Due satelliti in orbita sul mar (cfr. L'estate sta finendo. Ma anche i maroni di chi, in vacanza, gioca a Lost Planet)
Quando sei in vacanza, non è che puoi andare tanto per il sottile. Quando sei in vacanza, anche se ti sei trascinato dietro la 360 rischiando di far crepare il suo fragile cuore di polistirolo, non c'hai l'ADSL. E allora ti adatti. Giochi quel che non hai avuto il coraggio di giocare nell'abbondanza dei mesi precedenti. Spolpi le vacche magre, gli amaray da fondo colonna, i titoli come Lost Planet. Un gioco d'azione che prometteva di spaccare il mondo, ma riesce con disinvoltura solo a spaccare i maroni di chi si inoltra nei suoi livelli desolati (un po' in tutti i sensi). Livelli in cui non fai a tempo a pensare "Cazzarola, figo 'sto mech", che a) smarrisci la retta via e ti ritrovi a vagare nella neve, smadonnando (che il calore si va esaurendo e rischi di finire nel catalogo Genepesca), b) invece di salirci, sul mech, lo privi involontariamente dell'unica arma decente di cui è dotato, c) incontri tonnellate di soldati e mostri e pirati già massacrati abbondantemente nei livelli precedenti (che qui, come nei picchiaduro a scorrimento di quindici anni fa, non si butta via niente: e ci vuole un attimo a metter su uno stage riciclando nemicame). Soldati e mostri che dimenticano di avere come obiettivo primario il reciproco sterminio, e nel nome della fratellanza cosmica si concentrano esclusivamente sul farti un culo così. Se c'era qualcosa da imparare da Far Cry e Turok, evidentemente, gli omini Capcom non l'hanno capito. Forse erano troppo impegnati a scopiazzare dal pessimo Extermination per PS2 (altro titolo a base di insettoni disgustosi, mostruosità assortite, sequenze d'intermezzo pallose e nevicate. O almeno così ricordano le tre persone in tutto il pianeta che l'hanno provato sei anni fa).
Ma sei in vacanza, non è che puoi andare tanto per il sottile. Arrivi alla fine, dopo esserti sorbito ore di filmati con dialoghi da telefilm di fantascienza scrauso, tipo Cleopatra 2525, e ti chiedi dove cavolo sia finita quella falena gigante che dovevi abbattere. Ma proprio non hai la forza di andare a indagare.
In foto, il personaggio di Wayne, modellato sulle fattezze dell'attore sudcoreano di telenovelas Lee Byung-Hun. Quando si dice il valore aggiunto.
Ma sei in vacanza, non è che puoi andare tanto per il sottile. Arrivi alla fine, dopo esserti sorbito ore di filmati con dialoghi da telefilm di fantascienza scrauso, tipo Cleopatra 2525, e ti chiedi dove cavolo sia finita quella falena gigante che dovevi abbattere. Ma proprio non hai la forza di andare a indagare.
In foto, il personaggio di Wayne, modellato sulle fattezze dell'attore sudcoreano di telenovelas Lee Byung-Hun. Quando si dice il valore aggiunto.
Mah, non saprei, io mi ci sono divertito. E' un gioco semplice, grezzo, senza grandi pretese, probabilmente dipende anche un po' dallo stato d'animo con cui ti ci metti davanti e dalle aspettative.
RispondiEliminaPerò ha i suoi momenti, dai: quando zompa fuori il vermone nelle distese ghiacchiate, per esempio.
La storia e i dialoghi sono indubbiamente trashissimi e ormai quel tipo di giapponeserie non lo reggo più nemmeno io, però non so, "filosoficamente", preferisco un trash dichiarato e tutto sommato consapevole come questo, alla monnezza involontaria e pretenziosa di un Fahrenheit (ce l'ho sullo stomaco, proprio :D).
Mhh... Sì, probabilmente è solo una questione di gusti e stati d'animo. La scena del vermone, per esempio, a me non è piaciuta, soprattutto perché il suo respawn continuo (lo ammetto, ho dovuto stenderlo un paio di volte per capire che sì, bastava così) è uno dei tanti elementi del gioco che mi hanno ricordato strutturalmente i titoli da sala del passato. Più che altro rincresce che si sia arraffazzonato quanto poteva diventare un titolo di un certo livello (i mech, tanto per dire, li ho trovati bellissimi). E lascia stare Fahrenheit!!! :-)
RispondiEliminaRespawn continuo?
RispondiEliminaMa sei sicuro di averlo steso per davvero (è un achievement, quindi dovresti saperlo se l'hai ucciso)?
:D
Però dai, cazzo, sei lì che stai correndo, spunta fuori 'sto bestione enorme, è un momento epico. Non so, a me sono proprio piaciuti un sacco il design dei mostri (e dei mech, certo) e la coreografia dei "set piece", come direbbero su ign.
Anche la falena gigante che vaga per i livelli (achievement pure lei, fra l'altro) è bellissima, e le grotte sotterranee...
Oh, poi, intendiamoci, probabilmente senza quel design e quella realizzazione grafica lo considererei un gioco mediocre pure io. Epperò quanto mi piacerebbe che facessero un seguito su un pianeta popolato da dinosauri (altro che quella merdata di Dino Crisis 3...)
Yep. Salta fuori il vermone, lo prendo a missilate, schiatta (trasformandosi in un mega-Calippo ghiacciato da 200 tonnellate). Cazzeggio per l'area in cerca di quei cosi segnaletici-calorifici da attivare, il vermone rispunta. Lo rikillo, e via di questo passo. Al terzo respawn tiro dritto, finisco il livello e mi dà l'achievement O__O
RispondiEliminaPS
In Turok we trust
Hahahaha, capisco.
RispondiEliminaBoh, io francamente il vermone non è che l'abbia cacato molto: quando alla radio mi dicono di scappare, in genere io scappo.
:D
Più in generale, io ho passato la maggior parte dei livelli cercando la via più breve per la fuga. Tipo "Oh, ma che figata tutto quel percorso lì in fondo a destra, guarda come si inerpica sul monte, è pieno di nemici, che bello. Bene, adesso prendo il mech, salto il burrone e fuggo velocissimo verso l'uscita a sinistra."
:)
P.S.
Il problema di Turok è che non me ne frega un cazzo. Di lui e delle sue avventure fantastiche. :D