Incredibilmente verde
L'incredibile Hulk è uno di quei film che a chi i film li recensisce per mestiere non può piacere. Matematico. Che a parlare di "fumettone", uno così, c'è già abituato per qualsiasi film d'azione ammerrigano che trascini la sua spocchiosa persona in una sala cinematografica. Ma l'incredibile Hulk è anche uno di quei film che, a chi leggendo fumetti e fumettoni c'è cresciuto, non può che piacere. Tantissimo.
Che se non sono le tante citazioni del serial con Ferrigno sono quelle di saghe più o meno recenti del vecchio pelleverde (dai dialoghi via e-mail con il misterioso Mister Blue alla genesi, a fine pellicola, di una storica nemesi di Banner), o è il tie-in finale con il film di Iron Man, o ancora un Hulk più credibile del pupazzo di gomma digitale visto nella pellicola precedente. Un Hulk che sbatte le mani una contro l'altra per spegnere un incendio e probabilmente anche per giocare a figu, che impugna le auto accartocciate come guantoni, che non deve vedersela stavolta con dei barboncini mutanti e con le psico-menate di Ang Lee, che, infine, in tutto il film urla solo due parole. E si dà il caso siano esattamente quelle che ogni suo vecchio fan, ogni Bertolazzi qualsiasi, in cuor suo voleva sentire.
In foto: sì, il fatto che nel cast figuri la tua attrice preferita non guasta. Certo, lo hai già detto e lo ripeti: lei non sarà mai più bella di quanto lo era in "Io ballo da sola". Ma almeno non ti sei ritrovato tra le scatole una Paltrow o una Connelly qualsiasi.
Che se non sono le tante citazioni del serial con Ferrigno sono quelle di saghe più o meno recenti del vecchio pelleverde (dai dialoghi via e-mail con il misterioso Mister Blue alla genesi, a fine pellicola, di una storica nemesi di Banner), o è il tie-in finale con il film di Iron Man, o ancora un Hulk più credibile del pupazzo di gomma digitale visto nella pellicola precedente. Un Hulk che sbatte le mani una contro l'altra per spegnere un incendio e probabilmente anche per giocare a figu, che impugna le auto accartocciate come guantoni, che non deve vedersela stavolta con dei barboncini mutanti e con le psico-menate di Ang Lee, che, infine, in tutto il film urla solo due parole. E si dà il caso siano esattamente quelle che ogni suo vecchio fan, ogni Bertolazzi qualsiasi, in cuor suo voleva sentire.
In foto: sì, il fatto che nel cast figuri la tua attrice preferita non guasta. Certo, lo hai già detto e lo ripeti: lei non sarà mai più bella di quanto lo era in "Io ballo da sola". Ma almeno non ti sei ritrovato tra le scatole una Paltrow o una Connelly qualsiasi.
Ma... Allora anche i post del Doc un tempo non li commentava nessuno! o.O
RispondiEliminaCmq il secondo film del verdastro è piaciuto un sacco anche a me... Mentre il primo per me non esiste. La la la
Devo dissentire su una cosa: Gwyneth Paltrow a me gasa!!!
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