Bad Girl: le vajasse del fumetto americano anni 90

Funziona così: individuate un vostro amico fumettofilo. Accostatevi alla sua gentile persona e, a tradimento, ditegli che quella dei fumetti come forma d'arte vi è sempre sembrata una grande cazzata. Lasciategli quindi elencare, tutto congestionato in viso, i "capolavori dell'arte sequenziale", Il ritorno del cavaliere oscuro di Miller, Maus di Spiegelman, Watchmen di Moore e Gibbons, Ethan? di Apreda e Fiorentino. E aspettate. Aspettate di vederlo piegare le labbra in un sorrisetto compiaciuto. A quel punto, e solo a quel punto, pronunciate con tono piatto le seguenti due parole: "bad" e "girl". Quindi osservate la vergogna dipingersi sul suo volto, al ricordo di una delle pagine più buie e tristi della storia del fumetto americano […]
Il fenomeno bad girl nasce perché all'inizio degli anni 90 i comics stelle e strisce sono stati trascinati talmente in basso dalla Image di McFarlane e dei suoi compagni di merenda, talmente nella tolla dalla speculazione dei nerd tendenti all'orgasmo facile per una copertina speciale dimmerda, che alle case editrici restava una sola carta da giocare. Quella delle tette. Le bad girl sono infatti personaggi femminili dall'indole bastarda (e questo ce lo dice il nome) e dal fisico peratissimo (e questo ce lo dicono le figure), avvolte in storie di sangue e violenza finalizzate a inquadrarne sempre e comunque al meglio le bocce. Senza mai andare a cercarsi casini con scene di nudo o nulla di troppo esplicito, sia chiaro, ma camminando sulla corda fino al punto di consumarla. L'equivalente fumettaro di quello che Lara avrebbe scatenato di lì a poco nel mondo dei giochini, in pratica, ma con protagoniste notevolmente più porche. Il fenomeno si alimenta con decine e decine di personaggi tutti uguali e tutti con una settima abbondante, ma arriva a travolgere entro la fine del decennio anche icone dei comics come Wonder Woman, si diceva giorni addietro. Ecco una veloce carrellate delle bad girl principali di quegli anni bui lì. Chi possiede in casa un qualunque fumetto delle tizie che seguono è caldamente invitato a disfarsene prima che sia troppo tardi. Lo diciamo per lui.
Lady Death
Una delle prime ad apparire sulla scena, Lady Death di Brian Pulido e Steven Hughes era un po' la rappresentante sindacale di tutte le bad girl. Nasce nel '91 come semplice comprimaria di Evil Ernie, poi diventa più importante di Evil Ernie, dell'intera casa editrice e dei suoi autori. Il tuo socio Fabrizio Fiorentino ne ha disegnato qualche numero nel 2003, subito prima dell'uscita di Lady Death The Motion Picture, una roba animata veramente pietosa.

ma veramente. Anche senza le musiche del Gladiatore che c'ha aggiunto questo tizio

La storia di Lady Death era quella di una tizia svedese che durante il medioevo si salva dal rogo grazie a un demone, il quale le dona immortalità, un decollete pazzesco e un capello platinato da fare invidia a Eva Henger. Inevitabile un imminente revival.
Vampirella
L'eroina vampira era in circolazione in realtà da un frotto di anni, essendo apparsa la prima volta in un albo della Warren nel '69. Nel '91, però, Harris Comics legge tra le righe il nuovo trend emergente nel mercato dei comics (tra le righe della parola "PHEEGA") e la ributta in fumetteria.
Si passa così dalle magiche storie della Silver Age disegnate da Frank Frazetta e Jose Gonzalez...
...alle modelle mezze nude ingaggiate per le fiere e le photo-cover. Ma nessuno pare lamentarsi del cambio
Darkchylde
Sciacquetta del '96 creata da Randy Queen e in grado di comandare a bacchetta le creature mostruose dei suoi incubi. O qualcosa del genere. Su uichipìdia si legge che "The success of the books spawned a line of best selling trading cards, action figures, skateboards, lunch-boxes, lithos, apparel, and mini-bust statues". Soffermarsi prego sulla parola "bust".
Angela
Una cacciatrice in missione per conto di Dio: come i Blues Brothers, ma un po' più perata. Personaggio ideato dal grande Neil Gaiman (respect), ma inguacchiata dal design del piccolo McFarlane (pernacchie e lancio di uova). Apparsa dapprima come nemesi di Spawn sulla sua pezzentissima serie, quindi come protagonista di una mini e di vari albi crossover tra il '94 e il '95, Angela diede vita a un'accesa bega legale tra Gaiman e McFarlane sull'effettiva paternità del personaggio. I due artisti hanno poi risolto da gentleman la questione, prendendosi a cazzotti.
"Quello stronzo mi deve settemilamilionididollari SOLO per aver disegnato un personaggio tanto ridicolo"
Purgatori
E da Angela alla diavola amichetta di Lady Death, Purgatori, creata anch'ella da Pulido e Hughes e dipinta come una tizia crudele e ninfomane. E pure con forti tendenze lesbo, giusto per far arrapare un po' di più i lettori spippolatori.
Ghh… ghh… Ahhhhh

Magdalena
E visto che questa storia delle donnine smandrappate con un qualche legame biblico sembrava funzionare, dalle pagine di The Darkness arriva nel '98 anche Magdalena. Che sì, ovviamente è tutta una roba danbrowna della discendenza segreta di Cristo, delle sue nipotine che fanno parte di un ordine segreto che, eccetera eccetera. A questo punto manca solo una suora guerriera e poi le abbiamo visto proprio tutte.
Warrior Nun Areala
Beh, eccola. Antarctic Press, 1994, stranamente non si trova dalle Paoline.
Avengelyne
In tutto questo, il famigerato Rob Liefeld, il cane della matita Rob Liefeld, si chiede E chi sono io, l'ultimo degli stronzi?, e tira fuori pure lui la sua bad girl. Una guerriera del paradiso blablabla con una crocchia in testa tipo Rita Levi Montalcini e le solite, apprezzabili proporzioni anatomiche della scuola Liefeld.
un po' il Michelangelo dei nostri tempi
Si vede che è solo per METÀ giapponese
Shi
Nippoamericana guerriera esperta di un'arte marziale segretissima che se te la dice poi deve ucciderti. "Shi" in giapponese vuol dire morte, giusto per andare sul sicuro. Creata da William Tucci, nessuna parentela con Stanley Tucci, Christine Tucci, la pornostar Flower Tucci o il celeberrimo musicista brasiliano Dudu Tucci, quello di Oduduà.
Pantha
Da non confondersi con la Pantha DC Comics, apparsa nelle storie dei Titani, la Pantha della Harris è un'antagonista di Vampirella. Devi avere ancora da qualche parte gli albi originali del tetta a tetta testa a testa tra le due disegnato da Mark Texeira, ma se li trovi li butti via. Promesso.

Chastity
Oh, finalmente! Basta con queste tipe maiale e ben venga un personaggio casto e morigerato che…
come non detto
del povero Michael Turner. RIP
Witchblade
Beh, Witchblade la conoscete, dai. Qualcuno avrà sicuramente visto quel telefilm pezzente con Yancy Butler
sì, quello
O quell'anime zozzo con tutto il suo corredo di statuine
sì, quello
Lady Rawhide
La cuginetta di Don Diego de la Vega, o whatever. Creata nel '93 da una Topps Comics attenta a non sfruttare troppo le sue properties, subito dopo aver dato alle stampe l'impagabile Dracula versus Zorro.
Dawn
Dawn di Joseph Michael Linsner aveva inquietantemente all'epoca tutto un suo seguito anche femminile. C'erano queste lettrici americane assuefatte all'eye-liner innamorate della storia di questa dea della morte e della rinascita vestita come in un film di Edwige Fenech. Sono state le prime a tagliarsi le vene appena è esplosa la moda emo.
Occhi di Gatto! Le Danger Girl!
Danger Girl
Chiudiamo - e quelle che eventualmente mancano ve le andate a cercare su uichipìdia, ché qui c'abbiamo da fare - con le Danger Girl, il trittico di agenti segrete peratissime di J. Scott Campbell. Autore che dopo aver portato al successo la serie Gen13 con i suoi personaggi femminili usciti dritti dritti dall'immaginario perverso dei peggiori nerd in circolazione, si è detto Sai che c'è?, e ha tirato fuori una serie tutta piena di pheeghe e inquadrature alla Boncompagni. Ne ricordiamo il gioco per PSone, un capolavoro superato forse solo da SpiceWorld

Ciucciati il calzino, Uncharted!

che dimostrava come quella storia del RIGIDO CONTROLLO QUALITÀ promesso da Sony fosse solo una gigantesca MINCHIATA.


POST CORRELATI:

 

 

26 

Commenti

  1. No, quella non hanno fatto in tempo ad aggiungerla come bad girl.

    RispondiElimina
  2. L'unica con un pò di dignità artistica era Vampirella. Cavolo quanto era bravo Frazetta...

    RispondiElimina
  3. "Le bad girl sono infatti personaggi femminili dall'indole bastarda (e questo ce lo dice il nome) e dal fisico peratissimo (e questo ce lo dicono le figure), avvolte in storie di sangue e violenza finalizzate a inquadrarne sempre e comunque al meglio le bocce."

    E questo significa Arte, a casa mia. Ti sei pwnato il post da solo! :)

    RispondiElimina
  4. Beh, essendoci già Magdalena e Angela... :)

    RispondiElimina
  5. "E questo significa Arte, a casa mia"
    Abiti ad Arcore, te?

    RispondiElimina
  6. No. Ma tettone e ultraviolenza ruleggiano, come maestro Russ Meyer insegna. A quel punto mi potresti dire che Russ Meyer è una cosa e Rob Liefeld un'altra, e tutto a svantaggio di Rob Liefeld, e io ti direi che è vero, ma non se ne uscirebbe più, quindi mi fermo.

    RispondiElimina
  7. Il fatto è che le donne di Meyer avevano sotto la gabbia toracica spazio a sufficienza per contenere gli organi vitali. Quelle di Liefeld no.
    Quelle di Liefeld avevano (hanno? Mica avrà imparato a disegnare, no?) misure tipo 180-08-60

    RispondiElimina
  8. Però, ora che ci penso, una vera zozzeria le ha tirate fuori anche l'osannatissimo e barbonissimo Alan Moore. Lost Girls non l'ha letto nessuno?
    Zozzeria sotto ogni punto di vista, se permettete.

    RispondiElimina
  9. rettifica: l'ha tirata fuori

    RispondiElimina
  10. Non l'ho letto, ma quello era un volume porno a tutti gli effetti, no? Porno per "sdoganare artisticamente il porno" (o qualcosa del genere), ma pur sempre porno

    RispondiElimina
  11. Moore l'avrebbe fatto per quello, sulla carta (scusate il gioco di parole).
    Ma io l'ho letto e mi ha tanto dato l'idea che tutta la faccenda dello sdoganamento artistico sia stata un semplice pretesto, stavolta.
    Letto poi...visto, ecco.

    RispondiElimina
  12. Ma il Neil Gaiman furry in foto da dove caspita salta fuori?
    Neil che si mena poi con Mc Farlane per una mera questione di soldi?
    Ma come ,Neil, non mi dirai che tutte quelle belle storie di Sandman con messaggi su come la gente non deve essere attaccata al superfluo e al denaro e roba così , erano solo minchiate da dare in pasto agli sfigati , vero?
    Liefed è uno di quei rari casi di disegnatore che peggiora con il tempo invece di migliorare.
    Almeno agli inizi di carriera un minimo di anatomia riusciva a disegnarla ..... ma ora che fine ha fatto?

    RispondiElimina
  13. Liefeld ha da poco affrontato un delicato intervento. Alle mani.

    RispondiElimina
  14. Curiosità non richiesta: per pagarsi le spese d'avvocato Gaiman è tornato in Marvel a sceneggiare 1602.

    RispondiElimina
  15. Ma poi la causa l'ha vinta Gaiman. Come avrà pagato il vecchio Todd tutti quei soldi? In pupazzetti?

    RispondiElimina
  16. Tutta questa storia mi porta una gran tristezza: Mc Farlane se ne è andato dalla Marvel perchè non gli andava di come le Major fumettistiche sfruttavano gli autori,menandola sul rispetto, l'onestà , la famiglia e balle varie, e alla fine si è comportato uguale a chi criticava aspramente.
    Se mi cercate, sono a ingozzarmi di tegolini per dimenticare.

    RispondiElimina
  17. Mah...io non li ho mai capiti questi personaggi. autore, o mi fai direttamente un fumetto porno oppure lascia perdere, non li concepisco proprio questi ammiccamenti continui: che gusto c'è a leggerli? Masochismo onanistico? XD

    RispondiElimina
  18. Beh, Alex, perché i fumetti delle bad girl si potevano vendere ai quattordicenni infoiati, i giornaletti porno no

    RispondiElimina
  19. Il Correttore di Bozze12 gennaio 2011 alle ore 15:08

    Azz! Ti sei dimenticato Painkiller Jane!

    RispondiElimina
  20. Ostia, mi son dimenticato Gianna Sedativo! Il crossover con The Darkness non era poi neanche malaccio. Mai avuto il coraggio di vedere la serie tv

    RispondiElimina
  21. Essì...rivaluto il mio sogno di voler entrare in un fumetto =S

    RispondiElimina
  22. See-daa-daaa-voo?!?!? (scusa l'OT ma Gene Wilder si impossessa di me ogni volta che sento quella parola, Doc...)

    RispondiElimina
  23. Mi ci hai piazzato Dawn. Furfante. Vero che la tipa si tingeva abbondantemente i capelli (lanciando in anticipo di decenni la moda del capello rosso su pelle abbronzata che ora va tanto) ma almeno il disegno e le idee di fondo - frutto di botte lisergiche oltre ogni dire, a mio parere - meritavano (anche se l'armatura di Dio lì è oltre il limite del fetish). Se non altro anatomicamente questa tizia portava una quarta, più che una settima, anche se con busti così attillati da rasentare il body painting. In alcune rare vignette porta addirittura una gonna lunga! Invece il biondino aveva una permanente da checca isterica, in tono con l'armatura cromata.

    RispondiElimina
  24. Ciao Doc,scusa se mi infilo di soppiatto in questo vecchio post,ma l'ho trovato sotto la recensione di Totoro e non ho saputo resistere.
    Ti quoto in tutto,però per spezzare una lancia in favore delle Bad Girl devo dire che qualcosa di buono nel mondo fumettistico l'hanno portato...

    LE COSPLAYER ZOZZE!!!!

    http://th05.deviantart.net/fs71/PRE/i/2011/319/a/a/lady_death_1_by_red_draken-d4gahwm.jpg

    http://th05.deviantart.net/fs70/PRE/i/2011/319/c/d/lady_death_4_by_red_draken-d4gai9u.jpg

    :D :D :D

    RispondiElimina

Posta un commento

Metti la spunta a "Inviami notifiche"per essere avvertito via email di nuovi commenti. Info sulla Privacy