Amici, nemici, semplici conoscenti


Spider-Man: Friend or Foe, noto ai più come il gioco che ti regala 1000 punti di gamerscore in un cazzo, è il frutto di un equivoco. Ma bello grosso. A giudicare dal look cartoonoso, dal costume usato da Spidey, dalla pretestuosa comparsata a un certo punto della sua tutina nera, e dal fatto che ogni singola schermata introduttiva precisi come il gioco faccia parte del merchandising ufficiale dei tre film, il pubblico di riferimento dovrebbero essere i bamboccetti che si sono gustati la trilogia di Raimi, e sono corsi subito a comprarne le patatine, gli zainetti, il cappellino, il materassino, l'orologione zazzà. Solo che Spider-Man: Friend or Foe (Amici o Nemici da noi, Amigo o Enemigo in castigliano, Allié ou Ennemi nell'insulso idioma d'oltralpe) questi amici e questi nemici dell'Uomo-Ragno li è andati a pescare nella periferia più remota del Marvel Universe. Quanti dei nuovi fan di Spidey sapranno chi cazzo sono Silver Sable, Phil Ulrich il Goblin buono e soprattutto Prowler (no, cioé: Prowler)? Ma non è tutto. Friend or Foe è il primo titolo sull'Uomo-Ragno negli ultimi dieci anni in cui il protagonista non si spenzola con la sua tela e non arrampica le facciate dei palazzi. Se ne va in giro, con i suoi amici/nemici, a pestare avversari tutti uguali, in una struttura che segue come un cagnolino affamato le orme dei picchiaduro a scorrimento di fine anni 80. Ci sono perfino, a più riprese, i due boss gemelli: come i panzoni martelluti di Golden Axe, come i sosia dei Demolition in Double Dragon II. Solo che quei beat'em up ti facevano sputare sangue, e dovevi giocarli con le chiappe strettissime, poderose spinte pelviche per accompagnare i movimenti dello stick, la tensione costante che qualche tagliagole da sala ti venisse a scucire i soldi. Qui se muori (eventualità peraltro parecchio remota) perdi solo quattro o cinque delle centinaia di gettoni sbloccabonus che trovi in giro. Muori, e ricompari di nuovo in gioco, ad affrontare la solita teoria di mondi (quello tecnologico, quello innevato, quello horrorifico, quello deserto-deserto, quello verde speranza) in un improbabile team-up con lo Scorpione o quel povero pirla di Rhino. Come se niente fosse.

In foto, il gioco. Già che c'era, Next Level poteva rimpolpare il cast infilandoci anche altri pilastri del Marvel Universe quali l'Averla Assassina, Rocket Racer e il Mandrillo.

TASSO DI TACHIONI: Inversamente proporzionale al sex appeal di quella gran gnocca della Gatta Nera.

Commenti

  1. l'avrei preso se ci fosse stato anche un team-up con Vermin, il Ringmaster e l'Imperatore Nessuno

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