Il ritorno dei pata-cosi (Patapon 2 al Carnevale di Rio. Sort of)
L'altro giorno, che eri le ore lì in attesa all'aeroporto di Nizza, poi all'aeroporto di Fiumicino, poi nell'aereo che da Fiumicino proprio non voleva andar via. L'altro giorno, insomma, che non c'avevi proprio un cazzo da fare, hai pensato fosse una buona idea metterti a giocare a Patapon 2.
Ora, Patapon 2 è essenzialmente Patapon con molta più roba dentro. E più facile. Al di là del fatto che un nuovo livello di difficoltà entry level permette a chiunque di gustarsi le avventure dei pata-cosi senza prendere a morsi la Piesseppì dopo cinque minuti, è la struttura in sé del gioco Sony ad aver ricevuto una raddrizzata. Grazie a un semplice schemino evolutivo, per dire, ora sai quando un Vattelapescapon può tramutarsi in un Sarcazzopon, un Saocochelleterrepon diventare un Lasecchiarapitapon, e cosa esattamente questo comporti.
Restano purtroppo, urticanti, alcune cose pallosissime del prequel, come quel dannato minigioco del canto della pioggia (che ti spezza l'euforia da Fever, che ti rompe il ritmo, che in buona sostanza ti frantuma ogni volta i cosiddetti), ma la maggiore sensazione di controllo colma i buchi. Non bastasse quello, la variante carioca del canto dei pata-cosi ("pata-pata-pata-pigno") ogni volta che spedisci l'Eroe ad affrontare, assieme ad altri sfigati in costume da Carnevale suoi pari, le insidie del Parageto è un bonus mica da ridere.
In foto: gli incazzatissimi guerrieri monocoli affrontano uno dei primi boss del gioco. Che sembra cattivo, ma in realtà è solo un povero stronzo.
Ora, Patapon 2 è essenzialmente Patapon con molta più roba dentro. E più facile. Al di là del fatto che un nuovo livello di difficoltà entry level permette a chiunque di gustarsi le avventure dei pata-cosi senza prendere a morsi la Piesseppì dopo cinque minuti, è la struttura in sé del gioco Sony ad aver ricevuto una raddrizzata. Grazie a un semplice schemino evolutivo, per dire, ora sai quando un Vattelapescapon può tramutarsi in un Sarcazzopon, un Saocochelleterrepon diventare un Lasecchiarapitapon, e cosa esattamente questo comporti.
Restano purtroppo, urticanti, alcune cose pallosissime del prequel, come quel dannato minigioco del canto della pioggia (che ti spezza l'euforia da Fever, che ti rompe il ritmo, che in buona sostanza ti frantuma ogni volta i cosiddetti), ma la maggiore sensazione di controllo colma i buchi. Non bastasse quello, la variante carioca del canto dei pata-cosi ("pata-pata-pata-pigno") ogni volta che spedisci l'Eroe ad affrontare, assieme ad altri sfigati in costume da Carnevale suoi pari, le insidie del Parageto è un bonus mica da ridere.
In foto: gli incazzatissimi guerrieri monocoli affrontano uno dei primi boss del gioco. Che sembra cattivo, ma in realtà è solo un povero stronzo.
Finale da incorniciare.
RispondiEliminaDel post, non del gioco.
:D
Come si ottiene un Lasecchiarapitapon?
RispondiEliminaSemplice. Basta far evolvere un Rambertinobuvalellipon. Subito dopo il ramo Gerusalemmeliberatapon ci sei.
RispondiEliminapata pon!
RispondiEliminapata pata pata pon!
E ho solo provato la demo del primo..se lo prendo completo divento completamente pazzo, come è successo con le musiche delle palle rotolanti di Loco Roco e seguito?
crj
Peggio. Credimi, molto peggio.
RispondiEliminaDel primo, si scriveva a queste coordinate un anno fa, come di una "nuova forma di assuefazione psichedelica (nella radice etimologica propria del termine: nel senso che è in grado davvero di mandarti in pappa il cervello con quella sua f*ttuta marcetta".
Il seguito ci mette del suo.