GFA: Grand Frustrated Auto(mobilist)

Vivo in una città abbastanza piccola. Il che rende il suo traffico abnorme ancora più sproporzionato, le sue vie straripanti di veicoli ancora più detestabili, gli atteggiamenti da hooligan pettinati dei suoi abitanti al volante ancora più indecorosi. Oggi, nei quaranta minuti buoni impiegati per percorrere dieci chilometri scarsi e trovare un parcheggio, ho ideato perciò le basi del prossimo gioco Rockstar Games. GFA, il simulatore di automobilista frustrato. Un titolo in cui puoi dar finalmente libero sfogo digitale a tutti i desideri repressi, nel mondo analogico, dal codice della strada e dalle regole della convivenza civile. Un gioco in cui, ad esempio, quando ti ritrovi inerme in un parcheggio, immobilizzato da un pachidermico SUV in seconda fila, puoi ridurre quest'ultimo a un ammasso di lamiere tempestandolo di calci. E se poi il suo indolente proprietario si avvicina, dopo un'ora e mezzo di attesa (che però nel gioco acceleriamo, ché altrimenti diventa una palla), puoi tempestare di calci pure lui. Un gioco in cui puoi inveire a piacimento contro i vigili che ti fanno la multa perché hai parcheggiato in fascia blu ANCHE se eri appena andato a prendere il bigliettino da esporre. In cui le controversie agli incroci, le precedenze non rispettate, i sorpassi azzardati si risolvono con combo da 10 colpi e UZI pistol e granate e una sana dose di calci in culo. Nella cui modalità online ci si contende a sportellate l'ultimo parcheggio libero non a pagamento del rione, e un achievement da 500.000 punti va a chi completa tre giri della città alle 8,30 del lunedì mattina senza tirare giù nessun santo.
Dunque, la violenza ce l'abbiamo. Manca il sesso. Vogliamo mica metter su un gioco Rockstar senza sesso? Scartata l'ipotesi delle vigilesse (in genere sexy quanto un lampione), potremmo prendere in considerazione... chessò, le cameriere di un autogrill, le bariste accanto a una circonvallazione. Oppure... ehi, mica posso pensare a tutto io, no? Sono solo un povero automobilista frustrato, in fondo.

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