The Typing of the Dead: ne ferisce più la tastiera che la lightgun. Forse
Esistono spin-off più fuori di testa di The Typing of the Dead (ザ・タイピング・オブ・ザ・デッド aka zataipinguobudadeddo), questa trasposizione per dattilografe dello sparatutto con (e per) pistola House of The Dead 2? In un paese in cui l'autore di Mazinga Z prende per il culo se stesso vent'anni dopo con Panda Z, molto probabilmente sì. Ma comunque. Per questo nippobundle gioco + tastiera Dreamcast di The Typing of the Dead c'è chi chiede oggi sulla baia quaranta, cinquanta e financo novanta dollari. Tu lo hai preso settimana scorsa ad Akiba per 800 yen (sì, 800 yen nel senso di 6 euro e sessantuno centesimi di euri, nonostante il cambio avverso di oggigiorno), nuovo, incellophanato, doppio inchino finale del commesso incluso.
Per chi non lo sapesse, il gioco è un mod ufficiale di House of the Dead 2, in cui gli agenti dell'AMS indossano uno zaino Dreamcast con una pila gigante e, una tastierina al collo, affrontano gli zombie e i mostri e i coristi vaticani inseguiti da Balducci del gioco digitando vorticosamente parole e brevi frasi che appaiono sullo schermo. Zombie e mostri che, peraltro, partecipano al clima gioioso soppiantando le proprie armi con padelle, martelloni di gomma e altri strumenti da clown bracaloni. Facile, dirà qualcuno. Staminchia, rispondi tu [...]
Che se la versione occidentale (quella che, una vita fa, recensisti nella sua incarnazione PC WIndows per Computer Games, una delle prime riviste su cui hai messo il word processor) era facilmente gestibile, quella originale per giappoDreamcast sa farti smadonnare senza sforzarsi neanche troppo. Che la QWERTY del DC ha una barra spazio piccolissima. Che, soprattutto, digitare al volo "Snapdragon" per respingere un attacco sulla versione PAL era una cosa, battere in due microsecondi parole come "SAKURASTICAZZENFANCULONOMIZU" su questa è decisamente un'altra. Tante, decisamente tante di conseguenza le situazioni da Dove sta il tasto... eh, oh, e aspetta! Cazzo di zombie maleducato, eh.
Ma, oh, per sei euro e sessantuno centesimi ti fai due risate. Con un po' di pratica, puoi perfino iniziare a carezzare col pensiero quel posto da segretaria all'esselunga.
Per chi non lo sapesse, il gioco è un mod ufficiale di House of the Dead 2, in cui gli agenti dell'AMS indossano uno zaino Dreamcast con una pila gigante e, una tastierina al collo, affrontano gli zombie e i mostri e i coristi vaticani inseguiti da Balducci del gioco digitando vorticosamente parole e brevi frasi che appaiono sullo schermo. Zombie e mostri che, peraltro, partecipano al clima gioioso soppiantando le proprie armi con padelle, martelloni di gomma e altri strumenti da clown bracaloni. Facile, dirà qualcuno. Staminchia, rispondi tu [...]
Che se la versione occidentale (quella che, una vita fa, recensisti nella sua incarnazione PC WIndows per Computer Games, una delle prime riviste su cui hai messo il word processor) era facilmente gestibile, quella originale per giappoDreamcast sa farti smadonnare senza sforzarsi neanche troppo. Che la QWERTY del DC ha una barra spazio piccolissima. Che, soprattutto, digitare al volo "Snapdragon" per respingere un attacco sulla versione PAL era una cosa, battere in due microsecondi parole come "SAKURASTICAZZENFANCULONOMIZU" su questa è decisamente un'altra. Tante, decisamente tante di conseguenza le situazioni da Dove sta il tasto... eh, oh, e aspetta! Cazzo di zombie maleducato, eh.
Ma, oh, per sei euro e sessantuno centesimi ti fai due risate. Con un po' di pratica, puoi perfino iniziare a carezzare col pensiero quel posto da segretaria all'esselunga.
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