Koniciuà, Panzetta-san!


Tu e il Duffman state andando a Tokyo per il TGS. Siete in fila all'imbarco di un volo da Fiumicino per Monaco, per poi decollare dalla città crucca alla volta di Nippolandia. Quando davanti a voi spunta Girolamo Panzetta. Un nome che alla maggior parte degli italiani non dirà pure nulla, ok, ma che in Giappone è sinonimo di cucina tricolore, made in Italy, italianità tout court. Sorpreso di esser riconosciuto da due italiani, Girolamo-San vi parla dei suoi ristoranti a Tokyo, del suo lavoro per la TV e per varie riviste, degli oltre venti libri scritti da quando, diciannove anni fa, ha deciso di andarsene a vivere in Giappone. Il Duffo gli chiede se ha mai pensato di tornarsene in Italia, e tu rifletti che non è la più furba delle domande (perché unoche tra i Nippi è una superstar dovrebbe tornarsene a Napoli?), ma siete tutti e due stanchi e perciò preferisci non infierire. Lo status di "persona incredibilmente cool", i diecimila punti carisma che vi porterà tra gli amici nippo-italiani che incontrerete in questi giorni il fatto in sé di avere il numero di cellulare di Girolamo-San ci pensi, ma solo per un istante. Che poi non sei così sciacallo. O no?


In foto, un emozionatissimo Duffman accanto al mito Girolamo-San. La nippo-trasferta, nonostante le giga-macumbe di Max Breil, comincia sotto i migliori auspici. Ah, Duffo è quello che somiglia a Martin Prince dei Simpson.

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