cosa che ti uccideva dentro. E' andata un po' meglio con Sailor Moon, ma bisognerebbe sciogliere l'interrogativo di sempre: perché solo con un vestito alla marinara nessuno le riconosceva?
Il mio preferito, di cui ho anche il manga è 'Holly e Benji': fantascienza allo stato puro! Se non hai letto il seguito, non puoi capire che boiate s'è inventato l'autore.
Alla prossima!
Faccio notare solo che l'indirizzo della pagina è errato "GeoEgie".
RispondiEliminaMa anche sticazzi :-D
in realtà quello che distrugge Sidney è un Side inviato da Zion!
RispondiEliminaE comunque, tra i cartoni per rEgazzine, Georgie non era neanche dei peggiori...
Una ragazzina...con un braccialetto...e non si trasforma...MA COME MINCHIA HO FATTO A NON ARRIVARCI!!! E dire che era anche uno dei miei cartoni preferiti da piccola :( ! Shame on me
RispondiEliminaQuesto post spacca , e di brutto.
RispondiEliminaMa quale cartone per ragazzine!!
RispondiEliminaTra perversioni, incesti, pederasti, droga, relazioni di dipendenza grave, intrighi, tubercolosi, ricatti e la quantità di scene di nudo gratuito di Georgie che, vista la nostra tenera età, erano manna dal cielo ai tempi (vi ricordo che mica era come oggi che i nudi te li trovi anche nelle figurine) questa serie era arrapantissima anche per un maschietto.
Certo non per gli stessi motivi che per una femminuccia. Loro ci vedevano i grandi ammori, noi la gnocca desnuda. :D
Grande post, Doc!
Magnifico post, verrebbe da quotarlo tutto.
RispondiEliminaChapeau per la Buonamici e servizi anticipati sul panettone, "Corre, talmente veloce da sorprendere contromano perfino le linee cinetiche da cartone animato giapponese", il già citato "dopo aver schivato Andrea e Giuliano", e "E tutto è bene quel che finisce bene. Cioè, tranne..." (una sequenza di sciagure).
Le prodezze sensoriali dei 3 facevano in effetti pensare che fossero fratelli wolverini e spidermenni...
Questi cartoni strappalacrime della meeenchia li ho sempre evitati, a 5 anni il mio motto era che i cartoni per bambini non potevano far piangere! Ricordo ancora mia sorella in una valle di lacrime mentre guardava Kimba il leone bianco..
RispondiEliminaDoc comunque tu sei un MITO, sappi che sto diffondendo il tuo verbo tra i miei amici (con il post della prima puntata di Holly e Benji poi, troppo facile)
le ginocchia al mercurocromo... Non sopportavo questo cartone ma con una captatio benevolentiae del genere non ho potuto fare a meno di gustarmi in pieno (ridendo smodatamente) l'articolozzo... ricordo poi come la canzone venisse storpiata in "georgie che corre in un campo minato/pesta la m***a di un cane malato"...
RispondiEliminaNaturalmente il vecchio bavoso e' Tepperi da vecchio della serie "Io sono Teppei".Lo si intuisce dal ciglio da foresta.
RispondiEliminaComunqu sempre odiato queste tipo di serie sugli orfanelli,con il 90%del cast che muore dopo terribili sofferenze .
Questo primo episodio è così bello che sarebbe meraviglioso leggere l'intera serie! Per me sarebbe anche l'unico modo di digerire 'sta Georgie, qui, che non l'ho mai potuta sopportare. Bastava la sigla del cartone a darmi l'ansia.
RispondiEliminaquello che mi ha sempre lasciato sconvolto è la totale assenza di una controparte americana a questi anime. Se i bambini yankee perlomeno avevano i supereroi, i transformer etc, possibile che negli USA nessuno si sia accorto della miniera d'oro che potevano costituire cartoni con tematiche 'shojo'?
RispondiEliminaAndrea87:
RispondiEliminaHai ragione. Dovevo scrivere venti, m'è partito un trenta. Resta una voce inadatta secondo me, ma son dieci anni in meno.
Per me Georgie è un porno soft...
RispondiEliminaGrosse risate. Georgie era l'emblema di quel detto popolare che si conclude con "...non conosce parentato".
RispondiEliminaho scoperto (anzi una persona mi ha fatto scoprire) questo sito ieri e ora ne sono dipendente, che neanche con il crak! Oddio oddio oddio
RispondiEliminaCaro Doc, so che ultimamente hai frequentato le Malvestite, perciò ripassa pure per leggere la malvacronaca integrale di Lady Georgie (60 amabili pagine)!
RispondiEliminahttp://forum.malvestite.net/index.php?topic=2283.0
oggi mi hai fatto "crepare" dalle risate tante volte quanto il numero di morti dell'intera serie!
RispondiEliminaio il cartone lo guardavo, ma la protagonista proprio la odiavo, infatti speravo che crepasse in Inghilterra e che il fratello maggiore tornasse in Australia a spassarsela con l'ostessa della taverna del porto che non mi ricordo più come si chiamava... una tipa con i capelli neri lunghi... però ripensandoci mi stavano un pò sul coolo pure il fratello minore, la madre, il biondino, la fidanzata ufficiale del biondino, il pederasta nobile etc.: quindi deduco che lo guardavo solo perchè ero sadica e mi divertivo alla vista delle disgrazie di Georgie...
RispondiEliminaCosa non darei per un post sulla prima puntata dei Pokémon...
RispondiEliminaNota storica, Georgie non ha mai avuto il titolo di "Lady Georgie" in Italia
RispondiEliminahttp://www.antoniogenna.net/doppiaggio/anim/ladygeorgie.jpg (prima grafica della sigla)
http://www.oasidelleanime.com/minisiti/video/lady-georgie/georgie-sigla-ita2.jpg (seconda grafica della sigla)
http://www.oasidelleanime.com/minisiti/georgie/goods/index.htm (tutti i prodotti anessi)
Lady Georgie è il titolo originale dell'anime, ma solo di quello (il manga si chiama unicamente "Georgie").
L'errore non è stato generato da un purismo nerd ante litteram (dato che questo titolo gira insistentemente da molto in Italia), ma, probabilmente, da un'errore inserito in Anime-guida all'animazione giapponese, dei Kappa Boys, che è stata la bibbia di riferimento per internet, nella creazione alle note dell'edizioni italiane.
Anime è per lo stesso motivo, causa del fatto che in rete il robot protagonista di Astroganga venga chiamato così. Invece Astroganga (Astroganger) è solo il titolo di questo antico e dimenticato cartone, il robot di acciaio vivente protagonista del cartone, era solo chiamato Ganga.
@Ultimus: io pensavo che Astroganga fosse stato rinominato così perchè la "ganga" in dialetto milanese si riferiva al guano di gallina (che già poverino era un robot sfigato privo di armi)
RispondiElimina@Amuro
RispondiEliminaPensa che qua sempre, come ai tempi del cartone, "ganga" è il verso per imitare il... "mongoloide". (detto in modo un po' storpiato)
Poi, l'espressione "eh, ganga", "ganga", è come per dire "Ma dai? Cosa sono scemo? Pensi non lo capisca?"
"Ma d'un tratto cadono tutti (montone compreso) in uno stato di iperventilazione" ho riso per 5 minuti!
RispondiEliminaQuesto tipo di cartone animato non mi è mai piaciuto e peggio di Georgie c'era solo Milly un giorno dopo l'altro, di cui non sopportavo neanche la sigla...
simo BK:
RispondiEliminaSi chiama antrite. Ed è tipo l'artrite, ma si piange di più.
Giulia:
:D
Ultimus!:
Pfui. Lo sanno tutti che il nome Astroganga deriva dalla parola cosentina "ganga" (molare) e dal nome della (fu) sala giochi Astro di Camigliatello Silano.
Bellissimo episodio. Personaggio preferito: lo zio Kevin e la sua piorrea!
RispondiEliminaABUAUAAH
RispondiEliminaFa troppo ridere questa puntata
@Doc eUltimus
RispondiEliminaMa io ho sempre saputo che ganga, in milanese, indica un generico liquame di fogna usato come concime per i campi.
Più comunemente detto mer+a .
LEggete il manga, è incredibile come storia..
RispondiEliminaSpettacolare. Una recensione coi fiocchi (sciolti e annodati). E mi viene in mente una cosa: ma in Australia, in quella benedetta Australia, ci sono solo persone coi capelli scuri e occhi azzurri e tu, demente di merda sei l'unica bionda con gli occhi azzurri in un territorio che è più grande dell'Europa ... e non ti viene in mente qualcosa?
RispondiEliminaDoc, non è che potresti fare una puntata di questa rubrica dedicata alla puntata pilota del Batman di Adam West? Secondo me si presterebbe bene.
RispondiEliminaGrasse risate ritardatarie xD
RispondiElimina"È solo che sei una deficiente di un'impedita"
E LA Risata scrollò l'internetto.
RispondiEliminahttp://www.hitparadeitalia.it/cartoni/immagini/georgie-3.jpg
No, scusate, ma pure il cane?
Filo:
RispondiEliminaQuasi quasi...
Ilaria:
Eh.
Una delle migliori serie shoujou. Magari l'incipit sull'infanzia un pò lunghino, ma per il resto fantastica. Pure la sigla.
RispondiEliminaIo ero dal dottore in sala d'attesa, mentre leggevo sto post. E una signora mi si è avvicinata per chiedermi se stavo piangendo e se stessi bene, ma ero solo in lacrime dalle risate e con le convulsioni perché cercavo di trattenermi dal ridere ad alta voce!
RispondiEliminaCome ho fatto perdermi questo post?
RispondiEliminaSto morendo...
Oddio ho le lacrime agli occhi da quanto ho riso. Sei fantastico, complimenti
RispondiEliminaNella sigla di questo cartone mi ha sempre fatto rabbrividire il distico "come d'incanto non è più bambina/ma si risveglia di già ragazzina". Evidentemente gli autori della canzone non erano romani, perché nella capitale ragazzino può anche essere un sinonimo di bambino. Infatti io la canticchiavo con la seguente modifica: "Come d'incanto non è più bambina/ma si risveglia di già signorina". Io non sono romana, anzi sono padana, ma appartengo ancora a quella generazione di ragazze a cui la mamma spiegava che con l'inizio dei disturbi mensili si "diventava signorina", quindi signorina mi sembrava comunque un termine migliore da contrappore a bambina rispetto a ragazzina.
RispondiEliminaSu Sydney distrutta da un'esplosione atomica sono finito sotto al tavolo. HAHAAHAH immenso
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