Mondiali 2010, Italia - Slovacchia: "Non accetteremo nessuno sul carro dei vincitori"

Sentenziava il vomitatore toscano prima dell'inizio della gloriosa spedizione azzurra in Sudafrica. Due punticini e un'ENORME figura dimmerda più tardi, dopo che anche la Slovacchia è venuta a prendervi a pesci in faccia, il carro dei vincitori resta parcheggiato in seconda fila e in attesa di rimozione davanti allo stadio di Johannesburg: si sale tutti quanti sul carro dei francesi. Quello dei poveri coglioni. [...]

A questo punto, però, sarebbe troppo facile dare all'allenatore della testa di cippa. Prendersela con lui solo perché si è tirato dietro un blocco di giocatori dalla squadra arrivata settima in campionato e ha consegnato loro i ruoli chiave della nazionale. Perché ha dato fiducia al cadavere di Cannavaro, al jolly Marchisio, all'incompreso Pippinta. Perché Quagliarella l'ha tenuto in panchina fino all'ultimo nanosecondo. Perché quello che vuoi. La verità è che per quanto il vomitatore un po' se la sia andata a cercare, lasciando a casa un po' di gente che gli avrebbe fatto comodo in Sudafrica, si trattava al massimo di un paio di nomi. Quattro, tié. La verità è che il calcio italiano non esprime oggi nulla di meglio di questo piattissimo, ignobile squallidume. Un giorno vedevi vestire quella maglia a Baggio, Del Piero, Maldini, il miglior Vieri. Oggi a Pippinta.
Si dirà: eh, ma se l'Immensinter, la squadra che domina da anni la Serie A, mette in campo solo stranieri poi questo è il risultato. Sarà vero? E anche ammesso che lo fosse, se questo è il livello dei giocatori italiani, come fai a darle torto?

Nelle due foto sopra: ora niente più pheeghe mezze nude con la parrucca di Nami di Mila e Shiro in giro per il centro. Sfiga. A questo punto che fai? Tieni per l'Olanda, per rispetto dell'olandesino Yolanthe, o segui l'Argentina di questa qui?