The Lost and Downloaded

Se è vero che l'assassino torna sempre sul luogo del delitto, era piuttosto pacifico che avresti riportato presto i tuoi modi da teppista a spasso per Liberty City. Luogo dove, ed era solo qualche mese fa, avrai lasciato sul terreno almeno un centinaio di doppiogiochisti, mafiosi, agenti, juventini, agenti juventini.
E allora, dopo aver tirato giù in modo inquietantemente veloce quasi due giga di contenuto scaricabile (una di quelle operazioni che su PS3, per qualche ragione, richiedono dei giorni), sei lì che impenni in giro per Alderney con il biker Johnny Klebitz e la sua posse di brutti ceffi. E fa nulla se l'orizzonte è sempre alle prese con il pop-up spinto e le missioni sono il solito impiego a tempo determinato (vai dal punto A al punto B, ammazza qualcuno, torna ad A. Poi, se proprio vuoi, ammaza lo stress con una ho): ai GTA, e alle loro espansioni, non si gioca alla ricerca di erezioni grafiche o per la varietà delle cose da fare. Si gioca, almeno tu giochi, per godersi una storia scritta bene e recitata meglio (e il rapporto tra Johnny e il suo capo Billy, appena tornato in sella, promette davvero bene. Ossia butta da subito molto male). Per quello, e, certo, anche per passare qualche ora in compagnia di un branco di adorabili psicopatici.

In foto, il gioco. Ah, Niko Bellic lo si incontra praticamente al minuto zero.

Commenti

Posta un commento

Metti la spunta a "Inviami notifiche"per essere avvertito via email di nuovi commenti. Info sulla Privacy