Sesso, bugie & videogame

Un tale Richie, sul sito australiano Game Arena, si è messo di buzzo buono per spiegare perché, chi fa il giornalista nel campo dei VG, sia essenzialmente una battona prezzolata dei PR. E non possa definirsi, tecnicamente, nemmeno un giornalista. Ora, leggendo il post dell'antipodico Richie, emerge che in questo settore i PR sarebbero avvezzi a offrire denaro, sesso (temo non a lui, vista la faccia incorniciata in cima all'articolo) o "qualsiasi altra cosa" pur di far ritoccare un voto.
E leggendo queste righe, vergate con piglio sarcastico dal Michael Moore from down under dell'industria videoludica, non mi sento offeso per il lavoro che faccio. Né, per il lavoro che faccio, mi viene da rispondergli che è un cretino o un ingenuo. Mi rammarico solo che, il lavoro che faccio, non abbia iniziato a farlo anch'io in Australia.

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