Super-Eroi: 10 cambi di look totalmente inutili, terrificanti, sbagliati degli anni 90
Chi li ha vissuti da lettore, ricorderà gli anni 90 del fumetto americano come anni di grande cambiamento, grandi novità, soprattutto grandissime cazzate. Dopo il decennio precedente, che aveva regalato al mondo dei comics e ai voialtri aficionados idee, stupore e i suoi maggiori capolavori di sempre, con gli anni 90 tutto viene travolto dall'ondata di piena del rinnovamento grafico sparaflashato, dalla pezzentissima rivalsa dei disegnatori sugli sceneggiatori. Gente come McFarlane e i suoi sodali ha preso il potere, seguita da orde di fan mentecatti muti e con le braccia conserte, e ha precipitato lesta l'intero mercato in una frenesia da pupazzetti colorati, storie senza storia, copertine iperbrilluccicanti gigaspecialcollectorsitem che proprio non ci puoi dire di no, guarda. Una piaga che ha travolto anche i super-eroi più celebri di Marvel e DC, costringendoli ad umilianti cambi di look assolutamente privi di senso. Perché in quegli anni lì, anche se ti chiamavi Superman o Daredevil, se non c'avevi almeno il capello zingaro a mezzo collo e una tutina corazzata, non eri proprio un cazzo di nessuno. Detto questo, andiamoli a vedere, questi campioni del cattivo gusto. Andiamolo a vedere, come hanno ridotto i miti della nostra infanzia, questi stronzi senza cuore. [...]
AZRAEL BATMAN
1992. Bruce Wayne si trova impossibilitato a vestire la mantellina di Batman visto che il bressler caraibico drogato fino alle orecchie Bane gli ha, uh, spezzato la schiena con un potentissimo backbreacker.E non avete visto il piledriver e la frogsplash dalla terza corda con cui Bane ha chiuso l'incontro, tra gli applausi scroscianti del pubblico |
Ti accontenti di menzionare quei ridicoli muscoletti addominali a pallina |
LA MIGNOTTA DONNA INVISIBILE
Sue Richards non è semplicemente una super-eroina. E' da almeno quarant'anni anche e soprattutto una madre, in senso lato della famiglia allargata e disfunzionale dei Fantastici Quattro, in senso stretto di Franklin Richards e di quell'altra ragazzina che è venuta dal futuro o qualcosa del genere. E se hai una super-eroina che è anche e soprattutto una madre, non le cambi la tutina classica di molecole instabili con un completo da tigre del ribaltabile. E' invece, purtroppo, è esattamente quello che accade in un ciclo di storie di metà anni 90. Ma del resto negli anni bui di quel lungo medioevo ai F4 capitava anche di peggio. Tipo la Torcia Umana che si sposa con una skrull e questa partorisce un uovo e poi in Marvel se ne vergognano talmente tutti che la vicenda viene dimenticata e se un lettore osa scrivere per chiedere dei chiarimenti gli mandano Stan Lee a casa a picchiarlo col bastone.quello, o La Cosa con la maschera da Splatterhouse. Per dire |
CAPITAN AMERICA CORAZZATO
Aprile '95. Il fatto veramente pezzente, quando vai a stravolgere il costume di uno dei primi e più iconici super-eroi in circolazione, non è tanto che per seguire come un elefante la tendenza zingara del momento gli piazzi addosso una corazza. No. Né che giustifichi la cosa con un risibile canovaccio che vede Capitan America semiparalizzato e costretto di conseguenza a indossare, uh, una tuta piena di spalline e pesantissima. Nemmeno. E' che ti senti talmente in colpa per questa puttanata da doverla spiegare con un box in copertina. Un box giallo ed enorme. Si poteva fare un torto peggiore al povero Cap?Petto in fuori e... no, troppo! Di meno! |
CAPITAN AMERICA CONTRO L'ANATOMIA UMANA
Sì, si poteva. Bastava chiamare in causa nel '96 l'analfabeta della matita, Rob Liefeld, e chiedergli di reinventarsi il look del personaggio. Il contesto è quello di un reboot di alcuni eroi ordito da Marvel in combutta con Jim Lee e il summenzionato cane della tavola da disegno. Ai F4, affidati a Lee, va tutto sommato bene, mentre Cap si ritrova un'aquila al posto della A sulla fronte e il cofano di un'Alfa 33 al posto dei pettorali. DEVIL CORAZZATO ANCH'EGLI(L)
1993. Dopo esser stato malmenato per l'ennesima volta, e incazzatissimo perché le sue storie venivano illustrate con un tratto da corso di disegno delle medie da Scott McDaniel, Matt Murdock sposa il trend del momento indossando spalline metalliche, gambali in qualche modo metallici anch'essi e soprattutto suggestive ginocchiere appuntite, sufficientemente anni 90 su una scala da zero a X-Force. Naturalmente il tutto viene abbinato a toni più tetri e minacciosi e... le solite cazzate. Ché sette anni prima a Frank Miller e David Mazzuchelli, per creare quel capolavoro assoluto che risponde al nome di Born Again, il costumino tradizionale rosso era andato benissimo così com'era.
IL PUNITORE ANGELICO
Dopo aver rotto le palle riproponendo quell'ideuzza stiracchiata di base per centinaia di storie e comparsate assortite, il Punitore arriva a fine anni 90 stanco. Stanco morto. O più che altro morto, visto che a un certo punto si suicida. Solo che in una miniserie del 1999, Frank Castle torna in vita sotto forma di - tenetevi - un essere sovrannaturale e fantasmatico con uno strano ghirigori sulla fronte e la solita coppia di Uzi Pistol, però angelici, intenzionato a fargliela pagare - occhio che arriva - all'angelo custode che non ha protetto la sua famiglia il giorno in cui è stata massacrata durante quella scampagnata a Central Park. Anche qui, il ciclo di storie è stato rimosso dalla Marvel, e se ne chiedi oggi conto a Joe Quesada lo vedrai fuggire via veloce coprendosi le orecchie e gridando NANANANANA NON NE SO NIENTE NON VOGLIO SENTIRE LALALALALA.
Il ciclo di storie era intitolato "Punisher: Purgatory". Sarebbe bastato "Punisher: Purga". |
THOR BONDAGE
No, Thor no. Vi prego... vi supplico, Thor non... opporcaputtana. Il costume di Thor è potente così com'è, da sempre. Puoi aggiungere o togliere qualcosa, tipo la barba o le maniche di cotta, ma di certo non puoi andare a toccare quelle sei grandi borchie sulla corazza o gli stivali o... O, al diavolo. Niente spiega un Thor come quello che Deodato ha avuto il coraggio di tirare fuori nel 1996. Con i capelli di Joey Tempest, i laccettini di cuoio da pervertito, il passamontagna e l'ombelico di fuori come una zoccoletta in fieri di Non è la Rai qualsiasi. WOLVERINE BESTIALE
Cioè, nel senso di ANCORA più bestiale. 1993. Siccome gli andava, Magneto cava via dal corpo di Wolverine tutto l'adamantio, il materiale indistruttibile di cui sono rivestiti come noto ossa e artigli indistruttibili del nano canadese (a meno che non abbiate avuto la sfiga di guardare in italiano il film Mallrats di Kevin Smith, perché in quel caso avrete sentito parlare di "Uolveràin" e dei suoi "artigli di diamante"). Rimasto senza adamantio, Logan scopre che in realtà ha sempre avuto degli artigli di osso - solo che non se n'era mai tipo accorto - mentre il suo fattore di rigenerazione mutante va ai pazzi, coinvolgendo il corpo dell'eroe diversamente alto in una violenta mutazione. Le conseguenze sono un aspetto più ferino, basette ormai fuori controllo e una maschera da pirata che non si è ben capito a che cosa minchia servisse ma si ci trovavano, e sai com'è.WONDER WOMAN SU PENTHOUSE
La povera Wonder Woman di costumini ne ha cambiati tanti in carriera. Ivi compresa una tutina da agente segreto, un completo alla Lara Croft e, giusto l'estate scorsa, un guardaroba nuovo con giacchetto molto Roberto Cavalli. Ma nel '95, visto che tra le manie del momento c'era anche questo suggestivo vezzo di sbattere UNA TIZIA TETTONA QUALSIASI IN COPERTINA per vendere qualche copia in più a quei maledetti nerd pippaiuoli, anche Wonder Woman finisce per ritrovarsi in bikini. E con una terza abbondante.SUPERMAN COL CAPELLO ZINGARO
Che, come si diceva nel post sulle mode terrificanti degli anni 80 e 90, è chiaramente il famigerato mullet. Dopo tutta quella pippa della Morte di Superman, l'ultimo (ma poi mica tanto ultimo) figlio di Krypton torna tra i vivi con una tutina nera orribile - che fortunatamente mollerà di lì a poco - e con un taglio di capelli da bullo della riviera romagnola. Che sfortunatamente si porterà dietro per un bel po' di tempo.SUPERMAN ROSSO E BLU: ROSSO FRIZZANTE,
BLU FRIZZANTISSIMO
Ma anche qui c'era spazio e tempo in abbondanza per fare di peggio. E infatti nel 1998 la DC tira fuori questa cosa allucinante del Superman con i poteri elettrici e la tutina bianca e blu. Ringraziata dai suoi entusiastici fan con salve di pernacchie e un fitto lancio di pachino e san marzano, la casa editrice si trova con le spalle al muro e decide di dare un taglio a questa storia del Superman powered by Enel. Nel peggiore dei modi: splittando Superman in due entità separate, una rossa e una blu. Come la minerale Brio Blu mi piaci tu. Ovviamente il ritorno allo status quo avviene con una rovinosa ritirata priva della benché minima spiegazione: l'unica a cui questa storia di averci due Superman per casa poteva interessare, del resto, era Lois Lane.BLU FRIZZANTISSIMO
Mhhh, stasera ci divertiamo, ragazzi... |
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Bellissima la gag finale con Lois Lane :D
RispondiEliminaGli addominali a palloncino di Azrael dipendeva dal disegnatore, non ho mai capito cosa se lo tenessero a fare uno come Kelly Jones, che non ha alcun rispetto per le proporzioni.
RispondiEliminaMitch: :-*
RispondiEliminaAnonimo (anche se non sei tra gli amicici del blog, puoi sceglierti un nome dal menu a tendina sotto i commenti: nome/url): era il Kelley Jones di Deadman e di quelle storie inguardabili di Sandman, vero?
Rob Liefeld è veramente un ca**one,deve avere gli occhi a distanza assiderale uno dall'altro per aver creato quel deforme di Cap lì. Più guardo stà tavola più mi chiedo come abbia fatto ad entrare alla Marvel...erano propio messi male...
RispondiEliminathor tempest
RispondiEliminasembrava più che altro Goku SuperSayan 3
Eliminaordog: It's the final ragnarok! Tada-dada, tata-daddaddà, eccetera.
RispondiEliminaZero: Liefeld era il cugino scemo della possa che ha dato vita all'Image. Anche Valentino era e resta un cane, ma aveva almeno una qualche vaga idea dell'anatomia umana. Liefeld no. Liefeld zero.
(merita quasi un post tutto per sé)
Nuooooo Cap ormonizzato tipo Bob di Fight Club non si può vedere. Invece nel disperato tentativo di far apparire Thor più metallaro lo hanno fatto diventare più "gaio".
RispondiEliminaSì dai Doc, un bel post su Liefeld, oppure sui peggiori disegnatori di comics ammerigani. Se ho odiato X-Force è proprio a causa sua e della sua mania di disegnare personaggi ipertrofici, ma dai piedi minuscoli. Per non parlare della sessantina di denti che avevano in bocca. Altrimenti non sarebbe stata malaccio come serie.
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RispondiEliminaAh ah Thor-leader degli Europe veramente pessimo!! Però Superman versione Catwoman (e relativa saga) non era così male, a me il Superman in armatura piaceva (penso fosse leggermente ispirato ad Iron Man. Penso eh).
RispondiEliminaEsatto era lui (sono andato a guardare perchè non lo sapevo), e non ho mai sopportato quegli ammassi di steroidi che faceva col corpo deforme e la testa minuscola. La cosa bella è che le figure cambiano proporzione da una vignetta all'altra. Graham Nolan faceva invece un meraviglioso Batman, altro che.
RispondiEliminaNon so, il costume corazzato di Batman mi pare logico, almeno come concetto (non leggo Batman, quindi ritenetelo un parere da esterno): voglio dire, se hai un pacco di soldi, nessun potere e ti devi far sparare addosso, almeno equipaggiati con qualcosa di più di una cintura.....
RispondiEliminaRob Liefeld se aveva l'artrosi disegnava meglio mentre Joe Quesada....perchè lo fanno ancora lavorare?
solo per essere puntiglioso: wolverine cominciò ad avere quell'aspetto dopo che Genesis, figlio di Cable, tentò di rimettergli l'adamantio, non quando Magneto glielo tolse..
RispondiEliminaBella l'analisi che hai fatto degli anni '90 fumettistici in ammariga. Sostanzialmente concordo con più di un punto anche se credo che certe tendenze, deprecabili, stiano e siano tornate a tormentarci nuovamente nei duemmilla e non più duemmilla.
RispondiEliminaIl Cap del rinasciverso era agghiacciante, il Thor bondage osceno ma credo che la palma della più brutta katzata d'ogni tempo spetti al costume della Donna Invisibboli...
Leggo questo articolo con 13 anni di ritardo, ma non posso esimermi da fare il complimenti all'autore. E' un pezzo completo, accurato e intriso di una ironia pungente e scanzonata. Complimenti. Continuerò a spulciare il blog alla ricerca di altre perle.
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