Una cosa tira l'altra. Ma non si capisce bene verso dove
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Un po' come un petomane fuori allenamento, direbbero i tuoi sarcastici amici del pallone, alterni clamorosi numeri e delle gran cagate.
Così giochi a Virtua Fighter 5 e ti vengono, per una qualche ragione, nuove idee per Ethan?, utili a renderne ancora più inutilmente barocca la struttura. Ti metti a riscrivere qualche dialogo per Ethan?, sicuro che il disegnatore se ne avrà a male, e ti sboccia nel cranio qualche puttanata che puoi scrivere solo qui sopra. Stai digitando sul browser "docmanhattan.blogs...", quando la puttanata ti inizia a sembrare un minimo brillante e decidi di serbarla, perché no, per un'editoriale di WinGiochi. Ti metti, infine, a stendere questo cazzo di editoriale per WinGiochi e ti accorgi che, toh, alla fine il concetto può diventare parte integrante di quel nuovo romanzo al quale ti affanni a sacrificare dottrie ogni notte.
A quel punto ti fermi, scolli gli occhi dal monitor e cerchi di ritrovare il bandolo della matassa. Devi averlo smarrito da qualche parte, ti suggerisce una vocina nel cervello, tra i livelli a base quadrata della modalità arcade di Virtua Fighter 5. Riafferri il pad, riprendi a subire legnate da Dural, il personaggio-preservativo, e senti le idee scalpitare. Dove cazzo l'hai lasciato il guinzaglio?
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