Doom - il film: il sopracciglio di The Rock contro i mostri alieni
Un pianeta lontano, un'installazione terrestre invasa da alieni che trasformano i coloni in mostri facendoci lingua in bocca, una squadra di marine chiamata a far pulizia.
E no, non è Aliens - Scontro Finale. Ma gli sarebbe piaciuto [...]
Doom, il film, è tutto interpretato dal sopracciglio di The Rock (che qui non prende a sediate Mick Foley. Anche perché quest'ultimo è finito a lottare sul ring con una sagoma cartonata di Rocky Balboa. No, davvero) e da Urban. Ma non il mitico centrocampista del Cosenza Calcio 88/89 Alberto Urban, ma Karl Urban. Quello che nel Signore degli Anelli era... boh. Vabbé.
Karl Urban e Rosamund Pike (qui con gli zigomi gonfiati da tutti i soffocotti praticati per ottenere quella parte da pompeenara in 007 La morte può attendere) sono qui i fratelli Grimm, che invece di raccogliere favole tradizionali e spacciarle per proprie hanno a che fare con dei casini genetici dell'altro mondo. Marte, per essere precisi.
A mettere le cose a posto arriva la solita squadra di space marine: una squadra che non si fa mancare un luogo comune da squadra di space marine media che sia uno. Il pezzo di ghiaccio? Check. Il pezzo di merda? Check. La matricola? Il nero buono e guascone? Il fanatico religioso? Check, check, check.
Ora, ci sono film di fantascienza che sono fatti con quattro soldi, e si vede. Ma per Doom Barkowiak (regista che con un cognome del genere doveva stare sui coglioni a tutti gli insegnanti delle medie) c'aveva a disposizione 70 milioni di petroldollari, che mica son pochi.
Saranno andati tutti in catering.
Comunque, il film è una tale merda che stai lì a sentire battute vergognose e a chiederti oh, ma quando arriva quella dannata sequenza in soggettiva?
Ma quella non arriva, e The Rock dice cose tipo "Last man standing, amico" o "Semper fidelis, figlio di puttana", e i mostri/zombie/relitti alieni fanno i ruttoruggiti che hanno mangiato troppi coloni, e compare il BFG ("Bel fottuto giocattolo", nella ancor più ridicola versione italiana, doppiata da un paio di tizi di passaggio), e Mick Foley ancora non si vede. Che le sta ancora prendendo dalla sagoma di Rocky.
Poi, subito prima di una terrificante deriva wuxiapian a base di calci volanti, capriole e pugni piroetti, la sequenza in soggettiva arriva. Allora porti istintivamente la mano al mouse per fermare quell'ondeggiamento nauseabondo dell'arma, ma dice che non si può.
Che questo è un film.
Il fucile continua a oscillare, davanti ai cagnacci di Doom 3 e ad altri mostri che con il resto della storia non c'entrano una bella fava.
Ti senti male. Ti viene da rimettere i dolcini alla cannella dell'Ikea.
E' la labirintite da Doom. Chiaro.
E no, non è Aliens - Scontro Finale. Ma gli sarebbe piaciuto [...]
Doom, il film, è tutto interpretato dal sopracciglio di The Rock (che qui non prende a sediate Mick Foley. Anche perché quest'ultimo è finito a lottare sul ring con una sagoma cartonata di Rocky Balboa. No, davvero) e da Urban. Ma non il mitico centrocampista del Cosenza Calcio 88/89 Alberto Urban, ma Karl Urban. Quello che nel Signore degli Anelli era... boh. Vabbé.
Karl Urban e Rosamund Pike (qui con gli zigomi gonfiati da tutti i soffocotti praticati per ottenere quella parte da pompeenara in 007 La morte può attendere) sono qui i fratelli Grimm, che invece di raccogliere favole tradizionali e spacciarle per proprie hanno a che fare con dei casini genetici dell'altro mondo. Marte, per essere precisi.
A mettere le cose a posto arriva la solita squadra di space marine: una squadra che non si fa mancare un luogo comune da squadra di space marine media che sia uno. Il pezzo di ghiaccio? Check. Il pezzo di merda? Check. La matricola? Il nero buono e guascone? Il fanatico religioso? Check, check, check.
Ora, ci sono film di fantascienza che sono fatti con quattro soldi, e si vede. Ma per Doom Barkowiak (regista che con un cognome del genere doveva stare sui coglioni a tutti gli insegnanti delle medie) c'aveva a disposizione 70 milioni di petroldollari, che mica son pochi.
Saranno andati tutti in catering.
Comunque, il film è una tale merda che stai lì a sentire battute vergognose e a chiederti oh, ma quando arriva quella dannata sequenza in soggettiva?
Ma quella non arriva, e The Rock dice cose tipo "Last man standing, amico" o "Semper fidelis, figlio di puttana", e i mostri/zombie/relitti alieni fanno i ruttoruggiti che hanno mangiato troppi coloni, e compare il BFG ("Bel fottuto giocattolo", nella ancor più ridicola versione italiana, doppiata da un paio di tizi di passaggio), e Mick Foley ancora non si vede. Che le sta ancora prendendo dalla sagoma di Rocky.
Poi, subito prima di una terrificante deriva wuxiapian a base di calci volanti, capriole e pugni piroetti, la sequenza in soggettiva arriva. Allora porti istintivamente la mano al mouse per fermare quell'ondeggiamento nauseabondo dell'arma, ma dice che non si può.
Che questo è un film.
Il fucile continua a oscillare, davanti ai cagnacci di Doom 3 e ad altri mostri che con il resto della storia non c'entrano una bella fava.
Ti senti male. Ti viene da rimettere i dolcini alla cannella dell'Ikea.
E' la labirintite da Doom. Chiaro.
Pensa che me lo regalò la morosa. Edizione con cartone in rilievo..
RispondiEliminami piacque pure.
Li raccolgo questi film 'dimmeelma' :D
Sono autolesionista :D
crj
Vantiamocene pure ;)
RispondiEliminacome ho detto l'altra volta, a me nn dispiace anche e il sopraciglio di The Rock potevano farlo meno cattivo
RispondiElimina"cosa sta cucinando The Rock?!?"
RispondiEliminaCon quel sopracciglio alzato si capisce al massimo cosa ha mangiato ieri.
Il primo film di doom è stata una delusione pazzesca. Niente a che vedere con il videogioco. Il film doveva essere molto più horror ed incentrato sul lato demoniaco dei mostri.
RispondiEliminaComunque hanno annunciato un nuovo film in 3D e sembra che sarà più fedele al videogioco o comunque non sarà sicuramente un sequel del primo.
Fonte: http://www.filminuscita.info/cinema/87art_Un-nuovo-film-di-Doom-in-3D.aspx