Qui scimmia ci cova (EyePet: la reduced reality di Sony)
EyePet non è un gioco. Non è un esperimento. Non è una di quelle cose che uno caccia quaranta carte se la porta a casa e dice uh carino e poi la butta da una parte e se ne ricorda solo un anno dopo. Quando sulla baia ormai ne trovi cinquecento uguali a tre euro, che non li vuole più nessuno.
EyePet è una creatura del demonio. Una diavoleria digitale che riesce a stimolare, in chi si piega ad assecondarne per cinque minuti di troppo le cazzate, i peggiori istinti nei confronti degli animali e di tutto ciò che è kawaii, puccettoso, colorato.
Un tizio con la faccia da attore di cabaret in pensione ti rompe i coglioni per un numero imprecisato di minuti con tutorial (non skippabili) per cerebrolesi. Poi ti butta lì quest'uovo, e ti chiede di scaldarlo con un phon per agevolarne la schiusa. Il che già sarebbe abbastanza inquietante di suo, visto che la viviparità non ricordavi fosse un tratto distintivo nella riproduzione dei primati. A ogni modo, il vero problema è che quel cazzo di phon non funziona. Premi il tasto e si rispegne. Provi a premerlo una seconda volta, e l'augmented reality della pompa di London Studio non riconosce la tua mano, che passa amabilmente attraverso il pulsante. Agiti come un forsennato palmo, mano, pugno, braccio, dito medio su quel fottuto pulsante, e finalmente la macchinetta riparte. Per spegnersi un nanosecondo dopo. Probabilmente è la solita roba cinese con il marchio CE tarocco. Vallo a sapere. Ti alzi, inizi a tempestare di calci virtuali l'aggeggio (e, già che ci sei, pure l'uovo: hai visto mai che si scaldi anche a pedate?). Alla fine ci riesci, e le prime crepe rigano l'uovo maledetto. Ma non è finita. Che ti aspetta ancora un altro giochino per minus habens per verderlo andare finalmente in frantumi.
Fast forward.
Una scimmietta con la faccia di Chiambretti saltella mezz'ora dopo per lo schermo, gioca con un pallone, rimbalza su un tappetino elastico. Non reagisce però, come a quel punto speravi, ai calci poderosi che prendi a scagliarle, ormai in preda a una crisi di nervi insanabile.
In foto: a chi ama gli animali, i personaggetti graziosi, i pupazzini tenerosi, quelle ricchionate lì, EyePet può provocare il rigor mortis in zona pelvico-cardiaca.
NOTA: un animaletto è stato molestato e percosso brutalmente per la stesura di questo post. Il maledetto, piccolo bastardo ignorante.
TASSO DI TACHIONI: Ma anche no.
EyePet è una creatura del demonio. Una diavoleria digitale che riesce a stimolare, in chi si piega ad assecondarne per cinque minuti di troppo le cazzate, i peggiori istinti nei confronti degli animali e di tutto ciò che è kawaii, puccettoso, colorato.
Un tizio con la faccia da attore di cabaret in pensione ti rompe i coglioni per un numero imprecisato di minuti con tutorial (non skippabili) per cerebrolesi. Poi ti butta lì quest'uovo, e ti chiede di scaldarlo con un phon per agevolarne la schiusa. Il che già sarebbe abbastanza inquietante di suo, visto che la viviparità non ricordavi fosse un tratto distintivo nella riproduzione dei primati. A ogni modo, il vero problema è che quel cazzo di phon non funziona. Premi il tasto e si rispegne. Provi a premerlo una seconda volta, e l'augmented reality della pompa di London Studio non riconosce la tua mano, che passa amabilmente attraverso il pulsante. Agiti come un forsennato palmo, mano, pugno, braccio, dito medio su quel fottuto pulsante, e finalmente la macchinetta riparte. Per spegnersi un nanosecondo dopo. Probabilmente è la solita roba cinese con il marchio CE tarocco. Vallo a sapere. Ti alzi, inizi a tempestare di calci virtuali l'aggeggio (e, già che ci sei, pure l'uovo: hai visto mai che si scaldi anche a pedate?). Alla fine ci riesci, e le prime crepe rigano l'uovo maledetto. Ma non è finita. Che ti aspetta ancora un altro giochino per minus habens per verderlo andare finalmente in frantumi.
Fast forward.
Una scimmietta con la faccia di Chiambretti saltella mezz'ora dopo per lo schermo, gioca con un pallone, rimbalza su un tappetino elastico. Non reagisce però, come a quel punto speravi, ai calci poderosi che prendi a scagliarle, ormai in preda a una crisi di nervi insanabile.
In foto: a chi ama gli animali, i personaggetti graziosi, i pupazzini tenerosi, quelle ricchionate lì, EyePet può provocare il rigor mortis in zona pelvico-cardiaca.
NOTA: un animaletto è stato molestato e percosso brutalmente per la stesura di questo post. Il maledetto, piccolo bastardo ignorante.
TASSO DI TACHIONI: Ma anche no.
Ammettilo: sei un po' spastico.
RispondiEliminaIo mica ho avuto 'sti problemi, col phon. :P
Oh, l'ho scritto che il mio era un phon cinese.
RispondiEliminanon so se sono l'unica ma io odio quel cucciolo quando vedo quegli occhioni e quel faccino dolce k si comporta in modo tenero a ne viene voglia di farli le torture più atroci x vedere come soffre e piange e mi piacerebbe molto di più lasciarlo affamato triste sporco e con tutti i problemi di salute k può avere e vederlo morire lentamente
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