Il pugno (ma anche i calci, gli spintoni e gli sputi) di Hokuto. Il "nuovo" gioco di Kenshiro per PS3 e 360

Sai di parlare a nome della totalità dei ludowanker occidentali quando affermi che la serie Dynasty Warriors / Shin Sangokumusou di Koei (ora Tecmo Koei) ha rotto pesantemente i coglioni. Una decina di capitoli, spin-off, sequel collaterali, in cui questi tizi cinesi del fottuto Romanzo dei Tre Regni devono saccagnare legioni di sgherri immobili nemici, per poi affrontare boss incazzosi circondati da altre legioni di sgherri immobili avversari. Il tutto trascinandosi dietro, a mo’ di minion, le proprie, di legioni di sgherri immobili guerrieri. Uno stile di gioco vecchio e stantio, riciclato a tradimento anche per i mobile suit di Gundam. Ben due volte. E vedere i robottoni di Tomino, a infoltire le schiere delle legioni di sgherri immobili, faceva un effetto davvero brutto. Prossima fermata dell’espresso Tecmo Koei, subito prima dell’inevitabile Dead or Alive Sangokumosou (e lì, viste le protagoniste, le ammucchiate con gli sgherri assumerebbero subito tutta un’altra valenza), Hokuto Musou. Kenshiro, Rei e tutti gli altri fratelli cortelli delle sacre scuole di Hokuto, Nanto e Commenda di Rende a fare i rissoni. Rissoni che però, magari, tra teste che esplodono e arti staccati potrebbero pure risultare un minimo divertenti. Hai visto mai.

In foto: tra venti secondi morirai. Intanto, però, ti faccio ingoiare i testicoli, brutto sgherro immobile di chiara fede bianconera che non sei altro.

TASSO DI TACHIONI: Alto(ki), si spera.