Rubi Rubi Rubi Rubi: WET (WET WET)

WET non è solo un nome sufficientemente pruriginoso da essere perfetto per il gioco che vorrebbe essere, nei conti senza l'oste di Bethesda e Artificial Mind and Movement, il gran visir di tutti i videogame pulp. WET è un'onomatopea. Uèt, uè, uhèi. E' il richiamo con cui il truzzo marca il territorio o, metti, una tipa salterina chiamata Rubi apostrofa una gang di pezzenti prima di cospargerli di piombo (ma solo dopo essersi prodotta in una corsa orizzontale su parete, in un quadruplo avvitamento carpiato su se stessa, in una scivolata sulle ginocchia di sei metri, in una discesa a testa in giù di una normalissima scala a pioli. Che tenersi al riparo e prendere la mira pareva brutto), aprirli in due con una katana dal basso verso l'alto, mozzar loro mani, gambe, ambizioni. "Baciatemi il culo, pezzenti!", urla loro con fare divertito. Ma quelli sono tutti morti e sforacchiati e sfilettati al suolo, e cosa vuoi che ti bacino, stronza?
WET è una serie di effetti da pellicola vecchia (graffi, spuntinature, bruciature, scritte sui muri inneggianti a una squadra torinese estinta da anni) e di musichette ye-ye, nel disperato tentativo di rendere il più tarantiniana possibile (o il più film da Hong Kong possibile, che poi è la stessa cosa) la farandola di cialtronate e quick time event dentro alla quale sei stato buttato per qualche ora. Poi, di tanto in tanto, Rubi vede (letteralmente) rosso, e la scena si trasfigura grazie all'adozione di uno stile che si vorrebbe a tutti i costi stiloso (silhouette e solo tre colori: sole cuore amori), ma che rompe fin troppo presto i coglioni. Così come il sistema di controllo approssimativo (laddove "Rubi fai un passo" diventa subito "No, Rubi, non buttarti nel fottuto burrone, ecchecazzo"), i volti dei nemici realizzati con tre poligoni d'accatto, i bug, le cazzate. Ti viene in mente la frase "Stranglehold al femminile", ma la ricacci indietro con tutte le tue forze. Fuori piove, e la giornata è già cominciata di merda così, grazie.

In foto: Rubi è la Lisa Edelstein di Dr. House ma con la voce di Eliza Dushku. Si muove più o meno altrettanto male.

TASSO DI TACHIONI: Basso, decisamente basso.

Commenti

  1. Va detto che, col senno di poi, un gioco su una che si chiama Ruby che si intitola WET (bagnato/a) ai giorni nostri avrebbe TUTTO UN ALTRO SENSO.

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