Bingo Bongo, il Celentano che era Celentano
Uno magari non lo sa, e pensa che l'Adriano Celentano che predica alle masse, facendosi portavoce da Santoro di concetti legati all'ecologia più o meno vaghi, sia un'invenzione recente. E invece già nel 1985, con Joan Lui - Ma un giorno nel paese arrivo io di lunedì, Celentano vestiva umilmente i panni di un secondo Cristo, arrivato sulla Terra per salvare l'umanità dall'ipocrisia, dall'edonismo e forse anche dalla bugiardìa. Te lo ricordi bene, Joan Lui, perché il flop clamoroso di quella pellicola avrebbe praticamente azzoppato la carriera cinematografica del Molleggiato. Ci sarebbero stati, è vero, i deludenti Il Burbero e il fantascienzo, antiteNNologico, molto vabbè Jackpot, ma non se li sarebbe filati di striscio nessuno. Il Celentano protagonista del cinematografò non c'era più, sostituito a tradimento da quello che scriveva le è senza senza accento sulla lavagna a Fantastico. Dice: e al popolo? Al popolo, o quantomeno a quella fetta di popolo rappresentata dalla tua generazione, fregava eccome. Perché prima, soprattuttamente nel periodo compreso tra l'80 e l'84, Celentano era stato un grandissimo eroe del Cinema di voi tutti. Come Pozzetto, ma con molta più pheega attorno [...]
Il Celentano di allora, poi riproposto nelle repliche eterne delle reti del Male durante gli anni formativi delle medie inferiori, non era un cantante. Cioè, lo era, chiaro, ma per voialtri selvaggi incollati alla televisione era anche e soprattutto questo attore che nei film schioccava le dita e tutta una serie di donne bellissime impazziva per lui.
Donne come Carole Buquet o la Ornella Muti di allora, eh, mica fischiett. Cioè. Che poi magari Celentano uber-rimorchione lo era davvero, e a quelle attrici una botta ce la dava sul serio, chi te lo dice. Ma comunque. Con Castellano e Pipolo (cineasta autore di innumerevoli capolavori, girati per farsi perdonare di aver scatenato contro il mondo inerme il figlio, Federico Moccia) e con altri registi, come Pasquale Festa Campanile e Sergio Corbucci, Adriano inanella nei primissimi anni Ottanta un successo dopo l'altro: Il Bisbetico Domato (1980), Asso e Innamorato Pazzo (1981), Bingo Bongo e Grand Hotel Excelsior (1982), Segni particolari: Bellissimo e Sing Sing (1983), Lui è peggio di me (1984) con Pozzetto. Commedie semplici, con l'uomo buono della strada che conquista la fama, il successo, l'affetto di tutti e, già che c'è, qualche pheega astrale di passaggio. Che fa le penne con l'auto ("E' con la macchina che è difficile"), i salti impossibili dal trampolino e altre sboronate incredibili, che gli adulti dicevano sì vabbè e i ragazzini davanti al televisore sognavano invece di poterle fare davvero e diventare re del quartiere.
La tua preferita resta Bingo Bongo, che è una meenchiata di film, ma una di quelle meenchiate che hai rivisto ventordici volte e che ogni volta che la becchi per caso alla tele ti fermi e te ne guardi almeno metà. Almeno. Con quelle sue canzoncine che ti entravano nel cervello e non ne uscivano più, nemmeno di fronte ai carabinieri con uno sfratto esecutivo in mano. Perché, anche se uno lo vedeva impegnato tutto il tempo nei suoi film a guidare l'autobus per far innamorare le principesse, raccontare le barzellette sui canarini giganti o appendersi a una gabbia, Celentano era pur sempre un cantante. E che cantante:
Che gli antristi più giovani non rimangano sconvolti: all'epoca la gente si vestiva davvero così per andare a ballare. E non solo. Ma assolutamente memorabili, da genuino momento emozione©, sono anche, pur non cantate dall'Adrianone, questa:
(scena storica di Lui è peggio di me, oggetto di tormentoni infiniti a casa di un amico delle medie che aveva la sfiga di averci il padre batterista, il povero cristo) e questa qui:
Fiori e Fantasia, da Il Bisbetico Domato. Che, si diceva l'altro giorno, è in realtà una cover di Brown Girl in the Ring dei Boney M. Solo che allora chi meenchia se lo immaginava. Cioè, alle medie manco sapevi chi erano i Boney M. Per dire.
Il Celentano di allora, poi riproposto nelle repliche eterne delle reti del Male durante gli anni formativi delle medie inferiori, non era un cantante. Cioè, lo era, chiaro, ma per voialtri selvaggi incollati alla televisione era anche e soprattutto questo attore che nei film schioccava le dita e tutta una serie di donne bellissime impazziva per lui.
Donne come Carole Buquet o la Ornella Muti di allora, eh, mica fischiett. Cioè. Che poi magari Celentano uber-rimorchione lo era davvero, e a quelle attrici una botta ce la dava sul serio, chi te lo dice. Ma comunque. Con Castellano e Pipolo (cineasta autore di innumerevoli capolavori, girati per farsi perdonare di aver scatenato contro il mondo inerme il figlio, Federico Moccia) e con altri registi, come Pasquale Festa Campanile e Sergio Corbucci, Adriano inanella nei primissimi anni Ottanta un successo dopo l'altro: Il Bisbetico Domato (1980), Asso e Innamorato Pazzo (1981), Bingo Bongo e Grand Hotel Excelsior (1982), Segni particolari: Bellissimo e Sing Sing (1983), Lui è peggio di me (1984) con Pozzetto. Commedie semplici, con l'uomo buono della strada che conquista la fama, il successo, l'affetto di tutti e, già che c'è, qualche pheega astrale di passaggio. Che fa le penne con l'auto ("E' con la macchina che è difficile"), i salti impossibili dal trampolino e altre sboronate incredibili, che gli adulti dicevano sì vabbè e i ragazzini davanti al televisore sognavano invece di poterle fare davvero e diventare re del quartiere.
La tua preferita resta Bingo Bongo, che è una meenchiata di film, ma una di quelle meenchiate che hai rivisto ventordici volte e che ogni volta che la becchi per caso alla tele ti fermi e te ne guardi almeno metà. Almeno. Con quelle sue canzoncine che ti entravano nel cervello e non ne uscivano più, nemmeno di fronte ai carabinieri con uno sfratto esecutivo in mano. Perché, anche se uno lo vedeva impegnato tutto il tempo nei suoi film a guidare l'autobus per far innamorare le principesse, raccontare le barzellette sui canarini giganti o appendersi a una gabbia, Celentano era pur sempre un cantante. E che cantante:
Che gli antristi più giovani non rimangano sconvolti: all'epoca la gente si vestiva davvero così per andare a ballare. E non solo. Ma assolutamente memorabili, da genuino momento emozione©, sono anche, pur non cantate dall'Adrianone, questa:
(scena storica di Lui è peggio di me, oggetto di tormentoni infiniti a casa di un amico delle medie che aveva la sfiga di averci il padre batterista, il povero cristo) e questa qui:
Fiori e Fantasia, da Il Bisbetico Domato. Che, si diceva l'altro giorno, è in realtà una cover di Brown Girl in the Ring dei Boney M. Solo che allora chi meenchia se lo immaginava. Cioè, alle medie manco sapevi chi erano i Boney M. Per dire.
...nonchè già a suo tempo "coverizzata" per la sigla del Dolce Remi.
RispondiEliminaAnche io vado pazzo per i film di Celentano... qui in Germania vendono anche i Blu Ray con la sua opera omnia (purtroppo solo in crucchese e non con l'audio italiano)... e Bingo Bongo ("U") resta il migliore.
Ma dai, anche il Burbero non era affatto male. E con una sondtrack notevole!
La mischiata di carte in "Asso" è tra le cose più epiche della storia del cinema.
RispondiEliminaCelentano faceva Fonzie e Henry Winkler non gli ha mai chiesto i diritti.
RispondiEliminaConosco poco dei film di Celentano, ma come ha già detto Paol1, questa scena è epica:
RispondiEliminahttp://www.youtube.com/watch?v=wiwGzJ6yaQ8
Aldo:
RispondiEliminaIncoolarsi le canzoni dei Boney M andava di gran moda, ai tempi. Ricordiamo anche il celeberrimo fattaccio Anna dai capelli Rozzi/Rivers of Babylon
Paol1
Le mani erano del mago Tony Binarelli. Un prestidigibiriminifinivinirizzatore incredibile.
Guarda, ci ho ripensato qualche giorno fa mentre ascoltavo (o meglio: subivo, chè ero nel sedile del passeggero della macchina) il suo ultimo album. Quello era il vero Celentano. Quello di "Grand Hotel Excelsior", del "Bisbetico", di "Lui è peggio di me." Film semplici, certo, ma quel Molleggiato là non l'ho più visto.
RispondiEliminaUno di quelli che preferisco è Qua la mano.
RispondiEliminaPrima c'è Montesano, e poi Celentano che fa il prete ballarino.
quando Bingo Bongo impara a parlare e inizia con la U di Uva è una di quelle cose irresistibili che non dimenticherò mai
RispondiEliminaBe, cactus, Celentano in Bingo Bongo lo andai a vedere pure al cinema con famiglia : mio fratello si fece regalare il 45 giri da mettere nel piccolo giradischi portatile ( perchè i pimpi di allora non avevano l'MP3 e si riempivano la casa di millemila dischi che usavano anche alla bisogna come frisbee).
RispondiEliminaMomenti da lacrime napulitane.
E sì, Bingo Bongo era una menchiata colossale, però ,oltre al fatto che Celentano nella parte dell' uomo scimmia aveva il così detto "phisique du role", c'erano delle musiche trash-inanti e un messaggio ecologista misto a denuncia sociale.
Insomma, se eri un bambino andava bene.
E poi c'era anche la scimmia Renato che alcuni dicono si sia rovinata la carriera lavorando a quella schifezza di Speed Racer.
bingo bongo me lo sono visto una di queste sere e aggiungo che giungla di cemento non è affatto male via.
RispondiEliminaper me però il migliore è lui è peggio di me, la scena al ristorante con pozzetto che fa il cameriere mi fa schiantare solo a riportarla alla memoria.
Di specialità ne abbiamo una,il conto.
EliminaBene; me ne porti uno molto salato e uno molto pepato, tanto io ho un socio e noi dividiamo tutto.
Tutto tutto?
Bhe... Tutto tutto no.
Allora il conto va su devo metterci l' IVA.
No l' IVA NO!
L' IVA SÌ!
non posso non ricordare "innamorato pazzo", in particolar modo la scena della serenata:cotto cottissimo, cotto cottissimo,è innamorato di quella là! (cantata sull'aria de Il factotum della città). Ah, comunque sembra che Celentano e la Muti in quegli anni ci dessero dentro davvero. Che dire, complimenti!Con Claudia Mori avrà anche fatto la coppia più bella del mondo, ma la Muti in quegli anni era fuori scala!
RispondiEliminaMai piaciuti i film di Celentano, quasi meglio come cantante.
RispondiEliminaLa Muti assolutamente fuori scala!
"Lui è peggio di me" migliore della filmografia di Celentano e uno dei film più divertenti che abbia mai visto.
RispondiEliminaSul podio direi anche Il Bisbetico domato e Sing Sing. Menzione d'onore per Giungla di città, che forse voleva essere più autoriale e Rugantino, ammazzato dall'improbabile meneghino/romanesco.
Comunque senza fare le pulci, questi erano i film che da bambino semplicemente non capivo e che dai 20 in poi si riscoprono e si amano. Conta che ho riso solo a leggere "Quel treno per Yuma", ancora prima di premere play.
P.S. OT, ma dell'addio di Liefeld alla DC non parliamo?
Considerato che oggi giorno c'è "gente" che gira coi pantaloni col cavallo resente alle ginocchia e le mutande di fuori, direi che gli antristi più giovani hanno poco da rimanere sconvolti e sfottere, che la loro dose di debosciati ce l'hanno pure loro XDXD
RispondiEliminaUna scena mitica di Celentano era dove faceva il prete, dove erano coinvolti dei compaesani infami ed un bicchiere XDXDXD
Un amico di mio Padre era amico di Celentano e di tutti quelli di quel "giro"; per capirci, lo chiamavano tutti il Cumenda. Il Cumenda ha recitato in Lui è Peggio di Me e Grand Hotel Excelsior (era il barista che preparava con Celentano un cocktail alla Giorgi).
RispondiEliminaIn uno dei film di quell'epoca convince persino mio Padre a fare la comparsa, il film era Ecco Noi per Esempio... con Barbara Bach e Pozzetto.
Presentarono a mio Padre anche Luc Merenda e non il sosia che conosceva il Doc.
a me Joan Lui è piaciuto lo stesso, e anche in quel frangente l'ho trovato molto più genuino che in futuro. Purtroppo il clan non ha prodotto solo cose buone.
RispondiEliminaLui quel giorno lì....
comunque se proprio dobbiamo vedere nel celentano dei bei tempi, un profeta e incitatore delle folle riguardati anche yuppi du e zio adolfo in arte fuhrer.
RispondiEliminadi corbucci per restare in tema celentano il mio preferito è. "er più" se non altro per il finale duro.
ciao ;-)
Mamma mia, che ricordi che hai tirato fuori! *___*
RispondiEliminaConfermo la notizia della liason Celentano/Muti, per la quale il molleggiato stava per lasciare la Mori (che, comunque, all'epoca si difendeva bene, riuscendo poi a riprenderselo). I giornali ci andarono a nozze all'epoca, rubando qualche foto dei due insieme per strada, ma nulla di più perchè non si fecero beccare mai in atteggiamenti compromettenti, tranne che sul set de Il Bisbetico Domato, dove ci diedero dentro in una roulotte. Mi ricordo la cosa perchè all'epoca leggevo i giornali Oggi/Gente a casa di mia nonna e non sapevo decidermi su chi fosse meglio: la Mori o la Muti?
RispondiEliminaPer il resto, i miei preferiti di Celentano restano comunque la doppietta Bisbetico Domato-Innammorato Pazzo, divertentissimi, con lui in ottima forma nonché ottimi esempi di cinema comico-demenziale italiano insieme ai primi due Fantozzi. Per il resto Bingo Bongo e Lui è peggio di me, crescendo li ho trovati progressivamente insopportabili (il secondo soprattutto per la presenza di Pozzetto).
Della sua filmografia consiglio di vedere Uno strano Tipo, commedia degli anni '60 molto divertente dove lui interpreta (e pure abbastanza bene) un duplice ruolo, quando imitava ancora le movenze di Jerry Lewis. Guardatevi poi Yuppi Du e Geppo il Folle, per appurare come le manie da profeta gli fossero venute prima di Joan Lui.
Eh i film di Celentano vanno dritti dritti nella categoria commedia anni80filmcsìnonnefannopiù.
RispondiEliminaRicordo una scena di un episodio (credo sia sing sing)in cui fa l'ipesttore di polizia e guida la jeep a retromarcia per tutto il tempo. Oppure quando registra gli appunti su un mangianastriportatili parlando a velocità doppia "poi me li riascolto con calma dopo".
Alcune cose erano e sono ancora eccezionali altre boiate assurde ma a noi piaceva così perchè nn eravamo smaliziati come i ragazzini di adesso
Il mio film di Celentano sono 2, Innamorato pazzo con lui stand alone e Lui è peggio di me con Pozzetto, quel treno per Yuma!.....
RispondiEliminaCelentano quando non faceva il predicatore era il numero 1, solito discorso che se fosse nato in ammeriga sarebbe stato una star internazionale.
RispondiEliminaDa bambino mi scioccó a Fantastico un suo monologo sulle pellicce intermezzato da scene di animali ammazzati con schizzi di sangue molto forti per il pubblico cui si rivolgeva il programma.
Io cito Lui è peggio di me, Segni particolari bellissimo, Serafino, Mani di velluto, Asso ecc ecc ecc
Asso è il mio film preferito di Celentano, nonché il primo lungometraggio (essendo uscito nelle sale nel 1981) in cui il nostro si lascia andare a deliri di onnipotenza: chi impersonava infatti il Padreterno? :D
RispondiEliminaOgni volta che mi viene in mente di fischiettare la sigla, poi questa non mi molla più per giorni...
quando lo vidi impennare con la macchina la prima volta ero in condizioni pietose
RispondiEliminaPer la cronaca, la scimmia Tanga che ha interpretato magistralmente Renato in Bingo Bongo è ancora viva e si trova nello zoo del suo addestratore vicino Roma!
RispondiEliminahttp://www.zoodellestar.com/la-mia-storia/
i migliori film di Celentano senza dubbio "Segni particolari: Bellissimo" (per me stacca tutti!), "Bingo Bongo" e anche l'episodio di "di che segno sei?" dove balla il tip tap con la Melato!
RispondiEliminami piace troppo il suo umorismo nosense tipo "il mio ultimo libro" (che poi era il titolo vero xD) oppure quando va a copiare il tema fingendosi il riparatore di termosifoni ("d'estate li portiamo in montagna e li rimontiamo d'inverno") o quando legge il tema sul mare a Milano, apre la finestra e si vede il mare a milano!!!
Innamorato pazzo ma soprattuttamente Lui è peggio di me, grazie anche ad un Pozzetto informissima. Duo meraviglia.
RispondiEliminaQui non si accenna al suo Rugantino con tutto quell'accoltellarsi allegramente e un accento romanesco simulato da un milanese che al solo pensiero mi si accappona la pelle :D
@Rainbow Stalin
RispondiEliminaSorry, non avevo visto che già l'avevi citato tu :)
ALT!
RispondiEliminaSe sì parla di Celentano in romansesco allora "er più; storia d' amore e di coltello" con una Mori che te dico spostate!!!
Come per i primi film di Fantozzi, come per tutta la filmografia di Bud Spencer e Terence Hill, e forse come per tutte le commedie italiane dalla notte dei tempi ai primi anni 90, anche i film di Celentano rientrano nella categoria "se mi capitano in tv li rivedo volentieri per la ennesima volta".
RispondiEliminaAggiungo che grazie a questo post, sto per scatenare il torrente dei ricordi.
Asso *_* fantasticamente fantastico!
RispondiElimina@andrea87
RispondiEliminaEra "il mio ultimo capolavoro" con una ormai scomparsa Federica Moro che gli chiedeva un autografo.
Cosa c'è di + divertente di vedere Celentano che puppa la tetta di una bella topa?
RispondiEliminaSuccede solo in Bingo Bongo!!
Film di un'idiozia senza pari, ricchi di comicità nonsense....bellissimi!! :D
RispondiElimina"Taddeuz tu m'piac'...mi ci farei un tanc' cottè!"
Le mani di Binarelli c'erano anche in un "Trinita'" al posto di quelle di T. Hill..............Binarelli uber alles!
RispondiEliminaSing Sing ed il "tenente Bogey della squadra speciale" mi sono rimasti nel cuore. Il Burbero invece è stato il motivo principale per cui non sono più stati girati per decenni film a Siena durante il Palio, grazie all'ammasso di fesserie sulla città e sulla corsa propinate nel film, quindi non mi esalta granché (anche se la Finocchiaro che imita il fiorentino merita). Ahimè, anch'io ricordo, benché a pezzi, Joan Lui. Col povero Yamanouchi che faceva il diavolo.
RispondiElimina"Segni particolari bellissimo" con una Federica Moro di fuoco e "il bisbetico domato" con Ornella Muti da sogno e da letto strappato col trattore sono i miei preferiti ^^
RispondiEliminaTra l'altro è intramontabile la canzone "fiori e fantasia" colonna sonora dell'umiliazione della macchina per fare il vino :D
Joan Lui aveva un solo difetto: la regia di Celentano che simpatico, carismatico, bravo cantante e tutto quello che vuoi, ma come regista proprio no.
RispondiEliminaIn mano ad un regista più collaudato sarebbe stato riconosciuto per il capolavoro visionario che è sempre stato (il dialogo con il Diavolo che dice a chiare lettere che è una manifestazione di Dio stesso era avanti anni luce rispetto alle minchiettate di oggi).
E ricordiamoci anche una colonna sonora di altissimo livello come lo era tutta la musica del Celentano pre grande ritorno con Mina.
Cheers
Doc, sei produttivissimissimo, per riuscire a rispondere colorativamente, a tuoi post alla fine rimango indietro di quattro!
RispondiEliminaComunque, Celentano per molti di noi è anche cantante. Come diceva Vinicio Capossela, quando coverizzò la sua “Si è spento il sole”, che dedicò a suo padre: Celentano per una generazione del popolo, è stato l’unico modello emancipato, un mito. Ed è conosciuto come grande cantante tra figli di quella generazione popolare, o amanti dello starcult, diciamo (poiché Celentano come fenomeno nazionalpopolare, lambisce il serie B o il tamarro)
Insomma, per spiegarmi ecco l’accozzaglia originale della mia parete di poster. (Eccolo lì Joan Lui, accanto a Elio, e se hai come me quel poster di un prodotto così bizzarro come quel film, non puoi non mettercelo! ;D)
http://img708.imageshack.us/img708/6941/pareteposter.jpg
Gli Snuff lì in centro, sono un gruppo culto del punk moderno, hanno coverizzato (assieme a cose come Angel Attack, brano di Evagelion), anche il pezzo che tu Doc, hai messo in apertura e chiusura del tuo recente filmato dal vivo (fra l’altro, per un amante di questo tipo di musica, è pure un gran pezzo questa loro cover!)… disco solo per il mercato giapponese, of corse.
@Andhaka
A parte Joan Lui, Cementano era stato già dietro la macchina da presa, per Yuppie Du, rappresentante del cinema italiano a Cannes, che si prese epiteti di capolavoro da critici.
@Aldo
La scimmia Tanga di Bingo Bongo, è la stessa scimmia di Phenomena!
Il top, in Innamorato Pazzo, è l’arrivo in autobus al pranzo dei nobili
http://www.youtube.com/watch?v=BtE5A1i2aWY
Jackpot meriterebbe un post a parte per quanto è brutto.
RispondiEliminaL'ho visto una sola volta da ragazzino (e mi è bastata) e mi ricordo vagamente di questi bambini/scienziati geniali ma apatici stimolati dai ragionamenti terra terra di Celentano, di un clone di uno di loro realizzato in realtà virtuale e, soprattutto, una scena in cui il clone viene fatto invecchiare velocissimamente e le balle gli cadono per terra!
Di Bingo Bongo, la scena in cui cerca di farsi amici dei teppisti che lo scherzano con una lattina mi ha sempre stretto un pò il cuore.
Ultimus!:
RispondiEliminaSono rimasto aggiso dal tuo composé di poster. Per i barbapapà, più che altro :D
Francesco De Paolis:
Sì, era una scena volutamente commovente. Da Hulk che viene cannoneggiato da Thunderbolt mentre si fa i fatti suoi nel deserto. Su Jackpot, se lo ripesco da qualche parte, ci torniamo.
Sai Doc, è che Celentano stimola.
RispondiEliminaRicordo quando in mezzo ai prati, trovai a sorpresa spalla in questo mio amico, a cantare "Serafino", hit di Celentano secondaria (che è la seconda parte del Ragazzo della via Gluck).
Questo mio amico ora è attore di teatro anche di classici, ha scritto spettacoli come la biografia di Tòtò teatrale, avvallata con gradimento dalla figlia di Tòtò, è pure capocomico di una storica compagnia di teatro per bambini genovese... ma io amo ricordarlo quando "recitavo" nei suoi film trash, tipo zombie alieni affrontati a scazzottate alla Bud Spencer/Terence Hill, o titoli emblematici come "Space Frankestein e Er Pianeta de li mostri", pianeta "de li mostri" governato da Alice Cooper. Che trame d'oro!
Jackpot ha anticipato Matrix di 5 anni. Altro che.
RispondiEliminaBingo Bongo ha tutti i requisiti per far parte ad honorem della saga del Pianeta delle scimmie...
RispondiEliminaE Qua La Mano e Er Più... che bel Celentano :-D
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