Il popolo della libertà

Visto che quello analogico, di popolo della libertà, si allarga perigliosamente a macchia d'olio, portando ovunque in trionfo il mantra del suo gggiovane presidente in maglietta (qualcosa di riassumibile in "E ora anche la tua amica bona E intelligente ti supplicherà per dartela!!!"), ti stai concentrando in questi giorni sulla sua versione virtuale e più educata, gli abitanti di Liberty City. Ora, dopo aver guidato già per alcune ore il serbo Bellic nelle sue scorribande in GTA IV, ti senti in diritto e magari anche in dovere di enunciare i seguenti postulati.

1) Le ragazze della Terra sono facili. Quelle di Liberty City (un pelo) meno.
Ci vogliono almeno due appuntamenti per limonare. Tre, se te la giochi bene, per un sorso di hot coffee. Ma almeno non ti rompono le p*lle pure se le porti in un posto dimmerda, tipo un fast food, e ti trovano cool anche se continui a esser vestito di stracci come un... uh, immigrato dell'est europeo.

2) La polizia si incazza. Ma non si capisce sempre bene il perché.
A volte arroti per errore dei peones giusto davanti a una volante, e pensi "Oh, c*zzo", ma quelli fanno finta di nulla. Altre volte ti basta restare fermo al centro della strada, che stai cercando di capire come sia possibile leggere un SMS di una tipa, guardare la mappa e sentire quel pirla di Roman senza finire contro un lampione, e senti partire la sirena e mezza città alle tue calcagna. Ti sembra poco verosimile, ecco. A meno che realistico il tutto non lo sia fin troppo: che i primi poliziotti si stanno solo ingozzando di ciambelle, nella volante, e non si sono accorti quindi di un c*zzo. Quanto alla seconda situazione: beh, è pur vero che per molto meno Breznev ha mandato i carri armati a Praga nel 68.

3) Parenti serpenti e deficienti.
Bellic non fa eccezione. Come tutti i protagonisti dei GTA precedenti, è un tizio trascinato nei casini da un qualche parente casinista. Ma, come tutti i protagonisti dei GTA precedenti, nei casini Bellic si trova prestissimo a suo agio.

4) Videogame video killed the radio stars.
Figa l'idea della TV, e belli i programmi in heavy rotation, dal cartoon che prende per il culo Halo ai tornei di Texas Hold'em in diretta da Las Venturas. Solo la versione di "Colpo Grosso" presentata da Candy Suxxx, per beccare la quale resti incollato alla tele nella topaia di Roman ogni notte virtuale del gioco, inizi a pensare che non esista mica.

In foto: non hai ancora letto sui quotidiani del paese azzurro (non nel senso sportivo del termine) la prima invettiva feroce contro il gioco. Inizi sinceramente un po' a preoccuparti.

EDIT: come non detto. Questa ieri te l'eri persa. Bellissimo il finale, con messaggio inquietante/filippica "o tempora o mora"/sopracciglio inarcato. Proprio da TG ammerrigano, insomma.

Commenti

  1. si, cmq i 10 che stan fioccando a questo grand theft "OUTO" non ci sta credendo nessuno eh.

    cmq i 170€ di canone rai a sto giro sono leggittimato a non spenderli mi par di capire.Si puo' mica finanziare sto popo' di professionisti no?

    Law.

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  2. Eh. Se non paghi il canone da P.za Mazzini ti mandano gli Swat. Lo sanno tutti.

    Tornando a GTA IV. Magari 10 non lo merita. Ma 9,99(9) ci sta tutto.

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