Bastian CONTRArio
Contra 4 non è un gioco difficile. Contra 4 è un gioco bastardamente prossimo all'impossibile. Saranno i riflessi appannati dagli anni (o dai chilometri, avrebbe detto un ormai attempato professore tombarolo col nome di un cane), sarà che i titoli di oggi sono pappine di semolino al confronto degli spara-spara old school, sarà che a Contra Spirits eri una discreta pippa già all'epoca, sarà la primavera con l'estate alle porte saranno le ragazze con le gonne più corte, fatto sta che i primi venti minuti di gioco, appena scartata la schedina per DS dalla sua confezione yankee, ti hanno visto tirare le cuoia almeno una trentina di volte. L'elicottero non fa a tempo a mollarti vigliaccamente nel primo livello, nella giungla, che spunta un tizio da sottoterra: morto. Ti guardi intorno e una postazione di fuoco si manifesta da una roccia giusto sopra la tua testa: morto. Cerchi di capire quanta parte del "mondo di gioco" sia celata nella zona buia tra lo schermo superiore e quello inferiore, e proprio da quella zona buia spuntano dodici pallettoni indirizzati alle tue chiappe: morto. Cerchi di alzare il volume che non si sente un cazzo: morto. Ti chiedi perché lo sparo in diagonale sia...: morto. Morto. Morto. Morto. Uh, morto.
E tutto questo a livello facile. Il "trial & error" fatto "die horribly for your errors", i continue che si sprecano. Ora, proprio una formula così old school, la semplicità di base della struttura, e un level design coscienzioso, fanno però sì che già dalla seconda sessione di gioco tu riesca a metter via un po' di cose, direbbe Ligabue. Un po' di continue, diresti tu. Si fa largo allora in te l'illusione che sì, puoi migliorare, che non sei un oldgamer di quelli che frequentano solo siti in cui si parla di Adventure per l'Atari 2600, che faffancuore ai bamboccetti pippe. Poi ti accorgi che nella cartuccia non si salva da nessuna parte. Manco per il piffero. Che il gioco, in buona sostanza, te lo devi sorbire in una sola botta: se hai il manico, ovvio. Se ne sei capace. E allora pensi che va bene la filosofia Konami, va bene la formula old school e la semplicità e tutto il resto, ma non ti possono chiedere di tirare via di fila delle ore; a quel livello di concentrazione, poi.
Che non c'hai più lo spirito, che non c'hai più l'età. Che - direbbe sempre il vecchio professore, quello che prendeva a calci in culo i Nazisti molto prima che Medal of Honor e Call of Duty la trasformassero in un'attività alla moda - forse c'hai troppi chilometri.
In foto, Contra 4. Se trovi chi finisce il terzo livello senza aver sprecato un solo continue gli chiedi minimo un autografo con dedica.
E tutto questo a livello facile. Il "trial & error" fatto "die horribly for your errors", i continue che si sprecano. Ora, proprio una formula così old school, la semplicità di base della struttura, e un level design coscienzioso, fanno però sì che già dalla seconda sessione di gioco tu riesca a metter via un po' di cose, direbbe Ligabue. Un po' di continue, diresti tu. Si fa largo allora in te l'illusione che sì, puoi migliorare, che non sei un oldgamer di quelli che frequentano solo siti in cui si parla di Adventure per l'Atari 2600, che faffancuore ai bamboccetti pippe. Poi ti accorgi che nella cartuccia non si salva da nessuna parte. Manco per il piffero. Che il gioco, in buona sostanza, te lo devi sorbire in una sola botta: se hai il manico, ovvio. Se ne sei capace. E allora pensi che va bene la filosofia Konami, va bene la formula old school e la semplicità e tutto il resto, ma non ti possono chiedere di tirare via di fila delle ore; a quel livello di concentrazione, poi.
Che non c'hai più lo spirito, che non c'hai più l'età. Che - direbbe sempre il vecchio professore, quello che prendeva a calci in culo i Nazisti molto prima che Medal of Honor e Call of Duty la trasformassero in un'attività alla moda - forse c'hai troppi chilometri.
In foto, Contra 4. Se trovi chi finisce il terzo livello senza aver sprecato un solo continue gli chiedi minimo un autografo con dedica.
Non me ne parlare, sono anni che continuo a cercare di finirlo a Normal (e a chiedermi se sia il mio masochismo a non farmi arrendere), ad Easy è fattibile se sei perseverante, ma a Normal sono riuscito ad arrivare all'ottavo stage solo la settimana scorsa.
RispondiEliminaIn compenso ho finito tutte le challenge e posso morire usando Probotector.
Suppongo che due giocatori discreti, in coppia, abbiano molte più chance di farcela, ma aimè, vallo a trovare un altro malato di mente.
Ah e, per quel che vale, perso un continue puoi uscire e utilizzare i rimanenti un'altra volta, quindi in un certo senso puoi salvare :P