Sorrisi e cazzotti. E manca la testa d'aquila

Sul Live Arcade è arrivato il picchiaduro delle Turtles del 1989. L'altro giorno l'ho scaricato e ho provato a giocarci. Per poi decidere, dopo una manciata di secondi, che certi ricordi è meglio lasciarli come sono, senza andare troppo a rivangare.
L'89, che anno. L'anno in cui i tedeschi hanno fatto cadere il muro. Intendo il muro del 13° (e per tanti, troppi anni ultimo) scudetto
per mano di Lothar Matthaus e Andreas Brehme, eh. L'anno in cui nei bar, mentre qualche cazzo di ragazzina brufolosa continuava a selezionare al juke-box i fluorescenti Righeira (L'estate sta finendo), si giocava al cassone di Double Dragon II. Ché quegli stronzi degli Shadow Warriors, dimostrando pochissimo tatto nei confronti del gentil sesso, questa volta non si erano limitati a prendere a cazzotti la fidanzata di Billy (o di Jimmy? Ho sempre sospettato che la cosa fosse abbastanza equivoca anche per loro) e rapirla. L'avevano smitragliata in apertura, l'avevano. Addirittura.
L'anno in cui, protoliceali e con pochissime basette, eravamo
intothegroove come Madonna, buttavamo via i soldi per comprare un biglietto per Rambo III, tornavamo sempre tardi da scuola per andarci a intossicare i polmoni e sporcarci le dita di cenere in sala. In cui un nano di nome Tom spadroneggiava nei cinema. E le spalline delle giacche continuavano a sembrare quelle uscite da un anime robotico di Go Nagai.
L'anno, soprattutto, di uno dei miei titoli preferiti di tutti i tempi. Quel Golden Axe che avrei giocato allo sfinimento in sala, per poi comprarne tutte le conversioni domestiche possibili e immaginabili, compresa quella per C-64.
Che aveva una bella grafica e tutto ma la recensione di Zzap! era truffaldina 'tacci loro ché non diceva che il gioco finiva prima e il livello della testa d'aquila delle foto non si vedeva manco per un cazzo e quella era la mia parte preferita del gioco quando butti a spallate gli scheletri di sotto e cosa minchia me la sono comprata a fare se non c'è la testa d'aquila e il posterino è carino grazie ma non me frega una ceppa?
Ecco, quella lì.

Commenti

  1. L'ultimo livello, con la testa d'aquila, c'era!
    Comprai la versione cassetta (diciottolilalire! Porc!) e il gioco era completo. I problemi veri della conversione erano altri, come la mancanza del supporto per 2 giocatori ed il fatto che i demici attaccavano uno per volta (terribile).
    Successivamente su Zzap! vennero pubblicate lettere di gente che si lamentava per la mancanza del'ultimo livello, e gli Zzappisti risposero che era un bug di alcune versioni. In realtà credo fosse un bug della versione pirata!!
    Dottor Manhattan sei un Jack Sparrow!! Vergogna!

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  2. Perdona il mio francese, ma versione pirata un pardicazzi. Che non sarei il collezionista di cagate su Golden Axe che sono se non fossi partito dall'appendermi quel posterino orribile in regalo con il gioco nella stanzetta. Era un bug sì, ma esteso a una vasta partita di cassettine originali, anche in Albionia.

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  3. gianfranco sorrentino7 febbraio 2013 alle ore 23:43

    grande doc!!! anch'io all'epoca ero un fanatico di Golden axe per sala giochi e lo avevo preso pari pari per Amstrad cpc 464, solo che la cosa piu' bella del gioco era il poster!!! complimenti per il blog fantastico...cordialità

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