Il gioco del tamburo, ma senza il tamburo


Taiko no Tatsujin, una qualsiasi delle 13 versioni uscite in sala, è qualcosa di talmente fico che a) tutti i film/telefilm/fotoromanzi di bolero ambientati in giapponlandia devono per contratto mostrare un tizio intento a pestarne più o meno a ritmo il tamburo taiko di plastica... b) quando finisci di giocare, sudato come la ginocchiera di un bressler dopo una roialràmbol, continui a sorridere come un ebete per almeno altri dieci minuti; c) a Tokyo hai fatto fare una partita pure a tua moglie. Quella che schifa tutti i videogame, indistintamente. E si è pure divertita. Taiko no Tatsujin Portable (pr: taiconotazzugìn porutabiru), per PSP, è invece, prevedibilmente, unammerda. Che pigiare a tempo i tasti sulla console non è la stessa cosa. Che se non picchi forte le mazzarelle su una superficie rimbalzina non ti senti gratificato dalla catarsi sudaticcia. Che è un po' come giocare a Wii Sports senza wiimote. Che sai che due palle.In foto: un tamburo esibizionista al parco. Oh, la tracklist resta comunque da paura. In quale altro frutto della mente umana puoi trovare We Will Rock You accanto a motivetti j-pop da suicidio neuronale, il tema di Katamari Damacy e la cavalcata delle valchirie di Wagner, Ridge Racer e la sigla originale di Lupin III del '78? Cioè, manco sul tuo aipòd.

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