Un cavaliere all'oscuro (di un sacco di cose)

Ultimamente al cinema ci vai, per i tuoi standard, piuttosto spesso. Che c'è questa pubblicità bellissima che la danno solo nelle sale che c'è un tipo con la faccia da attore teatrale caduto in rovina che c'ha una moglie bellissima che cerca di sedurlo ma ha addosso la biancheria di mia nonna e lui ci dice sto leggendo il giornale lasciami stare va, lasciami. Poi però lui vede la pubblicità del negozio Peperoncino e si ingrifa e ci porta la moglie che si prova una roba di biancheria super-sexy e lui è contento ma lei se ne va con il commesso giovane del negozio e lui invece di gridarci "putt#na!" spalanca le braccia e dice Peperoncino! Ora, per riammirare di nuovo questo capolavoro della comunicazione, ieri sei andato a vedere la prima roba a portata di mano, che era questo secondo film di Batman. Un film che dura un botto, e in cui un boss mafioso è il fratello di Julia Roberts e si chiama come il nostro ministro dell'interno. No, davvero. E succedono un sacco di cose e ci sono esplosioni e Wayne si spara le pose per gelosia e si porta dietro sempre un numero di modelle ragguardevole, e il tutto diventa un action thriller alla Bond più che un film di super-eroi. Tanto che il Joker risulta quasi credibile. Tanto che ogni volta che compare sto tipo con un cappuccio di gomma nera in testa e la voce amplificata un po' dà pure fastidio. Tanto che quando Harvey Dent resta sfigurato e diventa Due Facce pensi che un personaggio del genere, in un film così, non c'entri nulla. Che poi quando Dent perde la (mezza) faccia, il pubblico in sala ha avuto come un sussulto e tutti a dire Oh poverino non me l'aspettavo proprio sembrava una così brava persona quel Dent di brava famiglia conoscevo la madre non l'avrei mai detto. E tu pensavi che, echeccazzo, bastava aver letto un fumetto qualsiasi di Batman o conoscere il curriculum di Tommy Lee Jones per sapere che fine avrebbero fatto Dent e la sua ridicola monetina. Ma la roba più inquietante resta l'infatuazione del playboy Wayne per una tizia con la faccia da termosifone come la Gyllenhaall. Certe cose, fratelli Nolan, distruggono irrimediabilmente la credibilità di un personaggio. Sappiatelo.

Due ore e mezza dopo esser entrato in sala, ne sei uscito stonato e abbastanza deluso. Che la pubblicità di Peperoncino, in tutto questo, non l'hanno data mica. Sti str*nzi.

Commenti

  1. Quindi il problema non sono soltanto le scimmie urlatrici di Schumacher :-D
    Io sono tanto ma tanto d'accordo. Aggiungendo che 1) Batman in questo film quasi non esiste 2) anche la struttura, dopo la quattordicesima scena madre di fila, quasi non esiste.
    Sniff :-(

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  2. Batman, come scrivevo nel post all'epoca, è semplicemente fuori posto.

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  3. azz ma maggie Gyllenhaall è una gnoccona come fa a non piacerti?

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  4. Qui hai toppato di brutto, col senno di poi. Scendi dal pero.

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  5. Eppure dopo averlo visto al cinema e un altro paio di volte a casa il mio modesto parere dice che è un film figo. Lo sforzo del regista e dello sceneggiatore di rendere attuale la storia e credibili i protagonisti e gli antagonisti è veramente encomiabile.

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