I prossimi videogiochi Lego (Shenmue III scoop inside)

Ok, va bene i due Lego Star Wars. Il carino Lego Batman. Il palloso, duplice Lego Indiana Jones. Il superfluo Lego Rock band. L'inevitabile Lego Harry Potter. Ma quali sono gli altri Legogiochi che il 2010, con fare indifferente, ci infilerà di soppiatto dentro la console? A separarti dalla verità è solo quel pulsantino qui in basso, sulla destra. Sì, quello...
LEGO ROCCO gang BANgD E IL FLAUTO MAGICO (foto 2)
Il primo Legogioco vietato ai minori. Ridestatosi come per magia nel mondo dei Lego, e quindi ritrovatosi improvvisamente privo dell'attrezzo del mestiere per il noto effetto bamboloccio, il cavaliere Rocc Sigfredi deve recuperare i suoi ventiepassa centimetri di dimensione artistica. In un viaggio avventuroso che lo porterà ad affrontare mezza Polonia, mezza Ungheria e tutte le casalinghe jubbentine torinesi ensemble.

LEGO LEGGO. E MAGARI IMPARO QUALCOSA (foto 3)
Lo Zingarelli 2010, che potrà DOVRA' rimontare giocosamente su Wii e DS, mattoncino per mattoncino, lemma per lemma, chiunque abbia un'età compresa tra i 4 e i 29 anni. Che ti sei proprio rotto i coglioni, guarda, di gente che minge in testa alla lingua italiana, confondendo verbi, pronomi, congiunzioni, convinzioni. Ragazzini di ogni età che scrivono con i piedi e parlano con i gomiti. Se poi aggiungi che già di default pensano con il culo, la situazione non può che aver assunto ormai contorni drammatici. Chi parla male, pensa male e vive male. Bisogna trovare le parole giuste: le parole sono importanti!
Diglielo, Moré!

LEGO SHENMUE III
A sette anni dalla sua ultima, triste apparizione (sulla prima Xbox. Console fine quanto un campione intercontinentale di rutti), finalmente verrà svelata la sorte di Ryo Hazuki. Cosa ne è stato di lui? Ha ancora quel ridicolo cerotto in faccia? Continua a dormire tutto vestito come un barbone? Cazzo c'era di divertente in quei dannati giochi con le palline? Come sanno ormai pure quelli che non volevano saperlo, la sua avventura, quella che doveva essere una saga in cinque/sei/trentadue episodi, è giunta a una brusca interruzione perché, essenzialmente, i primi due giochi erano costati due fantastiliardi di dollari e non se li era cagati nessuno. Ma visto che a realizzare un Legogioco ci vogliono tre giorni a starci larghi, e che soprattutto non costa approssimativamente una ceppa di minchia, Yu Suzuki potrà finalmente scendere dalla motocicletta e tornare a occuparsi della sua serie. A ogni modo, in esclusiva assoluta planetaria, tu sei stato raggiunto dalla verità. Sai come proseguirà, con il suo terzo capitolo, l'avventura di Ryo. Per farla breve: alla fine del secondo episodio, si scopriva che sto cazzo di Shenmue è un albero, che Shenhua è una tizia magica, che a Guilin con i nomi non è che ci abbiano tutta questa fantasia, eh. Rottosi le palle di questi cinesi bislacchi, delle arti marziali e della storia della vendetta familiare, Ryo si trasferisce a Rio. Qui scopre le gioie della vita, si caccia il cerotto, e spende tutti i soldi vinti con le palline per rifarsi un'esistenza. Quello che avanza, per farsi piazzare un paio di bocce. Scelta l'identità di Natalie (che tanto i pupazzetti Lego sono tutti uguali: basta cambiare parrucca), con le sue pere nuove se ne va a vivere quindi in Italia, dove conosce un uomo che potrebbe essere legato al malvagio Lan Di. Piero Marrazzo. Il resto al quarto, ormai certo, Lego Shenmue, per una saga ormai puntata verso l'infinito. Saga? Sì, saga. C'è scritto pure sui muri dei bagni degli autogrill. Che la terza volta è indubbiamente saga.