Ready Player One, il libro che ogni antrista dovrebbe leggere

"Per lo più i post erano osservazioni a ruota libera su classici dei videogiochi, della fantascienza, del fantasy, dei fumetti e della cultura pop anni 80, mischiati a ironiche prese di posizione su qualsiasi cosa, dalla religione alle bibite gasate". Una grandiosa, generosissima descrizione di questo blog, non vi pare? Solo che non è una descrizione di questo blog. È uno stralcio di Ready Player One, il romanzo di Ernest Cline che hai finito di leggere un paio di giorni fa, assolutamente fuori tempo massimo. Un romanzo che avevi lì dall'autunno scorso, che ti è piaciuto tra l'abbastanza e il molto e che, nonostante un paio di difetti belli grossi, ogni tesserato del club antristico che non l'abbia già fatto dovrebbe leggere subito lo stesso. Perché? Ora ci arriviamo […]
(c'entra)
Ready Player One è la storia di un gioco nel gioco. Anno 2044: il mondo è una merda, la recessione è ancora lì che non se ne vuole andare, anzi, in giro ci sono solo poveri, gli ultimi sostenitori di Pernascò si sono sparati. Le solite cose. Tutta l'umanità si trastulla in un mondo virtuale chiamato OASIS, il più grande videogioco di sempre, una dimensione simulata che racchiude tutti i mondi del fantastico mai creati dall'uomo (WoW, Star Wars, Star Trek, Matrix, Pern, Terra-di-Mezzo, Discworld, Ringworld... tutti), ma anche il sistema scolastico e praticamente qualsiasi altra cosa. Nel mondo di OASIS si è scatenata da tempo una caccia al tesoro a tema anni 80 orchestrata prima di morire dal fondatore del gioco, James Donovan Hallyday, un incrocio tra Steve Jobs, Howard Hughes e Richard Garriott. Wade/Parzival, il protagonista, è uno dei gunter, giocatori che per trionfare in questa caccia alle tre chiavi e ai tre portali misteriosi nascosti da qualche parte nell'OASIS hanno dovuto imparare tutto sulla cultura pop del decennio in cui Halliday era ragazzino. Diventare dei super esperti degli anni 80 sessant'anni dopo. Videogiochi, film, fumetti, telefilm giapponesi. Tutto-tutto.
(c'entra pure questo)
Ora, il punto di forza di Ready Player One non sono tanto, come si potrebbe credere, i settetriliardi di citazioni in ogni pagina. Il fatto che si parli di WarGames e Kikaider, Supaidaman e Minerva X, di Joust e del cantante Falco, e che molti di questi elementi non siano solo tappezzeria ma diventino parte integrante della storia. No.
(e questo)
È proprio l'idea di base ad essere intrigante. Il che è strano, perché qualsiasi opera di fiction basata su videogiochi del futuro e mondi virtuali ti ha fatto stare male di stomaco per giorni.
(per dire)
Figurarsi quando il videogioco è la versione ultra-potenziata di Second "Soldi buttati da partiti e aziende perché è il FUTUROTFL" Life. È il modo in cui è costruita la caccia di Parzival, Aech, Art3mis e gli altri gunter, prima che i contorni nostalgici della stessa, a tirarti dentro per le orecchie, tanto che a un certo punto tutto sembra che vada benissimo e pensi Wow, che pheegata. Più o meno fino a due terzi della lettura, o poco prima. L'ultima parte del romanzo ti ha distrutto l'incantesimo. In mezzo a un tripudio di trovate un po' troppo cheesy anche in questo contesto del megafrullatone pop, hai visto il libro perdere mordente. I nemici impossibilmente cattivi, un po' di robe vabbè (con spiegone molesto per farle digerire meglio al lettore), la sfida finale da fan-service spintissimo, troppo-troppo-troppo (troppo?) stucchevole per protagonisti e sviluppo.
L'edizione italiana (ISBN), senza il Ready nel titolo. E' l'ultimo libro cartaceo che tu abbia mai comprato, ma poi l'hai letto in originale su Kindle, quindi non sapresti dire sulla bontà della traduzione. In ebook sia la versione inglese che quella in italiano costano dagli amazzonici circa sei euro
Ruffianata? Per un po' l'hai pensato. Ma poi no, alla fine hai deciso per la buona fede. Perché in tutto questo, al contempo, Ready Player One finisce per mostrarsi per quello che è realmente: un romanzo in cui Cline, uno del '72, ha infilato volutamente tutto quello che gli piaceva. Buttandolo lì, se ci stava bene, oppure buttandocelo lì a forza lo stesso, anche se non ci stava. Black Tiger della Capcom ha un suo ruolo nella storia perché è il videogioco preferito dell'autore, prima e più che per il suo potenziale nostalgico. Cline è come il suo Halliday, un game master che si diverte a portare gli altri a spasso nel suo immaginario, tra le sue cose preferite, e come lui si è inventato una caccia al tesoro nel mondo reale per promuovere il libro
Hai buttato una potentissima alzata di sopracciglio arrivato alla descrizione della DeLorean di Wade, equipaggiata con il led luminoso di KITT, l'oscillation overthruster di Buckaroo Banzai e i logo dei Ghostbusters, ma solo prima di scoprire che Cline si è costruito DAVVERO una DeLorean supercar-buckaroobanzai-ghostbusterizzata tamarrissima in quel modo. Più che una furbata per accattivarsi gli ultratrentenni, dunque, Ready Player One è un egoistico atto d'ammmore nerd al mondo nerd, scritto da un nerd
(patentatissimo) per… oh, al diavolo, per i nerd. Ché agli altri sai che gli frega. Un romanzo in cui pure la caratterizzazione sinceramente risibile dei cattivi-impossibilmente-cattivi e alcune scelte come la scena finale super-cheesy sono alla fine un omaggio a soluzioni analogamente ciao da film degli anni 80. Insomma, pur con i suoi difetti, pur con una parte conclusiva in cui probabilmente vien fuori qualche acerbità narrativa di troppo, per quegli ultratrentenni lì Ready Player One è un libro che va letto, da polliciata verso l'alto. E non solo perché tira in mezzo il Leopardon di Supaidaman. La domanda, però, resta: e se lo legge qualcuno che di tutto questo, dell'Atari Generation, dei GdR cartacei giocati con gli amici al sabato sera, dei film degli anni 80, dei fumetti, dei videogiochi, di Blade Runner, delle sfide ai coin-op in due, non ne sa nulla? Boh. Ma chissenefrega, senti: non c'è gente del genere da queste parti, vero? Immaginavi.
E questo è Ready Player One, il romanzo. Ready Player One, però, sarà presto anche un film. Un film i cui diritti sono stati acciuffati dalla Warner Bros. parecchio prima che il romanzo stesso (a sua volta oggetto di una guerra all'ultimo rilancio con dito medio alzato tra case editrici) arrivasse in libreria. Il problema è che una pellicola uber-super-ultra-iper-mega-ammiccante, uno Scott Pilgrim vs. The World all'ennesima potenza è, per i tuoi personalissimi gusti, uno scenario potenzialmente apocalittico; una roba da maroni frantumati dopo i primi tre minuti. Forse anche dopo i primi due. Dice: ma come, nel libro va bene, sullo schermo no? Esatto. Ready Player One, il romanzo, è costruito proprio come un film d'avventura (di trent'anni fa), si diceva. Uno di quei film con i cattivi-impossibilmente-cattivi, tipo E.T. o Chissà perché... capitano tutte a me. Ma è un romanzo, e come tutti i romanzi crea un rapporto con il lettore, diciamo così, intimo. Leggendone le pagine ti infili in un mondo, te lo immagini, i ricordi fanno il loro. E sono ricordi veri, i tuoi, perché quelle scene di WarGames descritte nel libro te le ricordi per come te le ricordi, la grafica di quei primi giochi da bar pure. Non sono solo WarGames e Galaga: sono la volta che ti hanno portato al cinema a vedere il primo, e quando sei uscito volevi arrivare anche tu vicinissimo così a distruggere il mondo, e il retro di quel baretto sullo Ionio con il cassone del secondo addossato alla postazione telefonica, in mezzo agli elenchi da duecento chili e le ceneriere piene. Reagisci agli stimoli mnemonici in modo personale, sono i tuoi ricordi: il gioco li chiama in causa, tu se ce li hai ce li metti, se no passi avanti. E se funziona, funziona. Ma un'ora e mezza barra due di bombardamento audiovisivo passivo di cartucce del 2600, moduli di AD&D e tizi che si muovono un po' impostati per far finta di essere avatar di un gioco graficamente avanzatissimo? Di anni 80 tarocchi? Dopo dieci anni di finti anni 80 ovunque? ANCORA? Anche no, grazie. Ché è sempre il megafrullatone pop di prima, certo, ma a berlo dalle orecchie si va mica bene.



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Commenti

  1. Mi hai convinto a leggerlo, è un po' che lo guardonin negozio e non sapevo mai se prenderlo o meno.
    L'adattamento filmico ci potrebbe state, tutto dipende quante scimmie ammaestrate assumono per la sceneggiatura.

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  2. Doc mi hgai appena punto vagamente nel ticchio di un e book.Anche se dopo aver provato 12-dodici modelli, tra cui il tuo preferito,la risata di scherno sta ancora riecheggiando per tutto il mall.
    No dicevo dell'ebook perche' la versione caratacea di questo nerdverso ricorsivo composto palesemente da uno che vive ancora con la mamma (caratterialmente parando) e scritto,NON Tradotto,coi funghi dei piedi e' una roba intollerabile per la mia biblioteca.almeno con l'ebook potrei cancellarmelo immediatamente; ma facciamo che sto' divertissment malfatto me lo sparo quando lo gratisseggiano,si??

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  3. Secondo me quelli del marketing hanno sbagliato tutto, se ci avessero messo QUELLA foto dell'autore come copertina, avrebbero venduto il libro a cataste! Cmq grazie Doc. lo leggerò!

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  4. P.S.: E' vero che la macchina dice molto di un uomo.E quella del link e' l'auto di un cojulienneone ridanciano con problemi seri e fantasia zero.

    Ora provate a pensare come scriva...

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  5. Letto un paio di mesi fa, concordo pienamente a metà col Doc. Una volta passato l'effetto nostalgia canalis cala l'attenzione e si finisce per inerzia... Però da lettura estiva sotto l'ombrellone può andare più che bene

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  6. A me è piaciuto, ma anch'io ho trovato il finale molto moscio.

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  7. Lo voglio leggere, mi hai incuriosito moltissimo. Quando parli di coin-op poi mi viene sempre un tuffo al cuore, la scomparsa di quel mondo è stato il primo vero gap generazionale provato. E proprio ieri ho passato il pomeriggio a mettere insieme con il MAME, una raccolta di tutte le rom che io ed i miei amici abbiamo giocato nella golden age del coin-op.

    Ah che tempi, tra vecchi che fumavano come ciminiere bestemmiando tra un tresette ed una briscola e i pomeriggi passati a guardare giocare gli altri, che le mille lire che avevi in saccoccia (quando andava di lusso) finivano con un quarto d'ora...

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  8. Letto un paio di mesi fa e concordo su tutta la linea. Io approvo anche il finale però, perchè idee in stile boss battle e finalone anni '80 sono pienamente in linea con il tono del libro. Inutile dire che dopo avrlo finito ho rispolverato il MAME con Black Tiger...

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  9. Ho appena donato i miei 6 eurini a amazon per l'ebook.

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  10. Sapevo che nella versione americana del libro è nascosto una caccia al tesoro, chi vince si prende la Delorian. L'ho sentito su un podcast, non mi ricordo quale.

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  11. Sapevo che nella versione americana del libro è nascosto una caccia al tesoro, chi vince si prende la Delorian. L'ho sentito su un podcast, non mi ricordo quale.

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  12. Confermo, si inizia a leggerlo godendo delle citazioni e si finisce perchè comunque, per essere un libro da ombrellone, è molto ben scritto nel suo essere fatto come i film d'avventura classici anni '80.

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  13. Ok, grosso modo la pensiamo alla stessa maniera anche su questo libro.
    Ma io voglio fortissimamente credere che il film possa essere pheego.
    Che ci vuoi fare, sono un ottimista...

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  14. Ops, scusa per il doppio e la delorean scritta male

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  15. Anch'io, rimasto inizialmente perplesso dal finale BA-BOOM, mi sono convinto che ci stava tutto perché, dai... era la sola cosa che ci poteva stare dopo l'enorme crescendo di tutto quanto viene visto, descritto e ricordato nel romanzo.
    Il teorema del boss-finale-che-quando-l'hai-ucciso-scappa-dal-dungeon-mentre-tutto-inizia-a-crollare.
    (attacco di nostalgia da AD&D finito, giuro)
    La mia preoccupazione riguardo al film, nata "grazie" a un'amica (nata a fine anni '80, ma comunque splendida nerd che ha comunque adorato il libro) che si è posta per prima il problema, è: ma come CACCHIO faranno con i diritti di sfruttamento delle immagini/filmati?!
    In Ready Player One c'è TUTTO, e la Warner potrebbe spendere di più per quello che per il cgi...
    Il rischio è che raffazzonino il tutto e mettano, che so, un Gray Tiger, un Balaga o peggio, Tunnel & Trolls (che costa sicuramente meno). :D
    Ma se posso dirlo anch'io (e lo dico da un po'), leggetelo che merita e diverte.
    Io, da nerd, mi sono divertito eccome.

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  16. Doc, sai che c'è? Mi hai convinto.

    Ho appena telefonato all'American Bookstore (sempre sia benedetto) qui a Milano, e ne hanno una copia (l'ultima). Vado a prenderlo e torno.

    Aspettami qui, eh? :))

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  17. Mhhh... Mi sorge il dubbio che tutto ciò non possa darmi più beatificazione de "Il Dizionario Dei Videogames" (Fabio Rossi, Domino/Avallardi, 1993. 450 pagine di goduria in formato tascabile... :D ), a meno che la storia che contorna il tutto non sia da fine del mondo! :P

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  18. Letto anch'io un paio di mesi orsono incuriosito da un'amico che lo stava per acquistare cartaceo su amazzonia, quindi mi sono unito all'ordine.
    Con la differenza che io l'ho letto e lui ancora no.

    Io l'ho trovato per molti versi un po' forzato e rigido, o meglio, troppo netto appunto in quelli che sono i ruoli bene/male assoluto-uto-uto. Come appunto era nei film di quei tempi, forse era voluto?
    Lasciando da parte comunque i giudizi sul come l'autore ha steso trama e personaggi, se ci si lascia andare alla nostalgia e ai ricordi il viaggio su OASIS fila liscio.
    Anche se io a Joust ho solo fatto una partita in vita mia e a Pacman ci crepo al 2° schema, per dire.
    La prima chiave sarebbe per me impossibile XD

    E il finale meh, con quella mezza morale buttala lì.

    Comunque una cosa sola... ma perché proprio LEOPARDON! argh.

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  19. Dai, Doc, la pulce, dicevo, c'era già. Ora m'hai convinto: messo in coda.

    @Matteo Casali
    Intendi problemi di diritti di sfruttamento tipo questi?

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  20. Comprato e toranto a casa.

    Verrà con me in montagna domani.

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  21. Letto su Kindle. A me sembra che parta invece pallosamente e poi diventi appassionate, finale compreso. Vale i 7 euro magari anche 10, non di più :-P

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  22. A me è piaciuto molto ma spiega TROPPE cose. È un libro scritto da un nerd per i nerd? Bene: io avrei buttato li qualche accenno al gioco/film/libro/canzone della situazione per spingere (chi non ne fosse a conoscenza) ad informarsi, a diventare una sorta di Parzival, per godere appieno dei particolari del libro.
    Troppi spiegoni per un prodotto rivolto ai nerd.

    A parte questo, mi è piaciuto davvero tanto.

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  23. Il libro ha delle premesse interessanti ma mi sono imposto di non comprare libri finché non finisco quelli già acquistati.
    Condivido le conclusioni finali e ritengo che un film tratto da un libro del genere non possa in genere venire bene.
    Alcuni libri non si prestano per essere trasposti e un esempio lampante è Guida Intergalattica per Autostoppisti, mitico libro e film da 6 meno meno.

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  24. @Helldorado
    quando un gettone costava 200 lire, che nostalgia.

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  25. Eh eh,mi sa sa che mi mancano ancora 10 anni per diventare 30enne,e gli anni 80(come i 90)del resto,non torneranno mai più.Quindi declino l'invito della lettura...

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  26. Parol13:
    ...almeno fino a quando non divento io multimegamilionario e invento una caccia al tesoro a tema anni 80 MOLTO più impegnativa, chiaro.

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  27. anche io voglio andarmene in giro con il BeBoop...

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  28. Ma Doc, forse mi sbaglio, è possibile che molte recensioni che fai partano da un coinvolgimento, per poi invece la passione e il giudizio positivo, cali nel finale dell'opera? (oltre i libro, ho in mente amazing Spider man).
    Che non sia che ci metti tanta passione, tanto entusiasmo, ma il fatto di godertela, è solo grazie al te al tuo cuore che pulsa? All'interpretazione che dai a queste idee, con tue idee più meglio migliori? Per poi inevitabilmente fare i conti con quello che ti racconta il prodotto, più banale delle tue previsioni, e che forse erano meglio le tue idee?

    Non so, a me spesso capita così, poi forse è una cosa solo mia e mi sbaglio. Vabbè, il risultato è che il filtro da cui faccio passare film da vedere, libri da leggere, fumetti da gustare, è diventato molto più fitto. O più generalmente, molte cose oramai mi disinteressano. Una volta andavo al cinema di pomeriggio, mi dava la gioia di farmi li cazzimia, uscivo e avevo ancora tempo di fare cose, baccagliare femmine. Ora 140 min. di film che entro alle 3 e mezza ed esco alle 6.00. Che cacchio faccio alle 6 oramai?! A questo punto vado TUTTO il pomeriggio di sole a femmine! No?!

    Ti obbligano ad entrare nel tunnel del divertimento, che raccogli la cumpa, e si deve andare tutti insieme, rigorosamente di sera, e ti vedi il film. Oh! ma questa cosa era divertente a 20 anni, quando ci andavi bevuto e fumato, e li si che erano bellissimi i film!
    Ma a questa età che non ti strosci più, vado di sera al cinema, con il tempo che è passato e si è asciugato tutta l'originalità, di tantissimi tuoi coetanei? E ora che non bevi, noti ancora di più 'sta cosa?...

    Vabbè, si è capito. Perciò, cosa volevo dire? Ah, si Doc, supergrazie per La Ballata di Halo Jones, mi piace un botto!!

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  29. Ultimus!:
    No, direi di no. Cerco di non aspettarmi mai niente quando vado a vedere un film o leggere un libro (ragion per cui le rece degli altri le leggo solo dopo), e il caso inverso - roba che parte così così e poi si riprende - è altrettanto frequente, non credere.

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  30. Il Doc come Maurizio Costanto. Se va bene a lui, buona camicia a tutti!

    Per colpa tua ho scaricato il libro (che tra l'altro, per i non Kindleiani, potete trovare DRM free a questo indirizzo: http://www.ultimabooks.it/player-one#descrizione ).

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  31. Mi sa che ho trovato la lettura per queste vacanze estive, avevo già una mezza idea di prenderlo e adesso credo proprio che lo prenderò!
    Doc. giusto per uscire fuori tema, hai sentito che nel secondo film di Capitan America ci sarà Falcon interpretato da un certo Anthony Mackie????? Non mi rendo conto se è una bella notizia o una pessima notizia, certo che un supereroe che parla agli uccelli....hem insomma...

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  32. Comprato sulla fiducia, meno male che c'è in Italiano per Kindle.
    Tra l'altro, un piccolo quasi OT (più o meno è in tema), Doc sai se esiste in formato digitale il libro di Levy Hackers gli eroi della rivoluzione informatica?
    Ne ho due copie cartacee perchè pensavo di avere perso la prima copia e invece l'avevo imprestata.
    Anche quello è un testo che ognuno di noi dovrebbe leggere :-)

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  33. Letto qualche mese fa in edizione originale (molto più economica di quella nostrana, tiè!), ed è stato un dolce balsamo per il mio animo nerd. Il protagonista è un precisino all'ennesima potenza, mette un pò timore. E a parte qualche clichè grossolano qua e là (tipo i cattivi, che sono cattivi e basta "perchè sì") si è confermato come una delle letture migliori del 2011. Il film non catturerà mai lo stesso spirito, se non altro per l'impossibilità di includere il gazillione di riferimenti pop causa copyright... ma pazienza. PS: Doc, se esiste un italiano in grado di produrre un romanzo del genere, quello sei tu. <3

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  34. BlueCyber74:
    Sai, di voci sui cast ne girano tante. Aspettiamo, via (certo che oddio, Falcon...).

    Mr.Giobblin:
    :*

    Tornando agli ebookki. Il bello/problema è che al prezzo di un libro normale ne prendi ventordici. Oggi ho comprato su amazon.co.uk tre libri ammerrigani potenzialmente interessanti, a un paio di spicci l'uno. Ne parliamo presto.

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  35. La volevo segnalare da un po' sul play Store c'é "i nostri anni '80", un app gratuita, é un quiz sugli anni 80 ed é una droga, e visto le tematiche del libro mi sembra il giorno adatto.
    Ah il libro l'ho letto e quoto tutto.

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  36. @Doc: scusa se entro in tackle scivolato sulla discussione, ma ho una richiesta per post futuro: una carrellata con tuo prezioso commento sui film di Bud Spencer & Terence Hill!

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  37. Quasi mi hai convinto, fosse solo per la copertina che mi ricorda un paio di cose di William Gibson (non mi ricordo quale racconto con il Golden Gate popolato di baracche) e per Black Tiger.

    Anche se le t3tt3 di Stefania Rocca avevano il loro perchè, anzo erano l'unico perchè di Nirvana :)

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  38. Mi accodo per un sondaggione sui migliori film della coppia (o da solisti) di Terence e Bud!

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  39. Ho iniziato a leggerlo, stupendo.

    L'unico disappunto è che avrebbe dovuto essere tradotto da qualcuno "in target" perchè nelle prima pagine non mi puoi sbagliare la citazione:
    "Cani e gatti che vivono insieme... isteria di massa!"
    Quella corretta finisce con "Masse isteriche!"

    Per la precisione.

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  40. Oh non eravamo d'accordo per fare spam, davvero!
    Quell'app è già quasi "morta".
    E' stata propio una carrambata! :-)

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  41. Comprato, messo sul Kindle e letto in neanche in 24 ore... Molto scorrevole, nerditudine e momenti da lacrime napulitante allo stato puro. Finale prevedibilissimo, ma d'altra parte...

    P.S. Doc, hai un sacco di spunti per organizzare i prossimi Superduper Contest...

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  42. Baron Karza:
    Oh, io al suo tempo un po' di spam su FB ve l'ho fatto. Boh, almeno mi pare :)

    Bubba Ho-Tep:
    'eenchia, di già? :)

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  43. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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  44. Per me i limiti più grossi del libro sono due:

    - Innanzitutto l'idea che la gente ci stropicci la fava per altri quattro decenni con gli anni 80 è ridicola. Figurati se uno nato nel 2012, fra sedici anni, si esalterà a giocare ai giochi per Atari. Nel libro sembra che non esista NULLA creato dopo il 1992. Va bene la nostalgia - anzi no, non va tanto bene - ma se hai l'ambizione di creare un mondo fantastico devi anche applicare un minimo di plausibilità.

    - I difficilissimi enigmi non sono poi così difficili. Specialmente il primo, a cui sono arrivato pure io che non sono neanche così perspicace.

    Alla fine è un libro così così ma piacevole.

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  45. Va bene, ho letto la recensione ed ho deciso: non farò corse per leggerlo, bravo bravo bravo ma anche basta.
    La motivazione non è da ricercare nella qualità del prodotto: non è il libro che non fa per me, sono io che non sono adatto a lui. Se avessi archiviato e lasciato fermentare questo genere di ricordi, ora potrei godere dei riferimenti e magari dire "eeeee quelli sì che erano i..", una bella botta di protovecchiaia e via. Ma così non è, e proprio adesso ho staccato dal programmare un codice per una demo su Commodore Plus/4, per poter rispondere con questo commento, ed è un tipo di geekismo questo un po' per pochi (scusate se suona presuntuoso, credetemi: non vuole esserlo) perché possa gustare un libro con riferimenti pescati appena borderline da quel nerdismo che è oramai già parte del pop.

    Diciamo che lo leggerò più in là. Ah, anche per me Black Tiger è coinop preferito, nella versione bootleg Black Dragon, che ha qualche difficoltà in più. Mi piaceva molto la musica della vanity (non devo spiegare cos'è la vanity, no?).

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  46. Gran libro. Non immaginavo mai avrei potuto leggere qualcosa del genere. Il frullato perfetto di un milione di ingredienti.
    Sembra facile ma non lo è. Non sarà Verga, ma è dannatamente divertente.
    E non esiste nell'universo che non vada a vederlo al cinema se lo faranno. L'adattamento è obbligatorio per risolvere diversi problemini di trasposizione.

    E dopo averlo letto ho pure trovato il sito definitivo di retro gaming!

    Grande anno !

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  47. Concordo quasi su tutto. E' un libro un pò ruffiano, con la storia dell'orfano maltrattato che sogna la rivincita in virtù della sua nerditudine...però proprio per questo ti ci fa cascare in pieno.
    Ha un target molto preciso, ma chi l'ha detto che un libro debba piacere a tutti?

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  48. Finito di leggere, da fan di gundam mi aspettavo un po' di più dalla parte con i robottoni. Chissà se ci sarà mai un seguito con nostalgia anni '90.

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  49. @Diennea
    Gli Anni'90 non hanno mai significato niente nella storia di Hill Valley

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  50. Letto in tre giorni, davvero bello.


    AVVISO SPOILER!!!

    Confermo la formaggiosità del finale, ma tutto sommato ci sta. Finisce come parecchi dei giochi/film/cartoni a cui si ispira, quindi ha senso.

    FINE SPOILER!!!


    Per chi come me ha vissuto l'infanzia negli anni '80 è praticamente una lettura obbligatoria.

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  51. L'ho iniziato oggi dpo aver finito quella mezza schifezza di "La caduta di Reach", mi sta piacendo molto, grazie Doc!

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  52. finito in 2 settimane scarse, bellissimo, stupendo il colpo di scena verso il finale (non spoilero però vi dico che non sai mai chi ci può essere dietro un nickname), molto, molto anni 80, con i buoni buoni ed i cattivi cattivi, un pò meh il motivo per cui Arty non si vuole rivelare completamente a Wade (io mi ero immaginato una cosa un pò più triste/tragica invece.....), ho pure indovinato i 4 robot pilotati alla fine (anche se il Doc li ha spoilerati indirettamente nel post).
    Riguardo alla questione film, al di là dei vari problemi di copyright o il film viene messo in mano ad un regita con i controcazzi (Peter Jacskon sto parlando di te)abbinato ad un scenegiattore altrettanto con i controcazzi altrimenti rischia di venire fuori una cagata colossaale (io o dividerei in 2 o tre parti), per cui sono d'accordo con il DOC

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  53. Libro gradevole ma la narrazione in prima persona è un EPIC FAIL di gigantesche proporzioni: ti sega da solo tutta la suspance dei momenti thriller (sai già come andrà a finire quando il protagonista è anche il narratore).
    Le prime 100 pagine sembrano un elenco telefonico di titoli, più che un romanzo.

    Buona l'idea, mediocre la realizzazione.

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    1. Vero, ho dovuto leggerne un buon 20% prima di iniziare a digerire la narrazione in prima persona. Stralunante tra l'altro: uno che si trova nel futuro racconta eventi del suo passato che sono ambientati nel nostro futuro ma con citazioni del nostro passato...

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  54. LEOPALDON!!!!!!!!

    letto ieri in treno. ripeto, LEOPALDON!!!

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  55. black tiger...ogni tanto lancio il mame e me lo riririririrfinisco :D

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  56. Letto quest'anno . Uno dei libri più belli di sempre .
    In attesa dell' uscita del tuo Doc :D

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  57. Preso su Amazon a 1,99, letto, digerito e mentre scrivo la recensione per il mio blog mi sono detto: "Vediamo se nell'Antro [che frequento da pochi mesi] è stato già recensito". E ora, dopo aver letto la tua recensione, DOC, devo faticare il doppio per non farmi influenzare dai tuoi argomenti. Maledetta curiosità.

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  58. Avete presente Facebook che compra Oculus Rift? Bene: è OASIS...

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  59. L'ho comprato su Amazon con Per il potere di Grayskull! L'ho letto in due sessioni due da Starbucks e ho scaricato finalmente MAME.
    Direi che sono sulla buona strada.

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  60. Io il libro l'ho preso due anni fa e nel frattempo letto tre volte, e sto per rileggermelo una quarta. SIl legge e si rilegge appunto come si fa con quei vecchi film anni 80, che ormai li conosci a memoria, ma cacchio, sono troppo fighi in se stessi, troppo maragliosamente maragli. Mi piace poi in particolare la battaglia finale e la parte precedente, ispiarata a THX nel mondo reale, omaggiando perfino il Ratto D'Acciaio di Harry Harrison.
    E poi, cari miei, il film arriva giusto quest' anno, e lo gira Spielberg, mica pinco pallo.

    Speriamo che sia bello, e chissenefrega se non lo e', tanto ho sempre il libro. :D :D

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  61. Ciao Doc.

    Amo molto quando una storia passa da un formato ad un altro (da fumetto a film, da libro a film, da film a libro ecc...), quindi mi sono letto Player One, per vedere come sarà trasposto al cinema. Ho amato la trasposizione di 300 e di Watchmen, e anche di Gomorra - mentre non mi sono piaciute le trasposizioni del Signore degli Anelli e di HarryPotter.
    Spesso abbiamo gusti diversi (tipo che Nirvana di Salvatores mi è piaciuto e anche ScottPilgrim e anche la prima stagione di StrangerThings, per dire - forse contano anche i cinquesei anni che abbiamo di differenza), ma trovo le tue recensioni sempre interessantissime, ben scritte e ti seguo con enorme piacere: ti ringrazio.

    Per quello che riguarda Player One: è un libro molto brutto, scritto abbastanza male, con una trama tiepida e personaggi inconsistenti. Nonostante abbia vissuto molte delle citazioni citate, non c'è stata una sola riga che me abbia fatte rivivere. Forse solo le citazioni di Ladyhawke. Questo perchè, al contrario di ScottPilgrim o di StrangerThings, Ernest Cline non evoca gli anni '80, ma li spiega. E il romanzo diventa emozionante come leggere wikipedia. Ma allora mi leggo wikipedia.
    Del resto, non poteva fare altrimenti.

    Il difetto principale comunque mi sembra il protagonista. Wade è semplicemente repellente. In cinque anni ha accumulato tutta la cultura nerd anni 80 - si è visto 157 volte il film dei Monthy Python, è un campione di tutti i videogiochi, sa a memoria (a memoria!) varie cose che adesso non dico per non spoilerare.
    Insomma, è insopportabile. Vince sempre. Vince facile. Non ha nessuna sofferenza da affrontare davvero. I suoi alleati non fanno praticamente nulla. I suoi nemici sono sempre un passo dietro a lui.

    A questo punto, ci sono buone probabilità che il film mi piaccia. Quello che nel libro è spiegato (spiegato!), nel film dovrebbe vedersi - e questo dovrebbe fare una certa differenza.

    Grazie dell'ospitalità, un abbraccione

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