Denys Arcand after Paolo Coniglio


L'Età Barbarica è questo film in cui un frustratissimo impiegato di un Quebec preda di mille ossessioni (il politicamente corretto a tutti i costi, le fobie da pandemia, la tecnologia che isola anziché permettere davvero di comunicare), per sottrarsi alle amarezze della vita che conduce, per non pensare alla moglie stronza e alle umiliazioni subite dal capo, sogna ad occhi aperti stereotipati momenti di gloria, gnocche che cadono ai suoi piedi, attimi di inattesa rivalsa.
In pratica, questa sera, non hai giocato a Radiant Silvergun e ti sei perso la partita dell'Inter per sorbirti il remake francocanadese di Sogni Mostruosamente Proibiti (Neri Parenti, 1982). E Diane Kruger ha pure un culo molto più basso della Janet Agren dell'epoca.

In foto: se Paolo Coniglio concentrava la sua attività onirica su una sola donna (Dalia), il francofono Jean-Marc ci aggiunge anche il contorno. Che poi ad Arcand Villaggio deve piacere davvero un casino: quando lo sfigato protagonista partecipa a un torneo medievale per rimorchiare una povera demente, nel montare a cavallo prima casca dall'altro lato, poi sale al contrario. Sì, come in quella scena dell'immortale Superfantozzi.

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