Le pubblicità fuorvianti di Topolino (stagione III, parte V): maggio 1982
Con la freschezza tipica di chi ha dormito sette ore negli ultimi TRE giorni, è reduce da una giornata di lavoro di tredici ore e ha appena finito di buttare le ultime email di insulti post-post sull'uomo venuto da Ork (robe meravigliose, non avete proprio idea: i troll pernascoqualunquisti sono sempre i numeri uno), ci gustiamo una nuova puntata delle pubblicità fuorvianti. Ché domenica mattina, prima di prendere il treno per Salerno, hai comprato in stazione delle buste di Topolini vecchi, hai aperto il primo e ti è saltata fuori la famigerata doppietta Atala. Giuri. Fortunatamente, accanto agli inviti a combattere la piccola pugna e ad abbandonare le vie della contraccezione, c'erano anche dei numeri zeppi di momenti mariomeroli tipo questo qui (Topolino 1383, 30 maggio 1982, 700 lire). Preparate i fazzoletti e tenetevi forte, prima che la nostalgiacanalis vi trascini via in lacrime, abbracciati al monitor [...]
(di Superman parliamo stasera, state buoni)
Tanto per iniziare. La vista sempre goduriosa dei Micronauti, i cuginetti di Jeeg fondamentalisti in quanto a colori. In questo caso: King Atlas, Lantaurion, il cavallo precisino della fungia Pegasus e Green Baron, che c'aveva il Fokker fotovoltaico ad emissioni zero.
Il dramma del Soffiasù, gadget del dentifricio Paperino's che spingeva giovani rEgazzini dell'epoca ad affrontare sfide mortali. Vinceva chi teneva più a lungo in volo la pallina sputazzata senza diventare paonazzo in volto tipo Galliani ed accasciarsi al suolo abbastanza morto.
A parte che la tuta dell'uomo è bellissima, il concetto di base è che mentre la famiglia si sbatte per fare esercizio nel parco, lui fa la pubblicità occulta alla Sprite e mangia come un calabrese d'estate al mare. Nel cestino, infatti, si scorge oltre alla frutta anche un'anguria da trenta chili, una caponata, una parmigiana di melanzane e una teglia di pasta al forno. L'espressione del figlioletto e della mamma, del resto, è quella tipica dell'"Ah, incula a tia!"
Ma attenzione, perché anche l'inutile Big Jim non è da meno. Nella sua roulotte polacca / base mobile con le ruote piccole da triciclo, oltre a una praticissima LANTERNA c'ha una valigetta con dentro panini alla soppressata, ritz e un barattolo di alici marinate.
"Lo tocchi e fa PLUFF!". È il portafogli, appena caduto nel cesso dell'autogrill.
Il famigerato, malvagio Playmobil cecchino camperone col fazzolettone dei boyscout Fritz, che con il suo fucile di precisione uccide gli ultimi Playmobil elefanti e rinoceronti esistenti. Tutto per privarli di zanne e corni per il suo piacere sessuale.
Melo, il figlio di Cetto Laqualunque, testimonial delle macchinette fotografiche Agfa. Ah, che emozione, quando se scattavi una foto a un gruppo di amici quelli poi non stavano cinque minuti a votare l'ammissibilità della stessa su facebook e a chiedere che ne venissero scattate altre sedici. Ah, che ricordi, quando ogni foto era un momento magico, da cogliere al volo, sperando di aver colto qualcosa. Ah, che incoolate, quando portavi a sviluppare il rullino e ti accorgevi di non averlo messo bene, preso com'eri a scattare a vuoto come un pistola.
E a proposito di testimonial: la Breil ingaggia la Valentina di Crepax per il suo modello fintogiapponese Kawasay. Ed eccola, Valentina, con lo zainetto schifoso in regalo con l'orologio, il Ciao smarmittato, il caschetto nero, quell'espressione un po' così da donna in cercadi caz... di un proprio posto nel mondo. Solo che nella fretta alla Breil si sono scordati di scrivercelo che quella è Valentina, ché erano tutti presi a inventarsi quella frase ad effetto "vivere a tempo di giovani". Non al tempo dei giovani, a tempo di giovani. Il copywriter era Ratzinger.
Il Piedone Eldorado nella sua incarnazione originale, senza ditone ricoperto di cioccolato e senza effetto impronte digitali. Il gelato preferito da tutti i giovani feticisti, buono di un buono che levati. Piangiamo.
E piangiamo pure, come ogni volta che riciccia fuori, per il Dia-Attacker trasformabile della serie Diaclone, con i suoi coraggiosi piloti magnetici Dianauti che hanno scelto da veri furbi di piazzarsi sui pugni di un robot da combattimento. Complimenti.
Una signora Lamborghini Countach amica dei Transformer, costretta da ragioni contrattuali a dividere lo spazio con auto pezzenti tipo la Ascona. Non sono cose.
Il titolo fuorviante è da pubblicità del CEPU, ma si parla di uno di quei mariomeroli modelli radiocomandati della REEL. Di quelli, abbiamo già detto in passato, che avevano un radiocomando che ti costringeva a fare tutto con tipo due tasti, c'aveva l'antennina storta da mimimmo e si presentava in questa suggestiva, pratica foggia da sarcofago egiziano della XII dinastia.
Macchinine Matchbox, la grande gamma di giocattoli-gioco, eh. Mica di robe seriose-serie. Prego notare l'autotreno della 7Up sulla destra, indicato come "Autoarticolato Up", il 7 era mancia. La bibita gasata, prodotta dalla Dr. Pepper negli USA e dalla Pepsi nel resto del mondo, nemica giurata della Sprite, era nota in tutta Italia ai tempi anche come SETTEUP e ZUP.
Uno degli ultimi esemplari di bici con ruote strane e sella lunga residuato degli anni 70, giusto un attimo prima dell'invasione delle BMX. La sella lunga serviva a garantire maggiori probabilità di fratture ossee scomposte in caso di caduta.
"Pupatic, la bambolina inventafavole, ti inventa subito tre favole, con la casetta, l'isola della fantasia e la pasticceria!!". La prima favola è il telefono con cui puoi giocare, la seconda è la nuvola che spruzza acqua, la terza il diabete mellito.
Un altro regalo dimenticato del Nesquik, prima delle navicelle di Batman e Robin, delle trottole di metallo astrali, della zozzomazzarella estensibile di Superman: è il Super Aquilone, un pallone da gonfiare con i colori della Roma e il simbolo della Lazio. Il paraculo.
Ma attenzione all'offertona esclusiva per i soci del Club di Topolino, l'imperdibile FASCIA DI LUCE PER GIOVANI TOSSICODIPENDENTI, al costo di sole 16.000 lire. Cioè 23 volte il costo del giornalino. Come a dire 46 EURO DI OGGI. Ma vuoi mettere l'emozione di farsi prendere per il coolo da tutti con l'albero di natale in fronte?
L'odiato, infantile, ciuccellone MonCiccì, l'unico bambolotto che per andare a pescare in un laghetto si portava il binocolo, un amico ciuccellone con la sveglia al collo e l'impermeabile tipo protagonista di Deadliest Catch nei mari in tempesta dell'Alaska. Trivia time: le femmine di MonCiccì venivano chiamate poco elegantemente MonCicciò; in Inghilterra la linea di scimmiotti ciuccelloni era nota come Chicaboo; in un negozio giapponese hai visto una volta il MonCiccì di Totti: per problemi legali, era l'unico che non si ciucciava il pollice.
Un imperdibile articolo di un numero spropositato di pagine sulla carriera dei Pooh, pensato chiaramente giusto per irridere l'abbigliamento e la capigliatura di D'Orazio nella foto.
Nell'ultima pagina, oltre alla discografia, c'è una scheda sulla storia del complesso, con le origini del nome e soprattutto lo stato civile di ciascuno dei componenti. Di Facchinetti, divorziato, si parla solo di due figlie femmine: il dj collezionista di fidanzate gnocche, nato nel 1980, qualcuno voleva far finta già allora che non esistesse.
I giochi elettronici importati dalla Tomy Sebino, soprattuttamente il fantascienzo, bellissimo anche da spento, futuribile, ne hai in casa due uno dei quali addirittura funzionante l'altro vai a sapere che gli è preso, gioco elettronico di PacMan, ancora con il suo nome originale giapponese (Puck Man). Per l'epoca tipo la fantascienza, come sta spiegando il papà a suo figlio. Il papà è Enzo Braschi.
Il Gioco dei Cosmetici di Barbie, per averci "gli occhi da gattina". I primi passi, per giovani, incolpevoli ragazzine di tutta Italia traviate dall'Algida Stronza, verso un futuro da gatta morta che ci ciula i fidanzati alle amiche e poi ci scrive Mi spiace ma si vede Ke era destino sulla bacheca di facebook.
"Ma quanti cubangolo ci sono?". Aspetta di vedere quanti te ne restano in magazzino invenduti.
Stunty, macchinina acrobatica della Gig, che ti prometteva chissà cosa ma alla fine era una buona meenchiata
Ancora macchinine, ancora onomatopee scelte a membro di segugio da Mattel per le pubblicità Hot Wheels, ancora bolidi con decalcomanie zingare da telefilm americano
Queste, invece, erano le macchinine che ci mettevi la carta di credito e si allungavano. Il messaggio veicolato era chiaro e pericolosissimo, ma c'è da dire che la frase finale "il tuo bolide prende potenza da credit card, si allunga e parte con uno scatto incredibile", nonostante l'italiano incerto, resta perfetta ancora oggi per la vendita del viagra online.
I biscottini Uao di Saiwa prima versione: quando ancora non stavano lì a insegnarti l'inglese, ma si limitavano ai fumettini. A fare i ricopioni con meno appeal del Cucciolone.
Il Billy, succo occhiolino d'arancia, che in quell'82 andava via come il pane e pure con le hot wheels
E a proposito di arance: una terrificante Fiat Ritmo decorata con Naranjito, la mascotte di Spagna '82, ricordava che di lì a poco sarebbero iniziati i mondiali di calcio. Ché, zitti-zitti, dovevamo buttarcela in tal posto ad argentini, brasiliani e a quei poveri specialisti delle finali perdute dei tedeschi
Ma che erano nell'aria i mondiali te lo ricordavano anche le scarpe Tiglio, prodighe di adesivi con quella mascotte orribile su una scala da zero a Vabbè che c'entra Ciao era uno scherzo, no? Leggete il testo della pubblicità: "il tempo libero è voglia di muoversi in libertà. Ci vuole roba pratica, come un paio di jeans e una maglietta", come insegnava il filosofo Nino D'Angelo.
Ma erano anche i mondiali a cui voi, giovane generazione di selvaggi con le ginocchia sbucciate e alla prima esperienza cosciente con la coppa del mondo, vi preparavate nei giardinetti sotto casa, troppo rEgazzini per accettare il pessimismo degli adulti addensatosi sulla squadra di Bearzot. In cui ci volevate fortissimamente crederci, mentre si tirava fuori il Tango delle grandi occasioni e si guardavano in TV le avventure dell'amico superprecisino della fungia spaziale Sport Billy. Con tutto il sacrosanto diritto, alla fine, di gridarlo quel triplice Campioni del mondo, campioni del mondo, campioni del mondo. Dannate bruschette negli occhi.
LE ALTRE PUBBLICITÀ FUORVIANTI DI TOPOLINO
(di Superman parliamo stasera, state buoni)
Tanto per iniziare. La vista sempre goduriosa dei Micronauti, i cuginetti di Jeeg fondamentalisti in quanto a colori. In questo caso: King Atlas, Lantaurion, il cavallo precisino della fungia Pegasus e Green Baron, che c'aveva il Fokker fotovoltaico ad emissioni zero.
Il dramma del Soffiasù, gadget del dentifricio Paperino's che spingeva giovani rEgazzini dell'epoca ad affrontare sfide mortali. Vinceva chi teneva più a lungo in volo la pallina sputazzata senza diventare paonazzo in volto tipo Galliani ed accasciarsi al suolo abbastanza morto.
A parte che la tuta dell'uomo è bellissima, il concetto di base è che mentre la famiglia si sbatte per fare esercizio nel parco, lui fa la pubblicità occulta alla Sprite e mangia come un calabrese d'estate al mare. Nel cestino, infatti, si scorge oltre alla frutta anche un'anguria da trenta chili, una caponata, una parmigiana di melanzane e una teglia di pasta al forno. L'espressione del figlioletto e della mamma, del resto, è quella tipica dell'"Ah, incula a tia!"
Ma attenzione, perché anche l'inutile Big Jim non è da meno. Nella sua roulotte polacca / base mobile con le ruote piccole da triciclo, oltre a una praticissima LANTERNA c'ha una valigetta con dentro panini alla soppressata, ritz e un barattolo di alici marinate.
"Lo tocchi e fa PLUFF!". È il portafogli, appena caduto nel cesso dell'autogrill.
Il famigerato, malvagio Playmobil cecchino camperone col fazzolettone dei boyscout Fritz, che con il suo fucile di precisione uccide gli ultimi Playmobil elefanti e rinoceronti esistenti. Tutto per privarli di zanne e corni per il suo piacere sessuale.
Melo, il figlio di Cetto Laqualunque, testimonial delle macchinette fotografiche Agfa. Ah, che emozione, quando se scattavi una foto a un gruppo di amici quelli poi non stavano cinque minuti a votare l'ammissibilità della stessa su facebook e a chiedere che ne venissero scattate altre sedici. Ah, che ricordi, quando ogni foto era un momento magico, da cogliere al volo, sperando di aver colto qualcosa. Ah, che incoolate, quando portavi a sviluppare il rullino e ti accorgevi di non averlo messo bene, preso com'eri a scattare a vuoto come un pistola.
E a proposito di testimonial: la Breil ingaggia la Valentina di Crepax per il suo modello fintogiapponese Kawasay. Ed eccola, Valentina, con lo zainetto schifoso in regalo con l'orologio, il Ciao smarmittato, il caschetto nero, quell'espressione un po' così da donna in cerca
Il Piedone Eldorado nella sua incarnazione originale, senza ditone ricoperto di cioccolato e senza effetto impronte digitali. Il gelato preferito da tutti i giovani feticisti, buono di un buono che levati. Piangiamo.
E piangiamo pure, come ogni volta che riciccia fuori, per il Dia-Attacker trasformabile della serie Diaclone, con i suoi coraggiosi piloti magnetici Dianauti che hanno scelto da veri furbi di piazzarsi sui pugni di un robot da combattimento. Complimenti.
Una signora Lamborghini Countach amica dei Transformer, costretta da ragioni contrattuali a dividere lo spazio con auto pezzenti tipo la Ascona. Non sono cose.
Il titolo fuorviante è da pubblicità del CEPU, ma si parla di uno di quei mariomeroli modelli radiocomandati della REEL. Di quelli, abbiamo già detto in passato, che avevano un radiocomando che ti costringeva a fare tutto con tipo due tasti, c'aveva l'antennina storta da mimimmo e si presentava in questa suggestiva, pratica foggia da sarcofago egiziano della XII dinastia.
Macchinine Matchbox, la grande gamma di giocattoli-gioco, eh. Mica di robe seriose-serie. Prego notare l'autotreno della 7Up sulla destra, indicato come "Autoarticolato Up", il 7 era mancia. La bibita gasata, prodotta dalla Dr. Pepper negli USA e dalla Pepsi nel resto del mondo, nemica giurata della Sprite, era nota in tutta Italia ai tempi anche come SETTEUP e ZUP.
Uno degli ultimi esemplari di bici con ruote strane e sella lunga residuato degli anni 70, giusto un attimo prima dell'invasione delle BMX. La sella lunga serviva a garantire maggiori probabilità di fratture ossee scomposte in caso di caduta.
"Pupatic, la bambolina inventafavole, ti inventa subito tre favole, con la casetta, l'isola della fantasia e la pasticceria!!". La prima favola è il telefono con cui puoi giocare, la seconda è la nuvola che spruzza acqua, la terza il diabete mellito.
Un altro regalo dimenticato del Nesquik, prima delle navicelle di Batman e Robin, delle trottole di metallo astrali, della zozzomazzarella estensibile di Superman: è il Super Aquilone, un pallone da gonfiare con i colori della Roma e il simbolo della Lazio. Il paraculo.
Ma attenzione all'offertona esclusiva per i soci del Club di Topolino, l'imperdibile FASCIA DI LUCE PER GIOVANI TOSSICODIPENDENTI, al costo di sole 16.000 lire. Cioè 23 volte il costo del giornalino. Come a dire 46 EURO DI OGGI. Ma vuoi mettere l'emozione di farsi prendere per il coolo da tutti con l'albero di natale in fronte?
L'odiato, infantile, ciuccellone MonCiccì, l'unico bambolotto che per andare a pescare in un laghetto si portava il binocolo, un amico ciuccellone con la sveglia al collo e l'impermeabile tipo protagonista di Deadliest Catch nei mari in tempesta dell'Alaska. Trivia time: le femmine di MonCiccì venivano chiamate poco elegantemente MonCicciò; in Inghilterra la linea di scimmiotti ciuccelloni era nota come Chicaboo; in un negozio giapponese hai visto una volta il MonCiccì di Totti: per problemi legali, era l'unico che non si ciucciava il pollice.
Un imperdibile articolo di un numero spropositato di pagine sulla carriera dei Pooh, pensato chiaramente giusto per irridere l'abbigliamento e la capigliatura di D'Orazio nella foto.
Nell'ultima pagina, oltre alla discografia, c'è una scheda sulla storia del complesso, con le origini del nome e soprattutto lo stato civile di ciascuno dei componenti. Di Facchinetti, divorziato, si parla solo di due figlie femmine: il dj collezionista di fidanzate gnocche, nato nel 1980, qualcuno voleva far finta già allora che non esistesse.
I giochi elettronici importati dalla Tomy Sebino, soprattuttamente il fantascienzo, bellissimo anche da spento, futuribile, ne hai in casa due uno dei quali addirittura funzionante l'altro vai a sapere che gli è preso, gioco elettronico di PacMan, ancora con il suo nome originale giapponese (Puck Man). Per l'epoca tipo la fantascienza, come sta spiegando il papà a suo figlio. Il papà è Enzo Braschi.
Il Gioco dei Cosmetici di Barbie, per averci "gli occhi da gattina". I primi passi, per giovani, incolpevoli ragazzine di tutta Italia traviate dall'Algida Stronza, verso un futuro da gatta morta che ci ciula i fidanzati alle amiche e poi ci scrive Mi spiace ma si vede Ke era destino sulla bacheca di facebook.
"Ma quanti cubangolo ci sono?". Aspetta di vedere quanti te ne restano in magazzino invenduti.
Stunty, macchinina acrobatica della Gig, che ti prometteva chissà cosa ma alla fine era una buona meenchiata
Ancora macchinine, ancora onomatopee scelte a membro di segugio da Mattel per le pubblicità Hot Wheels, ancora bolidi con decalcomanie zingare da telefilm americano
Queste, invece, erano le macchinine che ci mettevi la carta di credito e si allungavano. Il messaggio veicolato era chiaro e pericolosissimo, ma c'è da dire che la frase finale "il tuo bolide prende potenza da credit card, si allunga e parte con uno scatto incredibile", nonostante l'italiano incerto, resta perfetta ancora oggi per la vendita del viagra online.
I biscottini Uao di Saiwa prima versione: quando ancora non stavano lì a insegnarti l'inglese, ma si limitavano ai fumettini. A fare i ricopioni con meno appeal del Cucciolone.
Il Billy, succo occhiolino d'arancia, che in quell'82 andava via come il pane e pure con le hot wheels
E a proposito di arance: una terrificante Fiat Ritmo decorata con Naranjito, la mascotte di Spagna '82, ricordava che di lì a poco sarebbero iniziati i mondiali di calcio. Ché, zitti-zitti, dovevamo buttarcela in tal posto ad argentini, brasiliani e a quei poveri specialisti delle finali perdute dei tedeschi
Ma che erano nell'aria i mondiali te lo ricordavano anche le scarpe Tiglio, prodighe di adesivi con quella mascotte orribile su una scala da zero a Vabbè che c'entra Ciao era uno scherzo, no? Leggete il testo della pubblicità: "il tempo libero è voglia di muoversi in libertà. Ci vuole roba pratica, come un paio di jeans e una maglietta", come insegnava il filosofo Nino D'Angelo.
Ma erano anche i mondiali a cui voi, giovane generazione di selvaggi con le ginocchia sbucciate e alla prima esperienza cosciente con la coppa del mondo, vi preparavate nei giardinetti sotto casa, troppo rEgazzini per accettare il pessimismo degli adulti addensatosi sulla squadra di Bearzot. In cui ci volevate fortissimamente crederci, mentre si tirava fuori il Tango delle grandi occasioni e si guardavano in TV le avventure dell'amico superprecisino della fungia spaziale Sport Billy. Con tutto il sacrosanto diritto, alla fine, di gridarlo quel triplice Campioni del mondo, campioni del mondo, campioni del mondo. Dannate bruschette negli occhi.
LE ALTRE PUBBLICITÀ FUORVIANTI DI TOPOLINO
Più che il Soffiasù, il vero pericolo era proprio il dentifricio Paperino's al gusto fragola, di cui ogni ragazzino anni '80 come me si è nutrito più di una volta nella vita.
RispondiEliminaQuanto era buono e sicuramente velenoso.
Comunque, grazie Doc per il trivia sui Monciccì. Li ho trovati in Australia una volta e hanno dei prezzi che definire proibitivi è dir poco... ma sono taaanto carini! ç__ç
posto orgoglioso di dire che ho ancora in perfetto stato 2 macchinine
RispondiEliminapostate dal doc,la porche e la corvette ahhaha ^^
Puck Man: CHECK
RispondiEliminaCubangolo: CHECK
Momento Emozione: CHECK
Ah, dimenticavo...
RispondiEliminaGreen Baron & cavalluccio: CHECK
A proposito dei Micronauti, tutti gli anni mi ripropongo di ricomprarlo a Lucca dai venditori vintaggi.
Purtroppo i reni mi servono per qualche altro anno, tutti e due.
Oh,ma il Billy era come il prezzemolo in quegli anni: e il Billy in omaggio con le macchinine, la cintura porta Billy ecc..
RispondiEliminaComunque assieme al piedone sul fronte gelati nostalgia mi viene in mente anche quella trasheria della pipa-gelato
Ps. 7 ore di sonno in 3 giorni Doc? O.o Io ero già collassata sulla prima sedia che trovavo ;__;
@Don Zauker: ti dirò, i micronauti li trovi anche a prezzi mooolto accessibili se sai dove cercare (avendo il mio ragazzo che è un collezionista di giocattoli vecchi ormai ne so a pacchi XD)
RispondiEliminaelisabetta condividi con noi la tua saggezza, ove trovare i micronauti :)
RispondiEliminaTroppo vero, se anni fa' andavi dal barista a chiedergli una "Seven Ap" ti guardava male, quella era la ZUP e basta!
RispondiEliminaMa le credit card racers le noleggiavano?
RispondiEliminaVedo che sono sponsorizzate dalla Hertz
Abbiamo scoperto che la Adobe prima di fare i software faceva le biciclette Acrobat.
RispondiEliminaE non vogliamo parlare del Mon Cicci che va a pescare con la sedia a dondolo (e dal commento scritto da Bart e non dal Doc).
Fuori topic per il post, ma sempre rilevante ai fini dell antro: http://imgur.com/gallery/Qbd9O
RispondiElimina@Blulight: trovo sempre prezzi interessanti qui:
RispondiEliminahttp://www.giocattolivecchi.com/mercatino_ultimi.aspx
Tra l'altro il mio ragazzo se non erro sta vendendo un lotto di Micronauti testè, se interessati let me know che intercedo per voi :)
-- Sorry Doc per lo spam XD --
Un amico che ai temi di queste pubblicità fuorvianti doveva ancora nascere, tutt'oggi chiama ZUP la 7Up...
RispondiEliminaIl bello delle mascotte dei Mondiali e' che non importa quanto siano brutte,possono sempre essere difese con un "eh,sempre meglio del Ciao!".
RispondiEliminaIl Naranjito comunque è pucciosissimo, è carino almeno quanto l'orsetto Misha delle olimpiadi di Mosca
EliminaI giocattoli-gioco ! chapeau
RispondiEliminaDannazione, King Atlas, compagno di mille battaglie e mille avventure! gli facevo fare il luogotenente di Red Falcon! Comunque, Doc, non fare post ad alto rischio emozione quando hai dormito poco! ho l'idea che le tue citate lacrime finali siano drammaticamente vere!
RispondiElimina@Punkers: PRESENTE !!
RispondiEliminaMicronauti: nei post precendenti mi chiedevo chi fossero, poi ho visto la foto del similJeeg e mi sono ricordato. Ce l'avevo ed era bellissimo
RispondiEliminaGadget del Paperino's: "celo"
Roulotte bigjimma: notare "colla nuova roulotte". E' da grammar nazi ritenerlo fuori luogo in una pubblicitùà teoricamente professionale e costosa? (mi pare di ricordare che una pagina su Topolino costasse 200 milioni. Di lire). Anche se la concorrenza di "A TEMPO DI GIOVANI" a caratteri cubitali è abbastanza caparbia
Giocattoli-gioco... mah
Cubangolo. "Fortissimo". Tra virgolette.
Stunty: forse ce l'avevo, non era male (certo, non da mettersi il casco...)
Anch'io voglio essere presentato nel disco di ZAC FERGUSON!!!
RispondiEliminaBabol:
RispondiEliminaNe ho parlato diverse volte, ma ad Asakusa (Tokyo) c'era un negozio interamente dedicato a Monciccì. Con Monciccì Gatchaman, Monciccì Ultraman e perfino il malvagio Monciccì Pierrot.
Blulight:
Le Porche sono le macchinine col ribaltabile molleggiato?
Elisabetta:
Ma che spam, voglio elenco/link, che c'ho una collezione da completare! :)
scott:
Le lacrime vere arrivano venerdì.
Io sarei nato a distanza di un anno, ma molte cose me le sono potute gustare... purtroppo rimpiango il mondiale :D, ma il robot coi pugni nelle mani... pardon, i piloti nelle mani ho fatto in tempo a vederlo da qualche parte. Il Big Jim purtroppo non ha fatto parte della nostra "cultura", ma i J.I. Joe l'hanno saputo degnamente sostituire (conservo ancora gelosamente la foto del mezzo di lancio shuttle con millemila ruote grande quanto me)
RispondiEliminaDoc, un appello. Non privarci dell'invettiva dei "Trolls".
RispondiEliminaPropinaceli anonimizzati in una rubrica apposita, piuttosto! :D
E' tanto liberatorio! ;)
no no la porche querlla nera N° 53 e lacorvette rossa:)
RispondiEliminama tu Doc
RispondiEliminatipo
che lavoro fai?
Comunque "ZUP" non è niente di che... ;)
RispondiEliminaIo, un giorno, ho sentito con queste mie orecchie una cameriera italianissima prendere un'ordinazione esclamando con sicumera: «Allora, riepilogando: una "SPRAITA" e due caffè, giusto?». :D
"A causa delle agitazioni in corso per la vertenza sindacale dei poligrafici e del rinnovo del contratto nazionale dei giornalisti la rivista può risultare incompleta e GIUNGERE IN RITARDO IN EDICOLA"... Ecco perchè l'hai trovata nel 2012...
RispondiEliminaDoc, a sto giro c'è veramente da piangere! Ho King Atlas che mi guarda dalla libreria.
RispondiElimina@Elisabetta grazie per il link, spettacolare.
quoto Marte! vogliamo i troll!
RispondiEliminamatteo da reggio emilia
RispondiEliminaLo psicoatleta.
(c'è un ABOUT ME nella colonna di destra. Cliccaci pure sopra ^__-)
Marte, Scott:
Sono sempre tentato di farlo, perché sono email d'odio e messaggi sgrammaticati veramente splendidi.
Del tipo: "AHhahasahAhsaH (sic), ma ce lài una vita?"
(io sì. Te la terza elementare, invece?)
oppure
"Non mi fai ridere. Vengo sul tuo blog ogni giorno ma le cose che scrivi non mi fanno ridere per niente"
(prova con le pernacchie su YouTube. Magari funziona)
o
"Un'altra rubrica? Questo blog è MORTO, hai finito le idee"
(La rubrica è quella roba su H&B. Trentaduemila visite)
o
[A PROPOSITO DEL DTT] "La trovo una squallida, pietosa imitazione di figuresinaction!"
(e l'americana Toyfare è tornata indietro nel tempo per copiare da tutti e due)
Urca,la pubblicità Adidas! Ci pensavo nottetempo qualche giorno fa....Credevo fosse addirittura più vecchia. Ricordavo le tute, la Sprite e le espressioni, soprattutto quella da biloccone del gaudente! Doc, sei sempre strepitoso!
RispondiElimina@Doc
RispondiEliminate le cerchi, sempre a prendertela con i poteri forti. Non ti è basta la lezione subita per aver dileggiato Spartacus :)
Domandina: ma veramente c'è gente che ti scrive per dirti che segue tutti i giorni il blog ma non la fai ridere e non gli piace cosa scrivi?
Il soffiasù (o uno dei suoi surrogati) è l'unica cosa che mi sia familiare, a questo giro. Ne ebbi uno, ma ci giocai una sola volta...perché soffiai così forte da spedire immediatamente la pallina nell'iperspazio. Non lo rimpiango.
RispondiEliminaSpettacolo la Ritmo-Naranjito con i fari iniettati di sangue.
RispondiEliminaCon la macchinetta Agfa tante foto mosse, sfuocate e con le dita sull'obbiettivo ma momento emozione ogni volta che le riguardo sull'album.
Ce l'avevo anch'io una macchinetta così, con la differenza che la mia non era Agfa ma Kodak. Quando non ho più potuto usarla perchè era cessata la produzione della pellicola in cartuccia ho messo il lutto, e per 5-6 anni ho usato solo macchine usa e getta, finchè non ho potuto permettermi una digitale.
Elimina@Marte, scott :
RispondiEliminaUn'altra rubrica? Questo blog è morto!
MORTO!
RispondiElimina(andatevi a leggere l'ultimo esaltato spuntato tra i commenti del post su SilbiePernascò. Uno si è pure loggato per scrivere quelle robe. E per chiamarmi con un altro nome)
Domanda per Leopaldon:
RispondiEliminaPerché il Doc si fa chiamare Alessandro quando in realtà si chiama Massimo?
"Massimo Padre della Patria" uno veramente padre, ma padre padre, proprio.
RispondiEliminaMeglio Padre Massimo, và ...
RispondiEliminaZitti voi, "quattroleccaculo".
RispondiEliminaOra non starò qui a dire che la Ritmo è qualcosa di obbrobrioso non solo per i colori (le minigonne. Le minigonne ad una Ritmo. Pian... Vomitiamo), che odiavo mio cugino che si, aveva i micronauti (Baron Karza e Force Commander su tutti), ma mi fotteva i giocattoli, che ero campione di Soffiasù (ma non dovrei andare in giro a sbandierarlo ai quattro venti), che Pluff "lo tocchi e fa"nno 20 anni per pedofilia, che Playmobil cecchino camperone è più un Playmobil Nazgûl cacciatore di Frodo (ah ah), che Cetto la qualunque in qualche modo ha fatto partorire Giovanni Allevi, che Valentina subito prima del Piedone per feticisti spalanca la porta ad infinite interpretazioni sulla vera natura del settimanale disneyano, che Dia-Attacker (o meglio quel che ne resta) giace nel FamosoScatolonedeiRobbò©, che se la Giubilato Cicli fosse ancora in piedi potrebbe diventare miliardaria a fare il culo alla Adobe, che il Super Aquilone del secondo disegno ha un'espressione fin troppo soddisfatta, e guardando cosa gli sta facendo il rEgazzino capiamo pure il perché, che pure l'espressione del suddetto rEgazzino nel terzo disegno è fin troppo soddisfatta nel mostrare che ORA la bocca è vuota (anticipando di anni le pornachostar), che che figata che erano il cubangolo, ma soprattutto il Serpente Magico (e non fate I spiritosi), che annaffiate di succhi Billy per tutta l'infanzia... non starò qui, dicevo, a dir... occa22o l'ho detto!
RispondiElimina@ Doc:
RispondiEliminascusa Massimo (a adesso è per sempre per me sarai Massimo), ma perchè gli hai messo il filtro antispam? adesso non potrò chiedergli perchè usa quelle cacchio di abbreviazioni da sms (t invece di ti, nn invece di non, ecc.) che mi fanno venire l'orticaria! e vogliamo parlare dell'espressione "ci stiamo dentro"? tra un po' dirà "non andare in sbattimento!". e comunque per lapparti il deretano c'è la fila, protesto! Ah,un'ultima cosa:questo blog è morto!
Bellissimo...ricordo che il cubangolo serviva per prenderci a mazzate in allegria e basta. :D
RispondiEliminaChe poi se a uno non piace più quello che scrivi o non interessa basterebbe cancellare il blog dai preferiti e non venirci più, allora perchè si prendono la briga di scriverti certe cagate? Semplice è quella cosa di 87 lettere che si legge I N V I D I A !!
RispondiEliminaE comunque a "Lo tocchi e fa Pluff! E' il portafogli caduto nel cesso dell'autogril" ho rischiato seriamente di affogarmi con i crackers!!
Ops ho scritto 87 anzichè 7!! Escuse me!!
RispondiEliminaOh, a proposito di blog MORTO... congratulazioni per gli 8 milioni Doc :)
RispondiEliminaMiii la Stunty che ricordi!
RispondiEliminaMi pare che all' epoca fosse molto di moda, tant che la trovavi pure in versione tarocca nelle merendine, patatine o nell' Uovo di Pasqua , non ricordo bene.
I Micronauti erano tra i giocattoli più ambiti dell' epoca, peccato che la GIG per lanciarli al massimo, decise di non importare il Jeeg magnetico originale della Takara ( che era distribuita in Italia in esclusiva proprio dalla GIG).
Notare poi che i due micronauti creati in italia , il rosso e il verde, insieme a quello bianco degli americani evocavano i colori della bandiera italiana.
Coincidenza ?
Era tutto un gomblotto per raggiungere gli 8 milioni di contatti, Massimo vecchia volpe.
RispondiEliminaMassimo sono io! Ho capito tutto! Alessandro Apreda cura "Concetto Piramidale" ed io gestisco a mia insaputa "L'Antro Atomico Del Dottor Manhattan"!!! :)
RispondiEliminaHo vinto Internet facile e nemmeno lo sapevo. Il Marte come Scajola!!! :D
Scherzi a parte, Doc, davvero... Fai morire del tutto questo blog regalandoci una rubrica sui "trolls".
Ho letto i quattro esempi da te sintetizzati e le possibili risposte virtuali e mi sono letteralmente CAPPOTTATO sotto la scrivania.
Adesso sto scrivendo con le lacrime agli occhi ed i crampi...
Facci questo regalo. E' Natale! :D
La Ritmo tanto denigrata guardate quanto costa:
RispondiEliminahttp://www.ebay.it/itm/Fiat-Ritmo-mundial-Espana-82-naranjito-1-24-Burago-no-Polistil-RARO-/290827947181?pt=Macchinine_e_Miniature&hash=item43b6b24cad&_uhb=1#ht_500wt_1156
I micronauti erano fenomenali!
RispondiEliminaGrazie del post doc
http://youtu.be/mh18vjc00bc
RispondiEliminaScusatemi che sto tagliando la cipolla per il soffritto mica mi emoziono per certe cose.
Novantadue minuti di applausi per l'ultimo passaggio sul Tango.... Sono un classe 74 ed hai descritto esattamente quella grande emozione che è stato il Mundial 82
RispondiEliminaIl dentifricio di Paperino! Lacrime di Napoli e provincia!
RispondiEliminaScusate voi potete avere tutti i giocattoli presenti in questa lista, ma io ho come pigiama ereditato da uno dei miei 4 fratelli (un fratello e tre sorelle) maggiori la parte di sotto della tutina uguale al padre calabrese seduto nella panca. Stesso identico colore!
RispondiEliminaIl Soffiasù!
RispondiEliminaIl Cubangolo!
:-O
Ce li ho ancora tutti e due in un cassetto (perfettamente funzionanti), solo che non sapevo più come si chiamassero in origine! Grazie Doc per il promemoria! ;-)
"Il blog è morto. Viva il blog!" (cit.)
diamine "il Tango delle grandi occasioni" ce lo avevo anch'io... oh, aspe', devo fermarmi, scusate, ho un bruscolino in un occhio.
RispondiEliminaodiph [url=http://drdrebeatsuksales.co.uk]dr dre beats[/url] ubkve http://drdrebeatsuksales.co.uk vwjbr [url=http://beatsbydreukforsales.co.uk]beats by dre[/url] cwwhm http://beatsbydreukforsales.co.uk zzmej [url=http://cheapdrebeatsuksale.co.uk]beats by dre[/url] waros http://cheapdrebeatsuksale.co.uk sedfe [url=http://cheapestbeatsheadphones.co.uk]beats by dre[/url] orknv http://cheapestbeatsheadphones.co.uk ybldb [url=http://cheapestdrebeats.co.uk]beats by dr dre[/url] nxlmg http://cheapestdrebeats.co.uk hdcrw [url=http://cheapdrebeatssale.co.uk]cheap beats by dre[/url] yiagr http://cheapdrebeatssale.co.uk dwlw
RispondiEliminaSoffiasù...mamma mia, roba da enfisema ed anche da sincope per iperventilazione. E ci furono pure delle gare riprese da Retequattro quand'era ancora di Mondadori!
RispondiEliminaBreil...troppo bella Valentina Rosselli! Fecero pure un serial nel 1987 su Canale 5 con Demetra Hampton ma non somigliava affatto al fumetto di Crepax.
Belli i giochi tascabili Tomy, ma consumavano pile che era un piacere!
UAO Saiwa. Li rivoglio: erano maledettamente buoni ed energetici!!!
Tango: non era adatto per giocarci a piedi nudi sulla spiaggia. Era pesantissimo!