Demon's Souls: la fine è il nuovo inizio
L'Old One aveva la voce suadente del controller Eden Viaggi della pubblicità. Però l'hai ammazzato lo stesso. Titoli di coda, fine, ma fine fino a un certo punto, ché ti ritrovi nel Nexus e potresti ricominciare tutto da capo un'altra volta, anche se non lo farai. Ma ora, ora che ti sei liberato della dipendenza da spezie stagionate e trementina, ora che hai passato al fil di spada tutti i demoni e gli NPC ostili, ora che hai schiacciato Boletaria con la protervia del Rocco degli esordi, che ne pensi di Demon's Souls? […]
Niente panico: è un cucciolone. Il Re l'ha fatto castrare.
È il gioco difficile di cui tutti ti parlavano? No, non lo è. Partendo con il piede giusto (leggi: usando una classe che ce l'ha duro sul fronte incantesimi, come i Nobili. Leggi: ricordando di suicidarsi nel Nexus per non ritrovarsi alle prese con black phantom in ogni dove. È una storia lunga), di difficile ci sono solo, paradossalmente, le prime fasi. I primi scheletri neri, le prime rotture di coglioni con i Red Eye Knight. Ma ti basta apprendere le magie giuste per diventare una macchina di morte. I boss, fatta eccezione forse per il falso re dell'1-4, sono tutti di una facilità disarmante.
È il gioco frustrante di cui hai letto in giro? No, non lo è. Perché se è vero che morire - oltre ad essere per la proprietà transitiva un po' partire - vuol dire ritrovarsi a contemplare l'inizio del livello, ci sono le scorciatoie, e soprattutto non si muore mai per caso. Frustrante è Ninja Gaiden del 2004 per Xbox: Demon's Souls richiede solo un minimo di concentrazione. Il che, certo, in un mercato in cui ogni gioco in terza persona, giusto per andare sul sicuro, salva la posizione in automatico anche tra un salvataggio e l'altro fa notizia.
È, soprattutto, il gioco bello che ti raccontavano alcune fonti fidate? Lo è. Assolutamente. Un gioco dall'atmosfera incredibile, nonostante i bug e i cadaveri di gelatina. Dovessi usare un solo aggettivo per definirlo, probabilmente opteresti per "epico".
Quello, oppure "meraviglioso". Uno dei due.
bravo doc non è difficile, non è frustrante ed è proprio bello.
RispondiEliminadovessi definirlo con un aggettivo direi senza dubbio affascinante
Assolutamente d'accordo su tutta la linea
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